Autore Topic: la "radiolina di regime"  (Letto 17097 volte)

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Giglic

Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #160 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 11:07:10 »
Dissento nella maniera più netta, ferma e irrevocabile.
La libertà di informazione è infatti, semplicemente, la facoltà di raccontare il mondo come esso appare all'operatore dell'informazione che lo legge attraverso la sua soggettiva (e spesso distorta, chi lo nega) lente. Senza vincoli, autorizzazioni e vagli di sorta. E' una classica libertà ottocentesca.

Il punto di osservazione dei media influenza tutto il resto. L'oggetto o il fenomeno osservati sempre quelli restano, da un punto di vista ontologico. Ma è la prospettiva con cui li si osserva che modifica, anche radicalmente, la narrazione con cui quell'oggetto o quel fenomeno vengono raccontati al mondo e/o tradotti per i destinatari dei messaggi dell'informazione.

L'asserzione, da parte della comunicazione, che la Presidenza Lotito è stata, è e sarà una sciagura per la Lazio è un'opinione. Per sua stessa natura INSINDACABILE.

Altro è dare a Lotito del "cialtrone megalomane": una definizione NON TOLLERABILE non perché falsa (o, perlomeno, non perché tale in prima battuta) ma perché lesiva della dignità altrui, contraria alla deontologia professionale e, non ultimo, sanzionabile penalmente e civilmente dalle norme che regolano l'attività giornalistica.

L'affermazione da te provocatoriamente elaborata, edulcorata nei toni e depurata dall'offesa inaccettabile (che configura una classica diffamazione a mezzo stampa), può essere resa in una vesta 'innocua' e pienamente accettabile:

Rilevo da anni nelle nostre riflessioni l'inconciliabile dicotomia tra come la stampa è tenuta a comportarsi (secondo prassi e normative di riferimento) e come la stampa dovrebbe, nella concezione di molti, comportarsi (ossia maggiormente in ossequio della deontologia professionale di quanto non avvenga nella quotidianità).

La stampa è in teoria tenuta a raccontare la verità senza pregiudizi con l'obiettivo di fornire ai propri lettori una visione la meno distorta e soggettiva possibile degli accadimenti del mondo.

Ma la stampa, nella pratica, è uno dei poteri che opera nell'arena dove quotidianamente altri poteri eterogenei (di varia natura e tra loro ora contrapposti ora alleati) interagiscono. Inevitabile rilevare che nel concreto essa agisce non sempre in linea con la missione ideale affidatale dalla collettività.
E dunque all'informazione io chiedo solo di rispettare leggi e regolamenti che disciplinano la professione. Chi mente e lo fa ripetutamente si scredita e, alla lunga, perde di credibilità.

--> Ma a nessun organo di stampa può essere impedito di mentire, se tale azione non configura esplicitamente un reato.

Franz, hai detto quello che (se leggi attentamente il mio post) ho detto io. Libertà di informazione però, consentimi, non può essere libertà di mentire. Le opinioni sono un conto, i fatti un altro. Ricordi il discorso del cambio di sponsor?
Sulla perdita di credibilità, infine: presuppone un'opinione pubblica matura, che a fronte di un fatto si informa anche da altre fonti. Ma se nessuno chiede conto all'estensore di "Ederson e Petkovic ai ferri corti" del perché abbia detto una cosa che lo stesso giocatore ha smentito in un'intervista, ed anzi si dice "eh, Ederson deve dire così per nascondere la verità, ma quelli hanno fatto un buon lavoro", è ovvio che chi scrive falsità e viene premiato tenderà a farlo sempre di più assecondando l'opinione pubblica Ed è un altro segno di non professionalità, per me.
Sugli insulti tralascio di commentare. 

Offline franz_kappa

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #161 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 11:07:21 »
ebbene, le parole di alcuni giornalisti che lavorano a radio6 sono molto piu tese ad inffluenzare l'ascoltatore. sono intrise dei propri convincimenti e condizionano pesantemente i giudizi che danno.
Cosa che avviene per la totalità degli operatori dell'informazione.
NESSUNO approccia il mondo da un punto di vista totalmente soggettivo. Questo è impossibile per una serie di motivi sui quali non mi dilungo.
E' altresì vero che l'adozione di un metodo coerente consente a ogni professionista della comunicazione di selezionare, nell'ambito di fenomeni complessi, quegli specifici fatti generalmente ritenuti maggiormente rilevanti e facilmente vagliabili.
Alla fine, dunque, si ottiene un racconto delle cose del mondo fondato su elementi che ogni giornalista - se dotato di buon metodo e professionalità - dovrebbe essere in grado di isolare, giudicare, vagliare e tradurre in un nuovo linguaggio fruibile per i destinatari dei messaggi dell'informazione.

Metodo, deontologia e abilità personali: questo distingue, in teoria, un buon operatore della comunicazione da un cattivo operatore della comunicazione.
Ma questo è vero solo in teoria e coerente all'interno di uno scenario ideale. Nella prassi quotidiana un simile contesto non si verifica quasi mai. E non perché vi sia una perversa inclinazione a distorcere da parte dei media. Semplicemente, le cose sono molto più complesse di quanto sembrino.
E, non ultimo, l'operare - da professionisti dell'informazione - in aziende editoriali soggette alle leggi del profitto e del mercato complica non lievemente uno scenario di per sé assai articolato.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Drenai

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #162 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 11:10:48 »
ma infatti chi lo contesta questo? ho specificato che fanno benissimo a radio6 a esprimere quello che pensano.
quello che trovo assurdo è che fra le 2 quella accusata di fare "propaganda" sia LSR dove il 90% del tempo ci raccontano quanti palleggi fa crecco nell'allenamento della primavera...
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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #163 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 11:28:17 »
tutto vero, ma non c'entra con la "propaganda" di cui parlavi prima.
hai anche postato la definizione, in cui sottolineavi come l'aspetto che ti interessava era quello di cercare di orientare il pensiero dell'ascoltatore.

ebbene, le parole di alcuni giornalisti che lavorano a radio6 sono molto piu tese ad inffluenzare l'ascoltatore. sono intrise dei propri convincimenti e condizionano pesantemente i giudizi che danno.
fanno benissimo eh, intendiamoci. come dici tu è una radio libera e hanno tutto il diritto di stare dalla parte che gli pare. ma è indiscutibile che facciano "propaganda" alla proprie idee in modo molto piu spiccato delle pecorelle di LSR.

Si, però, Drenai, a me sta cosa che chiunque parli fa propaganda alle proprie idee mi sembra, permettimelo, una ovvietà. Quando parlo diffondo le mie idee, così come credo (ne sono convinto) lo fai anche tu, come chiunque altro mette una cassetta delal frutta a terra si alza in piedi e a Hyde Park Corner comincia a parlare di ciò che vuole.
Peraltro, faccio osservare - ma la cosa non ti sarà sfuggita - che a radio6 si parla di lazio tutto il giorno, ma quello che dice e pensa Guidone spesso può essere diverso da quello che dice e pensa Buzzanca, come La Penna. Tutto questo è ovvio, fisiologico, normalissimo. lecito.
Sarebbe strano e a dir poco noioso il contrario.
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Offline franz_kappa

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #164 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 11:34:06 »
Franz, hai detto quello che (se leggi attentamente il mio post) ho detto io. Libertà di informazione però, consentimi, non può essere libertà di mentire. Le opinioni sono un conto, i fatti un altro. Ricordi il discorso del cambio di sponsor?
Continuo a dissentire fermissimamente.
Libertà di informazione è appunto libertà di dire quello che si vuole nel rispetto delle leggi e dei regolamenti che disciplinano l'attività di informazione.
Scrivere che il sole è freddo, che il cane è un volatile o altri falsi materiali è pienamente legittimo. Non è giusto, se vogliamo adottare un approccio 'etico'. Ma è legittimo. Può essere fatto, insomma. E contesto l'affermazione, da qualsiasi parte giunga, che ciò "non va fatto".

Ovviamente chi propala falsità oltraggia la deontologia professionale, tradisce il legame di fiducia con il lettore, scredita il proprio lavoro e, in definitiva, nuoce a se stesso prima che al lettore cui giunge un'informazione falsa.
Da parte mia, dunque, c'è censura più piena nei confronti di una simile condotta.
Ma, allo stesso tempo, rilevo che tale condotta è pienamente lecita, nel senso che il giornalista ha la facoltà di operare male anzi malissimo. E se non viola leggi e norme stringenti lo può fare. Se non passibile di sanzioni legali o sotto forma di regolamenti della categoria saranno i lettori e il mercato a 'punirlo'.

Sulla perdita di credibilità, infine: presuppone un'opinione pubblica matura, che a fronte di un fatto si informa anche da altre fonti. Ma se nessuno chiede conto all'estensore di "Ederson e Petkovic ai ferri corti" del perché abbia detto una cosa che lo stesso giocatore ha smentito in un'intervista, ed anzi si dice "eh, Ederson deve dire così per nascondere la verità, ma quelli hanno fatto un buon lavoro", è ovvio che chi scrive falsità e viene premiato tenderà a farlo sempre di più assecondando l'opinione pubblica Ed è un altro segno di non professionalità, per me.

La fattispecie che hai descritto è coerente con l'attività di ricerca di informazioni non ufficiali e dunque, per loro stessa natura, non attribuibili a una fonte individuabile.
Il giornalista che ha scritto delle tensioni tra Ederson e il tecnico può benissimo aver appreso quell'informazione da terzi. C'è da valutare se si trattasse di fonte autorevole e credibile o meno. Noi esterni questo non possiamo saperlo.
Il giornalista, peraltro, potrebbe aver scritto il falso dicendo il vero, ossia riportando fedelmente quanto appreso da terzi circa i rapporti tra Ederson e Petkovic. Certo, si sarebbe dovuto domandare perché un soggetto terzo gli ha rilevato quell'indiscrezione. Ma in questi casi si innesca una reciproca strumentalizzazione: la fonte usa il gironalista e il giornalista a sua volta usa la fonte.
Ederson, sollecitato ufficialmente sul tema, peraltro ai microfoni della radio ufficiale della Società, non poteva che smentire. Ci mancherebbe altro! Se quelle tensioni non esistono significa che la fonte ha fornito al giornalista, per calcolo doloso o per colposa avventatezza, un'informazione sbagliata (magari esagerando un'umana insoddisfazione del giocatore per il mancato impiego da titolare nelle prime gare della stagione). Ma se le tensioni esistono è evidente che dal giocatore non poteva giungere alcuna conferma formale.

Ecco dunque che quanto scrivi ("[...] è ovvio che chi scrive falsità e viene premiato tenderà a farlo sempre di più" [...]) è a mio immodesto avviso una visione assai parziale e soggettiva di come si esercita l'attività di giornalismo d'approfondimento, d'indiscrezione, di retroscena.

Magari in questo caso è stato fatto assai male da chi ha rilevato che monta la tensione tra il brasiliano e il mister. Ma in generale funziona proprio così: si apprende una cosa riservata, si prova a trovare riscontri indiretti per verificarla, anche solo in parte (ma non è sempre possibile), la si enfatizza per suscitare l'interesse dei lettori, si ottiene quasi sempre l'immancabile smentita. E' il gioco dell'informazione. A ogni livello e in ogni ambito.

L'alternativa è l'informazione ufficiale, le veline passate dalle Autorità. Ma in questo modo la versione è sempre una e unica: quella della fonte primaria.

Sugli insulti tralascio di commentare.
Ti chiedo di precisare, invece. L'espressione "tralascio di commentare" lascia intendere che vi sia, da parte tua, un profondo dissenso nei confronti di quello che ho scritto.
Mi era chiaro - se questo è il tema del contendere - che il tuo era solo un esempio e che non traduce in alcun modo il tuo pensiero.
Ma in ogni caso ti prego di chiarire. Grazie.  :)
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Drenai

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #165 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 11:35:41 »
forse non mi sono spiegato.
secondo me a radio6 fanno benissimo.
hanno un target di ascoltatori e lo perseguono alla grande. inoltre sono daccordo con te che non tutti i conduttori sono uguali e che senz'altro c'è maggiore "libertà".
sei contento?
io non sto assolutamente attaccando radio6. sto semplicemente dicendo che è paradossale accusare LSR di fare propaganda, quando poi la si mette a confronto con radio6. un'emittente in cui chi parla al microfono espone la propria posizione in modo molto piu orientato di quanto si faccia a LSR.

ho quasi l'impressione che su LSR essendo un'espressione ufficiale della società, si abbia un percezione diversa, si faccia quasi una tara preventiva. proprio ieri qualcuno aveva bollato come "minchiata" un'affermazione magari scontata di un giornalista di LSR, ma vera. ecco, questo secondo me è figlio del convincimento involontario che essendo una radio "di regime" abbia il ruolo di diffondere "minchiate" per difendere la società. a prescindere dal merito. sono convinto che la stessa frase detta in una qualsiasi radio "libera" sarebbe passata totalmente inosservata.
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Giglic

Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #166 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 11:37:49 »
Continuo a dissentire fermissimamente.
Libertà di informazione è appunto libertà di dire quello che si vuole nel rispetto delle leggi e dei regolamenti che disciplinano l'attività di informazione.
Scrivere che il sole è freddo, che il cane è un volatile o altri falsi materiali è pienamente legittimo. Non è giusto, se vogliamo adottare un approccio 'etico'. Ma è legittimo. Può essere fatto, insomma. E contesto l'affermazione, da qualsiasi parte giunga, che ciò "non va fatto".

Ovviamente chi propala falsità oltraggia la deontologia professionale, tradisce il legame di fiducia con il lettore, scredita il proprio lavoro e, in definitiva, nuoce a se stesso prima che al lettore cui giunge un'informazione falsa.
Da parte mia, dunque, c'è censura più piena nei confronti di una simile condotta.
Ma, allo stesso tempo, rilevo che tale condotta è pienamente lecita, nel senso che il giornalista ha la facoltà di operare male anzi malissimo. E se non viola leggi e norme stringenti lo può fare. Se non passibile di sanzioni legali o sotto forma di regolamenti della categoria saranno i lettori e il mercato a 'punirlo'.

La fattispecie che hai descritto è coerente con l'attività di ricerca di informazioni non ufficiali e dunque, per loro stessa natura, non attribuibili a una fonte individuabile.
Il giornalista che ha scritto delle tensioni tra Ederson e il tecnico può benissimo aver appreso quell'informazione da terzi. C'è da valutare se si trattasse di fonte autorevole e credibile o meno. Noi esterni questo non possiamo saperlo.
Il giornalista, peraltro, potrebbe aver scritto il falso dicendo il vero, ossia riportando fedelmente quanto appreso da terzi circa i rapporti tra Ederson e Petkovic. Certo, si sarebbe dovuto domandare perché un soggetto terzo gli ha rilevato quell'indiscrezione. Ma in questi casi si innesca una reciproca strumentalizzazione: la fonte usa il gironalista e il giornalista a sua volta usa la fonte.
Ederson, sollecitato ufficialmente sul tema, peraltro ai microfoni della radio ufficiale della Società, non poteva che smentire. Ci mancherebbe altro! Se quelle tensioni non esistono significa che la fonte ha fornito al giornalista, per calcolo doloso o per colposa avventatezza, un'informazione sbagliata (magari esagerando un'umana insoddisfazione del giocatore per il mancato impiego da titolare nelle prime gare della stagione). Ma se le tensioni esistono è evidente che dal giocatore non poteva giungere alcuna conferma formale.

Ecco dunque che quanto scrivi ("[...] è ovvio che chi scrive falsità e viene premiato tenderà a farlo sempre di più" [...]) è a mio immodesto avviso una visione assai parziale e soggettiva di come si esercita l'attività di giornalismo d'approfondimento, d'indiscrezione, di retroscena.

Magari in questo caso è stato fatto assai male da chi ha rilevato che monta la tensione tra il brasiliano e il mister. Ma in generale funziona proprio così: si apprende una cosa riservata, si prova a trovare riscontri indiretti per verificarla, anche solo in parte (ma non è sempre possibile), la si enfatizza per suscitare l'interesse dei lettori, si ottiene quasi sempre l'immancabile smentita. E' il gioco dell'informazione. A ogni livello e in ogni ambito.

L'alternativa è l'informazione ufficiale, le veline passate dalle Autorità. Ma in questo modo la versione è sempre una e unica: quella della fonte primaria.
Ti chiedo di precisare, invece. L'espressione "tralascio di commentare" lascia intendere che vi sia, da parte tua, un profondo dissenso nei confronti di quello che ho scritto.
Mi era chiaro - se questo è il tema del contendere - che il tuo era solo un esempio e che non traduce in alcun modo il tuo pensiero.
Ma in ogni caso ti prego di chiarire. Grazie.  :)

Troppo poco tempo per risponderti per bene come meriteresti  ;)

Ma sugli insulti il "tralascio di commentare" non era riferito a te, quanto agli insulti medesimi  :)

darienzo

R: Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #167 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 17:41:45 »
che poi " incredibile dictu " raccoglie quasi esclusivamente persone legate ad ambienti della contestazione    :-X

Sarà un caso    ::)    ::)    ::)

Io non lo ascolto più da quando c'è la sempre più autorevole emittente ufficiale, mi chiedevo però se anche Pantano avesse passato il Rubicone

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Boks XV

Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #168 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 19:08:43 »
ma quando, come forum, si va in radio, si possono fare domande liberamente?

darienzo

R: la "radiolina di regime"
« Risposta #169 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 19:22:38 »
Se si è ospiti, non penso si possa andare là a fare la voce del padrone. Da quanto ho ascoltato coi vari forum succedutisi ne ho sempre ricavato una bella e sana atmosfera conviviale. Aneddoti, battute, teztimonianze, quello che scalda il cuore. Non nego che mi piacerebbe patecipare una volta

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Boks XV

Re:R: la "radiolina di regime"
« Risposta #170 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 19:27:52 »
Se si è ospiti, non penso si possa andare là a fare la voce del padrone.

no certo, quella del resto credo la facciano i conduttori.
manco la voce grossa, intendo.
domande a ruota libera, però.
si potrebbe chiedere, chessò, se secondo i conduttori la società può davvero aver programmato -scientemente- di condurre la stagione su tre fronti con due attaccanti -dei quali si conoscono a menadito le mende- e due bambini?
cose così.

Offline MagoMerlino

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Re:R: la "radiolina di regime"
« Risposta #171 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 19:32:09 »
no certo, quella del resto credo la facciano i conduttori.
manco la voce grossa, intendo.
domande a ruota libera, però.
si potrebbe chiedere, chessò, se secondo i conduttori la società può davvero aver programmato -scientemente- di condurre la stagione su tre fronti con due attaccanti -dei quali si conoscono a menadito le mende- e due bambini?
cose così.
Sarebbe interessante, ma i conduttori cosa vuoi che ti rispondano? Avranno la loro opinione, che non è quella ufficiale della dirigenza. Diverso se ci fosse la possibilità di porre quelle domande direttamente ai dirigenti... allora si sarebbe interessante.... e divertente....
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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #172 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 19:39:16 »
ma quando, come forum, si va in radio, si possono fare domande liberamente?

certo; ma bisogna ricordare sempre che non si è a casa propria.
A me ed a chi era con me non hanno mai dato liste di cose da non dire/chiedere.
Suppongo che si fidino dell´educazione di chi, andando a casa d´altri
sappia come ci si comporta.

Ma si te leggheno,  boks, per te la vedo ... complicata; minimo minimo te torturano, obbligandoti all´ascolto di TUTTI gli interventi del Presidente dal 19 luglio 2004 ad oggi.
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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #173 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 19:54:25 »
E se venissi puro io? :-\
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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #174 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 20:02:04 »
E se venissi puro io? :-\

già, come si selezionano i partecipanti?

Offline NoSurrender

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #175 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 20:04:44 »
già, come si selezionano i partecipanti?

Allora, al prossimo giro andranno Boks, Mago, Fish, Nascar e NoSurr.

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #176 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 20:07:41 »
Un trio Fish_Mark, Boks XV e Darienzo farebbe furore, spettacolo puro, fuochi artificiali per radio.
Uno si presenza con una scatola gigante di Baci Perugina, uno col forcone e l'altro con un'idea..... successo garantito, ansai gli sponsor come arriverebbero a frotte....
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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #177 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 20:08:38 »
Allora, al prossimo giro andranno Boks, Mago, Fish, Nascar e NoSurr.

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Volete fare il bis della presenza di lotito alla cena di Lazionet?
Mi hanno raccontato la bella figura di alcuni soggetti che non distinguono il forum dalla vita reale
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #178 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 20:09:28 »
Allora, al prossimo giro andranno Boks, Mago, Fish, Nascar e NoSurr.

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Vabbè, ma questa sarebbe un'invasione..... farebbero l'interconnessione pure quelli di Radio6....
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Re:la "radiolina di regime"
« Risposta #179 : Mercoledì 11 Settembre 2013, 20:24:24 »
Vabbè, ma questa sarebbe un'invasione..... farebbero l'interconnessione pure quelli di Radio6....


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