Autore Topic: L'acqua va sempre al mare  (Letto 4957 volte)

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ThomasDoll

L'acqua va sempre al mare
« : Domenica 29 Settembre 2013, 23:15:46 »
E la rabbia da qualche parte deve uscire. Così, a una settimana dalla sconfitta del derby, mandato giù il brodino alla catanese, ci basta un pareggio al parmigiano reggiano per eruttare lava come crateri che si aprono dopo un terremoto. Tutti contro Petkovic! Non c'è gioco! Abbiamo paura! E poi la grandinata dei luoghi comuni: non legge la partita, sbaja i cambi e tutto il campionario di già sentito che si scomoda ogni volta per un allenatore. Qual è il problema? Il gioco? La Lazio non gioca bene regolarmente a pallone dal secondo anno di Delio Rossi. 2006/2007. I due anni successivi del ciancicone sono stati alterni, con sprazzi di bel gioco e partite da ammazzasse col gas. Ballardini fu la disperazione in campo. Reja la morte dello spettacolo, anche se talvolta si è visto qualcosa. Petkovic ha brillato un paio di mesi. Tra tutti i citati, solo Rossi e Petkovic hanno vinto cose importanti e quella di Petkovic l'abbiamo tutti nel cuore, se è vero che al settantunesimo cascasse il cielo si esulta, no? Persino se si è appena beccato un gol al derby. Perché tanto il problema è quello: il magma deborda e apre crateri che eruttano perché le merde hanno fatto 6 su sei e cominciamo a sentirci un po' coglioni. Ma intanto il calcio è finito, il derby è morto il 26 de maggio, loro sò pippe, noi semo mejo, il memorial, le seghe baggiane. E giù a vomitare su un Vladimir Petkovic che eguaglia Benitez facendosi rimontare dal Sassuolo, non disponendo di Hamsik & Co, ma nemmeno di diversi suoi titolari, giocando fuori squadra e contro una squadra rinfrancata da una buona prestazione in settimana. Mbè, che c'è di strano? Una tifoseria che s'è ciucciata senza fiatare sconfitte di goleada allucinanti in tutte le salse da squadre retrocesse che problemi ha con un pareggio a Sassuolo? Ah, saperlo. Come mai il gioco che latita da 6 anni diventa la frontiera dove attestarsi dopo un pareggio a Sassuolo? C'è un problema palese legato a come sta la squadra in campo, il tecnico ne parla tra le righe, dice di non essere soddisfatto, entra nel merito anche di qualche nome. Noi assistiamo a prestazioni contraddittorie, vediamo la squadra che si muove in modo slegato, dove sembra che ognuno giochi per sé. Ma non chiediamo di vederci chiaro, no. Abbiamo messo nel mirino il più debole, e chissenefrega se la navicella in porto il 26 maggio ce l'ha portata lui. Tutti oggi sono meglio, qualsiasi esordiente della panchina saprebbe issarci in due minuti in vetta alla classifica, col materiale umano che abbiamo, talmente strepitoso da non necessitare d'interventi migliorativi sul mercato, tra i titolari, da due anni. La verità è che siamo come quelli che non respirano per trattenere la panza. Abbiamo finalmente sbracato, la roma in fuga ci fa paura, dobbiamo tenere il punto col derby che non si gioca più e l'avversario morto anche se non ci ricordiamo bene cosa voglia dire questa cosa, anche perché non vuole dire un cazzo, se hai vinto un trofeo cerchi di vincerne altri, mica smetti di giocare. Abbiamo smesso di sostenere e di appassionarci, siamo sazi, ma ci infastidisce la sazietà e l'abulia della squadra. Siamo disorientati, non sappiamo a chi dare la colpa e ce la prendiamo col più debole, con quello sacrificabile, lo vedi che nemmeno la squadra ci tiene più? Ben sapendo che finché la classifica è questa (Lazio in questo momento con gli stessi punti della Fiorentina e una partita in più) Lotito non licenzierà mai Petkovic. Il che ci crea il solito alibi di cui necessitiamo, presidente, ambiente, squadra, allenatori. Ogni anno per giustificare gli obiettivi sfumati di un niente, quelli che non si dichiarano ma si centrano. E quando mai. Il 26 maggio è una pietra miliare nella storia della stracittadina ma è stato lo scontro tra una squadra finita a febbraio e una mai cominciata. Una delle due ha vinto e si è sentita appagata in ogni componente, sentendosi stoltamente superiore. Ma superiore a chi? Al nulla della roma di Andreazzoli? Dall'altra parte una squadra coperta di guano dai propri stessi tifosi che ha vissuto un'estate da incubo, tra insulti, improperi, minacce, cessioni eccellenti. Cercando una rivincita. Oggi il tacchino che gonfia il petto credendosi un'aquila inveisce contro il più debole, mentre la rabbia sospinge gli umiliati verso la rivincita. La paura fa 90 e fa salire la pressione. Si aprono i camini e il magma erompe, cercando capri espiatori. Vladimir Petkovic, come no. Inetto, sopravvalutato e incapace. Ma soprattutto, alibi che ci consentirà di lamentarci per un anno intero, senza mettere le mani da nessuna parte. La nostra è una grande squadra che per qualche strano motivo, nonostante lo meriti, non entra nei primi tre posti quando ne contano tre, quattro quando ne contano quattro, che si ferma un attimo prima della gloria e per questo sente di meritarsela. Ma la storia l'hanno fatta i Merckx, non i Poulidor. Pretendiamo pure un'altra Lazio da Petkovic, mentre sappiamo benissimo che Lotito non la costruisce, che i componenti della squadra vanno per gli affari loro e c'è chi pensa ai mondiali, chi pensa ad andare a casa, chi gioca per sé stesso, chi è arrivato alla frutta, chi è finito e chi non è mai cominciato. E chi pensa soltanto al settantunesimo e al derby che non c'è più con l'avversario morto.
Ecco, ci sono. Abbiamo paura perché abbiamo visto un fantasma.
Ma i fantasmi non esistono, esiste chi se li crea.


Offline ML

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Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #1 : Domenica 29 Settembre 2013, 23:51:06 »
Tanta carne al fuoco, forse troppa.
Ho letto un sacco di cose su cui sono d'accordo, e altrettante su cui non sono d'accordo.
Cerco di passarle rapidamente in rassegna prima di tirare le somme.

Secondo me è vero che:
- la Lazio non gioca bene regolarmente a pallone dal secondo anno di Delio Rossi, 2006/2007;
- Petkovic l'abbiamo tutti nel cuore, se è vero che al settantunesimo cascasse il cielo si esulta;
- il calcio è finito, il derby è morto il 26 de maggio (finché non ci sarà un'altra finale di Coppa non esito rovesciato o finché quelli non vincono lo scudetto è così, a Roma funziona in questa maniera; piaccia o non piaccia).
- la roma in fuga ci fa paura.

Secondo me non è vero che:
- siano dei luoghi comuni il fatto che Petkovic non legge la partita e sbaja i cambi;
- loro sò pippe, noi semo mejo (chi lo pensava adesso tenta goffamente di dissimulare il terrore...)
- siamo una tifoseria che s'è ciucciata senza fiatare sconfitte di goleada allucinanti in tutte le salse da squadre retrocesse (io mi ricordo bei dopopartita di fuoco anche dopo i vari Siena-Lazio, per citare ad exemplum una partita a cui assistemmo insieme);
- non chiediamo di vederci chiaro e abbiamo messo nel mirino il più debole.

Immagino che quest'ultima affermazione, secondo il tuo punto di vista, debba essere considerata il cuore del tuo intervento. Secondo me non lo è.

Primo, perché sappiamo tutti che Petkovic è meno responsabile di chi gli ha costruito la squadra. E' solo che ormai del mercato abbiamo parlato e riparlato e sarebbe stucchevole liquidare ogni sconfitta con è corpa de Lotito. Lo sappiamo che è corpa de Lotito, però magari cerchiamo di commentare anche le prestazioni dei giocatori e le scelte dell'allenatore, altrimenti chiudiamo tutto e riaggiorniamoci a quando riapre il mercato, no? Io penso che nessuno consideri Petkovic il primo responsabile, e che nessuno pensi di poter risolvere la situazione semplicemente esonerandolo e mettendo la squadra in mano al primo Serse Cosmi che passa. E' solo che, a fronte di alcuni errori ormai irrimediabili (almeno per altri tre mesi), sarebbe carino non peggiorare il tutto con altri errori francamente evitabili. A Petkovic si chiede semplicemente un po' di coraggio, che tanto non muore nessuno se quest'anno si arriva ottavi. Prenda atto che alcuni senatori sono logori e inizi a buttare dentro qualche ragazzo, magari iniziando dalle partite meno complicate come quelle contro le neopromosse. Di questo si discute. Non c'è nessuna caccia al capro espiatorio debole.

Secondo, perché secondo me il vero cuore del tuo intervento è quest'altro: siamo sazi, ma ci infastidisce la sazietà e l'abulia della squadra. Questo è il vero problema. Lo stadio è sempre più vuoto e sempre più silenzioso, le vittorie vengono accolte con freddezza mentre le sconfitte vengono enfatizzate. Siamo in un vicolo cieco e purtroppo quest'anno non abbiamo i mezzi per uscirne da soli. Perché è probabile che non si vinca (anche se io l'Europa League la sogno) e dunque tutta la partita si giocherà sul tavolo di quegli altri, sulla loro vittoria o non vittoria dello scudetto. Un incubo che ci accompagnerà fino a primavera, temo. E che per questa stagione basterà ad appagare la nostra fame di emozioni, placata dall'abbuffata del 26 maggio. Comunque finisca, sarà solo dopo la matematica vittoria o non vittoria dello scudetto da parte delle merde che gireremo emotivamente pagina.



Pomata

Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #2 : Domenica 29 Settembre 2013, 23:55:15 »
Tutto giusto, ma l'allenatore è lui. Se il signor Hernanes non desidera giocare avanti lo accomodi in panchina invece di farci giocare spesso in 10, se hai un giovanotto che scalpita (keita) che è una punta e un fantasma in campo (Floccari) lo cambi etc etc... Se non è soddisfatto della rosa a disposizione, lo dica o lo faccia capire chiaramente a chi di dovere. Se mette Keita o Perea e poi si rilevano dei flop potrà sempre dire al panzone che questo è quello che ha a disposizione.

Insomma, faccia delle scelte. Solo chi agisce può sbagliare.

ThomasDoll

Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #3 : Lunedì 30 Settembre 2013, 00:05:02 »
Il cuore dell'intervento, oltre a quello che individui tu (sta storia del 26 maggio sta facendo danni seri, dobbiamo archiviarla al più presto) è che stiamo cadendo nel solito errore di trovare alibi. Il mercato è finito, l'allenatore è quello, le castagne dal fuoco devono levarle quelli che sono deputati a farlo. Cioè i giocatori. Non ricorderò gli ingaggi che prendono e tutto il resto, ché non è elegante, ma non si può tenere il campo come fanno troppi dei nostri. Passi la sventataggine di un Cavanda che è regazzino o l'inesorabile prova del nove che si abbatte su un Pereirinha che dovrebbe giocare in un'altra zona di campo e in un'altra squadra. Ma quando assisti a certe prestazioni dei due giocatori più importanti della Lazio dell'anno scorso, cioè Ledesma e Hernanes, è dura non mettere mano alla fondina. Perché cazzo di budda, l'anno scorso la squadra è finita quando sono finiti loro. Li vediamo tutti in campo. A Hernanes je rode er culo non si capisce perché, a quell'altro pare che j'è morto er gatto, ha un muso lungo come un formichiere. Che v'è successo, belli de casa? Ve volete degnà de sbrojacce qualche matassa o pensate che quelle carriolate de baiocchi che ve portate a casa vi siano dovute pure se battete la fiacca? Quanto al polso del mister, sapere se la squadra vuole levarselo dalle balle non dovrebbe essere difficile. O era possibile solo quando c'era Rocchi, confrontarsi con i giocatori? Visto che risalta in campo la solitudine di Candreva, e considerato che 87 non è un numero primo, si potrebbe cercare di interagire almeno con lui e chiedergli conto di come mai i compagni stanno a pezzi così e lui no. Magari esce fuori qualche verità scomoda. Altrimenti abbiamo visto che gli avversari filano come treni, che sono stati spesi sul mercato 350 milioni per comprare 78 giocatori e nel frattempo ci si può accomodare dietro al paravento del grigliatore di cevapcici bosniaco che non li sa mettere in campo. Poi tanto a gennaio c'è il mercato e si ricomincia la tarantella. L'uomo campa, l'ingaggio te lo accreditano, il mondiale è alle porte, siamo o no una grande squadra?
Ecco, cominciamo col dire che chi si nasconde dietro a Petkovic è una merdina.

Offline ML

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Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #4 : Lunedì 30 Settembre 2013, 00:18:06 »
cominciamo col dire che chi si nasconde dietro a Petkovic è una merdina.

Premesso che è colpa di quasi tutti, da Lotito all'ultima riserva con veramente poche eccezioni, se vogliamo mettere nel mirino i giocatori mi sta benissimo ma solo valutando caso per caso.
Tanto per cominciare lascerei perdere i giocatori di secondo piano. Altrimenti pure Petkovic potrebbe nascondersi dietro i Pereirinha e i Cavanda, e sarebbe una merdina anche lui. Perché è facile dire "m'hanno messo in mano una squadra di pippe", però magari se tu eviti di mettere Pereirinha a terzino sinistro magari evitiamo di enfatizzarle, certe lacune tecniche.
Dopodiché passiamo ai senatori. Un conto sono quelli ancora nel pieno delle forze, tipo Hernanes o Lulic, un altro conto sono quelli in fase anagraficamente calante. Prendersela con Ledesma e Klose è facilissimo, il loro inizio di stagione è stato drammatico. Ma siamo sicuri che dipenda dal fatto che non si allenano bene e/o che abbiano perso gli stimoli e/o (nel caso del tedesco) che pensino solo alla nazionale? Non è che magari sono semplicemente bolliti, visto che una certa età purtroppo ormai ce l'hanno? Insomma, a me buttare la croce addosso a Ledesma solo perché s'è fatto vecchio non piacerebbe. Mi sentirei un po' una merdina.

Offline Clazia

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Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #5 : Lunedì 30 Settembre 2013, 00:22:34 »
Lo sfogo, perchè tale mi pare, di TD è in gran parte condivisibile.

e, soprattutto, mi ricorda come se fosse roba di un minuto fa, un pensiero di Ericsson in una delle tante interviste post partita, quando quella sua Lazio ebbe un accenno di calo.

Sven assai saggiamente fece notare che più che la Lazio "in calo" quello che dava fastidio e scontentava erano i successi che stavano avendo quegli altri.

Perchè, in realtà, diciamocelo... la roma in fuga ci fa paura.

Tutto - o perlomeno in gran parte - qua.

Se volevo sentimme tranquilla mica che nascevo Laziale.

Take a sad song and make it better.

ThomasDoll

Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #6 : Lunedì 30 Settembre 2013, 00:32:08 »
Ledesma ha il diritto di diventare vecchio e bollito, Hernanes quello di non essere più lui e tutti possono fare tutto. Purché nessuno giochi contro l'allenatore o si tiri indietro per metterlo in mezzo. In questo caso sarebbe giusto esonerare l'allenatore ma anche porsi seriamente la questione di chi va ceduto e chi può rimanere. A oggi Petkovic non si è nascosto dietro ai colpevoli, sgradevole pratica che usava il suo predecessore. Oggi mi è parso che qualcosa balenasse nei resoconti scritti, anche se riferita a tutti. Ma bisognerebbe aver ascoltato le sue dichiarazioni, ché non c'è da fidarsi fino in fondo dei virgolettati.

Offline chemist

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Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #7 : Lunedì 30 Settembre 2013, 00:33:14 »
 A Hernanes je rode er culo non si capisce perché, a quell'altro pare che j'è morto er gatto, ha un muso lungo come un formichiere.

Se a Hernanes je rodesse il culo sarebbe il piu' facile da capire il perche'...Ledesma non saprei, forse la presenza del suo connazionale proveniente dal Belgio...

ThomasDoll

Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #8 : Lunedì 30 Settembre 2013, 00:35:31 »
E intanto noi scajamo. Sul contratto c'è scritto bello chiaro, questi sono i milioni, fateci vincere. Checcazzo.

Offline ML

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Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #9 : Lunedì 30 Settembre 2013, 00:36:57 »
Ledesma ha il diritto di diventare vecchio e bollito, Hernanes quello di non essere più lui e tutti possono fare tutto. Purché nessuno giochi contro l'allenatore o si tiri indietro per metterlo in mezzo. In questo caso sarebbe giusto esonerare l'allenatore ma anche porsi seriamente la questione di chi va ceduto e chi può rimanere. A oggi Petkovic non si è nascosto dietro ai colpevoli, sgradevole pratica che usava il suo predecessore. Oggi mi è parso che qualcosa balenasse nei resoconti scritti, anche se riferita a tutti. Ma bisognerebbe aver ascoltato le sue dichiarazioni, ché non c'è da fidarsi fino in fondo dei virgolettati.

Non le ho ascoltate quindi passo. In compenso ho letto un pezzo sul Corriere della Sera, firmato da Arzilli e intitolato "Hernanes e Lulic, due no a Petkovic". Non ne ho trovato traccia sul forum, eppure meritava un commento. In sostanza si dice che Petkovic avrebbe chiesto a Hernanes di tornare a trequarti campo e a Lulic di sostituire Radu, ricevendo altrettanti rifiuti. Ora, se è una cazzata io vorrei che tutti e tre smentissero pubblicamente dando del cazzaro ad Arzilli. Se invece non lo è, credo che debba intervenire direttamente Lotito.

ThomasDoll

Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #10 : Lunedì 30 Settembre 2013, 00:40:22 »
Se non lo è, ci sarebbero alcuni provvedimenti da prendere. A carico di tutti e tre, perché significherebbe che l'allenatore non è seguito dalla squadra. Via lui subito e via i due a gennaio.

Offline chemist

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Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #11 : Lunedì 30 Settembre 2013, 00:47:06 »
Non ci credo e non ci voglio credere. Assurdo pensare che un giocatore rifiuti un ruolo che gli assegna l'allenatore, soprattutto Lulic (siamo in emergenza in quella zona). Se fosse vero sarebbe gravissimo, ma non lo e'.

Zapruder

Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #12 : Lunedì 30 Settembre 2013, 00:59:38 »
Tutte considerazioni legittime e magari qualcuna è pure fondata.

Ma tutto, TUTTO, dipende dai risultati. Solo e soltanto dai risultati.

Due anni fa, con la Lazio che marciava benino e i cugini che rantolavano, ci si lamentava della nostra politica dell'instant team, paventando che il progetto di quegli altri, mai schiavi del risultato, avrebbe dato copiosi frutti in futuro, mentre noi ci si sarebbe schiantati una volta esaurita, appunto, la breve fiammata della squadra istantanea.

S'è scoperto, come qualcuno sosteneva all'epoca, che il progetto era una cazzata. Il tiki-taka, il Barcelona, Zeman e la sua etica, Paperoga, Pluto, la scuola calcio ad Antafogasta, Vladivostok e Cape Town...

Tutte fregnacce. Borini, Marquinhos, Zeman, Luis Enrique, Lamela... Tutta la gioventù che doveva far grande l'as nel futuro, gli allenatori della filosofia... Non c'è più nessuno.

Hanno preso un portiere vecchio come il cucco, ma ancora uno dei migliori del lotto. Un signor terzino di 32 anni. Hanno insistito su un terzino di 31 anni e un centrocampista in apparente declino di 29. Il tutto puntando ancora forte sulla "regìa" di un 37enne.

Più instant-team di così... Ma non mi pare che ci sia qualcuno di loro che se ne lamenti, né da questa parte c'è chi ne sottolinei la "mancanza di futuro".

Come hanno fatto? Hanno trovato una quadratura tecnica, badando al sodo. O è merito dell'incontro tra Pluto e Zeman?

Nel calcio si vince mettendo in campo una formazione migliore di quella degli avversari. Con l'attuale Floccari, per citarne uno, puoi avere tutte le motivazioni che ti pare: non segnerebbe lo stesso.

Il problema è solo tecnico. Per me.

ThomasDoll

Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #13 : Lunedì 30 Settembre 2013, 01:04:39 »
L'esempio di Floccari ti viene in soccorso, d'altra parte è vero che è un problema tecnico. Ma quelli di Hernanes e Ledesma, che tu hai certificato fondamentali numeri alla mano, che cosa ti suggeriscono? Ti sembra che Petkovic abbia in mano il timone saldamente oppure no? A oggi la variabile che potrebbe incidere di più è proprio questa...

Zapruder

Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #14 : Lunedì 30 Settembre 2013, 01:39:16 »
Mah, non vorrei riportare un topic che mi sembra più incentrato, legittimamente, sugli aspetti psicologici e motivazionali, nel solito ambito tecnico-tattico: proverò a risponderti tenendo presenti entrambi.

Io penso che Ledesma sia uno di quei calciatori che sa fare benissimo poche cose, e che condiziona totalmente la squadra in cui gioca: in positivo, naturalmente: purché la squadra si muova in funzione sua. Il nostro ha (aveva) due "spalle" perfette: una era Brocchi, la cui saggezza tattica non è mai stata troppo sottolineata, l'altra è Mauri.

Idem per Hernanes, che ha beneficiato il primo anno del lavoro svolto dagli altri due che giocavano nella linea a tre con lui: Mauri (ancora) e, udite udite, Zarate (quello della prima metà di stagione). E perfino dalla presenza di Cissè il buon Anderson ha tratto vantaggio.

Lo scorso anno Petko ha provato a far giocare la squadra in un certo modo finché qualcuno non gli ha detto: noi, così, nun gliela famo. Rimettiamoci come prima. Cosa che ha coinciso con risultati sontuosi, con la squadra al completo, e puntuali rovesci quando è cominciata a mancare gente.

Io penso - questione tattico-psicologica - che il mister, ora, non sappia come uscirne. Riproporre la sua idea di "gioco", quella intravista con Atalanta, Palermo e anche in parte col Tottenham, fino al primo grosso "incidente" di Napoli? Gli elementi sono in buona parte quelli che la rigettarono: non può. Insistere nel fare il verso al suo predecessore? Una difesa di riserve, l'assenza di Mauri, lo stato di Klose (quando c'è) non glielo permettono. Tentare altre soluzioni? Si scontrano, per il momento, con l'incompatibilità di Ledesma ed Hernanes con soluzioni tattiche alternative all'unica cosa che sanno fare bene.

Ricordate che al suo arrivo il mister pensò di fare fuori entrambi di squadra? Tutti gridammo al delitto, io per primo. Ma mi sa che dalla sua ottica aveva visto bene... Abbiamo due calciatori che vincolano estremamente le scelte tattiche. Toglierli di mezzo, in un quadro tecnico già di livello non eccelso? Per far giocare chi? Ederson e Biglia? Può starci, ma è una scelta molto pesante. Questo potrebbe essere uno dei motivi di confusione. E il timone, quindi, per risponderti, non pare saldissimo.

Pomata

Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #15 : Lunedì 30 Settembre 2013, 07:14:09 »
Effettivamente, concordo con Zapru.

Petkovich è quello del girone d'andata, i giocatori a quel tipo di gioco non resistono perchè abituati al bradismo e anche perchè vecchi.

Maggior ragione per puntare sui giovani, abbia coraggio mister che tanto se segui così te cacciano uguale.

Ps: dei rifiuti di Hernanes e Lulic ne ho letto anche io...per me fuori a gennaio tutti e due.

Offline Eagles71

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Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #16 : Lunedì 30 Settembre 2013, 08:20:22 »
Petkovic non ha più le mani sul timone, di cosa vogliamo parlare?
I casi sono 2 o la società ne prende atto e lo mette alla porta, o Petkovic con le sue scelte tecniche chiarisce al gruppo che comandas lui.
Da lì non si esce, pena dover guardare tutta la stagione quando gioca l'aesse e a me sinceramente sta cosa non mi va proprio...a proposito, ma non erano morti?
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

geddy

Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #17 : Lunedì 30 Settembre 2013, 08:48:18 »
Mah, non vorrei riportare un topic che mi sembra più incentrato, legittimamente, sugli aspetti psicologici e motivazionali, nel solito ambito tecnico-tattico: proverò a risponderti tenendo presenti entrambi.

Io penso che Ledesma sia uno di quei calciatori che sa fare benissimo poche cose, e che condiziona totalmente la squadra in cui gioca: in positivo, naturalmente: purché la squadra si muova in funzione sua. Il nostro ha (aveva) due "spalle" perfette: una era Brocchi, la cui saggezza tattica non è mai stata troppo sottolineata, l'altra è Mauri.

Idem per Hernanes, che ha beneficiato il primo anno del lavoro svolto dagli altri due che giocavano nella linea a tre con lui: Mauri (ancora) e, udite udite, Zarate (quello della prima metà di stagione). E perfino dalla presenza di Cissè il buon Anderson ha tratto vantaggio.

Lo scorso anno Petko ha provato a far giocare la squadra in un certo modo finché qualcuno non gli ha detto: noi, così, nun gliela famo. Rimettiamoci come prima. Cosa che ha coinciso con risultati sontuosi, con la squadra al completo, e puntuali rovesci quando è cominciata a mancare gente.

Io penso - questione tattico-psicologica - che il mister, ora, non sappia come uscirne. Riproporre la sua idea di "gioco", quella intravista con Atalanta, Palermo e anche in parte col Tottenham, fino al primo grosso "incidente" di Napoli? Gli elementi sono in buona parte quelli che la rigettarono: non può. Insistere nel fare il verso al suo predecessore? Una difesa di riserve, l'assenza di Mauri, lo stato di Klose (quando c'è) non glielo permettono. Tentare altre soluzioni? Si scontrano, per il momento, con l'incompatibilità di Ledesma ed Hernanes con soluzioni tattiche alternative all'unica cosa che sanno fare bene.

Ricordate che al suo arrivo il mister pensò di fare fuori entrambi di squadra? Tutti gridammo al delitto, io per primo. Ma mi sa che dalla sua ottica aveva visto bene... Abbiamo due calciatori che vincolano estremamente le scelte tattiche. Toglierli di mezzo, in un quadro tecnico già di livello non eccelso? Per far giocare chi? Ederson e Biglia? Può starci, ma è una scelta molto pesante. Questo potrebbe essere uno dei motivi di confusione. E il timone, quindi, per risponderti, non pare saldissimo.
Onazi può sostituire sia Ledesma  che Hernanes. C'è un equivoco abbastanza palese su questo giocatore. Lo si ritiene un mediano dinamico e non un costruttore di gioco. Purtroppo è dinamico quando si tratta di attaccare, assai meno quando si tratta di difendere. In fase di non possesso si affida ancora molto all'istinto. Invece è un eccelso costruttore di gioco che l'anno scorso si è migliorato, molto, nella fase di contenimento. VUol dire semplicemente che aggiunge poco in termini di dinamismo puro, come invece fa Gonzalez e egregiamente faceva Brocchi. Lui è l'uruguayano sono complementari e non intercambiabili.
Io la partita di ieri non l'ho vista. Però un centrocampo con Onazi, Hernanes, Ledesma, Candreva e Ederson, mi fa pensare che Petkovic si sia voluto tenere la carta Gonzalez per la trasferta in turchia. Forse ha sottovalutato l'avversario. O forse sta dosando la squadra. In campionato si hanno comunque margini di recupero, in Europa un avvio incerto rischia di compromettere tutto.


Giglic

Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #18 : Lunedì 30 Settembre 2013, 09:05:51 »
Non le ho ascoltate quindi passo. In compenso ho letto un pezzo sul Corriere della Sera, firmato da Arzilli e intitolato "Hernanes e Lulic, due no a Petkovic". Non ne ho trovato traccia sul forum, eppure meritava un commento. In sostanza si dice che Petkovic avrebbe chiesto a Hernanes di tornare a trequarti campo e a Lulic di sostituire Radu, ricevendo altrettanti rifiuti. Ora, se è una cazzata io vorrei che tutti e tre smentissero pubblicamente dando del cazzaro ad Arzilli. Se invece non lo è, credo che debba intervenire direttamente Lotito.

100%. Ieri Lulic NON terzino mi ha colpito profondamente. Questi "rumors" cominciano a diventare troppi e da fonti non "cateterare". Ci sarebbe molto da scrivere (ad esempio: la squadra che ci è piaciuta tanto fino a gennaio, perché non può tornare? Sono i calciatori che "nu je la fanno" o si sono rotti degli equilibri personali che poi si riflettono sul campo? La presenza di Mauri è veramente così indispensabile? Possibile che non ci si avveda della difficoltà di Floccari? Lotito ha il diritto/dovere di chiedere conto a Petkovic di un giocattolo logoro, o il tutto è stato costruito SENZA l'assenso del mister?), ma oggi, purtroppo, non è giornata per me.

Offline Fabio70rm

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Re:L'acqua va sempre al mare
« Risposta #19 : Lunedì 30 Settembre 2013, 09:27:19 »
Io credo che più di qualcosa si sia rotto.

La squadra sembra che nei momenti migliori faccia la "minestra" rejana, nei momenti peggiori, l'accozzaglia "ballardiniana".

I casi di Lulic ed Hernanes sono due palesi evidenze di come la conduzione tecnica stia sfuggendo di mano.

Viviamo inoltre in una fase delicata.

Alcuni "vecchi" sono logorissimi: Ledesma, Dias, Biava, Klose, Floccari.

Altri sembrano aver smarrito la via: Hernanes, Lulic.

I giovani scalpitano, ma alcuni, Cavanda e Onazi su tutti, sono altalenanti, altri ancora acerbi.

E ti fanno venire dei dubbi, se meglio loro o i logori in campo...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!