Autore Topic: Lazio -Juve, ovvero: l’ Hybris e la Nemesi. Intervista (immaginaria) a GMar  (Letto 381 volte)

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Offline Frusta

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Lazio-Juve
Ovvero
L’ Hybris e la Nemesi.
Ovvero
Tra Agnelli e Lotito l'eroe è uno solo.
Ovvero
Intervista (immaginaria) a GMar

Mi sono imbattuto (telepaticamente) in GMar in una circostanza piuttosto singolare: stavo considerando (se più compiaciuto o stupefatto ancora non so) come i colori dell’Onda, fresca trionfatrice del Palio, fossero non di un bianco e di un celeste qualsiasi ma esattamente del punto di bianco e del tono di celeste delle nuove magliette Macron, quando la Signora mi è apparsa in tutto il suo splendore, assorta e, guidogozzanamente,
come rapita in un cantico,
lo sguardo al cielo profondo
e l’indice al labbro, secondo
l’atteggiamento romantico

di fronte ad uno dei più bei tramonti sul mare che mi sia mai stato dato di immaginare dal 26 maggio u.s. a questa parte.
Stavo per chiederle se, secondo il suo autorevole parere, secondo il suo illuminato giudizio, secondo la sua augusta opinione, secondo lei, insomma, l’algoritmo di De Mesquita o le retroazioni di Qfwfq  fossero sufficienti a garantirci una tranquilla serata di supercoppa, quando, leggendomi nel pensiero (come del resto in un dialogo telepatico non poteva essere altrimenti) mi ha anticipato con uno sconsolante e perentorio:

”NO!”

-No, perché la matematica non contempla i disegni imperscrutabili della tragedia greca. E soprattutto non tiene conto del destino ineluttabile dell’ Hybris.-

Ed alzandosi in piedi per conferire maggiore enfasi al termine, ieratica come la sibilla cumana e solida e solenne più di una colonna dorica, sibilando l’ultima consonante come un soffio di grecale ha spedito verso il tramonto un ὕβϱις dall’ accento atticamente impeccabile.

- L’ ybris nella tragedia greca rappresenta la tracotanza, l’ eccesso, la superbia, l’ orgoglio e la prevaricazione. È il peccato del passato di cui il presente ti chiede il redde rationem. E’ la colpa della stirpe del bronzo, della generazione creata da Zeus dopo quella d'oro e quella d'argento, alla quale "stavano a cuore le opere funeste di Ares e le prepotenze". E’ il peccato che genera la collera divina, e se l'eroe che lo commette può apparire grandioso nella fierezza con la quale osa contrapporsi agli dei, la sua azione, che va contro la massima delfica "nulla di eccessivo", lo condanna a un destino di terribile solitudine e isolamento, lontano dagli altri uomini e inviso agli dei, che diventano allora, come li definisce Erodoto, "invidiosi e sconvolgenti".

-Mi stai facendo il ritratto della Juventus, anzi, dell’ intera famiglia Agnelli.-

- L' hybris rappresenta un pericolo sempre in agguato nella natura umana, e la grandezza dell' Eroe sta così nella sua vittoria su di lei, nella sua rinuncia consapevole a voler essere troppo grande, nel suo sapersi arrestare una volta giunto al fragile e talvolta indistinto confine della possibile azione umana, per non entrare in competizione con gli dei. Perché, se tale limite egli supera, se osa gloriarsi eccessivamente dei propri successi e della propria felicità, può scatenare l'invidia divina, che non è meschina gelosia degli immortali nei confronti di una piccola porzione di successo sperimentata dagli uomini, bensì il meccanismo attraverso il quale gli uomini vengono ricondotti al loro ruolo, appunto, umano.-

-Mi stai facendo il ritratto della Lazio, anzi, dell’ intera famiglia laziale.-

-E infatti. È sempre l’Eroe consapevole della propria fragilità a rappresentare la Nemesi, la vendetta degli dei, la loro ira ed il loro sdegno verso chi si è macchiato di superbia e di tracotanza.-

-Giusto: l’Eroe. Enea che senza il peso di Anchise sulle spalle sarebbe più lento, Ulisse che spezza i lacci ideali delle colonne d’Ercole, Patroclo che afferra la spada di Achille…-

-Ehm, io veramente stavo pensando a Lotito che senza l’handicap di 140 milioni di euro sul groppone da versare all’erario in 23 anni avrebbe meno stimoli, che decide di rompere gli schemi a costo di sembrare ridicolo, che raccoglie la pesantissima eredità della Lazio più vincente di tutta la sua storia…-

-Quindi stasera diventeremo la Nemesi!-

-Sans aucun doute! :D Del resto, se lo hanno già deciso gli dei, chi siamo noi per metterci a dubitare di loro?



Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline zorba

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Re:Lazio -Juve, ovvero: l’ Hybris e la Nemesi. Intervista (immaginaria) a GMar
« Risposta #1 : Domenica 18 Agosto 2013, 15:41:31 »
Quindi ci stai dicendo che tra Hybris e Nemesi finisce ai rigori...

E a quel punto subentrerà, ineluttabile, il supremo di tutti i giudici degli umani destini, ovvero il Fato (di cui, per gentile concessione della regìa, agevoliamo di seguito un'immagine di repertorio...).

 :P :P :P

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Pomata

Re:Lazio -Juve, ovvero: l’ Hybris e la Nemesi. Intervista (immaginaria) a GMar
« Risposta #2 : Domenica 18 Agosto 2013, 22:51:51 »
Mavvaffanculo Fru' :D :D

Offline Frusta

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