Romanzo musicale

[leomeddix]

Una delle più belle canzoni di Vasco Rossi è Liberi Liberi, un brano che è il testamento di una generazione che aveva sognato un mondo diverso e che invece -a partire dagli anni 80- si è ritrovata impantanata in una realtà culturalmente desolante, volgare, opportunista.
In questo momento di forte travaglio per l’ambiente della nostra Lazio, vorrei dedicare questa canzone a tutti i laziali liberi, a coloro che non si arrendono di fronte all’arroganza e alla violenza di fascistelli ed ‘opinionisti’ radiofonici che vogliono infangare la storia della più antica Polisportiva europea.
Belli ciao. 

 

[Fabio70rm]

Semplicemente perfetti, live esattamente uguali ai dischi in studio.

Una macchina da guerra, altro che "gigante gentile"!!

Parti in se per se ripetitive a loop, incastrate in ritmiche contrapposte tra loro, l'insieme ascoltato è da mal di testa nel cercare di seguirne le ritmiche.

Ma anche le atmosfere: dal sound duro quasi hard al melodico, alla polifonia vocale ( i queen al confronto erano dei dilettanti), dissonanze che scoppiano all'improvviso in cadenze IV-V-I quasi scolastiche...

E perchè a questi che gli dici??

[leomeddix]

In questi giorni di calura opprimente, è giusto ricordare che ad inventare l’Estate sono stati gli italiani. Intendo l’Estate come genere musicale, con cui si celebravano le vacanze estive non come una normale pausa dal lavoro, ma come una diversa e più giusta dimensione del vivere. L’invenzione risale agli anni del boom economico, quando il rito della vacanza estiva diviene il simbolo del nuovo benessere. Erano gli anni in cui la piccola borghesia ma anche la classe operaia si incolonnavano sulle utilitarie per raggiungere le spiagge sovraffollate di Ostia o Fregene, dove poi era poi obbligatorio consumare panini con la frittata ed imbastire amori fugaci.
Tutto ebbe inizio con Legata ad un granello di sabbia cantata da Nico Fidenco, dopo di cui il genere musicale vacanziero esplose: Stessa spiaggia stesso mare di Piero Focaccia, Sapore di Sale di Gino Paoli, la saga di Edoardo Vianello (Abbronzatissima, Pinne, fucile ed occhiali, Il peperone), Saint Tropez di Peppino Di Capri, Azzurro cantata da Celentano, Ho scritto t’amo sulla sabbia di Franco I e Franco IV, Luglio di Riccardo del Turco, e tante altre. Tra gli eroi di quell’epoca ormai lontana vogliamo ricordare anche Los Marcellos Ferial, che a dispetto del nome esotico erano italianissimi e divennero celebri con Cuando calienta el sol.

[leomeddix]

Raffaella Pelloni, in arte Raffaella Carrà, può essere considerata la più popolare icona della televisione italiana. Soubrette, cantante, attrice, ballerina, conduttrice televisiva e radiofonica, nacque a Bologna nel 1943, lontana discendente del celeberrimo brigante Stefano Pelloni, alias il Passator cortese.
La Carrà arrivò al successo negli anni ’70, conducendo Canzonissima e diventando -in un paese bigotto come l’Italia- il simbolo della trasgressione col suo ombelico mostrato senza pudori e ballando l’eversivo Tuca Tuca (ovvero: Tocca Tocca).
Presto la sua popolarità travalicò i confini italiani, e questa straordinaria artista si impose come grande star in tutta l'Europa ed in America latina. Nella bigotta Spagna post franchista le canzoni di Raffaella divennero inni di libertà non solo per le casalinghe, ma anche per le trans e le drag queen del quartiere Chueca di Madrid. Lo stesso accadde in Sud America, dove canzoni come Fiesta e Pedro furono uno schiaffo pop in faccia ai regimi reazionari dell’epoca. Proprio la canzone Pedro dimostra la popolarità senza tempo di Raffaella Carrà: questa canzone, infatti, nel 2021 è diventato l’inno dedicato dai tifosi laziali a Pedro Rodriguez Ledesma, calciatore di classe immensa che l’anno prima aveva militato nella roma e al quale -inspiegabilmente- i giallorossi non avevano rinnovato il contratto (fatto che conferma ancora una volta l'universale nomea di “cugini stupidi” affibbiata ai romanisti).

[Frusta]

 Pedro Rodriguez Ledesma, calciatore di classe immensa che l’anno prima aveva militato nella roma e al quale -inspiegabilmente- i giallorossi non avevano rinnovato il contratto...

Per me non glielo hanno rinnovato per invidia. Cito Wiki:
È l'unico calciatore ad aver vinto tutti i maggiori trofei internazionali sia a livello di club sia per nazionali: nel suo palmarès, che conta 25 titoli complessivi, annovera infatti la UEFA Champions League, la Supercoppa UEFA e la Coppa del mondo per club, vinte con il Barcellona; l'Europa League, vinta con il Chelsea; il campionato del mondo e il campionato europeo, vinti con la nazionale spagnola.
Del resto uno così in un' armata brancaleone che dal giurassico in poi ha vinto solo un bonsai che ci stava a fare?

[leomeddix]

Era il luglio del 1980, mi ero appena diplomato al liceo, e con tre amici -Maurizio, Walter e Marina- partimmo alla conquista della Mitteleuropa. Viaggiavamo sulla vecchia Wolkswagen di Walter, che all'apparenza non sembrava un mezzo molto affidabile, e che invece si  comportò alla grande. Prima tappa fu Monaco di Baviera, ma -devo dire la verità- di quella città ricordo molto poco, perchè già di pomeriggio le pinte di birra ci riducevano come mostri. Poi di dirigemmo verso Vienna, città bella, ordinata e piena di verde: rispetto a Roma sembrava un altro pianeta. Lì, il 3 agosto entrai in un posto pubblico telefonico, e vidi un italiano che leggeva il giornale con la notizia a tutta pagina della strage di Bologna. Ebbi un colpo al cuore, provai un senso di pena e di rabbia verso un Paese come il nostro che in quel momento mi sembrò maledetto.
Il giorno dopo -abbastanza depressi- riprendemmo il nostro viaggio verso l'ultima tappa: Praga. La sera, appena arrivati, avemmo la fortuna di conoscere, in una specie di osteria, Tomas e Veronika, un coppia di quarantenni simpatici, un po' malinconici e dal cuore generoso. Tomas -che lavorava in un albergo e conosceva un po' di inglese- ci prese subito in simpatia e nei giorni successivi si aprì ai ricordi: da giovane aveva militato nelle organizzazioni giovanili di partito, ma quando i sovietici nel '68 invasero il suo Paese per soffocare la Primavera di Praga, si schierò con i rivoltosi. Parlava senza rabbia, era abituato ad esprimersi con cautela, ma non mostrava rassegnazione: una sera -ospiti a casa sua- ci disse che dopo l'inverno sarebbe tornata la primavera. Si offrì nel ruolo di cicerone per guidarci nei meandri di Praga, e per prima cosa ci portò a piazza San Venceslao, indicandoci il punto in cui si era immolato Jan Palach, l'eroe della loro resistenza.
Tanti anni sono passati da allora, ma il ricordo di Tomas e Veronika non mi ha mai abbandonato. Ovunque ora siano, questa canzone è dedicata a loro.

[Frusta]

Leo, a breve, davanti al prossimo piatto d'amatriciana (come al solito ci divideremo in parti uguali i compiti: a te l' incombenza di cucinare ed a me quella de magnà  non è che posso fare tutto io, del resto) mi svelerai il mistero che spinge alcuni comunisti (non tutti, solo alcuni, quindi parlo di te in particolare e non di quelli che hanno applaudito la marcia dei carrarmati sovietici a Budapest e 22 anni dopo a Praga, quindi mi riferisco a quelli spinti da un senso solidamente critico) a continuare a sperare che prima o poi si realizzi un ideale che ha puntualmente e dolorosamente fallito ogni volta che è stato messo in pratica.
Lo so che l' ideale è perfetto ma l' uomo no, quindi la colpa è dell' uomo e non dell' ideale (Ne ha fatti di danni quel pericoloso cialtrone -giudizio di Schopenhauer che faccio mio- di Hegel, eh) ma se l' uomo è imperfetto e mai si perfezionerà, che cazzo continuiamo a cerca' d' acchiappa' la luna nel pozzo?
P.s.
Il vino deve esse cesanese, quindi lo porto io.

[Frusta]

E ce deve sta' anche l'altro amico nostro.

[Arch]

Frusta, rispondi ad una mia curiosità:
In quale sistema politico reale (quindi esistente) ti piacerebbe vivere? Escludi, ovviamente i casi estremi.

[Frusta]

Non chiedo molto,.
Dato che preferisco distinguere in maniera oggettiva, quindi fra chi sta sopra in virtù del potere economico e chi sta sotto in virtù del fatto che lo subisce, piuttosto che (destra/sinistra) in maniera ideologica, dato che tutti gli ideali  sono stati sempre aggirati dal potere economico, vorrei vivere in un sistema che, a volte se pure in tempi brevi, si è verificato, e  Potere e Opposizione hanno trovato momenti di equilibrio.
Ho messo finalmente un punto alla fine della frase per non renderla troppo foscoliana,  ma Foscolo se lo poteva permettere perché si faceva capire benissimo e io non posso essere al suo livello, quindi ho messo un bel punto e mo' continuo.
L'equilibrio storicamente si è rotto sempre quando l'opposizione è diventata una finta opposizione concedendo automaticamente più potere al Potere.
In questo momento storico la bilancia pende tutta dalla parte del Potere.

[leomeddix]

Leo, a breve, davanti al prossimo piatto d'amatriciana mi svelerai il mistero che spinge alcuni comunisti (...) a continuare a sperare che prima o poi si realizzi un ideale che ha puntualmente e dolorosamente fallito ogni volta che è stato messo in pratica.

Caro Frusta, questa domanda è scontata come una cazzata di Ibanez al derby
La Storia ha i suoi tempi, che non coincidono necessariamente con i miei o i tuoi desideri individuali. Ti faccio un esempio: la borghesia nacque intorno al XII secolo (in Italia), ma per arrivare al potere impiegò la bellezza di 700 anni, dopo innumerevoli tentativi falliti, compromessi, avanzate, arretramenti. L'esperienza comunista del Novecento è stato solo il primo tentativo di superare il capitalismo, ma non sarà l'ultimo, perchè il capitalismo, come ogni fenomeno storico, ha un inizio, uno sviluppo e una fine.
Se ai tempi della Rivoluzione francese fosse esistita Internet, sono convinto che tu da Borboni.Net  avresti pontificato contro il popolo che assaltava la Bastiglia ("Aoh, ma 'ndò annate? Nun lo sapete che er vostro ideale ha puntualmente e dolorosamente fallito? Nun c'avete er pane? magnateve le brioches!!"). Insomma, staremmo ancora nell'epoca dei Sovrani assoluti e del Papa re (cosa che a te e alla destra reazionaria non dispiacerebbe affatto, vè?  ).
Insomma, fatte le dovute proporzioni, tu sei lo Schopenhauer de noantri: "La vita è un pendolo che oscilla tra noia e dolore, con qualche attimo di felicità quando si è davanti ad un piatto di amatriciana".

vorrei vivere in un sistema che, a volte se pure in tempi brevi, si è verificato, e  Potere e Opposizione hanno trovato momenti di equilibrio.

Ah, ecco perchè sei un supporter del sistema politico creato dal tuo amico conoscente Putin. Lì si che c'è equilibrio tra Potere e Opposizione!!! 

E ce deve sta' anche l'altro amico nostro.

Ovviamente!

[Frusta]

Leo, come al solito i tuoi preconcetti non ti impediscono di afferrare la straminchia di un cazzo di quello che dico, però te vojo bene lo stesso.
  Come se dice nella magna Romagna "nessuno siam perfetti ognuno abbiamo i suoi difetti"

[Frusta]

  Eheheh, pardon, cancella quel "non". Mettici: ti hanno.
Dimenticavo.
Ai tempi della rivoluzione francese sarei stato fra gli assaltatori della Bastiglia per lo stesso motivo per cui negli anni 30 sarei stato a fa'  "le vacanze a Ventotene".
Gli stessi che oggi vedono me schierato contro quella marionetta di Biden e chi gli tiene i fili te dalla loro parte. 

[leomeddix]

Leo, come al solito i tuoi preconcetti non ti impediscono di afferrare la straminchia di un cazzo di quello che dico, però te vojo bene lo stesso.

Effettivamente non è sempre facile comprendere il senso delle tue supercazzole, ma ti voglio bene anch'io; ed anzi, estrapolando dai Sonetti corropolesi:

io t'amo, e t'amo tal come amare s’usa
l’amico tardo, o il figlio sfortunato,
o il vecchio dalla mente un po’ confusa.

Ai tempi della rivoluzione francese sarei stato fra gli assaltatori della Bastiglia per lo stesso motivo per cui negli anni 30 sarei stato a fa'  "le vacanze a Ventotene".

Eccerto, a te Zelig te spiccia casa 

[Frusta]

io t'amo, e t'amo tal come amare s’usa
l’amico tardo, o il figlio sfortunato,
o il vecchio dalla mente un po’ confusa.

  M' hai tolto le parole di bocca

[Arch]

Io, però, o Frusta, chiedevo un paese ove tu vorresti vivere perché rispondente al tuo ideale politico e sociale. Se esiste ne discutiamo, altrimenti è come il sistema comunista: non applicabile.

[leomeddix]

Io, però, o Frusta, chiedevo un paese ove tu vorresti vivere perché rispondente al tuo ideale politico e sociale. Se esiste ne discutiamo, altrimenti è come il sistema comunista: non applicabile.

Hai ragione, ma ora non è il momento di porre a Frusta questioni irrisolvibili. Ora, nello spirito originario del topic, è il momento di tornare allo stato di armonia universale.

Dai, tutti insieme...

[leomeddix]

A Frusta, ma stai a cantà si o no? Ennamo, su...

[Frusta]

Leo, guarda che il mondo ideale lo sogni tu mica io, io bado a quello pratico.
Pe' le cose che canti te io so' stonato 

[Frusta]

Io, però, o Frusta, chiedevo un paese ove tu vorresti vivere perché rispondente al tuo ideale politico e sociale. Se esiste ne discutiamo, altrimenti è come il sistema comunista: non applicabile.

Ma come, t'ho detto che non ho ideali, che il padre dell' idealismo (i tre "ismi" che hanno insanguinato il secolo scorso sono figli suoi) si è rivelato un pericoloso cialtrone e tu mi chiedi qual è il mio "ideale" politico?
Al massimo ti posso ripetere quello che diceva Churchill, e cioè che la democrazia è la peggiore forma di governo, eccezion fatta per tutte le altre.
Il sistema migliore, con tutti i suoi difetti, è quello in cui tu ed io siamo vissuti, e risulta tale con qualsiasi altro sistema tu lo voglia confrontare.
E' migliorabile perché non è né un "ismo" né un "esimo" e lo è appunto perché prevede una forza che gli si possa opporre.
Se poi tu conosci qualche ideologia che abbia un ismo o un esimo come suffisso la cui applicazione abbia dato risultati migliori rispetto a quella in cui sei vissuto fammelo sapere.
Ora le cose stanno andando a cazzo perché il sistema finanziario si sta pappando quello democratico.
E lo può fare perché NESSUNO vi si sta opponedo.