Autore Topic: Gravissimo Pietro Taricone  (Letto 4917 volte)

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Online disabitato

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Re:Gravissimo Pietro Taricone
« Risposta #20 : Martedì 29 Giugno 2010, 20:58:55 »
avevamo una amicizia in comune. era una persona che prendeva la vita sempre col sorriso sulle labbra, e che si dava molto da fare.
la mia amica lo avrebbe dovuto incontrare venerdì.. sapeva dell'incidente ma non sapeva fosse morto.

pensare che proprio ieri s'era sentita con la moglie ed aveva organizzato il trasferimento da terni al gemelli.

a quanto pare è stata una vera e propria fatalità... certo il tutto è successo davanti agli occhi della bimba di 5 anni.. che brutta cosa.
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Boks XV

Re:Gravissimo Pietro Taricone
« Risposta #21 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 12:18:19 »
la notizia mi lascia indifferente.

e allora non sei mica obbligato a intervenire in quello che è diventato un topic di cordoglio.
non credo che se passi vicino a un funerale ti appressi e dici "sticazzi del morto".
ma credo che in realtà sia fondato il timore di Andre:

 (spero che almeno per lui non si debba arrivare a dei distinguo ideologici ...)

Offline NV

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Re:Gravissimo Pietro Taricone
« Risposta #22 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 15:27:01 »
avevo la moto, poi piano piano con le due bimbe, ho smesso e l'ho venduta. e non era uno sport estremo.
che poi ci sono tante cose più belle, importanti, stimolanti, sorprendenti, di uno sport estremo, cristosanto.
avevi la Vita in mano Taricò e te la sei fatta fregare, per uno sveglio e affamato come te è imperdonabile.
riposa in pace.

psichedelicatessen

IB

Re:Gravissimo Pietro Taricone
« Risposta #23 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 15:40:09 »
Non lo so, anch'io ho pensato la stessa cosa.
C'hai una delle più belle donne del mondo come compagna, hai una carriera abbastanza avviata, hai la stima della professione, il futuro davanti, ma chi cacchio te l'ha fatto di buttarti col paracadute.
Pero' poi magari mi dico che in fondo proprio perché uno é sveglio e affamato di vita che si butta col paracadute, oppure fa rafting, o alpinismo estremo e che ne so cosa.
E qualche volta ci resta.
Quindi in fondo c'é poco da discutere.
Chi vola vale e chi non vale é un vile, direbbe Grunf.


Offline cuchillo

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Re:Gravissimo Pietro Taricone
« Risposta #24 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 15:50:47 »
Non conosco i rischi di questo sport, cosiddetto estremo.
Certo, paragonare un lancio col paracadute a fini abilitativi - ossia per l'ottenimento di un determinato brevetto che ti consacra a un livello superiore a quello di un principiante... - a un attraversamento in moto della sopraelevata di San Giovanni, mi pare un azzardo. Ma lo accetto.
Non ho dati statistici per corroborare la tesi opposta a questa.

Il mio miglior amico, alpinista gagliardo, sostiene che fare cascate di ghiaccio sulla Marmolada sia meno rischioso di fare in moto la Basentana.
E quante litigate me ce sò fatto. Anche perché vorrebbe portarmi con lui a fare cose che io ritengo pericolose e che lui, viceversa, ritiene abbiano un tasso di rischio prossimo allo zero, se affrontate nella maniera corretta.

Non so se Taricone abbia sfidato la vita, non lo so.
Certo è che cominciano a diventare tanti, questi incidenti.
Se non vado errando, solo nella zona di Terni è il terzo incidente mortale in tre mesi.

Mi spiace perché mi è sempre parso un ragazzone perbene.
Uno ben consapevole di aver goduto di un successo dal nulla e che quasi per espiazione si era messo a studiare. Con quale profitto, non lo so. Ma so che ci si era comunque messo.

Porca mignòtta, me dispiace davvero.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Online disabitato

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Re:Gravissimo Pietro Taricone
« Risposta #25 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 16:00:18 »
era comunque un paracadutista esperto... ma come in moto (io sono motociclista) spesso tutta l'esperienza del mondo non ti serve ad evitare il peggio.
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Offline NV

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Re:Gravissimo Pietro Taricone
« Risposta #26 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 16:41:30 »
E qualche volta ci resta.
Quindi in fondo c'é poco da discutere.
Chi vola vale e chi non vale é un vile, direbbe Grunf.
andrè, chi resta vale, agli occhi di una bambina di sei anni.
rispondo anche a cuchillo: certo che l'ha sfidata la vita, stiamo parlando di paracadutismo, non di trekking o tennis.
ho fatto l'esempio della moto, una mia personalissima esperienza, quindi limitata al mio modo di vedere e di dare priorità ed importanza alle cose.
sono arrivato alla conclusione che il rischio che mi prendevo a farmi 60 km di GRA in moto (alto direi), invece di farmi in auto qualche minuto in più di coda al giorno, dopo la nascita delle bimbe non aveva più senso, non ne valeva più la pena.
per me ha fatto una grande stupidaggine, non in base alle mie convinzioni di cui sopra, opinabili, parziali, financo errate; bensì dinanzi alla certezza che una bambina di sei anni non avrà più un padre: un'enormità.
psichedelicatessen

IB

Re:Gravissimo Pietro Taricone
« Risposta #27 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 17:27:37 »
andrè, chi resta vale, agli occhi di una bambina di sei anni.
rispondo anche a cuchillo: certo che l'ha sfidata la vita, stiamo parlando di paracadutismo, non di trekking o tennis.
ho fatto l'esempio della moto, una mia personalissima esperienza, quindi limitata al mio modo di vedere e di dare priorità ed importanza alle cose.
sono arrivato alla conclusione che il rischio che mi prendevo a farmi 60 km di GRA in moto (alto direi), invece di farmi in auto qualche minuto in più di coda al giorno, dopo la nascita delle bimbe non aveva più senso, non ne valeva più la pena.
per me ha fatto una grande stupidaggine, non in base alle mie convinzioni di cui sopra, opinabili, parziali, financo errate; bensì dinanzi alla certezza che una bambina di sei anni non avrà più un padre: un'enormità.



Giusé, volevo solo dire che credo non esistano limiti oggettivi determinabili a tavolino.
In fondo l'enormità, di cui parli, é la conseguenza, non l'atto in se.
Sarebbe stato enorme anche se Taricone fosse scivolato uscendo dalla vasca e avesse sbattuto la testa contro il lavandino.
Ma questo non impedisce all'umanità di fare la doccia la mattina (é un paradosso, lo ammetto, ma come tutti i paradossi serve soltanto come un mezzo per spiegare un'idea).
Anch'io, come ho già scritto ho avuto come prima reazione quella di dire che poteva evitare di fare paracadutismo, pero' poi mi sono detto che in fondo se questa era la sua vita, la sua scelta, non é possibile sindacare a posteriori. Tu stesso lo descrivi come un "affamato". E in fondo un "affamato" non poteva fare altrimenti.
Il che non impedisce che essere padre é un metiere rischioso già in se.


Offline aquilafelyx

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Re:Gravissimo Pietro Taricone
« Risposta #28 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 19:53:23 »
Ciao Pietro ......


La passione gliela aveva trasmessa la moglie, pilota di aliante sin dall'età di 16 anni.
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

Offline Eagles71

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Re:Gravissimo Pietro Taricone
« Risposta #29 : Mercoledì 30 Giugno 2010, 21:29:32 »
 ...non ti conoscevo se non per 2 fregnacce dette al primo GF, ma dalle cronache risulta che eri pure una bella persona.
Purtroppo mancherai ai tuoi cari e non ultima alla tua piccola Sophie, questo ora è solo ciò che conta.
Sindacare adesso se dovevi o non dovevi è inutile ,quello che mortifica è che per un hobby la tua bambina non vedrà più il sorriso di suo padre e non ne sentirà più il calore.

R.I.P
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

zorba

Re:Gravissimo Pietro Taricone
« Risposta #30 : Giovedì 1 Luglio 2010, 07:26:14 »
(Il Fatto Quotidiano 01.07.2010)


IL PEGGIO DELLA DIRETTA

Gf: la fine di un decennio

(di Nanni Delbecchi)

Perché la scomparsa di Pietro Taricone, al di là del cordoglio, sembra così irreale? Questo sembravano domandarsi, attoniti non meno che addolorati, gli ospiti e i conduttori delle poche trasmissioni che hanno voluto dedicargli un omaggio a caldo nel giorno della morte, “In onda” su La7 e “Matrix” su Canale5, mentre in Rai (dove pure il TgUno gli aveva dedicato un’apertura degna di un capo di stato), tutto taceva. Perché dunque questo senso di irrealtà? Perché morire a 35 anni è sempre un colpo basso della vita, assai più che della morte. Inoltre, e questo è un fatto senza precedenti, dal punto di vista mediatico Taricone era più che giovane, era addirittura un neonato, essendo venuto al mondo sotto gli occhi dei telespettatori esattamente 10 anni fa, nel corso dell’ultimo vero evento della televisione generalista, la prima edizione italiana del “Grande Fratello”. Quella telegravidanza, affidata alle cure dell’ostetrica Daria Bignardi, si poteva rivederla da qualche settimana su La5 (ora la rete ne ha annunciato la sospensione), e la differenza con le edizioni successive balza subito agli occhi. I partecipanti della madre di tutti i reality show non sanno ancora che cosa sarà di loro, non studiano da meteorine o da opinionisti-squillo come faranno i loro successori. Loro brancolano nel buio dell’utero catodico, quel buio da cui Pietro Taricone seppe uscire con il suo sorriso di guerriero disarmato, e imporre il suo carisma naturale. La forza di Taricone fu non tanto quella di essere se stesso ma di crederci pure, e fino in fondo, pur attraversando l’era della videocrazia, dove tutto è format, è scaletta, è sondaggio, è reality. Credere in se stesso gli riuscì talmente bene che, quando uscì dalla casa del “Grande Fratello” e si rese conto che il suo personaggio stava per impossessarsi di lui, decise immediatamente di chiudere con la tv per costruirsi una carriera da attore. Come un Pinocchio alla rovescia, aveva capito che il burattino poteva diventare uomo solo dopo che l’uomo fosse diventato burattino.

Ma forse il talento più grande, e perfino misterioso, di Pietro Taricone è stato ancora un altro. E’ stato il tempismo. Tutto, in questa vita così felice e così breve, ha avuto tempi perfetti. Tempi perfetti nel presentarsi (quasi verrebbe da dire nel paracadutarsi) nella notorietà, tempi perfetti nel conquistare la popolarità prima dei suoi compagni d’avventura e poi del grande pubblico; tempi perfetti nel sottrarsi alle telecamere come se stesso e nel ripresentarsi come attore. E ora tempi perfetti nell’uscire dal teatro del mondo, perché a volte la nostra grazia è la nostra perdizione. “Con la sua morte è come se si fosse chiuso un decennio, il decennio dei reality show”, ha detto Barbara Palombelli a “Matrix” e davvero questa morte sembra chiudere un decennio che solo ieri avevamo visto schiudersi. Faceva un certo effetto l’incrociarsi dei dieci anni dalla morte di Vittorio Gassman con la morte di Pietro Taricone a dieci anni dal primo “Grande Fratello”. Due italie sembravano darsi il cambio della guardia; quella di quando la televisione rubava talenti al cinema e al teatro; e quella di oggi in cui, quando va di lusso, glieli presta.

Aquilotta del Nord

Re:Gravissimo Pietro Taricone
« Risposta #31 : Giovedì 1 Luglio 2010, 09:09:02 »
Anche il Fatto Quotidiano si è "piegato" a Taricone, però...  :o