La roma mette la quinta

[MagoMerlino]

Non hai torto, Frank, specie se consideri che il 17 giugno è chiaramente figlio del 14 maggio. Questo dovrebbe insegnarci qualcosa, però. Per esempio imparare cosa vuol dire la risposta rabbiosa alla sconfitta. Noi sappiamo piangerci addosso molto bene, ma quanto a furore facciamo abbastanza pena.

Molto dipende dalla società e da come reagisce alle sconfitte.

[franz_kappa]

Ahó, ma io sto scherzando. Proseguo sul filo del paradosso avviato da un nostro Insigne (absit iniuria verbis) compagno di discussioni. Il 26 maggio resterà, qualunque cosa accada, uno dei giorni più belli mai vissuti dai laziali. Anche se oggi, paradossalmente ma fino a un certo punto, quella vittoria sembra così distante.

Ma passiamo ai presunti 'effetti' del 26 maggio e all'andamento dell'attuale stagione. Siamo partiti male ma 10 punti in 6 gare non sono pochissimi. le due sconfitte con la juventus e il mercato influenzano purtroppo i giudizi.
Il derby l'ho accusato, non lo nego. E ti credo!!! 90 minuti in quello stadio prima impaurito e poi esploso di livore revanscista non è una bella esperienza da sperimentare dal vivo...

Ma ora è passata e 'sticazzi, non posso campare i prossimi otto mesi nella terrorizzata attesa dell'evento innominabile che tanto ci spaventa.

Ciò detto, sono molto d'accordo con le righe capolavoro che ci hai regalato in Lazio Talk: è vero, oggi siamo atterriti perché un fantasma da noi evocato per mesi pare uscito dalla tomba e ce lo vediamo davanti nel suo più terrificante aspetto.
Ma questo e' la conseguenza di vivere in questa meravigliosa eppure ignobile città, con le sue due tifoserie diversissime, certo, eppure così sinistramente vicine in alcune delle loro manifestazioni più deteriori.

[Zapruder]

La saggezza vuole attribuire simili esternazioni all'immediato post-derby, facendo cadere nel vuoto un termine così pesante, ma vedo che si persevera. Pazienza, in tali casi l'ignore globale e sempiterno non può che essere l'unica soluzione.

"La roma è una squadretta" per te è un'offesa personale? Preoccupante 'sta cosa...

[Pomata]

È evidente che sono sotto l'effetto coppanfaccia, tutta la squadra sta dando un plus di abnegazione e applicazione. L'orologio, al momento, funziona perfettamente.

[MagoMerlino]

"La roma è una squadretta" per te è un'offesa personale? Preoccupante 'sta cosa...

Ah, per te quella frase è sinonimo di "offesa personale"?
Pensavo lo fosse di "non diciamo cazzate".

[Er Matador]

Bel portierino, Curci.

Solito ex delle loro giovanili, nonché tifoso, per giunta contro la squadra in cui milita l'ultrà Moscardelli.
Il suo atteggiamento sui primi due gol varrebbe, in un Paese normale, la radiazione a lui e la retrocessione alle due società.
Mi viene in mente una frase di Giovanni Falcone: la mafia è un fatto storico, quindi come ha avuto un inizio avrà una fine.
Vale anche per loro.
E per quel giorno non riesco a immaginare nulla di meno rispetto alla revoca dell'affiliazione alla FIGC, tali sono la gravità e l'impudenza delle loro colpe.

[pazzi di onazi]

Con tanto di rispetto ho letto cose assurde. Sembra una psicosi di massa suicida e siamo al 29 settembre. Dal dover rimpiangere il 26 maggio ai calcoli sul loro calendario al vedere le partite delle loro avversarie dirette (che poi, per me, non so né zebre né ciucci) al temere già un nuovo 17 giugno. Un mese fa erano spariti, il derby del giudizio l'avevamo vinto noi, loro non esistono sono morti e bastano sei partite per farvi cadere nel tafazzismo più completo? Quasi intimoriti da loro? Io ho avuto paura, lo ammetto, ai tempi di Spalletti ma in questo preciso contesto storico certi discorsi mi fanno sorridere.
Passando a un discorso tecnico: la Roma ha acquistato senza ombra di dubbio il più forte centrale del campionato. Andiamo a rivedere le ultime 8 dell'Udinese dell'anno scorso in campionato. Io le ho seguite tutte e speravo fosse un nuovo Felipe o Zapata e invece sono stati 13 milioni spesi benissimo. Altri 16 ? più bonus per l'olandese. Più o meno fanno 29, arrotondiamo a 30 per due acquisti fondamentali. Uno per reparto. Già con loro la squadra   è completamente cambiata. Non voglio tornare ad infierire su Lotito ma se non ti accorgi che la priorità è  un difensore centrale allora c'è poco da fare. L'acquisto di Novaretti in una campagna acquisti comunque dispendiosa è un qualcosa che ancora non mi va giù. Così come il non voler intervenire nel mercato al momento giusto per colmare il gap con Juve e Napoli. Negli ultimi anni c'eravamo molto più vicini di loro....

[Boks XV]

E' una squadretta.

[franz_kappa]

Al di là del gesto apotropaico che evochi, va sottolineato che l'affermazione "la xxxx è una squadretta" è falsa. Non perché lo dico io, ultimo degli ultimi, servo dei servi dei servi dei servi di Dio. Lo dicono i sacri testi che io rispetto in sommo grado.

Quale è, vi domando, l'UNICO parametro oggettivo per misurare la forza di una compagine? La classifica, come ovvio. E' notorio che conta solo il risultato del campo. Le chiacchiere le lasciamo ai cateterari che tanto ci infastidiscono.

Ecco dunque che la xxxx, capace di vincerne sei su sei come nessun altra squadra di serie A, non solo è una squadra forte ma è, allo stato, la più forte.

Conta solo la classifica, conta solo il risultato.

Milioni di parole spese sui forum e tese a dimostrare che la xxxx non è la squadra più forte della serie A (ad oggi, con ogni evidenza. Se si tratta di condizione transeunte o definitiva lo sperimenteremo nel prosieguo della stagione) sono prive di ogni valore. In ogni caso, miliardi di parole sull'effettivo valore dei club di calcio, per fortuna, non spostano di un millimetro il pallone che viaggia sul terreno di gioco. E solo lui emette il vero giudizio.

[Brocchi 63]

E' una squadretta.

Un poco riduttivo. Io li odio alla morte e gli auguro le peggiori sciagure, però se chi ha in squadra Maicon, Strootman, Ljiaic oltre alle due merde lidenso-metroniane è una squadretta...
Diciamo che non sono i primi della lista ma neanche gli ultimi degli stronzi (cit)

[robylele]

Non voglio tornare ad infierire su Lotito ma se non ti accorgi che la priorità è  un difensore centrale allora c'è poco da fare. L'acquisto di Novaretti in una campagna acquisti comunque dispendiosa è un qualcosa che ancora non mi va giù.

quoto il resto, però Novaretti va rivisto.
Fallo rientrare, così come Radu e Biava, e vedrai che non siamo così male.

[cuchillo]

Qua non ti seguo. I violacei hanno l'EL come noi e hanno una rosa corta. Con meno buchi, ma perfino più corta della nostra. Finiremo più vicini a loro (magari anche sopra, chissà) che al Parmerda.

Non so, la Fiorentina sta giocando senza i 2 elementi più importanti (Cuadrado e Gomez) eppure non ne sta risentendo oltremodo. Gioca il suo calcio, produce occasioni, vince a Bergamo, poi magari, come successo, perde su un campo dove avrebbe perso lo stesso anche al completo. Anche lo scorso anno ci perse.
Ah, senza contare che ha fatto a meno di Pizzarro in entrambe le occasioni.
Tra l'altro, se vogliamo analizzarla, quella sconfitta...Ecco, fosse capitata a noi ancora ne staremmo parlando, inveendo contro tutto e tutti.
La mia sensazione è che la sconfitta di Milano, agli occhi di molti, ha ridimensionato le ambizioni viola. Io penso sia stato solo un incidente di percorso.
Credo che davvero le debba accadere qualcosa di catastrofico per fare meno di 68/70 punti.
Poi, certo, dovessero arrivare agli ottavi di EL ed essere tanto staccati dal terzo posto (quest'anno con 70 punti non arrivi di certo terzo...) potrebbero cambiare gli scenari e gli obiettivi.

La Fiorentina già coi bovi ne ha perse 3 su 3 lo scorso anno. Ecco, non li vorrei staccati dal gruppo di testa già prima dell'Immacolata (giorno di roma-Fiorentina).

[zorba]

(ilfattoquotidiano.it)

Serie A, risultati e classifica – La Roma da primato ai piedi di ‘er tendina’ Gervinho

FATTO FOOTBALL CLUB - Sei vittorie su sei, miglior attacco e difesa meno battuta: nei numeri dolcissimi dell'armata di Rudi Garcia, anche i singoli fanno la differenza. Tra questi, menzione d'onore per l'attaccante ivoriano, ieri scarpone nell'Arsenal oggi idolo della Sud anche per una capigliatura un po' naif. Tengono il passo Juve e Napoli, rallenta l'Inter, disperso il Milan.

(di Luca Pisapia)

Ma quant’è bella Roma. In una notte magica all’Olimpico la capolista asfalta con una manita il Bologna, lo stesso che mercoledì scorso fino a un minuto dalla fine vinceva 3-1 col Milan, e si conferma in testa alla classifica a punteggio pieno, come nei grandi campionati europei sta riuscendo solo alle spagnole Atletico Madrid e Barcellona. Certo, i giallorossi finora non hanno incontrato le cosiddette grandi, esclusa la Lazio nel derby, e le prossime due rappresentazioni in trasferta con l’Inter e in casa col Napoli (sempre che la partita non sia spostata per la concomitanza di una manifestazione dei movimenti) contribuiranno a una critica più ragionata. Ma finora l’orchestra diretta da Rudi Garcia ha suonato alla perfezione: un motivo ‘allegro’, come l’ha definito il tecnico, capace di esaltare la melodia dei singoli (miglior attacco con 17 gol fatti e 9 marcatori diversi) e l’armonia di squadra (miglior difesa con 1 solo gol subito).

Dietro la supremazia romana tengono però il passo sia la canzone napoletana di Don Raffaé Benitez che il rock duro di Antonio Conte. Dopo lo stop con il Sassuolo – “solo un incidente di percorso” assicura Benitez – il tecnico spagnolo azzecca il turnover e il Napoli con una prestazione maiuscola condita da due gol di Pandev ottiene il terzo successo in trasferta, stendendo il Genoa ed esonerando il suo tecnico Liverani (al suo posto Gasperini).Vince meritatamente anche la Juve, e lo fa a modo suo, tra le polemiche. Senza scomodare quelli leggendari di Turone, dopo Chievo anche la vittoria con il Toro è per dei centimetri. Un derby abbastanza noioso contro un Toro impotente (che non vince un derby dal ’95 e non segna ai bianconeri dal 2002) è risolto infatti da un gol di Pogba dopo che Tevez, in netto fuorigioco, colpisce la traversa. E se Conte lamenta la mancata espulsione di Immobile per fallo su Tevez, Ventura risponde con il rosso sfumato per Pogba per entrataccia su El Kaddouri: segue botta e riposta polemico tra i due tecnici che continua sui siti ufficiali delle società.
In attesa di incontrare la capolista, inciampa invece l’Inter di Mazzarri, che non avendo le coppe potrebbe far giocare sempre la formazione migliore e fa invece un improbabile turnover tenendo fuori Palacio, il suo uomo più in forma. E così i nerazzurri s’impantanano a Cagliari, anzi a Trieste, dato che il Sant’Elia è ancora un cantiere. Eppure Mazzarri sembra soddisfatto perché l’Inter perde posizioni anche nella classifica degli ingaggi “dove è terza e non più seconda”, in una tardiva polemica con Montella che forse serve a coprire qualche incertezza tattica. O forse brucia che al gol del giovane Icardi abbia risposto il belga di origine indonesiane Nainggolan, sogno di mezza estate nerazzurro svanito all’ombra delle trattative tra Moratti e Thohir. In attesa che la Fiorentina giochi questa sera con il Parma, nella sfida tra le due sorprese della stagione vince il Verona di Mandorlini sul Livorno di Nicola. La più bella partita di giornata è chiusa da un contestato rigore di Jorginho e aperta da un bellissimo calcio di punizione di Iturbe.

Come è splendida la punizione di Floro Flores che regala al Sassuolo il secondo insperato punto in quattro giorni e inguaia la Lazio. In vantaggio per due gol sul campo di Reggio Emilia, i capitolini sono “poco lucidi”, nelle parole del tecnico Petkovic, e subiscono la rimonta dei neroverdi. In coda, importanti vittorie casalinghe dell’Atalanta sull’Udinese, grazie a un super Denis e a un curioso rigore revocato, e del Catania sul Chievo. Nelle pieghe della bassa classifica resta anche il Milan, che grazie a un gol dell’ex riserva genoana Birsa supera una derelitta Sampdoria (triste ultima) e copre per una sera i problemi della squadra. E non bastasse il record negativo di abbonati (23mila, il minimo dell’era B), la Curva Sud già squalificata rischia un’altra sospensione per i cori fuori dallo stadio. Allegri assicura che la vera posizione in classifica si vedrà a Natale, ma se continua così, dati i ribaltoni di cui è capace il suo datore di lavoro, non è detto che a Natale ci arrivi.
IL PERSONAGGIO
Manca un minuto alla fine del primo tempo quando comincia a dribblare mezza difesa rossoblù, entra in area e sembra che non riesca più fermarsi, finendo anche con il dribblare se stesso e caracollare a terra esausto. Manca meno di mezz’ora alla fine della partita, con la squadra in vantaggio 4-0, quando il tecnico lo richiama in panchina e l’intero stadio Olimpico si alza in piedi per tributargli una standing ovation che riserva solo ai suoi figli più cari: ha segnato il secondo gol della partita con un rasoterra dal limite, e il quarto al termine di una galoppata da antologia. E’ il man of the match, è l’uomo simbolo di questa Roma. E’ un ragazzo di 26 anni capace di esondare continuamente i propri limiti e passare dalla nomea di scarpone guadagnata suo malgrado all’Arsenal a quella di acquisto dell’anno. E’ un giocatore a due facce, è il calciatore che visse due volte. E’ Gervais Lombe Yao Kouassi che da piccolo, nell’accademia delle mimose da cui sono usciti i grandi talenti ivoriani, per le movenze da fantasista brasiliano fu soprannominato Gervinho. E’ anche, e lo sarà per sempre, er tendina: soprannome che in omaggio alla sua bizzarra capigliatura gli ha dedicato la Curva Sud, di cui è già idolo assoluto.

LA SPIGOLATURA
Ieri a Bergamo tra Atalanta e Udinese è accaduto uno strano episodio, che farebbe sospettare l’uso della moviola in campo. Ovviamente, dato che è vietato dal regolamento, nel caso fosse vero, la moviola sarebbe stata usata a sua insaputa. All’inizio del secondo tempo, su calcio d’angolo per i friulani, Stendardo trattiene Danilo che cade in area sotto gli occhi dell’arbitro Giacomelli. Il direttore di gara fischia il rigore e dopo qualche protesta nerazzurra Di Natale va sul dischetto. A quel punto sono oramai passati almeno tre minuti, quando il guardalinee Faverani chiama l’arbitro e gli dice (giustamente) che Danilo era in fuorigioco. Giacomelli allora fa riprendere con un calcio dal fondo. Al di là dell’interpretazione del regolamento, giusta o meno che sia da parte di Giacomelli, l’aspetto curioso è che il guardalinee Faverani non ha alzato la bandierina durante l’azione, quindi non ha visto il fuorigioco. Eppure qualche minuto dopo è proprio il guardalinee ad avvisare il direttore di gara e a convincerlo del fuorigioco che non ha sbandierato. Cos’è successo? Probabilmente nel periodo che passa tra il fischio dell’arbitro e Di Natale che va sul dischetto, qualcuno deve aver avvertito il guardalinee. Qualcuno che ha visto tutto. Qualcuno davanti a una televisione.

[Zapruder]

Al di là del gesto apotropaico che evochi, va sottolineato che l'affermazione "la xxxx è una squadretta" è falsa. Non perché lo dico io, ultimo degli ultimi, servo dei servi dei servi dei servi di Dio. Lo dicono i sacri testi che io rispetto in sommo grado.

Quale è, vi domando, l'UNICO parametro oggettivo per misurare la forza di una compagine? La classifica, come ovvio. E' notorio che conta solo il risultato del campo. Le chiacchiere le lasciamo ai cateterari che tanto ci infastidiscono.

Ecco dunque che la xxxx, capace di vincerne sei su sei come nessun altra squadra di serie A, non solo è una squadra forte ma è, allo stato, la più forte.

Mi stupisco che un seguace della logica più pedissequa, osorei dire quasi manichea, come il franz (nonché kappa), commetta errori simili.

L'affermazione che l'asroma sia una squadretta, NON è falsa, anche a fronte del dato di fatto che, al momento, essa sia la squadra più forte del torneo: torneo che potrebbe essere benissimo composto di squadrette, delle quali la più forte resta comunque tale. Naturalmente, l'esistenza nell'attuale serie A di sole "squadrette" è mera opinione dello scrivente, mancando qualsiasi definizione oggettiva di "squadra forte": essere "i più forti" in un gruppo non vuol dire essere necessariamente "forti": condizione, quest'ultima, che può essere valutata solo in maniera soggettiva: nota è, ad esempio, la diffusa affermazione "oggi non ci sono più i calciatori forti di una volta": chi ha visto giocare Eusebio, Pelé e Beckenbauer, ad esempio, può essere portato a pensare che gli attuali "fuoriclasse" siano di valore inferiori a quelli citati: né è possibile, per ovvi motivi, un confronto oggettivo che sancisca, risultato alla mano, chi è "più forte" tra la Spagna di Iniesta e l'Ungheria di Puskas.

Ecco quindi che l'accusa di falso si rivela del tutto infondata.

PQM

si respinge in maniera categorica l'affermazione del kappa_franz e si condanna il suddetto al pagamento di pinte una di birra alla prima occasione utile. 

[rione 13]

Chi ama la Lazio ora tifa Juve, Napoli e Inter.
Chi fa il superiore e ostenta indifferenza verso il cammino delle merde o non è Romano o non abita a Roma.

Ogni Laziale in cuor suo sa che il momento è delicato e merita tutta l'attenzione del caso, la Storia ce lo insegna.

Patenti di Lazialità? Si, embè?

[SAV]

Chi ama la Lazio ora tifa Juve, Napoli e Inter.
Chi fa il superiore e ostenta indifferenza verso il cammino delle merde o non è Romano o non abita a Roma.

Ogni Laziale in cuor suo sa che il momento è delicato e merita tutta l'attenzione del caso, la Storia ce lo insegna.

Patenti di Lazialità? Si, embè?

Mi sembra un po' presto per assumere queste posizioni così nette.
Vediamo che succede nelle prossime due partite.
Se dovessero fare 4 punti, prometto di tifare tutte le squadre che ritenete opportune.

[zorba]

C'è chi, invece, non pare affatto preoccupato (il che non ci dispiace...).

 


(corsport.it)

Serie A Juve, Chiellini: «Roma e Napoli non mi preoccupano»

http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/juve/2013/09/30-336149/Serie+A+Juve%2C+Chiellini%3A+%C2%ABRoma+e+Napoli+non+mi+preoccupano%C2%BB

[Brocchi 63]

(ilfattoquotidiano.it)

Direttore padellaro, tifoso delle merde forte.
La repubblicanizzazione delle redazioni sportive continua, più forte che pria

[SAV]

Direttore padellaro, tifoso delle merde forte.

Conosco il figlio.  Molto simpatico, ma difettoso come pochi... abbonato da sempre insieme al padre... non se ne perdono una...
E' stato il primo a complimentarsi con me per l'acquisto di Yilmaz...

[Whistle]

Il Fatto Quotidiano non si è mai occupato di calcio... ora i giallozozzi hanno militarmente occupato anche quella redazione.
Ormai è in atto una vera e propria invasione di tutti i media.