La cosa piu brutta di questa partita non e' il risultato quanto la pochezza di fosforo, nessuna idea di come rompere le due linne difensive di Juric.
Non puo essere che una squaqdra che si ritiene grande senza due giocatori faccia queste figure barbine.
Laszari che cosa corre a fare se poi il cross lo tira addosso all'avversario? Sabato ha crossato anche senzaalcun laziale in area.
Se insisti, dopo aver visto che pressing alto facevano, a giocare con il portiere prima o poi l'errore arriva.
Inzaghi ha colpe per questa sconfitta, e pure tante molte piu di Radu.
Jim, sai che sto' dando delle responsabilita' anche ad Inzaghi sul turnover e sul fatto di preferire un giocatore come Parolo fuori ruolo piuttosto che schierarsi con un altro modulo.
Magari non sei d' accordo con queste due cose pero' e' una mia idea dopo un' attenta analisi (forse sbagliata, chissa' non sono un tecnico).
In questi giorni sto' suddividendo le responsabilita' degli errori fin qui' commessi in campionato (ed anche nell' ultima partita contro il Bruges nel secondo tempo perche' ragiono sullo sviluppo del gioco piu' che sul risultato in quanto credo che giocando bene a lungo andare i risultati arrivino).
Ma non nel Covid: e questo e' un paradosso ma e' cosi (poi lo approfondiro' sul finale del post).
Ho dato anche alcune responsabilita' alla societa' perche' sul mercato Inzaghi aveva chiesto il titolare di Radu che doveva avere in realta' le caratteristiche di Quissanga, e che quindi era capace di giocare sia come titolare di sinistra al posto di Radu che anche come difensore di destra (sappiamo che L.Felipe sta' spesso male!).
Quindi anche la societa' che ha fatto bene in generale sul mercato (secondo me), non ha preso il tassello fondamentale in difesa per Inzaghi.
Ma a quel punto Inzaghi poteva tenersi Bastos invece che tenere in lista un centrocampista in piu' (visto che giochiamo a 3 e almeno 6 difensori giocando ogni 3 giorni, servono).
In questa analisi non ho trascurato la mentalita' di alcuni giocatori che dentro e fuori dal campo (ma anche fuori dal campo parlando della Lazio in circostanze non adatte), hanno dimostrato con la qualificazione Champions di essersi un po' montati la testa per cui noto che ci si aiuta di meno in campo tra giocatori (al di la' della stanchezza fisica).
Almeno in campionato hanno sbagliato e commesso errori (chi piu' chi meno), tutti perche' alla fine si vince e si perde di squadra.
Visto che per me in questo momento Inzaghi e' tra i piu' penalizzati giocando ogni 3 giorni perche' non puo' allenare e preparare le partite come sa' fare lui (cioe' meglio di tutti gli altri allenatori di serie, A attuali), vorrei spezzare una lancia a suo favore perche' dal punto di vista strettamente tattico legato all' organizzazione di gioco secondo me e' il migliore e al momento non registro errori da parte sua.
Paradossalmente registro errori nel voler applicare ad ogni costo il suo credo calcistico e nel non fare la cosa piu' semplice in questo periodo particolare, ovvero calarsi nel ruolo di selezionatore facendo turnover e ruotando la rosa adattando anche moduli e schemi diversi.
Per un allenatore che basa la sua mentalita' sull' allenamento, sul suo credo calcistico e quindi sulla sua filosofia di gioco e sul puntare in linea di massima su un blocco squadra (CHE QUANDO SI GIOCAVA OGNI 7 GIORNI NEI PERIODI DI NORMALITA' PRE-COVID HA DIMOSTRATO LA SUA EFFICACIA), deve esser dura buttare tutto questo lavoro all' aria per trasformarsi in un semplice selezionatore.
In questo periodo-Covid in pratica gli allenatori meno dotati tatticamente ma che fanno le cose semplici un po' come i selezionatori delle nazionali, rischiano di ottenere maggiori risultati perche' l' integralismo, il lavoro e le conoscenze calcistiche non ti premiano quando giochi ogni 3 giorni (proprio perche' non si ha il tempo per applicare le idee provandole in allenamento).
Rimane (togliendo la parte tattica), la parte gestionale: essendo integralisti se non si ha come idea di base quella di ruotare la rosa e di cambiare a volte anche il modulo per non mettere i giocatori fuori ruolo nel periodo Covid si' va' in difficolta' e si rischia di spompare i calciatori piu' forti o, comunque titolari.
Il paradosso del Covid e' che un minestraro puo' far meglio rispetto ad un grande allenatore che studia e porta la squadra a livelli altissimi giocando nel pre-Covid il piu' bel calcio verticale d' Italia.
Simone, purtroppo deve adeguarsi e deve accettare il fatto di non poter piu' allenare puntando solo sul suo gioco ma deve adeguarsi, variare anche modo di giocare, ruotare i giocatori, insomma deve abbassarsi (perche' per me far cio' significa abbassarsi come allenatore in quanto si tradisce la propria filosofia di gioco).
Amo tutto quello che fa' Inzaghi che si aggiorna,studia e crede appunto nella sua filosofia ma giocando ogni 3 giorni tutto questo non si puo' fare.
Nessuno sa' sfruttare in questo momento in Italia gli schemi in verticale come lo sa' fare Inzaghi: parlo di schemi non del momento specifico perche' Inzaghi non puo' piu' lavorare su quegli schemi perche' non ha il tempo per farlo a causa delle partite ravvicinate (ed e' questo il punto).
Si, e' vero gli schemi ormai i giocatori li hanno memorizzati ma a far la differenza e' la ripetitivita' dei movimenti in allenamento cje ti portano poi in partita ad applicarli con la velocita' di pensieroche abbinata ad una buona freschezza e forma fisica ti da' quella brillantezza di cui non godiamo da parecchio.
E quando la Lazio e' brillanre spacca di brutto: ed e' li' che sì vede la mano di Simone e il suo gioco!
Viceversa quando non si puo' avere brillantezza, per scarsa freschezza fisica, pochi allenamenti, e testa confusa a causa degli impegni ravvicinati questo tipo di gioco puo' essere controproducente ed e' avvantaggiato chi non e' poi cosi' organizzato (parlo di schemi offensivi!).
La Lazio ad esempio ha problemi difensivi nei singoli non nell' organizzazione.
Ma non dipende SOLO dalle lacune di alcuni singoli difensore ma anche dalla stanchezza, la testa appannata a causa del logorio fisico dovuto ai tanti impegni.
Per questo serve ruotare i giocatori e rinunciare anche al nostro gioco spettacolare e tanto studiato dal mister (se necessario).
Faccio un paragone tra Eriksson e Inzaghi...
Come sai Jim e' esistito il primo Eriksson: quello integralista (a parte la squadra che allenava era il mio Eriksson preferito perche' era il piu' bello da vedere!).
Poi c'e' stato un Eriksson di mezzo: quello alla Samp che era una via di mezzo tra il primo Eriksson integralista e l' ultimo Eriksson del periodo Laziale per niente integralista.
Era bello da vedere ma era anche il piu' maturo: magari un po' meno spettacolare del primo ma molto piu' efficace.
L' Eriksson della Samp aveva i suoi schemi offensivi e le sue rigidita' integraliste nella gestione ma allo stesso tempo rispetto al primo Eriksson lasciava una parte anche alla fantasia dei giocatori d' attacco (a Mancini faceva fare cio' che voleva e credo che inizio' a cambiare mentalita' proprio grazie a Mancini e all' innamoramento calcistico verso questo giocatore).
Alla Samp aveva anche Veron e Mihajlovic: mezza spina dorsale della futura Lazio!
Infine, c'e' stato l' ultimo Eriksson ormai lontano dal primo integralista ed aperto a qualsiasi modulo che appunto adattava il modulo ai giocatori: il modulo di Eriksson fu' la chiave dello Scudetto oltre alla gestione del gruppo e alla parte psicologica perche' Eriksson si invento' un modulo non esistente che teoricamente era pure sbagliato.
Era un incrocio tra un 4/5/1 e un 4/4/2 ma non era nessuna delle due cose perche' si invento' un modulo asimmetrico.
Sposto' il baricentro della squadra per adattarlo alle caratteristiche dei giocatori: questa cosa non viene molto ricordata ma fu' una chiave tattica e un modo di giocare mai visto prima.
Non esistevano squadre asimmetriche: di solito cio' e' un errore.
Ma Eriksson aveva capito che da quell' imperfezione tattica poteva ricavare il meglio nel posizionamento dei singoli.
Nedved non rendeva tantissimo largo a sinistra memtre Boksic rendeva piu' largo a sinistra (dove poteva allargare e devastare le difese), che come punta o, seconda punta cosi' fece un rombo asimmetrico in questo modo...
Almeyda
Veron
P.Nedved
S. Conceicao
Boksic
Salas
I giocatori (in partenza), occupavano queste posizioni del campo.
Vedete che e' un modulo asimmetrico?
Veron ed Almeyda sembravano giocare in linea,ma non giocavano in linea: erano leggermente spostati cosi' come Nedved che era leggermente accentrato.
Un rombo storto in cui Almeyda non era il centrale ma giocava nel centro destra comunque come centrocampista piu' arretrato.
Ppi c'erano tutti gli schemi e va' bene: ma un modulo cosi' solo Eriksson poteva inventarselo.
Era un ibrido tra 4/5/1 e 4/4/2.
Teoricamente sarebbe un errore perche' in.questo modo sbilanci la squadra da un lato: ma in pratica risulto' geniale.
Ecco perche' ancora oggi rispetto a quella Lazio (se si va' a leggere alcune cronache), alcuni dicono che Eriksson giocava con un 4/5/1 ed altri dicono che invece, giocava con un 4/4/2.
In realta' lui giocava con un 4/4/2 asimmetrico, storto: per cui non era veramente un 4/4/2 ma neanche poteva essere un 4/5/1.
Era un modulo esattamemte nel mezzo dei due che Eriksson aveva cucito proprio per quella Lazio adattando il modulo su misura ai nostri fuoriclasse!
Cosi' come Inzaghi ha costruito la Lazio: la Lazio e' asimmetrica pur giocando a 3 anche se rispetto alla Lazio di Eriksson l' asimmetria e' impiegata negli schemi quindi e' una cosa e' assai piu' parziale e meno evidente rispetto ad Eriksson che giocava con proprio un modulo asimmetrico.
Inzaghi ha preso dal suo maestro: c'e' poco da dire.
Chi e' che in serie, A giocherebbe con Milinkovic e L.Alberto a centrocampo piu' due punte nel 3/5/2?
Inzaghi?
E chi e' che in serie, A avrebbe giocato con Milinkovic e L.Alberto a centrocampo piu' due punte nel 3/5/2?
Eriksson!
Ma purtroppo tornando allo stretto attuale il fatto di giocare ogni 3 giorni impone di rinunciare allo splendore delle idee tattiche di mister Inzaghi a favore di una normalita' quasi da selezionatore di nazionale.
Al momento il mister vorrebbe ancora applicare il suo gioco ma giocando ogni 3 giorni deve capire che e' improponibile: cosi' facendo finiremo per farci male spolpando la squadra e rischiando anche infortuni.
Inzaghi e il suo gioco o, la sua filosofia calcistica ci avevano portato all' apice durante il pre-Covid quando si poteva giocare in linea di massima ogni 7 giorni: ora, che si gioca ogni 3 giorni in questa' anormalita' il suo gioco, il suo credo la sua gestione e le sue idee sono inapplicabili.
Non ha proprio il tempo per portarle avanti, rischia troppi infortuni e fa' girare pochissino la rosa.
Possiamo giocare alla vecchia maniera solo in determinate (poche partite), ma per tutto il resto dobbiamo adattarci, cambiare, preservare, giocare piu' semplice.
Sarebbe come dire ad un pittore di fare un quadro senza usare tutti i colori per poter riempire l' intero spazio in quanto i tubetti sono quasi finiti: immagino che per Inzaghi debba essere un po' lo stesso procedimento mentale.
Ma se vogliamo arrivare a fine stagione...