Autore Topic: Una gita sul Mont Ventoux  (Letto 6329 volte)

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ThomasDoll

Una gita sul Mont Ventoux
« : Martedì 18 Giugno 2013, 21:34:05 »
Il Mont Ventoux è ventoso come si dice. Arriva una gianna verso i cento all'ora come niente, che se non ti reggi voli. Mi ha strappato di mano lo sportello della macchina che per tenerlo mi sono fatto male. La salita più semplice è dal lato di Malucène, sono 1558 metri di dislivello su 21 km di strada che sembra quasi comoda e dolce ma quando arriva su strappa selvaggiamente. Scendo, faccio due foto mentre lui mi sballotta come un selvaggio. Compro un portachiavi con la maglia gialla e uno con la maglia a pois, poi ricalo. Per Carpentras. E la strada è molto peggio ed è quella che fa il Tour de France. A pochi metri dalla vetta incontro la stele dedicata alla memoria di Simpson, morto di fatica e di stricnina 42 anni fa, sotto una nevicata fuori stagione. C'è un gruppo di belgi che si fotografa sotto al monumento. Un sacco di borracce lasciate come omaggio. Prendo una foto e ridiscendo anch'io.


ThomasDoll

Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #1 : Mercoledì 19 Giugno 2013, 07:11:24 »
Inesattezze sparse: non fu per il freddo ma per il caldo, non fu per la stricnina ma per l'anfetamina, non fu 42 ma 46 anni fa. Era vero solo il Ventoux ;)

Offline fiDelio

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Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #2 : Mercoledì 19 Giugno 2013, 07:25:08 »
Inesattezze sparse: non fu per il freddo ma per il caldo, non fu per la stricnina ma per l'anfetamina, non fu 42 ma 46 anni fa. Era vero solo il Ventoux ;)

Sicuro?   :D
#Liberate I Laziali

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"Se un giorno dovessi fare un trapianto di cervello, vorrei quello di un giornalista sportivo. Perché so che non è mai stato usato"

Offline giamma

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Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #3 : Giovedì 20 Giugno 2013, 09:39:20 »
Sicuro?   :D
Si io l'ho sentito in diretta, seguivo il tour per radio, faceva un caldo mostruoso.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Offline chemist

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Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #4 : Giovedì 20 Giugno 2013, 15:42:26 »
Sei molto vicino ai mie figli Pancrazio! Io pero' non sono mai stato sul mont ventoux. Mi limito alla provenza lato a sud di carpentras..isle sur la sorgue, Fontaine de Vaucluse, Pernes le fontaine, Cavaillon,  Roussillon, Gordes etc etc...bello bello, scendo giu' l'ultimo weekend del mese.

ThomasDoll

Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #5 : Venerdì 21 Giugno 2013, 23:08:49 »
azz, se venivi qualche giorno prima ci beccavamo...
riparto domattina, appena digerita l andouillette di troyes che me sò magnato stasera

Offline benvolio

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Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #6 : Sabato 29 Giugno 2013, 12:34:54 »
Oggi parte la Grand Boucle n. 100. E' un evento programmato pieno stile grandeur.
pensate solo che la tappa finale sui Campi Elisi si svolgerà in notturna e che verrà allestita una tribuna speciale in cui saranno ospitati tutti i vincitori di tappa superstiti del Tour.
A questo punto chiederei, anzi implorerei Thomas Doll di bloccare tassativamente la sua agenda alla data di domenica 14 luglio, data peraltro ulteriormente degna e sicuramente non scelta a caso. Quel giorno il Tour porterà la carovana sul Monte Calvo dopo ben 242 chilometri. Mi piacerebbe organizzare, se ci riuscissimo, un commento in diretta con Pancrazio che ci descrive quel vento che ti strappa lo sportello della macchina di mano e che ricaccia indietro lo sforzo del ciclista. Così tanto per dire allontaneremmo comunque epo, cera, steroidi, e droghe varie. Perché lì è morto Simpson drogato ma di fatica, perché lì saliva Petrarca, perchè forse il ciclismo è intrinsecamente drogato: è una pretesa immane continuamente ricacciata in terra dal vento degli dei, quelli omerici sia ben inteso.

ThomasDoll

Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #7 : Sabato 29 Giugno 2013, 16:06:31 »
sarocci!

ThomasDoll

Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #8 : Sabato 29 Giugno 2013, 16:15:24 »
Guardavo il percorso, faranno la solita. A Malucène c'è la via dedicata al Petrarca, che fu, dice la leggenda, il primo a salire in cima a una montagna che per la gente era magica e spaventosa.

Offline AlenBoksic

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Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #9 : Sabato 29 Giugno 2013, 17:47:41 »
Mi iscrivo al 14luglio
 ;)

(certo la mancata presenza in carovana di Mura è un brutto colpo)
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Offline AlenBoksic

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Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #10 : Sabato 29 Giugno 2013, 19:22:51 »
Intanto prima tappa del Tour e primo clamoroso svarione dei cronisti RAI, su tutti Auro Bulbarelli, che a fine corsa parlano di Tour compromesso per Contador.
Personalmente ero certo la corsa fosse neutralizzata visto lo spagnolo procedeva di conserva con un paio di compagni di squadra e che non scorreva il cronometro sul video,
ma l'urlio con cui veniva diffusa la notizia mi aveva fatto nascere il dubbio,
infatti...
Ma possibile queste cose siano ignorate da gente che parla solo di ciclismo per tutto l'anno e, addirittura,s egue la corsa dal vivo?
Avessero un minimo di dignità dovrebbero tacere per il resto della corsa invece magari se la prenderanno pure con la giuria dall'alto della loro ignoranza
Voglio 11 Scaloni

Offline benvolio

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Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #11 : Venerdì 12 Luglio 2013, 17:38:04 »
n attesa della ascesa al Monte Ventoso, il Tour riattinge al suo mito con una tappa incredibile che doveva essere la più facile e scontata ed invece diventa un'esemplare dimostrazione del valore epico di questo sport. Nei lunghi rettilinei che solcano campi di grano il vento batte trasversale. Se sei baciato dagli dei, azzecchi sempre la posizione giusta nel ventaglio che guida la corsa e stai lì in testa o comunque nel fronte della corsa. Se invece qualche dea dispettosa ti butta il frammento di vetro sull'asfalto allora può accadere (Valverde) che tu fori. Ma, perbacco penserai baldanzoso, ho tanti compagni che mi riporteranno in gruppo in un battibaleno. E allora cominci col tuo trenino di sicura speranza e lì davanti a cento-centocinquanta metri vedi la coda del gruppo che, se non è subito sarà appena dopo, riacciufferai. Senonchè Eolo ti tira di traverso e voi siete solo in quattro, cinque e quelli davanti almeno una ventina a menare sui pedali. Allora accade che tu vedi quella coda lì a dieci secondi e allunghi la mano per afferrarla ma non la prendi una, due, tre, quattro volte sino a che il presagio ti si fa chiaro: sarai risucchiato dalla risacca in alto mare ed all'arrivo accuserai ben dieci minuti di ritardo.
Ma, ancor mito, stavolta di supponenza e contrappasso, c'è chi (Froome) in gruppo si mira e si rimira pensando alla sua forza che intimorisce gli avversari. Ma mirandosi troppo nello specchio si perde la posizione giusta e si indispettiscono gli dei dispettosi del Tour . E zac! Eolo ti manda un refolo dritto nei fianchi e improvisamente quegli avversari che hai trattato sino al giorno prima da nani si fanno baldanzosi e ti filano via sotto il naso mentre ti affanni col tuo rapportino frenetico ma inutile perchè quelli davanti hanno il vento in poppa e tu in faccia ed all'arrivo (Froome) perdi un minuto buono e domenica, appunto, in fondo ad un nastro interminabile di chilometri, il Monte Ventoso di nome, di fatto e, sopratutto, di mito, aspetta per sacrificare vittime fresche.
Ecco dov'è il mito del ciclismo, laddove proprio non te l'aspetti o dove proprio sai che sarà...

ThomasDoll

Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #12 : Venerdì 12 Luglio 2013, 19:24:13 »
ho mollato da qualche giorno, domenica seguirò

Offline AlenBoksic

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Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #13 : Sabato 13 Luglio 2013, 12:19:14 »
Avrei aspettato a dar per morto ilcontabile che ha ottime doti di classe, che nel ciclismo è la capacità di inventare la corsa, come dimostra la tappa di ieri.
Tour riaperto dunque, ma mi pare sbagliasse chi lo considerava chiuso dopo un assagggio di Pirenei e una minicrono, quando ancora deve arrivare la terza settimana condita da una massiccia dosi di Alpi.
Peccato sia uscito di scena Valverde, la cui presenza in classifica avrebbe aggiunto battaglia visto la possibilità della sua squadra di muovere altre pedine.

P.S.: Del commento RAI ad oggi si salva solo l'immarcescibile Zandegù.
La peggiore enfandezza ascoltata è stata l'ennesima rivisitazione del Giro 1987 in cui, per bocca dell'ospite Visentini, è stata annunciata la presenza di Moser...
 ::)
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ThomasDoll

Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #14 : Sabato 13 Luglio 2013, 18:40:21 »
un impegno che si anticipa mi farà probabilmente perdere la tappa di domani, I'm sorry. Magari per farmi perdonare faccio il riassunto di qualche passo del libro sul tour che ho comprato in Francia e sto leggendo, non senza fatica...

Offline benvolio

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Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #15 : Domenica 14 Luglio 2013, 13:53:30 »
"Oggi, spinto dal solo desiderio di vedere un luogo celebre per la sua altezza, sono salito sul più alto monte di questa regione, chiamato giustamente Ventoso. .... La mole del monte, infatti, tutta sassi, è assai scoscesa e quasi inaccessibile, ma ben disse il poeta che «l’ostinata fatica vince ogni cosa». Il giorno lungo, l’aria mite, l’entusiasmo, il vigore, l’agilità del corpo e tutto il resto ci favorivano nella salita; ci ostacolava soltanto la natura del luogo. In una valletta del monte incontrammo un vecchio pastore che tentò in mille modi di dissuaderci dal salire, raccontandoci che anche lui, cinquant’anni prima, preso dal nostro stesso entusiasmo giovanile, era salito fino sulla vetta, ma che non ne aveva riportato che delusione e fatica, il corpo e le vesti lacerati dai sassi e dai pruni, e che non aveva mai sentito dire che altri, prima o dopo di lui, avesse ripetuto il tentativo...."

Così Petrarca racconta la sua metaforica ascesa al Monte Ventoso che lo porta ad approfondire altezze ed abissi dell'animo umano e relativi destini.
Per i ciclisti il Monte Ventoso è anche detto Calvo...Anche loro lo affrontano baldanzosi per poi trovarsi a corto di ossigeno perchè si sale, non c'è più vegetazione e il vento aumenta la rarefazione d'ossigeno. Si va in acido e se l'organismo è stato soggetto alla stimolazione estrema si rischia come il povero Simpson



Ma anche Eddy Merckx detto il cannibale che voleva sempre divorare gli avversari ebbe sul Monte Calvo la sua crisi di ossigeno in fondo ad una delle sue memorabili imprese. Era l'anno 1970, uno dei suoi mitici Tour stravinti, e finì con la mascherina d'ossigeno in facci dopo aver lottato strenuamente contro il caldo afoso e torrido.



Per vedere quanto gli dei del Toura amino invece l'umile ascesa fatta di slancio e devozione guardate Eros Poli nel 1994 arrancare sulla salita in modo umano troppo umano sì da commuovere le divinità e riuscire a mentenre giù in fondo a Carpentras un esile vantaggio.



Ascendere con umiltà e sagacia, senza offendere gli dei e senza bruciare ossigeno per non andare in acido.
Vediamo oggi il mulinante Froome e il saltellante Contador quale scelta faranno e chi emulerà il nobile Petrarca per trarre una lezione benefica dalla salita, dall'epopea del Tour.

Offline benvolio

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Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #16 : Domenica 14 Luglio 2013, 16:21:23 »
In questo momento, come già visto in un  passato fasullo, Froome sta offendendo gli dei del ciclismo. Sta andando a più di cento pedalate al minuto su una salita di ventuno chilometri e in ambiente rarefatto d'ossigeno. Speriamo sia solo frutto di farina del suo sacco, perché è difficile che lo sia, difficile davvero. Gli altri sembrano bimbi alle prime armi. E queste differenze di valori lasciano perplessi. Impressionante come vortica i pedali e impressionante il paesaggio calcinato intorno.

Boks XV

Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #17 : Domenica 14 Luglio 2013, 16:35:34 »
quanto dovremo attendere per vedere una riga bianca nell'albo d'oro del Tour, alla voce 2013?
questo oggi andava in moto, non scherziamo su.

Offline benvolio

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Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #18 : Domenica 14 Luglio 2013, 16:36:43 »
Froome annienta il Tour, Contador mostra il lato umano del campione che fu (o che apparve). Il Monte Calvo dispensa interrogativi ed anche questo fa parte del mito. Un britannico vince dove un britannico peri'. Ma non vince con la sofferenza, vince con la protervia di un dio greco. Agli umani restano dubbi e sofferenza.

Offline AlenBoksic

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Re:Una gita sul Mont Ventoux
« Risposta #19 : Lunedì 15 Luglio 2013, 08:12:24 »
Ho chiuso la tv disgustato a 5 km dall'arrivo: vedere uno che va in salita come se fosse in discesa è troppo.
Mi ha ricordato un Amstel - credo del 1996 - in cui Riis forò e da solo rientrò sul gruppetto dei 6/7 fuggitivi che nel frattempo si dava il cambio regolare, superandoli sull'altro lato della strada...
Poi stamani ho letto che il precedente record di ascensione, realizzato dal tessano, è stato frantumato di quasi 1' e ho avuto la conferma di quello che avevo già visto: un doping che per essere certificato non necessita neanche della prova di laboratorio, basta quella visiva.
Voglio 11 Scaloni