Autore Topic: Ridiamo un po', dai  (Letto 16861 volte)

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Offline Frusta

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #20 : Giovedì 14 Gennaio 2021, 13:59:07 »
Un momento però: i social non sono internet. Un giorno arriverà qualcosa di nuovo che li farà chiudere.
Ricordati la parabola, che so, di friendfeed. La conversazione si sposterà. Già Facebook è un ritrovo per vecchi.
I social sono solo un mezzo del potere, mica il potere. Quello sta nella mani di chi concentra nelle medesime la più grossa massa di denaro attualmente circolante, alla quale va aggiunta quella che è in grado di condizionare.
Sommale entrambe e vedi quanto ne controllano Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft.
Anzi, dato che agiscono come un corpo solo chiamiamoli col loro acronimo, guarda quanto ne possiede, ne controlla e ne condiziona GAFAM.
I social non sono internet ma guarda chi ha le mani su internet e vedrai in quali mani finirà qualsiasi altro nuovo social.
Te lo dimostra il nanosecondo che gli ci è voluto per neutralizzare Parler.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

ThomasDoll

Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #21 : Giovedì 14 Gennaio 2021, 16:14:05 »
I social non sono internet ma guarda chi ha le mani su internet e vedrai in quali mani finirà qualsiasi altro nuovo social.
Te lo dimostra il nanosecondo che gli ci è voluto per neutralizzare Parler.

Questo è vero.
Se domani esce una turbonovità ci saranno 'sti 5 multimiliardari in dollari a fagocitarla in tre secondi.
Al massimo se la litigheranno tra loro.

Offline Jim Bowie

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #22 : Domenica 17 Gennaio 2021, 00:19:15 »
Scusa frusta , ma come fai a dire "l'altro potere qual è? "?
servono particolari condizioni perché i social possano scavalcare lo stato e di imporre una propria agenda. Secondo te questo sarebbe possibile in Cina, con un social basato in Cina? O in Russia con uno basato in Russia?
I governi possono fare domani una legge che imponga limiti severi Alla diffusione e all'utilizzo dei social. Gli stati non democratici già lo fanno. Mi pare che un'analisi che vede tutto il potere nelle mani dell'attore non statale pecchi di semplicismo. Soprattutto se parliamo di un attore non statale che non può usare la forza bellica. I social HANNO potere. Ne hanno anche troppo per i miei gusti. Ma è un potere che a certe condizioni (che spero non si avverino: sono per le riforme, non per le rivoluzioni) potrebbe sparire domani.
In Cina, almeno quando ero lì, fu bloccato FB e tutte le piattaforme informatiche occidentali durante insurrezione della regione confinante con l’Afghanistan, regione mussulmana reclamante l’indipendenza.
Il governo cinese, più monolitico del monolita di 2001 Odissea nello spazio, ha creato una piattaforma QQ per far credere al popolo cinese di essere libero con internet open.
Questo nelle civilizzazioni occidentali non succede ed allora Il quarto potere si espande forte di patrimoni che uno stato sogna.
Oggi l’uomo più ricco al mondo e il CEO di Amazon che controlla oltre ad un impero finanziario anche uno informatico e di informazione.
Non se ne esce, i governi devono scendere a patti con i signori dell’informatica.

PS per Frusta
Biden sta facendo di peggio che nominare la Cortez, sta vendendo gli USA by the pound, basti pensare a Kerry ministro dell’ambiente.
E come facilmente pronosticai mesi orsono il costo della benzina e passato da 1.79 a 2.15 ed il greggio non e più di importazione anzi l’America il petrolio lo esporta.


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Offline Jim Bowie

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #23 : Domenica 17 Gennaio 2021, 00:29:53 »
Trump e stato bannato perché così e stato ordinato dai democratici che vedevano nella sua resistenza un potenziale impedimento a fare ciò che vogliono. Lui non ha mai invitato alla rivolta ha sempre chiamato i suoi sostenitori a manifestazioni non violente, certo di manifestare perché punti oscuri ancora sono presenti nell’elezione presidenziale.
Temo che Biden farà gli stessi errori economici di Clinton e vi guiderà dritto dritto verso un nuovo 2008.
Trump ha rigenerato la produzione USA dando così il  via al processo di livellamento tra l’economia reale e quella finanziaria cosa che disturba molto i vari signori della rete, basta vedere infatti a quanto e arrivata la quotazione di Bitcoin, 40.000 dollari per avere in mano cosa?


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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #24 : Domenica 17 Gennaio 2021, 10:24:08 »
Jim, tu in USA ci vivi ed io ho l' informazione diretta della metà della mia famiglia che sta lì: puoi dire tutto quello che ti pare ma quà so' tutti contenti che finalmente er cinghialone è stato abbattuto. 
Lì, tolta la grancassa radical, il baldraccame holliwoodiano e l' american gentry dei privilegiati, almeno 75 milioni di elettori sanno benissimo di cosa parli.
Qui l' informazione è malata fino al midollo, eppure basterebbe fare quello che ogni tanto ripeto: andate a vedere chi siede al tavolo del consiglio di amministrazione di un media qualsiasi e vedrete in nome di chi parla e quali interessi sta salvaguardando.
E chi, come in Polonia, giustamente si difende nell' unico modo sensato possibile, e cioè così:

(ANSA-AFP) - VARSAVIA, 15 GEN - Il governo polacco sta preparando una legge per limitare il potere dei social network come Facebook e Twitter di eliminare contenuti e chiudere gli account. Secondo il progetto annunciato dall'esecutivo, i siti potrebbero prendere tali iniziative solo se le pubblicazioni violano la legge polacca. Il testo prevede la creazione di un "consiglio per la libertà di espressione" composto da cinque membri per esaminare i reclami degli utenti dei social network i cui account sono stati chiusi o il contenuto rimosso.

Viene accusato di fascismo nel migliore dei casi. O trumpizzato, che è lo stesso.
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ThomasDoll

Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #25 : Domenica 17 Gennaio 2021, 11:55:50 »
Insomma, 75 milioni che votano Trump sanno bene de che se parla, 75 milioni +1 che hanno votato Biden preferiscono il baldraccame hollywoodiano. Tuttapposto, me pare, anche a nome degli x milioni che non hanno votato proprio.

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #26 : Domenica 17 Gennaio 2021, 11:58:45 »
Sanno di cosa parla Jim.
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Ridiamo un po', dai
« Risposta #27 : Domenica 17 Gennaio 2021, 12:57:56 »
Insomma, 75 milioni che votano Trump sanno bene de che se parla, 75 milioni +1 che hanno votato Biden preferiscono il baldraccame hollywoodiano. Tuttapposto, me pare, anche a nome degli x milioni che non hanno votato proprio.
Le elezioni sono state falsate e questo non lo dico io o Trump, ma la Costituzione e la Democrazia che e stata calpestata.
Forse Rampini non ne parla nei suoi collegamenti dotti, tutto intento a lucidare i suoi straccali. Questa gente di sinistra che mistifica la realtà è quello che a noi di sinistra fa più male.
Ma Trump non c’è’ più I democratici hanno camera-senato e WH quindi sono liberi di distruggere gli USA come prima di Biden hanno fatto Clinton e Obama.
Sicuramente non e stato il miglior presidente ma io cittadino medio so solo che mi ha diminuito le tasse dal 22% al 16% e che ha portato il tasso di disoccupazione al 3% il più basso dalla dichiarazione di indipendenza.
Ho provato a combattere questa cazzò di economia globale che sta solo concentrando il potere in mano di una élite che nel nome di una paventata libertà di parola ha instaurato una dittatura del l’avere.


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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #28 : Domenica 17 Gennaio 2021, 13:55:30 »
Non sono ragionamenti ricevibili quelli che sostengono abbia ragione solo chi vota come piace a voi e gli altri tutti cojonazzi politically correct.
Quanto alle elezioni falsate: qualcuno porti le prove. Altrimenti sembra che siano falsate solo quando le perdi, quando le vinci con le fake news tambureggianti tuttapposto.

Tornando al topic, ecco l'intervento di un giovine scrittore, Daniele Rielli, che uscirà domani su Domani, giornale (bruttarello forte) dell'ex-fronte di Repubblica, sfanculato da Agnelli.
Ci sono dentro spunti interessanti, che dimostrano, peraltro, quanto sia muffo e preconfezionato certo liquidare la sinistra come tutta appesa a certi straccali o al politically correct. Stocazzo, avrebbe detto Alberto Sordi.

Ragionare
nel
merito.

"Quando, qualche anno fa, incominciai a lavorare al mio romanzo Odio, immaginai un uomo poco più trentenne che arrivava a Roma per lavorare dietro le quinte della politica, salvo scoprire in fretta che il vero potere ormai non abita più dentro il parlamento o nei ministeri, quanto piuttosto nelle grandi aziende digitali, uno stato di cose che ora, dopo i fatti americani degli ultimi giorni,  è diventato evidente a tutti.
Che si ritenga o meno giusto nel merito censurare un presidente in carica, le limitazioni alla libertà di espressione di un politico eletto come a quella di un privato cittadino non dovrebbero mai essere prese in maniera unilaterale da aziende private che operano in condizioni di sostanziale monopolio. Aziende che per di più non sono sottoposte alle regole e alle responsabilità tipiche degli editori, benché di fatto lo siano, in particolar modo nel momento in cui prendono decisioni come queste.
La creazione di limiti di accesso ai mezzi di comunicazione non può essere delegata alle policy aziendali oscure e autoreferenziali di queste mega aziende culturali, in particolare perché, per l’appunto, ognuna di esse opera sempre in regime di sostanziale monopolio all’interno della propria tipologia di servizio in virtù dell’effetto rete (ci può essere un solo servizio dominante tipo Facebook su un territorio perché la maggior parte degli utenti vogliono stare dove ci sono anche tutti gli altri), oltre che per gli enormi investimenti necessari a creare e tenere in piedi strutture di questo tipo.
Il sistema è del tipo winner takes all, chi vince prende tutto, per questo trattare la questione della concorrenza delle piattaforme come se si trattasse di giornali del ventesimo secolo è sbagliato praticamente sotto tutti i punti di vista. Tuttavia se anche emergesse un network parallelo “di destra” a garantire un maggiore pluralismo – un esito non del tutto impossibile ma tecnicamente difficile vista l’impressionante omogeneità ideologica della Silicon Valley – questo non farebbe che aumentare la tribalizzazione, già devastante, delle nostre società, chiudendo ancora di più il mondo dentro delle bolle che non comunicano fra loro, bolle alimentate dall’emotività e dall’identificazione di gruppo, luoghi dove del logos occidentale rimarrebbe solo un pallido ricordo, una sorta di vestigia di una pratica ormai perduta.
DERIVA CAPITALISTICO-AUTORITARIA
Gli oscuramenti degli account, così come le demonetizzazioni degli utenti che creano contenuti, dovrebbero perciò essere normati dalle leggi e dagli organi di controllo degli stati democratici: le piattaforme andrebbero trattate come beni comuni e dovrebbero garantire sempre il massimo di libertà di espressione che il sistema può sostenere, senza moralismi, senza caccia alle streghe, con il rispetto anche di colui che è autenticamente altro, non solo di quell’altro che alla fine siamo sempre noi.
L’alternativa è la creazione di milioni di esclusi e il collasso in una condizione di guerra di tutti contro tutti. Oggi le multinazionali del digitale sono delle black box: non esiste appello di fronte alle decisioni che questi monopoli prendono nei confronti dei loro utenti, peggio ancora non sappiamo mai neppure chi ha concretamente preso la decisione, uno stato di cose kafkiano che è una ferita profonda al nostro sistema democratico e all’uguaglianza e alla trasparenza dovuta al cittadino di fronte alla legge. La capacità di difendersi è cioè oggi praticamente zero e, considerata quanta parte dell’economia e dei posti di lavoro oggi passano dalle piattaforme, il loro potere di ricatto nei confronti dei cittadini è enorme.
Tuttavia nel caso estremo in cui un politico minacci concretamente il funzionamento del sistema democratico può essere giusto prendere soluzioni estreme come quella di toglierli la voce, non può però essere Twitter a deciderlo unilateralmente, senza processo, con metodiche oscure e responsabilità misteriose. Altrimenti si passa dallo stato di diritto allo stato delle multinazionali. I social hanno creato il problema selezionando alcuni fra i tratti peggiori degli esseri umani per scopi meramente commerciali (ottenere attenzione da rivendere agli inserzionisti), ma questa a cui stiamo assistendo non è una soluzione, è una pericolosa deriva capitalistico-autoritaria.
Affidarsi alla benevolenza degli Zuckerberg e dei Dorsey è una mossa rischiosissima e del tutto fideistica, e colpisce che trovi sostegno entusiasta fra coloro per i quali fino all’altro giorno il capitale era il male assoluto e oggi non sembrano avere più altro dio al di fuori del politicamente corretto. Anche questo è lo spirito dei tempi. Né può passare sotto silenzio che la censura, in questo caso, venga esercitata nei confronti di un presidente che aveva minacciato di far cambiare proprio quella legge che esenta le piattaforme dalle responsabilità degli editori permettendogli di non essere responsabili dei contenuti e di non redistribuire diritti d’autore.
Se ogni atto eversivo va preso con la massima serietà, vanno tenuti in conto anche gli enormi interessi economici in gioco sull’altro lato della barricata: una cosa, cioè, non esclude l’altra. Bisogna quindi evitare di ridurre tutto a bianco o nero, costringere ogni cosa dentro quel sistema binario (con noi o contro di noi) che è la vera cifra arcaica e tribale dell’architettura e del sistema di incentivi dei social network. Una simile semplificazione è la ricetta più sicura per il disastro."

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #29 : Domenica 17 Gennaio 2021, 21:55:44 »
Non sono ragionamenti ricevibili quelli che sostengono abbia ragione solo chi vota come piace a voi e gli altri tutti cojonazzi politically correct.
Evvabbè, fai finta di non capire.
Jim ti ha detto che Trump ha diminuito le tasse dal 22% al 16% ed ha portato il tasso di disoccupazione al 3% il più basso dalla dichiarazione di indipendenza. Non ti risulta? A lui si.
I fatti sono che abbassato le tasse, ha azzerato la disoccupazione e per la prima volta nella storia degli USA non ha mandato i suoi caccia a bombardare mezzo mondo.
Mi meraviglio che non piaccia alla sinistra, non siete voi quelli che da sempre dite di volerle stecose?

L' articolo che posti mi pare sostenga i motivi che mi hanno spinto ad aprire questo topic.
Comunque al posto tuo sulla "impressionante omogeneità ideologica della Silicon Valley" alla quale aggiungo la potenza economica mostruosa di cui abbiamo parlato, qualche domanda me la farei.
Guarda chi appoggiano quelli e vedrai il vero nemico dove sta. E magari t' accorgi pure che "marcia alla tua testa" come diceva Brecht na novantina d' anni fa.
 
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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #30 : Domenica 17 Gennaio 2021, 22:07:17 »
Non sono ragionamenti ricevibili quelli che sostengono abbia ragione solo chi vota come piace a voi e gli altri tutti cojonazzi politically correct.
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Ci sono dentro spunti interessanti, che dimostrano, peraltro, quanto sia muffo e preconfezionato certo liquidare la sinistra come tutta appesa a certi straccali o al politically correct. Stocazzo, avrebbe detto Alberto Sordi.

Ragionare
nel
merito.

"Quando, qualche anno fa, incominciai a lavorare al mio romanzo Odio, immaginai un uomo poco più trentenne che arrivava a Roma per lavorare dietro le quinte della politica, salvo scoprire in fretta che il vero potere ormai non abita più dentro il parlamento o nei ministeri, quanto piuttosto nelle grandi aziende digitali, uno stato di cose che ora, dopo i fatti americani degli ultimi giorni,  è diventato evidente a tutti.
Che si ritenga o meno giusto nel merito censurare un presidente in carica, le limitazioni alla libertà di espressione di un politico eletto come a quella di un privato cittadino non dovrebbero mai essere prese in maniera unilaterale da aziende private che operano in condizioni di sostanziale monopolio. Aziende che per di più non sono sottoposte alle regole e alle responsabilità tipiche degli editori, benché di fatto lo siano, in particolar modo nel momento in cui prendono decisioni come queste.
La creazione di limiti di accesso ai mezzi di comunicazione non può essere delegata alle policy aziendali oscure e autoreferenziali di queste mega aziende culturali, in particolare perché, per l’appunto, ognuna di esse opera sempre in regime di sostanziale monopolio all’interno della propria tipologia di servizio in virtù dell’effetto rete (ci può essere un solo servizio dominante tipo Facebook su un territorio perché la maggior parte degli utenti vogliono stare dove ci sono anche tutti gli altri), oltre che per gli enormi investimenti necessari a creare e tenere in piedi strutture di questo tipo.
Il sistema è del tipo winner takes all, chi vince prende tutto, per questo trattare la questione della concorrenza delle piattaforme come se si trattasse di giornali del ventesimo secolo è sbagliato praticamente sotto tutti i punti di vista. Tuttavia se anche emergesse un network parallelo “di destra” a garantire un maggiore pluralismo – un esito non del tutto impossibile ma tecnicamente difficile vista l’impressionante omogeneità ideologica della Silicon Valley – questo non farebbe che aumentare la tribalizzazione, già devastante, delle nostre società, chiudendo ancora di più il mondo dentro delle bolle che non comunicano fra loro, bolle alimentate dall’emotività e dall’identificazione di gruppo, luoghi dove del logos occidentale rimarrebbe solo un pallido ricordo, una sorta di vestigia di una pratica ormai perduta.
DERIVA CAPITALISTICO-AUTORITARIA
Gli oscuramenti degli account, così come le demonetizzazioni degli utenti che creano contenuti, dovrebbero perciò essere normati dalle leggi e dagli organi di controllo degli stati democratici: le piattaforme andrebbero trattate come beni comuni e dovrebbero garantire sempre il massimo di libertà di espressione che il sistema può sostenere, senza moralismi, senza caccia alle streghe, con il rispetto anche di colui che è autenticamente altro, non solo di quell’altro che alla fine siamo sempre noi.
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Vuoi le prove ed io te le do.
Mi scuso se devo ripetere qualche parola della Costituzione americana e quelle di ogni singolo stato.
In materia di legislazione la parola sui voti ammissibili spetta solo al legislatore, regola facilmente controllabile, ora nella maggior parte degli stati I legislatore, ovvero il governatore, aveva dichiarato che la data ultima per l’ammissione del voto era il 3 di Novembre, mentre alcune corti supreme degli stati avevano dichiarato ammissibili i voti arrivati dopo. Quindi le elezioni non si sono svolte secondo i dettami costituzionali, quindi da invalidare, questa è la battaglia di Trump sopratutto in quegli stati dove l’appannaggio dei grandi elettori era incerta.
Ora, Pancra’, tu mi insegni che quando una regola o legge e’ in essere, giusta sbagliata che sia, va rispettata.
Poi io non ho mai affermato che chi non la pensa come me ha torto, sto solo fotografando quelle che sono state le risultanti delle amministrazioni democratiche e quelle repubblicane.
I sentori c’erano e si stanno palesando con le prime mosse annunciate dall’amministrazione Biden.
Avremo tempo, se ne avremo voglia, di tornare su questa amministrazione.


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« Risposta #31 : Domenica 17 Gennaio 2021, 23:48:44 »



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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #32 : Lunedì 18 Gennaio 2021, 08:49:18 »
Evvabbè, fai finta di non capire.
Jim ti ha detto che Trump ha diminuito le tasse dal 22% al 16% ed ha portato il tasso di disoccupazione al 3% il più basso dalla dichiarazione di indipendenza. Non ti risulta? A lui si.
I fatti sono che abbassato le tasse, ha azzerato la disoccupazione e per la prima volta nella storia degli USA non ha mandato i suoi caccia a bombardare mezzo mondo.
Mi meraviglio che non piaccia alla sinistra, non siete voi quelli che da sempre dite di volerle stecose?

L' articolo che posti mi pare sostenga i motivi che mi hanno spinto ad aprire questo topic.
Comunque al posto tuo sulla "impressionante omogeneità ideologica della Silicon Valley" alla quale aggiungo la potenza economica mostruosa di cui abbiamo parlato, qualche domanda me la farei.
Guarda chi appoggiano quelli e vedrai il vero nemico dove sta. E magari t' accorgi pure che "marcia alla tua testa" come diceva Brecht na novantina d' anni fa.

Frusta,
a) la questione della silicon valley l'ho aperta io
b) nun ce l'ho co Jim, ce l'ho con le tue amenità sul baldraccame hollywoodiano. Non faccio finta di non capire, ho capito BENISSIMO. Sei te che ti ostini a sminuire quelli che non la pensano come te. 70 milioni di americani contano, e gli altri sono dei coglioni.

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« Risposta #33 : Lunedì 18 Gennaio 2021, 09:36:54 »
Levami una curiosità, perché mi devi mettere puntualmente in bocca quello che non dico?
Ma ti diverti a diffamarmi o cosa?
La volta precedente hai scritto che odio questo e quello e che nel post da te aperto dove si descriveva come una cagnetta isterica una tua avversaria politica io avrei scritto cose da querela.
Poi per curiosità vado a controllare (chiunque può farlo) e vedo che non era vero un cazzo, te lo ripeto in maiuscolo NON ERA VERO UN CAZZO. Dimmele dove stanno stecose da querela, dai!
E soprattutto dimostrale le accuse che spari invece di giocarci al tiro a piattello.
Essere innamorati dei propri pregiudizi passi, ma ragionare solo su quelli ed in base a quelli definire il tuo interlocutore diventa una operazione disonesta.

L' intenzione del topic era chiara: lasciare che un potere privato e sovranazionale decida le sorti delle nazioni arrivando a condizionarne economia, politica e magistratura è una aberrazione.
Che poi il senso è quello dell' articolo che hai citato, laddove si dimostra che il tizio che lo ha scritto, mettendo in bella concetti che girano da almeno una decina d'anni,  ha scoperto l'acqua calda.


Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

ThomasDoll

Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #34 : Lunedì 18 Gennaio 2021, 10:09:46 »
Ti quoto:

"Lì, tolta la grancassa radical, il baldraccame holliwoodiano e l' american gentry dei privilegiati, almeno 75 milioni di elettori sanno benissimo di cosa parli."

traduci.
Dimmi che non significa che chi non capisce sono gli altri da quei 75 milioni, che costituiscono, in parte ma non del tutto, la grancassa radical, il baldraccame holliwoodiano e l' american gentry dei privilegiati.
Ti metto in bocca soltanto le parole tue.
Spiegale meglio.

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« Risposta #35 : Lunedì 18 Gennaio 2021, 11:12:06 »
Lì sta la differenza.
Da una parte chi sta col culo al caldo, e dall'altra chi si è visto abbassare le tasse ed ha potuto ritrovare uno straccio di lavoro.
Non ho detto che la cosiddetta american gentry sia composta da una massa di idioti, anzi, è formata da persone talmente intelligenti (in Italy li puoi paragonare a quelli che hanno il villone o l'atticone nelle ZTL) che hanno trovato il modo di acquisire e conservare privilegi che a Tor Bella Monaca se li sognano.
E infatti se si presentassero Trump e Biden a Tor Bella Monaca secondo te chi vincerebbe?
Poi ci sono anche i non privilegiati che gli danno retta, la Ferragni e Fedez appoggiavano Biden, per dire, ed una qualche ascendenza sui loro fan ce l' hanno e magari hanno pure qualche fan che abita a Tor Bella Monaca, chi lo può dire?

Ma in America soprattutto ci stanno quelli che non sono stupidi per niente ma votano per una parte politica o per l'altra -e sono una bella fetta, credimi-  perché si sentono democratici o repubblicani per scelta ideologica esattamente come qui in Italia ci si sente di destra o di sinistra, e nessuno si sogna di dargli del cretino.

Trump avrà tutti i difetti del mondo (ma se ci mettiamo ad elencare quelli di Churchill Trump gli fa una sega) e di sbagli ne avrà fatti anche tanti, ma, se andiamo a stringere, uno che abbassa le tasse, crea lavoro e non scatena guerre dovrebbe essere l' idolo di chiunque accosti queste cose al concetto che ha del termine sinistra.
Le uniche guerre che ha scatenato sono state quelle commerciali contro l' e-business e contro chi, come le Cina, ne rappresenta la sponda maggiore, ma quello era l' unico modo per riportare il lavoro in patria.
Un modo che se da una parte ha accontentato Jim, ha scontentato Bezos.
Le conseguenze hanno dato lo spunto a questo topic: vai a vedere per chi votano i Jim e per chi votano i Bezos e vedi chi è che che ha eletto Biden.

P.s. N.1
I vari Augias, Saviano, Lucarelli, Scalfari eccetera mi stanno sul cazzo? Si. Mi ci stanno tu manco te lo immagini quanto.
Mi ci stanno esattamente come mi sta sul cazzo chiunque sa quale culo deve leccare per vivere di quello.
E non perché siano "desinistra" ma perchè AI TEMPI DER FASCIO (Scalfari docet) AVREBBERO LECCATO IL CULO AL FASCISMO.

P.s. n.2
Quando hai tempo, con comodo, se mi dici dove stanno i miei commenti "da querela" mi ti fai un favore.
E a proposito di questo.
Tu l' articolo della lucarella che descrive come una cagnetta isterica la Meloni lo hai postato, a me non sarebbe venuto mai in mente di postarne uno (e ce ne stanno eh) che desse della porchetta alla Murgia, per dire. Ma mi sarei mozzate le falangi, piuttosto.


Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

ThomasDoll

Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #36 : Lunedì 18 Gennaio 2021, 11:30:38 »
La Lucarelli è una giornalista professionista. Negarlo è da querela.
Augias è un uomo con un curriculum alto 300 metri.
Dire che s'è tenuto a galla leccando culi offende l'intelligenza di chi lo scrive, ed è da querela.
Roberto Saviano è criticabile esplicitamente sul fronte del plagio passato in giudicato più volte e sul fronte della fiction equivoca sulla camorra. Che però sia sotto scorta per i pericoli che corre con le denunce che ha fatto è un fatto, e certi meriti se li è meritati. Il problema è che se li sono meritati anche i cronisti che hanno fatto le inchieste su cui si è basato, a volte copincollando, senza citarli. Anche qui il leccare culi è una considerazione gratuita che lascio a te.
Semmai, quando capita l'occasione, poi, gradirei leggere da te di leccaculi, incapaci e bagasce di destra, vivaddio, per una volta. Anche per smentire la diceria che spari sempre e solo in una direzione, sai, quelle cose che ti mettono in bocca ma tu sei innocente come l'acqua di fonte ;)

ThomasDoll

Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #37 : Lunedì 18 Gennaio 2021, 11:39:36 »
Poi dire: non sono d'accordo con la Lucarelli, con Saviano e con Augias è diverso ed è accettato, incoraggiato e talvolta condiviso dal sottoscritto, che ebbe modo di conoscere a cena la Lucarelli (mi sia consentito sottolinearne le grazie davvero importanti), collaborare con gente scopiazzata da Saviano (che tutto sommato l'ha presa pure bene) e seguire in televisione alcune fortunate trasmissioni di Augias, un ottuagenario che spacca il culo ai passeri.

borgorosso

Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #38 : Lunedì 18 Gennaio 2021, 12:24:46 »
"Lì, tolta la grancassa radical, il baldraccame holliwoodiano e l' american gentry dei privilegiati, almeno 75 milioni di elettori sanno benissimo di cosa parli."
traduci.

è molto semplice.
nonostante l'establishment (parola che purtroppo ha perduto significato in bocca a milioni di idioti facebook-dotati) politico economico e tutti i media mainstream (di conseuenza - e per la parola "mainstream" vedi sopra) fossero contro Trump in maniera radicale e a volte truce 75 milioni di persone lo ha votato.

ThomasDoll

Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #39 : Lunedì 18 Gennaio 2021, 12:28:49 »
e quelli che non lo hanno votato?