Autore Topic: Quei bravi ragazzi  (Letto 5509 volte)

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Zapruder

Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #20 : Domenica 13 Ottobre 2013, 08:42:28 »
Continuiamo a parlare del nulla: ci fosse la reale volontà di risolvere una volta per tutte la questione, e senza dover ricorrere a regolamentazioni speciali, tra sei mesi avremmo stadi gremiti e pieni di tifosi appassionati, e nient'altro. Ma pare che la cosa non interessi nessuno: non interessa il Ministero degli Interni, per i motivi già ampiamente noti; non interessa le società che non vogliono liberarsi degli ultri, ma solo delle sanzioni; non interessa il tifoso, nemmeno più quello laziale, sempre pronto ad autoassolversi farneticando di essere vittima di un "complotto" del FARE.

Poi, però, ci si chiede come mai il nostro stadio sia sempre più vuoto: c'è una maggioranza silenziosa, stanca di non poter nemmeno più pensare che chi canta "romanista ebreo", anche una sola volta, sia un perfetto idiota mai e poi mai minimamente giustificabile che dovrebbe essere allontanato da quello che è un luogo dove si assiste a una partita, e nient'altro, che dallo stadio si è allontanata, Giustificazionisti, sipperòisti, complottisti, fanno tanto rumore ma sono ancora e sempre una minoranza: come allo stadio, più o meno. Di gente disgustata dall'ambiente che ha rinunciato alla Lazio ne conosco parecchia, ma non ha voce da nessuna parte.

Offline DinoRaggio

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #21 : Giovedì 26 Dicembre 2013, 11:34:58 »
http://www.corriere.it/cronache/13_dicembre_24/picchiato-spranghe-bastoni-dei-capi-ultras-juventus-24c94628-6cc0-11e3-90a0-d4e6580ce920.shtml

Picchiato con spranghe e bastoni uno dei capi ultrà della Juventus
Umberto Toia, 48 anni, è stato aggredito nel suo bar
«Black&White»: le sue condizioni sono gravi


Aggredito con spranghe e bastoni nel suo bar, a Grugliasco (in provincia di Torino): sono gravi le condizioni di Umberto Toia, 48 anni, uno dei capi storici degli ultrà della Juventus. L’uomo è ricoverato all’ospedale Martini di Torino con fratture multiple al volto, alla mascella e alle gambe, ma non è in pericolo di vita.

L’AGGRESSIONE - L’aggressione è avvenuta nella notte tra lunedì e martedì: Toia stava per chiudere il suo locale, il «Black&White», quando una o forse più persone l’hanno colpito ripetutamente. Sull’episodio indaga la Digos. Al momento non è chiaro se sia trattato di una aggressione a scopo di rapina o se possano esistere collegamenti con l’impegno di Umberto Toia nel tifo juventino e se, dunque, possa trattarsi di un regolamento di conti nel mondo ultrà.

LA CURVA - La vittima dell’aggressione è uno dei punti di riferimento della tifoseria ultrà juventina. In particolare del settore Tradizione, ex Fighters. Gli ultrà juventini sono divisi in tre gruppi in quasi costante conflitto: i Drughi, i Bravi ragazzi e i Tradizione. L’aggressione potrebbe essere quindi collegabile a una di queste «faide» interne. Proprio venti giorni fa, in occasione di una partita di calcio a Torino, è avvenuta una rissa fuori dallo stadio in cui si sono fronteggiati gli ultrà juventini del gruppo Bravi ragazzi contro alcuni membri del gruppo Tradizione. Un tifoso colpito da Daspo era anche stato arrestato proprio perché non avrebbe potuto accedere allo stadio. Era intervenuta la digos. I «nemici» storici del gruppo Tradizione però sono i Drughi. La Digos sta indagando per verificare se l’aggressione di ieri è riconducibile a queste lotte intestine alla tifoseria juventina.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Brocchi 63

Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #22 : Venerdì 27 Dicembre 2013, 12:14:40 »
Black & white . È il nome del bar. E insieme un marchio. Per l’uomo che lo gestisce e per centinaia o migliaia di tifosi che in curva, allo Juventus stadium, a quell’uomo riconoscono autorità indiscussa. Il presidente , è così che chiamano Umberto Toia, 48 anni. Il suo bar-tavola calda è in via Moncalieri, a Grugliasco, sud di Torino, una vetrina affacciata su un piccolo slargo, e dietro un cortile. Il presidente lo hanno aspettato là, nella sera tra il 23 e il 24 dicembre. Un pestaggio. Pugni, calci, bastonate. Toia è rimasto a terra incosciente. Poi lo hanno ricoverato. Qualche frattura; gravi condizioni, ma non in pericolo di vita. La Digos sta seguendo le indagini. Ma la dinamica lascia pochi dubbi: una spedizione punitiva. Che segna una nuova emersione delle violentissime dinamiche all’interno della curva della Juve. Tifoserie che fanno anche «impresa» (con le spranghe in mano, quando ce n’è bisogno). Potrebbe essere questa la cornice dell’aggressione.
Umberto Toia, 48 anni, storico capo ultrà della Juve: è stato aggredito con spranghe e bastoni nel suo locale a GrugliascoPer capire chi è Umberto Toia bisogna fare un passo indietro, all’afosa serata del 18 agosto scorso. Roma, stadio Olimpico, la Juve ha appena vinto per 4 a 0 (contro la Lazio) la Supercoppa italiana. Premiazione. La squadra si dirige verso i tifosi. I giocatori si passano di mano la coppa. Vidal. Poi Bonucci. Stacco. Le immagini ripartono su uno sconosciuto che, orgoglioso, a bordo campo, brandisce il trofeo fino a che un responsabile della sicurezza della Juve se lo fa restituire. Come fa un capo-tifoseria a festeggiare con una coppa in mano come fosse un giocatore? Quell’uomo è Umberto Toia, e quell’immagine restituisce il senso di una vicinanza, anche fisica, tra molte società di calcio e certi ambienti ultras. «Potrebbe mai accadere una cosa del genere in Inghilterra, magari dopo una finale Chelsea-Liverpool?», riflette sferzante un investigatore. Quella sera Toia indossava la maglietta del suo gruppo, Tradizione . È il cuore di una galassia di altre sigle (Fighters , Antichi valori ), che allo stadium occupano la parte bassa della curva, vicino al campo, e che in passato si sono contrapposte a chi oggi sta in alto, al secondo anello, i Drughi .

http://www.corriere.it/cronache/13_dicembre_27/aggressione-capo-ultra-juve-tifo-affari-curva-bianconera-7e123eb8-6ec0-11e3-ab66-ebc376dcb748.shtml

Offline DinoRaggio

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #23 : Martedì 11 Marzo 2014, 18:52:41 »
http://www.corriere.it/sport/14_marzo_10/vedova-scirea-cori-antisemiti-via-nome-gaetano-curva-24a8c5ae-a88b-11e3-97ba-b84d3d5b7e07.shtml

La vedova di Scirea: «Cori antisemiti? Via il nome di Gaetano dalla curva»

La moglie Mariella: «È brutto vedere sui giornali che il nome di mio marito, grande campione di sportività, viene accostato ad episodi di grande inciviltà»

Via l’intitolazione della curva sud bianconera a Gaetano Scirea se continueranno ad essere intonati cori beceri ed esposti striscioni offensivi in quel settore dello Juventus Stadium. È la richiesta che è intenzionata a presentare la vedova Mariella. «Bisogna assolutamente trovare una soluzione», ha detto, alla presentazione del libro «C’è un angelo bianconero dedicato a Scirea», scritto da Giorgio Chiellini con l’aiuto del giornalista Pierangelo Sapegno.

«Non accostare il suo nome a episodi di inciviltà»
«È brutto - ha spiegato Mariella Scirea - vedere sui giornali, compresi quelli stranieri, che il nome di Gaetano, che è stato campione di sportività, viene accostato ad episodi di grande inciviltà. Ne parlerò con i capi degli ultras, che conosco. Da sempre credo nel dialogo, spero che si possa trovare una soluzione». Contro il calcio violento, c’è un’altra proposta ancora più «drastica», Mariella Scirea rilancia un’altra «proposta drastica»: chiudere tutti gli stadi italiani ai tifosi ospiti: «Non dico per sempre, ma - ha aggiunto - per un po’ sarebbe una punizione esemplare: credo che chi è a capo del calcio in Italia dovrebbe prendere in considerazione questa eventualità».

---

Mi domando se lo stadio di proprietà, così invocato da alcuni di noi, sia un antidoto allo strapotere degli "ultras". L'unica società italiana che possiede uno stadio è la Juventus, ma a quanto sembra ciò non è bastato a debellare il malcostume di cori razzisti, striscioni offensivi e squalifiche, persino quando a popolare lo stadio sono i bambini.
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Offline Eagles71

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #24 : Mercoledì 12 Marzo 2014, 13:01:28 »
Intanto la Digos di Torino ha in mano i video e le foto di c.a 200 responsabili dei cori antisemiti sentiti allo stadio domenica in occasione di juve-fiorentina...
mi chiedo perchè tale indagine non è mai stata fatta a Roma in occasione di situazioni analoghe?
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

CP 4.0

Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #25 : Mercoledì 12 Marzo 2014, 14:41:21 »
...Mi domando se lo stadio di proprietà, così invocato da alcuni di noi, sia un antidoto allo strapotere degli "ultras". L'unica società italiana che possiede uno stadio è la Juventus, ma a quanto sembra ciò non è bastato a debellare il malcostume di cori razzisti, striscioni offensivi e squalifiche, persino quando a popolare lo stadio sono i bambini.

sui bambini, basta vedere come siano sorvolati tutti quelli che gioivano all'iniziativa giubilanti e sorridenti quando annunciata.

al resto dipende sia dalle forze dell'ordine che dall'interesse della societa' proprietaria dello stadio.

senza il beneplacito intervento di entrambi, secondo i propri ruoli, nulla accadra'. lo dice anche la prima legge della dinamica.

nulla succede se nessuno fa nulla.

Offline DinoRaggio

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #26 : Giovedì 13 Marzo 2014, 21:23:30 »
Dici che se fossero le società a pagarsi un servizio di forze dell'ordine sarebbe lo stesso, vista la relativa inoperosità delle stesse nella situazione attuale? In fondo, chi ci va di mezzo, fra punizioni di FIGC e UEFA e le turbolenze delle tifoserie sono le società. Tutto sommato, aveva ragione Capello quando disse che nel calcio italiano comandano gli ultras.

Dall'ANSA:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/calcio/2014/03/13/Follia-ultra-Juve-contro-Mariella-Scirea_10227846.html


Follia ultrà Juve contro Mariella Scirea

Comunicato dei Drughi, ''rinunci lei al cognome''

13 marzo, 18:22

Il gruppo ultrà della Juve "Drughi" ha diffuso una lettera di insulti contro Mariella Scirea, affermando che deve essere lei a rinunciare al cognome Scirea. In settimana la signora Scirea aveva stigmatizzato i cori razzisti che spesso si levano dalla curva intitolata a suo marito, minacciando di togliere alla Sud il nome del marito. Nella "Lettera", firmata Drughi Ultrà Curva Sud, la insultano e affermano che dovrebbe essere lei a rinunciare al cognome Scirea. Nella loro "Lettera", i Drughi Ultrà Curva Sud scrivono, tra l'altro che allo Juventus Stadium la curva intitolata a Gaetano Scirea è denominata semplicemente Tribuna Sud. "Il nome di Gaetano Scirea - precisano - non è mai contemplato, quindi non capiamo come faccia a togliere qualcosa che semplicemente non esiste". "Quindi - aggiungono - accettiamo l'invito della signora e da ora in poi il cognome Scirea non identificherà più il settore più vero e sincero dello Stadium, ma anche lei facesse altrettanto tornando a farsi chiamare con il cognome da nubile: Cavanna".

L'ira di Zoff, superato ogni limite  - "Si è superato ogni limite": anche Dino Zoff, icona del calcio italiano, bandiera bianconera e amico personale di Gaetano Scirea, prende le distanze dal gruppo ultrà dei "Drughi" che ha diffuso una lettera contro Mariella Scirea. "Mi sembra si stia esagerando: penso che si debba chiudere qui e passare ad avere un comportamento più appropriato. La signora ha solo voluto mandare un invito ad abbassare i toni, invece è stato strumentalizzato".

Abete: Mariella Scirea tiene alto quel nome  - ''Questa mi sembra ovviamente un'invasione di campo. Penso sia naturale che in primis la signora Scirea voglia tenere alto il nome e l'immagine di suo marito che ha onorato il calcio italiano a 360 gradi con la maglia della Juve e dell'Italia''. Così il presidente della Figc, Giancarlo Abete, commenta il comunicato con cui i Drughi, gruppo di tifosi bianconeri che occupano la curva sud dello Juventus Stadium, intimano alla vedova Scirea di non utilizzare il cognome del marito, dopo che questa aveva minacciato di toglierlo al settore dello stadio da cui più volte sono provenuti cori razzisti. ''Sono stato due volte in Polonia a visitare il luogo dove è deceduto -  rileva il numero uno del calcio italiano, a margine dell'annuncio del vincitore del Premio Bearzot, avvenuto in Federcalcio -. Oggi tra l'altro c'è l'oobiettivo della Federazione di un ricordo specifico di Scirea in quel luogo perché ha onorato il nostro mondo come giocatore e uomo. Merita il massimo rispetto e questo dovrebbero ricordarlo coloro i quali hanno l'opportunità di essere in un luogo dello stadio che lo ricorda''.

---

Ma la Juventus F.C. ha preso una posizione su questa vicenda di Mariella Scirea vs ultras? Non ho letto nulla in proposito.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Zapruder

Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #27 : Venerdì 14 Marzo 2014, 01:01:28 »
Com'era la faccenda che coooo stadio de propietà restano fòri i violenti?

CP 4.0

Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #28 : Venerdì 14 Marzo 2014, 07:56:32 »
Zap, parte della risposta alla tua 'affermazione' sta alla fine dell'intervento di Dino, e non parlo di quanto quotato.

Qui in UK le societa' di calcio sono le prime a 'muoversi', pagano per il servizio di polizia, all'interno dello stadio in quanto proprieta' loro, e gli viene concessa la possibilita' di proibire l'ingresso anche a chi e' semplicemente accusato, non solo giudicato al terzo grado, di comportamenti non in linea con i regolamenti.

In Italia invece si mangiano pizzette o si fanno spallucce ai bimbi, tanto carucci e non ti lasciano la curva vuota, che urlano 'merda'.

senza parlare dei vari arzigogoli che si usano per giustificare tanti comportamenti, dall' uh-uh e' buh-buh, all'invocare la distruzione vulcanica di una citta' non e' razzismo.

cose che non si risolverebbero comunque, e rispondo anche a Dino stesso, neanche se le societa' si pagasse un servizio d'ordine privato.

Offline Frank 73

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #29 : Venerdì 14 Marzo 2014, 20:28:06 »
Com'era la faccenda che coooo stadio de propietà restano fòri i violenti?

I violenti restano fuori se, sulla base di leggi puntualmente applicate, vengono colpiti nella libertà personale e nel proprio patrimonio personale.
Se manca la volontà politica, è tutto inutile. Le mafie dei Drughi, della Curvanorde, ecc. continueranno a gestire incontrastate il territorio dello stadio, che sia di proprietà comunale, del CONI o del club.
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

Zapruder

Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #30 : Venerdì 14 Marzo 2014, 20:30:44 »
I violenti restano fuori se, sulla base di leggi puntualmente applicate, vengono colpiti nella libertà personale e nel proprio patrimonio personale.
Se manca la volontà politica, è tutto inutile. Le mafie dei Drughi, della Curvanorde, ecc. continueranno a gestire incontrastate il territorio dello stadio, che sia di proprietà comunale, del CONI o del club.

Appunto. Lo stadio de propietà, in sé, non serve a nulla.

Offline ML

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #31 : Venerdì 14 Marzo 2014, 22:37:04 »
Specialmente se il proprietario neanche si prende la briga di dissociarsi da certi comunicati...

Offline Skorpius

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #32 : Sabato 15 Marzo 2014, 09:10:56 »
Specialmente se il proprietario neanche si prende la briga di dissociarsi da certi comunicati...

Mica vuole che gli si alzino i cartelli liberalajuve
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline DinoRaggio

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #33 : Sabato 15 Marzo 2014, 20:22:56 »
Qui in UK le societa' di calcio sono le prime a 'muoversi', pagano per il servizio di polizia, all'interno dello stadio in quanto proprieta' loro, e gli viene concessa la possibilita' di proibire l'ingresso anche a chi e' semplicemente accusato, non solo giudicato al terzo grado, di comportamenti non in linea con i regolamenti.
Giusto per curiosità, quanto costa mediamente ad un club inglese questo servizio di polizia?
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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #34 : Lunedì 17 Marzo 2014, 10:10:39 »
Giusto per curiosità, quanto costa mediamente ad un club inglese questo servizio di polizia?

Purtroppo non c'e' modo di rispondere semplicemente, Dino.

La cifra varia molto da club a club a causa di diversi fattori, inclusi ovviamente le dimensioni dello stadio ma anche la pericolosita' della partita, esistono 5 categorie che richiedono un numero diverso di poliziotti all'interno dello stadio e nelle zone limitrofe.

ad esempio ho trovato un articolo della bbc, del 2008 ma l’unico con qualche numero, che riporta

http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk/7553875.stm
Citazione
...
Chelsea, owned by billionaire Roman Abramovich, paid less than half of the cost of policing their games.

Manchester United were the most expensive club to police, with Greater Manchester Police spending £543,442 from their budget to patrol their games last season.

The club paid £904,059 towards the policing cost of £1,447,501.

Fulham cost £110,000 to police, after they paid £150,000 towards the sum of £260,000. West Ham's cost was £300,000, after they paid £200,000 towards the policing cost of £500,000.

And Arsenal's was £290,000 - they paid £600,000 of the total £890,000 needed to police their games.

The rest of the forces said that it was too difficult to separate out the cost of football from general policing.


Per cui, come vedi, mentre il Chelsea paga meno della meta’ del totale, ma non dice quanto, il Fulham ad un tiro di schioppo, e credo nello stesso municipio, paga piu' della meta', mentre l’Arsenal, pur pagando una percentuale del totale piu’ alta del ManUtd, paga in assoluto molto meno.

Alla fine non sono una gran percettuale dei costi, ma nonostante cio’, dal momento che tali costi non coprono la presenza di polizia alle stazioni o nelle aree circostanti, su questo c’e’ ultimamente ampia disputa, con clubs che hanno fatto causa alla polizia per un conto troppo vincendo la causa.

Segno che anche un extra 1-2% sul fatturato e sui costi, considera che solo di diritti tv siamo sempre sui diversi milioni di entrate, pesa comunque.

Offline DinoRaggio

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #35 : Martedì 18 Marzo 2014, 19:26:56 »
Grazie. Se ho capito bene, i club pagano una parte del servizio d'ordine, variando dalla metà del costo totale pagato dal Chelsea e dal Fulham ai 2/3 dell'Arsenal e del Manchester United. Questo dà diritto ai club di poter agire in modo autonomo nei confronti dei tifosi "indesiderati". Ma ho idea che comunque, per poter agire in questo modo serva anche lo stadio di proprietà, o no?

Applicare questo modello all'Italia mi sembra utopico, ad ogni modo.
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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #36 : Mercoledì 19 Marzo 2014, 12:33:13 »
l'utopia dell'applicazione di un tale modello in Italia risiede anche in tutti i cittadini che all'epoca del lancio del 'Modello Inglese' erano, tutti indistintamentemente tifosi, simpatizzanti o nun je ne po' frega de' meno der calcio, d'accordo sulla necessita' di non avere la polizia negli stadi.

elemento questo che e' capisaldo della sicurezza negli stadi inglesi, ancor prima dello stadio di proprieta', che comunque non e' conditio sine qua non, visto che ad esempio lo stadio del Man City e' di proprieta' del comune di Manchester.

e questo perche' e' dovere dello stato e dei suoi rappresentanti far rispettare la legge. le societa' ed associazioni private, incluse le agenzie di sicurezza, fanno da supporto. questi sono ruoli che in qualsiesi stato civile dovrebbe essere si, conditio sine qua non.

mancando questa volonta' dello stato, che in uno stato democratico e' in certi versi diretta conseguenza della volonta' dei cittadini, non sara' mai possibile importare il modello Inglese.

la maggiore differenza sta tutta qui.

un club puo' vietare l'ingresso ad una manifestazione che organizza e di cui e' responsabile, perche' tale va vista una partita di calcio, e cosi e' considerata in Inghilterra, ad un qualsiesi cittadino indesiderato grazie, e ovviamente soltanto, al supporto da parte delle istituzioni. e del senso civico dei cittadini che non monteranno certo una cagnara ad ogni diveito.

t'immagini invece se, vista la figura di ‘merda’ dei bambini juventini, la prossima volta venisse vietata un operazione del genere? (che di per se' era tralaltro una trasgressione alle disposizioni di avere la curva chiusa e vuota e quindi neanche avrebbe dovuto essere proposta, figuriamoci portata a termine).

Tale decisione, il divieto sulla base del precendente juventino, verrebbe accettata dalla gente come giusta?

Offline DinoRaggio

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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #37 : Giovedì 20 Marzo 2014, 12:12:15 »
Paradossalmente, ed esagerando, si potrebbe dire che in Inghilterra la polizia viene pagata per tenere i facinorosi fuori dagli stadi, in Italia la polizia viene pagata per tenere i facinorosi dentro gli stadi.
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Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #38 : Giovedì 20 Marzo 2014, 13:11:09 »
purtroppo si  :)

Brocchi 63

Re:Quei bravi ragazzi
« Risposta #39 : Giovedì 20 Marzo 2014, 15:28:31 »
Ennesima vergogna di repubblicadestaceppa.it

http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/03/20/news/calcio_la_tifoseria_degli_ultras-81427305/?ref=HREC1-6

aprendo il link e scorrendo l'articolo, nel grafico, i topi non rientrano in nessuna casistica, nè tra le tifoserie di dx nè tra quelle di sx nè tra quelle miste o neutre. Cioè i vermi per loro, non esistono (magari fosse vero). Gli amichetti dei greci del gate 13, quelli che a Roma l'anno scorso non erano pervenuti.

Malafede a piene mani, sempre a vantaggio dei mafiosi della piana di Gioia Tauro.