Curva Nord chiusa per i cori razzisti contro Ogbonna, Pogba e Asamoah

[MCM]

Articolo condivisibile

http://sport.panorama.it/calcio/Razzismo-Lazio-Lotito-Curva_Nord-squalifica

[zorba]

Articolo condivisibile

http://sport.panorama.it/calcio/Razzismo-Lazio-Lotito-Curva_Nord-squalifica

Condivisibile fino a un certo punto.

Se davvero la società sportiva Lazio volesse davvero estirpare la mala pianta dagli spalti i mezzi li avrebbe (occorre spendere bei soldini, però).

Lo abbiamo già detto, sull'esempio di ciò che succede in Inghilterra, grazie alla testimonianza, ad esempio di CP 4.0.

Il problema è sempre lo stesso: si vuol continuare a subire il ricatto da parte di questi personaggi?!?

[Andre]

La Lazio non é proprietaria dell'impianto, e la questione é materia delle forse di polizia ...

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[BobLovati]

La Lazio non é proprietaria dell'impianto, e la questione é materia delle fors Z e di polizia ...

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confermo; è solo l´Autorità di P.S. che può agire contro chi viene riconosciuto dalla telecamere dell´Olimpico.
Quindi chi non fa il proprio lavoro sappiamo chi é   

[CP 4.0]

a scanso di equivoci, ci tengo a ricordare di aver detto solo che la societa' puo' chiedere autorizzazione.

e che solo dopo che questa gli e' stata concessa, allora istituire un sistema di sicurezza privato, come avviene in ogni luogo in affitto dove ci sono ad esempio guardie giurate.

[benvolio]

Ci sono due aspetti, distinti ma collegati. Non c'e' dubbio che il perseguimento penale dei responsabili e' competenza delle ff.oo. che, ovviamente, tentennano nell'aprire una guerra di posizione con le curve. Non v'e' altrettanto dubbio che le sanzioni sportive ci stanno tutte, ma proprio tutte tutte, senza se e senza ma. Quindi possiamo pure rivoltare la frittata dieci volte e sentirci vittime di soprusi ma cosi' non e'.

[Andre]

bhò

io son sempre dell'idea che le punizioni vanno inflitte a chi é responsabile di un qualcosa di irregolare, quindi impedire anche ad una sola persona non correa di andare allo stadio la trovo assolutamente ingiusta

[rione 13]

Bisogna liberarci di questo cancro.
A questo punto ogni mezzo vale  per me.
Se questi provvedimenti isoleranno gli stupidi e contribuiranno nel tempo a eliminare manifestazioni di razzismo e fascismo dalla curva, bene.
Mi sorge qualche dubbio se penso che stavolta si tratta di chiudere la curva per un giorno, un danno relativo. La passata stagione questi comportamenti hanno impedito a tutti i tifosi laziali di seguire un ottavo di finale di Europa League e in qualche maniera hanno contribuito ad eliminarci dalla competizione.
E non è servito a niente.

[Fabio70rm]

Ci sono due aspetti, distinti ma collegati. Non c'e' dubbio che il perseguimento penale dei responsabili e' competenza delle ff.oo. che, ovviamente, tentennano nell'aprire una guerra di posizione con le curve. Non v'e' altrettanto dubbio che le sanzioni sportive ci stanno tutte, ma proprio tutte tutte, senza se e senza ma. Quindi possiamo pure rivoltare la frittata dieci volte e sentirci vittime di soprusi ma cosi' non e'.

Credo, caro benvolio, che tu abbia colto in pieno la vera natura del problema.

Si vogliono usare le curve come "sfogatoio", peccato che così ci rimette lo spettatore normale, che va allo stadio solamente a godere della partita.

A 'sto punto però i fatti hanno tracimato da molto tempo il limite; si dica una volta per tutte che intenzioni si hanno...lo stadio è o no una parte dello Stato Italiano?? Basta con i compromessi italioti!!

[franz_kappa]

Bisogna liberarci di questo cancro.
A questo punto ogni mezzo vale  per me.
Se questi provvedimenti isoleranno gli stupidi e contribuiranno nel tempo a eliminare manifestazioni di razzismo e fascismo dalla curva, bene.
Mi sorge qualche dubbio [...]

Dubbio ben fondato, il tuo, visto che con ogni evidenza la misura cui verrà sottoposta la Lazio avrà un effetto punitivo e sanzionatorio - come prevedono i regolamenti - ma in nessun caso fungerà da deterrente in vista di future manifestazion razziste.

Ho leggiucchiato questo topic e forse ripeto cose già scritte (chiedo venia, in caso) ma ritengo vadano stabiliti alcuni punti fermi prima di proseguire con le discussioni, prossime sempre più all'avvitamento su se stesse, tra screzi personali e incapacità di offrire contributi 'diversi' in grado di vivificare un dibattito che finisce per farci discorrere sempre delle stesse cose.

1) Determinati suoni gutturali emessi da un certo numero di tifosi presenti sugli spalti (si traducano essi in un lungo "buuuuuuuuu" o in un sincopato "uh uh" oppure "buh buh") vengono INEQUIVOCABILMENTE interpretati dal resto del Mondo - troika dei direttori di gara in campo e a bordo campo, generalità dei tifosi, stampa, opinione pubblica, Autorità calcistiche nazionali e internazionali - come una manifestazione razzista.
Non è complesso comprendere le ragioni di tale percezione: quei suoni, in special modo se indirizzati direttamente a giocatori coloured, richiamano immediatamente l'associazione con la scimmia, il cui verso è appunto evocato da quei rumori gutturali. L'associazione nero=scimmia è un classico archetipo della pubblicistica razzista. E da secoli ormai.
Ogni distinguo, ogni ragionevole confutazione retorica di tale percezione è legittimo, certo, ma assolutamente inutile. Tradisce anzi la stolta incapacità di realizzare quale è la generale e purtroppo immutabile visione delle cose relativamente a questo specifico fenomeno.

2) L'ambiente Lazio, nella sua generica interezza (tifosi, certo, ma non solo), è generalmente collegato a una tifoseria orientata a destra, più o meno estrema, e con un passato di reiterate manifestazioni razziste, fasciste e antisemite

3) L'opinione pubblica, in ciò 'ammaestrata' dai mezzi di comunicazione (che hanno assunto ormai da circa un secolo il compito di spiegare e raccontare il mondo alle genti: non descrivendo dunque fedelmente la realtà oggettiva parcellizzata negli innumerevoli accadimenti quotidiani del nostro pianeta ma costruendo quotidianamente, grazie a un'opera di selezione più o meno critica, più o meno faziosa, degli innumerevoli accadimenti quotidiani, il racconto dei fatti e delle cose), si è ormai costruita la solida e difficilmente modificabile rappresentazione del laziale = razzista.
Il tifoso della Lazio è dunque divenuto archetipo (negativo, ovviamente), 'paradigma' di quanto di più deteriore si può trovare negli stadi: membro di una vasta comunità di sostenitori che periodicamente manifestano la propria natura razzista (e fascista e antisemita).

DOMANDA: a questo punto mi si potrà chiedere: ma è possibile che non vi siano tifoserie altrettanto deplorevoli? Possibile che solo la Lazio e i suoi tifosi siano le pietre dello scandalo?
Certo che sì, gli altri esempi negativi sono numerosissimi. Ma la natura archetipica cui mi riferivo prima, dagli anni Novanta in poi, è divenuta caratteristica sempre più esclusiva della sola tifoseria laziale. Come un'associazione (terribile come una condanna senza appello) che immediatamente si stabilisce non appena si discute di razzismo nel calcio.
Molte sono le tifoserie, italiane e non, razziste. Ma se chiediamo a 100 persone a caso che conoscono, anche molto vagamente, il mondo del calcio di fare il nome di una tifoseria razzista io sono certo - pur in assenza di alcun riscontro oggettivo in tal senso - che la maggioranza relativa del campione risponderebbe Lazio.

---

Ribadite queste arcinote premesse che vanno assunte come dati di fatto, andiamo oltre.
Posto che i "buu" o gli "uh uh" sono manifestazioni razziste, posto che l'associazione Lazio=razzismo è consolidata e, purtroppo, a oggi immodificabile, posto che il laziale è per la generalità delle persone archetipo del tifoso razzista, mi e vi domando:
§ Cosa può accadere, secondo voi, quando il fantomatico 'Sistema' (che altro non è che un insieme eterogeneo di centri di potere, opinion maker, autorità giurisdizionali, gente comune, tutti ovviamente con diverso grado di potere e influenza) decide che è giunta l'ora di avviare la crociata finale contro il razzismo?
§ Chi è più esposto in simili frangenti, quando non v'è alcuna intenzione di risolvere il problema alla radice - visto che recidere le male piante dalle radici richiede fatica, gran dispiego di denaro e mette chiunque nella condizione di sporcarsi e financo farsi male - ma si adottano solo soluzioni di facciata che trasmettano la rapida e ferma mobilitazione delle Autorità chiamate a risolvere un determinato problema?
§ Quale condotta, infine, è indispensabile mantenere in simili frangenti, facendo ovviamente i conti con la propria natura (il classico apologo dello scorpione e della rana è esemplare, in tal senso) ma allo stesso tempo avendo ben presente quale è la percezione che gli altri hanno di noi, al fine di preservare se stessi?

[Frusta]

bhò
io son sempre dell'idea che le punizioni vanno inflitte a chi é responsabile di un qualcosa di irregolare, quindi impedire anche ad una sola persona non correa di andare allo stadio la trovo assolutamente ingiusta

In linea di principio sarei d'accordo con te, dal momento che si andrebbero a colpire degli innocenti, però bisogna prendere serenamente atto che la nostra curva è infetta, e che va bonificata, e che se continueremo a fare le cose all'italiana non ne usciremo più.
Le cose o vanno fatte sul serio arrivando alla radice del problema o per niente.
Forse andrò O.T. ma voglio ribadire un concetto già espresso altrove: se una epidemia è portata, che so, dalle mosche che si posano sulle tende, bisogna prima sterminare le mosche e poi bruciare le tende, che potrebbero essere contaminate. Se per caso lasciamo lì alcune tende, alle quali magari siamo affezionati perché ce le ha lasciate la nonna, l' unico risultato che otterremo è che l'epidemia ritornerà.
Quando nel dopoguerra la Germania volle ricostruire un paese che non conservasse tracce del nazismo si comportò come ci si comporta dopo una epidemia: sterminò le mosche e bruciò le tende.
Tutti i tedeschi che erano stati coinvolti a qualsiasi titolo col nazismo (il processo colpì circa 2.700.000 persone) furono rimossi dalla carica che ricoprivano, fosse stata anche quella di impiegato del catasto, e spediti nei campi a ricostruire l'agricoltura tedesca.
Certo, ci si potrà chiedere se fosse giusto che un pompiere iscritto al partito perdesse il lavoro pur non avendo mai fatto altro che spegnere incendi: giusto o meno, venne considerato necessario ed utile, dunque fatto.
P.s.
Cosa che non successe QUI!  In Italia ci fu l'amnistia. Qui chi era stato fascista prima si rifece la verginità semplicemente voltando la gabbana. E chi ha un pò di memoria ed abbastanza anni sul groppone come me da aver visto da vicino gli anni settanta sa che se abbiamo certi magistrati, certi giudici e certa polizia, se la gente crepa ammazzata di botte nelle caserme italiane o se qualcuno è volato da qualche finestra lo dobbiamo a quella amnistia.
(E' uno dei motivi per cui rispetto di più i pochi iscritti al MSI nel dopoguerra che i tanti diventati antifascisti in una notte).
Ma questo, come dicevo è un O.T. e me ne scuso, ma il concetto che volevo esprimere penso sia stato sufficientemente chiaro.

[Ataru]

(...)
Spero proprio stavolta di esserci chiariti

era tutto ben chiaro anche prima di questo illuminante intervento.

era ben chiaro quando ho citato non la chiosa sulla discussione tra te e CP, ma l'ennesimo intervento in cui ritieni altri membri del forum incapaci di capire (che non significa idioti, vero?).

non sono mai entrato in merito alla discussione, ma al  tuo atteggiamento, che nonostante diversi richiami e alcune sanzioni, non sono mai cambiati, al punto di lamentarti se qualcuno interpreta frasi che non dici ma che fai chiaramente intuire salvo poi interpretare a tua volta chiedendo interventi per reazioni "maleducate" alle tue mancanze di rispetto.

invece di cercare di capire dove stai mancando di rispetto al forum, cerchi di giustificare la tua maleducazione facendo illazioni su simpatie e prevenzione.

ed è palese che non sia vero che ignori gli utenti con i quali non trovi intesa. ti limiti a insultarli sperando che ti ignorino. a volte ti funziona, a volte no.

ora non ti disturbare a rispondere adducendo scuse. la prossima volta che alluderai alle scarse facoltà mentali degli utenti, abuserò della mia posizione, così potrai lamentarti e darmi del prevenuto.

sul discorso della simpatia/antipatia, è umano avere simpatia o antipatia per qualcuno. ma non è il mio caso nei tuoi confronti: non mi sei antipatica tu, ma i tuoi atteggiamenti.

ah, prima di chiudere mi premeva ricordarti una cosa: dare della scimmia a un nero è razzismo, e questo non è interpretabile, è un dato di fatto.

[Andre]

...

ma guarda che se il razzismo si estirpasse chiudendo una ventina di spalti allora sarei il primo ad ordinare lucchetti e quant'altro

ma con questa strategia cerchi di evitare che quando gioca la Lazio vi siano espressioni di razzismo, non stai di certo combattendo il problema ...

ed a proposito del resto del mondo: http://www.linkiesta.it/mario-balotelli#ixzz2cb8HEKCn

[Giglic]

In linea di principio sarei d'accordo con te, dal momento che si andrebbero a colpire degli innocenti, però bisogna prendere serenamente atto che la nostra curva è infetta, e che va bonificata, e che se continueremo a fare le cose all'italiana non ne usciremo più.
Le cose o vanno fatte sul serio arrivando alla radice del problema o per niente.
Forse andrò O.T. ma voglio ribadire un concetto già espresso altrove: se una epidemia è portata, che so, dalle mosche che si posano sulle tende, bisogna prima sterminare le mosche e poi bruciare le tende, che potrebbero essere contaminate. Se per caso lasciamo lì alcune tende, alle quali magari siamo affezionati perché ce le ha lasciate la nonna, l' unico risultato che otterremo è che l'epidemia ritornerà.
Quando nel dopoguerra la Germania volle ricostruire un paese che non conservasse tracce del nazismo si comportò come ci si comporta dopo una epidemia: sterminò le mosche e bruciò le tende.
Tutti i tedeschi che erano stati coinvolti a qualsiasi titolo col nazismo (il processo colpì circa 2.700.000 persone) furono rimossi dalla carica che ricoprivano, fosse stata anche quella di impiegato del catasto, e spediti nei campi a ricostruire l'agricoltura tedesca.
Certo, ci si potrà chiedere se fosse giusto che un pompiere iscritto al partito perdesse il lavoro pur non avendo mai fatto altro che spegnere incendi: giusto o meno, venne considerato necessario ed utile, dunque fatto.
P.s.
Cosa che non successe QUI!  In Italia ci fu l'amnistia. Qui chi era stato fascista prima si rifece la verginità semplicemente voltando la gabbana. E chi ha un pò di memoria ed abbastanza anni sul groppone come me da aver visto da vicino gli anni settanta sa che se abbiamo certi magistrati, certi giudici e certa polizia, se la gente crepa ammazzata di botte nelle caserme italiane o se qualcuno è volato da qualche finestra lo dobbiamo a quella amnistia.
(E' uno dei motivi per cui rispetto di più i pochi iscritti al MSI nel dopoguerra che i tanti diventati antifascisti in una notte).
Ma questo, come dicevo è un O.T. e me ne scuso, ma il concetto che volevo esprimere penso sia stato sufficientemente chiaro.

Post condivisibilissimo, fino a quando non metti in campo i tuoi pregiudizi. Peccato. (A scanso equivoci, il problema è che magistratura e polizia come dici tu, non furono epurati grazie all'amnistia ed erano quindi appestate di fascisti dell'OVRA come mio zio, ad esempio. E quelli del MSI avevano diritto di parola GRAZIE all'amnistia, che un Albertini o un Almirante altrimenti in parlamento non c'erano. Diciamo grazie a Togliatti per questo...)
Sulla cultura del razzismo, però, consentimi di pensarla diversamente da te. Quelli che fanno quei versi ignorando di imitare se stessi lo fanno per scopi che con il razzismo c'entrano poco. Se i loro caporioni in curva gli dicessero di cantare l'Internazionale, lo farebbero. Guarda i seguaci di parte della curva: da "Lotito peggior presidente" a "Lotito Grazie e Tare Bravo".... se per i capoccia questo è giustificabile con un do ut des economico, per i pischelletti idioti è mentalizzazione pura...
Può anche darsi che siano razzisti, insomma: ma quei versi non li fanno per questo.

[sfumatura]

Ataru, volevo ringraziarti per avermi fatto vincere una cena

Ho anticipato il tuo intervento, prima di leggerlo, anzi prima che tu lo scrivessi.

La persona in questione sorridendo mi ha detto "ma sei una maga?"
Gli ho risposto semplicemente che eri  un cafone, maleducato e banale...era facile intuire cosa avrebbe partorito la tua mente, io non avevo meriti, solo tu carenze 

Finiamo qui la chattarella, che credo avrà stancato un po' tutti, o almeno a me sicuro...già ti ho dedicato troppo tempo.

[disabitato]

Se i loro caporioni in curva gli dicessero di cantare l'Internazionale, lo farebbero. Guarda i seguaci di parte della curva: da "Lotito peggior presidente" a "Lotito Grazie e Tare Bravo".... se per i capoccia questo è giustificabile con un do ut des economico, per i pischelletti idioti è mentalizzazione pura...
Può anche darsi che siano razzisti, insomma: ma quei versi non li fanno per questo.

siamo di fronte ad uno stallo. Volendo prendere per buone e scevre da secondi fini le intenzioni dei chi dice di rappresentare la tifoseria della Lazio, una situazione del genere si risolverebbe con 4 schiaffi. L'alzare le mani (non possiamo controllare tutta la curva) è il segnale che questa auto-rappresentanza non è riconosciuta da parte della curva, rendendo tutto molto più complicato. Aggiungo anche che, oggi, quattro schiaffi ti possono costare 5 anni di daspo.
Seppur molto favorevole alla repressione di tale fenomeno, ritento molto pilatesco sparare nel mucchio alla cieca e penalizzare anche gente che domenica nemmeno era allo stadio.
È mia opinione pensare che se vuoi applicare una sanzione, lieve o grave che sia, devi essere sempre certo dei colpevoli. Quindi o lo Stato si riprende il controllo degli stadi, oppure li lascia del tutto zona franca.
Questo miscuglio ibrido per cui ci sono GOS, steward, telecamere, microfoni, e puttanate varie, ma dove nel concreto nessuno fa nulla è il vero scandalo.

Abbiamo visto che sul buon senso di talune persone non possiamo far affidamento, e che le istituzioni preferiscono occuparsi di altro, facendo piovere sanzioni alla cieca.

In una curva dove vige il cd "codice ultras" o se vogliamo una forma di omertà o semplice farsi gli affari propri è impensabile che altri spettatori segnalino agli steward (che a loro volta segnaleranno alle fdo..) tizio o caio che fanno ululati o cori. Inoltre i cittadini (in questo caso spettatori paganti) non possono e non devono sostituirsi alle istituzioni, altrimenti l'anarchia è dietro l'angolo.

p.s. ieri durante PSV-Milan c'era la polizia a cavallo che passeggiava sotto gli spalti.. per dire.

[NebbiaBiancoceleste]

la cosa assurda, nella sua realtà assurda, è che si parla di capi ultras, direttivi ecc. Sono arrivato a pensare, da qualche anno a questa parte che l'unica soluzione sarebbe lo scioglimento di qualsiasi gruppo organizzato, qualsiasi gruppo ultras; l'obbligo di rispettare il proprio posto a sedere in qualsiasi settore dello stadio. Probabilmente ci sarebbe meno "colore", sicuramente ci sarebbe più spontaneità. Nessuno striscione dentro lo stadio. Solo bandiere e sciarpe. Stop. Così per tutte le tifoserie, così in tutti gli stadi. Al limite, come in inghilterra, solo le bandiere attaccate alle vetrate con il nastro adesivo. Tutto il resto sta fuori.

Figurarsi se in Italia si riesce a fare una cosa del genere.


Tornando ai cori razzisti, una cosa che veramente mi disgusta, peggio degli ululati, sono i cordi antisemiti... ne ho sentito un discreto campionario domenica sera, fortunatamente, cantati da poche persone, per lo meno vicino a dove ero io.
L'ululato è "spontaneo"... il coro antisemita, è pensato. Insopportabili. "as roma juden club" mi faceva inorridire. Ecco, quelli che lanciavano questi cori, e i 4 dementi che li seguivano, quelli sì, li considero veramente spazzatura. Diciamo che è un discreto derby con gli ululati.

[Frusta]

ma guarda che se il razzismo si estirpasse chiudendo una ventina di spalti allora sarei il primo ad ordinare lucchetti e quant'altro

ma con questa strategia cerchi di evitare che quando gioca la Lazio vi siano espressioni di razzismo, non stai di certo combattendo il problema ...

ed a proposito del resto del mondo: http://www.linkiesta.it/mario-balotelli#ixzz2cb8HEKCn

Combattere il problema del razzismo in generale non può essere compito nostro, farlo all' interno della nostra curva si.
Questo perché il problema più grosso non è costituito tanto dalle poche migliaia di minorati che infettano la nostra curva quanto dalla cassa di risonanza di quella stampa che, in buona o in pessima fede non importa, in Italia e Europa si è adoperata al punto da far diventare l'aggettivo "laziale" uno dei tanti sinonimi dell'aggettivo razzista.
E prima che lo diventi per antonomasia bisogna, anche con azioni eclatanti come quella di chiudere la nord sine die, costringere quella stampa (o almeno quella non in malafede come potrebbe essere quella straniera) a scrivere che la Lazio, come società, anche a costo di far pagare il giusto per il peccatore, ed anche a costo di rimetterci economicamente, sta affrontando, come può, il problema.

[Frusta]

...Quelli che fanno quei versi ignorando di imitare se stessi lo fanno per scopi che con il razzismo c'entrano poco...

Questo lo sappiamo, o lo possiamo supporre, io e te. Dalla Francia, invece, cioè come dire da tutto il resto del mondo, ci fanno sapere attraverso una persona perbene come Dabo, che quello che arriva a loro è solo becero e ottuso razzismo contro chi ha il colore della pelle diverso dal nostro.
P.s.
(giusto per dire)    quali sarebbero, esattamente, i miei pregiudizi?

[Giglic]

Questo lo sappiamo, o lo possiamo supporre, io e te. Dalla Francia, invece, cioè come dire da tutto il resto del mondo, ci fanno sapere attraverso una persona perbene come Dabo, che quello che arriva a loro è solo becero e ottuso razzismo contro chi ha il colore della pelle diverso dal nostro.
P.s.
(giusto per dire)    quali sarebbero, esattamente, i miei pregiudizi?

Antonè, non ricominciamo