Autore Topic: Rassegna stampa 8.8.2013  (Letto 731 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Matita

  • Biancoceleste Clamoroso
  • *
  • Post: 26403
  • Karma: +517/-54
    • Mostra profilo
Rassegna stampa 8.8.2013
« : Giovedì 8 Agosto 2013, 10:37:08 »
Donne ! ! ! E' arrivato l'arrotino ! ! !



 :D


Due sfide alla Juve per capire il futuro (Corriere della Sera – ed. locale)
 
In meno di due settimane Lazio e Juventus si incontreranno due volte: la prima per l’assegnazione della Supercoppa, all’Olimpico di Roma; la seconda, in casa dei bianconeri, per verificare se la squadra di Petkovic può essere una candidata allo scudetto. Vuoi o non vuoi, è questo il ritornello del calcio d’agosto. Certo, sono due partite diverse: nella prima non ci saranno prove d’appello; nella seconda il sondaggio è importante,ma può essere modificato durante il lungo arco del campionato. Chi è favorito? La Juventusmostra sul petto il secondo scudetto consecutivo e quindi i bookmakers hanno un occhio di riguardo verso la Vecchia Signora. Però, nel precampionato, le sorprese sono tante e imprevedibili. Né possiamo chiedere aiuto ai risultati delle prime uscite, perché sia la Lazio che la Juventus non hanno brillato, lasciando i tifosi con l’amaro in bocca. Nel match del 18 agosto, che assegnerà la Supercoppa, i biancazzurri hanno dalla loro il pubblico dell’Olimpico, che ha grande entusiasmo e ripone nella squadra un’enorme fiducia. La campagna acquisti è stata ancora una volta assai soddisfacente e ci si attendono dai nuovi acquisti performances eccezionali. Dei due più acclamati, Biglia e Anderson, forse sarà assente il secondo, ancora a corto di preparazione, e non vedremo lo squalificato Mauri, il capitano, a meno che il ricorso alla Disciplinare non abbia tempi brevissimi e sia completamente favorevole alla Lazio.

Comunque sia, saranno due partite da non perdere. Un antipasto e un primo piatto che i tifosi non vedono l’ora di gustare. Indipendentemente dai fattori che abbiamo elencato, sarà fondamentale, a mio avviso, la preparazione atletica dei ventidue che scenderanno in campo. Chi avrà assorbito meglio le fatiche dei ritiri e delle tournée? E quanti dei protagonisti saranno al top della forma? Sarà questo il problema principale di Conte e Petkovic, al di là delle tattiche e dei moduli. Il 4-4-2 o il 4-3-3 non contano molto, se sul terreno di gioco c’è gente stremata che non ha più nelle gambe la forza di correre.
BRUNO TUCCI



Bergessio-Kozak prove di scambio (Corriere dello Sport)


FIUGGI – L’indiscrezione rimbalza dalla Sicilia e appartiene a un colloquio tra Pulvirenti e Lotito. Un’idea di scambio, una traccia di mercato che potrebbe nascere a sorpresa negli ultimi giorni di agosto. Kozak al Catania, Bergessio alla Lazio. Ne hanno parlato, non è detto che si realizzi, i due presidenti si riaggiorneranno più avanti, valutando (ognuno per la propria società) se andare a chiudere l’operazione oppure no. Ha un senso dal punto di vista tecnico questa ipotesi di scambio e ci può stare, anche se tutte le caselle devono trovare una logica sistemazione sotto l’aspetto economico e dei contratti.

KOZAK – C’è da capire, per esempio, se un trasferimento a Catania può andare bene a Kozak (richiesto all’estero) e con quali condizioni. E’ nota la posizione di Lotito, disposto a cederlo soltanto a titolo definitivo e non in prestito con diritto di riscatto. La Lazio ha attribuito al centravanti ceco una valutazione di 8 milioni di euro per il cartellino e sinora nessuno si è minimamente avvicinato. I buoni rapporti con Pulvirenti potrebbero agevolare l’affare? Chissà. L’interrogativo resta in sospeso.

BERGESSIO – E bisogna trovare una risposta al prezzo di Gonzalo Bergessio, 29 anni compiuti a luglio, 13 gol nell’ultimo campionato. E’ nato a Cordoba, ha giocato in Argentina con Racing e San Lorenzo, ha fatto esperienza anche nel campionato francese con il Saint Etienne. E’ più quotato di Kozak, ma è anche di cinque anni più anziano e la Lazio, possibilmente, preferirebbe puntare su un attaccante che non superi i 25-26 anni. Il ceco, invece, piace moltissimo a Maran, che lo seguiva e lo apprezzava dai tempi in cui allenava il Vicenza. Detto questo, Bergessio come alternativa di Klose avrebbe forse il profilo ideale. Non pretenderebbe un posto da titolare, è pericoloso e cattivo sotto porta, possiede forza fisica, potrebbe essere abbinato anche a Floccari. Un punto a favore dell’ipotesi di scambio tra i due attaccanti lo giocano i contratti. Bergessio e Kozak hanno la stessa scadenza (2015), Pulvirenti e Lotito potrebbero trovare un’intesa che soddisfacesse le reciproche esigenze.

ATTESA - Se ne riparlerà. L’argentino può essere il last minute della Lazio per rinforzare l’attacco. A Lotito è stato proposto a più riprese anche Alberto Gilardino, in possibile uscita dal Genoa, che deve formalizzare il riscatto di Matuzalem e può prendere Bizzarri. Piace Abel Hernandez, ma l’uruguaiano è valutato 12 milioni da Zamparini. Sebastiani è in pressing per infilare Vukusic in uno scambio con Sculli, ma il croato ha bucato completamente a Pescara nel suo primo campionato italiano. Le riflessioni a Formello sono tante. Tare sta lavorando per sistemare Sani Emmanuel liberando la casella da extracomunitario che occorre per tesserare Brayan Perea. Il diesse ritiene che il colombiano sia l’attaccante che serve alla Lazio. Petkovic continuerà a giocare con una punta, il titolare è Klose e intorno si muoveranno centrocampisti dal gol facile come Ederson, Hernanes, Candreva e Felipe Anderson.

I GIOVANI – E poi la società biancoceleste sta disegnando un percorso per i suoi talenti. Antonio Rozzi, ex centravanti della Primavera, resterà in organico e Keita alla lunga potrebbe diventare l’esterno offensivo che serve per sostituire Mauri, squalificato dalla Disciplinare. Avendo tanta qualità a centrocampo, la Lazio riflette sull’opportunità di prendere o meno un’altra punta. Tare interverrebbe soltanto se si presentasse un’occasione irripetibile. Un discorso valido anche nel caso in cui partisse Kozak. Il ceco, capocannoniere nell’ultima edizione di Europa League, ha mercato anche all’estero. Il primo tentativo del Besiktas, che lo vorrebbe in prestito e diritto di riscatto, è stato respinto. Hull City, Sunderland e infine il Wigan sono i club di Premier League che per adesso si sono limitati ai sondaggi.
F.P.




Spunta la coppa Italia, delirio Lulic (Il Tempo)

 
FIUGGI
La Lazio corre e suda sotto il sole di Fiuggi e si lascia alle spalle anche il terzo giorno di allenamento nella località termale, con una sorpresa per i tifosi biancocelesti presenti nonostante il gran caldo accorsi ad incitare i loro beniamini: la Coppa Italia, esposta sulla pista atletica che separa il campo dagli spalti. Lì, in bella vista e accolta come sempre da un’ovazione, il trofeo vinto il 26 maggio nel derby ai danni della Roma e che a distanza di due mesi, continua a far emozionare al solo pensiero il popolo laziale. Come se il tempo si fosse fermato a quella data, ormai storica.

Un entusiasmo alle stelle che sta accompagnando il ritiro degli uomini di Petkovic, applauditi e supportati ad ogni allenamento dai tanti tifosi che poi si fermano al termine delle sedute all’esterno della rete fuori della zona degli spogliatoi, in attesa di un autografo, una foto, una stretta di mano o semplicemente un sorriso del loro giocatore preferito. E senza ombra di dubbio, il più richiesto è lui, l’eroe del 26 maggio: Senad Lulic. Lo chiamano, urlano il suo nome, si fanno autografare maglie, cappelli, bandiere e lo invitano con battute e frasi simpatiche come ì Fallo ancora Lulic!”, forse a pensarci è più un’esortazione, a gonfiare la rete ancora una volta sotto la curva nord il 18 agosto contro la Juventus. Perché questa resterà comunque l’estate di Lulic. È lui, infatti, l’autentico beniamino dei tifosi biancocelesti. Il più gettonato. Quel gol, gli ha cambiato la vita, regalandogli una popolarità improvvisa e incontenibile. Il numero 71, minuto in cui l’esterno bosniaco firmò la rete decisiva contro i cugini, per tutti i laziali è diventato da quel giorno un numero magico. Questo lo riempie di orgoglio e soddisfazione, te ne accorgi guardandolo in viso: sorridente, compiaciuto e disponibile con tutti. E’ lui infatti il primo a scherzare con i tifosi, sta al gioco e al campo ,ogni giorno, è chiamato a fare gli straordinari, per accontentare tutti i suoi fans.Si gode insomma il momento e il calore che lo circonda, anche se punta già l’obiettivo alla prossima sfida all’Olimpico, davanti al suo pubblico, contro i campioni d’Italia, nel primo trofeo che apre di fatto la nuova stagione. Per regalare magari un’altra gioia ai laziali.

Intanto, nell’allenamento di ieri pomeriggio davanti a oltre 400 tifosi, partitella in famiglia tra Lazio A e Lazio B in vista della gara di sabato a Londra con il Crystal Palace. L’amichevole è terminata 3 a 2, in gol Candreva, Biglia, Onazi, Hernanes e Floccari.

Samantha Trancanelli


Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline Matita

  • Biancoceleste Clamoroso
  • *
  • Post: 26403
  • Karma: +517/-54
    • Mostra profilo
Re:Rassegna stampa 8.8.2013
« Risposta #1 : Giovedì 8 Agosto 2013, 10:39:28 »
"Il Toro” che fa reparto da solo (Corriere dello Sport)

CATANIA – Per qualcuno è «Golzalo», ma per tanti altri è il «Toro». Stiamo parlando di Gonzalo Ruben Bergessio, ventinove anni compiuti nello scorso mese di luglio, alla sua quarta stagione in rossazzurro. E’ lui, raccontano gli esperti di mercato, il centravanti che sta seguendo la Lazio e che, ne siamo certi, farebbe innamorare la gente biancoceleste. Perché Bergessio non è soltanto il centravanti che fa gol quando il compagno lo mette nelle condizioni di battere a rete. Anzi, per dirla tutta non è neanche uno straordinario “sfondareti” (anche se le tredici marcature realizzate nell’ultima stagione sono tutt’altro che poche…). Però ha altre qualità tecniche e tattiche; quelle che lo hanno portato a spodestare Maxi Lopez – un tempo idolo della gente rossazzurra e a sua volta a un passo, qualche stagione fa, dal vestire la maglia della Lazio – nonché a stregare due allenatori della “nouvelle vague” che hanno avuto l’opportunità di allenarlo: Vincenzo Montella e Rolando Maran.

AMMIRAZIONE – Montella ha pure fatto un tentativo per portare Bergessio a Firenze, ma la richiesta del Catania mal si sposava con quella della Fiorentina e, alla fine, non se n’è fatto nulla. L’ammirazione dell’ex aeroplanino per l’attaccante argentino, però, resta immutata. Per quale motivo? Facile… Perché Bergessio è davvero un “toro”. Un attaccante capace di fare reparto praticamente da solo, di resistere alle botte degli avversari più scorbutici, di non arretrare di un solo millimetro quando la contesa si fa dura. La sua forza fisica gli consente di tenere botta davanti a qualunque avversario, di difendere il pallone come pochi sanno fare e, ovviamente, di fare salire la squadra. Se a questo va poi ad aggiungersi qualche grappolo di gol, per di più senza calciare i rigori (l’anno scorso il cecchino era Lodi), ecco che il risultato finale parla di un attaccante di assoluto livello.

INTESA – Certo, molto ha giocato in favore del “toro” l’intesa con i vecchi compagni del San Lorenzo – la squadra di Papa Francesco – che Bergessio ha ritrovato a Catania: Barrientos e Gomez. Con loro e con gli altri argentini della nutrita pattuglia rossazzurra ha trascorso tante serate, magari per mangiare l’asado cucinato da Spolli. Ora Gomez è andato agli ucraini del Metallist, mentre Barrientos prepara in rossazzurro la stagione della sua definitiva esplosione. Avrà un “toro” al suo fianco ad aiutarlo ed a dare cornate, se serve, pure per lui?





Mauri: «Spero che il mio caso si chiuda presto» (Gazzetta dello Sport – ed. locale)

A vederlo fa quasi impressione. «C’è solo un capitano» gli urlano i tifosi. E Stefano Mauri ricambia concedendosi a interminabili sessioni di autografi. Sulla testa ha una squalifica di sei mesi, in attesa dell’appello. Eppure la serenità non gli manca: «I tifosi mi stanno dando tantissimo ha detto il numero 6 biancoceleste —, mi hanno sempre dimostrato la loro vicinanza, ora più che mai. Spero che questa storia si chiuda presto». E ieri, attraverso i microfoni di Lazio style channel, Mauri ha riabbracciato anche il compagno e amico Cristian Brocchi. A Fiuggi, intanto, ieri mattina ovazione per la Coppa Italia, portata al campo dal team manager Manzini. Anche per oggi prevista una doppia seduta. Infermeria: Pereirinha migliora, lieve affaticamento muscolare per Rozzi, solo una contusione per Mauri, mentre Felipe Anderson continua nel suo programma di recupero differenziato. Domani ultimo giorno di allenamento a Fiuggi: già nel pomeriggio partenza per Londra, dove sabato Klose e compagni affronteranno il Crystal Palace.




Nuova ma non troppo Solo Biglia vede già la Supercoppa
 
DAVIDE STOPPINI
FIUGGI (Frosinone) È nuovo l’abito, ma gli indossatori sono gli stessi, i protagonisti sono identici. E la sfilata di ieri pomeriggio ha confermato che lo stilista Vladimir Petkovic ha in testa ben chiara l’idea 4231. È quello l’abito nuovo, è quella la strada che porta alla Supercoppa, a 10 giorni da una partita che vale già un trofeo. Le prove generali ci saranno sabato a Londra contro il Crystal Palace. Ma il piano è già scattato. E allora pensi alla formazione anti Juventus, pensi agli uomini che dovrebbero scendere in campo il 18 e scopri che della nuova Lazio a giocarsi la Supercoppa potrebbe esserci il solo Biglia.

L’eccezione
Che in fondo l’argentino è l’unico vero titolare acquistato fin qui, perché gli altri—per un motivo o per l’altro — partono tutti di rincorsa. Biglia no, Biglia va che è una bellezza. Come andava quel sinistro da 25 metri finito sotto la traversa ieri pomeriggio, nella partitella organizzata in fretta e furia da Petkovic. Settanta minuti totali, 35 a tempo, e la fondata sensazione che il tecnico abbia trovato l’accessorio giusto per il suo nuovo abito. E la parola accessorio non sia intesa come riduttiva: è il particolare che invece fa la differenza, altro che.

Affidabilità
Il resto è storia nota. Il resto è una formazione composta per dieci undicesimi dagli uomini protagonisti della scorsa stagione, da quelli che a questa Supercoppa ci sono arrivati. Non è solo un senso di riconoscenza. Petkovic va per gradi, deve andare per gradi. L’inserimento degli altri nuovi acquisti va gestito con la dovuta calma. Novaretti, ad esempio, per quanto non sia dispiaciuto nelle amichevoli, al momento parte in seconda fila rispetto a Biava, Dias e Cana. Anche perché la coppia TevezVucinic va maneggiata con cura. Vinicius, poi, in fondo è davvero troppo acerbo per proporlo da titolare in una partita da dentro o fuori come quella del 18 agosto. Felipe Anderson è invece un oggetto misterioso. Non per colpa sua, ma per via di quella caviglia destra infortunata in Brasile a giugno che ancora non gli consente di allenarsi con i compagni. Lui in Supercoppa non ci sarà, probabile che non sia pronto neppure per l’esordio in campionato contro l’Udinese. E gli altri acquisti? Perea è ancora in Colombia, Elez è con la Primavera.

Partitella
Petkovic allora va avanti con quello che conosce. E così, ieri pomeriggio, ha messo di fronte due squadre: quella di Biglia con il 4231 (in coppia con l’argentino c’era Gonzalez), l’altra l’ha schierata con il caro vecchio 451. Qui non c’è nulla da spiegare, lo spartito lo conoscono tutti a memoria. Però — sarà mica solo un caso—a strappare più applausi è stata la prima squadra. E non solo per il gol di Biglia, e non solo per il risultato finale che ha premiato la squadra con il 4 2 3 1: 3-2 il finale, reti di Candreva, Biglia e Floccari, contro quelle di Onazi ed Hernanes su rigore. Proprio il Profeta, nel nuovo modulo, tornerebbe ad occupare quella posizione di trequartista così poco gradita ai tempi di Reja. Ma questa è un’altra storia. È iniziato il countdown, ecco il punto: meno 10 giorni alla Supercoppa. Quella sì, la vera sfilata.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

CP 4.0

Re:Rassegna stampa 8.8.2013
« Risposta #2 : Giovedì 8 Agosto 2013, 11:03:41 »
atitaM eizarg

le considerazioni su Bergessio le lascio ad altri, ma un cambio alla pari con Kozak mi pare piu' che accettabile, se l'argentino e' quello che ci serve.

io mi soffermo su questa frase da freaking matita rossa.

.... il centravanti che sta seguendo la Lazio ...

Offline Clazia

  • Superbiancoceleste 2015
  • *
  • Post: 2499
  • Karma: +345/-10
  • Sesso: Femmina
    • Mostra profilo
Re:Rassegna stampa 8.8.2013
« Risposta #3 : Giovedì 8 Agosto 2013, 12:00:58 »
ottimo Matita, grazie! :-*
Se volevo sentimme tranquilla mica che nascevo Laziale.

Take a sad song and make it better.

Offline carpelo

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 9320
  • Karma: +385/-9
  • Sesso: Maschio
  • la Lazio è AMORE
    • Mostra profilo
Re:Rassegna stampa 8.8.2013
« Risposta #4 : Giovedì 8 Agosto 2013, 12:11:43 »
In effetti questa cosa del centravanti che ci segue è inquietante e fa bene la Lazio a cercare di capire chi sia, non si sa mai!
Non è che si tratta di Sculli?

CP 4.0

Re:Rassegna stampa 8.8.2013
« Risposta #5 : Giovedì 8 Agosto 2013, 13:25:47 »
non lo so chi stia inseguendo la Lazio, magari e' .... Yilmaz.  ;D

pero' a certi scrittori li dovrebbe insegue la maestrina, ma con una pennona rossa bella appuntita da farne un ombrello Cipputi.