Autore Topic: Crisi di governo  (Letto 112695 volte)

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Panzabianca

Re:Crisi di governo
« Risposta #1120 : Giovedì 3 Novembre 2022, 15:29:59 »
definizione che (non so come mai) mi ricorda lo stadio.

Ma infatti siamo là. Intervenire ovunque! Niet alle terre di nessuno, partendo proprio dallo stadio. L'episodio di domenica a Milano, per esempio, è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Però, pure lì, se intervieni, che fai, non "manganielli"??

Il PD allora prenderà le difese della curva... So capacissimi.
Cose davanti alle quali poi te metti a ride, capisci.

ThomasDoll

Re:Crisi di governo
« Risposta #1121 : Giovedì 3 Novembre 2022, 16:27:03 »
La terra di nessuno allo stadio è il brodo di coltura dove fanno proselitismo da 30 anni neonazifascisti in mezza Italia e dove si spaccia open air, tutte le domeniche, e quando occorre il mercoledì, salvo sosta dei campionati, e se gira bene si tirano pure due zaccagnate ai celerini.
Ma nessuno ne fa un'emergenza nazionale. Ogni tanto fanno secco un capo ultras, manco fossero dei malavitosi. Ah, lo sono, giusto.
Invece se si radunano ducento fricchettoni ahuuuu, lo scandalo
che Paese bigotto, che disastro.
Se erano teste rasate che facevano a cinghiate era tuttapposto.
I rave venivano patrocinati dal ministero dell'interno.
Niente lo vieta in futuro, un bel sabato postfascista...

Panzabianca

Re:Crisi di governo
« Risposta #1122 : Giovedì 3 Novembre 2022, 17:03:00 »
La terra di nessuno allo stadio è il brodo di coltura dove fanno proselitismo da 30 anni neonazifascisti in mezza Italia e dove si spaccia open air, tutte le domeniche, e quando occorre il mercoledì, salvo sosta dei campionati, e se gira bene si tirano pure due zaccagnate ai celerini.
Ma nessuno ne fa un'emergenza nazionale. Ogni tanto fanno secco un capo ultras, manco fossero dei malavitosi. Ah, lo sono, giusto.
Invece se si radunano ducento fricchettoni ahuuuu, lo scandalo
che Paese bigotto, che disastro.
Se erano teste rasate che facevano a cinghiate era tuttapposto.
I rave venivano patrocinati dal ministero dell'interno.
Niente lo vieta in futuro, un bel sabato postfascista...

io li trovo aberranti entrambi.  Per me "cintilinate" ai fricchettoni (forse definizione inadeguata) obnubilati del rave e ai nazi allo stadio.  Stessa roba cor cervello in pappa ma con orizzonti diversi.
Amen
(che poi noi ex democristiani ce l'abbiamo inside un certo germe fascio-communista :coatto: :risa: )

ThomasDoll

Re:Crisi di governo
« Risposta #1123 : Sabato 5 Novembre 2022, 08:54:40 »
La discontinuità di Giorgia...
ah, che boccaloni gli italiani

La rotta di Giorgetti per superare la tempesta un passo dopo l’altro
La premier: siamo pressati dalle urgenze
Corriere della Sera5 Nov 2022SEGUE DALLA PRIMA Francesco Verderami

La «rotta» è stata tracciata insieme alla presidente del Consiglio ed è una sorta di avviso ai naviganti, perché in questa fase l’obiettivo prioritario sarà superare l’inverno ed evitare lo scoglio del caro bollette sul quale rischia di incagliarsi il sistema Paese. È una politica economica step by step, figlia della crisi interna e internazionale, che costringe a gestire i conti pubblici come si trattasse della tela di Penelope: da un lato Giorgetti può tesserla per le maggiori entrate e un inspecessario rato aumento del Pil; dall’altro vede disfarla dall’innalzamento dei tassi d’interesse che appesantiscono il bilancio dello Stato.

Anche per questo ieri si è presentato in Consiglio dei ministri senza il testo della Nota di aggiornamento al Def, che si è limitato a illustrare verbalmente. I colleghi con lui sono stati comprensivi, mentre si sono irritati con il titolare dell’Interno Piantedosi, che ha provato a fare la stessa cosa con il provvedimento sulle Ong, provocando in special modo la reazione del ministro della Difesa Crosetto: «È neche i dicasteri coinvolti, come il mio, siano messi a conoscenza del contenuto. Anche solo per difenderlo fuori». Meloni è intervenuta per giustificare l’accaduto e per scusarsi: «Siamo pressati dalle urgenze».

L’urgenza delle urgenze è legata al problema energetico. Ecco perché il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin inserirà nel decreto Aiuti la norma per le nuove trivellazioni, che «avrà anche una funzione calmieratrice sui prezzi del gas». «È stata la Cina ad averli alterati — secondo Giorgetti — e molto prima che scoppiasse il conflitto». Così si è accesa l’inflazione, che insieme ai chiari segnali di recessione dipinge un «quadro preoccupante»: perché «i sindacati porranno il tema del recupero del potere di acquisto dei lavoratori», e il Paese andrà incontro «a una fase di tensione sociale che non abbiamo conosciuto negli ultimi anni».

Questo tema il ministro dell’Economia lo aveva affrontato durante una serie di colloqui: prima con il presidente del Consiglio, poi con la presidente del Consiglio. E c’è un motivo se autorevoli esponenti di FdI, ogni volta che citano l’ex capo della Bce, concludono con un «lunga vita a Draghi. Speriamo possa assurgere ad un altro ruolo». «Draghi avrà ancora un ruolo», chiosa Giorgetti: «Lo avrà dentro e fuori dall’Italia». E tanto basta per capire che la transizione da un governo all’altro non è terminata con il passaggio delle consegne, e che — per citare Meloni — «Mario» non li ha lasciati soli.

Certo, Giorgetti avverte il peso della responsabilità, maggiorato dai limiti di bilancio. Ma al momento è riuscito a far comprendere a tutti che il libro dei sogni va riposto. Perché «ci guardano» i mercati e l’Europa, dove — in base alle prime mosse del governo — è stata smentita la narrazione che in Italia fossero sbarcati i «marziani». «La tesi che il centrodestra a Palazzo Chigi non avrebbe dato garanzie sulla collocazione dell’Italia era stata enfatizzata per ragioni di campagna elettorale». Il punto è capire se la campagna elettorale è terminata o proseguirà in Parlamento e nelle piazze. Dalla questione bellica fino alla riforma del reddito di cittadinanza, si avvertono sinistri scricchiolii. E sul reddito, persino nel partito di Meloni c’è chi esorta a «muoversi con prudenza»: «Altrimenti ci ritroveremmo la gente in strada coi forconi».

Se potesse esprimere un desiderio, il ministro dell’Economia ripeterebbe l’auspicio che ha pronunciato poco prima che si aprissero le urne: «Mi auguro che nel rapporto tra maggioranza e opposizione prevalga il cosiddetto “spirito repubblicano”. Un normale rapporto dialettico degno di una democrazia matura». Ma mentre rivelava il suo desiderio non sembrava convinto di vederlo trasformarsi in realtà.

Offline Il lodolaio

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Re:Crisi di governo
« Risposta #1124 : Sabato 5 Novembre 2022, 11:10:39 »


"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"

Panzabianca

Re:Crisi di governo
« Risposta #1125 : Sabato 5 Novembre 2022, 13:01:57 »

Panzabianca

Re:Crisi di governo
« Risposta #1126 : Sabato 5 Novembre 2022, 13:15:51 »
La discontinuità di Giorgia...
ah, che boccaloni gli italiani

La rotta di Giorgetti per superare la tempesta un passo dopo l’altro
La premier: siamo pressati dalle urgenze
Corriere della Sera5 Nov 2022SEGUE DALLA PRIMA Francesco Verderami

La «rotta» è stata tracciata insieme alla presidente del Consiglio ed è una sorta di avviso ai naviganti, perché in questa fase l’obiettivo prioritario sarà superare l’inverno ed evitare lo scoglio del caro bollette sul quale rischia di incagliarsi il sistema Paese. È una politica economica step by step, figlia della crisi interna e internazionale, che costringe a gestire i conti pubblici come si trattasse della tela di Penelope: da un lato Giorgetti può tesserla per le maggiori entrate e un inspecessario rato aumento del Pil; dall’altro vede disfarla dall’innalzamento dei tassi d’interesse che appesantiscono il bilancio dello Stato.

Anche per questo ieri si è presentato in Consiglio dei ministri senza il testo della Nota di aggiornamento al Def, che si è limitato a illustrare verbalmente. I colleghi con lui sono stati comprensivi, mentre si sono irritati con il titolare dell’Interno Piantedosi, che ha provato a fare la stessa cosa con il provvedimento sulle Ong, provocando in special modo la reazione del ministro della Difesa Crosetto: «È neche i dicasteri coinvolti, come il mio, siano messi a conoscenza del contenuto. Anche solo per difenderlo fuori». Meloni è intervenuta per giustificare l’accaduto e per scusarsi: «Siamo pressati dalle urgenze».

L’urgenza delle urgenze è legata al problema energetico. Ecco perché il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin inserirà nel decreto Aiuti la norma per le nuove trivellazioni, che «avrà anche una funzione calmieratrice sui prezzi del gas». «È stata la Cina ad averli alterati — secondo Giorgetti — e molto prima che scoppiasse il conflitto». Così si è accesa l’inflazione, che insieme ai chiari segnali di recessione dipinge un «quadro preoccupante»: perché «i sindacati porranno il tema del recupero del potere di acquisto dei lavoratori», e il Paese andrà incontro «a una fase di tensione sociale che non abbiamo conosciuto negli ultimi anni».

Questo tema il ministro dell’Economia lo aveva affrontato durante una serie di colloqui: prima con il presidente del Consiglio, poi con la presidente del Consiglio. E c’è un motivo se autorevoli esponenti di FdI, ogni volta che citano l’ex capo della Bce, concludono con un «lunga vita a Draghi. Speriamo possa assurgere ad un altro ruolo». «Draghi avrà ancora un ruolo», chiosa Giorgetti: «Lo avrà dentro e fuori dall’Italia». E tanto basta per capire che la transizione da un governo all’altro non è terminata con il passaggio delle consegne, e che — per citare Meloni — «Mario» non li ha lasciati soli.

Certo, Giorgetti avverte il peso della responsabilità, maggiorato dai limiti di bilancio. Ma al momento è riuscito a far comprendere a tutti che il libro dei sogni va riposto. Perché «ci guardano» i mercati e l’Europa, dove — in base alle prime mosse del governo — è stata smentita la narrazione che in Italia fossero sbarcati i «marziani». «La tesi che il centrodestra a Palazzo Chigi non avrebbe dato garanzie sulla collocazione dell’Italia era stata enfatizzata per ragioni di campagna elettorale». Il punto è capire se la campagna elettorale è terminata o proseguirà in Parlamento e nelle piazze. Dalla questione bellica fino alla riforma del reddito di cittadinanza, si avvertono sinistri scricchiolii. E sul reddito, persino nel partito di Meloni c’è chi esorta a «muoversi con prudenza»: «Altrimenti ci ritroveremmo la gente in strada coi forconi».

Se potesse esprimere un desiderio, il ministro dell’Economia ripeterebbe l’auspicio che ha pronunciato poco prima che si aprissero le urne: «Mi auguro che nel rapporto tra maggioranza e opposizione prevalga il cosiddetto “spirito repubblicano”. Un normale rapporto dialettico degno di una democrazia matura». Ma mentre rivelava il suo desiderio non sembrava convinto di vederlo trasformarsi in realtà.


In effetti, ve lo stiamo dicendo da almeno un mese.

Gattopardesca Meloni.
In sostanza, pare che abbiano perso la ricetta dell'olio di ricino.

Le forze d'opposizione, nel frattempo, so ite a capì se in Italia insistano ancora pozzi da "ammarà".

ThomasDoll

Re:Crisi di governo
« Risposta #1127 : Sabato 5 Novembre 2022, 13:51:57 »
Veramente alcuni nostri amici dicevano che era finita la pacchia. Intanto rimosso il divieto di trivellazione entro 12 miglia dalla costa. 5 anni fa Giorgia era la pasionaria che si batteva contro la lobby delle trivelle. Evidentemente tutto dipende da quale sedia occupi: la coerenza del prosciutto

Panzabianca

Re:Crisi di governo
« Risposta #1128 : Sabato 5 Novembre 2022, 14:47:39 »
Veramente alcuni nostri amici dicevano che era finita la pacchia. Intanto rimosso il divieto di trivellazione entro 12 miglia dalla costa. 5 anni fa Giorgia era la pasionaria che si batteva contro la lobby delle trivelle. Evidentemente tutto dipende da quale sedia occupi: la coerenza del prosciutto

Ma dall'amici ti guardi Iddio... ahahaha

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Re:Crisi di governo
« Risposta #1129 : Sabato 5 Novembre 2022, 22:34:06 »
Veramente alcuni nostri amici dicevano che era finita la pacchia. Intanto rimosso il divieto di trivellazione entro 12 miglia dalla costa. 5 anni fa Giorgia era la pasionaria che si batteva contro la lobby delle trivelle. Evidentemente tutto dipende da quale sedia occupi: la coerenza del prosciutto

È pure cambiato il mondo , rispetto a 5 anni fa...
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

ThomasDoll

Re:Crisi di governo
« Risposta #1130 : Domenica 6 Novembre 2022, 23:55:56 »
certo, e pure le lobby, immagino

Offline MCM

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Re:Crisi di governo
« Risposta #1131 : Lunedì 7 Novembre 2022, 14:46:01 »
uno può legittimamente cambiare idea ma se la cambia lo dice , lo ammette.

Invece Giorgia tace.

GEDDY

Re:Crisi di governo
« Risposta #1132 : Lunedì 7 Novembre 2022, 15:28:26 »
Cinque anni fa sembrava non convenire. Oggi forse si.Il problema potrebbe esserci di nuovo a breve,relativamente alla convenienza.Dobbiamo estrarlo per usarlo noi, credo. Ma se il prezzo al consumo e' di poco inferiore a quello sul mercato odierno forse conviene lasciarlo dov'e'.

Offline Aquila Maremmana

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Re:Crisi di governo
« Risposta #1133 : Lunedì 7 Novembre 2022, 16:06:05 »
Noi potevamo essere loro. Non abbiamo voluto.
Loro non avrebbero mai potuto essere noi.

GEDDY

Re:Crisi di governo
« Risposta #1134 : Lunedì 7 Novembre 2022, 16:46:05 »
Appunto.Penso che lasciarlo lì non conveniva a nessuno. Poi noi ne sappiamo poco.Quante delle spese erano a carico della collettività e quante a carico dell'estrattore?

Panzabianca

Re:Crisi di governo
« Risposta #1135 : Martedì 8 Novembre 2022, 08:55:19 »
uno può legittimamente cambiare idea ma se la cambia lo dice , lo ammette.

Invece Giorgia tace.

però pare che parli un ottimo inglese.

Offline Frusta

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Re:Crisi di governo
« Risposta #1136 : Martedì 8 Novembre 2022, 19:29:01 »
uno può legittimamente cambiare idea...
Più che le idee sono stati i costi a cambiare, cinque anni fa costava più estrarre che comprare dai russi, tutto qua.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline Ataru

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Re:Crisi di governo
« Risposta #1137 : Martedì 8 Novembre 2022, 21:23:24 »
Più che le idee sono stati i costi a cambiare, cinque anni fa costava più estrarre che comprare dai russi, tutto qua.
e ancora oggi costerebbe di più estrarre che comprare dai russi. se volessimo comprare dai russi
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

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Re:Crisi di governo
« Risposta #1138 : Martedì 8 Novembre 2022, 22:17:40 »
Noi vorremmo comprare dai russi, ma Zio Biden poi ci rimane male.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline Frusta

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Re:Crisi di governo
« Risposta #1139 : Martedì 8 Novembre 2022, 23:05:50 »
Spero che i democratici USA abbiano il crollo che meritano alle elezioni di domani.
Difficile nella loro storia trovare un presidente più pericolosamente idiota di quello che hanno adesso.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.