I terribili anni '80 della SS Lazio

[fish_mark]

vita grama, da disperati, quella dei laziali negli anni 80.

Su tutti ho un personale ricordo di Lazio-Catania del 5 maggio 1983.

arrivammo allo stadio a mezzogiorno per una partita in programma alle 16,30.

fino a quel momento avevo visto soltanto tifosi catanesi.

un caldo infernale e un piccolo refrigerio verso le 15 (dopo tre ore di esposizione) quando il sole comincia a essere coperto dai riflettori.

inizia la partita con i consueti fumogeni che insomma quel giorno non sembravano proprio indispensabili.

al quinto minuto rigore per la Lazio. al dischetto Bruno realizza, nonostante le provocazioni dei difensori catanesi.

si va al riposo sull'1-1 per il pareggio ma nel secondo tempo segna il gol decisivo Podavini con un tiro sbilenco che però di riffe e di raffe fa quel che si deve fare: ossia entrare dentro. Peraltro Podavini è autore di un alro tiro sghembo storico, quello che ivene poi intercettato da Fiorini quattro anni dopo.

[quantomanca?]

Lo scambio tra De Nadai e Perrone nel 1981-82 fu l'ultimo accordo di mercsto che si realizzò fra Lazio e Roma.
Il grande Miguel "piedi dolci" De Nadai, che ricordi.
Stagione 81-82, la prima volta allo stadio da solo col bus 3 dalla Stazione Tuscolana al Villaggio Olimpico, biglietto CONI per la Monte Mario, Lazio-Catania 0-1, ma poi alla seconda "trasferta" 1-0 alla Cavese con gol proprio di De Nadai.


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la prima partita allo stadio della mia vita, monte mario. 6 anni. ricordo il gol del catania come fosse ieri

[Pomata]

OT
Io ricordo un Roma-Catanzaro, in curva nord con i tifosi calabresi e tripletta di Palanca

Ero andato con amico paterno che era calabrotto.

EOT

[Fabio70rm]

Io ricordo un Lazio-Messina 0-1, nell'annata dei meno nove. Segnò tal Gobbo, quasi al novantesimo.

E la pagina del cortrigoria, che già in quegli anni..."Lazio colpo Gobbo"...

[NebbiaBiancoceleste]

...vivendo a Milano, con mio papà sono stato in infimi stadi per infime partite... ho barlumi di sconfitte grige in quel di varese, monza, o scialbi 0 - 0... caterve di gol a san siro, una sicuramente in b...
un como Lazio, 1 - 0, nel terribile 1984/85... nel tornare a milano, abbiamo incontrato il pullman della Lazio in autostrada...

Un 1 - 1 a san siro con l'inter, gol di Manfredonia....

Avevo la maglietta nr Seleco, aquila sulle spalle... non la trovo più... nn ha resistito a 2 traslochi

Un tentativo fallito di vedere Lazio lecce, all'olimpico, 87/88... ricordo stadio strapieno... e si chiude con un milan Lazio, 0 - 0, ritornati in A, catenaccione da paura, contro i campioni d'Italia

[Eagles71]

Io ricordo un Lazio-Messina 0-1, nell'annata dei meno nove. Segnò tal Gobbo, quasi al novantesimo.

E la pagina del cortrigoria, che già in quegli anni..."Lazio colpo Gobbo"...

era la 2° giornata, la prima in casa dopo lo 0 a 0 a Parma...più di 40 mila Laziali allo stadio...
che gelata che ci diede quel gol...
in quegli anni sto c...o de Messina era proprio una bestiaccia per noi, al "Celeste" credo tranne l' anno in cui risalemmo l' 82-83 che pareggiammo mi pare, sullo stretto beccavamo sempre sotto i colpi di Schillaci...

[Eagles71]

...vivendo a Milano, con mio papà sono stato in infimi stadi per infime partite... ho barlumi di sconfitte grige in quel di varese, monza, o scialbi 0 - 0... caterve di gol a san siro, una sicuramente in b...
un como Lazio, 1 - 0, nel terribile 1984/85... nel tornare a milano, abbiamo incontrato il pullman della Lazio in autostrada...

Un 1 - 1 a san siro con l'inter, gol di Manfredonia....

Avevo la maglietta nr Seleco, aquila sulle spalle... non la trovo più... nn ha resistito a 2 traslochi

Un tentativo fallito di vedere Lazio lecce, all'olimpico, 87/88... ricordo stadio strapieno... e si chiude con un milan Lazio, 0 - 0, ritornati in A, catenaccione da paura, contro i campioni d'Italia

io come te, solo un pò più a sud, in emilia romagna, sempre tante sconfitte, a Cesena la prima anno 80-81, 2 a 1 con gol di Pochesci di testa, a Rimini 1 a 0, a Bologna come raccontato a pagina 2, ma pure altre volte che prima o poi racconterò in altri aneddoti in questo bellissimo topic.
Che poi pare strano dare del bellissimo topic a quegli anni, ma se siamo qui lo si deve pure a quel decennio fatto di sofferenze, retrocessioni, scandali, presidenti va e vieni, rischi falllimenti sempre in agguato, ma passione viva, sempre fiera, ovunque!

[Eagles71]

Un tentativo fallito di vedere Lazio lecce, all'olimpico, 87/88... ricordo stadio strapieno...

noi riuscimmo a entrare, corsa ai botteghini e ingresso al calcio d'inizio distinti nord, pigiati come sardine, ricordo che dovetti raccontare la partita a mio padre che in piedi dietro la massa accalcata sulle scale non vedeva niente, io riuscì ad appollaiarmi sul muretto...
...non si perse niente, fu 0 a 0...partitaccia con un tiro in porta...

[Drenai]

...non si perse niente, fu 0 a 0...partitaccia con un tiro in porta...

di camolese a fil di palo, se non ricordo male.

[cuchillo]

Lazio-Lecce 0 a 0 c'ero anch'io.
Era sabato di Pasqua, 50.000 spettatori.
Nel Lecce c'era in porta Terraneo.
Era il Lecce di Mazzone e di Pasculli, che fece un ritorno strepitoso.
Benedetto fu quello 0 a 0. Il Lecce prese anche un palo.
In porta c'era Salafia, per via della squalifica di Martina.
Quel giorno respingeva tutto, pure i retropassaggi (a quel tempo bloccabili con le mani). Non ci fu un tiro che non ci mise in apprensione.
Fummo pericolosi solo con due punizioni di Ciro Muro, cui tutto si poteva dire ma non che non fosse pericoloso sulle punizioni. Ne segnò 5 se non ricordo male.

[cuchillo]

di camolese a fil di palo, se non ricordo male.

Camolese non giocava.
Ti confondi con l'anno prima (sempre 0 a 0) in cui Camolese prese una traversa.
Nel 1987-'88, invece, Camolese prese un palo con il Padova (c'ero).
Sta di fatto che il buon Giancarlino non segnò mai in quei 2 anni. Chiuse con un palo e una traversa.

[Drenai]

ah probabile che mi confonda. ricordo un lazio-lecce 0-0 verso fine stagione in cui il tiro piu pericoloso fu di camolese a fli di palo (non ricordo la traversa) ma non ho idea di che anno fosse. anzi, probabile che ricordo male visto che mi parli di una traversa e invece io ho ricordo di un rasoterra.

[Brocchi 63]

In effetti ci furono due Lazio-Lecce consecutivi che finirono 0-0. Il primo stagione 87-88 si giocò a giugno, l'anno del meno 9 e, ricordo personale, fui colto da una violenta colica renale al Castello Sforzesco. Io ricondussi i tutto alla tensione della partita ma non era così.
L'anno dopo, quello della promozione, si giocò ad aprile ed avevamo in porta Salafia. Insomma quella descritta bene da Cuchillo.

[cuchillo]

In effetti ci furono due Lazio-Lecce consecutivi che finirono 0-0. Il primo stagione 87-88 1986-'87 si giocò a giugno, l'anno del meno 9 e, ricordo personale, fui colto da una violenta colica renale al Castello Sforzesco. Io ricondussi i tutto alla tensione della partita ma non era così.
L'anno dopo, quello della promozione, si giocò ad aprile ed avevamo in porta Salafia. Insomma quella descritta bene da Cuchillo.

[Brocchi 63]

Stagione 83-84

Si inizia con l'effervescenza del Dio in campo alla Presidenza. Furono acquistati un promettente danesino Miki Laudruo, un brasileiro Joao Batista riserva di Falçao in nazionale e un medianaccio tutta corsa come Cupini. Fu riconfermato il tris d'assi Manfredonia-D'Amico-Giordano, ed in panchina Giancarlo gaucho Morrone.
L'inizio coincise con l'eliminazione dalla Coppa Italia nonostante un pareggio contro il caterpillar Juventus, ed anche il campionato iniziò male contro l'Hellas Verona, squadra all'epoca tra le grandi tanto che l'anno successivo vinse il campionato. Fu un 4-2 per gli scaligeri con doppietta finale di Laudrup. Settimana dopo l'Inter fu colpita da uno tsunami biancoceleste in festa con gol di Giordano, Cupini e Laudrup ed entusiasmo di nuovo alle stelle. Turno dopo preziosissimo, in chiave risultato finale, pareggio a Marassi contro il Grifo. Poi arrivò la Juve e fu sconfitta immeritata. Due settimane dopo perdemmo malamente il derby di andata; troppa differenza di forza in campo e rigore parato a Giordano con lo strafottente tancredi che fece il segno sciò sciò.
Milan-Lazio (4-1) fu l'ultima partita di cacciatori in porta e arrivò Nando Orsi.
Morrone fu esonerato dopo una serie di sconfitte che fece precipitare la squadra in classifica: Torino (4-0), Napoli (3-0) e Fiorentina (1-2). Al suo posto arrivò il Barone Paolo Carosi ed il suo esordio fu tra i più drammatici: Lazio-Udinese 2-2 con tutto quel che ne seguì tra Chinaglia e Menicucci ed Ascoli-Lazio con bogoni che ruppe la caviglia a Brunetto Giordano. Il girone d'andata finì con la sconfitta casalinga col Pisa eravamo in pieno baratro e il mercato di gennaio fu deludente perchè portò Della Martira anch'esso reduce dal calcio scommesse e Mario Piga, due giocatori al capolinea.
Il girone di ritorno iniziò con due pareggi contro l'Hellas e a San Siro contro l'Inter poi ci fu Lazio-Genoa, fondamentale in chiave salvezza. Si vinse in rimonta 2-1 con un rigore che a definirlo benevolo è poco, ma tant'è. Si arrivò così al derby di ritorno; questa volta la Lazio si giocò la partita della vita andando anche a un doppio vantaggio con D'Amico ma ripresa da Ago su rigore e Cerezo. Dopo l'espulsione di Manfredonia fu assalto al fortino che comunque resistette. Finì 2-2 e ricordo le polemiche furiose innescate da Liedholm e Carosi che molto serafico gli rispose se voleva fare a cambio nelle posizioni di classifica. Resta il fatto che la corropolese perse un punto preziosissimo per la lotta al vertice.
Si proseguì coì in alternanza di risultati a Lazio-Napoli, il rientro del Bomber dopo l'infortunio, e gol dopo appena un minuto di gioco. I soreta guidati da un ottimo Dirceu ci tennero sulla corda ma alla fine si vinse 3-2 (la famosa partita dei tre rigori) e la consapevolezza che la salvezza era ad un passo. Dopo la sconfitta al Friuli (tacci loro  ) arrivò l'Ascoli e la vittoria per 2-1 con la contemporanea sconfitta del Pisa ci diceva che bastava un pareggio proprio a Pisa per salvarsi in virtù della migliore situazione negli scontri diretti coi genoani. Ricordo nitidamente Elsner che telefonò ad Anconetani chiedendogli le chiavi dello stadio  ma fu una settimana di aspre polemiche e politiche e di amicizia (genoani e pisani erano gemellati da anni). Comunque finì 2-2 con Chinaglia e Batista in lacrime sotto la curva Laziale.
C'è da dire che il Pisa si complicò la vita da solo esonerando Luis Vinicio e prendendo Bruno Pace; il risultato fu un tracollo finale che li portò alla retrocessione.

[neweagle]

puó essere che mi ricordo male ma in quegli anni non c'era il mercato di gennaio.
si riparava fine agosto inzio settembre.

[geddy]

Forse ad ottobre.

[Eagles71]

83-84....altro sabato pasquale all' Olimpico con Lazio-Napoli 3 a 2, fu la mia prima vittoria della Lazio dal vivo, dopo l' esordio pure quello funesto all' Olimpico col Bologna nel 1979 (0-1) e una serie di sconfitte in terre emiliane.
Ricordo la trepidazione per il ritorno di Giordano, lo stadio pieno, tanto sole, e qualche napoletano mischiato a romoletti, il gol dopo 2 minuti proprio di Bruno sotto la Nord, i 3 rigori sbagliati e un gran Michelino Laudrup, che fece a fette la difesa partenopea, fu lui l' artefice di quella vittoria, molto sofferta, in quanto a Giordano a parte il gol fece pochissimo, stava a malapena in piedi.
Al fischio finale quasi piansi di gioia, per un bambino che tutte le volte che vedeva la Lazio perdeva, stava diventando un' ossessione.
Stagione soffertissima, quella ma almeno ci salvammo all' ultima, ancora non sapevamo cosa ci aspettava l' anno dopo, l' anno peggiore dei miei ricordi dei nostri in serie A.

[Fabio70rm]

Bellissimi e tremendi questi ricordi.

Poi magari apriamo un thread apposito sugli anni della depressione, ossia dal ritorno in A fino all'avvento di Cragnotti.

La cosiddetta Era Calleri, dove non si aveva MAI l'impressione di riuscire a fare qualcosa di più di un centroclassifica anonimo, e la qualificazione alla Coppa Uefa era un miraggio...

[Whistle]

Io mi ricordo bene la stagione 1984-85, una delle piú tristi di quegli anni.
Non ancora sedicenne ero abbonato in Curva Nord (in mezzo agli Eagles).
Retrocessi in Serie B all'ultimo posto in compagnia della Cremonese.
Lorenzo in panchina, ritirato fuori dal libro dei ricordi dal presidente Chinaglia.
Una squadra che aveva in rosa Giordano, Manfredonia, D'Amico e Laudrup.
Ho visto tantissime sconfitte tra le quali la piú orrenda:
http://www.laziowiki.org/wiki/Domenica_27_gennaio_1985_-_Roma,_stadio_Olimpico_-_Lazio-Udinese_1-4
...ho ancora negli occhi l'immagine di Pillarella che caccia tutti dalla Curva a borsate...

Il crollo del mito di Giordano e Manfredonia (giá sicuri partenti), il fallimento societario ad un passo...

Adesso é una pacchia in confronto a quei tempi durissimi...