Autore Topic: Quei bravi ragazzi  (Letto 5376 volte)

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ThomasDoll

Quei bravi ragazzi
« : Lunedì 7 Ottobre 2013, 20:54:14 »
Quei "bravi ragazzi" che stanno sfasciando tutto
di Aligi Pontani- Repubblica.it

Come se ne esce? Come si accoppia il giusto rigore, il pugno duro, la tolleranza zero all'evidenza di aver consegnato nelle armi del nemico una pistola carica, quella del ricatto? Non se ne esce facendo come Allegri, Galliani e la loro teoria dei bravi ragazzi che sfottono: hanno fatto chiudere San Siro, quei bravi ragazzi, e si sapeva che l'avrebbero fatto. Lo faranno ancora, e altrove, gli ultrà che campano con la fetta di piccolo grande potere conquistata negli stati italiani grazie a decenni di tolleranza mille, rigore zero, morbide carezze. Ma adesso che è cominciata una guerra - quella agli incivili e ai razzisti dichiarata dall'Uefa e recepita dalla Federcalcio - il calcio italiano la deve combattere, anche se non ne aveva probabilmente nessunissima voglia. Non può tornare indietro, neppure se sotto ricatto: al Milan le prossime infrazioni costerebbero punti in classifica, partite perse a tavolino, magari l'esclusione dalle Coppe. Danni così incalcolabili da chiarire perfettamente la posta in palio e l'inadeguatezza di una politica di connivenza con chi, da uomo in più in campo, si sta trasformando in carnefice sugli spalti.

Come se ne esce? Davvero, come dicono Galliani e i presidenti in coro, la discriminazione territoriale va depenalizzata? Siamo sicuri che l'Uefa, che ha appena chiuso l'Olimpico per i cori dei tifosi della Lazio contro "i polacchi che puzzano", chieda questo? O che Vesuvio lavali col fuoco non sia razzismo? No, non siamo sicuri. E allora, forse se ne esce eliminando intanto le contraddizioni nelle sanzioni, fissando chiaramente (molto più di oggi) i confini di cosa sia razzismo, discriminazione e insulto. Gli ispettori della Figc danno l'impressione di non vedere e sentire tutti alla stessa maniera, e questo non è più tollerabile quando in ballo ci sono decisioni che alterano il campionato.

Ma non basterebbero neppure i più perfetti, fedeli e onesti degli osservatori a bordo campo per risolvere la questione. Serve soprattutto una discontinuità definitiva da parte di dirigenti, allenatori, giocatori nel loro modo di intendere i rapporti con gli ultrà. Serve che i testimonial del calcio diventino i primi artefici della lotta contro chi il calcio sta rovinando, e da anni. Serve il coraggio di quelli come Giampaolo, che hanno detto no, grazie, io gli ultrà nello spogliatoio non li voglio più, me ne vado. E serve anche l'aiuto dello Stato, che non può lasciare il calcio solo a fronteggiare il problema: i dieci, venti, cento "bravi ragazzi" che stanno sfasciando tutto, costringendo 30 mila abbonati a stare a casa mentre lo stadio si chiude, vanno presi uno ad uno e cacciati via per sempre. Non lo possono fare i club, né gli ispettori di Palazzi. Lo deve fare la polizia. Lo faccia, presto.

ThomasDoll

Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #1 : Lunedì 7 Ottobre 2013, 20:57:20 »
Napoletani, milanisti, romanisti, laziali, juventini e chi più ne ha più ne metta. L'UEFA costringe la FIGC a stringere su razzismo e becerume e le società finiscono sotto ricatto. Facile facile, una spirale viziosa che ci inchioda alle nostre responsabilità, come Paese, per aver voluto tollerare, ghettizzando certa feccia negli stadi con la pretesa di disinnescarne l'impatto sulla società. I delinquenti delinquono, è la storia della natura dello scorpione. Adesso usciamo dall'angolo, oppure si finirà per pagarne le spese tutti quanti. A parte la sottolineatura dello stesso Pontani sulle orecchie che sentono quello che gli pare...

Brocchi 63

Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #2 : Lunedì 7 Ottobre 2013, 21:03:54 »
Quanto successo ieri a Napoli dimostra che c'è un fronte comune delle curve contro le norme; poi magari si regolano i conti fuori come è successo ieri a Bologna.
Ho paura che la pentola a pressione delle curve stia per esplodere

Brocchi 63

Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #3 : Martedì 8 Ottobre 2013, 09:21:39 »
Interessante intervento di Galliani sul corropoli dello sport odierno. Questo il sunto nell'edizione o line

Galliani: «Quali cori? Così si uccidono i club» L'ad del Milan: «Ero allo Juventus Stadium e ne sentivo tanti contro Balotelli, altri no. Capisco il razzismo, ma la norma sulla discriminazione territoriale va abolita»

MILANO - "Capisco il razzismo, ma la norma sulla discriminazione territoriale va abolita: tutti i presidenti sono d'accordo con me e ho già chiamato il presidente della Figc Abete per dirglielo. Ha detto che ci penseranno": lo ha dichiarato l'ad del Milan Adriano Galliani. "Ieri sera nessun giornale o tv ha sentito quei cori, perché probabilmente non c'è stato nulla. Sarebbero stati sentiti da alcuni funzionari della Procura federale. Forse li hanno sentiti in bagno, al bar o non so dove...": con sarcasmo Adriano Galliani ha commentato la chiusura dello stadio del Milan per cori discriminatori. "Ora mi prenderò una squalifica ma non per discriminazione territoriale... - ha sorriso Galliani - Ero allo Juventus Stadium e sentivo tanti cori contro Balotelli, altri no".

«UCCIDONO LE SOCIETA'» - "Ammesso che ci siano stati questi cori che nessuno ha avuto il piacere di sentire, la prossima volta ci danno partita persa e volendo anche la penalizzazione - ha chiarito Galliani -: se 50 persone si mettono d'accordo uccidono una società facendo cori di discriminazione razziale o territoriale, se è una norma di buon senso lo lascio decidere ai lettori... Non si capisce perché queste norme ci siano solo in Italia. Quando gli stadi sono già vuoti chiuderne uno è politicamente perfetto, fantastico...".

ThomasDoll

Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #4 : Martedì 8 Ottobre 2013, 10:06:08 »
Galliani si adopera per difendere il suo orto, anche per questo siamo al punto in cui siamo.

Offline BobLovati

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #5 : Martedì 8 Ottobre 2013, 10:24:26 »
Napoletani, milanisti, romanisti, laziali, juventini e chi più ne ha più ne metta. L'UEFA costringe la FIGC a stringere su razzismo e becerume e le società finiscono sotto ricatto. Facile facile, una spirale viziosa che ci inchioda alle nostre responsabilità, come Paese, per aver voluto tollerare, ghettizzando certa feccia negli stadi con la pretesa di disinnescarne l'impatto sulla società. I delinquenti delinquono, è la storia della natura dello scorpione. Adesso usciamo dall'angolo, oppure si finirà per pagarne le spese tutti quanti. A parte la sottolineatura dello stesso Pontani sulle orecchie che sentono quello che gli pare...

non so perché, ma credo proprio tu stia parlando degli stessi COLPEVOLI cui sto pensando io    8)
Quelli che tutto questo non solo non l´hanno proibito (essendo loro dovere istituzionale) a suo tempo, ma che credono ancora che spostando partite, dando multe e rovinando il campionato possano continuare a farci vedere il dito che indica la luna ??    >:( 
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline Frank 73

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #6 : Martedì 8 Ottobre 2013, 11:21:15 »
Quei "bravi ragazzi" che stanno sfasciando tutto
di Aligi Pontani- Repubblica.it

.......

E serve anche l'aiuto dello Stato, che non può lasciare il calcio solo a fronteggiare il problema: i dieci, venti, cento "bravi ragazzi" che stanno sfasciando tutto, costringendo 30 mila abbonati a stare a casa mentre lo stadio si chiude, vanno presi uno ad uno e cacciati via per sempre. Non lo possono fare i club, né gli ispettori di Palazzi. Lo deve fare la polizia. Lo faccia, presto.

Lo Stato ha scelto di confinare il problema all'interno dello stadio, in quanto se il problema fosse fuori i costi economici e sociali sarebbero superiori.

Poi c'è da dire che i comportamenti che l'UEFA e la FIGC, con diversa severità sanzionatoria, definiscono come idonei a configurare la responsabilità, non sempre lo sono per la Legge, per cui non sempre è ipotizzabile un intervento della polizia o delle forze dell'ordine. Quale legge attualmente in vigore sanziona un idiota che si mette a fare "buuu", in coro con altre centinaia, all'indirizzo di un calciatore della squadra avversaria?

Ma se la scelta fosse diversa, e potrebbe diventarlo dietro la pressione di chi vi ha interesse (e anche del potere di chi vi ha interesse... insomma, Galliani forse verrà preso sul serio più di Lotito, o comunque se il danno è solo della Lazio chiccesencula, se comincia ad essere pure del Milan e di qualche altro forse...), allora una legge ad hoc si potrebbe pure fare. A quel punto certi comportamenti potranno essere sanzionati.

Dal mio punto di vista, il metodo migliore è colpire il portafoglio di questi signori (con la esse rigorosamente minuscola), che a quel punto ci penseranno seriamente prima di compiere un gesto inappropriato...
Non sono un giurista, mi sono divertito a scrivere qualche comma. Potrebbe andar bene secondo voi?

1. Chiunque, in occasione di  spettacoli e manifestazioni aperte al pubblico, si renda responsabile di atti e comportamenti che, pur di per sé non rilevanti penalmente, comportino, per effetto del regolamento degli enti organizzativi di quegli eventi che gli stessi abbiano portato a conoscenza attraverso avvisi pubblici e comunicati, un onere ingiusto a carico delle imprese e attori coinvolti e degli altri spettatori presenti, è punibile con:

a) il risarcimento, in solido con gli altri corresponsabili di cui sia accertata la violazione del regolamento di cui al comma 1, del danno arrecato agli organizzatori, alle imprese e agli spettatori dell'evento, da ristorare anche con prelevamento forzoso sui beni e disponibilità del responsabile del danno e/o con l'affidamento dello stesso a servizi lavorativi a favore dei danneggiati;
b) la reclusione, nei casi di turbativa, anche potenziale, dell'ordine pubblico e di danno arrecato a terzi nei loro diritti acquisiti che ne risultino compromessi, da 2 a 10 anni;
c) al termine del periodo di reclusione o nell'immediato, se la misura non venga ritenuta applicabile o adeguata, il divieto, per un periodo minimo di 5 anni,di assistere agli stessi spettacoli e manifestazioni e, al termine, lo svolgimento gratuito di attività di pulizia nel sito e nei locali dove lo spettacolo o la manifestazione si svolge, per un periodo pari alla metà di quello del divieto di ingresso e per un massimo di anni 3.


Immagino una multa alla Lazio di 200 mila euro per le mani a paletta di duecento idioti. Ne vengono identificati venti e, per effetto di quanto sopra ("in solido con gli altri corresponsabili..."), diecimila euro a testa e passa la paura... a un cretino di venti o trentanni, che forse lavora o forse no, che spende i suoi soldi a bere o al videopoker, togligli diecimila euro... e fagli passare la settimana a pulire i cessi dello stadio... vediamo poi se gli passa la voglia di fare il goliardico.
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

Offline MCM

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #7 : Martedì 8 Ottobre 2013, 12:41:23 »
Se Lotito avesse chiesto l' abolizione della norma sulla discriminazione territoriale alcuni qui dentro e sui giornali lo avrebbero messo in prima pagina con una svastica tatuata sulla sua enorme pancia.

ThomasDoll

Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #8 : Martedì 8 Ottobre 2013, 12:42:34 »
Qua dentro le svastiche le maneggi solo te, in genere.

Offline MCM

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #9 : Martedì 8 Ottobre 2013, 12:51:41 »
Qua dentro le svastiche le maneggi solo te, in genere.

anfatti ;D
pieno proprio! ;D
Per quello ne ho piazzata una sulla pancia del presidente...non so più dove metterle.

Brocchi 63

Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #10 : Martedì 8 Ottobre 2013, 12:55:09 »
Riporto questo articolo del Corsera quì, per non aprire l'ennesimo post:

Evacuo saluta i suoi ex tifosi della Nocerina
Gli ultrà del Benevento: «Ora vattene»
È il capitano dei sanniti: i sostenitori, acerrimi nemici
dei molossi, chiedono l'allontamento del calciatore

L'unico errore del capitano del Benevento, Felice Evacuo, è stato quello di aver salutato i suoi vecchi sostenitori, quelli della Nocerina durante il derby di domenica scorsa che metteva di fronte, in terra sannita, le due squadre nel campionato di Lega Pro-prima divisione. Al termine della gara, con un comunicato, i tifosi hanno chiesto l'immediata rescissione contrattuale per Evacuo e gli hanno intimato di lasciare la città di Benevento entro la serata. Addirittura una delegazione di ultrà è entrata negli spogliatoi, al termine della gara, per chiedere chiarimenti al centravanti. Il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, ha preso le distanze dalla contestazione ritenendo il saluto del suo calciatore agli ex tifosi «un gesto di sportività».

DA ROMA - Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi: «Mi auguro che Evacuo possa continuare a giocare nella squadra in cui ha cominciato il campionato. Ha avuto un colloquio con il suo presidente, nei prossimi giorni dovrebbe tornare ad allenarsi. Ci auguriamo che vada tutto per il meglio. Salutare i propri ex tifosi non può essere motivo per lasciare. Purtroppo non è la prima volta che certe pressioni determinano fatti del genere».


Offline MCM

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #11 : Martedì 8 Ottobre 2013, 14:29:30 »
Gente minorata culturalmente.

Offline franz_kappa

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #12 : Martedì 8 Ottobre 2013, 15:09:34 »
Riporto questo articolo del Corsera quì, per non aprire l'ennesimo post:

Evacuo saluta i suoi ex tifosi della Nocerina
Gli ultrà del Benevento: «Ora vattene»
È il capitano dei sanniti: i sostenitori, acerrimi nemici
dei molossi, chiedono l'allontamento del calciatore

Episodio di inusitata e indescrivibile gravità.  :o
Buon viaggio, caro Piero.

Offline DinoRaggio

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #13 : Martedì 8 Ottobre 2013, 16:40:12 »
http://www.lastampa.it/2013/10/08/sport/calcio/intermilan-alleanza-tra-ultr-ora-chiudiamo-tutti-gli-stadi-fIrGnRUhlg27bE4mbLT3UL/pagina.html


Inter-Milan, alleanza tra ultrà
“Ora chiudiamo tutti gli stadi”


La curva nerazzurra al fianco dei tifosi rossoneri contro le norme
di discriminazione territoriale: «Queste regole sono una buffonata»


«Ora basta!! È davvero troppo!! Siamo al fianco della Curva del Milan!!! Auspichiamo che tutte le curve facciano cori discriminanti per arrivare ad una domenica di totale chiusura degli stadi». La Curva nord nerazzurra, cuore del tifo dell’Inter, si schiera accanto ai cugini del Milan contro le norme della giustizia sportiva contro la discriminazione territoriale. Il Milan giocherà a porte chiuse contro l’Udinese dopo la sanzione comminata per i cori intonati da alcuni sostenitori nel match contro la Juventus. «Stiamo con i napoletani - si legge anche nel lungo comunicato pubblicato online - Sì, proprio loro contro i quali coltiviamo forse la nostra più acerrima inimicizia. Proprio loro che hanno dimostrato domenica, con lo striscione “Napoli colera” esposto nella loro curva e con i cori contro Napoli e i napoletani da loro intonati per far capire, se ce ne fosse ancora bisogno, chi sono i veri buffoni di questa triste storia di discriminazione e razzismo». 

«Siamo pronti e auspichiamo che tutte le curve facciano cori discriminanti per arrivare a una domenica di totale chiusura degli stadi!!!», prosegue la Curva nord. «Questa volta sono gli Ultras che vi ricordano la Costituzione della Repubblica Italiana», prosegue la nota. Vengono anche riportati l’articolo 2 (La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale) e l’articolo 3 (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali) della Costituzione. 

Dopo una lunga serie di domande, si arriva alla considerazione finale: «Ci riserviamo di proporre iniziative popolari coordinate con altri tifosi, Ultras, con gli stessi tifosi dell’altra squadra della nostra città, con i nostri gemellati, con i nostri rivali storici e con chiunque comprenda lo sbalorditivo tentativo di imporre alle nostre menti un perbenismo alieno frutto dei pazzi psicotici che comandano il nostro calcio, il nostro paese».
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline MCM

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #14 : Martedì 8 Ottobre 2013, 16:59:54 »
Comprensibilissimo e condivisibile per quanto i toni siano esagerati.

Siamo un paese socio-economicamente morto, stiamo svendendo il poco di industria che abbiamo agli stranieri e la cosa avrà un impatto mortifero sul mercato del lavoro già a pezzi nel nostro paese e qui si fanno articoli di giornale su "vesuvio lavali col fuoco" quando 3/4 della curva milanista avrà origine meridionale se non proprio napoletana. Facciamo ridere. Ci meritiamo davvero di diventare un luogo di villeggiatura per ricconi anglosassoni in pensione.

Ma aldilà di questo vorrei far riflettere su come la curva della Lazio, anche in questo caso, si rivela tra le più calme e sobrie nell' analizzare la questione in oggetto tramite comunicati stampa.
Eppure c'è chi ha da ridire pure su questo.

Offline ML

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #15 : Martedì 8 Ottobre 2013, 18:12:11 »
Ci sono due discorsi diversi da fare.
Primo discorso, ossia com'è: ci sono delle norme e ci sono dei fatti. Le norme vietano alcuni comportamenti e alcuni comportamenti vengono posti in essere. Da pochi o tanti tifosi non importa, perché le norme non ne fanno una questione di quantità.
Secondo discorso, ossia come dovrebbe essere: è ingiusto colpire gli innocenti, ossia le società e i tifosi che si comportano correttamente.

Quindi io amerei:
1) che la si piantasse coi ricorsi; la pressione va fatta sul legislatore e non sul giudice, il quale si limita ad applicare le norme.
2) che a lamentarsi fossero esclusivamente le società e in seconda battuta i tifosi che si comportano correttamente.

Se a protestare sono le curve si delegittima l'intera protesta. Parli Galliani, che subisce un danno senza poter fare nulla. Taccia la curva sud milanista che nel giorno delle porte chiuse ha fatto il giro dello stadio col cartello "la chiusura del settore non cancella l'odore". Galliani e tutti i presidenti si dissocino pubblicamente dai vari comunicati che stanno uscendo, perché l'inesistente credibilità degli ultras rischia seriamente di far fallire una battaglia sacrosanta.

ThomasDoll

Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #16 : Martedì 8 Ottobre 2013, 20:15:32 »
Episodio di inusitata e indescrivibile gravità.  :o

No, ma si sono permessi di dire che Evacuo DEVE LASCIARE LA CITTA' E NON METTERCI PIU' PIEDE. Ma roba da Ku Klux Klan. Poi uno dice come mai la gente non va allo stadio...

Brocchi 63

Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #17 : Martedì 8 Ottobre 2013, 20:48:48 »
E la società l'ha costretto a girare un video di scuse, diffuso ai tifosi  :o

Offline Skorpius

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #18 : Mercoledì 9 Ottobre 2013, 00:20:13 »
Se non ne prendi almeno un paio di quei cinquanta che ti ricattano e li fai bruciare sulla graticola del risarcimento economico (ci sarebbero tutti gli estremi...) sarai sempre sotto scacco
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline Er Matador

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #19 : Sabato 12 Ottobre 2013, 18:04:56 »
Al termine della gara, con un comunicato, i tifosi hanno chiesto l'immediata rescissione contrattuale per Evacuo e gli hanno intimato di lasciare la città di Benevento entro la serata.
È la parte in neretto a segnare una tappa decisiva in questa escalation delinquenziale.

Che la curva non gradisca il saluto ai supporters avversari può apparire discutibile quanto si vuole, ma si sta ancora parlando di tifo.
Che la curva non voglia più vedere quel giocatore con la maglia del proprio club può apparire eccessivo, ma si sta ancora parlando di tifo.
Che la curva chieda la rescissione contrattuale va già troppo oltre: se per dare soddisfazione al punto precedente si preferisce tale formula al mettere fuori rosa il giocatore, spetta alla società deciderlo.
Che la curva possa vantare un qualsiasi potere di ricatto per forzare la società in tal senso implica una logica mafiosa già operativa.
Che la curva dia un ordine di sgombero al giocatore, per giunta con una precisa scadenza dell'ultimatum, supera per gravità e definizione concettuale tutto il marciume sinora noto.
Che la curva affidi le proprie posizioni alla pomposità di un comunicato indica un atteggiamento da organo istituzionale o da movimento terroristico.
Che la curva venga sciolta, unitamente a tutto il tifo organizzato su tutto il territorio nazionale, mi sembra l'unica soluzione efficace.