Autore Topic: S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?  (Letto 16325 volte)

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Offline disabitato

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Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #100 : Venerdì 5 Marzo 2021, 05:16:59 »
Spiegate al poro caselli che:

- la quarantena di una squadra intera è una eventualità prevista dal protocollo, firmato anche da Cairo, e prevede la sconfitta a tavolino;

- se un normale cittadino risulta positivo, egli stesso ed i suoi contatti vengono messi in quarantena/isolamento automaticamente dalla ASL di riferimento. Il provvedimento della ASL di Torino non ha nessun carattere di straordinarietà;

- Lotito, essendo consigliere federale, ha il diritto (per statuto) di essere presente ai consigli di lega (senza diritto di voto);

Nota personale: che brutto dover rinunciare alla propria indipendenza per un tozzo di pane.
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Offline disabitato

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Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #101 : Venerdì 5 Marzo 2021, 05:59:31 »
I casi Juve Napoli e Lazio fallitigranata non sono paragonabili perché fanno riferimento a due protocolli federali diversi.

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Offline Ataru

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Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #102 : Venerdì 5 Marzo 2021, 07:32:29 »
Che brutta fine il giornalismo
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Offline SAV

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Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #103 : Venerdì 5 Marzo 2021, 15:26:10 »
Che brutta fine il giornalismo

In questo caso, si tratta di un ex magistrato, fazioso come magistrato e come tifoso del Toro...

Offline disabitato

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Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #104 : Sabato 6 Marzo 2021, 11:45:41 »
Ma non e così!
Le 3 pagine di protocollo che hai postato hanno una postilla di cui non conosco il “wording” ma che dice che
Tutto ‘stambaradam e’ valido fatte salve disposizioni diverse di enti sanitari.
Quindi avranno chiamato gli scienziati da Houston per scrivere le tre pagine ed hanno vanificato il tutto con una frasetta.
Tipica cosa all’itagliana dove le porte non si chiudono mai.
Ma come mai in Uganda , in Nigeria, perfino nel Lesotho sti cazzi non accadono?


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No Jim.
Quel documento è chiaro: "fatti salvi eventuali provvedimenti delle autorità" significa che se il ministero blocca di nuovo le competizioni sportive, il campionato è sospeso e non dai 3-0 a tavolino a tutte le squadre.

Se, come nel caso del Torino, la ASL blocca l'intero gruppo squadra (è un avvenimento legato al covid, non a fatti esterni al protocollo) si rientra nella casistica prevista e scatta il 3-0 a tavolino.

Se, ad esempio, il comune di Crotone, soggetto ad un'altra alluvione, emana una ordinanza che vieta qualsiasi tipo di spostamento, allora il Crotone beneficia del rinvio della partita e non si applica la sconfitta a tavolino.

Se invece la decisione è di carattere sanitario, come disposto dalla ASL di Torino, rientra nella casistica prevista di un regolamento interno che si è data una organizzazione privata, che applica tali sanzioni.

L'autonomia decisionale della ASL è salvaguardata, è stato semplicemente ratificato come tali provvedimenti impattano sullo svolgimento della competizione.

Io spero in un focolaio a due giornate dalla fine del campionato. Poi voglio vedere come dove e quando recuperi la partita.
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Offline Frank 73

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Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #105 : Sabato 6 Marzo 2021, 12:55:50 »
Si confonde, ma lo fanno apposta, la causa con l'effetto.

Da una parte il provvedimento della ASL. Il Torino non deve partire. E infatti non parte. La decisione della ASL è rispettata. In pieno.

Dall'altro l'effetto sportivo. Lo 0 - 3 attribuito alla partita. Il risultato, una possibile decisione, che non sconfessa minimamente la ASL in quanto la ASL non si occupa di goal e classifiche. Semplicemente il risultato è una regola che un gruppo di privati si è dato per attribuire punteggi e calendarizzare eventi sportivi. Privati. La regola che si è data è che se si può giocare decide il campo. Se non si può, dipende dalla regola sportiva che disciplina qualla circostanza. Il protocollo, sottoscritto da tutti i club per salvare il salvabile e anche accettando potenziali "ingiustizie sportive" per tutelare l'interesse generale della disputa della stagione calcistica, è quella regola, e stabilisce chiaramente che nel caso specifico vi sia lo 0 - 3.

Aggiungo che, come giustamente sottolinea Disabilitato, il protocollo non parla di "enti sanitari" ma di "autorità statali o locali". Le ASL non sono "Autorità" né statali, né locali.
Se invece un DPCM del Governo o un'ordinanza di una Regione dispongono la chiusura generale di determinate attività, per esempio quelle sportive e la disputa delle competizioni in quel territorio, il protocollo non si applica. E' quella l'eccezione al protocollo, non quella furbescamente invocata da Torino e prima ancora, purtroppo con successo grazie all'invadenza politica del Coni, dal Napoli.

Ricordo che una Autorità statale (un Prefetto!) dispose che il Cagliari non disputasse una partita. Nessuno ebbe dubbi... 0-3. "Eeeee regoleeee..." (cit.)

Ricordo che un ente sportivo di natura pubblica (il CONI) non curò, evidentemente, la manutenzione dell'impianto elettrico del proprio stadio. La luce si spense durante il derby cittadino e una delle due squadre affittuarie, quella... ehm... "di casa" (la Lazio) si vide comminare lo 0-2 e conseguente eliminazione (era un turno di coppa Italia). Le regole pure lì (...).

Ricordo che un'Autorità statale (il Governo) impedì ad un club calcistico (la Lazio) di recarsi in Spagna a disputare una partita di coppa UEFA per protesta contro le violenze del regime franchista. Sconfitta 0 -3 senza neanche pensarci ed eliminazione.

(peraltro lo stesso governo qualche mese dopo non impedì alla Nazionale di tennis di disputare in Cile, dove le violenze del regime di Pinochet non erano da meno, la finale di coppa Davis...)

Detto ciò, spero di giocare sul campo la partita col Torino e di vincere per 4-0. E che a fine stagione il Torino retroceda per un solo goal di differenza reti, che se si fosse tenuto lo 0 - 3 del protocollo si sarebbe salvato...  ;D :D
"Chi ama la Lazio va a vedere la Lazio" (S. Cragnotti)

Offline Breizh

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Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #106 : Sabato 6 Marzo 2021, 13:13:53 »
Detto ciò, spero di giocare sul campo la partita col Torino e di vincere per 4-0. E che a fine stagione il Torino retroceda per un solo goal di differenza reti, che se si fosse tenuto lo 0 - 3 del protocollo si sarebbe salvato...  ;D :D
Perfido... :)

Offline gentlemen

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Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #107 : Sabato 6 Marzo 2021, 13:22:35 »
Si confonde, ma lo fanno apposta, la causa con l'effetto.

Da una parte il provvedimento della ASL. Il Torino non deve partire. E infatti non parte. La decisione della ASL è rispettata. In pieno.

Dall'altro l'effetto sportivo. Lo 0 - 3 attribuito alla partita. Il risultato, una possibile decisione, che non sconfessa minimamente la ASL in quanto la ASL non si occupa di goal e classifiche. Semplicemente il risultato è una regola che un gruppo di privati si è dato per attribuire punteggi e calendarizzare eventi sportivi. Privati. La regola che si è data è che se si può giocare decide il campo. Se non si può, dipende dalla regola sportiva che disciplina qualla circostanza. Il protocollo, sottoscritto da tutti i club per salvare il salvabile e anche accettando potenziali "ingiustizie sportive" per tutelare l'interesse generale della disputa della stagione calcistica, è quella regola, e stabilisce chiaramente che nel caso specifico vi sia lo 0 - 3.

Aggiungo che, come giustamente sottolinea Disabilitato, il protocollo non parla di "enti sanitari" ma di "autorità statali o locali". Le ASL non sono "Autorità" né statali, né locali.
Se invece un DPCM del Governo o un'ordinanza di una Regione dispongono la chiusura generale di determinate attività, per esempio quelle sportive e la disputa delle competizioni in quel territorio, il protocollo non si applica. E' quella l'eccezione al protocollo, non quella furbescamente invocata da Torino e prima ancora, purtroppo con successo grazie all'invadenza politica del Coni, dal Napoli.

Ricordo che una Autorità statale (un Prefetto!) dispose che il Cagliari non disputasse una partita. Nessuno ebbe dubbi... 0-3. "Eeeee regoleeee..." (cit.)

Ricordo che un ente sportivo di natura pubblica (il CONI) non curò, evidentemente, la manutenzione dell'impianto elettrico del proprio stadio. La luce si spense durante il derby cittadino e una delle due squadre affittuarie, quella... ehm... "di casa" (la Lazio) si vide comminare lo 0-2 e conseguente eliminazione (era un turno di coppa Italia). Le regole pure lì (...).

Ricordo che un'Autorità statale (il Governo) impedì ad un club calcistico (la Lazio) di recarsi in Spagna a disputare una partita di coppa UEFA per protesta contro le violenze del regime franchista. Sconfitta 0 -3 senza neanche pensarci ed eliminazione.

(peraltro lo stesso governo qualche mese dopo non impedì alla Nazionale di tennis di disputare in Cile, dove le violenze del regime di Pinochet non erano da meno, la finale di coppa Davis...)

Detto ciò, spero di giocare sul campo la partita col Torino e di vincere per 4-0. E che a fine stagione il Torino retroceda per un solo goal di differenza reti, che se si fosse tenuto lo 0 - 3 del protocollo si sarebbe salvato...  ;D :D
E' questa la verità che i media vogliono ignorare e fanno finta di non sapere.

Offline disabitato

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Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #108 : Sabato 6 Marzo 2021, 14:23:50 »
Se io organizzo un torneo di tennis e stabilisco, facendo firmare tutti i partecipanti, che vanno indossati i pantaloncini bianchi, se qualcuno si presenta con i pantaloncini rossi, ha la partita persa a tavolino.

Nel caso di specie la lega ha stabilito che devi scendere in campo e se non puoi causa covid (indipendentemente da chi ha deciso in tal senso), hai la partita persa a tavolino.

A me sembra di una chiarezza imbarazzante.
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Panzabianca

Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #109 : Sabato 6 Marzo 2021, 14:30:52 »
Se io organizzo un torneo di tennis e stabilisco, facendo firmare tutti i partecipanti, che vanno indossati i pantaloncini bianchi, se qualcuno si presenta con i pantaloncini rossi, ha la partita persa a tavolino.

Nel caso di specie la lega ha stabilito che devi scendere in campo e se non puoi causa covid (indipendentemente da chi ha deciso in tal senso), hai la partita persa a tavolino.

A me sembra di una chiarezza imbarazzante.

Il primo coloratissimo Agassi a Wimbledon fu solo multato.

La partita persa no.

Per il resto, siamo in pandemia. Alcune giurisdizioni cadono in virtù di principi più alti.  È forse concettualmente ingiusto, ma siamo nel paese degli animali che galippano...

Offline disabitato

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Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #110 : Sabato 6 Marzo 2021, 14:46:12 »
L'ottimo Salomone oggi fa notare come ci siano delle incongruenze temporali nella documentazione presentata dal Torino agli atti del ricorso.

In buona sostanza, si sarebbero aggiustati le date della quarantena ex post.
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Panzabianca

Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #111 : Sabato 6 Marzo 2021, 16:06:59 »
L'ottimo Salomone oggi fa notare come ci siano delle incongruenze temporali nella documentazione presentata dal Torino agli atti del ricorso.

In buona sostanza, si sarebbero aggiustati le date della quarantena ex post.

Tra le altre cose, occhio pure alle partite e ai viaggi del Torino primavera...

Anselazio

Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #112 : Sabato 6 Marzo 2021, 17:04:48 »
L'ottimo Salomone oggi fa notare come ci siano delle incongruenze temporali nella documentazione presentata dal Torino agli atti del ricorso.

In buona sostanza, si sarebbero aggiustati le date della quarantena ex post.

in un paese normale, con questi impicci vergognosi si beccherebbero 0-3 e 1o punti di penalità..se uno considera che lun la primavera gioca tranquilla (quindi non era fermata dalla asl) e non viene mandata a Roma, la cialtronata è completa.

Ecco la parte più grave della ricostruzione di Salomone

"Il 23 febbraio la Asl di Torino (visti i numerosi tamponi positivi) dispone la quarantena e il divieto assoluto di allontanamento dal domicilio per tutti i componenti del gruppo squadra del Torino ancora negativi. Dunque, facciamo il conto: 23, 24, 25, 26, 27, 28 febbraio e 1 marzo sono sette giorni. Quarantena e isolamento scadevano quindi il 1 marzo alla mezzanotte giusto in tempo per partire per Roma e scendere in campo con i giocatori rimasti più i Primavera come accaduto ad altri club. Se non fosse che già il 28 febbraio, senza alcuna preventiva autorizzazione, i giocatori del Torino avevano abbandonato quarantena e isolamento che sarebbe scaduto il primo marzo per eseguire allenamenti individuali (presso il proprio centro sportivo). Poi, il giorno dopo, ossia il 1 marzo, la Asl ne prende atto e autorizza, a posteriori, in modo retroattivo, quegli allenamenti. Intanto il presidente della Lega Dal Pino fa presente che quarantena e isolamento sono scaduti il 1 marzo. Il Torino a questo punto si rivolge nuovamente alla Asl e questa, con un secondo provvedimento in quella stessa data, afferma che la quarantena disposta in data 23 febbraio decorreva soltanto dal 24 febbraio. Nessuna persona di buon senso (e certamente non un’autorità preposta alla tutela della salute pubblica) si sarebbe mai avventurata in una simile affermazione. Infatti, sostenere che esiste un grave rischio di contagio (e quindi un potenziale pregiudizio per la salute anche collettiva) vuol dire che quarantena e isolamento vanno immediatamente osservati e non, al contrario, che per tutta la giornata del 23 febbraio i giocatori del Torino potessero circolare liberamente per le strade della città, allora in zona gialla. Un errore clamoroso che fa riflettere. Quindi, la causa di forza maggiore invocata dal Torino non esisterebbe perché la quarantena scadeva il 1 marzo e il 1 marzo, con un abnorme ed illogico provvedimento, il responsabile della Asl di Torino non poteva in sostanza dire che chi era in uno stato di pericolo per sé e per la salute degli altri era libero di fare ciò che volesse per tutto il giorno 23 e fosse chiamato ad effettuare quarantena e isolamento soltanto a partire dal giorno dopo."

Offline Matita

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Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #113 : Sabato 6 Marzo 2021, 18:05:45 »


L'ottimo Salomone oggi fa notare come ci siano delle incongruenze temporali nella documentazione presentata dal Torino agli atti del ricorso.


LA PARTITA SALTATA CON LA LAZIO
In attesa del pronunciamento del giudice sportivo, gli avvocati di Lotito pronti a dare battaglia nei tribunali per ottenere il 3-0

Giallo sul Covid del Torino (il Tempo)

Decisioni della Asl piemontese prima postdatate, e alla fine retrodatate secondo le esigenze del club

LUIGI SALOMONE


Il giudice sportivo aspetta, nel frattempo i presidenti di Lazio e Torino, Claudio Lotito e Urbano Cairo, affilano le armi in vista del duello in tribunale. Gli avvocati studiano le carte dopo che martedì alle 18.30 la squadra granata non si è presentata all’Olimpico per il regolare svolgimento della sfida di campionato prevista dal calendario. La battaglia si annuncia lunga con il precedente Juve-Napoli a confortare il patron del Toro dopo le dichiarazioni del presidente della Figc, Gravina che anche ieri ha ribadito: «Io il protocollo lo difendo - ha sottolineato il numero uno di via Allegri - nel protocollo c’è scritto in maniera chiara salvo quanto disposto dall’Autorità Sanitaria quindi è un protocollo valido, ma dobbiamo trovare armonia all’interno delle Asl su territorio nazionale ». Tutto giusto, c’è la prevalenza delle Asl ma, secondo la Lazio, ci sarebbero delle incongruenze evidenti negli atti della Asl piemontese. In ogni caso, il protocollo è stato reso inutile dal Torino con le altre squadre di serie A che finora sono state costrette a giocare partite anche con molti casi di Covid proprio perché l’obiettivo della Federcalcio era quello di portare a termine il torneo, seppure tra mille difficoltà. Ora tutto torna in gioco con la presa di posizione del Torino e i tre gradi di giudizio della giustizia sportiva che rischia di far andare fuori tempo massimo la data del recupero: il campionato che finirà il 23 maggio e i precedenti non incoraggiano (di solito 3-4 mesi). Oltretutto, secondo gli avvocati biancocelesti il caso Lazio- Torino non presenta alcuna simmetria con il caso Napoli- Juve. Lo si desume da una semplice e serena lettura dei documenti depositati dal Torino calcio che lasciano più di qualche dubbio sulla tempistica. Andiamo con ordine facendo una ricostruzione degli atti della Asl. Il 23 febbraio la Asl di Torino (visti i numerosi tamponi positivi) dispone la quarantena e il divieto assoluto di allontanamento dal domicilio per tutti i componenti del gruppo squadra del Torino ancora negativi. Dunque, facciamo il conto: 23, 24, 25, 26, 27, 28 febbraio e 1 marzo sono sette giorni. Quarantena e isolamento scadevano quindi il 1 marzo alla mezzanotte giusto in tempo per partire per Roma e scendere in campo con i giocatori rimasti più i Primavera come accaduto ad altri club. Se non fosse che già il 28 febbraio, senza alcuna preventiva autorizzazione, i giocatori del Torino avevano abbandonato quarantena e isolamento che sarebbe scaduto il primo marzo per eseguire allenamenti individuali (presso il proprio centro sportivo). Poi, il giorno dopo, ossia il 1 marzo, la Asl ne prende atto e autorizza, a posteriori, in modo retroattivo, quegli allenamenti. Intanto il presidente della Lega Dal Pino fa presente che quarantena e isolamento sono scaduti il 1 marzo. Il Torino a questo punto si rivolge nuovamente alla Asl e questa, con un secondo provvedimento in quella stessa data, afferma che la quarantena disposta in data 23 febbraio decorreva soltanto dal 24 febbraio. Nessuna persona di buon senso (e certamente non un’autorità preposta alla tutela della salute pubblica) si sarebbe mai avventurata in una simile affermazione. Infatti, sostenere che esiste un grave rischio di contagio (e quindi un potenziale pregiudizio per la salute anche collettiva) vuol dire che quarantena e isolamento vanno immediatamente osservati e non, al contrario, che per tutta la giornata del 23 febbraio i giocatori del Torino potessero circolare liberamente per le strade della città, allora in zona gialla. Un errore clamoroso che fa riflettere. Quindi, la causa di forza maggiore invocata dal Torino non esisterebbe perché la quarantena scadeva il 1 marzo e il 1 marzo, con un abnorme ed illogico provvedimento, il responsabile della Asl di Torino non poteva in sostanza dire che chi era in uno stato di pericolo per sé e per la salute degli altri era libero di fare ciò che volesse per tutto il giorno 23 e fosse chiamato ad effettuare quarantena e isolamento soltanto a partire dal giorno dopo. Questo è esattamente quello che si legge nei documenti depositati dal Torino contenenti la richiesta di non vedersi comminare il 3-0 a tavolino per non essersi presentati a disputare la partita contro la Lazio a Roma. Insomma non si vedono le cause di forza maggiore che abbiano impedito al Torino di recarsi nella Capitale per disputare l’incontro. Per il club biancoceleste ci sarebbe una chiara violazione delle norme federali con particolare riferimento all’articolo che richiama ai principi di lealtà e probità, norma basilare dell’ordinamento giuridico sportivo. Nelle prossimeore è atteso il primo pronunciamento del giudice sportivo: due le strade, quella di dare il 3-0 alla Lazio con lo scontato ricorso del Torino che spera di ottenere la disputa della partita in un’altra data prima della fine del campionato. Se, invece, comedetto dal presidente Gravina con un’evidente intromissione nella giustizia sportiva (di fatto ha annunciato in anticipo la sentenza), non fosse assegnato il 3-0, sarebbe Lotito a pretendere i tre gradi di giudizio. La battaglia di carte bollate è appena cominciata, in mezzoil comportamento perlomeno discutibile della Asl di Torino.




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Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

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Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #114 : Sabato 6 Marzo 2021, 19:03:12 »
La speranza è di avere un 3-0 a tavolino.

Ma resterà purtroppo vana...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline Ataru

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Re:S.S. Lazio - Torino F.C.: martedì, 2 marzo, 18,30?
« Risposta #115 : Venerdì 12 Marzo 2021, 10:24:30 »
a 10 giorni di distanza la partita è ancora sub iudice. che tempi prevede, il protocollo, per essere applicato? se non si prende una decisione, poi che tempi ci saranno per i ricorsi? partirà un nuovo compionato con il precedente ancora sub iudice?
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Offline lazio_alè

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« Risposta #116 : Venerdì 12 Marzo 2021, 10:42:02 »
avevo sentito da qualche parte (forse radio) che oggi sarebbe stata la giornata-limite.
" Se perdi la finale di Coppa in maggio puoi sempre aspettare il terzo turno in gennaio, e che male c'è in questo?
 Anzi è piuttosto confortante se ci pensi ... "

“Il mano di Bastos” is the new “er go’ de Turone” (Cit.TD)

Online Davide

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« Risposta #117 : Venerdì 12 Marzo 2021, 10:49:20 »
Si oggi decidono, poi partiranno le contromosse, nostre o di cairo, con tutta la schiera di cagnolini al suo seguito

Offline Matita

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« Risposta #118 : Venerdì 12 Marzo 2021, 12:34:32 »
Oggi si pronuncerà il Giudice Sportivo sul caso della gara del 2 marzo: sveliamo alcuni stralci della difesa di Lotito
 
«Ecco perché il Torino poteva giocare» (Corriere dello Sport)
 
La Lazio attacca: reclamo infondato, non c’è causa di forza maggiore «Illegittimo il provvedimento retroattivo della Asl sulla quarantena»

di Daniele Rindone
Roma
 
 
«Reclamo infondato». «Il Torino non può invocare alcuna causa di forza maggiore». «La quarantena disposta il 23 febbraio dall’Asl di Torino, ordinanza ad effetto immediato per la tutela della salute, non poteva decorrere dal giorno successivo con scadenza il 2 marzo e non l’1. Era venuta meno il 28 febbraio, giorno in cui il Torino aveva ripreso gli allenamenti, cui ha fatto seguito un provvedimento retroattivo dell’Asl. Provvedimento illegittimo». E’ la difesa della Lazio, il piano d’attacco lanciato da Lotito e dai suoi legali per demolire le tesi di Cairo e far luce sull’operato dell’Asl di Torino, per chiedere al Giudice sportivo, Gerardo Mastrandrea, il 3-0 a tavolino dopo la mancata presentazione del Toro all’Olimpico il 2 marzo scorso. E’ un fuoco di controbatteria. Lotito denuncia irregolarità protocollari e medita azioni penali. La memoria difensiva è stata presentata dalla società biancoceleste mercoledì alle 23,46, a pochi minuti dalla scadenza dei termini (fissati a mezzanotte). Mastrandrea si dovrebbe pronunciare oggi. La Lazio chiede verità, giustizia e vittoria, il Torino il rinvio della partita. Indiscrezioni di ieri davano il Giudice orientato a decretare il rinvio della partita o a richiedere un supplemento di indagini alla Procura Figc. Lotito, se non otterrà il 3-0, presenterà ricorso alla Corte sportiva d’Appello.   
 
Le accuse. La Lazio ha organizzato la sua difesa in una memoria di 15 pagine, ha smontato punto per punto il reclamo presentato dalla società di Cairo evidenziando varie «illegittimità». Siamo entrati in possesso di alcuni stralci del dispositivo. Si contestano le tempistiche del provvedimento di «quarantena domiciliare, con divieto assoluto di allontanamento dal proprio domicilio per un periodo di almeno 7 giorni» deciso il 23 febbraio dal direttore dell’Asl di Torino, dott. Testi, dopo la positività di sei giocatori granata riferita «ad un focolaio di variante inglese di Covid-19». Testi aveva imposto un periodo di quarantena domiciliare (per ogni componente del gruppo squadra risultato negativo) per un periodo di 7 giorni. Erano stati disposti controlli virologici seriati ogni 48 ore. Il 26 febbraio, in virtù di questa ricostruzione, era stata rinviata Torino-Sassuolo, è stato l’ultimo giorno in cui si è riscontrata una positività di squadra nel Torino. Dal 27 febbraio in poi non c’è stato nessun caso di Covid-19. Il 28 febbraio, evidenzia la Lazio nella sua memoria, «il Torino di sua iniziativa aveva ripreso gli allenamenti nonostante il divieto posto dall’Asl» consentendo «ai soggetti in isolamento di recarsi con i mezzi propri ad effettuare allenamenti individuali». Non poteva farlo stando all’isolamento domiciliare disposto il 23 febbraio. La Lazio denuncia il fatto che la società granata «per ovviare alla violazione aveva chiesto e ottenuto dalla Asl, con lettera dell’1 marzo, una revoca retroattiva a partire dal 28 febbraio». A corredo dell’accusa si evidenzia l’intervento del dott. Testi, l’1 marzo scrisse al Torino che «vista la negatività dei tamponi molecolari eseguiti in data 27 febbraio, a parziale deroga dell’ordinanza di quarantena, si concorda sul fatto che i componenti del gruppo squadra possano riprendere da ieri, 28 febbraio 2021, gli allenamenti in forma individuale». Ecco, secondo la Lazio, la retroattività del provvedimento, l’autorizzazione postuma a sanatoria degli allenamenti svolti in periodo di quarantena. Era destinata a durare 7 giorni a partire dal 23 febbraio. Dunque già il 28 febbraio, due giorni prima di Lazio-Torino, era venuto meno l’isolamento della squadra granata.
 
L’illegittimità. Lotito e i suoi legali denunciano un altro passaggio. Il Torino, l’1 marzo, ha scritto all’Asl evidenziando che il 2 marzo avrebbe dovuto giocare contro la Lazio attendendo disposizioni e sottolinenando «che la nostra squadra non potrà affrontare la trasferta di Roma per i motivi sanitari da voi illustrati. Attendiamo precisa conferma». Il presidente della Lega, Paolo Dal Pino, sempre l’1 marzo ha scritto al direttore dell’Asl di Torino facendo notare la contraddittorietà tra il provvedimento del 23 febbraio ed alcune dichiarazioni rese proprio l’1 marzo dallo stesso dott. Testi. La Lega di A, si legge nella memoria della Lazio, segnalò al direttore dell’Asl «l’errore commesso nel non considerare il 23 febbraio, giorno dell’accertamento delle positività, quale giorno iniziale del periodo di isolamento prescritto». L’Asl, lo stesso giorno, ha risposto precisando che «il calcolo dei giorni di validità del provvedimento» andava inteso «considerando il giorno dell’emissione (il 23 febbraio, ndr) come giorno zero. Nel caso di specie, quindi, la scadenza del provvedimento, è alla mezzanotte del 2 marzo 2021». «Nota dell’Asl abnorme e comunque vietata», accusa la Lazio. Non si trattava, come indicato dall’Asl di Torino, di un’ordinanza ad effetto immediato per la tutela della salute? E allora l’isolamento (urgente) non poteva iniziare a decorrere dal giorno successivo (il 24 febbraio), di conseguenza il settimo giorno dell’isolamento prescritto scadeva l’1 marzo e non il 2. E’ surreale pensare che i giocatori del Toro il 23 febbraio abbiano potuto circolare liberamente fino al successivo stop del 24 febbraio. La Lazio contesta duramente l’intervento chiarificatore dell’Asl: «Ha interpretato il suo provvedimento originario del 23 febbraio». Nella giurisprudenza amministrativa, fa notare la società di Lotito nella sua difesa, la pubblica amministrazione «quindi la Asl di Torino, non ha il potere di interpretazione autentica retroattiva dei propri atti». Viene citata la sentenza del Tar Puglia del 21 marzo 2008. Per la Lazio l’interpretazione dell’Asl sulla scadenza dell’isolamento non può avere «rilievo ai fini della soluzione della controversia». Dalla sequenza dello scambio epistolare tra Asl e Torino, per i legali di Lotito, «appare evidente la costruzione volontaria dell’impedimento al viaggio che il Torino avrebbe dovuto intraprendere il 2 marzo». Secondo la Lazio, il Torino, alla data del 2 marzo, «disponeva di un numero di calciatori superiore a 13 di cui il portiere previsto dall’art. 1 del protocollo: il club ha in carico 31 giocatori tesserati con numero di maglia, togliendo quelli riscontrati positivi (7 più 1) e non essendo, alla data del 28 febbraio, emersi altri casi analoghi, aveva a disposizione 23 giocatori». Per tesserati si intendono anche i Primavera. Poteva giocare, è la deduzione.
 
Il caso Napoli e Gravina. Nella memoria si fa riferimento al caso Juve-Napoli evidenziando la mancanza di simmetria con Lazio-Toro: «Il richiamo è privo di fondamento». Juve-Napoli era prevista il 4 ottobre scorso, la Lazio fa notare che l’isolamento degli azzurri era stato «disposto il 3 ottobre alle 16,53» dall’Asl di Napoli. Il Collegio di garanzia, nella sua decisione, ha affermato che le note dell’Asl «rappresentavano atti oggettivamente impeditivi dell’attività cui sarebbe stata tenuta la SSC Napoli». Nel caso del Napoli il provvedimento Asl «era efficace al momento della gara (perché deciso il giorno prima, ndr), quello del Torino aveva perso efficacia il 28 febbraio o più tardi l’1 marzo». Lotito non ne ha fatta passare una. Nella memoria è stata citata l’intervista rilasciata dal presidente Figc, Gabriele Gravina, il 2 marzo. Confrontando i casi Juve-Napoli e Lazio-Toro, Gravina dichiarava «abbiamo con certezza l’individuazione di una disposizione dell’Asl di Torino che non è una disposizione dell’ultim’ora, è una disposizione che purtroppo risale a qualche giorno fa», sono le dichiarazioni riportate dalla società biancoceleste nel suo dispositivo. La Lazio, riferendosi a Gravina, ha espresso «profondo rispetto del suo pensiero, ma appare evidente che il 2 marzo non aveva alcuna conoscenza degli atti del procedimento, ha manifestato una opinione personale e disinformata». La disposizione dell’Asl, rifà notare la Lazio, era stata revocata a partire dal 28 febbraio. «Gravina, se lo avesse saputo, non avrebbe manifestato quel pensiero, accentuato da previsioni addirittura di carattere penale ove fosse stata violata», si legge nella memoria della società di Lotito. Sempre secondo la Lazio, il presidente Gravina, per contro, non è stato in grado di «valutare i profili penali che potrebbero ravvisarsi in ordine alle disposizioni dell’Asl e dell’intera vicenda». Profili che non sfuggono a Lotito, pronto a farsi valere anche in ambito penale, al massimo soglio della legge. «L’opinione di Gravina in ogni caso non può influenzare la decisione del Giudice sportivo», è la richiesta di imparzialità politica, sportiva e giuridica scelta a conclusione dell’arringa. Oggi il primo giudizio.

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Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

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