Rooie Marck era un tifoso del Feyenoord. Aveva appena compiuto 54 anni quando nella primavera scorsa ha saputo di avere un tumore incurabile e poche settimane da vivere. Un desiderio: poter vedere la sua squadra in campo almeno un’altra volta. La tifoseria del Feyenoord è nota per la sua passione e per i vari incidenti nei derby di Rotterdam con lo Sparta e nelle sfide con l’Ajax che l’hanno vista protagonista in negativo. Non è questo il caso.
Lo scorso 26 giugno nello stadio De Kuip, d’accordo col club e la squadra, i tifosi biancorossi, con cori e fumogeni, hanno dato alla prima seduta di allenamento della stagione 2013-14 una cornice degna di una sfida di campionato, riempiendo la curva dietro la porta per dare il benvenuto in campo a Rooie – che indossa la maglia biancoverde del Feyenoord campione d’Europa e del mondo nel 1970.
Il video diffuso su You Tube mostra Rooie che, all’ingresso in campo dei giocatori, fa quel che ha sempre fatto in passato: si alza, stavolta dalla lettiga sulla quale è stato trasportato, applaude e incita i giocatori che gli passano davanti. L’emozione ha il sopravvento quando dalla curva viene srotolato un enorme striscione che lo raffigura. Roba che non si sogna nessuno dei giocatori nella rosa del Feyenoord, ma forse neanche una leggenda del passato come Wim Van Hanegem. Rooie Marck era un semplice tifoso. Morto tre giorni dopo la festa nel suo stadio. ECL EUROPA