Autore Topic: Ridiamo un po', dai  (Letto 16822 volte)

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Offline Frusta

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Ridiamo un po', dai
« : Martedì 12 Gennaio 2021, 20:42:51 »
Me cojoni!  ;D

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Ahead of the Ugandan election, we're hearing reports that Internet service providers are being ordered to block social media and messaging apps.
 
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Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline chemist

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #1 : Martedì 12 Gennaio 2021, 21:32:24 »
Qui deve commentare Whistle...attualmente sta in Uganda! :o

Offline Karmilla

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #2 : Martedì 12 Gennaio 2021, 21:34:28 »
Va be' Fru ma allora la polemica la cerchi...
Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)

Offline Frusta

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #3 : Martedì 12 Gennaio 2021, 22:45:06 »
 :o Perché, a te non fa ridere?
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Panzabianca

Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #4 : Mercoledì 13 Gennaio 2021, 00:00:04 »
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forum capiscions are not enough?

Frusta Frusta...  ;)

Offline Karmilla

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #5 : Mercoledì 13 Gennaio 2021, 08:27:42 »
 :o Perché, a te non fa ridere?

No, ma il punto è: ti interessa sapere perché io non ci vedo l'ipocrisia che ci vedi tu, oppure ognun per la sua strada e Dio per tutti?
(Oh, a me la seconda opzione va benissimo).
Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)

Offline Frusta

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #6 : Mercoledì 13 Gennaio 2021, 09:26:51 »
Ma certo che mi interessa.
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ThomasDoll

Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #7 : Mercoledì 13 Gennaio 2021, 09:39:39 »
Una piattaforma che condanna l'oscuramento da parte di un governo di certe parti di internet perché viola la neutralità della rete.
Non vedo che ci sia di divertente, però. Mi pare giusto.
Immagino a cosa alluda Frusta, ma si tratta di due cose diverse.
Se biancocelesti mi banna dalla sua piattaforma mica mi impedisce di accedere al resto del web laziale.
Se poi mi bannano tutti i siti laziali perché spammo robe romaniste posso ancora farmene uno mio e continuare a spammare.
Le autorità che zittiscono i social agiscono su un altro livello, violando, appunto, la neutralità della rete, come fanno i politici che si servono delle piattaforme per veicolare fake news e stimolare comportamenti di massa per i loro scopi. Ci sono piattaforme che accettano di prestarsi dietro pagamento o altro interesse e piattaforme che non lo fanno, per convinzione o perché qualcun altro, falsario a sua volta o meno, cerca di contrastare l'azione del primo falsario.
La domanda è: fino a quando le piattaforme di twitter, facebook, social e messaggistiche varie potranno agire autonomamente, senza che il potere quello vero impedisca loro di farlo?
Per ora è un fenomeno che si verifica solo localmente.

Offline Karmilla

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #8 : Mercoledì 13 Gennaio 2021, 10:41:29 »
In parte ha già risposto Pancrazio: credo che ci sia una differenza strutturale tra le due situazioni, che rende il paragone un po' debole. Nel caso dell'Uganda si parla di un governo che blocca l'accesso ad internet, con tutta probabilità per evitare che filtrino notizie dannose per sé. É la mossa di un potere che conserva se stesso a scapito dei cittadini, togliendo loro un mezzo di pressione.
Nel caso di Trump, tu hai una lotta tra due poteri, quindi una situazione dove il rapporto gerarchico è molto più sfumato (e questo è un problema: vedi sotto); hai una misura che è presa a scopo sanzionatorio ("hai violato le regole, ti caccio"), non preventivo; e non hai un "internet shutdown", perché comunque Trump continua ad avere dei canali per relazionarsi col suo pubblico, sebbene non siano più quelli principali.


Voglio essere chiara: credo che il ragionamento sopra valga a prescindere dall'opinione che uno ha sul merito della vicenda Trump. 



Si può essere o meno d'accordo con il ban di Trump dai social media, si possono trovare nebulose o incoerenti le motivazioni offerte da questi ultimi, si può pensare che Trump andasse bannato tre anni fa, che non andasse bannato affatto, che se si banna lui andrebbero rimossi fior fiore di altri leader politici. Sono valutazioni che ognuno fa in scienza e coscienza, sulla base degli elementi di cui dispone – che si spera siano oggettivi, e cioè non basati su notizie false – e del peso che dà a questi elementi, che invece è sempre ed inevitabilmente soggettivo.
Quindi se qualcuno (e non ho in mente specificamente te, visto che non ti sei espresso in questo senso) crede che il ban di Trump sia ingiusto ed ipocrita, è un suo diritto pensarlo. Io mi limito sommessamente a suggerire che questa ed altri giudizi andrebbero espressi dando il beneficio del dubbio, e non – come spesso succede – applicando la famosa massima andreottiana dell' "a pensar male...". In altre parole, nel momento in cui critichiamo Twitter e Facebook dovremmo tener conto di quanto possa essere difficile prendere decisioni su questioni così delicate, dove vengono in gioco un numero enorme di interessi e dove è molto arduo stimare l'impatto delle misure adottate: decisioni, peraltro, che gravano sulle spalle di privati cittadini, che saranno "fraidi de soldi", come diciamo a Perugia, ma che sono pur sempre imprenditori, non politici, e che non credo possano contare su team esperti come quelli che coadiuvano un presidente nel prendere scelte strategiche.
Dal mio personale punto di vista, credo che gli estremi per rimuovere Trump da quelle piattaforme ci fossero. Peraltro questo ban – come dicevo– priva sì il presidente uscente di un canale di contatto con la sua base, di un megafono enorme ed importante, così per dire, ma non gli toglie la parola. Trump resta libero di dare interviste, creare un suo sito, fare comizi. Certo, tu mi dirai che se youtube ti rimuove, google non ti indicizza e via dicendo, di fatto tu subisci una morte civile online: ed hai ragione – vedi sotto – ma è anche vero che queste aziende agiscono autonomamente, prendendo ognuna le sue decisioni (nessuno obbliga facebook a fare le stesse cose di twitter), sulla base di considerazioni loro (economiche, pubblicitarie, etiche): non c'è un'imposizione dall'alto come nel caso di un blocco di internet deciso dall'autorità statale.


Poi certo, sullo sfondo restano degli interrogativi che sono ben più grandi della vicenda in esame, del tipo: il sesto potere quanto conta, in rapporto agli altri? Astraendo un attimo dal braccio di ferro tra Zucky e Jack da un lato e Trump dall'altro, e dalle simpatie personali che proviamo per questi personaggi, secondo me ha senso chiedersi chi è veramente più potente tra un politico e gli imprenditori di social media; e ancora a monte ha senso riflettere sul potere che noi abbiamo dato a questi ultimi, senza peraltro pretendere una maggiore regolamentazione. Se così tanto dibattito politico passa per una piattaforma privata, dove di fatto il management da un lato resta libero di fare il cavolo che gli pare, dall'altro è investito di responsabilità che (come ho detto sopra) non gli dovrebbero competere, allora secondo me c'è un (in nuce, anche se non effettivo) un grosso pericolo per la democrazia, che le leggi del mercato (cioè la possibilità che domani spunti un social migliore su cui migreremo tutti) temperano, ma non eliminano.
Citazione da: franz_kappa
Karmilla non è donna di cultura, ahinoi ;-)

ThomasDoll

Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #9 : Mercoledì 13 Gennaio 2021, 11:32:48 »
... secondo me ha senso chiedersi chi è veramente più potente tra un politico e gli imprenditori di social media; e ancora a monte ha senso riflettere sul potere che noi abbiamo dato a questi ultimi, senza peraltro pretendere una maggiore regolamentazione. Se così tanto dibattito politico passa per una piattaforma privata, dove di fatto il management da un lato resta libero di fare il cavolo che gli pare, dall'altro è investito di responsabilità che (come ho detto sopra) non gli dovrebbero competere, allora secondo me c'è un (in nuce, anche se non effettivo) un grosso pericolo per la democrazia, che le leggi del mercato (cioè la possibilità che domani spunti un social migliore su cui migreremo tutti) temperano, ma non eliminano.

E questa è la questione sul tavolo nel 2021, che più grossa diventerà man mano che si va avanti nel tempo: i "signori del web" concentrano in pochissime teste, meno delle dita di una mano, una ricchezza inimmaginabile, che non si è mai accumulata in modo così polarizzato nella storia intera dell'umanità.
Dall'altra parte ci sono i residui dello schema di potere post guerra fredda, con gli equilibri che nel terzo millennio si sono prodotti: gli USA, con contraddizioni che diventano ogni giorno più esplosive, la Cina, col suo capitalismo comunista, Putin, che è una specie di zar autocrate, e a seguire la debole e vecchia Unione Europea, che pare fuori da questo conflitto di poteri. La Cina ha imposto limitazioni alla fruizione delle piattaforme e, complice la lingua, ha le sue alternative a social e messaggistica, la Russia anche, gli USA si sbattono in questo conflitto tra poteri. Accetteranno di negoziare con i "signori del Web" o arriveranno a cercare di preservare (sono imperialisti, o no?) il loro enorme potere anche a detrimento del loro sistema economico, fondato sul liberismo esteso alla massima potenza?
Cioè, esproprieranno/limiteranno/metteranno la sordina alle piattaforme? Arriveranno ad intaccare le enormi ricchezze, e l'enorme potere, di Facebook, Google, Amazon, Apple, Microsoft? Oppure queste grandi compagnie si metteranno definitivamente su un piano distinto, esercitando un enorme potere sovranazionale?

Offline Karmilla

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #10 : Mercoledì 13 Gennaio 2021, 12:28:47 »
Comunque qui non parliamo di ciò che fa veramente ridere – o piangere, fate voi: che mi tocca sperare nel successo del romanista proprio la settimana del derby.  :o :o :o

Citazione da: franz_kappa
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Offline Frusta

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #11 : Mercoledì 13 Gennaio 2021, 16:43:10 »
Cioè, esproprieranno/limiteranno/metteranno la sordina alle piattaforme? Arriveranno ad intaccare le enormi ricchezze, e l'enorme potere, di Facebook, Google, Amazon, Apple, Microsoft?
Oppure queste grandi compagnie si metteranno definitivamente su un piano distinto, esercitando un enorme potere sovranazionale?
Il nodo sta tutto qui. Se la decisione di un tizio, ancorché despota e brutale come Yoweri Museveni, ha suscitato una marea di distinguo significa che per ora sta vincendo la seconda che hai detto.
E' risibile il fatto che dalle parti di twitter si stiano lagnando che qualcuno usi i loro metdodi, ma è risibile e basta.
Che quel potere sia stato usato contro Trump è solo un momentaneo accidente, che prima o poi i social chiarissero il loro potere era nell' aria pure, ma che quel potere possa nominare dei re generare governo e nominarsi imperatore ed essere esso stesso governo ora appare più chiaro.
Del resto se Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft hanno più liquidi del governo e controllano la comunicazione del governo, il "governo" sono loro.
E non sono solo governo, ma sono parlamento, camere alte e basse, regioni, land, contee comuni, province e condomini.
Ora sappiamo che un social ha bloccato un profilo perché si trattava del profilo di Trump, ma che mesi fa aveva bloccato l' organizzazione della campagna elettorale repubblicana https://www.borsainside.com/politica/74636-elezioni-presidenziali-usa-2020-twitter-blocca-laccount-della-campagna-trump-e-lui-minaccia-azioni-legali/ non se ne è accorto nessuno.
Avete notizia di tribunali che lo abbiano impedito? Noo? E allora hanno dimostrato che quei poteri sovranazionali, quelle cinque persone come le chiama Thomas Doll, e che ormai hanno più liquidi di uno Stato, oltre ad essere "il governo" di uno Stato, ne possono essere anche "la legge".
Da quel che leggo Karmilla immagina che io sia dispiaciuto per Trump, e che mi venga da ridere per la nemesi rappresentata dalla decisione di Museveni, ma poi ti capita sotto gli occhi un articolo come questo https://www.bbc.com/news/world-asia-china-55608089 e t'accorgi che hanno la bacchetta pronta per essere data sulle dita di chiunque, pure delle dittature considerate più trucibalde. Le quali avrebbero pure una soluzione all' ugandese, ma visto quanto incassano con Amazon non so fino a che punto gli conviene.
La buffonata del tizio con le corna di bisonte che è andato a giocare a fare il colpo di stato ad altro non è servita che scoprire un pochino di più il volto di chi comanda.
E avoja Karmilla a dire che si tratta del confronto di due poteri, l' altro potere quale è? La storia di Parler dimostra che Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft ragionano ormai come un ente unico: o sei loro, o fai quello che dicono loro, o muori.
P.s.
Da ridere, e questa volta è da ridere sul serio, è lo spettacolo offerto da molti dei sinistri nostrani (escliudo i presenti) che se la ridacchiano perché la caccia al cinghialone si è finalmente conclusa e guardano giulivi la Pelosi affilare i coltelli da beccaio.
Provassero a chiedere a Jim se Biden sta offrendo qualche posizione di rilievo alle varie Ocasio Cortez (oddioddio stavo per essere uccisa) che pure tanto si erano impegnate nella caccia al cinghialone.
E soprattutto provassero "dopo" a trovare qualche loro protesta sui social.
 ;) Il bavaglio mica funziona a senso unico, eh!
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Orazio Scala

Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #12 : Mercoledì 13 Gennaio 2021, 17:02:36 »
Un Governo ha doveri che facebook non ha. Fine.

Se apro un forum sui carciofi, chi parla di broccoletti va fuori, se il contratto con l'utenza è chiaro in questo senso. Nessun Governo invece può impedire a chicchessia di parlare di broccoletti.

Il paragone con le censure di Stato non regge proprio.

Offline Karmilla

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #13 : Mercoledì 13 Gennaio 2021, 17:38:35 »
Scusa frusta , ma come fai a dire "l'altro potere qual è? "?
servono particolari condizioni perché i social possano scavalcare lo stato e di imporre una propria agenda. Secondo te questo sarebbe possibile in Cina, con un social basato in Cina? O in Russia con uno basato in Russia?
I governi possono fare domani una legge che imponga limiti severi Alla diffusione e all'utilizzo dei social. Gli stati non democratici già lo fanno. Mi pare che un'analisi che vede tutto il potere nelle mani dell'attore non statale pecchi di semplicismo. Soprattutto se parliamo di un attore non statale che non può usare la forza bellica. I social HANNO potere. Ne hanno anche troppo per i miei gusti. Ma è un potere che a certe condizioni (che spero non si avverino: sono per le riforme, non per le rivoluzioni) potrebbe sparire domani.
Citazione da: franz_kappa
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ThomasDoll

Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #14 : Mercoledì 13 Gennaio 2021, 19:39:09 »
Esatto, quello che dice Karmilla è il tema.
Che poi in qualche modo è la storia del Golem, del Frankenstein o che.
Hanno creato un potere enorme, chi è assetato di potere (sono tanti) sarà poi contento di tutto questo potere in mano a dei privati? Oppure dirà belli questi giocattolini che fanno fare tanti soldi, che altro ci si potrà mai fare? La visione di Frusta è solo il guardare la moneta dall'altro lato, tutto sommato.
Che cosa succederà? Come si evolverà questo stato di cose? Ho idea che lo vedremo in tempi internettici. Cioè presto.

Panzabianca

Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #15 : Mercoledì 13 Gennaio 2021, 20:10:29 »
La nostra scatola nera internettica mette paura ogni giorno di più.

Mi devo comprare sia il vestito da primate che l'osso...

Offline MCM

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #16 : Mercoledì 13 Gennaio 2021, 23:43:21 »
Ex Africa Lux

Mi sono comprato il capitalismo della sorveglianza di Soshana Zuboff. Dovreste farlo anche voi.

Offline disabitato

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #17 : Giovedì 14 Gennaio 2021, 08:01:05 »
Come si è arrivati alla decisione di bannare Trump?

Vediamo se ho capito bene:

- Trump usa le piattaforme social per sostenere che ci siano stati brogli elettorali ed invita i propri sostenitori a manifestare davanti al congresso;

- i manifestanti finiscono per irrompere all'interno del congresso;

- Trump viene bannato dai social;

Credo mi manchi un passaggio il secondo ed il terzo punto.

Se io domani organizzo una manifestazione (BLM, no euro, no TAV, no immigrati, no global, no vax, insomma quella che vi pare), ed i manifestanti finiscono con lo spaccare tutto, cosa ampiamente successa, come posso essere ritenuto "socialmente" responsabile di ciò che è successo?

Sostenere che i risultati elettorali americani siano stati manipolati, è tanto diverso da sostenere che il vaccino anti covid contiene nanoparticelle che interagiranno col 5G permettendo ai "poteri forti" di telecomandare ognuno di noi?

Assurdo per assurdo, perché facebook e Twitter non bannano anche chi sostiene queste tesi?

Discorso sulla neutralità della rete (principio sacrosanto):

Non prendiamoci in giro, ad oggi oscurare qualcuno sui social equivale a cancellarlo dalla faccia della terra.
Io dai social posso potenzialmente raggiungere miliardi di persone, senza social al massimo posso fare un comizio da una panchina. Magari Trump che ha più mezzi di me può arrivare a parlare in TV. Quindi sì, è vero che non sei nell'oblio e che puoi comunicare, ma i 140 caratteri di un tweet di Trump raggiungono immediatamente 80 milioni di persone, mentre una conferenza stampa televisiva molte meno.

DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

ThomasDoll

Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #18 : Giovedì 14 Gennaio 2021, 08:41:38 »
Un momento però: i social non sono internet. Un giorno arriverà qualcosa di nuovo che li farà chiudere.
Ricordati la parabola, che so, di friendfeed. La conversazione si sposterà. Già Facebook è un ritrovo per vecchi.

Offline Frusta

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Re:Ridiamo un po', dai
« Risposta #19 : Giovedì 14 Gennaio 2021, 13:55:48 »
Scusa frusta , ma come fai a dire "l'altro potere qual è? 
Il mio riferimento a quale fosse l' altro potere era riferito a questa frase:
Nel caso di Trump, tu hai una lotta tra due poteri,
Trump contro GAFAM equivale a Nonna Papera contro Mazinga
...servono particolari condizioni perché i social possano scavalcare lo stato e di imporre una propria agenda. Secondo te questo sarebbe possibile in Cina, con un social basato in Cina? O in Russia con uno basato in Russia?
E infatti non stiamo parlando di social basati in cina o in Russia, ma di un ente chiamato GAFAN con cui commercialmente Russia e soprattutto Cina trattano che è una bellezza. Certo, Twitter non può tacitare Xi Jinping, ma se Xi Jinping vuole continuare a venderci la sua merda ha bisogno di GAFAM. E infatti, pure se (non me ne intendo ma sto a quanto mi dicono) Baidu sarebbe più potente di Google, il Google Cina (che Google controlla) in Cina gli permettono di razzolare benissimo.

 Gli stati non democratici già lo fanno.
Poco. Diciamo relativamente ai loro interessi, come ti ho appena detto.

Ma è un potere che a certe condizioni (che spero non si avverino: sono per le riforme, non per le rivoluzioni) potrebbe sparire domani.
Si? E come?
In America, cioè nel paese con una autonomia che noi non abbiamo dai tempi di Traiano ti hanno appena dimostrato che comandano loro (a meno che tu non voglia credere che Biden abbia vinto barando) in Italia, cioè nel paese che oltre alle aziende ha delocalizzato praticamente ogni potere decisionale, come faremmo?
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