Autore Topic: Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia  (Letto 29701 volte)

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geddy

Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #60 : Venerdì 19 Febbraio 2021, 12:37:20 »
Il problema e' che per il Napoli l'ASL vieta, a noi permette.

Gasco luis veron

Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #61 : Venerdì 19 Febbraio 2021, 16:17:35 »
C'e' un avvocato nel Forum che puo' spiegarci qualcosa di piu' dettagliato di cio' che sta' avvenendo?

Offline disabitato

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Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #62 : Sabato 20 Febbraio 2021, 00:08:19 »
Io tamponi molecolari ne ho fatti (anche al campus bio-medico) e mi è sempre stato detto che in caso di positività la mia Asl di riferimento sarebbe stata avvertita da loro del laboratorio e che poi sarei stato contattato io con le istruzioni da seguire ecc.

Pensateci: se io sono a Milano, faccio un tampone che dà esito positivo, voi pensate che il laboratorio dia l'incombenza a me di avvertire la mia Asl di riferimento, col rischio che io mi faccia i beati cavoli miei per evitare la quarantena?

Scherziamo?
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Panzabianca

Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #63 : Sabato 20 Febbraio 2021, 08:58:18 »
Io tamponi molecolari ne ho fatti (anche al campus bio-medico) e mi è sempre stato detto che in caso di positività la mia Asl di riferimento sarebbe stata avvertita da loro del laboratorio e che poi sarei stato contattato io con le istruzioni da seguire ecc.

Pensateci: se io sono a Milano, faccio un tampone che dà esito positivo, voi pensate che il laboratorio dia l'incombenza a me di avvertire la mia Asl di riferimento, col rischio che io mi faccia i beati cavoli miei per evitare la quarantena?

Scherziamo?

È una felice oltreché corretta deduzione la tua.

Ge, qualunque avv ti direbbe che deve legge le carte.

L'informazione bluffa. Scordiamoci i giornalisti anti-sistema. Sono tutti prezzolati.
E noi apprendiamo quel che sappiamo da sta gente.

P.s. Giachetti, chi te vota dovrebbe avé na paralisi al pene, mortacci tua e de sto pagliaccio.
Se questa Repubblica esprime i Giachetti, viva la Monarchia, la tirannia, la polizia, la bulimia, la celiachia.

Offline disabitato

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Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #64 : Sabato 20 Febbraio 2021, 10:29:32 »
C'e' un avvocato nel Forum che puo' spiegarci qualcosa di piu' dettagliato di cio' che sta' avvenendo?
Da mesi c'è una battaglia in lega per i diritti TV. Ci sono club molto indebitati che vorrebbero meno soldi ma subito, mentre altri più in salute che vogliono prendere più soldi ma in più tempo.
Ovviamente Lotito e Cairo merda sono ai lati opposti delle barricate, ma la differenza la fa che il primo (il Nostro) pulisce cessi, mentre l'altro controlla l'editoria italiana.

Mettiti anche che in Italia (caso palamara) qualsiasi inchiesta giudiziaria che abbia un minimo di clamore è eterodiretta, ed ecco qui la tua tempesta perfetta.

Un certo Stefano Mauri si fece qualche settimana di galera senza uno straccio di prova. Radu fu accusato di aver fatto il saluto romano quando in realtà si trattava di un fermo immagine di un video, ecc...

E dicendo...


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Offline Fabio70rm

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Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #65 : Sabato 20 Febbraio 2021, 11:59:51 »
Fuffa mediatica.

Sono convinto che non hanno nulla.

Il difficile sarà secondo me il non far scoppiare un processo su una farsa, come con calciopoli.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline surg

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Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #66 : Lunedì 22 Febbraio 2021, 12:46:22 »
Io sono pessimista

Offline Davide

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Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #67 : Lunedì 22 Febbraio 2021, 12:49:19 »
E' gia' stato detto che possono sciacquarci riccamente il sottopalla sudato ?

Panzabianca

Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #68 : Lunedì 22 Febbraio 2021, 16:01:13 »
Io sono pessimista

puoi articolare o ti era avanzata un pò di inquietudine che magnanimamente poi hai deciso di regalarci?

Offline MagoMerlino

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Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #69 : Martedì 23 Febbraio 2021, 15:40:34 »
E a breve giro arriva un altra assoluzione pesante che cancella anni di insinuazioni basate su fantasiose ricostruzioni.

https://www.ilmessaggero.it/sport/calcio/signori_assolto_processo_accusa_calcioscommesse_notizie_oggi-5785922.html


Beppe Signori come Stefano Mauri infangato da giornalisti e magistrati prezzolati e in cerca di esposizione mediatica
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

Offline Fabio70rm

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Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #70 : Martedì 23 Febbraio 2021, 18:13:17 »
Sono contento per Beppegol, e auspico un risarcimento milionario a carico di testate e giornalisti che hanno infangato...
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Offline Whistle

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Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #71 : Giovedì 25 Febbraio 2021, 17:43:47 »
Alcuni meRdia parlano già di penalizzazione.
Non aspettano altro.

Offline gentlemen

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Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #72 : Venerdì 26 Febbraio 2021, 12:12:04 »
ARGOMENTO DEFERIMENTO:
la questione che più colpisce e ci spaventa è il punto in cui la procura federale contesta il fatto che in 2 partite abbiamo messo in distinta ed in campo giocatori che dovevano essere in isolamento, e questa ipotesi, a detta anche di chi lavora in FIGC vicino alla Procura stessa, è molto forzata e si basa sulla presunzione che non avendo la Lazio comunicato all'ASL circa la positività al gene N rivelato dal laboratorio che fa i tamponi per l'UEFA la stessa ASL di ROMA (penso Roma 1) non ha potuto, come poteva fare, sancire l'isolamento domiciliare per quei giocatori.
E' bene precisare che LA LAZIO HA SEMPRE E SOLO SCHIERATO CONTRO TORO E JUVE GIOCATORI CHE HANNO AVUTO IL DOPPIO TAMPONE NEGATIVO NELLE 48 ORE PRECEDENTI, AVENDO AVUTO IL VIA LIBERA DALLA STESSA ASL ROMA 1, per cui in quelle partite non si è realizzata nessuna irregolarità, è la procura che fa dei balzi in avanti affermando che la nostra mancata comunicazione non ha permesso alla stessa ASL di decretare l'isolamento domiciliare, che probabilmente la stessa ASL avrebbe poi annullato nel caso di successivi doppi tamponi molecolari negativi, come avvenuto anche in altre squadre per altri giocatori.
State e stiamo sereni, Austini & co. sono gli stessi che ridacchiando ci davano penalizzati e fuori dall'Europa per la vicenda Mauri (ASSOLTO), e per le indagini di Cremona.....evitiamo almeno noi di andare dietro a questi fessi e di fargli da megafono.
La LAZIO ha sempre schierato giocatori  che erano negativi ai tamponi, STOP...QUESTI I FATTI, IL RESTO E' SOLITA MONNEZZA PER CONTRASTARE LE NOSTRE POTENZIALITÀ', PER MANDARE IN CHAMPIONS CHI HA VORAGINI DI DEBITI.

ARGOMENTO LAZIO-TORINO:
premettendo che non giocare martedì potrebbe pure convenire, se passa il principio di non mandare la squadra a Roma può davvero saltare il campionato, il protocollo è valido, la sentenza del CONI non c'entra nulla, il fatto che il Napoli abbia vinto il ricorso non vuol dire che le norme del protocollo non valgono più, INTANTO SI APPLICA IL PROTOCOLLO, QUESTO E' L'ORIENTAMENTO INOPPUGNABILE DEI LEGALI DELLA LEGA E FIGC, IL TORO POI POTRÀ' FARE RICORSO.
Quindi se l'ASL vieterà la trasferta della prima squadra o il Toro manda la primavera o, avendo già beneficiato di un rinvio (Torino-Sassuolo), sancito dalla Lega di A, perde 3-0 a tavolino.
Sarà onere del Torino fare ricorso, se lo vince rigiochiamo, se lo perde ci teniamo i punti in classifica....come al solito i giornali prefigurano sempre scenari da risse da saloon western, che non esistono, le chiacchiere se le porta via il vento, in uno stato di diritto contano le norme e le leggi.

p.s.: un esempio, se io cittadino faccio ricorso ad una sanzione amministrativa e lo vinco magari farà dottrina giurisprudenziale, ma finché c'è la norma che prevede quella particolare sanzione verso la quale mi sono appellato questa si applica a tutti i casi similari, a meno che non venga cambiata la norma, chi la subirà potrà fare ricorso ed appellarsi alla giurisprudenza, ma intanto si applica la norma, e non è detto che venga accolto.

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Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #73 : Venerdì 26 Febbraio 2021, 12:28:47 »
Segnalo che UEFA e FIGC hanno (avevano ai tempi di fatti) due protocolli diversi: la UEFA ricercava questo benedetto gene N (che a me, da privato cittadino, al campus bio medico NON hanno ricercato), mentre per il protocollo federale andava bene anche senza gene N.

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Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #74 : Venerdì 26 Febbraio 2021, 13:20:55 »

p.s.: un esempio, se io cittadino faccio ricorso ad una sanzione amministrativa e lo vinco magari farà dottrina giurisprudenziale, ma finché c'è la norma che prevede quella particolare sanzione verso la quale mi sono appellato questa si applica a tutti i casi similari, a meno che non venga cambiata la norma, chi la subirà potrà fare ricorso ed appellarsi alla giurisprudenza, ma intanto si applica la norma, e non è detto che venga accolto.

Gentlemen, non credo sia così. Questo tuo ultimo concetto è fallace.
Poi la "dottrina giurisprudenziale" non esiste. O l'una o l'altra. La dottrina la fanno i prof, la giurisprudenza i giudici. E se c'è quest'ultima, ed è solida, gli altri giudicanti si accodano. Poi, solo poi arriva la norma che recepisce un indirizzo giurisprudenziale ormai consolidato. Purtroppo per noi, il caso Napoli è stato gestito malissimo, e poi in tempi di pandemia le asl hanno un peso determinante.

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Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #75 : Venerdì 26 Febbraio 2021, 19:06:20 »
Gentlemen, non credo sia così. Questo tuo ultimo concetto è fallace.
Poi la "dottrina giurisprudenziale" non esiste. O l'una o l'altra. La dottrina la fanno i prof, la giurisprudenza i giudici. E se c'è quest'ultima, ed è solida, gli altri giudicanti si accodano. Poi, solo poi arriva la norma che recepisce un indirizzo giurisprudenziale ormai consolidato. Purtroppo per noi, il caso Napoli è stato gestito malissimo, e poi in tempi di pandemia le asl hanno un peso determinante.
Ma infatti l'ASL ha l'autorità di fermare una squadra, ma non entra nei funzionamenti dei campionati sportivi, ti vieta di giocare e basta.

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Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #76 : Venerdì 26 Febbraio 2021, 21:28:44 »
Esatto gentlemen. Se la Asl ti ferma, peggio per te. Ai fini sportivi è un forfait con sconfitta a tavolino.
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Panzabianca

Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #77 : Venerdì 26 Febbraio 2021, 22:11:33 »
Ma infatti l'ASL ha l'autorità di fermare una squadra, ma non entra nei funzionamenti dei campionati sportivi, ti vieta di giocare e basta.

Si, certo, hai ragione, ma poi c'è il precedente Napoli.
Non se ne esce.

Offline Fabio70rm

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Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #78 : Sabato 27 Febbraio 2021, 10:04:22 »
Ancora non è stata messa la parola fine a questa farsa?

Non hanno nulla su cui appellarsi..
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Offline gentlemen

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Re:Caso tamponi Deferiti la Lazio, il presidente Lotito e i medici Pulcini e Rodia
« Risposta #79 : Giovedì 25 Marzo 2021, 12:39:40 »
Domani al Tribunale Federale si apre il processo alla società per i controlli Covid nelle partite con Bruges, Torino e Zenit
 
Le carte «Immobile negativo la Lazio va assolta» (Corriere dello Sport)

Pregliasco, Rossi e Bondanini: ecco i tre pareri a sostegno della difesa «Nessun divieto Asl, toccava a Synlab comunicare. L’Uefa non c’entra»

di Fabrizio Patania   
ROMA
 
È una battaglia di verità e di giustizia. Lotito si sente accerchiato, rovescia le accuse e ribalta il protocollo, pieno di vuoti normativi. Domani, davanti al Tribunale Federale, i suoi legali proveranno a smontare i sei capi d’imputazione a sostegno del deferimento disposto da Chiné, capo della Procura, il 16 febbraio. Venticinque pagine di memoria difensiva e altre cinquantadue di allegati, comprensive di tre illustri pareri pro veritate, per ricostruire la condotta della Lazio e dimostrare come Immobile (negativo) potesse giocare il primo novembre 2020 a Torino, cardine su cui gira la parte principale del processo di primo grado e che ha investito da mesi Lotito e i suoi medici. «A leggere le carte dell’incolpazione, chiunque trarrebbe il convincimento che la Lazio abbia posto in essere la condotta di un soggetto non soltanto incauto ma addirittura irresponsabile».

CONTESTO. L’avvocato Gentile parte così nella sua memoria, confermando la linea espressa con chiarezza un mese fa. «La Procura si sbaglia». Le accuse, per la società, sono fondate su presupposti normativi mancanti e verità deformate. «La Lazio si è data per tempo un’organizzazione dedicata: vanta 17 sanitari, ha espletato sino ad oggi circa 3 mila tamponi (con un costo pari a un milione di euro), non ha mai impiegato nessun giocatore positivo e si è persino assunta la responsabilità di supplire, con isolamenti precauzionali, all’inerzia dei pubblici poteri». La tempesta mediatica e il clima non tranquillizzano Lotito: «Auspichiamo che il Collegio si renda conto che ci difendiamo da una contestazione emotiva, priva di una base normativa e giuridica, ma anche esageratamente enfatizzata rispetto al reale e documentato andamento dei fatti».
 
COMUNICAZIONI. Bisogna risalire ai casi emersi nella settimana che comprende Bruges, Torino e San Pietroburgo. Per la Procura i medici Pulcini e Rodia non avrebbero comunicato alle Asl positività e contatti stretti. «Le contestazioni sono in larga parte inammissibili» sostiene il club richiamando le competenze disciplinate dalle note della Regione Lazio del 14/10/2020 e la nota della Regione Campania del 9/9/2020 perché, all’epoca dei fatti, gli accertamenti diagnostici venivano scrutinati presso il laboratorio Futura di Avellino. «Il tenore delle relative discipline è chiaro. Sono i laboratori i soggetti onerati del dovere di trasmettere il referto al SISP territorialmente competente». Si spiega perché la Lazio scelse di rivolgersi al laboratorio di Taccone. «Quando è esplosa la pandemia nella Regione Lazio l’effettuazione dei test era demandata solo a strutture pubbliche, sarebbe stato sconsiderato servirsene. La Regione Campania, invece, aveva stabilito che le strutture private fossero equiparate a quelle pubbliche ai fini dell’analisi dei tamponi. La scelta non è stata solo logica e lecita, ma prudenziale». E ancora: «Non spetta e non spettava alla Lazio comunicare alle ASL competenti la positività al Covid e alcun rilievo può essere mosso. Conclusione unanimente confermata dai tre pareri pro veritate (Pregliasco, Rossi, Bondanini) acclusi alla memoria: per tutti nessun obbligo incombeva alla Lazio». Bisognerà capire se il giudice Cesare Mastrocola accoglierà o meno le perizie (su basi scientifiche) non trattandosi di tesserati. Gentile denuncia vuoti normativi. «La Procura non cita la norma e/o la prescrizione violata. La citazione manca perché nessuna prescrizione esiste». E’ rovesciato il teorema di Chiné. Non esistono divieti Asl in capo alla Lazio, come si può condannarla? Si fa riferimento a «quanto ordina la nota della ASL Roma 1 del 7 novembre 2020 in cui c’è scritto che i tesserati sono posti in isolamento presso il proprio domicilio». Solo quel giorno l’autorità si era messa in azione dopo i contatti con Pulcini di fine ottobre. C’è un altro documento che conforta la tesi della Lazio sugli obblighi di comunicazione: secondo il dottor Franchin (rappresentante Synlab) «il laboratorio di Calenzano provvede a comunicare le riscontrate positività alla Regione Toscana».

LOTITO. Il presidente dovrà difendersi dalle accuse per responsabilità diretta (articolo 6 comma 1 del codice di giustizia sportiva) per non aver vigilato sul rispetto delle norme in materia di controlli sanitari. La Lazio, per provare a scagionarlo, ricostruisce l’organizzazione che si è data attraverso le figure dei medici Pulcini e Rodia, del dirigente Pinata, del segretario generale Calveri. Un assetto riscontrato dall’organo di vigilanza del 20/12/2020 e dalla corrispondenza mail del segretario che risale al 6/10/2020 e inoltrata all’Uefa. Si richiama la legge 231 sul sistema duale della governance societaria. «E’ scontato che le decisioni siano di esclusiva competenza dei sanitari. Nessuna decisione risulta assunta da Lotito... Per arrivare a coinvolgerlo si sarebbe dovuto provare che questi abbia interferito con le decisioni dei sanitari o che abbia imposto una determinata condotta».
 
IMMOBILE. La Lazio ricostruisce l’intera filiera dei tamponi a cui venne sottoposto Ciro tra il 22 ottobre e il 7 novembre (negativo ad Avellino, positivo Synlab) sottolineando come «in base al protocollo Uefa il tampone positivo del 26 ottobre è stato inviato o avrebbe dovuto essere inviato alla Regione di residenza del laboratorio incaricato, nella specie la Regione Toscana... Tuttavia nessun provvedimento è stato mai assunto o portato a conoscenza dell’MLO della Lazio (il medico Rodia)». Tradotto: la Synlab avrebbe dovuto avvertire la Regione Toscana che a sua volta doveva avvisare la Lazio ordinando l’isolamento di Ciro. Non è successo niente di tutto questo, ma la Procura Federale ha deferito i medici e la Lazio. «Perché sia chiaro di che cosa stiamo parlando depositiamo un provvedimento simile disposto dalla competente autorità locale preposta alla salute nei confronti del Torino» alludendo alla quarantena obbligatoria dei granata disposta dalla ASL Città di Torino che ha permesso a Cairo di non presentarsi a Roma. Sulla base dello stesso protocollo, in assenza di divieti statali a impiegare Immobile e con tampone negativo, la Procura vorrebbe sanzionare la Lazio.

A TORINO. Immobile, nonostante il doppio esito dei tamponi, era stato posto in isolamento dai medici laziali saltando Bruges, risultando poi negativo ai controlli del 30 e del 31 ottobre (anche sierologici) prima di volare a Torino. E qui entrano in ballo i contatti tra Pulcini e Di Rosa della ASL Roma 1, il cui unico atto formale è relativo alle disposizioni del 7 novembre. «Il giocatore è stato impiegato - scrive la Lazio - soltanto quando, in pacifica assenza di provvedimenti amministrativi che dicessero il contrario, era chiaro che dal punto di vista sanitario potesse giocare». La Lazio si appoggia a due pareri pro veritate. Il primo è del professor Patrizio Rossi, sovrintendente sanitaria centrale Inail. Conforta l’operato di Pulcini e Rodia. «Sotto il profilo medico-legale i dati disponibili relativi ai tamponi molecolari non consentono di concludere per la presenza di un’infezione in atto nel calciatore. Anzi, a ben guardare, è la maggiore probabilità che il soggetto non fosse positivo all’epoca della partita». Ancora più incisivo Fabrizio Pregliasco, direttore del Galeazzi di Milano, autorevolissimo esponente della comunità scientifica. «La valutazione dei plurimi test molecolari e sierologici mi fanno ritenere il tampone eseguito il 26 ottobre un presumibile test falso positivo e quindi una condizione di salute e non contagiosità del tesserato Immobile nell’occasione dell’incontro del primo novembre e che nessuna manchevolezza sia ascrivibile alla società Lazio». Alle stesse conclusioni arriva la perizia del dottor Francesco Bondanini (direttore UOC, laboratorio Hub 2) che ha il governo della salute di circa 2 milioni di abitanti a Roma (un numero pari all’intero ammontare delle regioni Marche e Umbria). Ciro stava benissimo e poteva giocare a Torino, come testimoniano referti e illustri pareri. Sulla riserva presentata dal club di Cairo con l’intento di ribaltare il risultato ottenuto sul campo (3-4) e la vittoria a tavolino, la Lazio denuncia i tempi scaduti rispetto alla presunta positività di Ciro. «Intervento inammissibile». Il controverso rapporto con la ASL Roma 1, riferito all’esito del 26 ottobre, viene rovesciato così. «Dove sono gli interventi della ASL Roma 1? Chiunque sapeva del risultato del tampone processato da Synlab. La Asl ha atteso che qualcuno (nella specie la Lazio) la costringesse a occuparsi della vicenda».

GIURISDIZIONE. Ci sono altre questioni giuridiche non irrilevanti. La Procura persegue la Lazio per partite Champions e chiederà sanzioni in Serie A. «Il protocollo Uefa viene trasposto nell’ordinamento federale soltanto dopo i fatti contestati. Una lacuna colmata il 18 novembre. Ne consegue la palese infondatezza di tutti quegli addebiti che pretendono di trarre conclusioni a partire da un protocollo (quello Uefa) che alla data dei fatti non era applicabile al campionato italiano». L’altro capo di imputazione riguarda l’allenamento di Immobile la mattina del 3 novembre, poche ore prima della partenza per la Russia. L’esito del tampone alla Lazio arriva alle 10,49 ma l’allenamento (iniziato alle 9,30) si era già concluso. Ciro venne escluso dalla trasferta a San Pietroburgo. L’isolamento non sarebbe potuto scattare in anticipo. «La Procura ritiene che le società di calcio siano diventate altrettante articolazioni sanitarie dello Stato, sicché debbano sostituirsi alle Asl competenti e debbano essere sanzionate quando non lo facciano». Nella memoria sono citati gli esempi di quanto è accaduto in tempi recentissimi a Inter e Torino.

VUOTO. L’ultimo affondo Gentile lo piazza in base al principio del “nullum crimen nulla pena”. Non può esserci sanzione se non esiste la legge. Il protocollo federale, in base al quale la Lazio è stata deferita, integra il codice di giustizia sportiva ed è entrato in vigore il 31 agosto 2020, ma non è ancora stato approvato dal Coni. I legali biancocelesti li considerano inefficace. «La contestazione è in ogni caso priva di una valida base normativa quanto alla punibilità delle condotte». Sarebbe il caso di chiedere a Figc e Lega se per questo motivo non si sono costituite di fronte al Collegio di Garanzia del Coni per difendere in terzo grado le sentenze di giudice sportivo e Corte Sportiva d’Appello sul caso Juve-Napoli. Non è stata difesa l’eccezione (firmata dal Ministero) che aveva permesso al calcio di ripartire prima di infilarsi nella giungla della Serie Asl.