Autore Topic: Nel derby degli Inzaghi sorride solo Pippo, alla Lazio i conti non tornano  (Letto 393 volte)

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Tanto effervescente e solida in Champions League, quanto discontinua in campionato. L'unica eccezione è il solito Immobile, sempre a segno. Molti dei suoi compagni hanno al contrario pagato dazio alla stanchezza per il tour de force delle ultime settimane, complici i limiti di un organico forse più corto del necessario

di Marco Azzi

Pari e patta. Il derby dei fratelli Inzaghi in panchina si è concluso senza un vincitore e tra gli abbracci, che hanno spazzato via l'adrenalina di un secondo tempo molto teso, a causa dell'importanza della posta in palio. Alla fine non si è fatto male nessuno ed era la soluzione per cui aveva tifato tutto il resto della famiglia, incollata davanti alla tv. Ma solo Pippo ha archiviato tra i sorrisi la gelida notte allo stadio Vigorito. Il suo Benevento continua infatti a crescere partita dopo partita e ha dimostrato ancora una volta di trovarsi a suo agio tra le big della Serie A, dopo la più sofferta toccata e fuga di due stagioni fa. L'ambiente è maturato, tra club e squadra c'è feeling e per i giallorossi non è dunque un peccato sognare la salvezza: meglio ancora se più tranquilla del previsto. Non stanno invece tornando i conti della Lazio di Simone: tanto effervescente e solida in Champions League, quanto discontinua in campionato. L'unica eccezione è il solito Ciro Immobile, che non sta facendo alcuna differenza tra le due competizioni. Molti dei suoi compagni hanno al contrario pagato dazio alla stanchezza per il tour de force delle ultime settimane, complici i limiti di un organico forse più corto del necessario.

Al Vigorito mancava per infortunio un pilastro come Acerbi e la difesa della Lazio ne ha risentito: tant'è che alla fine il voto in pagella più alto se lo è preso il portiere Reina, che ha evitato guai peggiori. Ma anche negli altri reparti Simone Inzaghi ha avuto delle risposte soltanto parziali dai rincalzi, con Escalante a corrente alternata, Pereira gettato nella mischia troppo tardi al posto dello spento Luis Alberto e Caicedo che questa volta non è riuscito a far saltare il banco partendo dalla panchina. Immobile si è battuto dunque quasi da solo e ha potuto contare solamente sull'assistenza di Milinkovic Savic, calato a sua volta alla distanza per la stanchezza. È un problema se devono andare in campo ogni tre giorni sempre gli stessi, specie con il calendario senza tregua di questa stagione.

Il Benevento questo problema non lo ha e Pippo Inzaghi ha più tempo per provare in allenamento le soluzioni da utilizzare in partita. Infatti la sua squadra dà a tratti l'impressione di giocare a memoria, senza però essere ingessata nel modulo 4-3-3 e all'occorrenza cambiando pelle a gara in corso. Lasciare il pallino alla Lazio nel primo tempo è stata una scelta azzeccata, perché Glick e compagni hanno tenuto in serbo un po' di benzina in più e sono venuti fuori alla distanza, andando anche vicini al successo nel finale. Al Vigorito aveva già pagato dazio pure la Juventus: fermata a sua volta sul pareggio. Per questo Simone temeva un brutto scherzo nel derby di famiglia. Che è puntualmente arrivato.

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