Il Latina in serie B

[zorba]

http://www.corrieredellosport.it/lega_pro_serie_d/2013/06/16-325243/Latina+nella+leggenda%3A+Pisa+ko,+%C3%A8+Serie+B

 

Personalmente sono contento (non fosse altro perché è la terra d'origine di mio padre).

http://www.uslatinacalcio.it/

[Brocchi 63]

La caduta degli dei: Pisa e Lecce sconfitte ai play off di Lega Pro Carpi e Latina in B.
Venezia in Lega Pro  (e questo mi fà particolarmente piacere)

[zorba]

Mi viene in mente solo ora: possibilità di far in modo che alcuni dei giovani più interessanti della nostra Primavera, possano fare esperienza in questa squadra neo promossa in B?

Esistono relazioni tra la Lazio e il Latina, a livello societario?!?

Sinceramente non conosco i componenti della dirigenza della squadra nerazzurra....

[malacarne]

Dopo il Trapani ecco quindi un'altra esordiente nella serie cadetta (non so il Carpi)

Dopo la Serie B conquistata dal Frosinone nel 2006 questa è un altro risultato storico del calcio extra-capitolino della nostra regione.

I ciociari sono riusciti a farsi cinque stagioni di fila in serie B, praticando anche un buon calcio tanto e non sono state poche le squadre più quotate che hanno lasciato le penne al Matusa.
Vediamo se i pontini sapranno fare altrettanto.

Tra Frosinone e Latina c'è una rivalità molto sentita ed io, essendo di origine ciociara, parteggio naturalmente per i gialloblu... ma alla fine anche questo risultato dei neroazzurri latinensi mi fa piacere.

Sarebbe bello un giorno avere tre squadre del Lazio in serie A.
Anzi, che cazzo dico... sarebbe bello averne due.
Chi ha da intendere intenda 

[Andre]

Esordio in B anche per il Carpi, con canizza indecorosa degli ultra leccesi

[fiDelio]

Gianni Petrucci ha fatto il miracolo.....

[Pomata]

Roma-Latina er derby se avvicina

[Er Matador]

Dopo il Trapani ecco quindi un'altra esordiente nella serie cadetta (non so il Carpi)

Dopo la Serie B conquistata dal Frosinone nel 2006 questa è un altro risultato storico del calcio extra-capitolino della nostra regione.

I ciociari sono riusciti a farsi cinque stagioni di fila in serie B, praticando anche un buon calcio tanto e non sono state poche le squadre più quotate che hanno lasciato le penne al Matusa.
Vediamo se i pontini sapranno fare altrettanto.

Tra Frosinone e Latina c'è una rivalità molto sentita ed io, essendo di origine ciociara, parteggio naturalmente per i gialloblu... ma alla fine anche questo risultato dei neroazzurri latinensi mi fa piacere.

Sarebbe bello un giorno avere tre squadre del Lazio in serie A.
Anzi, che cazzo dico... sarebbe bello averne due.
Chi ha da intendere intenda 

Confermo lo status di debuttante in B anche per il Carpi, come confermo la rivalità fra i due capoluoghi del basso Lazio: le scritte celebrative sulle magliette contemplavano anche un "io non sono ciociaro".
Più fine, se non altro, del "pontino bastardo" sfoggiato sulla t-shirt dal portiere del Frosinone Zappino - fra l'altro di origine brasiliana, tanto per dare un tocco di cattivo gusto senza frontiere - dopo l'ultimo derby vinto.
Fra parentesi, ci sarebbe parecchio da indagare su queste ruggini e sulle loro origini, data la particolarissima storia recente di Latina e della sua popolazione.
Sempre a proposito di quest'ultima, la città si toglie di dosso un primato poco invidiabile: insieme a Sassari, era il centro più popoloso a non aver mai raggiunto neppure la serie cadetta. Fino a ieri, appunto.
Passando al calcio vero e proprio, la promozione in B dei nerazzurri premia soprattutto la loro regolarità.
Squadra mai troppo brillante, neanche ai tempi del provvisorio primato in classifica durante la gestione Pecchia, ma arroccata attorno a una coppia centrale assai tosta per colpire con buona varietà di soluzioni offensive non appena se ne presenta l'occasione.
Il Latina non era certo più forte del Perugia e neppure della Nocerina, subita per larghi tratti in semifinale.
Ma ha retto meglio delle altre il lavoro durante la sosta successiva alla regular season, insidiosissimo sul piano atletico e psicologico, continuando a macinare calcio anche prima del gol di Barraco - sempre contro i campani nel turno precedente - e dopo quello di Barberis che al "Francioni" aveva consentito al Pisa di passare avanti.
Altri si sarebbero scoperti in maniera frettolosa e scriteriata o avrebbero perso la testa, mentre i pontini sono rimasti in partita senza troppi sbandamenti: merito a Sanderra per aver plasmato una forza mentale da categoria superiore.

Sull'altro campo, il Lecce completa l'impresa della mancata promozione - a dispetto di un organico da serie A - dopo l'esonero di Lerda, il sorpasso subito dal Trapani, l'andata da brivido sul terreno dell'Entella, la svogliata sconfitta di Carpi.
Vincitore assoluto Brini, profeta di un calcio esteticamente discutibilissimo ma implacabile in materia di risultati.
Gli emiliani giocano meglio rispetto alle varie Ancona e Ternana, rispettivamente promossa e salvata dall'ex portiere dell'Udinese ottenendo il 110% dall'organico a disposizione.
In più incidono le mosse del tecnico: trionfatore nella partita di scacchi tra le panchine, ridisegnando in corsa la squadra con un tridente anomalo per le abitudini del gruppo e indovinando l'ingresso di Kabiné, history-man della formazione modenese con quella punizione infilata in una barriera distratta.
Dato a Cesare quel che è di Cesare, rimane la sensazione netta che in Salento qualcuno - per usare un eufemismo - non abbia dato il massimo nella corsa alla promozione in B.
Si spiega così, forse, la reazione inconsulta di un ambiente che aveva digerito senza comportamenti sopra le righe due retrocessioni mortificanti - quella degli 11 punti in A con Gaucho Toffoli, record tristemente imbattuto, e la successiva agonia nella serie cadetta, col trio Spinosi-Reja-Lenzi ad alternarsi in panchina e un terrificante 1-7 casalingo al cospetto del Palermo, cinquina di Sasà Campilongo - ma non si è saputo trattenere dopo l'amarezza odierna.
Senza voler legittimare atti di violenza, diventa difficile condannare con fermezza un'intera tifoseria se, come i sospetti lasciano intendere, è stata presa letteralmente in giro.

[Brocchi 63]

Nulla da dire sulla perfetta disamina di Er Matador.
L'unico dubbio resta sul fatto che il gol di Barraco contro i molossi è scaturito da una papera di De Lucia che è andato a mano aperta su un tiro da fuori per nulla irresistibile.
Se non ci fosse stata quella papera, chissà come sarebbe girato l'andamento dei play off.

[Giglic]

E' almeno il "terzo" Latina che vedo.

Il primo è fallito nel 1996, ed è quello che seguivo da ragazzino. Un sesto posto in serie C (credo, ma sto andando a memoria, che fosse l'ultimo anno di "Serie C", prima della C/1 e C/2) è stato il miglior risultato. L'anno dopo, dopo aver svenduto tutti i suoi gioielli (parliamo di Carnevale, Policano, e qualche anno prima Altobelli) fece un girone di andata magnifico terminando secondo, ed un girone di ritorno dove è... retrocesso. Ricordo i calciatori che erano a pensione nel mio palazzo. Calcio di altri tempi.

Adesso (mi sono trasferito a Roma nel 1986) la situazione è molto diversa. Dopo l'ennesimo fallimento, la società è ripartita dall'Eccellenza, per poi approdare prima in D, promossa, ed i C/2 (O lega Pro seconda divisione, non ricordo), ripescata. Poi due promozioni, quest'ultima storica.

E' un buon concentrato di ragazzi giovani di primavere varie (il Milan mi sembra la faccia da padrone) e gente di esperienza (Cottafava, ad esempio). Ora, tutto sta a vedere se in B ci vogliono rimanere o no. Il Sindaco che fa il giro di campo per la promozione mi da l'idea di una struttura societaria ancora troppo ambigua.

La tifoseria (all'epoca mia gestita dal FdG, e da quello che mi dicono praticamente anche adesso) non è mai stata particolarmente violenta (al massimo qualche "presente" fuori luogo, ma abbamo visto ben altro soprattutto in serie C), se non per la rivalità col Frosinone (ma giuro che menavano più loro quando noi si andava li).

La partita di ieri ha dimostrato come per il secondo anno consecutivo la squadra fosse ben organizzata (Tranne il "tentativo" Pecchia)

Detto questo, il mio sogno è il derby con l'altra squadra di Roma Sud.

[aquilafelyx]

Nulla da dire sulla perfetta disamina di Er Matador.
L'unico dubbio resta sul fatto che il gol di Barraco contro i molossi è scaturito da una papera di De Lucia che è andato a mano aperta su un tiro da fuori per nulla irresistibile.
Se non ci fosse stata quella papera, chissà come sarebbe girato l'andamento dei play off.

Un pizzico di fortuna è indispensabile, anche ieri la svolta c'è stata con il gol di Jefferson nell'extratime del I tempo, ricominciare la partita da 0-1 forse avrebbe portato allo stesso risultato di Lecce dove la tensione s'e tramutata in scoramento col trascorrere dei minuti.

[Giglic]

Un pizzico di fortuna è indispensabile, anche ieri la svolta c'è stata con il gol di Jefferson nell'extratime del I tempo, ricominciare la partita da 0-1 forse avrebbe portato allo stesso risultato di Lecce dove la tensione s'e tramutata in scoramento col trascorrere dei minuti.

Si, ma il gol è di pregevole fattura (colpo di testa in torsione dal dischetto del rigore su cross dalla tre quarti). Non parlerei di fortuna (il Latina stava spingendo forte), quanto di cattiveria. All'intervallo, il presidente del Pisa parlava già di 75 minuti di sofferenza (dando per scontato che nel II tempo non avrebbero segnato)

[Holly]

ah, vedo che non solo io so' stata la poveraccia che, in assenza della nostra Amata, ieri pomeriggio si è accampata davanti a Rai Sport 1 per elemosinare un po' di emozioni sul prato verde 

avete visto cosa è successo alla fine della partita di Lecce? i poveri steward da soli contro i prodi tifosi scazzottatori muniti di fazzoletto in faccia    possibile non ci fosse un servizio d'ordine come si deve? eppure era una partita importante e "a rischio".... qualcuno sa se il povero Facco s'è salvato o è stato anch'egli coinvolto nei tafferugli? 

[aquilafelyx]

(colpo di testa in torsione dal dischetto del rigore su cross dalla tre quarti).

Non era un cross dalla fascia, piuttosto un lancione in area dal centrocampo di solito preda dei difensori, per questo ho parlato di "un pizzico di fortuna" .

[Er Matador]

Non era un cross dalla fascia, piuttosto un lancione in area dal centrocampo di solito preda dei difensori, per questo ho parlato di "un pizzico di fortuna" .

Confermo la dinamica dell'azione, ma proprio per questo non parlerei di fortuna: casomai di dabbenaggine dei difensori pisani, che hanno consentito a Jefferson di colpire da fermo senza neppure doversi liberare dalla marcatura.
Un po' mi ha ricordato il provvisorio 3-2 di De Rossi nel derby chiuso dalla "fuga per la vittoria" di Kolarov, con la differenza che il brasiliano del Latina ci ha messo qualcosa in più nella pregevole conclusione di testa.
Il vero gol decisivo, più del rigore di Cejas, per come ha cambiato l'inerzia psicologica della partita rispetto all'ipotesi di un primo tempo chiuso sullo 0-1

All'intervallo, il presidente del Pisa parlava già di 75 minuti di sofferenza (dando per scontato che nel II tempo non avrebbero segnato)

A proposito: sul primo penalty, l'espulsione del portiere toscano Sepe non è forse eccessiva? Agodirin sembra essersi allungato il pallone, che si avvicina alla linea di fondo, mentre un paio di difensori recuperano al centro rendendo meno facile un'eventuale conclusione.
Nulla da eccepire sul rigore, ma la chiara occasione da gol dove sarebbe?
E il dettaglio non è banale, perché il rosso a cambi esauriti ha lasciato gli uomini di Dino Pagliari non solo in dieci - situazione che i toscani soffrono maledettamente, vedi la semifinale di ritorno a Perugia dopo l'espulsione di Giacomo Tulli -, ma anche senza un estremo difensore di ruolo.
Arbitro decisivo? Fino a un certo punto, se si pensa che ai pontini è stato negato nella ripresa un tiro dagli undici metri per fallo su Jefferson.
Il replay evidenzia come la palla cambi direzione, ed è forse questo ad aver ingannato l'arbitro: ma a spostarla col piede è l'attaccante, mentre viene centrato in pieno dall'entrata dell'avversario.

[Brocchi 63]

qualcuno sa se il povero Facco s'è salvato o è stato anch'egli coinvolto nei tafferugli? 

Facco, con una panzata li avrebbe rimessi tutti sui seggiolini  .
Tornando seri c'è da dire che il cronista parlava della proverbiale sportività del pubblico leccese, dimenticandosi forse di quando, ai giochi del Mediterraneo, il barese Ventola venne preso a cintate in mezzo al campo durante una partita dei giochi stessi

[Giglic]

Confermo la dinamica dell'azione, ma proprio per questo non parlerei di fortuna: casomai di dabbenaggine dei difensori pisani, che hanno consentito a Jefferson di colpire da fermo senza neppure doversi liberare dalla marcatura.
Un po' mi ha ricordato il provvisorio 3-2 di De Rossi nel derby chiuso dalla "fuga per la vittoria" di Kolarov, con la differenza che il brasiliano del Latina ci ha messo qualcosa in più nella pregevole conclusione di testa.
Il vero gol decisivo, più del rigore di Cejas, per come ha cambiato l'inerzia psicologica della partita rispetto all'ipotesi di un primo tempo chiuso sullo 0-1

A proposito: sul primo penalty, l'espulsione del portiere toscano Sepe non è forse eccessiva? Agodirin sembra essersi allungato il pallone, che si avvicina alla linea di fondo, mentre un paio di difensori recuperano al centro rendendo meno facile un'eventuale conclusione.
Nulla da eccepire sul rigore, ma la chiara occasione da gol dove sarebbe?
E il dettaglio non è banale, perché il rosso a cambi esauriti ha lasciato gli uomini di Dino Pagliari non solo in dieci - situazione che i toscani soffrono maledettamente, vedi la semifinale di ritorno a Perugia dopo l'espulsione di Giacomo Tulli -, ma anche senza un estremo difensore di ruolo.
Arbitro decisivo? Fino a un certo punto, se si pensa che ai pontini è stato negato nella ripresa un tiro dagli undici metri per fallo su Jefferson.
Il replay evidenzia come la palla cambi direzione, ed è forse questo ad aver ingannato l'arbitro: ma a spostarla col piede è l'attaccante, mentre viene centrato in pieno dall'entrata dell'avversario.

Un cross dalla tre quarti lo si può anche chiamare "lancione", se si vuole. Jefferson mi ha ricordato un gol che noi laziali dovremmo ricordare bene... E' stato bravo lui a prendere il tempo, altro che dabbenaggine...
L'arbitro non è stato decisivo, ma inadeguato. Il Latina nel primo tempo è stato a mio modo di vedere penalizzato notevolmente da alcune decisioni. L'espulsione non c'era, è vero, ed è un'altra dimostrazione di come l'arbitro non fosse all'altezza.

Il pubblico leccese ha applaudito il Carpi a scena aperta. Il macello secondo me è successo perchè si sono sentiti (a mio modo di vedere abbastanza giustamente) presi in giro. Non bastano Bogliacino Giacomazzi o Chevanton per andare in B se non c'è la "cattiveria". Quelli sono campionati diversi dalla serie A...

[malacarne]

Minchia che fallaccio che ha fatto il difensore del Pisa sul secondo rigore per il Latina 

[Brocchi 63]

A fare da contrappasso rispetto alla violenza salentina c'è stata la sportività del popolo pisano, accorso in massa a Pontinia, dove non si sono rilevati incidenti nè all'andata nè al ritorno. Nonostante le vecchie rivalità, con la vecchia curva nord, di tutt'altra pasta comportamentale rispetto ai dirimpettai livornesi; ed un pò mi dispiace anche per il barbuto e zazzeruto Pagliari (tra l'altro in due fratelli nessuno ha centrato la promozione; l'altro era il trainer del Chieti).

Al contrario non mi è piaciuto per niente l'atteggiamento di alcuni tifosi pontini; facce imbruttite ed offese ai giocatori del Pisa che si stavano riscaldando.

[Giglic]

Vabbè, dai, il reato di faccia non c'è :-)

(Pontinia?)