Zarate saluta

[ThomasDoll]

dall'internette rimbalzano accuse roventi rivolte dal rigazzino a Lotito.
Yawn

[ML]

"Sono tornato dall'Inter, da quel momento Lotito e la sua cupola mi hanno fatto fuori". La parola cupola stuzzica la curiosità del cronista, Zarate ci va giù pesante: "Da chi è composta la cupola? Lotito, Tare, l'allenatore e due o tre giocatori. Sono loro che decidono tutto".

Questo è veramente un demente. E chi altro dovrebbe decidere tutto, in una società di calcio? Il custode? 
Che microcefalo. Quanto tempo e quante parole sprecate per difenderlo (non da me).

[Nascar]

Non è affatto campato in aria.
Però quasi sempre noi non siamo al corrente di elementi importanti, quindi "da fuori" è difficile farsi un'idea di ciò che sarebbe meglio. Meno che mai dare drastici giudizi sul comportamento della dirigenza.

Certo però un idea te la devi fare anche perchè alla fine da quanto ricordo sia diakitè che cavanda a differenza di zarate non hanno mai rotto poi così tanto le palle con le dichiarazioni alla stampa.

L'esempio non è calzante, è anzi del tutto fuorviante, Campagnaro era titolare inamovibile ed insostituibile nel Napoli (così come lo sarebbe stato in quasi tutte le altre squadre di serie A), Cavanda invece aveva cominciato addirittura come terza scelta a dx per poi scavalcare Scaloni nelle gerarchie, ma era pur sempre una riserva che si provava a far diventare un giocatore compiuto da serie A (in caso di fallimento c'era pur sempre Scaloni), era in panchina (insieme a Scaloni) nell'ultima partita di Gennaio e in Coppa Italia contro la Juve, poi ceduto Scaloni all'Atalanta era in panchina anche nella prima partita di Febbraio, quindi il nulla. Mettete insieme questi dati ed è facile dedurre cosa sia successo.

Questo lo dici tu, ragiona e non pensare al solito attacco contro la società, che un giocatore sia inamovibile o no non c'entra assolutamente nulla, panchinaro, terza scelta, la vicenda campagnaro ma come tante altre sono da esempio per questi tipi di situazioni, tra l'altro non devo dedurre niente è stata fatta una scelta della società, non rinnovi bene allora non giochi, atteggiamento sbagliato.
Poi se il giocatore non rispetta determinate regole di comportamento dentro e fuori del campo allora è un altro discorso.

[fish_mark]

"Sono tornato dall'Inter, da quel momento Lotito e la sua cupola mi hanno fatto fuori". La parola cupola stuzzica la curiosità del cronista, Zarate ci va giù pesante: "Da chi è composta la cupola? Lotito, Tare, l'allenatore e due o tre giocatori. Sono loro che decidono tutto".

Questo è veramente un demente. E chi altro dovrebbe decidere tutto, in una società di calcio? Il custode? 
Che microcefalo. Quanto tempo e quante parole sprecate per difenderlo (non da me).

" e due o tre giocatori." Forse sta lì la cosa interessante.
Per il resto, nulla da obiettare.

[giamma]

" e due o tre giocatori." Forse sta lì la cosa interessante.
Per il resto, nulla da obiettare.

L'amalgama in una squadra la fanno i 2,3 giocatori leader; Signori non seppe entrare nel nuovo gruppo, la Lazio vinse e lui (e me ne dispiace) no.

[fish_mark]

L'amalgama in una squadra la fanno i 2,3 giocatori leader; Signori non seppe entrare nel nuovo gruppo, la Lazio vinse e lui (e me ne dispiace) no.

Beh, siamo d'accordo, è prassi risalente dentro e fuori la Lazio, ma non è una cosa molto regolare e alle lunghe porta più problemi che altro.
Che Zarate stesse sullo stomaco a più di qualcuno era abbastanza evidente, poi il personaggio ha dimostrato i suoi limiti, financo tecnici, ma non è stato certo molto "aiutato" dal resto del gruppo.

[ML]

Beh, siamo d'accordo, è prassi risalente dentro e fuori la Lazio, ma non è una cosa molto regolare e alle lunghe porta più problemi che altro.
Che Zarate stesse sullo stomaco a più di qualcuno era abbastanza evidente, poi il personaggio ha dimostrato i suoi limiti, financo tecnici, ma non è stato certo molto "aiutato" dal resto del gruppo.

Ma basta! Ma pietà Cristo, pietà!!
Quando si allenava giocava bene. Quando giocava bene era titolare e tutti gli volevamo bene.
Punto.
PUNTO.

[baol]

Beh, siamo d'accordo, è prassi risalente dentro e fuori la Lazio, ma non è una cosa molto regolare e alle lunghe porta più problemi che altro.
Che Zarate stesse sullo stomaco a più di qualcuno era abbastanza evidente, poi il personaggio ha dimostrato i suoi limiti, financo tecnici, ma non è stato certo molto "aiutato" dal resto del gruppo.

Il fatto che non sia stato aiutato neanche a Milano, venendo rispedito al mittente senza troppe esitazioni, mi fa credere ad un problema di capoccia, mooolto prima che di cupola.
Ma sarò io che la vedo in modo troppo semplice.

[Fulcanelli]

"Sono tornato dall'Inter, da quel momento Lotito e la sua cupola mi hanno fatto fuori". La parola cupola stuzzica la curiosità del cronista, Zarate ci va giù pesante: "Da chi è composta la cupola? Lotito, Tare, l'allenatore e due o tre giocatori. Sono loro che decidono tutto".

Questo è veramente un demente. E chi altro dovrebbe decidere tutto, in una società di calcio? Il custode? 
Che microcefalo. Quanto tempo e quante parole sprecate per difenderlo (non da me).

Pektovic l'avrebbe fatto fuori, di concerto con la "cupola"? Pekto era appena arrivato, lo ricordo in ritiro che a Zarate dedicava molta attenzione. Poi sono arrivate prestazioni indecenti e infine il rifiuto della convocazione. Il giocatore si è fatto fuori da solo, ma come tutti i boriosi microcefali non sa cosa sia l'esame di coscienza e scarica sugli altri le proprie colpe. Peccato per lui e per noi.

[Reflexblue]

Zarate dopo la prima stagione ha perso smalto, brillantezza, reattività; i gesti tecnici che abbiamo ammirato per un anno sono diventati ben presto un pallido ricordo. Reja, per qualche tempo, è riuscito a riqualificarlo sia come esterno sia come attaccante, ma senza mai rubare l'occhio.
E' un giocatore con doti tecniche importanti, ma non così straripanti da permettergli cali di concentrazione e, soprattutto, una forma fisica non adeguata. Cassano, Ronaldo il fenomeno, Ronaldinho si possono permettere qualche concessione -cibo, alcol, sesso, amici e familiari troppo ingombranti- rimanendo comunque decisivi: con la classe, l'intuito e l'intelligenza calcistica riescono ad inventarsi una giocata vincente.
Zarate no. Il suo bagaglio tecnico si riduce allo spunto in velocità, se gli togli quello è un giocatore normale.

[fish_mark]

Il fatto che non sia stato aiutato neanche a Milano, venendo rispedito al mittente senza troppe esitazioni, mi fa credere ad un problema di capoccia, mooolto prima che di cupola.
Ma sarò io che la vedo in modo troppo semplice.

Se rileggi il mio post parlo di limiti del giocatore, "financo tecnici", il che implica anche altri limiti, ad esempio, caratteriali che ne hanno fatto un giocatore molto limitato.
Quindi, non diciamo cose granché diverse (neanche con ML), e non sto qui a gettarmi nel fuoco per Zarate. Tuttavia, che stesse sullo stomaco a qualcuno all'interno della squadra, anche nella prima folgorante stagione era abbastanza evidente.

[baol]

Se rileggi il mio post parlo di limiti del giocatore, "financo tecnici", il che implica anche altri limiti, ad esempio, caratteriali che ne hanno fatto un giocatore molto limitato.
Quindi, non diciamo cose granché diverse (neanche con ML), e non sto qui a gettarmi nel fuoco per Zarate. Tuttavia, che stesse sullo stomaco a qualcuno all'interno della squadra, anche nella prima folgorante stagione era abbastanza evidente.

No, caro fish, ho ben compreso il tuo post. Essendo d'accordo su buona parte di esso.
Non so quanto fosse evidente l'antipatia di non so chi nei confronti di Zarate, che peraltro nell'intervista colloca la fase di ostracismo nei suoi confronti dopo il rientro dall'Inter.
E non mi sorprenderebbe ne scandalizzerebbe la presenza nello spogliatoio di giocatori di esperienza e carisma, in grado di dire la loro o farsi portavoce dei compagni (ovviamente nei dovuti limiti, capiamoci).
Sono tutte supposizioni che possiamo fare. Supposizioni.
L'unica certezza è il vistoso calo di rendimento avuto da Zarate ben prima del suo accantonamento definitivo.
Alla luce di quell'unico dato oggettivo, ipotizzare un complotto ai suoi danni, ordito da presidente, DS e (neo)allenatore, mi sembra un atto di fede degno di miglior causa.
 

[fish_mark]

Zarate anche il miglior Zarate di difetti ne aveva parecchi, uno su tutti l'insistenza nel dribbling e la sua "ingenuità" calcicstica, di un giocatore funambolico ma poco votato al gioco di squadra.
Abbiamo giocato tutti a pallone per poter capire le dinamiche che animano una squadra che è collettivo il che significa che ci sono all'interno dei clan, più o meno presentabili. Non di rado accade che un giocatore talentuoso che viene inserito in un contesto già rodato di squadra venga per questo fatto oggetto di quelle che potremmo chiamare crisi di rigetto. La casistica è ampia: io ne ricordo uno: Socrates alla Fiorentina, giocatore un po' anziano perl a verità, con una cultura calcistica lontana dalla nostra, ma che fu ostracizzato da un clan interno già presente tra i viola.
E' un peccato ceh accade questo, ma è sempre accaduto e sempre accadrà purtroppo. sta alla società e all'allenatore evitare le degenerazione viziose di queste situazioni.

tanto per tornare al nostro io ricordo con nitidezza il derby del 2010, quello di floccari che sbaglia il rigore. zarate partiva dalla panchina, già vittima della cura Reja. Mi concentrai su di lui quando entrò in campo nel secondo tempo. Lo vidi molto impegnato nel cercare i compagni. Notai a un certo punto chidere l'uno due a rocchi, puntulamente ignorato. E' dai particolari che si vede un giocatore ....

[BobLovati]

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Non di rado accade che un giocatore talentuoso che viene inserito in un contesto già rodato di squadra venga per questo fatto oggetto di quelle che potremmo chiamare crisi di rigetto. La casistica è ampia: io ne ricordo uno: Socrates alla Fiorentina, giocatore un po' anziano per la verità, con una cultura calcistica lontana dalla nostra, ma che fu ostracizzato da un clan interno già presente tra i viola.
E' un peccato che accade questo, ma è sempre accaduto e sempre accadrà purtroppo. sta alla società e all'allenatore evitare le degenerazione viziose di queste situazioni.

mi fa piacere vedere e leggere che "facciamo progressi"; quando si diceva dell´ostracismo a Zárate ( come peraltro poi visto, ben meritato    ) causato dai boss dello spogliatoio, in molti dicevano che non era vero, che non esistevano ecc.ecc.
Alla fine le verità, si voglia o meno, riescono ad arrivare alla linea di galleggiamento. Bene   

[Sanfatucchio]

Il fatto che non sia stato aiutato neanche a Milano, venendo rispedito al mittente senza troppe esitazioni, mi fa credere ad un problema di capoccia, mooolto prima che di cupola.
Ma sarò io che la vedo in modo troppo semplice.

concordo con le tue affermazioni "il giovanotto" è tarato de cervello

[DinoRaggio]

C'è stato un netto progresso dimensionale. Il cerchio magico (cit.) si è elevato tridimensionalmente a cupola (aricit.).

[cuchillo]

Che Zarate avesse il cervello di un paguro a me era noto da subito. Uno che a vent'anni, con la fama di enfant prodige, va a prendere i soldi in Arabia invece di andare a giocare in un campionato vero o è scemo o è mal consigliato (che è un modo un po' meno inelegante di dire che si è incapaci di intendere).

Quanto al giocatore, ho sempre pensato che avesse un piede delizioso, dei colpi, delle capacità balistiche non comuni ma che del giocatore non avesse fondamentalmente nulla. Né uno straccio di senso tattico, né la cognizione di come si sta in campo.
Neanche con una testa diversa sarebbe andato molto lontano.

Di esemplari come Zarate ne nascono. E ti inculano. Perché poi, aldilà di tutte le raspe che ci facciamo, è la qualità dei gol che nell'immediato determina un giudizio. E se in una stagione fai 10 gol da urlo, è un attimo che anche i più lucidi perdano la testa. Un po' come Moratti per Recoba.

[Matita]

Che Zarate avesse il cervello di un paguro a me era noto da subito. Uno che a vent'anni, con la fama di enfant prodige, va a prendere i soldi in Arabia invece di andare a giocare in un campionato vero o è scemo o è mal consigliato (che è un modo un po' meno inelegante di dire che si è incapaci di intendere).

Quanto al giocatore, ho sempre pensato che avesse un piede delizioso, dei colpi, delle capacità balistiche non comuni ma che del giocatore non avesse fondamentalmente nulla. Né uno straccio di senso tattico, né la cognizione di come si sta in campo.
Neanche con una testa diversa sarebbe andato molto lontano.

Di esemplari come Zarate ne nascono. E ti inculano. Perché poi, aldilà di tutte le raspe che ci facciamo, è la qualità dei gol che nell'immediato determina un giudizio. E se in una stagione fai 10 gol da urlo, è un attimo che anche i più lucidi perdano la testa. Un po' come Moratti per Recoba.

Eccomi.

Ccisua.

[Brocchi 63]

Beh, siamo d'accordo, è prassi risalente dentro e fuori la Lazio, ma non è una cosa molto regolare e alle lunghe porta più problemi che altro.
Che Zarate stesse sullo stomaco a più di qualcuno era abbastanza evidente, poi il personaggio ha dimostrato i suoi limiti, financo tecnici, ma non è stato certo molto "aiutato" dal resto del gruppo.

Se qualcuno si deve lamentare di cupole questo è Rolandone Bianchi, vessato e sbertucciato financo in una partita che viaggiava sul 2-0 e non gli fu concesso di trare un rigore.
Questo pezzo di merda, prima di parlare di Lazio e C. si deve prendere prima una damigianetta di soda caustica, sciacquarsi la bocca e poi parlare. Vada a fare nel q. lui e la sua cricca di merda che viaggia intorno.

[AlenBoksic]

 

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