La domanda delle cento pistole

[ThomasDoll]

Ci si gira intorno tutti, ma nessuno sembra avere la risposta al quesito fondamentale, quello che in confronto la nuova punta è un granellino di sabbia.
Ma la Lazio vera qual'è?
Quella che si è vista da settembre a gennaio, in grado di stare attaccata alla lotta per lo scudetto e tenere caldi tutti gli obiettivi?
Quella che si è sciolta mentalmente e fisicamente nelle tante sconfitte tristi del 2013?
Quella che ha fatto appello a tutte le risorse per competere in Europa League e che ha vinto con pieno merito il 26 maggio?
Scomporre in più parti una stagione non ha senso, perché la squadra è sempre quella e i picchi di rendimento, come i cali, ci sono per tutti, in base alle circostanze e al calendario contingente. Ma questa è (era) una squadra da poco più di un punto a partita o una squadra vicina ai due punti a partita, Yilmaz o non Yilmaz? Vi ricordo che nel reparto d'attacco rispetto all'anno scorso è cambiato che Perea, Alfaro e Keita hanno preso il posto di Kozak, Zarate e Rozzi. Cioè, NON è arrivato il rinforzo che si sperava e si farà a meno di Kozak, per il quale i tifosi non si sono pai spellati le mani applaudendo.
Basta questo per far precipitare le potenzialità della squadra?
Ditemi la vostra, tranquillizzatemi, spiegatemi che la Lazio fortissima dell'inizio della scorsa stagione esiste ancora e tornerà.

[franz_kappa]

[...]
Ditemi la vostra, tranquillizzatemi, spiegatemi che la Lazio fortissima dell'inizio della scorsa stagione esiste ancora e tornerà.

No, TD, quella Lazio non tornerà. Quella Lazio era il canto del cigno di un fantastico (sissignori! fantastico) triennio nel quale una compagine capace di arrivare a sfiorare la zona retrocessione nella stagione 2009-2010 è riuscita, in pochissimo tempo, a trasformarsi in un gruppo solido, efficace e vincente.
Anni di stabile posizionamento tra le prime tre/quattro posizioni, con puntuali scivolate finali attribuibili anche - in questo caso per davvero - a fattori imponderabili quali l'errata interpretazione di quattro partite nel finale della stagione 2010-11 (napoli, inter, juve e udinese), l'incredibile sequela di infortuni nella seconda metà della stagione 2011-12 e il logorio mentale di una rosa già vecchia patito nella seconda parte della stagione 2012-13, unito al rilassamento mentale provocato dal superamento della semifinale di Coppa Italia e all'incapacità di restare concentrati sul due competizioni (Campionato ed Europa League).

Il gruppo della Lazio è (o era?) un gruppo di giocatori forti e che, se schierati secondo un assetto conservativo, sono in grado di garantire buoni risultati. Gli ultimi tre anni lo dimostrano, punti alla mano.

Ma quell'alchimia meravigliosa che ci ha mantenuto per tre anni di fila nelle prime posizioni del calcio italiano credo si sia esaurita. La vena si è un po' esaurita. Altri, più dinamici, sono pronti a prendere il nostro posto.
Alla luce di quello che credo di intravedere l'incapacità di rivoluzionare la rosa nell'attuale sessione di mercato si tradurrà, a meno di geniali innovazioni tecnico-tattiche apportate dal Mister, in uno scadimento (leggero o acuto non so prevederlo, a oggi) della performance complessiva della Lazio.

Stavolta il sesto posto (questa la mia previsione di piazzamento finale. Previsione o speranza? Boh...) è il massimo cui, credo, possiamo ambire. E non sarà affatto facile. Se le cose andranno male un gruppo che ha ormai esaurito la spinta 'vitale' che gli ha permesso di mantenersi su importanti livelli per tre anni di fila si trascinerà stancamente a centro-classifica sino a fine anno.

[Drenai]

la qualità c'è, e la rosa piu ampia dovrebbe aiutarci a diminuire l'usura nei ruoli chiave, leggi meno infortuni. dobbiamo in primis ritrovare solidità difensiva, a costo di inspessire il centrocampo, anche con rinunce dolorose. e a gennaio prendere qualcuno in previsione delle assenze di miro.
con queste premesse, possiamo restare nel gruppone (le cui componenti secondo me molti oggi sopravvalutano).
se invece cominciamo a perdere punti nella prima parte, penso che il campionato resterà anonimo e ci dedicheremo alle coppe.

per me, se non si fa male nessuno davanti, e a gennaio interveniamo, possiamo tranquillamente ripetere le prestazioni degli altri anni. di certo non faremo piu 42 punti in 20 giornate, ma sono abbastanza sicuro che non subiremo nemmeno un tracollo come quello dell'anno scorso.

[malacarne]

Lo ripeto anche qua.

Negli ultimi tre anni siamo stati una squadra che aveva la qualificazione CL come massimo aspirazione e la qualificazione EL come minimo sindacale, per qualsivoglia via.

Ora la qualificazione in EL è diventato il massimo. Un gradino sotto quindi.

Un po' come la Lazio del primo anno di Delio Rossi, onesta compagine con dei picchi in rosa che stava li, tra la zona Uefa e l'ultimo posto della parte sinistra della classifica.
Quindi un mix.
 
Questo ovviamente se i nuovi non dimostreranno di essere validi e se Petkovic non troverà alternative tattiche.
Se invece non sarà così allora dovremo rivedere i giudizi.

[Reflexblue]

Un particolare, non tecnico, che in pochi hanno sottolineato. La stagione si apre senza tre uomini-spogliatoio: Brocchi, Scaloni e Bizzarri. Speriamo di non rimpiangere le grigliate.

A proposito, buona fortuna Albano! Ottimo secondo, professionista corretto e faccia simpatica.

[Rupert]

Un particolare, non tecnico, che in pochi hanno sottolineato. La stagione si apre senza tre uomini-spogliatoio: Brocchi, Scaloni e Bizzarri. Speriamo di non rimpiangere le grigliate.

C'è sempre Ledesma! 

[Reflexblue]

C'è sempre Ledesma! 

Ma non mi sembra molto di compagnia. 

[cuchillo]

A proposito, buona fortuna Albano! Ottimo secondo, professionista corretto e faccia simpatica.

Dopo le madonie urlategli contro a Lazio-Salisburgo e a Villareal-Lazio si è ripreso ed è diventato il portiere di riserva più forte del mondo.

Bizzarri lo metto tra le tre/quattro operazioni migliori dell'era Lotito.

Grazie Albano. Grazie per tutto.

Buona fortuna!

[Eagles71]

la Lazio sarà una e l' altra pure quest' anno.
Alternerà periodi con buoni risultati a quelli speriamo più brevi possibili in cui piglierà pure qualche rovescio.
Non è ancora una squadra che sà quello che vuole.

[salasso]

credo che qualche uomo spogliatoio ci sia
cana mauri e ledesma

ed alcuni potrebbero diventarlo
radu lulic gonzales candreva


vinciamo le prossime due

[zorba]

(...)
Ma la Lazio vera qual'è?

Quella che si è vista da settembre a gennaio, in grado di stare attaccata alla lotta per lo scudetto e tenere caldi tutti gli obiettivi?
(...)

Secondo me, questa: senza alcun dubbio.

L'ha dimostrato con una continuità mai vista prima, negli ultimi anni.

Poi sono subentrati infortuni, sviste arbitrali (Firenze, lo abbiamo già dimenticato?!?) e scadimento di forma.

 

[cuchillo]

Si è sempre più simili a ciò che è temporalmente più vicino.
Se questa squadra non la cambia Biglia (difficile, ma stai a vedere...) temo sia quella vista, grosso modo, negli ultimi 3 mesi: vittoria in rimonta col Catania, sconfitta a Torino col Toro con gol di Jonathas (davvero immarcabile, eh! Ora sta al Latina...), goleada col Bologna, sconfitta col Cagliari sul campo neutro, pareggio a Parma con 70 minuti di niente, etc. 

La squadra da settembre a dicembre, come mirabilmente descritto da F_K, è stato il canto del cigno di un nucleo di bravissimi giocatori (in alcuni casi di campioni) che arrivati a un certo punto hanno tirato le cuoia, fisicamente e tecnicamente.
Biava, Dias, Ledesma, Mauri, Klose.

Andava rifondata una squadra, si è preferita una terapia conservativa.

[ML]

C'erano una volta Marchetti, Konko, Biava, Dias, Radu, Ledesma, Candreva, Gonzalez, Hernanes, Lulic e Klose.
Con questi 11 in campo (o al massimo con 10 su 11), l'anno scorso abbiamo tenuto una media punti da scudetto.
Non è un'iperbole, feci io stesso i calcoli partendo dalle formazioni scese in campo dal 1'.
A un anno di distanza il rendimento di Biava, Dias, Ledesma e Klose (quindi più di un terzo della squadra) è sceso nettamente.
Di questi il solo Ledesma è stato adeguatamente sostituito. Più Mauri, il dodicesimo uomo, a sua volta teoricamente ben sostituito con Felipe Anderson.
Quindi tirando le somme diciamo che a livello di potenzialità massima questa squadra vale i 2/3 di quella precedente.
A livello di potenzialità media, invece, tocca vedere quanti se ne rompono e quanto staranno fuori.

[DinoRaggio]

Me l'ero già chiesto io dopo la partita di sabato scorso 

A questo punto sorge spontanea una domanda (cit.): ma come ca**o ha fatto questa squadra a fare 39 punti in un girone di andata la scorsa stagione? Miracolo?

Oppure, capovolgendo la questione: ma come ca**o ha fatto una squadra che fa 39 punti in un girone di andata a ridursi così?

A me pare che ci sia da lungo tempo un aridimento delle fonti di gioco a centrocampo che influenza tutta la squadra, e la parte offensiva ricade quasi esclusivamente sulle ali Candreva e Lulic, ed Hernanes quando è in giornata.

Nel girone di andata dello scorso campionato c'erano tutti i fattori possibili affinché si creassero le condizioni ideali per un buon ciclo di partite. Gonzalez e Ledesma arginavano le offensive avversarie, permettendo alla difesa di essere più tranquilla, Biava e Dias non erano ancora afflitti da cali di forma drastici, Mauri ed Hernanes al centro e Candreva sulla destra (Lulic molto meno) ispiravano le manovre e s'inserivano, accompagnando un Klose formato 1 gol ogni tre tiri, Insomma, una specie di congiunzione astrale non so quanto ripetibile. Nel girone di ritorno, i due interdittori sono calati di forma, mettendo a nudo le difficoltà della difesa, Mauri ed Hernanes hanno preso frequenti pause di concentrazione (in aggiunta agl'infortuni), Klose s'è acciaccato.

[Fabio70rm]

Il fatto è che la squadra si è "standardizzata" in un modo di giocare che ormai dire obsoleto è poco.

Niente pressing, niente gioco corale d'attacco, una certa compassatezza e giocatori la cui carta d'identità rivela più esperienza che fisico.

E' chiaro quindi che con l'avvento dei campi pesanti la squadra scomparisse, e tornasse a primavera avanzata, smaltiti i notevoli infortuni.

Quest'anno c'è da vedere; il calendario, paradossalmente, può darci una mano, perchè non abbiamo più filotti di medio piccole, ma dosati in modo quasi uniforme alternanza tra piccole/medie e grandi.

Tocca sperare, come diceva ML, sulla tenuta dei nuovi.