Autore Topic: I terribili anni '80 della SS Lazio  (Letto 6437 volte)

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Offline chinaglia

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I terribili anni '80 della SS Lazio
« : Venerdì 28 Giugno 2013, 23:34:46 »
Terribili e meravigliosi, formativi e distruttivi, di paure respinte e di speranze tradite, che ci ha fatto vedere carneadi (tanti) e campioni (pochissimi) con momenti di grande dolore e incredibile gioia.

Mi piacerebbe che questo potesse diventare un topic di ricordo per noi nostalgici. Di quei tempi (perché eravamo più giovani e la musica era più bella) però, non certo di quei risultati.

Parto col mio primo ricordo pienamente coscente di Lazio. Avevo nemmeno 8 anni. Era il 14 settembre 1980, Lazio-Palermo 1-1. E a proposito di carneadi, ecco la formazione di quella Lazio costruita per tornare in Serie A subito, ma che ci riuscì solo dopo 3 terribili stagioni in B.

LAZIO: Moscatelli, Spinozzi, Citterio, Perrone, Pochesci, Mastropasqua, Viola, Manzoni (83' Sanguin), Garlaschelli, Bigon, Greco (60' Valenzi). A disp. Nardin, Pighin, Ghedin. All. Castagner.
PALERMO: C.Oddi, Ammoniaci, Pasciullo, Vailati, Di Cicco, Silipo, Borsellino (65' Volpecina), De Stefanis (83' Gasperini), Calloni, Lopez, Lamia Caputo. A disp. Frison, Iozzia, And.Conte. All. Veneranda.

Marcatori: 60' Lamia Caputo, 67' Mastropasqua (rig).

http://www.laziowiki.org/wiki/Domenica_14_settembre_1980_-_Roma,_stadio_Olimpico_-_Lazio-Palermo_1-1

Maurizio Moscatelli in porta, ex portiere della Pistoiese dal grande futuro davanti, presto distrutto da un infortunio dal quale non si riprese mai completamente. Ricordo che il suo arrivo destò grandi speranze. Ma al suo posto presto ci ritrovammo nardin (mamma mia), Marigo e Budoni. Quattro portieri in una stagione danno l'idea della situazione.

Per Arcadio Spinozzi parla la sua "via da Lazio".

Citterio. Lunganone terzino sinistro. Ricordo il fastidio quando lo vidi andar via l'anno dopo e girare tra Napol, Palermo e Cremonese.

Carletto Perrone e Paolo Pochesci. Si chiamavano insieme. Il primo oggi allena la Salernitana neopromossa. Giovani di belle speranze, specie il primo, che poi finì anche in una roma d'alto livello per una stagione in cambio di tal Michele De Nadai.

E poi Mastropasqua, il povero nando Viola, ottimo giocatore e persona splendida, scomparso troppo rpesto per un incidente in moto. Manzoni, che oggi allena i bambini di periferia. Un garlaschelli ormai ombra di quello del '74. Bigon, "finto" centravanti che aveva vinto lo Scudetto della stella col Milan, e Pino Greco.

Che ricordi.

PS: a chi si chieda come mi è venuto in mente... Gurdavo SkySport e hanno inquadrato Claudio Vagheggi, altro carneade di quegli anni. Capellone con capelli ricci sino alle spalle, oggi con pelata anni '70 (alla Banfi diciamo, cioè non rasato a zero).

Pomata

Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #1 : Sabato 29 Giugno 2013, 01:36:32 »
Cominciai ad andare allo stadio nel 71/72 con mio padre, partivano con pulmino stile suore da ostia (piazza Gaspari...na zonaccia all'epoca) ricordo il giorno dello scudetto a cavacecio suo e gli dicevo di fare invasione per la festa... :D

Poi anni tristi, Giorgio che scappa, le morti di Tommaso e Cecco, il dramma di Vincenzo ed infine la botta finale delle scommesse...da quel giorno decisi di non lasciarla mai sola, ricordo la prima partita del campionato di serie B dopo lo scandalo, Avellino-Lazio 0-0 e una tristezza nel cuore che mi fece raddoppiare l'amore per lei.

9 anni di infanzia vissuti pericolosamente ;D poi Lazio-Vicenza, Fiorini, Poli...mamma mia regà...che tempi :D

Chi ha vissuto tutto ció non ha paura di nulla ma sopratutto non morirà mai di infarto ;)

QUANTO TE AMO LAZIO MIA!

Offline SAV

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I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #2 : Sabato 29 Giugno 2013, 05:25:31 »
Grande Pomata! Te vojo bene!

Offline Fabio70rm

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #3 : Sabato 29 Giugno 2013, 08:21:17 »
Gli anni '80 che ho cominciato a seguire partono dal 1986, l'anno di Simoni precedenti i -9....passati su campi improbi, con l'orecchio incollato alla Rai Tutto il Calcio Minuto per Minuto quando la nostra era la partita di B trasmessa, altrimenti alla trasmissione "alternata" di TR56 con Lamberto Giorgi e gli allora emergenti Ugo Russo e Piccinini...campi ripeto improbi, dove, spesso, si rimediavano sveglie a ripetizione.

Come Sambenedettese, Palermo, Cesena, Vicenza, Taranto, Cosenza (gli accidenti tirati a Palanca, che con noi era un appuntamento fisso di purga)....

Ricordo una partita, Lazio-Samb, vinta 1-0, doveva essere il rilancio della Lazio per tentare l'aggancio alla zona promozione, poi venne Lazio-Vicenza 3-4...
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Eagle70

R: I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #4 : Sabato 29 Giugno 2013, 08:26:24 »
Andai per la prima volta allo stadio a Lazio juve del 74 con mio padre e mio nonno materno . Avevo 4 anni ricordo che nonno mi regalò un fazzolettone che sventolai come fosse un bandierone. Quel fazzolettone lo rividi una ventina di anni fa, era davvero poco più di un foulard, c'era solo una misera coppa italia tra tantissimo bianco e celeste, ma sò che per nonno valeva più della coppa dei campioni.   Tornai allo stadio con papà in una calda domenica di primavera di parecchi anni dopo. Forse era l'81 o forse l'82, ci gustammo un succoso Lazio Sampdoria in Tevere. In porta con la Samp c'era un gigante di due metri per due (bistazzoni). Dissi a mio padre con l'ingenuità dei miei 11 anni: ma è troppo alto quel portiere, non segneremo mai!... Finì 0 a 0. Da quel giorno non mi staccai più. E ogni volta che penso a quella domenica mi viene in mente la frase di febbre a 90.... "noi non supereremo mai questa fase"...

darienzo

R: I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #5 : Sabato 29 Giugno 2013, 09:19:37 »
Lo scambio tra De Nadai e Perrone nel 1981-82 fu l'ultimo accordo di mercsto che si realizzò fra Lazio e Roma.
Il grande Miguel "piedi dolci" De Nadai, che ricordi.
Stagione 81-82, la prima volta allo stadio da solo col bus 3 dalla Stazione Tuscolana al Villaggio Olimpico, biglietto CONI per la Monte Mario, Lazio-Catania 0-1, ma poi alla seconda "trasferta" 1-0 alla Cavese con gol proprio di De Nadai.
Quella stagione me la dividevo appunto tra Monte Mario e curva nord dove invece mi recavo con compagni di classe e/o vicini di casa, qualche volta anche mio padre.
All'inizio di quella stagione tornò il figliuol prodigo D'Amico, sembrava fosse arrivato Pelè.
E Walter Speggiorin? Quella prodezza in acrobazia col Pisa uno dei più bei gol nella storia della Lazio, e uno in mischia nel finale di una bagnatissima Lazio-Pescara 1-0 in una curva nord ebbra di felicità.
Quel Montesano sembrava Maradona e ci fece impazzire in un Lazio-Palermo 0-3 che chiuse l'avventura laziale di Castagner, chissà se il suo astio odierno non giunga da là.
Dovevamo tornare in serie A a spasso, ci trovammo impelagati per salvarci dalla C

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baol

Re:R: I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #6 : Sabato 29 Giugno 2013, 10:00:58 »
Lo scambio tra De Nadai e Perrone nel 1981-82 fu l'ultimo accordo di mercsto che si realizzò fra Lazio e Roma.
Il grande Miguel "piedi dolci" De Nadai, che ricordi.
Stagione 81-82, la prima volta allo stadio da solo col bus 3 dalla Stazione Tuscolana al Villaggio Olimpico, biglietto CONI per la Monte Mario, Lazio-Catania 0-1, ma poi alla seconda "trasferta" 1-0 alla Cavese con gol proprio di De Nadai.
Quella stagione me la dividevo appunto tra Monte Mario e curva nord dove invece mi recavo con compagni di classe e/o vicini di casa, qualche volta anche mio padre.
All'inizio di quella stagione tornò il figliuol prodigo D'Amico, sembrava fosse arrivato Pelè.
E Walter Speggiorin? Quella prodezza in acrobazia col Pisa uno dei più bei gol nella storia della Lazio, e uno in mischia nel finale di una bagnatissima Lazio-Pescara 1-0 in una curva nord ebbra di felicità.
Quel Montesano sembrava Maradona e ci fece impazzire in un Lazio-Palermo 0-3 che chiuse l'avventura laziale di Castagner, chissà se il suo astio odierno non giunga da là.
Dovevamo tornare in serie A a spasso, ci trovammo impelagati per salvarci dalla C

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Stesso tragitto e stesse partite, ci siamo sicuramente incrociati...  ;)

Brocchi 63

Re:R: I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #7 : Sabato 29 Giugno 2013, 10:23:10 »
Stagione 81-82, la prima volta allo stadio da solo col bus 3 dalla Stazione Tuscolana al Villaggio Olimpico,

In quei tempi anche io facevo quel tragitto, benchè partissi da Casalbertone; mi incontravo con impavidi Lazialotti della zona Tuscolano-Cinecittà.
Ho come l'impressione che io e te ci siamo incrociati da qualche parte; il Carlo Levi, il negozioche vendeva gadget ultras, Rockset.
Adesso sono a lavoro, poi mi cimenterò anche io in ricordi anni 80, sopratutto quel campionato 80/81 vissuto almeno in casa quasi tutte le domeniche, da adolescente diciassettenne. Due o tre appunti su qualche nome fatto: De Nadai e Vagheggi (Vaguinho per i tifosi della nord) ci pararono il culo nella disastrosa annata 81-82. Pino Greco forte ed incostante. A la procheme fòis, di cose da raccontare ne ho molte  :)

darienzo

R: I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #8 : Sabato 29 Giugno 2013, 10:51:42 »
Già mi distinguevo. Evitavo l'affollato e "pericoloso" 121 da Termini o da Flaminio. Al massimo potevo concedermi di tanto in tanto un 32 da Ottaviano. Oltretutto col 3 poi potevo allungarmi in zona Palazzetto per vedere la Stella Azzurra (il Banco giocava al sabato).
Vagheggi fece un campionato strepitoso, dribblava ogni cosa. Poi nel 1982-83 fu messo all'angolo da Giordano che gli preferiva il più servizievole Ambu, infastidito sopattutto dalla sua popolarità.
Ricordo un bellissimo 2-2 a Ferrara ad esempio con una Lazio,ridotta in 9 da un pessimo arbitraggio, rabbiosa e gagliarda attaccata all'ultimo treno utile per la promozione in serie A


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paoletto

Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #9 : Sabato 29 Giugno 2013, 12:31:10 »
sono del '69 e gli anni '80 sono stati per me un elemento fondamentale e fin ad oggi ineguagliabile
nemmeno la Lazio del 2000 c'è riuscita

il modo di viverla è stato sempre lo stesso; sempre al suo fianco; nel bene come nel male, in casa come in trasferta
ma paoletto/roadman, c'era sempre e comunque

cambiavano alcuni dettagli; nella Lazio cragnottiana le trasferte erano una specie di passerella; in Europa come in Italia, ma evidentemente ben sapevamo di essere temuti
le trasferte degli anni '80, ero accompagnato più che altro; oggi con lo zio, domani con il padre dell'amico di mio fratello più grande di me, dopo ancora con mio padre convinto a furore di promesse e preghiere; ma campobasso, sanbenedetto, arezzo, pisa, sono come "pezzi unici e pregiati" e temo irripetibili nella nostra storia

Lazio Cremonese con la tempesta
Arezzo Lazio con lo pseudo elicottero
Pisa Lazio con l'ambulanza in campo per il mitico Ligabue
Siete Impagabili dalla Nord
la Lazio che schianta l'inter con 3 goal di cui uno di Cupini ed il già terzo stagionale x Michelino
le lacrime per il pareggio di Batista con la Samp solo perchè credevo di essere rimasto l'unico (dopo un'anno e mezzo di grigiore) in tutta Roma che credeva in Lui
l'animadelimejomortaccisua di Dal Bianco (anima.....sportivamente intendo ndr)
"l'amico" D'Elia di Salerno o quello che credevamo fosse
GARLINI... no DICO........ OLIVIERO   G A R L I N I     un vero e proprio idolo
e tanti tanti altri piccoli frammenti di una Lazio che è dentro di me come dentro di tantissimi di voi (sono certo) e che non andranno mai persi e che oggi a mio nipote (18 anni) che porto allo stadio con me da 6 anni non riesco a spiegare bene e che in questa epoca virtuale di Sky e di YouTube, fatti di Messi ed Ibbra, difficilmente riesce a capire

Forza Lazio
Grazie chinaglia; sempre troppo belli questi topic

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #10 : Sabato 29 Giugno 2013, 16:01:24 »
Bel topic ed interventi degni della materia trattata.
Come si diceva in altra zona,talvolta gli 80 Laziali passano per essere una spaventosa disgrazia o una nevrotica smania di vintage.
Io tendo a inquadrarlo come un periodo formativo,uno stage mirato all' acquisizione di caratteristiche basilari nella maturazione del tifoso appassionato e pronto alla battaglia,oltre che al godimento ed all' apprezzamento pure del buono,quando non dell' ottimo.
Che non appaia come uno sminuirsi,il saper confrontarsi con la sobrietà.
Anzi.
E senza retoriche o prese per il culo,che sulle spalle della Lazio non sono mai eleganti,in special modo se espresse da Laziali.
Certo,uno potrebbe scegliere di tifare Rangers Glasgow e ritrovarsi oltre 100  titoli in bacheca senza colpo ferire.
Eppure anche in quel caso,il periodo di magra e dolore non è tardato a far capolino.
Il mio ricordo di quegli anni,oltre alla doverosa venerazione nei confronti di chi ha consentito che il Mito perdurasse,è legato alla superba beltà dei Nostri colori,che in quella fase erano ancor più magnificenti,perchè espressi con assoluta semplicità,oserei dire banalità,senza però scadere nella negatività che questo termine tende a rappresentare.
La bellezza intrinseca,che non necessita di trucco ed artefatto.
Bella in quanto tale.
Non che oggi sia da meno,per carità.
Ma 30 anni fa,senza troppe tecnologie e specifiche,il risultato era veramente immediato,genuino,sensuale.
I calciatori,beh,non erano propriamente dei fuoriclasse,tranne rari casi.
Molti mestieranti,qualche buon elemento,molti arti rubati ad altri tipologie di lavoro,qualche figlio di puttana.
Quasi tutto nella norma,tratteggiando di Lazio.
Il primo pensiero va a coloro che hanno lasciato questo mondo e non sono pochi,sfortunatamente.
Tifosi-tanti...-,addetti ai lavori come Claguna,Carosi,Lovati,Ziaco,Trippanera,Chinaglia e tanti altri ancora e giocatori del tempo,come Fiorini,Chiodi,Scarsella,Saltarelli,Viola...
Il migliore della decade dal punto di vista squisitamente tecnico,a parer mio è stato Giordano.
Quello che poteva fare di più,senza dubbio Dell' Anno.
Quello che mi pareva ottimo ed invece era modesto,Vianello.
Quello che oggi passa per modesto ma ai tempi era buono,Galbiati.
Quello che mai avrei voluto vedere alla Lazio,Damiani il vecchio.
Quello che mi prenderei subito anche oggi,Sclosa.
Quello che prenderei a calci in culo anche oggi,Fiori,sfruttandone l'esordio negli 80,seppur in effetti sia uno da inserire a pieno titolo nei Nostri 90.
Quello che porto nel cuore,in una lista nemmeno tanto breve,è chiaramente lui,Giuliano.
Ricordi negativi?
Si,certo.
Parecchie sofferenze,qualche patema,diverse lacrime.
Emozioni Lazio.
E ci stanno tutte,hai voglia a dire.
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Brocchi 63

Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #11 : Sabato 29 Giugno 2013, 17:25:35 »
Campionato 80-81

La squadra era quella che, costruita da Moggi-Castagner ed impreziosita da Renè Van De Kerkhoff doveva fare una buona figura anche in serie A; ricordo l'entusiasmo in Viale Mazzini alla presentazione della squadra (io c'ero), il timido pudore di un Campione come Albertino Bigon, la disponibilità di Castagner a fermarsi a parlare con i tifosi, l'olandese volante che sembrava un deo. Tutto questo durò ben poco, ci pensò la CAF ad accogliere il ricorso udinese e a spedirci in B per illecito sportivo. Ancora oggi ricordo i tuffi di gioia dal Pontile di Ostia dei cappafacciuti tifosi della coppinfaccia1927.
Nonostante tutto passammo il turno di Coppa Italia segno che la squadra c'era; a parte l'orange, nessuno abbandonò la nave, ricordo solo uno spadino Selvaggi che rifiutò il trasferimento (e c'avrebbe fatto tanto comodo).
Il campionato iniziò con qualche stento, due pareggi con Palermo in casa (lìanno dopo ce ne fecero tre decretando la fine di Castagner) e Verona due squadre di bassa classifica. Poi si iniziò a vincere: Catania, Varese ed Atalanta a Roma e pareggio con la rancitellese. La squadra iniziava ad andare anche se Chiodi non la buttava dentro manco a porta vuota. Bigon, Viola e Sanguin si caricavano sulle spalle la squadra che aveva anche un'ottima difesa in Citterio, Pochesci, Perrone e l'arcigno ma sempre pronto Spina Spinozzi, Mastropasqua era ai titoli di coda, così come Garlaschelli. Buono anche l'apporto del vivaio Albani e Cenci furono in quel periodo utilissimi.
I problemi  cominciarono a palesarsi contro il Lecce a Roma, in una giornata estiva e tragica (fu il giorno del terremoto in Irpinia e Basilicata). Fu un 2-2 che lasciò più di qualche dubbio tra noi tifosi che affollavamo l'Olimpico e la Nord in specie; poi a Genova fu uno 0-0  che riportò serenità. La trasferta di Monza fu funesta per l'infortunio a Moscatelli, promettente portiere, prese il suo posto Nardin ed anche questa fu una iattura come poi vedremo; fu pareggio 2-2. La linea di demarcazione di quella stagione fu Lazio-Milan. Eravamo primi in classifica giocavamo in casa e partimmo per suonarle, ma tornammo suonati da uno 0-2 senza appello alcuno. Dustin Hoffman Antonelli ci punì in un pomeriggio grigio che partì per essere una festa stadio pieno ed entusiasmo alle stelle, ma cominciò a crearci dubbi sulla squadra. Dubbi che crebbero in modo esponenziale con la sconfitta a Cesena la settimana dopo. Cesena e Genoa si avvicinavano mentre il Milan prendeva il largo. Il girone d'andata si chiuse con due pareggi uno in casa del LRV ed uno a Roma col Taranto.
Il girone di ritorno iniziò bene, ma ben presto si tornò a zoppicare con i pareggi coi pesciaroli d'Adriatico e Foggia (partita indecorosa, mio padre volle andarsene al 20* del primo tempo) a Roma e la sconfitta a Varese (papera di Nardin clamorosa), insomma chi inseguiva ci aveva ripreso. Seguirono fasi alterne fino a Lazio-Genoa con 5000 tifosi grifoni (e suini) al seguito e ful'ennesimo pareggio che ce li teneva incollati al sedere.
Lazio Samp fu una partita che iniziò male, con lo scioglimento del gemellaggio e finì peggio con una svista clamorosa di Michelotti su un fallo di mano in area doriana e gol degli stessi a pochi minuti dalla fine; ormai era piena bagarre tra noi, Genoa, Cesena a cui si aggiunse anche la Samp.
La domenica dopo strappammo un pari a Milano grazie a Bigon e la settimana successiva giocavamo in casa contro il Cesena; vincere era una bella fetta di A. E la squadra vinse nonostante i romagnoli giocarono meglio di noi, ma un autogol ed un gol di Viola col portiere infortunato ci fecero credere nella pronta risalita. Restavano Vicenza che poi retrocese e Taranto (squdra sempre ostica in casa). Di quel Lazio Vicenza è stato ridotto tutto al rigore di Chiodi, ma la squadra giocò in modo indecoroso andando addirittura sotto con gol di Vaghggi e topica difensiva di Mastropasqua, poi andò come sapete tutti e fummo superati in classifica da Genoa e Cesena. Finimmo con un altro pareggio inutile, tanto più che le promosse giocavano in casa
Basti dire che perdemmo 6 punti  su 16, con chi poi finì in C per capire quella stagione ed altri punti con chi poi navigò nell'anonimato. Molti dubbi e perplessità furono dedicate anche per Castagner che non fu capace di sfruttare un potenziale secondo solo al Milan, tranne per l'attacco decisamente al di sotto delle aspettative. Ed il regno di Umberto Lenzini iniziò pericolosamente a scricchiolare
Ultima nota, bellisime le maglie Adidas dell'epoca

Brocchi 63

Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #12 : Lunedì 1 Luglio 2013, 12:03:28 »
La stagione calcistica 1981/1982

Poco da dire su questa stagione che si aprì in modo disastroso sin dalla Coppa Italia, con il famoso 0-2 del Flaminio contro la Reggiana per via di un mattone lanciato in campo e finita peggio: la serie C fu evitata solo per via di quel discusso Lazio-Varese, dove passammo da uno 0-2 ad un 3-2 con due rigorri realizzati da D'Amico. Nel mezzo una serie di sconfitte mortificanti.
La rosa, rispetto all'anno precedente fu notevolmente modificata. Andarono via Nardin ormai a fine carriera, Citterio Ghedin e Perrone in difesa, Greco a centrocampo, Chiodi in attacco. Arrivarono Chiarenza, ritirnarono Badiani e D'Amico meentre fu preso De Nadai (preziosissimo il suo contributo finale) e Walter Speggiorin.
Il campionato come detto fu una tragedia di sconfitte interne, ben sei, Castagner perse il posto dopo lo 0-3 contro il Palermo e fu sostituito da Clagluna. Degno di nota oltre a De Nadai fu Vagheggi che coi suoi nove gol contribuì a quella faticosissima salvezza.
Anche il Sor Umberto, data laa contesstazione imperante passò la mano a Gian Casoni.

Grazie sempre a LazioWiki per il suo indispensabile contributo.

Offline cuchillo

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #13 : Lunedì 1 Luglio 2013, 12:34:01 »
Di entrambi gli anni posso raccontare poco e niente. Non avevo ancora l'età della ragione.
Di sicuro, però, faccio coincidere Lazio-Varese col mio definitivo innamoramento.
Come ho spesso scritto, sono laziale un po' perché sapevo di esserlo, un po' per via della diade zio/cugino. Diciamo 50 e 50, anche se credo che l'elemento interiore abbia, alla fine, prevalso. Già perché avevo anche un'altra diade zio/cugino di altra fede, eppure...
Insomma, di ricordi antecedenti a Lazio-Varese, non ne ho. Cioè, non ho un solo ricordo di me davanti alla televisione che guardo una partita di calcio o che vedo immagini di calcio. Ho un ricordo molto sbiadito dello scudetto Inter 1980, ma parliamo veramente di fotogrammi rimasti impressi nella memoria. Già per esempio degli Europei 1980 non ho un solo ricordo così come del campionato 1980-'81. 
Lazio-Varese, invece, è il mio primo ricordo di una qualche nitidezza. Il "film" è di mio cugino che seguiva la partita su Teleroma56 a casa mia. I nostri genitori erano in salotto. Io ero nella mia cameretta con mia cugina (sua sorella) a giocare a Forza4, a MasterMind o a qualche gioco simile, lui era in cucina sudante e agitato. E a ogni gol della Lazio faceva il corridoio di corsa (aveva 11 anni), veniva in stanza da noi e urlava: "ha segnato la Lazio!"
Così per 3 volte, fino alla gioia finale. Noi (io e mia cugina) ci guardavamo e ridevamo, come a dì: "ma tu guarda 'st'esaltato!"
Ma in quel pomeriggio di giugno era nato qualcosa, volente o nolente. Quegli strilli: "ha segnato la Lazio!" non voglio dire che siano stati decisivi ma sicuramente importanti, molto. 
Suonerà un fragoroso 'sticazzi, volevo egualmente raccontarvelo.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline DinoRaggio

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #14 : Lunedì 1 Luglio 2013, 13:02:45 »
Bel topic ed interventi degni della materia trattata.
D'accordissimo. Tutti da applausi.  :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline robylele

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #15 : Lunedì 1 Luglio 2013, 14:35:00 »

LAZIO: Moscatelli, Spinozzi, Citterio, Perrone, Pochesci, Mastropasqua, Viola, Manzoni (83' Sanguin), Garlaschelli, Bigon, Greco (60' Valenzi). A disp. Nardin, Pighin, Ghedin. All. Castagner.
PALERMO: C.Oddi, Ammoniaci, Pasciullo, Vailati, Di Cicco, Silipo, Borsellino (65' Volpecina), De Stefanis (83' Gasperini), Calloni, Lopez, Lamia Caputo. A disp. Frison, Iozzia, And.Conte. All. Veneranda.

Marcatori: 60' Lamia Caputo, 67' Mastropasqua (rig).


C'ero!!   :o :o  ricordo nitidamente che Matropasqua sfiorò la doppietta. Mentre non sono sicuro che fosse quel campionato ma alla seconda giornata andai a Terni (campo neutro) per un Lazio-Spal 1-2 che ci riportò a Roma col morale sotto i tacchi..

di quegli anni prendo due ricordi a piacere: i miei conticini per salire in A contro le squadre che iniziavano per C, tipo Catania (micidiale quel 2-1 con gli etnei avvelenati con l'arbitro) e un certo Briaschi che rifiuta di venire da noi perchè ci reputava un club di seconda fascia..   >:(
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Brocchi 63

Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #16 : Lunedì 1 Luglio 2013, 15:12:21 »
C'ero!!   :o :o  ricordo nitidamente che Matropasqua sfiorò la doppietta. Mentre non sono sicuro che fosse quel campionato ma alla seconda giornata andai a Terni (campo neutro) per un Lazio-Spal 1-2 che ci riportò a Roma col morale sotto i tacchi..

Fu l'anno dopo, quello horribilis 81/82

La stagione calcistica 1981/1982

Note personali:

quel Lazio-Spal lo vissi in Sardegna coi miei. Ricordo che volli restare a casa per seguire i risultati mentre loro erano al mare  >:(:

Trasferta a Pistoia fu la prima di quell'anno; solita invasione dello stadio toscano e gol di Viola quasi allo scadere

Lazio-Pisa. Penso che biastime tirate quel giorno furono inenarrabili. Passammo dal 2-0 al 2-2 in pochissimo tempo. Fu un crollo psicologico

Lazio-Palermo. L'impotenza al potere 0-3 e addio a Ilario.

Lazio-Samb: ci trovammo a esultare come matti per un pareggio tirato via alla fine con De Nadai.
Feroce contestazione a Lenzini e tra Eagles' e Viking trasmigrati in Maestrelli, dopo la parentesi di Gioventù BiancoAzzurra, e tornati col nome originario

Lazio-Perugia Badiani sotto la Nord in lacrime

Lazio-Rimini peggio ancora del Palermo. Ci segnò due gol Negrisolo  :( e D'Amico non ne beccò una che una

Lazio-Samp doriani presi a bottigliate e un super Marigo. La Nord interruppe lo sciopero del tifo per un tonitruante sfanculamento ai blucerchiati

Pescara Lazio. Fu la partita in cui i pesciaroli ci tirarono dietro di tutto; gli agguati iniziarono dopo Avezzano e praticamente arrivammo a pesciaropoli stesi sui sedili del treno per non essere bersaglio dei vermi d'Adriatico.
Poi basta, era l'anno della maturità.

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #17 : Lunedì 1 Luglio 2013, 15:25:40 »
Sempre relativamente a quegli anni, c'è un episodio che Quito spesse volte evoca.
Mi riferisco a Reggiana-Lazio, 1981-'82, finì 1 a 1 e per la Lazio segnò Mirra.
Quito racconta che fu un assalto della Reggiana senza soluzione di continuità, per tutta la partita, ma non si sa bene come riuscimmo a strappare un incredibile punto.
A un certo punto un tifoso laziale nel settore ospiti col megafono disse ai giocatori (della Lazio): "Arrendiamoci! Siamo circondati!"
Io l'ho sentito raccontato da lui almeno 3 volte, un po' come il campo in terra battuta di Sorrento-Lazio (doppietta di Abbondanza) e lo scherzo della macchina di Gascoigne a Manzini. E se l'ho ascoltato io almeno 3 volte, figuriamoci quante volte l'ha raccontato...
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

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Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #18 : Lunedì 1 Luglio 2013, 15:47:53 »
e un certo Briaschi che rifiuta di venire da noi perchè ci reputava un club di seconda fascia..   >:(
Era in vacanza sotto casa mia.
Al mattino lessi sul Corriere dello Sport,ai tempi pane quotidiano,che in giornata avrebbe finalmente firmato per la Lazio,dopo giorni di travaglio e dubbio (suoi,eh).
Quel pomeriggio lo sapevo ospite di una gara e di un meeting e corsi ad incontrare quello che per me sarebbe stato il primo calciatore della Lazio in carne ed ossa al quale poter regalare un sorriso.
L' incontro avvenne,durò quanto una sveltina di Falcao con la sempre amata Moana e terminò con la scientifica convinzione che mai sarebbe approdato da Noi e la sensazione che Briaschi fosse una persona sgradevole,a prescindere da quella vicenda che lo vide dapprima dichiararsi poco convinto nello sbarcare alla Lazio,nonostante un accordo praticamente chiuso col Genoa,poi  tentennare sul Torino e sulla Fiorentina ed infine,sfruttando una serie di intrecci di mercato e l' ormai celebre accordo sfumato per Giordano e Manfredonia alla Juve,finire proprio ai bianconeri,che all' ultimo tentarono di inserirlo nuovamente nella trattativa,con Chinaglia che arrivò persino ad inseguire in barca il giocatore,per provare a fargli cambiare idea.
Una assurda telenovela,in sintesi.
E a conti fatti,ben due rifiuti,mica uno soltanto.
Manco per Zico e Littbarski,che almeno erano fuoriclasse autentici.
Qualche settimana e giunse anche il rifiuto di Serena.
Insomma,Cragnotti era ancora lontano.
 :coffee1: :occhiolino:
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Anselazio

Re:I terribili anni '80 della SS Lazio
« Risposta #19 : Lunedì 1 Luglio 2013, 15:49:59 »
Topic bellissimo...avrei tante di quelle cose da scrivere che non so da dove cominciare...

Dell'80-81 ricordo allo stadio vittorie bellissime con Catania e Bari, ma anche col cesena prima del disastro col LRV..
Una squadra crollata nel ritorno che aveva gente a centrocampo pazzesca come Bigon e Viola. Ancora non mi capacito di come abbia fallito la promozione (anche se da allora ogni volta che perde il cesena sono contento - ho la memoria lunga che devo fà :-))...
Sull'81-82 poco da aggiungere: c'ero col palermo e fu uno schiaffo terribile (anche se de rosa e montesano erano davvero bravi), ma il fondo lo toccammo nella sconfitta col rimini e doppietta di negrisolo...forse solo quando perdemmo in casa col monza anni dopo (il giorno del brutto infortunio di Calisti) stetti così male.
Il finale di stagione fu davvero durissimo e se non fosse per i gol di uno dei giocatori a cui sono ancora affezionato, Claudio Vagheggi, forse non ci sarebbe stato niente da fare.
Tre ricordi flash dall'Olimpico:
- il gol di Badiani col perugia (mi ero appena seduto al mio posto dopo essere andato in bagno e a momenti mi perdevo una rete decisiva);
- Lazio bari in mezzo a ventimila baresi visto in curva sud (ora distinti sud lato Monte Mario) dove ero abbonato allora: ovviamente nessuno mi ha torto un capello; loro erano davvero forti ma noi giocammo benissimo e prendemmo due pali (D'Amico e non so chi) e rosicai come una bestia per la sconfitta.
- il famigerato Lazio varese di Agnolin: Neno Fascetti ancora è incazzato e forse Agnolin fu particolarmente bonario sul primo rigore (ma il secondo su Bigon per me c'era e non poteva non darlo), ma i varesotti sullo 0-2 se la sentivano calla e iniziarono a fare gli splendidi invece di chiudersi a proteggere il fortino e Vincenzino sfoderò una prova maiuscola con una tripletta storica (epica la punizione con cui ingannò rampulla sul provvisorio pareggio)...