Autore Topic: la "radiolina di regime"  (Letto 16945 volte)

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baol

Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #180 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 20:31:21 »
Allora, al prossimo giro andranno Boks, Mago, Fish, Nascar e NoSurr.

GoooodMooorniiingVieeetnaaam !

 ;)

Offline BobLovati

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #181 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 20:31:27 »
GoooodMooorniiingVieeetnaaam !

 ;)

nun esaggeràaaaa; tanto all´entrata li perquisiscono   :P


Allora, al prossimo giro andranno Boks, Mago, Fish, Nascar e NoSurr.

Successone annunciato  ;D

io vengo solo per registrarvi; e magari anche per difendervi da ... Olympia    :P
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Offline franz_kappa

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Re:R: la "radiolina di regime"
« Risposta #182 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 20:32:16 »
Sarebbe interessante, ma i conduttori cosa vuoi che ti rispondano? Avranno la loro opinione, che non è quella ufficiale della dirigenza. Diverso se ci fosse la possibilità di porre quelle domande direttamente ai dirigenti... allora si sarebbe interessante.... e divertente....
Fossi conduttore e/o autore di una trasmissione in onda su una radio ufficiale di un club di calcio (non solo Lazio, dunque) che accoglie rappresentanti dei forum Web in NESSUN CASO ipotizzerei la possibilità, per i tifosi chiamati a intervenire dal vivo in trasmissione, di porre domande libere.

Ogni contenuto andrebbe, nella mia visione, vagliato prima, pianificando dunque in anticipo lo sviluppo delle discussioni. Nessuna censura preventiva, sia chiaro: ma se tizio o caio viene ammesso a partecipare a una trasmissione in diretta è dovere (e non semplice facoltà) del conduttore e/o dell'autore appurare cosa questo individuo intenda dire e/o domandare.
Né vale, secondo me, il principio dell'automoderazione, del buon senso, della cortesia con cui si entra in casa altrui (che sa tanto, nella mia personale e soggettiva visione, di soggezione nei confronti dell'autorità, di inopportuno metus reverentialis): il tifoso, uomo libero, ha il diritto di affermare e sostenere qualsiasi cosa relativamente all'oggetto del suo interesse ovvero la squadra del cuore.

Ma questo vale quando il tifoso esercita la libera facoltà di critica (sia essa faziosa o ragionevole e fondata) in un ambito privato o neutro.
Nel contesto della trasmissione di una radio ufficiale che ammette a partecipare anche tifosi del club la funzione di questi individui è rappresentare se stessi e narrare il proprio peculiare modo di vivere il tifo nello spazio virtuale del forum Web. Le regole le detta il mezzo che ti ospita. Il tifoso si limita a essere e rappresentare se stesso. Non decide NULLA.

Consentire a tifosi ospiti in trasmissione di incalzare, al fine di soddisfare le proprie soggettive esigenze di chiarezza da parte della Società, dei giornalisti che non possono (per inadeguatezza del contesto e oggettiva delicatezza della propria posizione professionale) fornire risposte dettagliate sulle strategie societarie o, addirittura, assumere un atteggiamento critico nei confronti della dirigenza del club, non presenta alcuna utilità alla luce della peculiare natura di ogni mezzo di comunicazione ufficiale. Che, per definizione, rappresenta e veicola la versione ufficiale della Società di cui è emanazione. Ed è giusto così.

Ecco dunque che se queste esperienze si dovessero trasformare in imprevedibili sessioni di domande a tema libero, con l'obbligo - a quel punto - di non eludere alcun quesito (anche se indebito, fuori contesto o non 'tarato' sui contenuti del programma) finirebbero, a mio avviso, per rivelarsi assai poco utili. Tanto per i media ufficiali che per i tifosi ammessi a partecipare in diretta.
Entrambi rischierebbero infatti di maturare profonda insoddisfazione per il mancato ottenimento dei reciproci e non sempre collimanti obiettivi.

In definitiva, la presenza di tifosi nei media ufficiali delle Società di calcio ha senso solo se pianificata e coerente con contesto e obiettivi di un programma trasmesso, non lo di dimentichi mai, da un mezzo di informazione ufficiale. Ogni altra opzione non dovrebbe essere praticata né richiesta, dunque. Questo almeno per come la vedo io.
Buon viaggio, caro Piero.

Giglic

Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #183 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 20:53:39 »
In realtà quando si va li si va per essere intervistati, non per intervistare: i giornalisti sono loro e gli ospiti noi. Si va li per parlare della vita del forum, quali sono gli argomenti, ecc. (quindi le domande non si fanno per questo motivo: se si intervista qualcuno, difficile che facciano domande a te).

Ovviamente nei fuori onda ti dicono le loro opinioni, che sono "sportive" fuori dalla trasmissione e "tecniche" durante (del tipo parla più vicino al microfono, interventi brevi, e così. via). COnsiderate oltretutto che sono bravi a gestire una trasmissione, e difficilmente cascano in provocazioni stupide.

Sarebbe però interessante (e questo lo chiedo come "giornalista" del forum al "dio" chemist  ;D) avere l'opportunità di CHIEDERE un'intervista a Cesarini, Arrichiello o chiunque di loro. E fargli le domande che escono fuori dal forum (ovviamente, se però gli si vogliono fare domande sulla società, ti potranno rispondere solo quello che pensano "secondo loro". Del resto, se mi chiedono ufficialmente come mi trovo al lavoro, difficilmente rispondo "una merda". Cercherei di far passare il messaggio in maniera più soft).

Attenzione a non confondere chi lavora li con la società: primo perchè non sono parte della società SS Lazio, ma dipendenti del "biondino", secondo perchè loro fanno un mestiere che non è quello del dirigente. A me basta che, come fanno regolarmente, non nascondano neanche un fatto. Le opinioni uno se le forma da solo, se non è Marionedipendente. Anche ascoltando tutti gli interventi tra SMS e radio.

Brocchi 63

Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #184 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 21:04:37 »
Allora, al prossimo giro andranno Boks, Mago, Fish, Nascar e NoSurr.

Successone annunciato  ;D

autoinvito il Brocchi 63 del 2/3 settembre. Poi vedi gli improperi come volano

darienzo

R: Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #185 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 21:13:52 »
autoinvito il Brocchi 63 del 2/3 settembre. Poi vedi gli improperi come volano

Ammazza come era furibondo quello. Da bak a feiez una metamorfosi!

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Offline BobLovati

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Re:R: Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #186 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 23:51:50 »
Ammazza come era furibondo quello. Da bak a feiez una metamorfosi!

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´na catastrofe, direi   ;D
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Offline chemist

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #187 : Giovedì 12 Settembre 2013, 00:59:33 »
Beh intanto Boks e Mago potreste iniziare a telefonare in diretta...le scelte dei forumisti partecipanti ricadono su di me e Ataru ovviamente.

Offline Fabio70rm

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #188 : Giovedì 12 Settembre 2013, 09:00:40 »
Mi piacerebbe venire anche a me una volta. Vedere la struttura creata dalla società per comunicare mi piacerebbe anche per via di un interesse professionale (mi occupo di audio pro e di informatica, come interesse primario, anche se faccio tutt'altro per vivere). Poi ovvio, certe domande, oltre che "scomode" non avrebbero possibilità di risposta, in primis perchè ti risponde il giornalista e non il  dirigente, in secondo perchè come detto prima sei ospite e non devi abusare.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline franz_kappa

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #189 : Giovedì 12 Settembre 2013, 10:19:36 »
[...]
Poi ovvio, certe domande, oltre che "scomode" non avrebbero possibilità di risposta, in primis perchè ti risponde il giornalista e non il  dirigente, in secondo perchè come detto prima sei ospite e non devi abusare.
La questione è diversa, secondo me. E mi permetto di insistere.
Metafore come quella dell'ospite che non deve abusare richiamano, nella mia mente, la visione del povero cafone che nell'Ottocento si recava, cappello in mano e occhi bassi, "a la casa de lu padrone" per chiedere d'essere ascoltato e quasi aveva paura di sporcare il pavimento calpestandolo con le sue consunte e modeste calzature. E' un parallelo forzato, ovviamente. Ma funzionale a trasmettere come la vedo.

La relazione che si instaura nell'ambito delle partecipazioni di tifosi - in rappresentanza dei forum Web laziali - ai programmi della radio ufficiale è di tutt'altra natura e non può in alcun modo conoscere soggezione, squilibrio oppure prudenza. I soggetti che interagiscono (conduttori e tifosi ospiti in trasmissione) sono su un piano diperfetta parità. Solo con ruoli, compiti, funzioni e responsabilità diverse.

Semplicemente, si viene chiamati per rappresentare se stessi e il proprio peculiare modo di vivere il tifo laziale su un canale di comunicazione innovativo (15 anni fa, magari) e così diverso dalla radio, mezzo di comunicazione ormai prossimo al secolo di vita. Il rapporto è paritario, nessuno deve sentirsi in soggezione perché 'ospite' in casa altrui.

Poi, è chiaro, quando non si è nel proprio contesto di riferimento è oppportuna un po' di cautela nei toni e nei comportamenti.
Ma l'espressione "non devi abusare dell'ospitalità concessa" è un po' fuorviante: chi va in radio è lì per raccontarsi e rispondere ai conduttori. Non certo il contrario.
Regole di ingaggio, le chiamerei. La cortesia dell'ospite invitato lasciamola per i pranzi della domenica dai parenti.  ;)
Buon viaggio, caro Piero.

Offline fish_mark

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #190 : Giovedì 12 Settembre 2013, 10:41:59 »
Forse Fabio esagera con la necessità di non abusare dell'ospitalità (però mica è un invito a pranzo).
Ci vuole educazione, rispetto e presenza di spirito, cose normali nei rapporti umani, direi anche ovvie.

Il problema è che - come i nostri amici netter avranno sperimentato - nel momento in cui si entra in radio specie per partecipare a una trasmissione "pubblica", gli ospiti sono chiamati a firmare una declaratoria in cui si assumeranno la reponsabilità (penale e/o civile) di quanto diranno e faranno nello studio in cui stanno per entrare.
questo implica che l'ospite deve bene concentrarsi su quanto andrà a dire (ragioni di opportunità e necessità di documentazione guideranno la scelta) e soprattuto il modo in cui lo dirà (questione anche questa ovvia, ma ancora più importante in una radio).


Parlo per esperienza diretta ed è giusto che sia così. Un mezzo di comunicazione è un'arma in mano: in quel momento parli tu e nessun altro. Puoi fare anche danni.
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Giglic

Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #191 : Giovedì 12 Settembre 2013, 10:48:58 »
Forse Fabio esagera con la necessità di non abusare dell'ospitalità (però mica è un invito a pranzo).
Ci vuole educazione, rispetto e presenza di spirito, cose normali nei rapporti umani, direi anche ovvie.

Il problema è che - come i nostri amici netter avranno sperimentato - nel momento in cui si entra in radio specie per partecipare a una trasmissione "pubblica", gli ospiti sono chiamati a firmare una declaratoria in cui si assumeranno la reponsabilità (penale e/o civile) di quanto diranno e faranno nello studio in cui stanno per entrare.
questo implica che l'ospite deve bene concentrarsi su quanto andrà a dire (ragioni di opportunità e necessità di documentazione guideranno la scelta) e soprattuto il modo in cui lo dirà (questione anche questa ovvia, ma ancora più importante in una radio).


Parlo per esperienza diretta ed è giusto che sia così. Un mezzo di comunicazione è un'arma in mano: in quel momento parli tu e nessun altro. Puoi fare anche danni.

Io non ho firmato nulla...

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #192 : Giovedì 12 Settembre 2013, 10:51:21 »
Io non ho firmato nulla...

Io si tutte le volte che sono entrato in uno studio TV.
La questione giuridica rimane.
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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #193 : Giovedì 12 Settembre 2013, 10:56:27 »
Io si tutte le volte che sono entrato in uno studio TV.
La questione giuridica rimane.


C'è una differenza tra uno studio TV e la radio, credo. In uno studio TV ho firmato anche io. Lì (il caro disabitato lo potrà confermare) non ti fanno firmare nulla.

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #194 : Giovedì 12 Settembre 2013, 10:57:26 »
Forse Fabio esagera con la necessità di non abusare dell'ospitalità (però mica è un invito a pranzo).
Ci vuole educazione, rispetto e presenza di spirito, cose normali nei rapporti umani, direi anche ovvie.

Il problema è che - come i nostri amici netter avranno sperimentato - nel momento in cui si entra in radio specie per partecipare a una trasmissione "pubblica", gli ospiti sono chiamati a firmare una declaratoria in cui si assumeranno la reponsabilità (penale e/o civile) di quanto diranno e faranno nello studio in cui stanno per entrare.
questo implica che l'ospite deve bene concentrarsi su quanto andrà a dire (ragioni di opportunità e necessità di documentazione guideranno la scelta) e soprattuto il modo in cui lo dirà (questione anche questa ovvia, ma ancora più importante in una radio).


Parlo per esperienza diretta ed è giusto che sia così. Un mezzo di comunicazione è un'arma in mano: in quel momento parli tu e nessun altro. Puoi fare anche danni.

a LSR non succede
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Offline Cialtrone

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #195 : Giovedì 12 Settembre 2013, 10:57:43 »
Io si tutte le volte che sono entrato in uno studio TV.
La questione giuridica rimane.

Certe che TU si, come conduttore di goal di notte...  :)

Offline fish_mark

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #196 : Giovedì 12 Settembre 2013, 11:04:07 »
C'è una differenza tra uno studio TV e la radio, credo. In uno studio TV ho firmato anche io. Lì (il caro disabitato lo potrà confermare) non ti fanno firmare nulla.

Bene, la prossima volta,  se ci vengo anche io in radio, partirò con il mio intervento dicendo che "Giglic è uno stro(...)". :P :P :P Tanto che me frega ...

Scherzi a parte la differenza non c'è, a parte il fatto che ti inquadrano in volto. Stai sempre parlando tu e quindi cosa stai per dire lo sa soltanto la tua coscienza e la tua responsabilità.
Tutto questo per dire che è comunque una "cosa seria".
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darienzo

R: la "radiolina di regime"
« Risposta #197 : Giovedì 12 Settembre 2013, 14:45:15 »
Giro oggi in radio, mentre su radio6 Quito declamava le virtù della moka bialetti aprendoci perfino le dirette,  da manamana nella trasmissione di Mr. Blood and Sweat Scancelli, Giordano Bruno irrorava di veleno le frequenze preannunciando gravi sciagure e il compiuto esautoramento di Petkovic secondo segnali notati da lui, che è certo uno che la sa lunga.
Per fortuna su LSR mi rifacevo i padiglioni auricolari con Gregucci

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Offline Skorpius

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #198 : Giovedì 12 Settembre 2013, 14:56:26 »
Forse Fabio esagera con la necessità di non abusare dell'ospitalità (però mica è un invito a pranzo).
Ci vuole educazione, rispetto e presenza di spirito, cose normali nei rapporti umani, direi anche ovvie.

Il problema è che - come i nostri amici netter avranno sperimentato - nel momento in cui si entra in radio specie per partecipare a una trasmissione "pubblica", gli ospiti sono chiamati a firmare una declaratoria in cui si assumeranno la reponsabilità (penale e/o civile) di quanto diranno e faranno nello studio in cui stanno per entrare.
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Parlo per esperienza diretta ed è giusto che sia così. Un mezzo di comunicazione è un'arma in mano: in quel momento parli tu e nessun altro. Puoi fare anche danni.

Anche se non firmassi nulla dovresti concentrarti.. il documento serve a scaricare le responsabilità dalla stazione televisiva e non appiopparti responsabilità che non avresti.. In pratica se firmi e fai il matto (dici in diretta a giglic quello che è st....o come da tuo esempio) rischi coseguenze penali solo tu.. se non firmi le rischi sempre tu nell'esatta misura di prima e le rischia anche la TV..

Quindi non è che la firma ti costringe a maggiore attenzione, per te non cambia nulla assolutamente nulla.... da come lo hai messo sembra che quella firma crei un certo potere dell'ente di trasmissione su di te.. beh non è così

Una differenza tra radio e TV è che nel secondo caso devi firmare una liberatoria affinchè possano mandare in onda la tua faccia.. per la voce non occorre. Ecco perchè in TV (anche tra il pubblico) firmi sempre qualcosa
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline fish_mark

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #199 : Giovedì 12 Settembre 2013, 15:19:11 »
Anche se non firmassi nulla dovresti concentrarti..

In tema di responsabilità aquiliana è verissimo ciò che dici e infatti l'ho ribadito.

Piccolo aneddoto.

Una sera mi capitò di vedere un ospite che baldanzosamente mise alla berlina le capacità del nostro presidente. Al che il noto conduttore gli disse prontametne "alt, mi dissocio".
A quel punto l'ospite baldanzoso si corresse, ma la correzione non fu particolarmente efficace il che spinse il noto conduttore a reiterare la dissociazione.
Soltanto con la seconda correzione a quel punto il conduttore fece proseguire l'ospite già baldanzoso.

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