I media (TV/giornali/radio/trasmissioni) e la Lazio....

[MagoMerlino]

Provincia che vai, milizia che trovi

[Fabio70rm]

Questa storia dell'accerchiamento mediatico e del trattamento che ci riservano sta veramente stufando.

Epperò come si può risolvere?

Di certo non con le armi usate finora....

Servirebbe uno o più referenti autorevoli a livello nazionale che entrino sciabolando e riducendo ai minimi termini giornalisti e testate che ci sfregiano...

[surg]

Questa storia dell'accerchiamento mediatico e del trattamento che ci riservano sta veramente stufando.

Epperò come si può risolvere?

Di certo non con le armi usate finora....

Servirebbe uno o più referenti autorevoli a livello nazionale che entrino sciabolando e riducendo ai minimi termini giornalisti e testate che ci sfregiano...

Cosa intendi per referenti autorevoli?

[Fabio70rm]

O un giornalista rispettato a livello nazionale, tipo un Tosatti, o un ex sportivo tipo Zoff.

Chiaramente i nomi sono solo degli esempi.

Gente che quando apre bocca zittisce tutti, parlando da una base autorevole rispettata universalmente.

[Jim Bowie]

O un giornalista rispettato a livello nazionale, tipo un Tosatti, o un ex sportivo tipo Zoff.

Chiaramente i nomi sono solo degli esempi.

Gente che quando apre bocca zittisce tutti, parlando da una base autorevole rispettata universalmente.

Ce n'e' uno che farebbe al caso : Tortorello.

[Arch]

Se i primi a giudicare in maniera sanguinosa, insultante, spietata la Lazio stanno tranquillamente qui sopra ad infierire contro squadra e società, perché non lo dovrebbero fare degli estranei che ci odiano? E non mi si venga a dire che ciò costituisce sana critica o che tutto è motivato da particolarissime modalità di dimostrare amore verso la Lazio. Cominciamo noi ad andare d'accordo e a venirci incontro anche a costo di forzare le proprie opinioni. Non prestiamo il fianco a chi ci attacca. Ricordatevi che una Lazio che marcia con successo desta mal di pancia e rancori.

[Panzabianca]

Se i primi a giudicare in maniera sanguinosa, insultante, spietata la Lazio stanno tranquillamente qui sopra ad infierire contro squadra e società, perché non lo dovrebbero fare degli estranei che ci odiano? E non mi si venga a dire che ciò costituisce sana critica o che tutto è motivato da particolarissime modalità di dimostrare amore verso la Lazio. Cominciamo noi ad andare d'accordo e a venirci incontro anche a costo di forzare le proprie opinioni. Non prestiamo il fianco a chi ci attacca. Ricordatevi che una Lazio che marcia con successo desta mal di pancia e rancori.

Apprifittare del saggio consiglio ché non spira manco il vento.

Arch, ti risponderanno come sai.

Il resto è ego e stupidità.

[MagoMerlino]

O un giornalista rispettato a livello nazionale, tipo un Tosatti, o un ex sportivo tipo Zoff.

Chiaramente i nomi sono solo degli esempi.

Gente che quando apre bocca zittisce tutti, parlando da una base autorevole rispettata universalmente.

Sono d'accordo, il problema è chi?
Ci sono giornalisti che sarebbero adatti, ma sono "troppo" professionisti per svolgere adeguatamente il compito, così come alcuni personaggi che però non possiedono sufficiente faccia tosta.
La società dovrebbe poi supportare questi personaggi e questo è probabilmente l'ostacolo più difficile da superare.
Inoltre queste persone si troverebbero ad affrontare e combattere oltre i nemici abituali, quelli veri, quelli pericolosi, anche la critica interna del tifo Laziale che li censurerebbe alla prima parola che non corrisponde al pensiero del singolo.
Superfluo fare degli esempi. Ne abbiamo senza soluzione di continuità anche sul forum.

[Matita]

I giornalisti vanno dove li porta il bacino d utenza.

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[Er Matador]

Scusate l'OT su un aspetto di questa storia che avevo inizialmente trascurato.

A Corvesi, che non dovrebbe essere il nuovo Pablo Escobar, vengono sequestrati 26 kg di cocaina.

Ieri, sulla locandina dell'edicola, leggo che sotto il letto di un 17enne sono stati ritrovati 30 kg di cocaina.

Oggi l'Ansa lancia la seguente notizia

https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/02/10/sequestrate-13-tonnellate-di-cocaina-in-porto-gioia-tauro_298d2a60-4de1-4af9-80fc-b2c3d4fe16a1.html

Sarà, ma non ricordo molti sequestri di simile entità anche a pesci piccoli.
E non ricordo un trend mediatico così puntuale sull'argomento, di solito limitato a notizie isolate.

Cosa sta succedendo?

[ThomasDoll]

Bella frenata sulla Media Company.
Ho idea che qualcosa cambierà, se ho capito bene si è composto un pacchetto condiviso Lazio Juve Inter Milan eccetera.
Resta lo sciacallame giallorosso che infesta le redazioni.
Più l'invidia.

[Orazio Scala]

Sono d'accordo, il problema è chi?
Ci sono giornalisti che sarebbero adatti, ma sono "troppo" professionisti per svolgere adeguatamente il compito, così come alcuni personaggi che però non possiedono sufficiente faccia tosta.
La società dovrebbe poi supportare questi personaggi e questo è probabilmente l'ostacolo più difficile da superare.
Inoltre queste persone si troverebbero ad affrontare e combattere oltre i nemici abituali, quelli veri, quelli pericolosi, anche la critica interna del tifo Laziale che li censurerebbe alla prima parola che non corrisponde al pensiero del singolo.
Superfluo fare degli esempi. Ne abbiamo senza soluzione di continuità anche sul forum.

Dei comunicatori di marca laziale, tutti, mi fiderei meno di un triumvirato Amendola-Ripepi-Corsi. Hanno messo più volte a rischio l'esistenza stessa della Lazio grazie a una terrificante miscela di ignoranza e codardia. Alla larga.

[Panzabianca]

Ripepi... ah ah ah ah.

Sta gente se guadagna da vivere parlando daa rioma...

Incredibile

[MagoMerlino]

Dei comunicatori di marca laziale, tutti, mi fiderei meno di un triumvirato Amendola-Ripepi-Corsi. Hanno messo più volte a rischio l'esistenza stessa della Lazio grazie a una terrificante miscela di ignoranza e codardia. Alla larga.

Non sai distinguere o non lo vuoi fare e ti arrocchi nel fare di tutta un'erba un fascio.
Sostieni le stesse cose che sostengono l'avvocato Agostinelli e la barista per radio. Sarà un caso? 

[Orazio Scala]

Non sai distinguere o non lo vuoi fare e ti arrocchi nel fare di tutta un'erba un fascio.
Sostieni le stesse cose che sostengono l'avvocato Agostinelli e la barista per radio. Sarà un caso?

Perdonami ma tra i "comunicatori" di marca (e/o di fede) laziale non mi riesce di trovare personaggi cui affiderei il tipo di comunicazione di cui si parla in questa discussione. E poi: questo tipo di comunicazione serve a qualcosa? Rintuzzare l'articolo di un disadattato che ci ricorda che Corvesi ha passato a Formello mezz'ora della sua carriera? Questa è contro-comunicazione, e quando guardi due che fanno a botte non distingui chi ha torto e chi ragione, percepisci una rissa.

La comunicazione per me dovrebbe essere di segno positivo, nel senso che decido io di cosa parlare e cosa dire, non devo correre dietro alla dis-informazione di altri: è inutile. La gente legge l'articolo di Gazzetta su Corvesi, la replica di Rao la leggiamo solo noi laziali quindi è inutile. L'articolo su Corvesi va reso inservibile a monte, non rimontato dopo. Per fare questo ci sono due metodi: 1) foraggiare la stampa; 2) sfruttare la comunicazione migliore, quella del campo.

Personalmente non ho ottenuto risultati, in contesti del tutto personali, cercando di rimontare l'etichetta di "squadra fascista"; ne ho ottenuti "dal campo", suscitando un minimo di interesse in persone per niente appassionate di calcio: è interessante il vulcanico e fotogenico Inzaghi, e così puoi accennare alle sue attenzioni maniacali in partita; è interessante il carismatico Sergej, del quale puoi far capire l'importanza in campo; c'è il napoletano-simpatia che la butta sempre dentro e c'è il mistico Acerbi che caccia sempre via il lupo cattivo dalla nostra area. Anche la strepitosa partita di Lazzari al derby ha acceso i riflettori su quel piccoletto che fino a ieri era solo uno "pieno di tatuaggi".

Se ti metti a litigare su "Corvesi-Lazio-cocaina", anche se dimostri che l'equazione è sbagliata, l'argomento è sempre "Corvesi-Lazio-cocaina". Ripeto, è un terreno che va lasciato seccare ovvero che deve restare arido a monte. Tu devi andare per la tua strada. Qualcuno ci prova ma per strada non incontriamo la simpatia di Ciro, la mattitudine di Luis Alberto, la solidità di Leiva, il carisma di Reina, ma ancora oggi e sempre pistole, palloni, Catanzaro, purman... Ognuno fa come vuole ma la Lazio non può istituzionalizzare 'sta roba.

[ThomasDoll]

Bella frenata sulla Media Company.
Ho idea che qualcosa cambierà, se ho capito bene si è composto un pacchetto condiviso Lazio Juve Inter Milan eccetera.
Resta lo sciacallame giallorosso che infesta le redazioni.
Più l'invidia.

Non è proprio una frenata, la Media Company rischia seriamente di saltare: Cairo e l'aesse roma, insomma i pulciari, sono rimasti soli, dalla parte dell'accordo con Tim e Dazn ci sono le strisciate, la Lazio, Atalanta, Napoli, Fiorentina, Cagliari, Udinese. Ora tocca vedere se Cairo lancerà le truppe cammellate contro tutto lo schieramento o da bravo leccatore di chiappe illustri non si riposizionerà anche lui. Lotito è un diavolo, alla fine porta le cose dove vuole lui, non c'è niente da fare. Cedere un pezzo di governance per quattro palanche subito anche no. Spiace per Barigelli che dovrà accontentarsi di dare le notiziole sugli ex primavera spacciatori.
Se Sky non s'inventa niente dall'anno prossimo però spendiamo di più per un servizio in streaming con qualità Dazn. Speriamo bene.

[ThomasDoll]

Il Corriere della Sera parla di "Strana alleanza tra Agnelli e Lotito".
Ehehehehh pianderculo

[MagoMerlino]

Perdonami ma tra i "comunicatori" di marca (e/o di fede) laziale non mi riesce di trovare personaggi cui affiderei il tipo di comunicazione di cui si parla in questa discussione. E poi: questo tipo di comunicazione serve a qualcosa? Rintuzzare l'articolo di un disadattato che ci ricorda che Corvesi ha passato a Formello mezz'ora della sua carriera? Questa è contro-comunicazione, e quando guardi due che fanno a botte non distingui chi ha torto e chi ragione, percepisci una rissa.

La comunicazione per me dovrebbe essere di segno positivo, nel senso che decido io di cosa parlare e cosa dire, non devo correre dietro alla dis-informazione di altri: è inutile. La gente legge l'articolo di Gazzetta su Corvesi, la replica di Rao la leggiamo solo noi laziali quindi è inutile. L'articolo su Corvesi va reso inservibile a monte, non rimontato dopo. Per fare questo ci sono due metodi: 1) foraggiare la stampa; 2) sfruttare la comunicazione migliore, quella del campo.

Personalmente non ho ottenuto risultati, in contesti del tutto personali, cercando di rimontare l'etichetta di "squadra fascista"; ne ho ottenuti "dal campo", suscitando un minimo di interesse in persone per niente appassionate di calcio: è interessante il vulcanico e fotogenico Inzaghi, e così puoi accennare alle sue attenzioni maniacali in partita; è interessante il carismatico Sergej, del quale puoi far capire l'importanza in campo; c'è il napoletano-simpatia che la butta sempre dentro e c'è il mistico Acerbi che caccia sempre via il lupo cattivo dalla nostra area. Anche la strepitosa partita di Lazzari al derby ha acceso i riflettori su quel piccoletto che fino a ieri era solo uno "pieno di tatuaggi".

Se ti metti a litigare su "Corvesi-Lazio-cocaina", anche se dimostri che l'equazione è sbagliata, l'argomento è sempre "Corvesi-Lazio-cocaina". Ripeto, è un terreno che va lasciato seccare ovvero che deve restare arido a monte. Tu devi andare per la tua strada. Qualcuno ci prova ma per strada non incontriamo la simpatia di Ciro, la mattitudine di Luis Alberto, la solidità di Leiva, il carisma di Reina, ma ancora oggi e sempre pistole, palloni, Catanzaro, purman... Ognuno fa come vuole ma la Lazio non può istituzionalizzare 'sta roba.

Ma infatti oggi chiudere la stalla quando i buoi sono usciti è solo un modo per mettere toppe, non risolve il problema alla radice. Che si ripeterà tutte le volte che riporti i buoi nella stalla te ne vai e lasciando il cancello aperto.
Per farlo devi cambiare molte cose, la stalla e pure i buoi. Per farlo ti devi affidare a gente esperta, non al primo che incontri, ma neppure ad un esperto di termodinamica applicata ai viaggi interstellari. Serve uno del campo, bravo, affidabile e capace con il quale ricostruire l'intero ambiente, ricostruire il "sentire" in maniera positiva la Lazio.
Ovvio che ti riesce più facile se la squadra ottiene risultati positivi, è in questi momenti che dovresti dare una accelerata.
Ma servono troppe cose a cominciare dalla collaborazione societaria, pensare, come qualcuno ingenuamente crede, di riequilibrare i rapporti anche quelli meramente cittadini, grazie solo ai risultati è utopistico. Troppo dislivello si è creato in tanti anni. Senza contare che il nostro campo di riscontro, la nostra realtà territoriale, è "distopica", visto come viene raccontata, promossa e propagandata l'altra sponda.
E se crediamo che i riferimenti della comunicazione Laziale oggi siano i deliri degli Agostinelli e delle bariste di turno, che ripeto, sostengono le tue stesse cose, li senti e sembra di leggerti, leggi quello che scrivi e sembra di sentirli, non otterremo nulla se non una allargamento della forbice a loro vantaggio.
Forse cominciare a riconoscere capacità e meriti in base alla professionalità, sarebbe il primo passo verso la ricostruzione. Ma per fare questo molta gente dovrebbe farsi un bagno di umiltà scendendo dai piedistalli sui quali si era auto elevata e anche decidere di lasciare spazio a chi effettivamente lo merita.

[ThomasDoll]

La Lazio fa quello che deve: gioca. Per fortuna bene.
In passato sono stati fatti degli errori proprio sotto la pressione di chi vorrebbe rintuzzare tutte le loffe della stampa romanista.
Che vanno trattate come tali. Su tutte la gestione della faccenda delle figurine, ma in quell'errore cadde pure Cragnotti organizzando la Shalom Cup.
La Lazio gioca a calcio. La faccia della Lazio sono Inzaghi e Immobile.
Non va dimenticato che questo decisivo passo avanti è arrivato il benedetto giorno in cui Lotito ha capito che non si doveva più sovrapporre monopolizzandone l'immagine. Mi pare sia accaduto dopo lo scandaletto dell'intercettazione con quella merdina di serie C di qualche anno fa. Neanche si parlava della Lazio. Un Lotito meno esposto è la ricetta giusta. In questo una parte delle colpe sono nostre, per l'assurda guerra di posizione che combattiamo da anni e che deborda spesso e volentieri sui mezzi di comunicazione, autoalimentandosi. Le sortite della buonanima di Diaconale poi erano spesso sbagliate. Rao invece mi pare stia andando benissimo.
Su certi fronti si deve ignorare e querelare quando ci sono gli estremi, per il resto si fa calcio. Alla grande, peraltro.

[MagoMerlino]

Una volta forse, di certo dagli anni '70 in poi la comunicazione ha preso possesso della sua fetta.
La comunicazione fa propaganda, influenza l'opinione pubblica e l'orienta, influenza e orienta anche le istituzioni.
Ecco perchè qualsiasi scemenza oggi dica o faccia Lotito è passata sotto la lente d'ingrandimento e di conseguenza a subirne le conseguenze è la Lazio.
A questo proposito speriamo di non subire conseguenze dall'ultima vicenda che ci ha visto oggetto di attacchi giornalistici persecutori e mistificatori e che dovrebbe essere prossima alle conclusioni.
Pensare oggi che la Lazio possa parlare solo dal campo è utopia, ed è la maniera migliore per offrirsi inermi ai nemici.