Lazio - asstronzi1927: commenti del trituraggio

[Davide]

A parte il rigore su Lazzari non vedo altre scorrettezze...purtroppo...Lazzari non tocca mai la palla con il braccio e Caicedo non da assolutamente fastidio a Lopez,infatti dalle immagini di vede che guarda il tiro,si prepara al tuffo,si lancia,il tutto senza la minima esitazione,segno che il panterone manco lo vede....

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[giamma]

Parlando seriamente, il secondo goal e' buono?

Nel calcio vero, cioè quello prima dell'idiota che ha scritto i nuovi regolamenti, ovviamente NO; ringraziamo l'idiota.
Un fuorigioco all'interno dell'area piccola dovrebbe essere sempre considerato attivo.

[geddy]

Pure io la penso come te Giamma.
Pero', alla luce del nebuloso regolamento odierno, pure io ho la stessa impressione di Davide. Il portiere vede sia Luis che la traiettoria e si tuffa con il tempo giusto, senza quindi lasciarsi influenzare dalla Pantera, semplicemente non può arrivarci, troppo preciso il tocco di Luis.

[Er Matador]

Pronostico quantomai facile, perché legato a un’unica variabile.
La xxxx aveva regolarmente superato in scioltezza le piccole, e altrettanto regolarmente collezionato imbarcate contro le formazioni di vertice.
I biancocelesti, nella prima fase della stagione, avevano dimostrato di poter appartenere a entrambe le categorie: bastava capire che Lazio sarebbe stata – se quella ipotizzata da Rizzitelli o quella Dortmund Edition – affinché il resto arrivasse a cascata, anzi a valanga.
E così è andata, con una supremazia tale da sfatare uno fra i più vili e odiosi luoghi comuni del pallone che rotola: in campo ci sono anche gli avversari.
Dell’impresa tecnica, perché tale merita di essere definita, si possono fornire due chiavi di lettura.

Una è legata alla parte tecnico-tattica, con una Lazio lontanissima dalle croniche carenze degli ultimi tempi e capace di riesumare un concetto che sembrava perso tra le figurine ingiallite degli anni ‘90: la squadra corta.
Lo spettacolo di ieri sera non ha nulla a che spartire con le due linee che Ledesma capitanava “indietro tutta”, regalando campo e baricentro all’avversario per competere sul pallone e sui confronti individuali.
La Lazio ha recuperato distanze fra i reparti e parsimonia nel pressing alto, ma con un atteggiamento assai più proattivo.
Interstizi chiusi a percussioni o movimenti senza palla avversari, all’estremo opposto dello scempio tattico materializzato sull’1-1 del Genoa.
Giocatori vicini in grado di trovarsi con passaggi corti a bassissima probabilità di errore, senza il Man-in-the-middle avversario pronto a intercettare e ripartire in controtempo.
I costruttori – nell’accezione positiva del termine – sempre a portata di mano, riducendo quasi a zero le imprecisioni in appoggio e ripartenza.
Fatte le debite proporzioni, sembrava la zona-catenaccio di Happel: vale a dire una versione semplificata, e con meno interscambi di posizione, del calcio totale.
La cui paternità, prima che a Michels in panchina e Cruijff in campo, spetta proprio al tecnico austriaco.
Protagonisti sul piano individuale? Oltre a una condizione fisica all’altezza e a una partita preparata nel migliore dei modi, i due interni di centrocampo.
Presi uno per uno, hanno alle spalle diverse prestazioni da urlo: ma in poche circostanze è capitato che entrambi si esprimessero contemporaneamente a questo livello, con una continuità nelle due fasi che ha permesso ai compagni di giocare praticamente in tredici.
E poi lui, il mattatore assoluto: Manuel Lazzari. La micidiale cavalleria leggera che ha distrutto qualsiasi opposizione sulla fascia di competenza, garantendo collegamenti continui tra fase difensiva e offensiva.
Con modalità differenti e una fisicità antitetica, ha occupato il ruolo funzionale di un centravanti-boa: quello che alza il baricentro e attira i difendenti, consentendo al resto della truppa di salire guadagnando posizioni.
Prova ne sia che la squadra ha regolarmente attaccato – e senza pericolosi sbilanciamenti – con più opzioni sul fronte offensivo, decisive per disorientare una difesa già carente nei singoli.
Muovendosi però come un diesel collettivo, senza sfiancarsi in continui scatti e rientri individuali, mantenendo compattezza e superiorità numerica in tutte le zone del campo.
Col risultato che Paulo Fonseca, abile nelle gare precedenti a puntare sulla semplicità di marcature a uomo, maggiore dinamismo e gioco all’italiana, si è ritrovato senza carte in mano da giocare.
In una serata perfetta, anche le sostituzioni si sono dimostrate all’altezza.
Rinunciando a rimpiazzare subito gli ammoniti – anche perché, col metro di Orsato in materia di cartellini, non sarebbero bastati i cinque cambi – Inzaghi ha permesso ai titolari in partenza di esprimere tutto, per poi avvicendare i più provati dall’intensità del match.
Tolto al momento giusto Leiva, gravato di un giallo e appannato dopo aver garantito, oltre alla copertura, la supplenza in terza linea quando i difensori si sganciavano in appoggio alla manovra offensiva.
Corretta anche la valutazione sulla spia della riserva di Caicedo, mentre qualche perplessità poteva destare l’inserimento di un centrocampista in più col rischio di perdere metri di campo e incisività in avanti.
Il quasi immediato 3-0 di Luis Alberto, pronto ad approfittare della posizione più avanzata, lascia intendere che il tecnico abbia avuto ragione anche in questa scelta.

L’altra chiave di lettura è legata alla testa: in una stracittadina che, nelle recenti edizioni, si è sovente decisa prima della partenza alla maniera dei GP di Formula Uno, con l’approccio mentale come equivalente della pole position.
La Lazio ha sfiorato la perfezione, con undici moschettieri uno per tutti e tutti per uno.
Con un centrocampo tutte stelle mai così votato al sacrificio e alla doppia fase, ma senza perdere in qualità.
Con una tenuta nervosa a prova di bomba, anche di fronte alla doppiopesista e intimidatoria gestione dei cartellini.
Con una concretezza senza precedenti, tant’è che è toccato a Pau Lopez – e non a leziosità o carenze tattiche – il compito di evitare un passivo a livelli mancuniani o bavaresi.
Quanto alla controparte, hanno probabilmente inciso le dinamiche interne degli ultimi anni, con una vera e propria pulizia etnica nei confronti della componente più sbracatamente romettara e fintamente locale.
Un regolamento di conti fra clan, uniti dal mantra “La xxxx non si discute: vi paga”; e, diciamocelo, sulla pelle di chi l’osceno feticismo per quel sodalizio lo coltiva senza guadagnarci nulla.
Dietro simili miserie si poteva, però, leggere un embrione di progetto calcistico: sprovincializzare il club sia nella veste tattica sia nella mentalità, sottraendolo alle montagne russe della proverbiale umoralità di quell’ambiente.
Se questa era la terapia, il medico ha sbagliato clamorosamente la dose: perché così facendo non si sono ampliati gli orizzonti, bensì tagliati i ponti alle spalle.
La non squadra cancellata dal campo ieri sera non ha sofferto solo un’inferiorità tecnica con pochi termini di confronto, ma ancor più e ancor prima la totale estraneità all’atmosfera del derby.
La deromolizzazione forzata condotta dalla proprietà yankee ha importato dallo Šachtar Donec'k non solo l’allenatore, ma la fisionomia societaria.
Delineando una franchigia simile a quelle che pullulano nei più improbabili campionati dell’Est.
Pescando da mezzo mondo giocatori magari di esperienza internazionale, ma con una mentalità totalmente orientata al mercenariato, senza più nessuno in grado di trasmettere ai nuovi cosa significhi una stracittadina.
Costruendo, in sostanza, una realtà tecnica e gestionale che potrebbe trovarsi dovunque, a prescindere da qualsiasi radicamento territoriale.
E, in una partita come il derby, certe scelte si pagano care.

[aaronwinter]

Il tiro del Mago è stato talmente chirurgico, che si è infilato tra le pieghe del regolamento e le chiappe di ruzzitelli

Lodevole il tentativo del pulcino bagnato che difendeva la loro porta, di salvare la dignità sfinterica dell'improvvido tifosuncolo dalla scarsa gloria calcistica, ma il tiro era imprendibile.

Inoltre, era scoccata l'ora della giustizia di Eupalla, inesorabile. E questo, non può essere fermato da un pulcino bagnato ed impaurito.

Piccinini ha detto che per lui prima di tutto il resto c'era rigore su Lazzari. Il nostro Bolt, prima ancora di festeggiare con i compagni, dice chiaramente "ed era rigore!".

Ma è ancora più bello così.

Lazzaro-Bolt, Mago Luis e Caicedone. Tutti e 3 ambasciatori di Eupalla, in una scena perfetta. Non cambierei nulla.

[Wild Bill Kelso]

Mi devo rivedere la gara completa a bocce ferme, sono troppo coinvolto emotivamente quando c'è una partita così.

Comunque immensi!

[ThomasDoll]

Nel calcio vero, cioè quello prima dell'idiota che ha scritto i nuovi regolamenti, ovviamente NO; ringraziamo l'idiota.
Un fuorigioco all'interno dell'area piccola dovrebbe essere sempre considerato attivo.

Ma c'era rigore su Lazzarinho prima.

[Panzabianca]

Oggi è l'ora di Gloria di chi ci crede e ci ha creduto sempre.
Ne prendo due a caso (maddeché):

Davide e Gasco, GRAZIE, i tifosi sono come VOI.

Oggi avete vinto voi, anzi, Noi.

Oggi hanmo vinto Tare e Lotito, ma noi ringraziamo i giocatori ah ah ah

Chissà chi ce li ha messi....

Lazzari pallone d'oro!
Pure Marusic.

P.s.  A Fa, te vojo bene, ma "prezioso" un par de palle! L'hai osservata la partita di Marusic??


P.p.s. Muriqi top! Daje daje, ti aspettiamo.

P.p.p.s. Anna, pure a 50 anni sei una topolona da sturbo. Grazie.

...a Ferilli c'ha li baffi

[Jim Bowie]

Ma c'era rigore su Lazzarinho prima.

Nessun rigore e' Laszari che s'incoccia con la gamba di uno dei Brutos.
Caceido e' in fuorigioco attivo perche' partecipa all'azione spostandosi pe far passare palla ed impalla Puaoooo.
Evidentemente Piersilvio si e' studiato tutto il regolamento, sillaba per sillaba la sera prima, perche' un gol cosi irregolare non puo essere frutto di una svista.

[geddy]

Secondo me, alla luce di quel che dice Jim, e' piu decisivo il movimento di Ciro nel terzo che quello della Pantera, impercettibile, nel secondo.

[geddy]

Fermo restando che il Mago la mette dove nessuno può arrivare. Bassa, veloce e all'angolo.

[Panzabianca]

Ve lo ricordate Cesare nel 47 a.C. dopo Farsalo?  La rivolta della "sua" X Legio? C'era da serrare le fila per andare a stanare Pompeo asserragliato in Africa (vado a memoria,  potrei sbagliarmi sull'anno)
E questi invece si ribellarono...

Lui li chiamò "Quiriti" e li congedò. Non soldati o miei fidi, "Quiriti".

Ecco, tra i Laziali ce so troppi Quiriti.

Io gioisco con quelli che c'erano prima e che ce credevano prima.

Sta vittoria è per Loro.

AVANTI LAZIO! SEMPRE AL TUO FIANCO.

[geddy]

Ma no Panza, abbiamo vinto tutti. I Laziali intendo.

[Fabio70rm]

P.s.  A Fa, te vojo bene, ma "prezioso" un par de palle! L'hai osservata la partita di Marusic??

Certo che l'ho osservata, appunto ho detto preziosa.

C'era da supervisionare l'umorale Radu, che storicamente soffre sempre i derby, c'era da contrastare la fascia a Karsdorp e Smalling, da guardare le spalle a Luis Alberto.

Compito sfiancante ed oscuro, svolto alla perfezione e impreziosito da stantuffate continue nei momenti più caldi.

Mica è inteso in senso denigratorio.

[jegue98]

Riflettevo sulle parole scritte dall'amico Er Matador.
Prima della partita ho pensato esattamente ciò che ha scritto in merito alla probabile situazione mentale dei piscio-ruggine.
Sicuramente non l'hanno vissuta come negli anni passati ma questo in realtà poteva essere anche un bene per loro. Una sorta di distacco mentale. Ecco perché sono fermamente convinto che questa partita l'ha vinta Simone Inzaghi in primis.
Al resto ci hanno pensato 11 ragazzi concentrati, cinici ed estremamente compatti.
Il Derby perfetto.


P.S. Il rigore su Lazzari c'era. E' stato toccato intenzionalmente mentre correvano. Non si sgambetta da solo, guardate bene le immagini.

[Panzabianca]

Ma no Panza, abbiamo vinto tutti. I Laziali intendo.

.

No, ora è troppo facile, Ge.
Tra uno, due giorni ricominceranno a parlare a cazzo. Non se ne può più.

Dire che ora abbiamo vinto tutti è profondamente ingiusto per me, per Te e per chi ci crede sempre.

Una certa idea de Laziale piagnone, pessimista, pure del sedicente competente che parla de Tare, de gestione, daa gommunicazione... deve dissolversi al sole di queste vittorie.

Ma so già che magnerò tranquillo. Essi sono un male necessario, ma, sarai d'accordo con me, restano un Male.

Continuo a godere di questa bellissima vittoria e della mia invicta Lazialità.

[Davide]

.

No, ora è troppo facile, Ge.
Tra uno, due giorni ricominceranno a parlare a cazzo. Non se ne può più.

Dire che ora abbiamo vinto tutti è profondamente ingiusto per me, per Te e per chi ci crede sempre.

Una certa idea de Laziale piagnone, pessimista, pure del sedicente competente che parla de Tare, de gestione, daa gommunicazione... deve dissolversi al sole di queste vittorie.

Ma so già che magnerò tranquillo. Essi sono un male necessario, ma, sarai d'accordo con me, restano un Male.

Continuo a godere di questa bellissima vittoria e della mia invicta Lazialità.

Sono d'accordo...la bipolarita' non deve diventare una scusa per cacare il cazzo.

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[Panzabianca]

Certo che l'ho osservata, appunto ho detto preziosa.

C'era da supervisionare l'umorale Radu, che storicamente soffre sempre i derby, c'era da contrastare la fascia a Karsdorp e Smalling, da guardare le spalle a Luis Alberto.

Compito sfiancante ed oscuro, svolto alla perfezione e impreziosito da stantuffate continue nei momenti più caldi.

Mica è inteso in senso denigratorio.

Perplessità sulla scelta dell'aggettivo.
Forse meglio "determinante", "famelico", "asfissiante", "decisivo" "rutilante", "tamburellante",
"aggressivo".

Marusic gioca un derby come un tifoso sogna che i propri giocatori giochino un derby.

Marusjc contribuisce a famme vedè nuda Anna Falchi.

Fa, ti prego di corrigere...

[Karmilla]

.

No, ora è troppo facile, Ge.
Tra uno, due giorni ricominceranno a parlare a cazzo. Non se ne può più.

Dire che ora abbiamo vinto tutti è profondamente ingiusto per me, per Te e per chi ci crede sempre.

Una certa idea de Laziale piagnone, pessimista, pure del sedicente competente che parla de Tare, de gestione, daa gommunicazione... deve dissolversi al sole di queste vittorie.

Ma so già che magnerò tranquillo. Essi sono un male necessario, ma, sarai d'accordo con me, restano un Male.

Continuo a godere di questa bellissima vittoria e della mia invicta Lazialità.

Mi associo all'appello di Geddy. Ognuno è libero di pensarla come vuole su gli altri utenti. Scriverlo significa dare la stura a polemiche di cui non c'è bisogno, soprattutto non oggi.
E con questo torno IT e grido LAZIO MIA QUANTO SEI BELLA.

[MCM]

Ancora con sta storia che non posso criticare tra 3 giorni perché 3 giorni prima ho perso il derby?
Se stasera il Milan pareggia domani telelombardia parla tre ore di "Blackout Milan, cosa sta succedendo? É crisi?"

Ed è giusto così.
Se a Parma Inzaghi fa stronzate va esonerato alla fine del primo tempo.