www.ilmessaggero.itAURONZO DI CADORE Classe, eleganza e carisma non hanno età e sono le caratteristiche che distinguono il campione dal calciatore normale. Tutte componenti che fanno parte dell’immenso repertoriotecnico di un totem inossidabile come Miroslav Klose. Ma il tedesco, a dispetto di una carriera logorante e longeva, ha ancora qualcosa che lo differenzia da tutti: lo spirito e la passione, tipiche dei giovani. A vederlo in campo, nessuno può immaginare che si appresta a cominciare l’ultima stagione di una carriera brillante. Nell’anno dell’addio Klose vuol lasciare un altro segno tangibile, centrando gli obiettivi che lo farebbero entrare nella storia della Lazio, del calcio tedesco, di quello internazionale: la Supercoppa, il campionato, il record di Gerd Muller e il Mondiale che rappresenterà il palcoscenico dal quale saluterà.
GIÀ PROTAGONISTA
Primi gol e tanti applausi per Klose nella partitella contro i ragazzi di Auronzo. Riesce sempre a catalizzare gli occhi di compagni, avversari e tifosi. Un personaggio di altro spessore rispetto agli altri che dovrà sopportare il peso dell’attacco biancoceleste. Petkovic, nel collaudato modulo 4-1-4-1 si affiderà ancora alla sua tecnica e alla sua forza per finalizzare il gioco della squadra. Però, le 2 stagioni trascorse con la Lazio, hanno insegnato che il tedesco accusa sempre dei problemi. Prima Reja e dopo Petkovic hanno dovuto farne a meno per 2-3 mesi, proprio nella fase più importante. E questo ha condizionato anche i risultati della squadra. Lo scorso anno toccò a Floccari rimpiazzarlo e, per qualche partita, senza farlo rimpiangere. Resta il fatto che la Lazio, tra le formazioni di vertice, è stata quella che ha realizzato il minor numero di gol. La rosa di attaccanti a disposizione del tecnico non sembra adeguata a una società che culla ambizioni di prima fascia: Klose, Floccari, Kozak, Alfaro, Perea.
UNICO PANZER
Al momento soltanto il tedesco è certo di restare, gli altri sono tutti in bilico. Floccari ha rifiutato il trasferimento ma potrebbe trovare un’altra sistemazione, Kozak ha tante richieste e sicuramente cambierà casacca, Alfaro è in uscita al miglior offerente, mentre la situazione di Perea è tinta di giallo. Il giovane colombiano, infatti, in questi giorni di vacanza, dopo il mondiale di categoria, starebbe risolvendo i problemi del visto. Però esiste anche l’ipotesi che non si presenti neppure in ritiro, perché la Lazio potrebbe dirottarlo in prestito all’estero. Alla luce di questa realtà alla Lazio serve assolutamente un attaccante di valore, un elemento che garantisca una quindicina di reti a stagione e che, all’occorrenza, non faccia rimpiangere Klose. Non una semplice alternativa. Petkovic, pur se dice che la società non sta seguendo attaccante in particolare, sa benissimo che ne ha bisogno per affrontare l’intensa stagione con maggiori certezze. Nell’anno dei Mondiali è logico immaginare a un Klose molto concentrato sulla manifestazione brasiliana, perciò la Lazio dovrà acquistare quella punta che completerà l’organico. Il mercato è ancora lungo e Lotito avrà tempo per risolvere il problema. Il tedesco ha bisogno di un partner.
CAVANDA CONFUSO
Ad Auronzo sono in arrivo anche Biglia e Cavanda. Il difensore è ancora un caso. «Dopo sei mesi fuori rosa senza motivo sono confuso, non so nemmeno se mi faranno allenare con la squadra, vado per vedere quello che succede». Da ieri Tare in ritiro.