Il vostro giudizio sull'operato di Lotito in questo mercato?

[Zapruder]

Gian Casoni

A mero scopo di documentazione, come si conviene al nickname da me scelto, ricordo che Gian Casoni fu duramente contestato, ai limiti dell'aggressione fisica, ai tempi del possibile ritorno, in qualità di presidente, di Giorgio Chinaglia. Né gioverebbe alla figura di Gian Casoni la pedissequa rassegna stampa, che risparmio a questo consesso, sugli anni della sua presidenza. In particolare, frasi del tipo "i tifosi apprezzano molto questa presidenza, per la sua signorilità" sono del tutto irreperibili. Anche la partecipazione al simpatico movimento noto come "Coscienza della Lazio", sono certo, sarebbe poco apprezzato in chiave storica.

non solo con quei tipetti, ma anche nei confronti di certi comunicatori apparentemente più signorili ma più viscidi.
Perlomeno il gestore parla male perchè magna male.


eppure ricordo nitidamente uno striscione dove in CN si consigliava la formazione da mettere in campo. Era:

Calleri;
Calleri, Calleri, Calleri, Calleri;
Calleri, Calleri, Calleri, Calleri;
Calleri, Calleri.

di solito descritto come mercenario, sia a Roma che a Torino. Se non ricordo male se Lazio-Campobasso fosse finita in parità avrebbe lasciato al 100%.
Se ci sono notizie diverse sarò contento di poterle leggere.


Zoff e Lenzini furono contestati e sbeffeggiati duramente, soprattutto il secondo.

Calleri fu oggetto di durissime contestazioni durante, in particolare, la stagione 1989/90, quella giocata al Flaminio. E' documentabile un esteso (quanto sgrammaticato, che ne fa intuire il probabile redattore) volantino dei romanticissimi Eagles' Supporters, nel quale si contesta all'allora presidente di non essere all'altezza di una Lazio "con il quinto incasso d'Italia". Tutto questo, notazione personale, dopo un decennio in cui una metà classifica in A fu l'ambizione principale (come si evince da dichiarazioni ripetute di molti tifosi) del "popolo laziale".

Risulta anche (cfr. Corriere dello Sport del 26 giugno 1989) che l'allora comproprietario della Lazio assieme a Calleri, il romanista dichiarato Renato Bocchi, volesse far valere il suo 49% e rilevare la società, avendo alle spalle un finanziere romano, tale Cragnotti Sergio (non è un omonimo, è proprio lui), ma il Calleri non volle saperne e, in quello che fu un contrasto durissimo, ebbe la meglio. Calleri poi cedette la Lazio a Cragnotti, come è noto, ma soltanto tre anni più tardi: la rilettura postuma del "salvatore" che poi, non appena se ne presenta l'occasione, cede disinteressato il club a chi potrà fare meglio, è un falso storico.

Quanto a Lenzini, è noto come già nel 1977, a rimbombi dello scudetto non ancora esauritisi, alcuni simpaticoni tuttora in auge nella tifoseria in quanto latori di romantici racconti del bel tempo che fu, gli dedicassero un coro ad personam gonfio di insulti e di inviti ad andarsene.

In generale, non c'è presidente della storia della Lazio che non sia stato ritenuto inadeguato dai tifosi. Non se ne è salvato uno che sia uno. Il tifoso, insomma, può essere paragonato a un orologio che segna sempre la stessa ora: cosa che non può portare a una sola, oggettiva conclusione: è rotto. Ovvero, ha piacere nel segnare quell'ora, ma certo non può essere preso a riferimento per sapere quando è mattina e quando è pomeriggo: molto meglio guardare coi propri occhi. Tra l'altro, questi esemplari vivono in un eterno borbottare per il presente e in un altrettanto eterno rimpianto per il passato, senza accorgersi che trattano in modo diverso gli stessi avvenimenti: cosa che certamente è già stata oggetto di ampie analisi da parte di psicologi e compagnia, ma certamente non riguarda il calcio. Quando saranno vecchi, racconteranno le loro favole di lazialità pura davanti al caminetto, mentre lo sfavillare del fuoco disegnerà sul muro rapide ombre somiglianti a Bigiarelli ed Ancherani (a cui il nobilissimo Lenzini revocò un bel giorno la tessera di socio vitalizio, che bei tempi! deh!), e lo scoppiettare dei ciocchi evocherà nella mente le allegre sparatorie dell'Americana. Ma, appunto, favole e solo favole saranno.

[Brocchi 63]

Quando saranno vecchi, racconteranno le loro favole di lazialità pura davanti al caminetto, mentre lo sfavillare del fuoco disegnerà sul muro rapide ombre somiglianti a Bigiarelli ed Ancherani (a cui il nobilissimo Lenzini revocò un bel giorno la tessera di socio vitalizio, che bei tempi! deh!), e lo scoppiettare dei ciocchi evocherà nella mente le allegre sparatorie dell'Americana. Ma, appunto, favole e solo favole saranno.

       

Gli effluvi di Amenta (non parlo di Daniela, ma dell'ex calciatore con la maglia simil ghiacciolo) hanno prodotto gli effetti desiderati

[Zapruder]

       

Gli effluvi di Amenta (non parlo di Daniela, ma dell'ex calciatore con la maglia simil ghiacciolo) hanno prodotto gli effetti desiderati

Ma no, non credo che simili "visioni" della storia della Lazio richiedano, per materializzarsi nella mente di chi le spaccia, l'ausilio di sostanze allucinogene di tale portata. Più semplicemente, chi s'è sempre lamentato, ne fosse cosciente, dovrebbe prendere atto di non essere mai stato contento di nulla, quindi di avere malvissuto tutto il suo rapporto con la Lazio. Sarebbe drammatica una presa di coscienza del genere. Così, ci si rifugia in un mondo fantastico con basi nella realtà, e quindi l'unica soluzione è quella di mitizzare il passato. Ma siamo nel campo delle mere opinioni, non è un dato oggettivo il fatto che chi si lamenta sempre, da nove anni a questa parte, non sia a posto con sé stesso: quindi è un'affermazione, questa, non spendibile, l'unica oggettività, quando si parla di calcio, provenendo solo e soltanto dal risultato finale della partita.

[Boks XV]

...blablabla...pistoleepalloni...blablabla...asciugacapellidimartini...blablabla...lariservadianastasi...blablabla...quitoilcatetereèpulito?...blablabla...ilsolitopipponedadiecianniastaparte...blablabla...

si parlava della persona Lotito e dispiace che un attento cineoperatore quale lei era sia scivolato, nella fretta di impiantare per la millesima volta la medesima solfa, quasi fosse uno di quegli orsetti meccanici i quali -battendo ossessivamente i piattini- percorrono in su e in giù il binario loro dedicato dal proprietario del baraccone di un luna-park, sulla macchia di morchia untuosa lasciata dagli ascari presidenziali accorsi -come un sol uomo- a difendere l'onorabilità dell'otre supremo.

la persona è assolutamente esecrabile.
il presidente può essere più o meno censurabile, più o meno contestabile.
Giorgio Chinaglia -il DIO UNICO del calcio biancoceleste- è stato probabilmente il peggior presidente nella storia della S.S.Lazio e l'attuale presidente, in tal guisa, si trova una quindicina di livelli sopra.
ciò non toglie che il panzerotto dell'Appia Antica, come persona, non valga nemmeno la pezza che Giorgio Chinaglia usava per lucidare le scarpe di coccodrillo.

credo si colgano le differenze.

[Fabio70rm]

ricordi male.
Un paio di domenica dopo c'era stato il Bologna Lazio, in cui il nostro fu accolto a base di duce, duce

No no, ricordavo bene.

E' vero che ci fu il Bologna Lazio da te citato, ma dopo quella partita cominciò la ferocissima contestazione; tant'è che mi sono andato a ripescare certi interventi all'allora vocedaanorde di "avvertimenti", sul fatto che il vituperato striscione era una risposta a certe "provocazioni" da altri spalti, e preannunciava che sarebbe stato solo il prologo se da lì a poche settimane le cose non sarebbero migliorate.

[Giglic]

si parlava della persona Lotito e dispiace che un attento cineoperatore quale lei era sia scivolato, nella fretta di impiantare per la millesima volta la medesima solfa, quasi fosse uno di quegli orsetti meccanici i quali -battendo ossessivamente i piattini- percorrono in su e in giù il binario loro dedicato dal proprietario del baraccone di un luna-park, sulla macchia di morchia untuosa lasciata dagli ascari presidenziali accorsi -come un sol uomo- a difendere l'onorabilità dell'otre supremo.

la persona è assolutamente esecrabile.
il presidente può essere più o meno censurabile, più o meno contestabile.
Giorgio Chinaglia -il DIO UNICO del calcio biancoceleste- è stato probabilmente il peggior presidente nella storia della S.S.Lazio e l'attuale presidente, in tal guisa, si trova una quindicina di livelli sopra.
ciò non toglie che il panzerotto dell'Appia Antica, come persona, non valga nemmeno la pezza che Giorgio Chinaglia usava per lucidare le scarpe di coccodrillo.

credo si colgano le differenze.

Ni.
Sono d'accordo sul discorso Chinaglia=Dio unico della storia biancoceleste (non sull'unico, ma il discorso fila eccome). Paragonarlo - come persona e come presidente - al testimonial dell'alka selzer (cazzo, mancava solo che chiamasse in causa l'aspro) è fuorviante: Chinaglia è quello che è nella Lazio in quanto CALCIATORE. L'ex cognato della Carfagna è "solo" un presidente (ed agli occhi dei tifosi, come ha giustamente ricordato il sig. zapruder, questa è una colpa a prescindere storicamente per i tifosi)

[Boks XV]

Ni.
Sono d'accordo sul discorso Chinaglia=Dio unico della storia biancoceleste (non sull'unico, ma il discorso fila eccome). Paragonarlo - come persona e come presidente - al testimonial dell'alka selzer (cazzo, mancava solo che chiamasse in causa l'aspro) è fuorviante: Chinaglia è quello che è nella Lazio in quanto CALCIATORE. L'ex cognato della Carfagna è "solo" un presidente (ed agli occhi dei tifosi, come ha giustamente ricordato il sig. zapruder, questa è una colpa a prescindere storicamente per i tifosi)

hai ragione, non unico, sicuramente però quello supremo.
cerco di essere più chiaro.
il peggior presidente della storia della Lazio era una persona con la quale avrei anche passato del tempo.
quello che -a differenza di De Laurentis, Della Valle, Pozzo e degli americani- ci fa alzare le coppe, è uno che non sfiorerei manco con una pertica.

[Zapruder]

si parlava della persona Lotito e dispiace che un attento cineoperatore quale lei era sia scivolato, nella fretta di impiantare per la millesima volta la medesima solfa, quasi fosse uno di quegli orsetti meccanici i quali -battendo ossessivamente i piattini- percorrono in su e in giù il binario loro dedicato dal proprietario del baraccone di un luna-park, sulla macchia di morchia untuosa lasciata dagli ascari presidenziali accorsi -come un sol uomo- a difendere l'onorabilità dell'otre supremo.

la persona è assolutamente esecrabile.
il presidente può essere più o meno censurabile, più o meno contestabile.
Giorgio Chinaglia -il DIO UNICO del calcio biancoceleste- è stato probabilmente il peggior presidente nella storia della S.S.Lazio e l'attuale presidente, in tal guisa, si trova una quindicina di livelli sopra.
ciò non toglie che il panzerotto dell'Appia Antica, come persona, non valga nemmeno la pezza che Giorgio Chinaglia usava per lucidare le scarpe di coccodrillo.

credo si colgano le differenze.

E' una sua legittima opinione, egregio Boks1937. Ma rientra, per definizione, nel campo della visione soggettiva. Altri possono trovare Lotito la persona più amabile del mondo, e tale opinione ha il medesimo valore della sua. Né il fatto che una delle due opinioni sia in maggioranza rispetto all'altra la qualifica, per questo, come veritiera: curiosando nei suoi post passati (è bene "conoscere" un forum prima di addentrarvisi) sono sicuro che lei sia alquanto d'accordo, su questo concetto.

A questo punto, converrà che l'unico parametro oggettivo di valutazione siano i risultati della Lazio, a prescindere dalla simpatia che si possa provare per i suoi tesserati e dirigenti. Mi pare anche, tra l'altro, di intuire che lei sia disponibilissimo ad avere anche Belzebù alla presidenza, se questi ci portasse in bacheca un paio di Coppe Campioni. Quindi, i suoi rilievi sulla "persona" Lotito sono evidentemente fini a sé stessi, per quanto legittimi:
 più degni tuttavia di una rumorosa e inconcludente assemblea di condominio (cui, a fronte del puntuale rimbalzo di "sì bravo, c'hai raggione, è così, l'amministratore rubba" tra un sette-otto persone, questo forum pare tristemente somigliare), che di una discussione sul calcio.

[Brocchi 63]

Ma no, non credo che simili "visioni" della storia della Lazio richiedano, per materializzarsi nella mente di chi le spaccia, l'ausilio di sostanze allucinogene di tale portata. Più semplicemente, chi s'è sempre lamentato, ne fosse cosciente, dovrebbe prendere atto di non essere mai stato contento di nulla, quindi di avere malvissuto tutto il suo rapporto con la Lazio. Sarebbe drammatica una presa di coscienza del genere. Così, ci si rifugia in un mondo fantastico con basi nella realtà, e quindi l'unica soluzione è quella di mitizzare il passato. Ma siamo nel campo delle mere opinioni, non è un dato oggettivo il fatto che chi si lamenta sempre, da nove anni a questa parte, non sia a posto con sé stesso: quindi è un'affermazione, questa, non spendibile, l'unica oggettività, quando si parla di calcio, provenendo solo e soltanto dal risultato finale della partita.

Non credo sia prerogativa solo del nostro tifo.
Ad esempio, durante il mio soggiorno a milano ricordo perfettamente un'aggressione a Nils Liedholm, una tra le persone più gradevoli di questo mondo, nonchè una contestazione feroce a berlusconi durante il primo anno di presidenza e l'antennista successivamente. Addirittura fu contestato Sacchi, nonostante le vittorie in campo mondiale e anche Capello qualche vaffa se lo è preso.
Di sponda inter ricordo una contestazione feroce a Pellegrini l'anno successivo allo scudetto del Trap, dopo uno 0-0 contro il Verona in casa.
Oggettivamente il tifoso della Lazio a volte risulta leggermente cacacazzi, magari pretende l'impossibile ed il solo aver contestato Maestrelli e Chinaglia lo ritengo peccato mortale, però tornando a lotito , beh se iniziamo a discuterne serenamente senza i soliti soldatini pro/contro credo che le figure da cioccolataio che continua ad incassare coi suoi comportmenti arroganti, intaccano il tanto di buono conquistato sul campo.
Poi chiaramente, questa è una mia opinione personale, discuterne serenamente fà solo che bene a noi. lui certi comportamenti non li cambierà mai 8e neanche certe campagne acquisti9

[Brocchi 63]

A questo punto, converrà che l'unico parametro oggettivo di valutazione siano i risultati della Lazio, a prescindere dalla simpatia che si possa provare per i suoi tesserati e dirigenti.

Risultati che, stando all'ultimo campionato si sono fermati a gennaio (secondo posto in classifica e finale di Coppa Italia raggiunta).
Poi una serie di risultati negativi culminati dal sorpasso in classifica di quelli che erano 10 punti sotto, prima dell'esegesi del 26 maggio. Data ultima di vita di quegli altri, ai quali il 22 settembre p.v. sarà dedicato un memorial.
Periodo negativo coinciso con l'infortunio di Klose a Genova; le domando, l'ultima campagna acquisti ha previsto il rafforzamento del reparto a cui Klose fà riferimento?

[Zapruder]

Non credo sia prerogativa solo del nostro tifo.
Ad esempio, durante il mio soggiorno a milano ricordo perfettamente un'aggressione a Nils Liedholm, una tra le persone più gradevoli di questo mondo, nonchè una contestazione feroce a berlusconi durante il primo anno di presidenza e l'antennista successivamente. Addirittura fu contestato Sacchi, nonostante le vittorie in campo mondiale e anche Capello qualche vaffa se lo è preso.
Di sponda inter ricordo una contestazione feroce a Pellegrini l'anno successivo allo scudetto del Trap, dopo uno 0-0 contro il Verona in casa.
Oggettivamente il tifoso della Lazio a volte risulta leggermente cacacazzi, magari pretende l'impossibile ed il solo aver contestato Maestrelli e Chinaglia lo ritengo peccato mortale, però tornando a lotito , beh se iniziamo a discuterne serenamente senza i soliti soldatini pro/contro credo che le figure da cioccolataio che continua ad incassare coi suoi comportmenti arroganti, intaccano il tanto di buono conquistato sul campo.
Poi chiaramente, questa è una mia opinione personale, discuterne serenamente fà solo che bene a noi. lui certi comportamenti non li cambierà mai 8e neanche certe campagne acquisti9

Siamo sempre nel campo della valutazione soggettiva. Il 13 maggio 1974, Luciano Spinosi, allora in forza alla Juventus, ironizzava sull'ennesimo rigore concesso alla Lazio in quel campionato: tanto per dire come il mito di uno scudetto, se visto da un'altra angolazione, può sembrare tutt'altra cosa. Ritroviamo lo Spinosi, tra l'altro individuo di acclarata fede romanista, sulla panchina della Lazio, qualche anno più tardi: non mi pare di ricordare che la cosa abbia scatenato pruriti e sofferenze incontenibili: soprattutto perché, e qui vorrei sottolineare il ruolo determinante della propaganda, a nessuno venne in mente di andare a spulciare il curriculum antilaziale di Spinosi, cosa che invece oggi avverrebbe senza dubbio. Immaginiamo Lotito che revoca (episodio citato qualche post fa) la tessera gratuita a Sante Ancherani, se ne parlerebbe per anni... Il problema, vero, è che alcuni pretendono che le proprie visioni personali, comunque motivate, diventino patrimonio comune.

E che, soprattutto, non si riesca a parlare di altro.

[Boks XV]

Mi pare anche, tra l'altro, di intuire che lei sia disponibilissimo ad avere anche Belzebù alla presidenza, se questi ci portasse in bacheca un paio di Coppe Campioni.

avoglia, figuriamoci se non mi contento dell'otre che mi porta le tre coppette -una delle quali epocale e definitiva, tipo la Coppa Rimet al Brasile 1970- che, nel palmares ultrasecolare della Lazio, sono faccenda cospicua.

gli è che mi resta, l'otre, una macchia di sugo d'abbacchio sulle pagine del libro della storia della nostra amata S.S.

[Giglic]

avoglia, figuriamoci se non mi contento dell'otre che mi porta le tre coppette -una delle quali epocale e definitiva, tipo la Coppa Rimet al Brasile 1970- che, nel palmares ultrasecolare della Lazio, sono faccenda cospicua.

gli è che mi resta, l'otre, una macchia di sugo d'abbacchio sulle pagine del libro della storia della nostra amata S.S.

Vero. Ma cucinato benissimo.

[Skorpius]

avoglia, figuriamoci se non mi contento dell'otre che mi porta le tre coppette -una delle quali epocale e definitiva, tipo la Coppa Rimet al Brasile 1970- che, nel palmares ultrasecolare della Lazio, sono faccenda cospicua.

gli è che mi resta, l'otre, una macchia di sugo d'abbacchio sulle pagine del libro della storia della nostra amata S.S.

sarei curioso di vedere secondo te gli altri presidenti del passato che macchia sono (a parte cragnotti che è ovviamente caviale)

[fish_mark]

Mi pare anche, tra l'altro, di intuire che lei sia disponibilissimo ad avere anche Belzebù alla presidenza, se questi ci portasse in bacheca un paio di Coppe Campioni.

se si pensa - credo lei sia documentato - che durante la stagione 1982-83 comparve sui giornali per qualche giorno la notizia che la Finivest fosse interessata all'acquisto della SSLazio staremmo allo stadio  tutti (lettori del Fatto e attivisti di Forza nuova, iscritti al PD e frequentatori di parrocchie) allo stadio a urlare "meno male che Silvio c'è".
Peranto, si conclude che al tifoso, in estrema sintesi, se l'amministratore è sgraziato e porta delle cravatte orribili, non gliene frega una mazza: l'importante che l'ascensore funzioni e ci porti in Champions league.

[Giglic]

se si pensa - credo lei sia documentato - che durante la stagione 1982-83 comparve sui giornali per qualche giorno la notizia che la Finivest fosse interessata all'acquisto della SSLazio staremmo allo stadio  tutti (lettori del Fatto e attivisti di Forza nuova, iscritti al PD e frequentatori di parrocchie) allo stadio a urlare "meno male che Silvio c'è".
Peranto, si conclude che al tifoso, in estrema sintesi, se l'amministratore è sgraziato e porta delle cravatte orribili, non gliene frega una mazza: l'importante che l'ascensore funzioni e ci porti in Champions league.

Il punto è proprio questo: se per te se non si va in CL è comunque un fallimento, non posso che darti ragione. ma tifando per la Lazio, di fallimenti ne vivrai parecchi, indipendentemente dai presidenti. Io ho forti dubbi che l'obiettivo sia questo. Lo può essere per le strisciate, per i luridi (che infatti ogni anno finiscono regolarmente come don falcuccio), forse per il napoli soccer e la florentia viola: per noi, a mio modo di vedere, sarebbe un risultato molto oltre le aspettative. Ogni anno.

[Zapruder]

se si pensa - credo lei sia documentato - che durante la stagione 1982-83 comparve sui giornali per qualche giorno la notizia che la Finivest fosse interessata all'acquisto della SSLazio staremmo allo stadio  tutti (lettori del Fatto e attivisti di Forza nuova, iscritti al PD e frequentatori di parrocchie) allo stadio a urlare "meno male che Silvio c'è".
Peranto, si conclude che al tifoso, in estrema sintesi, se l'amministratore è sgraziato e porta delle cravatte orribili, non gliene frega una mazza: l'importante che l'ascensore funzioni e ci porti in Champions league.

Mi duole correggerla: la notizia del presunto interessamento di tale Silvio Berlusconi all'acquisto della Lazio apparve già su un numero di Eagles' Supporters, nel 1980 o 1981.

[Boks XV]

sarei curioso di vedere secondo te gli altri presidenti del passato che macchia sono (a parte cragnotti che è ovviamente caviale)

in termini di risultati gestionali e sportivi si può arrivare fino agli schizzi di fango o peggio.
ma, visto che -e trecento, vediamo se ora è finalmente chiaro- mi riferisco solo alla persona, a petto del Fiasco di Cortina tutto diventa rose e violette.

[fish_mark]

Il punto è proprio questo: se per te se non si va in CL è comunque un fallimento, non posso che darti ragione. ma tifando per la Lazio, di fallimenti ne vivrai parecchi, indipendentemente dai presidenti. Io ho forti dubbi che l'obiettivo sia questo. Lo può essere per le strisciate, per i luridi (che infatti ogni anno finiscono regolarmente come don falcuccio), forse per il napoli soccer e la florentia viola: per noi, a mio modo di vedere, sarebbe un risultato molto oltre le aspettative. Ogni anno.

Dunque, caro Giglic, intervengo per precisare il senso della mia critica alla presidenza.
Partiamo da un dato incontrovertibile. Chi parla di terzo posto sono anzitutto i dirigenti e in questo senso si veda Tare in CS dopo la vittoria della Coppa Italia.
Mi conosci e sai la mia età, grosso modo la tua, e abbiamo visto, soprattutto nella prima parte della nostra esistenza, dopo i fuochi d'artificio dello scudetto tanta tanta sofferenza, ma vera e nera!!! Poi arrivò Don sergio e ci facemmo veramente delle crasse risate, ma ci ricodavamo di quando mangiavamo pane e cipolla. 

Detto questo il tifoso laziale può e deve aspirare all'Europa, ai piani alti della classifica perché ha una società che può farlo, per risorse umane e materiali e per storia, che non è così modesta come ci si intestardisce ad affermare. Questo non significa che la società DEVE ottenre tutto questo e tanto meno ogni anno, perché la garanzia non ce l'ha nessuno e anche perché capita e neanche raramente agli altri che debbano rinunciare a scudetti e coppe europee. Ad esempio, la grande Roma per il terzo anno CON-SE-CU-TI-VO non parteciperà alle coppe europee, a differenza di noi, e anche per l'Inter non la situazione non è molto diversa.

Il compito quindi di una società come la Lazio è puntare sempre a quell'obiettivo ben sapendo le difficoltà quotidiane che abbiamo davanti. Non c'è nessuna pretesa: c'è anzi il rispetto di chi lavora per questo, che però deve ricordarsi che questo è il suo compito (e lo sa bene) come di chiunque altro sia al suo posto.

Mi duole correggerla: la notizia del presunto interessamento di tale Silvio Berlusconi all'acquisto della Lazio apparve già su un numero di Eagles' Supporters, nel 1980 o 1981.

Grazie per la precisazione. Mi ricordavo a memoria degli articoli comparsi su Il Messaggero nella primavera del 1983.
Tuttavia, Ella mi conferma questo interessamente. Già mi sogno Gullit che si allena al Maestrelli.

PS Peraltro, come Ella, docuementatissimo saprà, anche un altro grande presidente era un tifoso laziale. Paolo Mantovani che tanto fece grande la Sampdoria.

[Skorpius]

in termini di risultati gestionali e sportivi si può arrivare fino agli schizzi di fango o peggio.
ma, visto che -e trecento, vediamo se ora è finalmente chiaro- mi riferisco solo alla persona, a petto del Fiasco di Cortina tutto diventa rose e violette.

Alla persona mi riferivo.. anche i presidenti passati erano persone