Autore Topic: Benevento-Lazio: commenti  (Letto 5603 volte)

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Re:Benevento-Lazio: commenti
« Risposta #40 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 01:14:28 »
Squadra scoglionata, demotivata, confusionaria. Che ci fosse un problema mentale, fisico, aerobico e di consistenza della rosa con il doppio impegno lo si era capito l'anno scorso, però francamente buttare al cesso un campionato per dedicarsi quasi esclusivamente alla Champions è incomprensibile, folle. Adesso avrai il Bayern, non il Bruges o lo Zenit. E occhio alle prossime, si rischia di chiudere con 0 punti prima della sosta.

Offline laziale ardeatino

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Re:Benevento-Lazio: commenti
« Risposta #41 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 01:27:59 »
La cosa peggiore è che stamattina quando mi sono svegliato la prima cosa a cui ho pensato è stata:
"CHE PALLE...STASERA C'E' LA PARTITA!"
Fino a sei mesi invece mi dispiaceva quando le partite finivano e non vedevo l'ora che ricominciasse la prossima....

Offline laziale ardeatino

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Re:Benevento-Lazio: commenti
« Risposta #42 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 01:30:21 »
Vabbè, l'incazzatura è forte. Ci dormo su che è meglio.
Io non ci riesco....

Gasco luis veron

Re:Benevento-Lazio: commenti
« Risposta #43 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 03:50:08 »
Io non getterei tutto dalla finestra.
Nel primo tempo si vedeva che c'era voglia di riscatto e non hanno giocato male a parer mio.
Luis Alberto sotto tono, avrebbe potuto scegliere meglio in fase conclusiva. Sta provando a segnare con insistenza e cerca le giocate più complicate, segno di poca lucidità. L'anno scorso avrebbe fatto una finta e l'avrebbe passata a Ciro con un filtrante nell'occasione che lo ha visto tirare in porta e prendere il palo esterno. 
Purtroppo non è l'unico poco lucido in questo periodo.
Si nota un certo nervosismo, l'impressione è che ci sia qualcosa che abbia minato la serenità del gruppo.

Ad ogni modo mi sembra ingiusto e ingeneroso dare addosso a Simone Inzaghi quando le responsabilità sono da suddividere tra tutti, squadra e società. Ricordiamoci in tal senso che i nuovi acquisti per un motivo o per un altro, sono arrivati in netto ritardo.

La Champions League ha tolto parecchie energie. Passare il turno, in quelle condizioni di emergenza, da imbattuti nel girone, non era affatto scontato. Direi che sia doveroso partire da questo dato di fatto.
C'è da rimboccarsi le maniche ed uscire da questo tunnel.
Io riesco ancora a vederla la luce.
Mancano tante partite.

Pienamente d' accordo: le colpe vanno divise ma la percentuale di incidenza puo' essere anche leggermente diversa e divisa.

Il non voler ruotare i calciatori quando hai una squadra stanca, facendo giocare sempre gli stessi ha un livello d' incidenza molto alto sull' andamento della squadra quindi per me  cio' ha un' importanza elevatissima.

Oggi, per dire (CONTRO IL BENEVENTO), i piu' freschi Caicedo e Pereira sono entrati solo all' 80'.

Cio' dimostra che non facciamo turnover e non fare il turnover nel periodo del Covid corrisponde quasi a suicidarsin

quando si gioca ogni 3 giorni e' un errore clamoroso non ruotare la squadra perche' la metti in ginocchio proprio fisicamente oltre che psicologicamente.

Facendo giocare sempre gli stessi anche quando sono stanchi (vedi Correa), rispetto a quelli che stanno bene (vedi Caicedo), o, facendo giocare i convalescenti (vedi Luis Alberto), rispetto ai piu' freschi (vedi Pereira), dai anche un brutto segnale alla rosa perche' i giocatori meno tenuti in considerazione dal tecnico, capiscono (o, arriva loro tale messaggio), che ci si puo' allenare e far trovare in forma quanto vogliono tanto alla fine il tecnico decidera' di far giocare sempre gli stessi.

Correa, oggi non si reggeva in piedi e dovevamo pensare anche agli impegni successivi (perche' e' vero che i giocatori devono pensare ad un impegno alla volta ma giocando ogni 3 giorni l' allenatore deve pensare anche ai prossimi impegni creando quindi un turnover organizzato): oggi, doveva giocare Caicedo titolare e invece contro il Benevento e' entrato all' 80' ed ha giocato di nuovo Correa.

Poi ci lamentiamo se i giocatori sono stanchi?

Luis Alberto tornava da un infortunio: c'era un Pereira che scalpita e sarebbe dovuto partire Pereira come titolare (magari mettendolo nelle migliori condizioni per rendere e cioe' variando di poco il modulo tattico per farlo esprimere piu' in choave offensiva che difensiva).

In questo modo Luis Alberto (apparso appannato e non brillante), avrebbe riposato in vista dei prox impegni, tostissimi: ma la meritocrazia di Inzaghi dove e' andata a finire?

Se guardiamo le formazioni e' dall' inizio dell' anno che giochiamo con gli stessi: questi giocatori sono scoppiati fisicamente e mentalmente.

Dove e' andata a finire quella meritocrazia che la scorsa stagione faceva decidere ad Inzaghi di partire in alcuni casi con Caicedo titolare al posto di Correa?

Eppure, gli impegni sono aumentati: come mai con Caicedo, Inzaghi si comporta in una maniera diversa dopo la buona stagione del Panterone dello scorso campionato?

In piu' a reggere la baracca non c'e' piu' quella voglia di aiutarsi tra i compagni (cosa che in campionato non riscontro da parecchio tempo rispetto alle gare di Champions dove forse gli stimoli sono automatici vista la visibilita').

Capitolo difesa

Bastos, ci manca tantissimo li' dietro: ora, vi sarete resi conto che era un giocatore prezioso in rosa ed era il miglior marcatore che avevamo dopo Acerbi (che compensava gli alti e bassi di Radu o, i pessimi stati di forma di L.Felipe dovuti agli infortuni)?

In piu' fungeva da stimolo per lo stesso Radu perche' Radu sapeva di avere dietro uno forte: e dopo la partenza di Bastos mi sembra che Radu (ormai sicuro del posto salvo alcune partite di Acerbi), si sia un po' seduto.

Capitolo societa' in merito al reparto difensivo

La societa' doveva prendere il titolare di Radu e non l' ha fatto: era il reparto dove si doveva intervenire necessariamente (dopo l' esterno).

Ma oltre alla societa' nel reparto arretrato li' fa' un grave errore Inzaghi perche' lascia partire Bastos come se niente fosse (dopo le due ottime prove da subentrante contro l' Atalanta e l' Inter di questa stagione).

Sapendo che non sarebbe arrivato nessuno al suo posto (perche' Hoedt e' il sostituto di Vavro), avrebbe potuto tenere Bastos in rosa: invece ha preferito privarsene pur di rimanere con gli uomini contati li' dietro.

Il mister ha preferito una rosa con soli 5 difensori pur giocando a 3 (l' anno della Champions), a dispetto dei 6 difensori che aveva in rosa nel campionato precedente pero' dove non aveva la Champions: non e' un controsenso?

E noi la difesa gia' la dovevamo rinforzare!

Capitolo esterni

Purtroppo Fares non sta' rendendo: alla Spal non era questo il Fares che avevo visto quando due anni fa' prima di farsi male arrivo' ad esser considerato il miglior esterno del campionato italiano.

Acquisto voluto da Simone ma evidentemente dopo il lungo infortunio paga i tanti impegni e l' adattamento al modo di giocare di Inzaghi che utilizza gli esterni in maniera diversa rispetto a come li utilizzava la Spal (infatti lo scorso anno anche Lazzari ci mise un po' prima di carburare).

A Fares darei ancora del tempo.

Lazzari (criticatissimo), lo scorso anno ha fatto un grande campionato: se la Lazio e' arrivata a -5 dalla Juve e' anche merito suo (tra l' altro fu' l' unico a salvarsi nel dopo-lockdown insieme a Parolo ma gioco' anche un grande pre-Covid).

In Champions ha giocato bene: nell' ultima contro il Bruges e' stato decisivo e ha fatto cacciare un giocatore del Bruges.

L' anno prima di venire alla Lazio era stato eletto MIGLIOR ESTERNO DEL CAMPIONATO!

Non e' uno che conclude l' azione ma e' uno che da ritmo, e fa' continui strappi.

I suoi cross sono spesso errati perche' anche lui e' molto stanco: ricordo che nella Spal i suoi cross cadevano tutti sulla testa di Petagna.

Spesso scatta ma si ferma perche' deve aspettare che arrivino i compagni e questo lo porta a tornare indietro e a reiniziare l' azione o, a scaricare palla: ma quando sta' bene e' devastante.

Da lui prima del suo acquisto gia' sapevamo che non ci saremmo dovuti aspettare dei gol ma tanta intensita' (la sua forza e la sua arma per stancare gli avversari come contro il Bruges).

Essendo la sua forza l' intensita' ed essendo stanco perche' gioca circa ogni 3 giorni, perde gran parte della sua caratteristica migliore: ricordo a tutti che insieme a Parolo fu' l' unico a tirare la carretta nel dopo lockdown.

Per quanto riguarda gli esterni Inzaghi non ha colpe: li ha ruotati e li sta' ruotando ma ne' ha 3 e per farli riposare ne' servirebbero 4.

Speriamo in Lulic ma serve una precauzione a gennaio sul mercato da parte della societa' perche' nel 3/5/2 stiamo parlando di un ruolo fondamentale per lo sviluppo del gioco.

Analisi generale

In realta' sono tutti stanchi perche' giocano sempre gli stessi per cui adesso tutti ci sembrano pippe ma non e' cosi: qualche giocatore (non faro' nomi), diciamo che sta' cavalcando l' onda della serie negativa giocando con la testa altrove.

Ma il primo a fornire a questi giocatori degli alibi e' proprio lo stesso tecnico che in conferenza parla di squadra stanca come se fosse la normalita' delle cose solo perche' si gioca ogni 3 giorni: se fai queste affermazioni dai degli alibi molto pericolosi ai giocatori che e' vero che sono a pezzi ma potrebbero anche limitare i danni attraverso lo spirito di sacrificio che prima avevano nell' aiutarsi l' uno con l' altro e che almeno in questo campionato non sembrano piu' possedere.

Quindi ci sono stati errori da tutte le parti: societa', giocatori e tecnico.

Ma alla fine ritorniamo sempre li' e cioe' a quello che secondo me e' l' errore di partenza piu' grave e non a caso nasce dal dopo lockdown, da quando si e' giocato ogni 3 giorni (SEMPRE!): tu, tecnico sapendo dei tanti impegni (hai perso una lotta Scudetto in questo modo!), dovevi studiare almeno un piano "B", per non far arrivare questa squadra in queste condizioni fisiche e mentali (visto che non tutti ma quasi tutti i rinforzi sono arrivati dal mercato e Bastos l' hai voluto cedere tu pur sapendo che non sarebbe arrivato nessun sostituto).

Nel dopo lockdown non avevamo la rosa per attuare il turnover (quindi capisco le scelte di Inzaghi): ma in questa stagione in gran parte dei ruoli, si.

Se si fosse pianificato un turnover programmato la maggior parte dei calciatori avrebbe giocato ogni 7 giorni e non ogni 3 in questa stagione: ed ora la squadra non sarebbe in queste condizioni.

Per chi parla di qualita' della rosa faccio presente che a parte la gara contro l' Atalanta, abbiamo perso punti contro, Sampdoria, Udinese, Verona e Benevento.

E contro lo Spezia abbiamo rischiato addirittura di pareggiarla!

Quindi non e' una questione di qualita': certamente la difesa va' rinforzata e l' esterno per me va' preso a prescindere da Lulic (per star sicuri essendo un ruolo cardine nel 3/5/2).

Analisi mentale

Ruotando adeguatamente la rosa molti calciatori non sarebbero arrivati a questo stato psico-fisico: altri (quelli furbetti!), non avrebbero preso certamente la palla al balzo per creare degli alibi perche' qualche giocatore e' svagato a prescindere dallo stato fisico e non aiuta in campo i compagni come dovrebbe fare (ripeto non faccio nomi).

Alibi, che invece di esser frantumati dal tecnico vengono amplificati dalle dichiarazioni di Inzaghi perche' e' proprio lui il primo a dire che certi cali sono dovuti al fatto che si gioca tanto e cioe' ogni 3 giorni.

Allora, perche' non far giocare i piu' concentrati invece di far giocare sempre gli stessi mettendo pure Parolo come difensore pur di affidarsi ai fedelissimi?

Mister i tuoi fedelissimi sono scoppiati mentalmente e fisicamente anzi, qualche tuo fedelissimo in realta' sta' dimostrando di non esserlo cosi' tanto.

Per cui fai girare di piu' la rosa, mettili in gioco tutti non dar loro alibi o, modo di sentirsi il posto assicurato: questo dal punto di vista mentale gioca parecchio soprattutto per chi e' svagato perche' non avere piu' il posto sicuro puo' aiutare a ritrovare la giusta mentalita'.

Analisi fisica

Dal punto di vista fisico in questo momento bisogna assolutamente girare la rosa affidandoci al turnover (anche se non ti piace mister, adottalo altrimenti molti titolari non recupereranno la loro brillantezza).

E quando alcuni giocatori si siedono mentalmente bisogna far sentir loro il pepe al .....(per ritornare sul piano mentale).


Molla per un po' le gerarchie, fai sentire tutti uguali nel gruppo e fai giocare chi si allena meglio e chi ci sta' con la testa e fisicamente.

Sono sicuro che al di la' dell' aspetto fisico, in questo modo molti giocatori torneranno ad aiutarsi tra di loro: o, almeno ci proveranno che gia' e' tanto.

Ovviamente mister, tu sai quello che devi fare: ma tu come stai con la testa?

Perche' anche tu mi sembri un po' come la squadra: stanco e confuso.

Allora, senza buttar via niente partiamo dal tassello piu' importante (CHE SAREBBE UN SEGNALE MOLTO IMPORTANTE ANCHE PER I GIOCATORI): firma questo cavolo di rinnovo di contratto!

In termini concreti per risalire la china secondo me ci sono dei punti semplici da seguire: premetto che sono contrario (pur rispettando il loro parere ci mancherebbe), a chi considera pippe dal punto di vista tecnico alcuni nostri calciatori solo perche' ora stanno giocando male.

O, contro a chi considera finiti per un fattore anagrafico altri nostri calciatori.

Non credo che servano delle rivoluzioni particolari per risalire la china quindi non credo che sia finito un ciclo e non credo che  servano 7-8 calciatori (come ho letto!).

Cosi' come sono contrario a chi dice che Inzaghi e/o, Tare siano da sostituire: non smontiamo cio' che abbiamo creato.

Ci abbiamo messo anni per arrivare in Champions: ci siamo riusciti e l' organico era praticamente per gran parte, questo.

Ecco, per me i punti semplici da seguire senza distruggere i giocatori, l' allenatore e la societa' sono i seguenti:

1) Giocatori, allenatore e societa' devono dialogare, guardarsi negli occhi e ognuno capire i propri errori prendendosi ognuno le proprie responsabilita': bisogna tornare umili per tornare ad essere compatti e solo con l' umilta' si possono capire e vedere gli errori (anche i propri errori).

2) INZAGHI, FIRMI SUBITO IL CONTRATTO, perche' sembra una cosa in questo momento secondaria ma in realta' darebbe un segnale importantissimo ai giocatori.

Se Inzaghi non vuole firmare o, ha dei dubbi o, altre mete che lo stuzzicano:  comunicasse alla societa'.

Basta con il silenzio e basta rimandare perche' la squadra ha bisogno di sapere chi sara' il futuro allenatore della Lazio.

ADESSO, INZAGHI DEVE CAPIRE IL MOMENTO DELICATO E SE VUOLE VERAMENTE RIMANERE ALLA LAZIO DEVE FIRMARE!

3) Inzaghi, inizi ad utilizzare il turnover studiato a tavolino e quindi programmato: Akpa, Caicedo, Pereira e lo stesso Strakosha (che non possiamo trattare come Proto), devono trovare spazio anche tra i titolari.

4) Se serve, per mettere Pereira nelle condizioni ideali o, per ruotare meglio la squadra nei casi di emergenza che si valuti anche un piano ",B", che preveda un cambio di modulo (solo a volte non sempre!).

5) La societa' a gennaio dia ad Inzaghi quello che doveva dar lui ad inizio mercato invernale: un difensore forte che possa aiutare Acerbi e che abbia una forte personalita' capace di occupare i ruoli di desrra e di sinistra della difesa (quelli che occupava Bastos).

6) la societa' intervenga sul mercato anche per prendere un esterno che possa coprire il recupero di Lulic: se tecnico e societa' pensano che Lulic non possa tornare ai suoi livelli che vadano direttamente su uno molto forte anticipando di fatto un acquisto del prossimo anno (magari con un paghero' come fanno tante societa').

Se invece la societa' e il tecnico ritengono che Lulic abbia tantissime possibilita' di tornare forte come prima allora che si reintegri Lulic e che si prenda comunque a prescindere un esterno in piu' per sicurezza per non rischiare e dare a Lulic il tempo necessario al rientro senza forzare i tempi.

7) Inzaghi stia attento alle dichiarazioni: non dica piu' che la squadra e' stanca dando per scontato in quanto si gioca ogni 3 giorni, questa cosa perche' cosi' facendo fornisce inconsapevolmente degli alibi ai giocatori e riceve l' effetto contrario.

Che si incaxxi e che si torni ad incaxxare come quando si giocava una volta a settimana: ma puo' farlo solamente se applichera' un turnover vero e ragionato dando a tutti i giocatori le stesse possibilita' (se Caicedo sta' bene e Correa no, gioca Caicedo).

Se Pereira sta' bene e L.Alberto no, gioca Pereira.

Se Akpa Akpro sta' bene e Sms no, gioca Akpa Akpro.

8) Che si facciano giocare partite anche a Strakosha perche' non possiamo perderlo (rivolto ad Inzaghi).

9) Nel turnover, che si creino "quasi", due formazioni diverse ma equilibrate (magari, rinunciando anche leggermente alla qualita' a favore della freschezza atletica e mentale in maniera che i giocatori possano giocare quasi sempre ogni 7 giorni anziche' 3 giorni).

Questo dara' loro degli stimoli nuovi, li fara' sentire coinvolti tutti nel progetto di squadra, e li' responsabilizzera' togliendogli ogni forma di alibi.

10) Che si parli con Caicedo e lo si coinvolga facendolo (concretamente e non solo a parole), partire anche dal primo minuto perche' Caicedo deve rimanere ma deve essere contento di rimanere e in questo caso la gestione di Inzaghi di quest' anno da' ragione a Caicedo che comunque in maniera educata a fari spenti e' andato a parlare con la societa' senza usare social o, altro e da' qui' si nota la serieta' del calciatore del quale non farei a meno sia dal punto di vista umano che dal punto di vista tecnico.

Poi si vede anche nelle esultanze dei suoi gol, che tutti i compagni gli vogliono bene (rivolto ad Inzaghi).

11) Che non si mettano piu' giocatori fuori ruolo e che si decida una volta per tutte finalmente il ruolo di Parolo in questa squadra senza spostarlo da una parte all' altra del campo: una volta che Inzaghi avra' deciso il ruolo di Parolo, il giocatore dovra' essere impiegato in linea di massima sempre in quel ruolo in maniera da gestire le sue forze visto che ha 35 anni (secondo me se gestito bene senza far fare lui 3 gare di seguito, scegliendo per lui un solo ruolo da coprire, puo' ancora essere molto utile alla causa nel turnover.

Io, lo vedo come vice-Leiva avendo Akpa come interno: pero' dovra' decidere Inzaghi.

12) Che si scelga il vice-Leiva in maniera da far respirare il brasiliano che a 33 anni non puo' giocare ogni 3 giorni (anche se spesso Inzaghi lo fa' uscire prima).

13) Una volta decisi i ruoli di centrocampo e gli interpreti piu' adatti e piu' bravi, Inzaghi dovra' scegliere il centrocampista che dovra' lasciare il posto (in lista), per l' entrata urgente del difensore.

14) Va da se' che se dovesse essere reintegrato Lulic, l' esterno che avevo consigliato di prendere in piu' dovra' essere del vivaio oppure, un under22 valido che sia pronto fin da subito per giocare nel nostro campionato.

15) Non dobbiamo essere disfattisti nella critica o, l' autocritica: sono stati commessi degli errori ma sono tutti rimediabili.

16) Ai giocatori, all' allenatore e alla societa' dico: parlatevi, guardatevi in faccia e non buttate via questa stagione che ancora puo' riservare belle sorprese in positivo.

Pero' dico anche: iniziate ad abbassare la testa e a pedalare tutti quanti per il bene della Lazio.

Nella Lazio c'e' competenza, capacita' da parte di Tare e Inzaghi: i giocatori non solo nell' undici ma anche nella rosa sono molto forti.

Sono solo stati commessi degli errori: dobbiamo (anzi, devono), correggere gli errori non distruggere.

FORZA LAZIO















borgorosso

Re:Benevento-Lazio: commenti
« Risposta #44 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 07:20:47 »
Nella Lazio c’è molta competenza. Come no.
Le ultime 3 sessioni estive di mercato stanno lì a dimostrarlo


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superaquila

Re:Benevento-Lazio: commenti
« Risposta #45 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 07:59:58 »
Squadra scoglionata, demotivata, confusionaria. Che ci fosse un problema mentale, fisico, aerobico e di consistenza della rosa con il doppio impegno lo si era capito l'anno scorso, però francamente buttare al cesso un campionato per dedicarsi quasi esclusivamente alla Champions è incomprensibile, folle. Adesso avrai il Bayern, non il Bruges o lo Zenit. E occhio alle prossime, si rischia di chiudere con 0 punti prima della sosta.
Come vorrei contraddirti fra 6 mesi!!!    ;)

Offline Amolalazio71

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« Risposta #46 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 08:04:42 »
Nella Lazio c’è molta competenza. Come no.
Le ultime 3 sessioni estive di mercato stanno lì a dimostrarlo


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borgo a me sembra che gli acquisti di Reina escalante e akpa siano dignitosi.
Bisogna vedere Fares e Muriqi da sani quello sì...
Sono laziale e ne sono orgoglioso.
Non c' è sconfitta che mi allontani
Non c'è vittoria che mi sazi

borgorosso

Re:Benevento-Lazio: commenti
« Risposta #47 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 08:07:39 »
borgo a me sembra che gli acquisti di Reina escalante e akpa siano dignitosi.
Bisogna vedere Fares e Muriqi da sani quello sì...
Prova a fare uno sforzo di immaginazione: questi tre nel Verona non giocano, e probabilmente non giocherebbero neanche nell’Udinese. Questi non sono acquisti dignitosi, questi sono acquisti da bassa serie. Il problema è che siamo talmente abituati ai freak (sul modello dello spagnolo dello scorso anno) che questi ci sembrano normodotati


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Offline Davide

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Re:Benevento-Lazio: commenti
« Risposta #48 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 08:11:09 »
Ma perche' scusate, per battere o giocare bene contro benevento,samp,udinese e verona ti servono acquisti stellari? non basta la Lazio normale? ma dai, non c'entra un cazzo ad oggi chi abbiamo comprato, stiamo facendo pena in certe gare per altri motivi, che ignoro...poi che , come spesso accade, gli acquisti di Tare possano diventare interessanti dopo un anno, e' una costante, quasi una tassa da pagare, ma il problema ad oggi e' da un'altra parte, se no non si spiegherebbero gli incredibili sbalzi di prestazione nel giro di 3 giorni...

Offline Amolalazio71

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« Risposta #49 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 08:12:57 »
Prova a fare uno sforzo di immaginazione: questi tre nel Verona non giocano, e probabilmente non giocherebbero neanche nell’Udinese. Questi non sono acquisti dignitosi, questi sono acquisti da bassa serie. Il problema è che siamo talmente abituati ai freak (sul modello dello spagnolo dello scorso anno) che questi ci sembrano normodotati


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mi sembrano riserve adeguate almeno al nostro budget di spesa.
comunque akpa e escalante non giocano manco da noi noi mi sembra.
I problemi in queste partite nascono dalla debolezza degli esterni e dalla mancanza di peso in attacco.
con un modulo simile i quinti devono saper fare la differenza (devono essere dei cafu e dei serginho per intenderci non degli scappati da casa)
Sono laziale e ne sono orgoglioso.
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Offline Amolalazio71

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Re:Benevento-Lazio: commenti
« Risposta #50 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 08:16:46 »
metteteci i quinti dell'inter. stesso gioco e stesso approccio di ieri. finisce 5 a 1
Sono laziale e ne sono orgoglioso.
Non c' è sconfitta che mi allontani
Non c'è vittoria che mi sazi

borgorosso

Re:Benevento-Lazio: commenti
« Risposta #51 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 08:16:50 »
Per me le riserve della Lazio devono essere dei titolari delle medio piccole.

Sugli esterni sono d’accordo.
Altro capolavoro del miglior ds della storia del calcio.

Pipponi di categoria 1


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Panzabianca

Re:Benevento-Lazio: commenti
« Risposta #52 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 08:34:52 »
Ma perche' scusate, per battere o giocare bene contro benevento,samp,udinese e verona ti servono acquisti stellari? non basta la Lazio normale? ma dai, non c'entra un cazzo ad oggi chi abbiamo comprato, stiamo facendo pena in certe gare per altri motivi, che ignoro...poi che , come spesso accade, gli acquisti di Tare possano diventare interessanti dopo un anno, e' una costante, quasi una tassa da pagare, ma il problema ad oggi e' da un'altra parte, se no non si spiegherebbero gli incredibili sbalzi di prestazione nel giro di 3 giorni...

In effetti, è così.

P.s. sul gol di ieri Correa non salta - prestazione negativissima la sua - ma non brillano nemmeno i tre difensori che erano davanti a Schiattarella.
Mah.

Fiducia.  Nulla è perduto, ma serve ritrovare un pò di condizione e di verticalità. Sto possesso palla, a volte sterile, non serve.

E poi

- che la società intervenga sul mercato acquistando un difensore brevilineo e veloce.

- che il tecnico rinunci alle sue convinzioni spesso talebane e ai suoi uomini-chiave (rotti o consumati);

-che noi si possa ancora godere di quella magia, se possibile, contenendo nei limiti della decenza il giudizio su giocatori, tecnici e persone dedicate alla Lazio 24 ore al giorno.

Forza Lazio. A me sta squadra continua a piacere tantissimo. È stata fatta co le coccce de noce e a febbraio incontrerà la miglior squadra al mondo.

Un inarrestabile percorso di crescita.

Fiducia.

Offline Davide

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Re:Benevento-Lazio: commenti
« Risposta #53 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 08:41:59 »
Ovvio che 2-3 innesti veri,pronti da subito,adatti alle serie a,avrebbero fatto comodo...ma qua ci sono problematiche che vanno oltre gli acquisti...la spina dorsale della squadra,non va più...da Correa che non corre a Luis che fa i sombreri al limite della nostra area,a Savic che perde mille palloni,finendo con Immobile che comunque sbaglia gol facili tipo contro il Verona...c'e' un misto di arroganza e appagamento(per cosa poi) ,che nella testa dei giocatori ha fatto scattare qualcosa per cui è quasi inutile sbattersi e lottare...Reina,900 partite...dopo samp Lazio ha detto : sta squadra non ha fame...e l'ha ripetuto ieri...

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Anselazio

Re:Benevento-Lazio: commenti
« Risposta #54 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 12:37:48 »
Mamma mia pairetto....lo schifo vero.
Ataruuuuuuuuuuu




superaquila

Re:Benevento-Lazio: commenti
« Risposta #55 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 13:09:03 »
Andava allestita una formazione per il campionato ed una completamente diversa per la CL.   In questo momento stiamo in confusione totale e con la lingua di fuori.

Offline Er Matador

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« Risposta #56 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 13:56:39 »
Il lungo addio della Lazio al campionato prosegue a Benevento, con una prestazione indecente sotto vari aspetti:

1) la conduzione tecnica. Chi considera Inzaghi un allenatore ha sempre sottolineato la sua presa sul gruppo: l’impressione è che anche questo argomento sia al capolinea.
La non squadra di ieri ricordava la Nazionale che l’innominabile ha condotto al centenario di Caporetto contro la Svezia.
La ricordava sia negli atteggiamenti, segnati dalla trasandatezza e dalla propensione a giocare ciascuno per sé, sia nello sfilacciamento del già logoro 3-5-2

2) Il livello umano e professionale del gruppo. Sullo sfondo di una situazione tecnico-tattica da esercito in rotta, si staglia una tara ormai consolidata e che ha preso forma durante la gestione Reja: un’eccessiva presenza di mezzi uomini, di svernatori, di feticisti del compitino.
Non si spiegano altrimenti la leziosità, la spocchia, l’inutilità dei millemila tocchetti di chi approccia partite con punti in palio come se si trattasse di un’esibizione.
Trasversale alle prime due osservazioni è la presenza nell’undici iniziale di Radu, un ex giocatore o comunque uno al momento non in grado di scendere in campo.
Verosimilmente espressione tanto di equilibri mafiosetti di spogliatoio quanto di chi se li lascia imporre per mancanza di personalità e potere contrattuale.
Oltre che, naturalmente, di una società disposta a tollerare simili situazioni

3) La costruzione dell’organico. Valga per tutte la prova di Escalante, forse l’attrazione della serata per l’occasione di valutarlo dal primo minuto.
L’argentino è apparso un elemento poco brillante; portato a badare al sodo; discretamente efficace in pressing; regolarmente risucchiato in avanti dall’appoggio alla manovra offensiva, e altrettanto regolarmente preso alle spalle nei ribaltamenti di fronte.
Di suo, considerando l’acquisto a parametro zero, un possibile buon affare e un innesto utile a rimpolpare le mai abbastanza numerose seconde linee.
Peccato che qui si stia parlando del teorico sostituito di Leiva, col quale non sembra vantare punti di contatto.
Uno gregario, l’altro leader; uno che ha come riferimento l’uomo in possesso del pallone, l’altro il senso della posizione e le linee di passaggio: al di là del livello tecnico dei due, caratteristiche troppo diverse.
Per accompagnare a fine carriera il brasiliano – elemento perno, ma un ex quando si gioca ogni tre giorni – serviva un sostituto in grado di giostrare da subito come titolare, per poi subentrare a pieno titolo dopo un periodo di affiancamento.
Ad oggi questa casella resta desolatamente vuota, contesa fra Escalante (altra tipologia, come detto), Parolo (ormai un adattato anche come giocatore in attività), Cataldi (improponibile in contrasto e invece sottovalutato come vice di Luis Alberto, che potrebbe surrogare almeno nella circolazione di palla).
È la spietata istantanea di un modo di fare mercato: che si presta all’occasionale colpaccio – ad esempio l’acquisto a zero di Reina, ieri decisivo nell’evitare il peggio – ma che affastella sedicenti “affari” e “occasioni” sostanzialmente a caso.
Affidando poi il tutto, per chiudere il cerchio, a un inadeguato in panchina e a una politica disciplinare da Inter.
Una caricatura dell’Avellino di Sibilia, che però aveva decisamente più occhio nell’evitare giocatori improponibili.
Questo modo di fare calcio, antiprofessionale e anacronistico, avrebbe anche stancato

Offline Davide

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« Risposta #57 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 13:58:50 »
Il lungo addio e' un fumetto di Dylan Dog che mi fece piangere tantissimo....nooooo che ricordi..... :-\

Offline violator

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« Risposta #58 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 14:31:29 »
Come vorrei contraddirti fra 6 mesi!!!    ;)

 ne sarei felicissimo, ovviamente.

Offline MagoMerlino

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« Risposta #59 : Mercoledì 16 Dicembre 2020, 14:37:28 »
Il lungo addio della Lazio al campionato prosegue a Benevento, con una prestazione indecente sotto vari aspetti:

1) la conduzione tecnica. Chi considera Inzaghi un allenatore ha sempre sottolineato la sua presa sul gruppo: l’impressione è che anche questo argomento sia al capolinea.
La non squadra di ieri ricordava la Nazionale che l’innominabile ha condotto al centenario di Caporetto contro la Svezia.
La ricordava sia negli atteggiamenti, segnati dalla trasandatezza e dalla propensione a giocare ciascuno per sé, sia nello sfilacciamento del già logoro 3-5-2

2) Il livello umano e professionale del gruppo. Sullo sfondo di una situazione tecnico-tattica da esercito in rotta, si staglia una tara ormai consolidata e che ha preso forma durante la gestione Reja: un’eccessiva presenza di mezzi uomini, di svernatori, di feticisti del compitino.
Non si spiegano altrimenti la leziosità, la spocchia, l’inutilità dei millemila tocchetti di chi approccia partite con punti in palio come se si trattasse di un’esibizione.
Trasversale alle prime due osservazioni è la presenza nell’undici iniziale di Radu, un ex giocatore o comunque uno al momento non in grado di scendere in campo.
Verosimilmente espressione tanto di equilibri mafiosetti di spogliatoio quanto di chi se li lascia imporre per mancanza di personalità e potere contrattuale.
Oltre che, naturalmente, di una società disposta a tollerare simili situazioni

3) La costruzione dell’organico. Valga per tutte la prova di Escalante, forse l’attrazione della serata per l’occasione di valutarlo dal primo minuto.
L’argentino è apparso un elemento poco brillante; portato a badare al sodo; discretamente efficace in pressing; regolarmente risucchiato in avanti dall’appoggio alla manovra offensiva, e altrettanto regolarmente preso alle spalle nei ribaltamenti di fronte.
Di suo, considerando l’acquisto a parametro zero, un possibile buon affare e un innesto utile a rimpolpare le mai abbastanza numerose seconde linee.
Peccato che qui si stia parlando del teorico sostituito di Leiva, col quale non sembra vantare punti di contatto.
Uno gregario, l’altro leader; uno che ha come riferimento l’uomo in possesso del pallone, l’altro il senso della posizione e le linee di passaggio: al di là del livello tecnico dei due, caratteristiche troppo diverse.
Per accompagnare a fine carriera il brasiliano – elemento perno, ma un ex quando si gioca ogni tre giorni – serviva un sostituto in grado di giostrare da subito come titolare, per poi subentrare a pieno titolo dopo un periodo di affiancamento.
Ad oggi questa casella resta desolatamente vuota, contesa fra Escalante (altra tipologia, come detto), Parolo (ormai un adattato anche come giocatore in attività), Cataldi (improponibile in contrasto e invece sottovalutato come vice di Luis Alberto, che potrebbe surrogare almeno nella circolazione di palla).
È la spietata istantanea di un modo di fare mercato: che si presta all’occasionale colpaccio – ad esempio l’acquisto a zero di Reina, ieri decisivo nell’evitare il peggio – ma che affastella sedicenti “affari” e “occasioni” sostanzialmente a caso.
Affidando poi il tutto, per chiudere il cerchio, a un inadeguato in panchina e a una politica disciplinare da Inter.
Una caricatura dell’Avellino di Sibilia, che però aveva decisamente più occhio nell’evitare giocatori improponibili.
Questo modo di fare calcio, antiprofessionale e anacronistico, avrebbe anche stancato
D'accordo completamente su tutto, ecco perchè, nella speranza di recuperare ancora il più possibile  dell'intera stagione, ritengo che almeno uno tra allenatore e DS debbano andare via dopo Milano. Se, come si spera, si realizzassero due prestazioni accettabili, potrebbero restare per vedere cosa si recupera, mercato compreso, con la sosta, ma sempre con il limite del derby come ultima chance.
A meno di non vincerle tutte, TUTTE, da domenica al derby, compreso.
Purtroppo i segnali che arrivano dalla società non sono rassicuranti e le parole di Tare confermano che non hanno minimamente presente l'attuale situazione.
Odio perdere più di quanto ami vincere

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"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"