Autore Topic: Intervista a De Martino su Globalist  (Letto 2663 volte)

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Brocchi 63

Intervista a De Martino su Globalist
« : Giovedì 22 Agosto 2013, 15:17:08 »
De Martino: la Lazio scenderà in campo con una maglia antirazzismo

Dopo la squalifica della Curva Nord il responsabile della comunicazione lancia l'iniziativa ai tifosi: scegliete uno slogan per rifiutare l'etichetta infame di razzisti.

di Francesca Demirgian

Dopo la squalifica della Curva Nord nella prima giornata in casa, in seguito ai cori razzisti contro i giocatori di colore della Juve nella Supercoppa, il responsabile della comunicazione della Lazio, Stefano De Martino, ha lanciato un'iniziativa per rifiutare l'etichetta di razzisti.
Domenica 25 agosto in occasione di Lazio-Udinese la squadra biancoazzurra indosserà una maglia con un slogan antirazzismo. I tifosi avranno tempo 24 ore per fare la loro proposta sul profilo Facebook della Lazio.

Noi di Globalist abbiamo intervistato De Martino per conoscere più da vicino l'iniziativa rivolta ai tifosi e, come ha affermato lo stesso responsabile della comunicazione biancoazzurra, a tutto il "mondo Lazio".

Come è nata l'iniziativa?
«La società ha pensato di mandare un messaggio forte per rifiutare l'etichetta di razzisti, come già fatto in passato. Abbiamo pensato di dare voce alla gente, ai tifosi, così saranno loro a scegliere lo slogan da scrivere sulle maglie della Lazio. La nostra intenzione è quella di lanciare un messaggio forte all'Italia e a tutto il "mondo Lazio".Lo slogan che più ricorrerà nelle prossime 24 ore sarà quello scelto. Questa è solo una delle iniziative che abbiamo in mente e che metteremo in pratica perché la Lazio si liberi di questa etichetta infame».

Qual è la posizione della Lazio rispetto al razzismo?
«La Lazio, da sempre, sia per bocca del suo presidente, sia attraverso l'intera società, ha dimostrato di prendere le distanze da atteggiamenti razzisti. La Lazio è storicamente una società che ha contrastato ogni tipo di comportamento di questo tipo».

Che messaggio dovrebbero dare tutti, società, media e tifosi, per abbattere questa piaga che riguarda non solo la Lazio ma tutte le tifoserie?
«Credo che il messaggio vada tradotto in fatti e con una serie di iniziative, come quella che stiamo proponendo noi. Mi piacerebbe molto se tutte le squadre italiane diventassero protagoniste di un messaggio per un'azione comune contro il razzismo e la nostra società è disponibile a collaborare per qualunque tipo di iniziativa che abbia questo importante obiettivo».


Offline zorba

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Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #1 : Giovedì 22 Agosto 2013, 16:10:45 »
Ottima iniziativa, per quanto mi riguarda.

Meglio dell'immobilismo assoluto, come in passato.

Ora sotto con i: "si, vabbé, però...."


Butto là, un'altra inziativa che la S.S. Lazio potrebbe promuovere: invitare il ministro Cecilie Kyenge ad assistere in tribuna alla partita Lazio-Udinese, considerato il ruolo istituzionale che riveste e considerate le sue dichiarazioni (richieste) all'indomani della squalifica della curva Nord.

 ;)
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Pomata

Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #2 : Giovedì 22 Agosto 2013, 16:33:58 »
Cosí riconosciamo la colpa... :P

MAGLIETTA E SCRITTA NO RACISM, SEMPRE, POI COMINCERANNO A VOLERCI ACCOSTARE QUALCHE SPONSOR...

Giglic

Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #3 : Giovedì 22 Agosto 2013, 16:34:43 »
Perchè l'iniziativa l'anno sorso fu interrotta? Anche quest'anno dopo una partita si riporrà la maglia in naftalina come tutte le cose "una tantum" tipo vestito della prima comunione?

Iniziativa ridicola, visti i precedenti, per quanto mi riguarda. E non per il messaggio stile "voglio la pace nel mondo".

Offline Drenai

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Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #4 : Giovedì 22 Agosto 2013, 16:37:21 »
si sa come la penso su questa faccenda, quindi non mi ripeto anche per non riaprire inutilmente vecchie polemiche. poi tanto c'è comunque qualcuno che non ci arriva e perculeggia con le faccine.
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Larry Bird

Offline benvolio

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Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #5 : Giovedì 22 Agosto 2013, 16:41:29 »
Concordo con Giglic, iniziativa ridicola e, aggiungo, ipocrita se isolata e non riproposta (eventualmente insieme ad altre). Se avessimo continuato lo scorso anno, avremmo se non altro attestato la volonta' societaria di smarcarsi dalle parti peggiori dei tifosi. Ora o diventa una vera e propria campagna istituzionale oppure e' meglio tacere. D'altro canto sembra che la questione sia non darla vinta all'ipocrisia del sistema e quindi tenersi i razzisti in casa senza fiatare...

Pomata

Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #6 : Giovedì 22 Agosto 2013, 16:42:42 »
La scritta sulla maglietta dovrebbere esserci sempre, con il tempo la apprezzeranno anche gli sponsor.

È possibile che in un mondo fatto di immagine e comunicazione non si riesca a capirlo?

Offline Andre

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Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #7 : Giovedì 22 Agosto 2013, 16:45:01 »
basterebbe prendere in prestito il logo dell'Uefa, o dar voce ad una organizzazione internazionale ... per tutta la stagione, ovviamente, in ogni caso sicuramente quando giochiamo in Europa
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline franz_kappa

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Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #8 : Giovedì 22 Agosto 2013, 16:51:36 »
L'iniziativa annunciata da De Martino è - se mi passate il paragone - nulla più che un 'pannicello caldo' posto sulla fronte di un moribondo affetto da febbre malarica.

C'è un solo modo per iniziare ad attaccare la consolidata e, ad oggi, immodificabile diffusa percezione della Lazio come Società con tifoseria razzista: cessare ogni manifestazione razzista che proviene dagli spalti. Ciò, evidentemente, è quasi impossibile da ottenere da parte della Società, in parte vittima di atteggiamenti che non può controllare né forse vuole sino in fondo aggredire (per una serie di compensibili cautele, va detto). O, per meglio dire, è quasi impossibile da ottenere in tempi brevi.

Ecco dunque che non dieci o venti ma financo cento iniziative analoghe a quella annunciata da De Martino sono destinate a essere del tutto vanificate dalle prossime manifestazioni razziste - ve ne saranno presto, su questo credo si possa noi tutti mettere la mano sul fuoco... - riconducibili a una porzione (ampia o ristretta che sia: tanto per i media i pochi divengono sintesi dell'attitudine dei molti, ahinoi) della tifoseria laziale.

E, se ci si riflette un attimo, non c'è nulla di sbagliato o ingiusto in tutto ciò: non si dichiara con una scritta sulla maglia di essere contro il razzismo. Lo si è nei fatti con le proprie condotte le condette di tutti, intendiamoci: Società, ambiente e, ovviamente, anche tifosi.
Una Società e un ambiente che rifiuta l'etichetta di razzista ma che ha, suo malgrado, tifosi percepiti e individuati come razzisti (non fosse altro che per il fatto che quando gioca la Lazio tifosi di un certo settore ma anche di altre porzioni dell'Olimpico, pur in proporzione inferiore sul totale degli spettatori dello specifico settore, sono soliti indirizzare a giocatori di colore versi che richiamano inequivocabilmente l'associazione nero = scimmia) comunica un messaggio controverso.
E per tale ragione destinato a non avere che un debole, quando non controproducente, effetto.
Buon viaggio, caro Piero.

Giglic

Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #9 : Giovedì 22 Agosto 2013, 16:57:36 »
Guardate, è facile. basta PAGARE all'UEFA qualche lira per avere come sponsor il logo Respect. Esattamente come il Barça che PAGAVA l'UNICEF  per avere quel logo (1,5 M€ mi sembra). Invece di cianciare di "sponzo" che manca ('sticazzi, il 4% max del fatturato non può essere una priorità), veicoliamo messaggi importanti PAGANDO il 2% max. del fatturato (ari 'sticazzi, abbiamo scelto Stankevicius, non può essere una scelta peggiore).

Insomma, si critica la società per il mercato, quando mi sembra che il problema reale (il mercato con il budget che abbiamo non potrà mai essere molto diverso da quello che abbiamo fatto) sia un altro: ossia l'immagine della stessa. E' QUI che i critici di Lotito dovrebbero picchiare duro (e per quanto conta, cioè nulla, avrebbero la mia più totale solidarietà), visto che l'immagine della Lazio è anche l'immagine nostra. E se ai Lotito Pdm posso avere l'ammirazione degli altri tifosi, ai buuh invece no.

Offline Drenai

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Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #10 : Giovedì 22 Agosto 2013, 16:59:03 »
in che modo la scritta sulla maglia frena gli ululati? il problema della lazio sono gli ululati sugli spalti, non la posizione della società.
pensi che guardando le partite della lazio i tifosi leggono le scritta e non ululano? la scritta serve solo a ricordare a tutti, anche nelle partite in cui gli ululati non ci sono, che la lazio è la squadra brutta cattiva e razzista. difatti non è l'unica a avere curve chiuse ma è l'unica che ci tiene a ricordarlo a tutti.
tenersi la scritta pure nelle partite in cui la curva è aperta normalmente è da masochisti, altro che marketing.

prendiamocela con la società perchè non fa nulla di realmente incisivo nel debellare questo problema, ma sugli spalti, non in campo. la lazio in campo meno la si collega al razzismo e meglio è

con questo chiudo che già ne abbiamo parlato pure troppo a suo tempo..
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Larry Bird

Offline franz_kappa

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Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #11 : Giovedì 22 Agosto 2013, 17:06:18 »
in che modo la scritta sulla maglia frena gli ululati? il problema della lazio sono gli ululati sugli spalti, non la posizione della società.

Con ogni evidenza in nessun modo, come mi sono appena inequivocabilmente espresso.
Non solo: la scritta ti espone per giunta al rischio di risultare, nella comune percezione, incoerente quando non letteralmente insincero.

Come giudicare, infatti, un club che mostra sulla maglia un messaggio di chiara presa di distanza dal razzismo ma ha, allo stesso tempo, una tifoseria che si produce, periodicamente, in manifestazioni - verbali e non - razziste e antisemite?
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Andre

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Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #12 : Giovedì 22 Agosto 2013, 17:07:19 »
una teoria inattaccabile, ma pensare che ambiente e Società remino in una medesima direzione è semplicemente utopistico ...

il problema, dal punto di vista culturale e da quello pratico all'interno dello stadio, non può esser combattuto dalla Lazio, quindi non vedo perché quest'ultima non possa metter sul tavolo una serie di iniziative (serie, però, altrimenti meglio lasciar perdere) per  cercare di evitare l'associazione S.S. Lazio = razzismo ... se ai Mondiali antirazzisti i ragazzi di Lazionet con il loro comportamento riescono a dar luce diversa alla Lazio, perchè non dovrebbe provarci la Società su larga scala ? Penso ad esempio al tifoso della Lazio in trasferta, in Europa, con il logo "Lazio against racism" ...
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Andre

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Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #13 : Giovedì 22 Agosto 2013, 17:09:36 »
Non solo: la scritta ti espone per giunta al rischio di risultare, nella comune percezione, incoerente quando non letteralmente insincero.

Franz, il tifoso Laziale viene considerato razzista ... non credo che il rischio che paventi potrebbe peggiorare la situazione, a meno che non ci si limiti ad un intervento una tantum, il che equivarrebbe ad una presa per i fondelli

oltretutto: la Lazio è una cosa, il singolo tifoso é un altra, e l'incoerenza si applica al singolo, non alla collettività
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

mrmoto

Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #14 : Giovedì 22 Agosto 2013, 17:12:28 »
E poi abbiamo fatto ricorso contro la squalifica. Per essere coerenti la società avrebbe dovuto accettarla e rilasciare un comunicato forte contro i colpevoli e contro il governo italiano che non ha una legislazione che permette l'arresto dei colpevoli di atti di razzismo.

Offline carpelo

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Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #15 : Giovedì 22 Agosto 2013, 17:14:59 »
Siamo tutti d'accordo che la scritta non ferma i dementi.
Secondo me però può avere un risalto mediatico: accanto all'immagine di una tifoseria razzista si diffonde quella di una società che cerca di combattere il razzismo o che almeno prende le distanze.
Questa misura è ovviamente inefficace a combattere il razzismo ed anche un po' ipocrita (come ben scrive Giglic ma non è il solo), servirebbe  altro da parte della stessa società.
Ma non prendiamoci in giro su una cosa: non tutti si soffermano ad analizzare ciò che i media propinano, a guardare a fondo le questioni. Quindi, come è vero che soffriamo di un accanimento anche forzato e indiscriminato contro di noi, allo stesso tempo potremmo beneficiare delle immagini di una maglietta "antirazzista", pur se un po' ipocrita.

Curiosità: perchè alcuni di voi usano il termine "ululati"? La scimmia grida, urla; il lupo ulula!

Offline benvolio

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Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #16 : Giovedì 22 Agosto 2013, 17:17:32 »
Poiche' i tifosi non "sono" la societa' e viceversa, ne' tale identificazione puo' essere facilmente sostenuta da chicchessia, non trovo affatto incoerente dispiegare iniziative forti contro il razzismo. Il fine primario sarebbe proprio quello di dire: "sono talmente antirazzista che vado contro i miei sostenitori". Nel senso che alzato il problema al piu' alto livello possibile si chiamerebbero i media a prendere atto di cio' e anon strumentalizzare. Credo che il pericolo di recidiva a livello europeo sia altissimo e quindi il rischio totale. Se la societa' non si muove ci si becca un'altra sequenza di partite a porte chiuse. Viceversa se si ritiene che la Societa' Lazio non debba ne' possa fare nulla, allora commenti e topic hanno ben poco senso.

Giglic

Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #17 : Giovedì 22 Agosto 2013, 17:19:19 »
Con ogni evidenza in nessun modo, come mi sono appena inequivocabilmente espresso.
Non solo: la scritta ti espone per giunta al rischio di risultare, nella comune percezione, incoerente quando non letteralmente insincero.

Come giudicare, infatti, un club che mostra sulla maglia un messaggio di chiara presa di distanza dal razzismo ma ha, allo stesso tempo, una tifoseria che si produce, periodicamente, in manifestazioni - verbali e non - razziste e antisemite?

Paga l'UEFA per lo "sbonzo", amico caro, e l'immagine della squadra ne gioverà automaticamente...

Offline disabitato

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Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #18 : Giovedì 22 Agosto 2013, 17:20:34 »
Vedo che la società invece di scaricare il barile alle autorità preposte, (fdo, lega, FIGC) che hanno autorità e mezzi per ripulire tutte le curve d'Italia, continua a caderci dentro. La Lazio non so deve dissociare dal razzismo poiché essa non lo è. Se l'oggetto della discriminazione fosse un proprio giocatore, allora farebbe bene a mostrare solidarietà (vedi boateng-Milan).
L'unica scritta che approverei ad occhi chiusi sarebbe "razzisti solo verso i romanisti", che è esattamente il mio pensiero.
Visto gli ampi spazi sugli spalti, la società avrebbe molti modi per colorare (in tutti i sensi) lo stadio, crescendosi in casa nuove generazioni di tifosi.


Digitato da aifon 3GS usando topa talk
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Online MCM

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Re:Intervista a De Martino su Globalist
« Risposta #19 : Giovedì 22 Agosto 2013, 17:40:13 »
Che arroganza!

Insomma a fronte di nessuna società in Italia che fa qualcosa, anche solo per una partita, si critica la Lazio per farlo per una partita!