Autore Topic: In tema di partecipazione attiva  (Letto 7471 volte)

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RobCouto

Re:In tema di partecipazione attiva
« Risposta #20 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 18:12:06 »
Caro RObCouto ti leggo sempre con piacere, mi piace il tuo stile e il tuo gusto per la provocazione.
In ogni caso, il c.d. ambientone laziale non è fatto dei soliti nostalgici di Magnocavallo o delle risse al Jackie'O, ma anche di tanti ragionier Rossi, avvocato Bianchi e dei tanti Cuticchia Cesare, autisti, meccanici, elettrauti, impiegati, fruttaroli, panettieri, insomma IL POPOLO LAZIALE tutto, la massa indistinga e indistinguibile, la grande umma biancoceleste.
Non credo stiano organizzando la presa del Palazzo di Inverno (neanche mi intereserebbe), così come nessuno si fa illusioni che con l'ingresso dei rappresentanti di tali azioniisti nel Consiglio di sorveglianza di colpo la Lazio prende a vincere coppe e scudetti.
Non è così scontato e indifferente verificare chi va in rappresentanza di chi così come è il caso di vedere con quali meccanismi si mettono insieme le azioni per costituire il famigerato 2,5%, ma a me piacerebbe anche e soprattutto per realizzare il mio - personalissimo - sogno di vedere che effettivamente "un'altra LAZIO è possibile", una Lazio non certo autogestita, ma più partecipata, più "mia".

MarcoFi', sai bene che se si presenta domani Bill Gates a Formello, sarò in prima fila a dargli una mano a sgomberare il Lotito Claudio, voglia andarsene o no.

Un'altra Lazio è possibile, certo, e la sognamo tutti. Una Lazio il cui presidente, se Florentino Perez rifiuta di vendergli Kakà, si compra il Real Madrid co' tutto il Bernabeu, stile Zio Paperone. Sai che me frega della sana gestione e dei conti a posto...

Ma questi signori, abbi pazienza, nello scenario dell'"altra Lazio" sono fuori posto, e di parecchio. Nemmeno le comparse in Ben Hur je farebbe fa', altro che attori protagonisti. Vuoi un'"altra Lazio" e poi ci proponi il caffè di cicoria autarchica? Pensa in grande, almeno.

IB

Re:In tema di partecipazione attiva
« Risposta #21 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 18:14:38 »
Pensa in grande, almeno.

Oh echeccristo, ce vo tanto a capillo ???

jumpingjackflash

Re:In tema di partecipazione attiva
« Risposta #22 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 18:19:32 »
Confondi i piani, jjf.
Una cosa è la tessera del tifoso e i legittimi dubbi in merito ad alcuni aspetti collegati a questa novità, altro è la promozione di un'iniziativa per raccogliere i piccoli azionisti sotto un'unica bandiera.

Ammesso che il progetto riuscisse, non sta scritto da nessuna parte che rappresentante in Consiglio dovrebbe essere tizio o caio. Vi sarebbero, con tutta evidenza, libere consultazioni tra i soci. E chiunque, anche io e te se aderenti, potremmo ambire al seggio in consiglio.

Mica si tratta di delegare a scatola chiusa a persone che non ispirano ad alcuni troppa fiducia.
Si tratta di mobilitare i tifosi per renderli azionisti e cercare di 'arginare' (blandissimamente, beninteso!) il maggior azionista e della Lazio Claudio Lotito tramite l'ingresso in Consiglio di un rappresentante democraticamente eletto.
segui il mio ragionamento:
io non so chi sia l'avvocato Massimo Rossetti o la Federsupporter.

però si presenta a me, oscuro tifoso della Lazio che magari millelire di azioni per un motivo del genere le spenderebbe pure, così ". Il movimento che si sta occupando di diverse situazioni legate al mondo del tifo, non solo biancoceleste, vedi la tessera del tifoso." ora, se penso a chi si stà occupando della tessera del tifoso, qualche  dubbio mi viene.
Inoltre si ammette di voler "raggruppare" azione e non comprarle mah.

resta poi la domanda di fondo, che cosa andrebbe a dire/fare codesto avvocato in vece mia alle assemblee?
di tutto ciò nulla si sa e nulla si dice

maliziosamente potrei pensare si tratti di qualcuno in cerca di pubblicità e di qualche intervista

CiPpi

Re:In tema di partecipazione attiva
« Risposta #23 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 18:25:37 »
dopo 6 anni ancora a organizzarsi per raccattare il misero 2.5% soglia minima per sentirsi al centro dell'azione.

poi ci si lamenta della campagna acquisti fatta il 31 agosto.  :blank:

Offline fish_mark

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Re:In tema di partecipazione attiva
« Risposta #24 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 18:29:22 »
MarcoFi', sai bene che se si presenta domani Bill Gates a Formello, sarò in prima fila a dargli una mano a sgomberare il Lotito Claudio, voglia andarsene o no.

Un'altra Lazio è possibile, certo, e la sognamo tutti. Una Lazio il cui presidente, se Florentino Perez rifiuta di vendergli Kakà, si compra il Real Madrid co' tutto il Bernabeu, stile Zio Paperone. Sai che me frega della sana gestione e dei conti a posto...

Ma questi signori, abbi pazienza, nello scenario dell'"altra Lazio" sono fuori posto, e di parecchio. Nemmeno le comparse in Ben Hur je farebbe fa', altro che attori protagonisti. Vuoi un'"altra Lazio" e poi ci proponi il caffè di cicoria autarchica? Pensa in grande, almeno.

Io penso in grande e proprio per questo insisto sull'apertura democratica ai tifosi, che non sono gli ultras. Tu non lo sei e io nemmeno eppure ogni giorno ci viene in mente il chiodo fisso della nostra Lazio, magari immaginando una nuova iniziativa societaria (la costruzione di uno stadio, la ristrutturazione degli impianti delle giovanili, l'affiliazione di squadre di periferia), così come l'acquisto di una mezz'ala ucraina che tanto ci è piaciuta ieri sera su Mediaset premium in occasione dell'incontro del campionato spagnolo.
In altri paesi si è raggiunto questo obiettivo allargando la base degli investitori, aumentando le possibilità per i tifosi di dare il loro contributo a certe sclete societarie, fossero anche le divise da gioco (p.e. mi domando perchè la Lazio non organizzi un concorso a premi per scegleire la maglia della stagione successiva!). L'esempio del Barcellona è noto a tutti, ma non è soltanto l'unico.

Qui, invece, per ragioni profondamente culturali, crediamo nell'autocrate di turno che ci toglie le castagne dal fuoco e ci porta a spasso sul carro del vincitore, per poi coprirlo di insulti e di letame in caso di fallimento. Ma è un tratto caratteristico della storia nazionale, di un paese che di fronte alle sue miserie, alla sua grettezza e alla sua disorganizzazione pensa di risolvere di colpo con l'intervento risolutore di un cavaliere solitario ...
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline Fulcanelli

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Re:In tema di partecipazione attiva
« Risposta #25 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 19:09:54 »
non aderisco per il semplice fatto che sono più perplesso riguardo ai promotori di questa iniziativa che su Lotito.

Buon divertimento.

Condivido. E poi chi dice che Lotito concederebbe un posto in consiglio di sorveglianza? Lui è il controllato e il controllore. Il suo particolarissimo statuto societario è servito solo a blindarsi nella Lazio, evitando che altri ci mettessero il naso.
Anch'io sognavo un tempo una società partecipta dai tifosi tutti. Quando Lotito cambiò lo Statuto, ho capito l'antifona e mi son venduto le mie poche azioni.   

Offline Eagles71

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Re:In tema di partecipazione attiva
« Risposta #26 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 21:09:06 »
non aderisco per il semplice fatto che sono più perplesso riguardo ai promotori di questa iniziativa che su Lotito.

Buon divertimento.

110%
non è certamente questa la strada perseguibile, anche se quella intrapresa dal condottiero attuale è in salita e piena di buche!

Forza Lazio
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline Andre

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Re:In tema di partecipazione attiva
« Risposta #27 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 22:03:33 »
è sempre affascinante vedere movimenti di persone che senza avere i mezzi economici e partecipando relativamente (stiamo parlando di una percentuale non rilevante rispetto a quanti pagano per vedere la Lazio) ai profitti di un'azienda cercano una condivisione nelle strategia della medesima ... sindacalismo della tifoseria, con questi ultimi al posto dei lavoratori ? A quando cgil, cisl e uil a colloquio con Lotito ?
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Matita

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Re:In tema di partecipazione attiva
« Risposta #28 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 22:42:16 »
solo 400 mila euro?

e non se riescono a tira' su0 tra tutti i contestatori?

allora la situazione attuale gli fa comodo. Non c'è altra spiegazione.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline aquilavecchia

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Re:In tema di partecipazione attiva
« Risposta #29 : Giovedì 1 Luglio 2010, 00:50:01 »
solo 400 mila euro?

e non se riescono a tira' su0 tra tutti i contestatori?

allora la situazione attuale gli fa comodo. Non c'è altra spiegazione.
Zaradona, hai fatto centro! Questi i soldi non vogliono spenderli, vogliono guadagnarli! 8)
Meglio non cercare troppo: si potrebbe trovare quello che si cerca e potrebbe non piacere.

Offline benvolio

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Re:In tema di partecipazione attiva
« Risposta #30 : Giovedì 1 Luglio 2010, 09:32:08 »
Sono circa tredici anni che sono stati immessi nell'ordinamento societario delle società quotate strumenti di c.d. democrazia economica: sono tutti miseramente falliti perche' erano solo specchietti per le allodole. Servivano ad incentivare lo spostamento del parco buoi dei piccoli risparmiatori verso la Borsa (lasciando i titoli di stato o i depositi postali). In piu' erano ideati e realizzati secondo principi lobbistici e corporativi: conferivano potere e prebende a sedicenti organismi di tutela e difesa dei consumatori o (direttamente) a filiazioni degli investitori istituzionali o delle banche d'affari. Sto parlando delle associazioni di piccoli azionisti, degli organismi di sollecitazione e raccolta deleghe. Le belle parole e le public company sono state ben presto infrante dal gioco dell'alta finanza e delle alchimie del c.d. Salotto buono.  La riforma Vietti del 2004 ha sancito questo rassemblement neocapitalistico inserendo strumenti come il sistema dualistico  che permettono, ad un tempo, di quotare in borsa una societa' gestendola comunque in modo padronale. Questa e' la situazione e non basta un Grillo o un Masaniello di turno a cambiarla. Cio' che vagheggia fish mark e' non tanto utopia (che cambia davvero il mondo) quanto, piuttosto, rimpianto, nostalgia. Ma l'azionariato popolare del Barca e' effetto (e non causa, e questo e' il discrimine) di una condivisone culturale e non solo calcistica. Per farla breve e non tediare, io con chi canta juden raus o denigra ed insulta ad oltranza, ed a prescindere, giocatori (sia pure scarsi) della Lazio, non condivido nulla, neanche il bibitaro di curva. Come potrei unirmi in intrapresa economica e associazionistica?

Offline aquilafelyx

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Re:In tema di partecipazione attiva
« Risposta #31 : Giovedì 1 Luglio 2010, 09:41:09 »
"..... a noi ce piace da magnà e beve e nun ce piace da lavorà !! " ;)
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline fish_mark

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Re:In tema di partecipazione attiva
« Risposta #32 : Giovedì 1 Luglio 2010, 10:55:21 »
Sono circa tredici anni che sono stati immessi nell'ordinamento societario delle società quotate strumenti di c.d. democrazia economica: sono tutti miseramente falliti perche' erano solo specchietti per le allodole. Servivano ad incentivare lo spostamento del parco buoi dei piccoli risparmiatori verso la Borsa (lasciando i titoli di stato o i depositi postali). In piu' erano ideati e realizzati secondo principi lobbistici e corporativi: conferivano potere e prebende a sedicenti organismi di tutela e difesa dei consumatori o (direttamente) a filiazioni degli investitori istituzionali o delle banche d'affari. Sto parlando delle associazioni di piccoli azionisti, degli organismi di sollecitazione e raccolta deleghe. Le belle parole e le public company sono state ben presto infrante dal gioco dell'alta finanza e delle alchimie del c.d. Salotto buono.  La riforma Vietti del 2004 ha sancito questo rassemblement neocapitalistico inserendo strumenti come il sistema dualistico  che permettono, ad un tempo, di quotare in borsa una societa' gestendola comunque in modo padronale. Questa e' la situazione e non basta un Grillo o un Masaniello di turno a cambiarla. Cio' che vagheggia fish mark e' non tanto utopia (che cambia davvero il mondo) quanto, piuttosto, rimpianto, nostalgia. Ma l'azionariato popolare del Barca e' effetto (e non causa, e questo e' il discrimine) di una condivisone culturale e non solo calcistica. Per farla breve e non tediare, io con chi canta juden raus o denigra ed insulta ad oltranza, ed a prescindere, giocatori (sia pure scarsi) della Lazio, non condivido nulla, neanche il bibitaro di curva. Come potrei unirmi in intrapresa economica e associazionistica?

Io neanche condiviso nulla con chi canta juden raus, eppure mi trovo costretto a vedermeli davanti allo stadio. Cosa dovrei fare allora? Si dice fuori la politica dal calcio e il giusto significato dlela parola è di condividere una passione sportiva con persone di estrazione sociale, tendenze culturali, sensibilità politiche e provenienza geografica assolutamente diverse dalle mie ed è questa la magia del calcio d i una passione sportiva, tipica di un bambino che gioca con un suo coetaneo e neanche sa o si cura di sapere se è figlio di un panettiere o di un avvocato.

Per quanto concerne la democrazia economica il tuo condivisibile discorso va filtrato con il riferimento alla situazione italiana dove infatti quelle tendenze culturali si infrangono di fronte ai caratteri nazionali del nostro bel paese, da sempre caratterizzato dal capitalismo familiare. Eppure sono tendenze che governano le economie dei paesi più forti e avanzati, USA, GB, Germania, Francia tanto per citarne alcuni. Purtroppo la cultura dominante attuale - incline al potere carismatico - non lascia grosse speranze, ma non è detta l'ultima parola.
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Offline Fabio70rm

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Re:In tema di partecipazione attiva
« Risposta #33 : Domenica 4 Luglio 2010, 10:39:21 »
FM, sono mesi, forse anche un annetto, che tiri fuori la storia della partecipazione attiva dei tifosi.

Ma dai non scherziamo!!!

Quando la Lazio si agitava nella rete di Capitalia, una volta alla trasmissione del compianto Ugo Russo, quello per capirci di Lazio&Company di FranzKappiana memoria reteretereterete!, un ascoltatore telefonò durante il primo aumento di capitale, e disse che la Lazio non poteva fallire, perchè disse più o meno testualmente: " ma quando falliamo? Quanto serve di soldi? Quanti siamo? Tre milioni? Cento euro per uno quanto fa?".

Gli stessi tre milioni che, scommetto, aderirono a CasaLazio, o all'associazione piccoli azionisti di Sammartano, gli stessi che l'anno dopo lo scudetto fecero meno abbonati, gli stessi che telefonavano a Guidone nel 2004 dicendo "va bene anche una Lazio pane e sudore, basta che ci riporti di canio e famo 40.000 abbonati".

Ecco, appunto.

Quanto ci piace chiacchierare...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!