Autore Topic: Fausto Coppi e la "Dama Bianca"  (Letto 1829 volte)

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ThomasDoll

Fausto Coppi e la "Dama Bianca"
« : Martedì 3 Settembre 2013, 23:55:20 »
Fausto Coppi è una leggenda: uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi, il più popolare in assoluto in Italia. Quello che gli accadde nel 1954 incrinò, in parte, la sua immagine pubblica, e lo mise al centro delle cronache mondane, oltre che di quelle sportive. Coppi conobbe Giulia Occhini, moglie di un suo acceso tifoso, da qualche parte, a margine di una delle sue innumerevoli grandi vittorie ciclistiche. Dopo l'arrivo della tappa di Saint Moritz del Giro d'Italia di quell'anno, il giornalista francese de L’Èquipe Pierre Chany scrisse "vorremmo saperne di più su quella dama in bianco che abbiamo visto vicino a Coppi". Da allora Giulia Occhini per tutti fu la Dama bianca, così definita per via di un candido montgomery indossato nella circostanza. La donna venne più volte "avvistata" e immortalata a margine delle corse a cui partecipava il "Campionissimo". I due, travolti dalla passione, lasciarono coniugi e figli e diventarono la coppia del peccato. Mille peripezie li attendevano nell'Italia bigotta dell'epoca: saranno condannati con la condizionale in quanto adulteri, e il mondo del ciclismo cercherà di proteggere Fausto, uomo popolare e amato, dall'assalto della cronaca rosa e dal pesante condizionamento tentato dalla società di allora, senza riuscirci più di tanto. Arrivò a intervenire il Papa, che invitò Coppi in una missiva a considerare che "col suo gesto trasgressivo di allontanarsi dalla famiglia può diventare, inconsapevolmente e precorrendo i tempi, un alfiere del laicismo". Tutto veniva strumentalizzato, in un'epoca in cui i campioni del ciclismo godevano di una popolarità enorme. Coppi era già stato usato insieme a Bartali per suggerire un voto vicino alla patria e ai valori cattolici nell'immediato dopoguerra, anche se successivamente lo si era considerato sempre più contrapposto al supercattolico Bartali anche nei valori della fede. L'adultera storia con Giulia Occhini lo classificò (blandamente) come comunista, ma il malanimo e le critiche della gente colpirono soprattutto la donna. Una storia che spiega molto dell'Italia di quei tempi, con i rancori mai sopiti e l'ostracismo del mondo del ciclismo per la famiglia acquisita di Coppi, di cui parla in un'accorata intervista reperibile sul web il figlio Faustino, nato dalla tribolata unione a Buenos Aires, luogo in cui era possibile per Coppi dare il proprio cognome al bambino. La storia di un grande amore sulla quale qualcuno ha gettato ombre, parlando della presunta stanchezza del campione e del suo desiderio di evadere dal legame, nel momento in cui la malaria se lo portò via, a quarant'anni. 

Offline giamma

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Re:Fausto Coppi e la "Dama Bianca"
« Risposta #1 : Mercoledì 4 Settembre 2013, 08:27:50 »
Per chi fosse interessato anche il libro:
Le donne dei campioni di Beppe Conti Pubblicato da ECO acquistabile su IBS
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:Fausto Coppi e la "Dama Bianca"
« Risposta #2 : Mercoledì 4 Settembre 2013, 14:38:23 »
Come mai questo ricordo proprio ora?
Non sono tifoso di una squadra, sono Laziale!

ThomasDoll

Re:Fausto Coppi e la "Dama Bianca"
« Risposta #3 : Mercoledì 4 Settembre 2013, 14:48:46 »
Ho letto un libro che ne parlava, poi ho cercato sul web... mi hanno colpito un paio di cose, soprattutto la strumentalizzazione politica e l'intervento della chiesa. E il fatto che a 53 anni dalla morte del campione ancora su questa donna ci sia l'ostracismo del mondo del ciclismo, per cui il figlio non può nemmeno ricordarne la memoria, se lega il padre e la madre nello stesso riconoscimento. L'odio gratuito, insomma. Il giudizio morale, nel momento in cui il cambiamento dei tempi dovrebbe regalare a tutti la prospettiva per giudicare gli eventi con un'altra consapevolezza. (Le ombre di cui all'ultima frase furono alimentate, secondo il figlio di Coppi, da Gianni Brera, che ipotizzava che il campione stesse per abbandonare la dama bianca e trasferirsi a Milano)

Giglic

Re:Fausto Coppi e la "Dama Bianca"
« Risposta #4 : Mercoledì 4 Settembre 2013, 15:55:38 »
La storia di Coppi è tra le più belle dello sport Italiano. La sua storia con la Occhini fu usata contro di lui in maniera vigliacca (il discorso del "comunismo" poi fu demenziale: i comunisti erano così puritani che nel '48 proibirono alla Iotti, chiamata da loro "concubina" di accorrere al capezzale di Togliatti ferito gravemente da Pallante).

La gente da buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio (cit.)

Chi parla della Chiesa venuta a patti con lo stato laico dovrebbe rileggersi questa storia di soli 60 anni fa.

Una bella raccolta di articoli sul ciclismo è "Da Coppi a Merckx"

Offline giamma

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Re:Fausto Coppi e la "Dama Bianca"
« Risposta #5 : Mercoledì 4 Settembre 2013, 17:35:50 »
La storia di Coppi è tra le più belle dello sport Italiano. La sua storia con la Occhini fu usata contro di lui in maniera vigliacca (il discorso del "comunismo" poi fu demenziale: i comunisti erano così puritani che nel '48 proibirono alla Iotti, chiamata da loro "concubina" di accorrere al capezzale di Togliatti ferito gravemente da Pallante).

La gente da buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio (cit.)

Chi parla della Chiesa venuta a patti con lo stato laico dovrebbe rileggersi questa storia di soli 60 anni fa.

Una bella raccolta di articoli sul ciclismo è "Da Coppi a Merckx"
Vero ma solo in parte perché a dargli del comunista erano i cattolici e in parte proprio con riferimento alla concubina di Togliatti.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Giglic

Re:Fausto Coppi e la "Dama Bianca"
« Risposta #6 : Mercoledì 4 Settembre 2013, 18:29:09 »
Vero ma solo in parte perché a dargli del comunista erano i cattolici e in parte proprio con riferimento alla concubina di Togliatti.

Non capendo nulla di ciò che era quella storia. Uno degli slogan più dementi (oltre a quello della bambinofagia) era proprio il "libero amore" propugnato dal PCI. Cosa (vedi il caso di Togliatti/Iotti) assolutamente falsa. Secchia arrivò alla vicepresidenza proprio facendo il "delatore" a Mosca (Poi il buon Pietro, fautore in puro stile farinacciano della seconda ondata fu smerdato dal suo segretario Seniga che si fottè tutto il denaro del PCI che arrivava dall'URSS: 600 milioni di lire dell'epoca e relegato alla Editori riuniti: la seconda grande vittoria di Togliatti). Ma questa è un'altra storia, mentre quella di Coppi è leggenda.

Offline CeiZanettiGarbuglia

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Re:Fausto Coppi e la "Dama Bianca"
« Risposta #7 : Mercoledì 4 Settembre 2013, 19:27:56 »
Il dualismo sportivo, che esisteva tra Coppi e Bartali, si trasformò anche in contesa politico/religiosa, al punto che Bartali fu ricevuto dal Papa e questo fu un segnale fortissimo per l'Italia democristiana dell'epoca.
I tifosi di Coppi gli perdonavano tutto, però si preoccupavano che queste vicende con annesse polemiche in prima pagina su tutti i quotidiani, per non parlare dei giornali scandalistici, potessero inficiare le sue prestazioni sportive.
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Offline BobLovati

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Re:Fausto Coppi e la "Dama Bianca"
« Risposta #8 : Giovedì 5 Settembre 2013, 11:57:07 »
ero un bambino delle elementari, quando scoppiò lo scandalo della dama bianca.
In famiglia ( una famiglia né chiesastica, né all´antica ) ne ho sentito parlare poco; più che altro ne sapevo qualcosa dai giornali e riviste che giravano in casa.
Il paese era quello che era, ancora uscito da pochi anni di una guerra devastante, cattolico ( almeno esternamente ), tradizionalista; si parlava di divorzio solo riguardo alle notizie che i arrivavano dalle stelle del cinema USA. I divorzi della Zsa Zsa Gabor, le conquiste del playboy Porfirio Rubirosa, i famosi guanti  tolti con sensualità dalla Rita Cansino ( in arte: Hayworth ).

Il fatto scandalizzò buona parte dell´Italia cattolica; ma c´era anche una certa comprensione da parte di quegli italiani che riuscivano a sottrarsi al controllo di Santa Madre Chiesa. 
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”