Alessandro Melli - note sulla sua pagina fb

[Aquila Maremmana]

Per chi non lo sapesse, Alessandro Melli è il team manager del Parma FC, ex bomber sia del Parma stesso che del Perugia.
Praticamente è l'omologo di Manzini nella Lazio.
Per caso mi sono imbattuto nella sua pagina FB, e in un commento del 28 Settembre, trovo il seguente post:

"Intervista a balotelli : complimenti a reina x il rigore parato , ma se io non mi fossi distratto non ci sarebbe mai riuscito...subisco troppi falli , vorrei essere più' tutelato altrimenti rischio di finire la carriera a 28 anni......
Caro balotelli la colpa non e' tua , nonostante rimani un coglione con la C maiscola , ma dei giornalisti , dei tifosi. E degli addetti al lavoro ke non ti mandano a fanculo ogni volta ke dici o fai una cazzata , cioe' sempre....."

https://www.facebook.com/alessandro.melli.16

Cliccate sul link e scorrete fino al 28 settembre e divertitevi.

Indipendentemente dalla condivisione o meno di ciò che ha scritto, essendo Melli tesserato del Parma, può su un social network offendere palesemente e pesantemente un altro tesserato di altra società così impunemente?
Non solo..... se leggete i commenti dei suoi "tifosi" e ammiratori, noterete alcune note di razzismo sfrenato.
Mi domando ancora: cosa sarebbe successo sui media se le stesse cose fossero state scritte e commentate  nella pagina ufficiale di Maurizio Manzini, team manager della S.S. Lazio 1900? Provate a pensarci....
C'è un modo per segnalare, magari ai media così "affamati di razzismo", la condotta di questo elemento?

[MCM]

Ha ragione.
Balotelli è un uomo di merda.

Personalmente non sono assolutamente orgoglioso di uno così coi colori della squadra che rappresenta la mia nazione.

Francamente non capisco perchè non si possa a Balotelli dire che è un coglione quando tantissimi tesserati se ne dicono di tutti i colori tra di loro a mezzo stampa e tv.
Perchè è nero e quindi automaticamente poverino?

[Drenai]

io di tesserati che si dicono coglione l'un l'altro non me ne ricordo. specie a freddo e su eventi che non li riguardano direttamente.
poi che su balotelli possa aver ragione non c'entra nulla.

[disabitato]

a termini di regolamento melli andrebbe punito.
Sinceramente non capisco questa necessità estrema di scrivere ogni puttana su FB e simili..

[MCM]

a termini di regolamento melli andrebbe punito.
Sinceramente non capisco questa necessità estrema di scrivere ogni puttana su FB e simili..

ah beh questo è un altro discorso.
Sembra un bimbo di 10 anni.
Oltretutto con Profilo pubblico.

[Reflexblue]

Ma dai, sarà uno scherzo di quel buontempone di Marco Osio il sindaco.

[Aquila Maremmana]

Ma dai, sarà uno scherzo di quel buontempone di Marco Osio il sindaco.

Scherzo o no,  andrebbe punito,  anche solo per aver avallato nella sua pagina commenti razzisti della peggior specie. Io mi sono rotto le palle che ogni scureggetta proveniente da Formello diventa un caso nazionale,  mentre altrove succede ben altto nell'indifferenza assoluta. Mi meraviglia inoltre che la sua compagna sia il  legale del Parma e che non gli abbia detto nulla. A chi lo possiamo eventualmente segnalare sto poveraccio?

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[Aquila Maremmana]

Scherzo o no,  andrebbe punito,  anche solo per aver avallato nella sua pagina commenti razzisti della peggior specie. Io mi sono rotto le palle che ogni scureggetta proveniente da Formello diventa un caso nazionale,  mentre altrove succede ben altto nell'indifferenza assoluta. Mi meraviglia inoltre che la sua compagna sia il  legale del Parma e che non gli abbia detto nulla. A chi lo possiamo eventualmente segnalare sto poveraccio?

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Azz... nessuno che mi segnala una mail dove inviare queste informazioni? 
Poi non ci lamentiamo quando sarà sempre la Lazio a finire nel mirino...

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[disabitato]

bc.org è membro del famigerato F.A.R.E., puoi inoltrare una segnalazione a loro che sicuramente la manderanno alla uefa. 

[Aquila Maremmana]

Questa la mia segnalazione..... vediamo che succede.

Egregi membri della commissione di controllo di Fare-Network, buongiorno.
Capisco che avrei dovuto compilare il modulo DEN, ma credo che sia più semplice postare di seguito la pagina facebook dell'interessato con le conseguenti risposte dalle quali il tesserato stesso non prende le distanze e le lascia impunemente campeggiare sul suo profilo.
Il tesserato in questione è Alessandro Melli, team manager del Parma F.C., che in merito ad una intervista di Mario Balotelli, offende pesantemente lo stesso, e lascia che i suoi amici rincarino la dose anche con pesantissime affermazioni razziste.
Visto che siete riusciti, con delle segnalazioni, a far giocare a porte chiuse una partita di Europa League della S.S. Lazio, spero che riusciate allo stesso modo a far squalificare il tesserato in questione.
Sotto allego il link della pagina facebook. Scorrendo fino al giorno 28 settembre  si trova il post incriminato che recita così:

"Intervista a balotelli : complimenti a reina x il rigore parato , ma se io non mi fossi distratto non ci sarebbe mai riuscito...subisco troppi falli , vorrei essere più' tutelato altrimenti rischio di finire la carriera a 28 anni......
Caro balotelli la colpa non e' tua , nonostante rimani un coglione con la C maiscola , ma dei giornalisti , dei tifosi. E degli addetti al lavoro ke non ti mandano a fanculo ogni volta ke dici o fai una cazzata , cioe' sempre....."

Seguono commenti pesantemente razzisti non censurati dal tesserato.

Spero in una vostra solerte segnalazione alle autorità competenti, come avete già dimostrato in occasione della squalifica del campo della Lazio.

Grazie in anticipo.
Saluti,
Firma.

Magnamo tranquilli tutti insieme?

[CP 4.0]

Azz... nessuno che mi segnala una mail dove inviare queste informazioni? 
Poi non ci lamentiamo quando sarà sempre la Lazio a finire nel mirino...

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penso che puoi mandarla anche a qualcuna di queste email, http://www.legaseriea.it/it/lega-calcio/sede-e-contatti es. segreterie e ufficio stampa internet come segnalazione.

poi puoi anche segnalarla ai conduttori di trasmissioni Laziali che sicuramente sapranno risaltare il problema del doppio peso.

cosi come alle redazioni di giornali sportivi che pubblicaranno la notizia imparzialmente.

nel frattempo apparecchio.

[Aquila Maremmana]

Inviata a:

 UFFICIO GIUSTIZIA SPORTIVA

E-mail: giustiziasport@lega-calcio.it   


Vediamo che succede... Io però so' a dieta eh? non posso continuare a magnà tranquillo!!!

[Er Matador]

io di tesserati che si dicono coglione l'un l'altro non me ne ricordo. specie a freddo e su eventi che non li riguardano direttamente.
poi che su balotelli possa aver ragione non c'entra nulla.

Precisazione quantomai opportuna.

C'è, però, un problema di non poco conto: i social network vanno considerati come un qualunque mezzo di comunicazione, e quindi sottoposti alla stessa legislazione che regola l'attività sui media tradizionali?
Segnalare il comportamento di Melli presuppone una risposta affermativa, che ha però due corollari su cui riflettere con molta cautela.

Primo: in questo modo si legittimano l'intrusione e il monitoraggio sistematici su quelli che rimangono spazi privati, ancorché accessibili al pubblico.
Da questo a logiche da Stasi il passo è troppo breve, e il gravissimo precedente delle esclusioni dalle Olimpiadi londinesi per un tweet inopportuno - la triplista greca, ma anche l'allora novarese Morganella - lascia intuire ulteriori giri di vite contro privacy e libertà di espressione: dei quali, in questo momento, non si sente proprio il bisogno.

Secondo: in Parlamento aleggia ciclicamente un disegno di legge apparentemente ottuso e cinicamente liberticida, che prevede la piena equiparazione giuridica di blog e pubblicazioni online a giornali e Tv.
La conseguenza pratica è facilmente intuibile: prodotti amatoriali come quelli in oggetto chiuderebbero per la minaccia di conseguenze legali e costi insostenibili.
Il solito stratagemma di rendere complicata e onerosa la gestione di un'attività, per limitare nei fatti l'accesso a una ristretta mafia oligarchia dei "grossi".
Con una conseguenza non banale: che nel tritacarne di una simile norma finirebbe non un prodotto qualsiasi, ma un inestimabile bene immateriale chiamato informazione.
Non perché Internet sia il nuovo oracolo, tutt'altro.
Semplicemente, rovistando fra tonnellate di spazzatura, in Rete si trovano informazioni altrimenti destinate a rimanere latenti.
Nei media tradizionali, rovistando fra tonnellate di spazzatura, si trova quasi esclusivamente altra spazzatura.
Ed è chiaro a cosa puntino certe normative, peraltro presentate - altra componente di democrazia malata - da parlamentari la cui preparazione nello specifico, quindi in materia informatica, è prossima all'analfabetismo: soffocare qualsiasi iniziativa spontanea dal basso per rendere l'informazione interamente embedded.
In un contesto del genere, avviare un procedimento ufficiale sulla base di un post su FB rischia di creare un altro, pericolosissimo precedente.

Più in generale, casi come questo evidenziano il vuoto socio-giuridico creato da un'anomalia: usiamo da anni la Rete, ma senza averla metabolizzata.
Senza, quindi, elaborare quei codici etici, estetici e disciplinari che regolano in maniera più o meno condivisa altri aspetti della quotidianità.
Per riempire una frazione di questa voragine, lancio una modesta proposta: quando su di essi transitano veri e propri reati (calunnia e/o grave diffamazione, video di violenze postati su YouTube ecc.), il diritto comune deve intervenire come farebbe altrove, ovvio.
Ma in tutto il resto consideriamo i social network per quello che sono: uno sfogatoio privato e sostanzialmente innocuo, equiparabile alle chiacchiere da bar.
Rimarremo impressionati negativamente nel leggere i retropensieri di personaggi cui avremmo attribuito un minimo di professionalità e autorevolezza.
Ma questo esisteva anche un tempo.
Solo che non lo sapevamo.

[Zapruder]

La diffamazione o la calunnia, per essere perseguibili, devono essere perpetrate in presenza di più di una persona: è noto che, se io e Tizio al telefono diciamo peste e corna di 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)', tanto per fare un esempio, non siamo perseguibili in alcun modo, nemmeno se la telefonata viene intercettata e resa pubblica, dal momento che entrambi eravamo convinti di parlare con l'altro, e basta.

Un blog e un forum, invece, si rivolgono per definizione a un "pubblico" potenzialmente illimitato: se io vado in Piazza del Popolo e comincio ad insultare la signora Garnero-Santanché, lei potrà benissimo querelarmi per ingiurie, diffamazione o calunnia, a seconda della natura del mio "sfogo". Non vedo perché  il web debba godere di una sorta di extraterritorialità, in questo senso. Va anche detto che è comunemente accettato il fatto che forum e blog siano degli sfogatoi stile mercatino o baretto: negli anni, ho letto sul web cose che, se perseguite dai destinatari, avrebbero ridotto in miseria tutti noi, tra risarcimenti e condanne. Va anche detto, a margine, che l'enorme "libertà" permessa dal web, lungi dall'essere utilizzata per produrre idee, da parte di coloro che fino all'avvento della Rete avevano accesso difficile o impedito ai classici mezzi d'espressione, è stata utilizzata per lo più per produrre rumori di varia natura, soprattutto intestinale: tra facebook, twitter e wikipedia, l'impressione è quella di un gigantesco porcaio in cui qualche realtà di valore è miseramente affogata. Ma non è questo il punto. Tornando a bomba, a me pare che non ci sia alcun bisogno di regolamentazioni particolari, bastando quelle già esistenti: i siti rientranti nella legge del 2001 che sanciva una differenza tra aggiornamento periodico e non periodico, sono soggetti alla normale legislazione sulla stampa: per il resto, valgono le normali restrizioni previste per la libertà di espressione del singolo, come detto.

Nel caso specifico, un tesserato FIGC ha pubblicamente insultato un altro tesserato: per questo, si procede a deferimento; seguiranno, o meno, le sanzioni del caso. Non vedo altro, sinceramente.

[chemist]

Riprendendo il tema di Zapruder approfitto dell' occasione per mostrare come i forum (e dunque i suoi amministratori) siano ora perseguibili anche a livello di corte europea:

http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/10/10/news/siti_web_responsabili_dei_commenti_giro_di_vite_dalla_corte_di_strasburgo-68319072/?ref=HREC2-5

Insomma diamoci una regolata.