Autore Topic: Romanisti nella Lazio, laziali nella roma  (Letto 2589 volte)

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Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« : Martedì 16 Luglio 2013, 13:58:44 »
Ci sarebbe da aprire un topic sui giocatori tifosi, sugli ex, sui rapporti tra professionisti e tifoseria...

Raccolgo l'invito di Reflex anche per non continuare OT su quello del calcio mercato.
Si parlava di romanisti nella Lazio. Lo spunto me lo aveva dato una voce doppiamente falsa, ossia che il portiere Perin fosse vicino alla Lazio (notizia smentita dal procuratore) e che fosse tifoso romanista (notizia messa in giro da Canovi, mi pare, e smentita dal suo concittadino ERIK1982).
Superiamo dunque il particulare - ossia Perin - e concentriamoci sull'universale. Io dicevo che

adesso sull'onda dell'entusiasmo candreviano sono pronto a scommettere che per il 90% dei laziali [l'ingaggio di un calciatore tifoso della roma] non sarebbe un problema. Bene, io faccio parte dell'altro 10%. Io i tifosi della roma nella Lazio non ce li voglio. Candreva deve restare l'eccezione, non diventare la base per una nuova regola.

Ribatteva cuchillo:

Quanto al fatto che Perin sia romanista, mi frega il giusto, come mi è fregato il giusto per Di Mauro, Domizzi, Berrettoni, Liverani, Candreva...A me rode assai quando un laziale va da loro, molto meno quando un romanista viene qui.

Per dire, mi ha dato molto più fastidio Muzzi là che non Candreva qui.
Io sono per l'accoglienza.
I romanisti forti sono i benvenuti. Le seghe restino dove sono.
Un laziale - forte o sega - che va da loro mi mette un quid di tristezza addosso. E' comunque un'anima irrimediabilmente persa.

Sono sempre contento quando io e cuchillo non la pensiamo allo stesso modo  :)
Succede di rado, ma siccome è uno con cui mi piace molto discutere mi pare giusto approfittare di queste occasioni.
Per me è esattamente l'opposto: il laziale che va alla roma è solo una merda che getta la maschera. Sono felice di essermi liberato di lui e sono felice perché andrà a destabilizzare l'ambiente nemico (da Manfredonia alla presunta lazialità di Sabatini i fulgidi esempi non mancano). Viceversa il romanista nella Lazio mi disturba perché so che in fondo all'anima rimane romanista, con quel che ne consegue. Il romanista nella Lazio va messo spalle al muro come Candreva e va obbligato a dare sempre il 101%. Se possibile, come nel caso di Candreva, va anche obbligato a rinnegare pubblicamente la sua fede. Ma soprattutto non va ingaggiato: prevenire è meglio che curare.

Ah, un'ultima precisazione: io mi riferisco ai calciatori tifosi della roma dichiarati, anche se militano in altre squadre. I professionisti che provengono o hanno giocato nella as roma non mi fanno né caldo né freddo, a meno che non abbiano strizzato l'occhio al tifo: vedi Osvaldo e la sua maglia "vi ho purgato anch'io".

Brocchi 63

Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #1 : Martedì 16 Luglio 2013, 14:06:31 »
che io ricordi, da noi Di Mauro, Cordova, Liverani, malgioglio.
da quelli, Manfredonia, Muzzi, Perrone

Offline ML

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Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #2 : Martedì 16 Luglio 2013, 14:11:12 »
che io ricordi, da noi Di Mauro, Cordova, Liverani, malgioglio.
da quelli, Manfredonia, Muzzi, Perrone

Di Biagio, anche. Ora cerco di farmene venire in mente altri.
Malgioglio è di Piacenza, non credo si possa classificare come romanista.

Offline Breizh

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Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #3 : Martedì 16 Luglio 2013, 14:14:13 »
Se possibile, come nel caso di Candreva, va anche obbligato a rinnegare pubblicamente la sua fede. Ma soprattutto non va ingaggiato: prevenire è meglio che curare.
Io di Candreva, ne vorrei altri due o tre, francamente. Ma sono sicuro che è lo stesso per te... ;)


Pomata

Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #4 : Martedì 16 Luglio 2013, 14:17:14 »
Mejo che taccia... ;D

Offline ML

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Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #5 : Martedì 16 Luglio 2013, 14:20:42 »
Io di Candreva, ne vorrei altri due o tre, francamente. Ma sono sicuro che è lo stesso per te... ;)



Credimi, no.
Adoro Candreva tecnicamente (da quando Reja gli ha trovato un nuovo ruolo), e devo riconoscere che il suo criticatissimo acquisto è stato in realtà un colpo fantastico.
Sono anche convinto, e l'ho detto spesso, che la contestazione sia stata sacrosanta e decisiva per fargli tirare fuori le palle, visto che fino a quel momento il giocatore difettava soprattutto di carattere.
Detto ciò, queste operazioni sono rischiosissime. Per un Candreva che sfonda ci può essere un Pincopallino che fallisce. E quando fallisce un tifoso romanista nella Lazio non è come quando fallisce un sudamericano o un albanese.
Infine, finché il Candreva è uno, circondato da compagni che continuamente lo tirano verso la strada maestra, è un conto. Averne due o tre significherebbe avere una cellula di Al Qaeda in casa. E' come l'italiano all'estero: se sta da solo si adatta ai costumi, impara la lingua, socializza; se è con altri frequenta solo loro, parla italiano e mangia pastasciutta.

Offline SAV

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Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #6 : Martedì 16 Luglio 2013, 14:23:03 »
Di Biagio, anche. Ora cerco di farmene venire in mente altri.

Di Biagio laziale nelle merde o merda nella Lazio?

ThomasDoll

Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #7 : Martedì 16 Luglio 2013, 14:24:26 »
Io eviterei sempre, a parte i casi di professionisti che non mettono in piazza le proprie passioni bambine. Se è così non si può trattare di romanisti, del resto. Uno come Osvaldo sarebbe capace di rimettersi la maglietta al derby a parti invertite: orrore. Vade retro.
Sì ai Sinisa: giocatori non capiti e irrisi da loro, che fanno le nostre fortune. Per questo oggi vorrei Pjanic in biancoceleste.

Offline ML

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Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #8 : Martedì 16 Luglio 2013, 14:25:05 »
Di Biagio laziale nelle merde o merda nella Lazio?

Laziale nelle merde, sapevo io. Ma è più un ricordo che una notizia assodata.

Offline SAV

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Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #9 : Martedì 16 Luglio 2013, 14:31:34 »
Credimi, no.
Adoro Candreva tecnicamente (da quando Reja gli ha trovato un nuovo ruolo), e devo riconoscere che il suo criticatissimo acquisto è stato in realtà un colpo fantastico.
Sono anche convinto, e l'ho detto spesso, che la contestazione sia stata sacrosanta e decisiva per fargli tirare fuori le palle, visto che fino a quel momento il giocatore difettava soprattutto di carattere.
Detto ciò, queste operazioni sono rischiosissime. Per un Candreva che sfonda ci può essere un Pincopallino che fallisce. E quando fallisce un tifoso romanista nella Lazio non è come quando fallisce un sudamericano o un albanese.
Infine, finché il Candreva è uno, circondato da compagni che continuamente lo tirano verso la strada maestra, è un conto. Averne due o tre significherebbe avere una cellula di Al Qaeda in casa. E' come l'italiano all'estero: se sta da solo si adatta ai costumi, impara la lingua, socializza; se è con altri frequenta solo loro, parla italiano e mangia pastasciutta.

La questione è che Candreva non è mai stato realmente romanista.
Nonostante facesse il calciatore, era come molti nostri concittadini: simpatizzante da riomma senza aver mai messo piede allo stadio più di poche volte nella vita.
Quando è diventato un giocatore famoso, andando prima in Nazionale e poi alla Juve, la propaganda trigoriota ci ha tenuto a tirarlo a sè, partendo dal fatto che fosse di Centocelle, quartiere ad alta densità piscioruggine.
Sono quindi partite le domandine sur capetano e capetan futuro, gli ammiccamenti al suo presunto tifo e tutto lo stucchevole campionario a cui ci siamo abituati in tanti anni di convivenza con i coppainfacciati.
Per questo ho ritenuto eccessivo l'atteggiamento di gran parte del tifo nei suoi confronti.
Del resto, come può essere mai stato veramente romanista uno che gridava il 26 maggio a fine partita "j'avemo rotto er culooooo!" :D

Brocchi 63

Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #10 : Martedì 16 Luglio 2013, 14:35:08 »
Di Biagio, anche. Ora cerco di farmene venire in mente altri.
Malgioglio è di Piacenza, non credo si possa classificare come romanista.

Ricordo anche Cicciobello Desideri, di cui si parlava di una sua fede Laziale (forse per questo che una volta andato via non se lo sono mai intruppato).

Quanto all'omonimo del cantante, voci di forum dicono che abiti a Roma e non perda occasione per smerdarci. Voci di forum, appunto, per cui inattendibili.

Offline SAV

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Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #11 : Martedì 16 Luglio 2013, 14:35:53 »
Laziale nelle merde, sapevo io. Ma è più un ricordo che una notizia assodata.

Credevo anch'io fosse così, ma i tanti anni nelle merde mi hanno lasciato più di qualche dubbio...

Brocchi 63

Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #12 : Martedì 16 Luglio 2013, 14:38:05 »
più che altro l'amicizia col dislessico.

Offline ML

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Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #13 : Martedì 16 Luglio 2013, 14:38:56 »
...

Può darsi che sia come dici tu.
Di sicuro, rispetto a quelli che tentavano di sostenerlo a febbraio 2012 (compreso il giocatore), tu hai questa non indifferente pezza d'appoggio:



Però come potevamo fidarci, dopo quelle parole inequivocabili su Totti e su De Rossi?
E dopo quest'altra inequivocabile ammissione, ai tempi della Juve?



Probabilmente hai ragione, probabilmente era solo un simpatizzante.
Ma abbiamo fatto ugualmente benissimo a metterlo con le spalle al muro.
Io lo farei di nuovo, domattina, con qualunque sospettato di tifo romanista.

Offline Reflexblue

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Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #14 : Martedì 16 Luglio 2013, 16:18:25 »
Di Biagio è di Testaccio, la famiglia -bravissime persone- abitava di fronte al Greenwich. Ha giocato per un breve periodo nel Testaccio insieme a me, anche se in categorie diverse: lui è del '71 (bel numero...), io del '74. In realtà ci siamo sfiorati, io nemmeno lo ricordo al campo.

Da piccolo era laziale, come il padre Mario e quasi tutta la famiglia, ma crescendo la fede è diventata sempre più tiepida. Poi una volta diventato professionista, prima nel Monza e poi nel Foggia, credo abbia smesso definitivamente con il tifo. Anche perché non si è lasciato benissimo con la società. 

Passato alle merde ovviamente si è calato nella parte der core de Roma, ma mantenendo quasi sempre un'apprezzabile professionalità. Dopo il rigore sbagliato ai mondiali il quartiere e lo storico roma club gli hanno organizzato una festa di ben tornato, si sa loro sono abituati ai rigori sbagliati..  ;D

In definitiva penso si senta più testaccino che laziale o romanista.

Offline Whistle

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Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #15 : Martedì 16 Luglio 2013, 16:22:25 »
La questione è che Candreva non è mai stato realmente romanista.
Nonostante facesse il calciatore, era come molti nostri concittadini: simpatizzante da riomma senza aver mai messo piede allo stadio più di poche volte nella vita.
Quando è diventato un giocatore famoso, andando prima in Nazionale e poi alla Juve, la propaganda trigoriota ci ha tenuto a tirarlo a sè, partendo dal fatto che fosse di Centocelle, quartiere ad alta densità piscioruggine.
Sono quindi partite le domandine sur capetano e capetan futuro, gli ammiccamenti al suo presunto tifo e tutto lo stucchevole campionario a cui ci siamo abituati in tanti anni di convivenza con i coppainfacciati.
Per questo ho ritenuto eccessivo l'atteggiamento di gran parte del tifo nei suoi confronti.
Del resto, come può essere mai stato veramente romanista uno che gridava il 26 maggio a fine partita "j'avemo rotto er culooooo!" :D

Credo che sia di Tor De' Cenci...

Offline SAV

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Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #16 : Martedì 16 Luglio 2013, 16:23:09 »
Credo che Portanova sia uno dei pochi esempi di giocatori che sbandierino pubblicamente il proprio tifo per una squadra in cui non hanno mai giocato.
Come lui c'era forse il "nostro" Liverani, ritratto a festeggiare sulla mercedes per lo scudetto delle merde...

Offline ML

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Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #17 : Martedì 16 Luglio 2013, 16:29:36 »
Un altro è Miccoli: tifoso del Lecce dichiarato che adesso, dopo tanti anni, andrà finalmente a giocare lì.

Brocchi 63

Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #18 : Martedì 16 Luglio 2013, 16:34:45 »
Credo che Portanova sia uno dei pochi esempi di giocatori che sbandierino pubblicamente il proprio tifo per una squadra in cui non hanno mai giocato.
Come lui c'era forse il "nostro" Liverani, ritratto a festeggiare sulla mercedes per lo scudetto delle merde...

Pinzi, presente in nord al derby da zagana.

Offline cuchillo

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Re:Romanisti nella Lazio, laziali nella roma
« Risposta #19 : Martedì 16 Luglio 2013, 16:41:10 »
Sul fatto che magari non se ne possano prendere 3 o 4 lo stesso anno, sono d'accordo.
A parte che non prenderei mai 3 o 4 romani, in generale, lo stesso anno.
Meglio giocatori lombardi, trentini, lucani, sardi. Gente che stia lontano da casa e pensi solo al pallone, possibilmente.

Ciò detto, Fabio Liverani non mi pare venga ricordato con disgusto, ribrezzo e repulsione dalla massa critica dei tifosi laziali. Eppure ci mise 5 anni ad azzeccare una stagione. E quanti ne ricordo, di laziali, che chiedevano a gran voce la conferma in luogo dell'arrivo di Ledesma. A un certo punto Lotito gli propose 7 anni di rinnovo ma lui, giustamente, è andato a prendere più soldi alla Fiorentina, che all'epoca era più forte.
Questo per dire che è bastata una stagione fatta bene (al quinto tentativo) per dimenticare il bandierone sventolato al Circo Massimo.
Attenzione! Io faccio parte di quelli. Magari non proprio di quelli che ne chiedevano la conferma a prezzi irragionevoli. Ma di quelli che hanno sempre cercato di disgiungere la fede calcistica dall'impegno e l'abnegazione messi in campo.

Più in generale, il tema non mi appassiona granché. Io faccio parte di quelli che hanno tifato contro la Lazio sia nel 4 a 1 con la Juve (sia stramaledetta quella vittoria), sia in Lazio-Inter 2007-'08 e 2009-'10. Questo a testimonianza di un antiromanismo patologico ma che, forse è un mio limite, non riesce a trovare una sua cifra nei singoli giocatori che per mille motivi, tutti diversi, scelgono di vestire la nostra maglia.
Non mi pare che i milanisti, per esempio, si siano posti il problema di Ibrahimovic, quando Galliani lo prese. 

Certo, il non essersi distinti per aver fatto qualche cosa di negativo contro la Lazio è certamente un valore. E direi che è anche una condizione dirimente.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.