Autore Topic: Debutto di Enrico Lotito  (Letto 14725 volte)

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Offline franz_kappa

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Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #120 : Lunedì 22 Luglio 2013, 16:55:50 »
[...]
Mi convincono moltissimo le spiegazioni di franz_kappa, ma vorrei conoscere anche il pensiero di No Surrender e di Boks. Vorrei sapere perché a Calleri nessuno ha mai augurato la morte, anche se la sua mediocrità era infinitamente più mediocre e le Coppe Italia le vedevamo col cannochiale, come pure (quasi sempre) le qualificazioni alle coppe europee.
Proseguo nella mia esegesi, ringraziandoti per l'apprezzamento che esprimi nei confronti delle mie idee.

La spiegazione affonda probabilmente nella psicologia collettiva, nella comunicazione di massa, financo nell'antropologia (azzardo?). Questa vicenda - che se non fossimo noi direttamente e dolorosamente parte in causa troverei quasi stimolante e avvincente da studiare - investe ambiti davvero peculiari e forse quasi insondabili dell'animo umano.

Ma volgarizzando molto credo sia ragionevole una considerazione per provare a iniziare a cercare un appiglio razionale per venire in parte a capo di questo dilemma.

Storicizziamo - forzando un po' il paragone - le due presidenze: Calleri vs Lotito.

Il primo concluse la sua parabola alla guida della Lazio dopo due campionati di B e quattro di A senza mai raggiungere l'Europa (ma allora il calcio italiano era il più competitivo al mondo) e senza mai superare i quarti, se non erro, di Coppa Italia. Il momento più esaltante della sua presidenza fu, paradosso, la coda della stagione 1986-87, nella quale la Lazio evitò per un soffio la C-1.

Il secondo vanta, in nove stagioni, altrettanti campionati di A, tre trofei nazionali e ben cinque qualificazioni all'Europa (non considero la stagione 2005-2006, dove purtroppo tabellini alla mano siamo finiti sedicesimi), raggiunte nei campionati 2006-07, 2008-09, 2010-11, 2011-12 e 2012-13.

Parrebbe non esserci confronto, no? Eppure, le contestazioni nei confronti di Calleri (vi furono) non toccarono mai i livelli di violenza e virulenza cui assistiamo da anni nei confronti di Lotito.

Ma urge sottolineare, forse, che i 6 anni precedenti all'avvento di Calleri (dall'80 all'86) furono funestati da due processi per calcio scommesse con Lazio coinvolta, quattro anni di B e una retrocessione ignobile dalla A.
Nei 6 anni prima di Lotito (1998-2004) si è concentrato il periodo - temo irripetibile - più vincente della storia della Lazio.

Normale che l'immediato termine di paragone abbia influenzato e influenzi la lettura della Lazio del presente. Allora (all'epoca di Calleri) come oggi (sotto la Presidenza Lotito).
Buon viaggio, caro Piero.

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Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #121 : Lunedì 22 Luglio 2013, 17:00:03 »
Come dicevo nel mio precedente e prolisso intervento, la virulenza con la quale viene contestato Lotito è senza precedenti.
Da altre parti si dice "vattene" o "caccia li sordi", qui c'è una curva intera che canta a squarciagola augurandogli la morte. E' un modo sproporzionato ai suoi eventuali demeriti.
Mi convincono moltissimo le spiegazioni di franz_kappa, ma vorrei conoscere anche il pensiero di No Surrender e di Boks. Vorrei sapere perché a Calleri nessuno ha mai augurato la morte, anche se la sua mediocrità era infinitamente più mediocre e le Coppe Italia le vedevamo col cannochiale, come pure (quasi sempre) le qualificazioni alle coppe europee.

Possiamo benissimo dire senza tema di smentita che le vicende che hanno visto prima uniti e poi divisi i due fronti possano dare qualche spiegazione sul perché si è arrivati a tanto.
Per il resto, una tifoseria che contesta anche con violenza si vede anche in altri ambiti. Si vedano i tifosi torinisti che vanno in pizzeria a servire ai tavoli vere e proprie pizze in faccia ai giocatori e le intimidazioni che hanno subito alcuni calciatori della juventus, oppure ancora gli alterchi violenti tra alcuni tifosi e l'allenatore della Sampdoria Cavasin. la casistica è infinita.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Eagle70

R: Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #122 : Lunedì 22 Luglio 2013, 17:06:55 »
Sono anch'io d'accordo con TD.
A te e NS invece chiedo: quale tifoso di quale squadra non si farebbe tagliare un dito per lo scudetto, o non vorrebbe vedere comprato qualche grande campione, o non si incazza quando perde o non si esalta quando vince?
Immagino che sia così per tutti, anche per i tifosi dell'Ascoli. Ma siccome lo scudetto e i grandi campioni lo vincono e li comprano solo tre squadre, siete voi in grado di spiegarmi come mai in quasi tutte le altre tifoserie non c'è una percentuale d'odio così viscerale per il presidente come da noi?
Ml, fatti un giro sui forum del Manchester united e vedi che ne pensano di glazer.
Oh, dico il Manchester united, non la nocerina.
Con tutto il rispetto per la nocerina.

Offline ML

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Re:R: Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #123 : Lunedì 22 Luglio 2013, 17:28:12 »
Possiamo benissimo dire senza tema di smentita che le vicende che hanno visto prima uniti e poi divisi i due fronti possano dare qualche spiegazione sul perché si è arrivati a tanto.
Per il resto, una tifoseria che contesta anche con violenza si vede anche in altri ambiti. Si vedano i tifosi torinisti che vanno in pizzeria a servire ai tavoli vere e proprie pizze in faccia ai giocatori e le intimidazioni che hanno subito alcuni calciatori della juventus, oppure ancora gli alterchi violenti tra alcuni tifosi e l'allenatore della Sampdoria Cavasin. la casistica è infinita.

Quali sarebbero ste vicende? Spiega, perché se no non capisco. Parli di ultras?
Comunque gli altri esempi non sono calzanti. Quelli che menano le mani (fortunatamente) sono una strettissima minoranza.
Io mi riferisco all'odio viscerale che moltissimi laziali provano per Lotito. Un odio che va oltre il presidente, è un odio per l'uomo.


Ml, fatti un giro sui forum del Manchester united e vedi che ne pensano di glazer.
Oh, dico il Manchester united, non la nocerina.
Con tutto il rispetto per la nocerina.

Faccio prima a chiedere a te, anche se più o meno conosco la questione.
Cosa ha fatto di Glazer di tremendo contro il Man Utd? Dillo per chi non lo sa.
Dopodiché chiedo: possiamo ritenere Lotito colpevole di crimini analoghi contro la Lazio?

Offline fish_mark

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Re:R: Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #124 : Lunedì 22 Luglio 2013, 17:39:51 »
Quali sarebbero ste vicende? Spiega, perché se no non capisco. Parli di ultras?
Comunque gli altri esempi non sono calzanti. Quelli che menano le mani (fortunatamente) sono una strettissima minoranza.
Io mi riferisco all'odio viscerale che moltissimi laziali provano per Lotito. Un odio che va oltre il presidente, è un odio per l'uomo.


Mica mi cadrai dal pero pure tu? I casalesi e tutta la vicenda del 2006 ha contribuito. Poi certo c'è anche l'imbarbarimento della curva che ormai non ha più limiti culturali nell'elaborare slogan folli come questo.
Sull'odio viscerale cosa vuoi ceh ti dica: il nostro non è un mostro di simpatia e a qualcuno può non piacere. Un personaggio pubblico sa di dover fare i conti con questi rischi.
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Eagle70

R: Re:R: Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #125 : Lunedì 22 Luglio 2013, 17:57:14 »
Quali sarebbero ste vicende? Spiega, perché se no non capisco. Parli di ultras?
Comunque gli altri esempi non sono calzanti. Quelli che menano le mani (fortunatamente) sono una strettissima minoranza.
Io mi riferisco all'odio viscerale che moltissimi laziali provano per Lotito. Un odio che va oltre il presidente, è un odio per l'uomo.


Faccio prima a chiedere a te, anche se più o meno conosco la questione.
Cosa ha fatto di Glazer di tremendo contro il Man Utd? Dillo per chi non lo sa.
Dopodiché chiedo: possiamo ritenere Lotito colpevole di crimini analoghi contro la Lazio?
L'unica analogia è che anche i tifosi di una delle squadre più ricche e vincenti del globo odiano il proprio proprietario.
Le motivazioni lì sono legate a motivi economici e a questioni di nome e colori sociali.
Di esempi te ne posso fare a centinaia, i napoletani con de Laurentis, i bergamaschi con percassi, i doriani con Garrone, i genoani con preziosi, i fiorentini pochi mesi fa contro della valle, i torinisti contro Cairo.
E i cori non erano molto diversi.

darienzo

R: Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #126 : Lunedì 22 Luglio 2013, 17:58:23 »
Ma questo odio senza pietà non dovrebbe mai sminuire o addirittura mettere in ridicolo tutto quello che viene fatto in ambito tecnico, societario e di comunicazione

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Offline ML

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Re:R: Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #127 : Lunedì 22 Luglio 2013, 17:59:23 »
I casalesi e tutta la vicenda del 2006 ha contribuito.

I casalesi, mi dici. Cioè Lotito si sarebbe guadagnato l'ostilità di una bella fetta dei laziali per il suo comportamento nella vicenda casalesi nel 2006. Ma alla fin fine non ha evitato che finissimo in mano alla camorra? Capisco che da allora in avanti sia diventato il nemico giurato di Toffolo e soci, ma il laziale medio disinteressato perché dovrebbe volergliene?


Sull'odio viscerale cosa vuoi ceh ti dica: il nostro non è un mostro di simpatia e a qualcuno può non piacere. Un personaggio pubblico sa di dover fare i conti con questi rischi.

Guarda, a me Lotito come personaggio fa cagare. Non mi piace esteticamente, non mi piace come comunica, non mi piace da dove proviene e probabilmente non mi piace neanche dove vuole andare a parare, nel senso che non mi piace il motivo per cui probabilmente ha preso la Lazio. Spesso quando lo sento parlare mi vergogno. Altre volte mi fa ridere ma come può far ridere una macchietta.
Dopodiché c'è tutta una sostanza dietro questa apparenza. C'è l'abilità di un imprenditore che con due fichi secchi ha saputo portare la Lazio dal funerale (cit.) al 26 maggio, che non sarà il 14 maggio cragnottiano ma è stato comunque un giorno storico nella nostra storia ultracentenaria. C'è la visione lucida di un dirigente che sta combattendo (e vincendo) per riequilibrare il rapporto giuridico tra società e calciatori.
Ci sono anche i diversi errori che ha commesso, come li commettono tutti i presidenti. C'è soprattutto il limite di non essere un presidente filantropo, disposto a rischiare il suo patrimonio personale. Ma oggi questo tipo di presidenti non ci sono più. Resiste, pur ridimensionatissima, solo la famiglia Agnelli, hanno cambiato rotta Moratti e Berlusconi, mentre quelli della nuova generazione, come De Laurentiis e Della Valle, operano in regime di autofinanziamento esattamente come Lotito. Hanno solo avuto il merito di puntare sui giovani più che sui vecchi e così ora si ritrovano i Cavani e gli Jovetic da vendere a peso d'oro, ma di ricapitalizzazioni non ne vedo nemmeno l'ombra.
Insomma, fatta la tara tra la sgradevole apparenza e l'apprezabile sostanza, io laziale medio non nutro rancore nei confronti di Lotito. Non sento per lui il trasporto umano che sentivo per Ugo Longo, ma nemmeno l'odio che in molti gli riservano. Un odio incomprensibile laddove si utilizzino parametri razionali.

Offline robylele

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Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #128 : Lunedì 22 Luglio 2013, 18:08:50 »
Esistono quelli che se non dici che Lotito fa sempre tutto bene ti piazzano tra gli antilotitiani/anti laziali/romanisti e chi più ne ha più ne metta. E questi sono i lotitiani nelle versione più acefala, sciocca, inutile e anzi dannosa perché è una posizione che divide e non ne avremmo bisogno.
Come ripeto, a me finalmente non me me ne frega più un accidente, potete dire quello che vi pare, tanto questi personaggi così ottusi si trovano solo sui forum. E sono quattro gatti. Nella vita reale sono quasi inesistenti, grazie a Dio.
Ah, sono quattro gatti pure quelli che odiano Lotito per motivi per così dire "economici". Altrettanto "divisivi" per usare un orrendo termine  :D e dannosi.

Gli altri sono semplici tifosi che, come tutti i tifosi del mondo, si incazzano se la Lazio perde, si esaltano se vince, vorrebbero sperare di vedere comprato qualche grande campione o quasi tale  ;) , amerebbero una Lazio bella da vedere e divertente e si farebbero tagliare un dito per uno scudetto.

Tutto molto semplice e tutto qui.


Esistono quelli che se non dici che Lotito fa sempre tutto male ti piazzano tra i lotitiani/adoranti e chi più ne ha più ne metta. E questi sono gli anti lotitiani nelle versione più acefala, sciocca, inutile e anzi dannosa perché è una posizione che divide e non ne avremmo bisogno.

Come ripeto, a me purtroppo tutto ciò fa male, potete dire quello che vi pare, perchè questi alzatori di asticelle/tafazziani/pessimisti così ottusi non si trovano solo sui forum ma anche nella vita reale. E sono più di quattro gatti, sò dde più (cit.).
Nella vita reale ce ne sono tanti e li accomuna il fatto che pensano di vederla in maniera equidistante mentre spesso sono preda dell'incubo-Lotito senza quasi rendendosene conto

Ah, sono parecchi  pure quelli che odiano Lotito per motivi per così dire "economici". Altrettanto "divisivi" per usare un orrendo termine  :D e dannosi.

Gli altri sono semplici tifosi che, come tutti i tifosi del mondo, si incazzano se la Lazio perde, si esaltano se vince, vorrebbero sperare di vedere comprato qualche grande campione o quasi tale  ;) , amerebbero una Lazio bella da vedere e divertente e si farebbero tagliare un dito per uno scudetto.
E magari che si remi per una volta verso la stessa direzione, dando fiducia alla SSLazio attuale (piaccia o non piaccia) e non mandare sempre pernacchie con lo slogan ''va tutto bene madama la marchesa'' quando poi qualche giorno dopo si alza un altro trofeo in faccia ai romaioli.

Tutto molto semplice e tutto qui.
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline franz_kappa

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Re:R: Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #129 : Lunedì 22 Luglio 2013, 18:15:39 »
[...]
Insomma, fatta la tara tra la sgradevole apparenza e l'apprezabile sostanza, io laziale medio non nutro rancore nei confronti di Lotito. Non sento per lui il trasporto umano che sentivo per Ugo Longo, ma nemmeno l'odio che in molti gli riservano. Un odio incomprensibile laddove si utilizzino parametri razionali.
Tutto molto condivisibile. E' vero, quello manifestato nei confronti di Lotito pare spesso "un odio incomprensibile laddove si utilizzino parametri razionali", come tu scrivi.

Proseguo le mie riflessioni avventurandomi in un campo non mio: vorrei azzardare l'ipotesi che Lotito potrebbe, suo malgrado, essere - anche se non so chiarire ulteriormente questo concetto, che appartiene a un bagaglio di conoscenze che non ho - un perfetto e per certi versi universale archetipo negativo.

Così come - ardito parallelo - la curva laziale per non dire l'intera tifoseria laziale è divenuta per una buona parte della comunicazione (mi riferisco principalmente ai media) archetipo della curva/tifoseria razzista, così Lotito - ma il paragone che propongo è meramente funzionale: non vi ci soffermate troppo - potrebbe essere divenuto 'archetipo' di uno stile di conduzione di un club di calcio (che è adottato da Lotito ma non solo da lui, considerati gli esempi di altri Presidenti italiani che operano in autofinanziamento) tale da catalizzare l'irrazionale e viscerale odio di una tifoseria, quella laziale, che in ciò sarebbe nulla più che l'interprete di un diffuso sentire collettivo del tifoso-tipo .

Per il tifoso medio, in fondo, i concetti sostenuti da Lotito sono per certi versi irricevibili. Il tifoso medio tende a recepire con somma resistenza le condotte gestionali che Lotito propugna. E quasi sempre le rifiuta. Irrazionalmente. Ovvero in maniera coerente con la sua natura di 'tifoso' = etimologicamente soggetto che manifesta eccessi acuti e virulenti di parossismo, così come da manifestazione medica della febbre tifoide.

Moderazione salariale, ritorno all'etica sportiva (strumentale quanto si vuole, in bocca a Lotito. Ma il concetto, pur veicolato da nostro non irreprensibile Presidente, ha un valore di per sé), equilibrio nella gestione del club, indisponibilità a finanziare con costanti ricapitalizzazioni gestioni societarie squilibrate, adozione di inedite e dure condotte nei confronti dei 'ricatti' di varia natura di procuratori e calciatori (cui il tifoso tende, se si tratta di atleti particolarmente forti, a perdonare quasi tutto). Quale tifoso può accettare a cuor leggero qualcosa del genere?

Dei laziali tendiamo a dire che sono speciali, peculiari, senza eguali nel panorama italiano.
Ma non può essere che con Lotito i laziali si stiano comportando, invece, come la più ordinaria delle tifoserie?
La quale, in fondo, non può che reagire male nei confronti del proprio massimo Dirigente che ad esempio predica un nuovo approccio gestionale, la fine di un modello (il Presidente mecenate) durato decenni e, non ultimo, che ambisce a rendere il Club strumento - mi riferisco all'operazione immobiliare, che pure arrecherebbe beneficio anche alla SS Lazio Spa, a quanto pare - del proprio diretto arricchimento personale?
Buon viaggio, caro Piero.

Offline robylele

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Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #130 : Lunedì 22 Luglio 2013, 18:20:07 »
Vorrei sapere perché a Calleri nessuno ha mai augurato la morte, anche se la sua mediocrità era infinitamente più mediocre e le Coppe Italia le vedevamo col cannochiale, come pure (quasi sempre) le qualificazioni alle coppe europee.

Lotito sta più sul caz.zo come persona. Infatti anche il fatto che oggettivamente abbia fatto meglio di Calleri viene spiegato col fatto che oggi con le pay tv abbiamo entrate superiori.
Tralasciando però di ricordare che anche per gli altri club è la stessa cosa, così da avere più o meno lo stesso scenario in proporzione.

Inoltre Calleri appariva come un personaggio di passaggio, uno di quelli che prendono, risanano e rivendono. Con Lotito si ha paura che possa durare troppo perchè è tanta la voglia di sceicco, possibilmente accompagnato da un grassoccio D'Amico o, al limite, da un Padovano.

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Luciano Spalletti
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Offline robylele

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Re:R: Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #131 : Lunedì 22 Luglio 2013, 18:29:23 »
Proseguo le mie riflessioni avventurandomi in un campo non mio:


quella che proponi è un'analisi profonda e probabilmente veritiera.
Qualora tu abbia centrato il problema, come credo, rimane da dire che i pochi tifosi che invece apprezzano l'equilibrio di bilancio e la politica dei piccoli passi (oltre il fatto di non accettare in alcun modo di essere ostaggio o zerbino di procuratori o Agnelli vari e sti caz.zi delle leggi di mercato) non se la passano bene neanche loro.

Spunta sempre qualcuno che li apostrofa come ottusi o adoranti e la cosa comincia a dare fastidio. Anche perchè tali epiteti arrivano sempre da tifosi tremebondi che vedono tutto nero e che tendono a sminuire qualunque traguardo raggiunto.

Insomma, come tifoseria stiamo messi male.   ::)



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Luciano Spalletti
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Offline ML

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Re:R: Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #132 : Lunedì 22 Luglio 2013, 18:29:28 »
Tutto molto condivisibile. E' vero, quello manifestato nei confronti di Lotito pare spesso "un odio incomprensibile laddove si utilizzino parametri razionali", come tu scrivi.

Proseguo le mie riflessioni avventurandomi in un campo non mio: vorrei azzardare l'ipotesi che Lotito potrebbe, suo malgrado, essere - anche se non so chiarire ulteriormente questo concetto, che appartiene a un bagaglio di conoscenze che non ho - un perfetto e per certi versi universale archetipo negativo.

Così come - ardito parallelo - la curva laziale per non dire l'intera tifoseria laziale è divenuta per una buona parte della comunicazione (mi riferisco principalmente ai media) archetipo della curva/tifoseria razzista, così Lotito - ma il paragone che propongo è meramente funzionale: non vi ci soffermate troppo - potrebbe essere divenuto 'archetipo' di uno stile di conduzione di un club di calcio (che è adottato da Lotito ma non solo da lui, considerati gli esempi di altri Presidenti italiani che operano in autofinanziamento) tale da catalizzare l'irrazionale e viscerale odio di una tifoseria, quella laziale, che in ciò sarebbe nulla più che l'interprete di un diffuso sentire collettivo del tifoso-tipo .

Per il tifoso medio, in fondo, i concetti sostenuti da Lotito sono per certi versi irricevibili. Il tifoso medio tende a recepire con somma resistenza le condotte gestionali che Lotito propugna. E quasi sempre le rifiuta. Irrazionalmente. Ovvero in maniera coerente con la sua natura di 'tifoso' = etimologicamente soggetto che manifesta eccessi acuti e virulenti di parossismo, così come da manifestazione medica della febbre tifoide.

Moderazione salariale, ritorno all'etica sportiva (strumentale quanto si vuole, in bocca a Lotito. Ma il concetto, pur veicolato da nostro non irreprensibile Presidente, ha un valore di per sé), equilibrio nella gestione del club, indisponibilità a finanziare con costanti ricapitalizzazioni gestioni societarie squilibrate. Quale tifoso può accettare a cuor leggero qualcosa del genere?

Dei laziali tendiamo a dire che sono speciali, peculiari, senza eguali nel panorama italiano.
Ma non può essere che con Lotito i laziali si stiano comportando, invece, come la più ordinaria delle tifoserie?
La quale, in fondo, non può che reagire male nei confronti del proprio massimo Dirigente che predica un nuovo approccio gestionale, la fine di un modello (il Presidente mecenate) durato decenni e, non ultimo, che ambisce a rendere il Club strumento - mi riferisco all'operazione immobiliare, che pure arrecherebbe beneficio anche alla SS Lazio Spa, a quanto pare - del proprio diretto arricchimento personale?

Bellissima lettura, credo che tu abbia colto nel segno.
In questo senso, però, saremmo dei precursori: i primi, fra le grandi di Serie A, ad aver imboccato il viale del ridimensionamento economico, e a questo punto spero anche i primi a metabolizzarlo. Mentre juventini, milanisti, interisti e ora anche romanisti bevono per la prima volta l'amaro calice dell'austerity, noi laziali che stiamo a pane e cipolle ormai dal 2004 dovremmo essere sul punto di rivalutare Lotito, pulciaro tra i pulciari ma con un know-how ormai collaudatissimo. Perché non succede? Perché non basta neanche un 26 maggio a farlo succedere? Secondo me perché il tuo intervento coglie il problema da una prospettiva nazionale, mentre il mio, intendo quello che ormai è scivolato a pagina 3 di questo topic, contestualizza la gestione Lotito nella realtà locale romana. Mettendo insieme questi due pezzi, e aggiungendo - come avevi brillantemente notato - che Lotito paga il confronto con Cragnotti, laddove Calleri si era avvantaggiato della miseria che lo aveva preceduto, il puzzle potrebbe dirsi completato. Restando sempre in attesa di Boks e No Surrender, almeno per quanto mi riguarda.

geddy

Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #133 : Lunedì 22 Luglio 2013, 18:37:49 »
La contestazione ha assunto toni virulenti ai tempi dei casalesi. Io non frequentavo i forum all'epoca e ascoltavo le radio, compresa la trasmissione degli irriducibili che sembravano saperla lunga. I toni erano bestiali. Io c'ero pure cascato all'inizio, Chinaglia è Chinaglia, ma si oltrepassò di molto il limite della decenza.
Poi tornare indietro non è mica così semplice.

Offline NoSurrender

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Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #134 : Lunedì 22 Luglio 2013, 18:38:09 »
ML, tu chiedi a me, ma io non odio il presidente, anzi provo esattamente le stesse sensazioni che hai descritto tu.
Lo trovo umanamente e socialmente /politicamente quanto di più lontano da un essere umano degno della mia stima.
È falso, ancorché voglia sembrare genuino e ha preso certamente la Lazio per i suoi affari personali, come franz ha ben descritto.
Ciononostante mai una volta gli ho urlato maledizioni allo stadio.
Mi limito a prendere atto che non è certo il presidente che uno vorrebbe come rappresentativo, ma finisce qui.
Se poi fosse in grado di farmi vincere, non me ne fregherebbe proprio niente. Mi prenderei pure Berlusconi che veramente odio se mi facesse fare un giro sulla giostra come fece per il Milan.

Il problema è che uno che pensa in piccolo, che per sua stessa ammissione più di questo non può fare, che con lui veleggeremo sempre così.
Sì, abbiamo vinto una coppa importante e lo ringrazierò sempre per questo, ma abbiamo rischiato un baratro perché non era così ovvio che avremmo vinto noi, il campionato da poco finito sta lì a mostrare che non siamo certo uno squadrone, coppanfaccia o non coppanfaccia.
Se avessimo perso, non oso pensare cosa sarebbe potuto succedere. Ringraziamo che quellillà erano e sono veramente in un momento disastrato o ringraziamo Petko, i giocatori ed il presidente stesso che hanno capito più chiaramente dei dirimpettai che bisognava buttare tutto su quella partita.
Ma il trend in campionato è comunque questo, certo non esaltante e non si vede luce. Infatti si vedono pochi abbonamenti, per i motivi di cui io ho parlato sopra e che ha ben centrato TD. Lo dice il presidente stesso, "più di questo non posso fare".
Ci dobbiamo accontentare? Certo, fino a che non ci sarà un'alternativa.
Esserne pure contenti e felici, dire sempre che " che fa il babbo è sempre ben fatto " come nella famosa favola? Io, no.
Non per questo devo essere tacciata di essere anti laziale o romanista, anche se non me ne frega più niente, come dicevo, chi lo dice mi fa solo ridere. Io voglio essere libera di pensare con la mia testa ( e non ricominciamo con le radio, per favore  ::) ) e poter criticare chiunque che manco fosse Dio in persona, il presidente, che troppe ne fa di stronzate e peggio.
"No retreat, baby, no surrender"


Offline franz_kappa

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Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #135 : Lunedì 22 Luglio 2013, 18:42:25 »
La contestazione ha assunto toni virulenti ai tempi dei casalesi.
Che periodo era? Secondo me estate 2006, forse sbaglio.
Il clima si deteriorò irrimediabilmente già durante la stagione 2005-2006.
Ricordo, ad esempio, l'eclatante protesta dello stadio vuoto a Lazio-reggina (giocava Di Canio, se la memoria non mi fa totale difetto).
Buon viaggio, caro Piero.

geddy

Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #136 : Lunedì 22 Luglio 2013, 18:49:09 »
Che periodo era? Secondo me estate 2006, forse sbaglio.
Il clima si deteriorò irrimediabilmente già durante la stagione 2005-2006.
Ricordo, ad esempio, l'eclatante protesta dello stadio vuoto a Lazio-reggina (giocava Di Canio, se la memoria non mi fa totale difetto).
Mi pare fosse d'estate, perchè ricordo di aver sentito la famosa conferenza stampa dei seggiolini col nome per le vecchie glorie di ritorno dal lago di maltignano (mi sembrava pure una buona idea) e che faceva caldo. Mi sembra tutto cominciò con il rinnovo di Di Canio però. A Lazio reggina c'ero, ma non so collocarla sinceramente. La memoria a me fa difetto.

Offline robylele

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Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #137 : Lunedì 22 Luglio 2013, 18:52:27 »
i toni virulenti cominciarono subito dopo il mancato rinnovo a Paolo Di Canio.

il giocatore fu probabilmente''usato'' dal grassoccio gestore ma anche pagato con puntualità (oltre tutto Di Canio era perfettamente consapevole di tutto, essendo persona intelligente).
E in ogni caso furono ben 2 gli anni in cui giocò, da titolare, nella squadra dei suoi sogni (spesso ringraziò chi gli permise tutto questo).



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Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline ML

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Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #138 : Lunedì 22 Luglio 2013, 18:58:28 »
Il problema è che uno che pensa in piccolo, che per sua stessa ammissione più di questo non può fare, che con lui veleggeremo sempre così.
Sì, abbiamo vinto una coppa importante e lo ringrazierò sempre per questo, ma abbiamo rischiato un baratro perché non era così ovvio che avremmo vinto noi, il campionato da poco finito sta lì a mostrare che non siamo certo uno squadrone, coppanfaccia o non coppanfaccia.
Se avessimo perso, non oso pensare cosa sarebbe potuto succedere. Ringraziamo che quellillà erano e sono veramente in un momento disastrato o ringraziamo Petko, i giocatori ed il presidente stesso che hanno capito più chiaramente dei dirimpettai che bisognava buttare tutto su quella partita.
Ma il trend in campionato è comunque questo, certo non esaltante e non si vede luce. Infatti si vedono pochi abbonamenti, per i motivi di cui io ho parlato sopra e che ha ben centrato TD. Lo dice il presidente stesso, "più di questo non posso fare".
Ci dobbiamo accontentare? Certo, fino a che non ci sarà un'alternativa.
Esserne pure contenti e felici, dire sempre che " che fa il babbo è sempre ben fatto " come nella famosa favola? Io, no.
Non per questo devo essere tacciata di essere anti laziale o romanista, anche se non me ne frega più niente, come dicevo, chi lo dice mi fa solo ridere. Io voglio essere libera di pensare con la mia testa ( e non ricominciamo con le radio, per favore  ::) ) e poter criticare chiunque che manco fosse Dio in persona, il presidente, che troppe ne fa di stronzate e peggio.

Comincio col demolire una prima contraddizione: tu accusi Lotito di pensare in piccolo, e poi gli rinfacci di aver rischiato il baratro in caso di sconfitta il 26 maggio. Devo concludere che tu avresti evitato di qualificarti per la finale, solo per non correre il pericolo. Chi è che pensa più in piccolo, tu o lui?

Poi ti faccio una domanda: pensavi le stesse cose al tempo della gestione Calleri? Oppure ti accontentavi con meno fatica, visto che Cragnotti ancora non esisteva e le potenzialità da scudetto di un club come la Lazio non erano state esplorate? Se pensavi le stesse cose, ti faccio i complimenti per la coerenza e ti dedico queste righe di franz_kappa, che sembrano scritte apposta:

Per il tifoso medio, in fondo, i concetti sostenuti da Lotito sono per certi versi irricevibili. Il tifoso medio tende a recepire con somma resistenza le condotte gestionali che Lotito propugna. E quasi sempre le rifiuta. Irrazionalmente. Ovvero in maniera coerente con la sua natura di 'tifoso' = etimologicamente soggetto che manifesta eccessi acuti e virulenti di parossismo, così come da manifestazione medica della febbre tifoide.

Se invece non le pensavi, devo ricordarti che la gestione Cragnotti è stata possibile grazie a una bolla finanziaria che è scoppiata da tempo lasciando col culo per terra sia la Lazio che l'Italia intera. Cragnotti ha cavalcato il suo tempo, Lotito è figlio della crisi. E se la Lazio ha una sola possibilità su un milione di trovare un altro Cragnotti, che necessariamente sarebbe straniero, è solo continuando ad esistere e tenendo in ordine i conti. Fino a quel giorno Lotito va apprezzato più che sopportato. Poi, quando si rifiuterà di vendere la società a uno più ricco di lui (ma voglio le prove dell'offerta), io sarò al tuo fianco nell'assedio di Villa San Sebastiano.

Offline robylele

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Re:Debutto di Enrico Lotito
« Risposta #139 : Lunedì 22 Luglio 2013, 19:03:49 »
Sì, abbiamo vinto una coppa importante e lo ringrazierò sempre per questo, ma abbiamo rischiato un baratro perché non era così ovvio che avremmo vinto noi, il campionato da poco finito sta lì a mostrare che non siamo certo uno squadrone, coppanfaccia o non coppanfaccia.
Se avessimo perso, non oso pensare cosa sarebbe potuto succedere.

dimentichi o forse fai finta di dimenticare che per vincere-o perdere- quella partita, bisogna arrivarci in finale.

Ma se è poco ti segnalo il cammino in E.L., miglior risultato delle italiane da quando esiste tale competizione.

In ultimo ti segnalo che la partita si poteva perdere MA L'ABBIAMO VINTA. E nel calcio questo conta, altrimenti diventa risibile anche il tuo accenno al settimo posto conseguito in campionato.
Strano poi che non fai cenno sui 3 pt. di Cagliari-roma, che di fatto ci hanno tolto una posizione.

Critica pure, è anche ininfluente e poco interessante se stimi socialmente o politicamente chicchessia, ma per favore aggiungi un IMHO quando aggiungi: [b]È falso, ancorché voglia sembrare genuino e ha preso certamente la Lazio per i suoi affari personali[/b].

Al massimo, credo io, si può parlare di interessi personali, giacchè riguarda TUTTI i presidenti di qualunque club.



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