Autore Topic: Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia  (Letto 6773 volte)

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Brocchi 63

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #20 : Venerdì 14 Giugno 2013, 09:10:21 »
Condivido in pieno le tue perplessità. Per la mia esperienza di lavoro, ti posso dire che, almeno fino al 90, bastava un semplice colloquio in prefettura per riuscire ad entrare come guardia giurata. Ho conosciuto persone che a malapena arrivavano alla quinta elementare e gli si dava un'arma in mano. Arma che, sempre per esperienza diretta stava per essere usata in un residence del comune di Milano almeno due volte: una prima per una partita di poker, una seconda durante la finale di Coppa Italia Samp-Napoli 4-0.

Chiaro che, se le regole d'ingaggio sono le stesse, bisogna rivederle alla radice. Quanto alle forze dell'ordine, nonostante la Scuola, il corso e via dicendo, qualche testa calda la trovi anche in un microcosmo come quello dove lavoro io. Saranno pochi, ma ci sono. E parlo sempre di esperienza diretta.

Capisco il comodo tiro al piccione e mi scuso per l'ignoranza, ma il porto d'armi è rilasciato da sindaci o presidenti di regione?

Prefetto, per l'appunto.

Offline AlenBoksic

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Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #21 : Venerdì 14 Giugno 2013, 09:39:01 »
Condivido in pieno le tue perplessità. Per la mia esperienza di lavoro, ti posso dire che, almeno fino al 90, bastava un semplice colloquio in prefettura per riuscire ad entrare come guardia giurata.

Adesso guardano anche il casellario giudiziario della guardia richiedente e gli fanno pure le analisi per eventuale uso di alcol o droghe,
almjeno così successe ad un mkio amico 5/6 anni addietro.
Se il tutto fosse sotto l'egida della prefettura o della questura però non ricordo.
Cmq ci son troppe armi in giro, e chiaramente finiscono con l'esser usate.
Voglio 11 Scaloni

CP 4.0

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #22 : Venerdì 14 Giugno 2013, 09:58:14 »
Capisco il comodo tiro al piccione e mi scuso per l'ignoranza, ma il porto d'armi è rilasciato da sindaci o presidenti di regione?
Prefetto, per l'appunto.

quindi il problema del mio intervento sarebbe il tiro al piccione al sindaco o al presidente della regione?

sono loro che hanno rilasciato dichiarazioni sulla vicenda, fosse stato l'assessore allo sport o il ministro dell'acqua potabile, avrei riportato le loro dischiarazioni.

ma tant'e', a ognuno il suo quito da proteggere credo.

Condivido in pieno le tue perplessità. Per la mia esperienza di lavoro, ti posso dire che, almeno fino al 90, bastava un semplice colloquio in prefettura per riuscire ad entrare come guardia giurata. Ho conosciuto persone che a malapena arrivavano alla quinta elementare e gli si dava un'arma in mano. Arma che, sempre per esperienza diretta stava per essere usata in un residence del comune di Milano almeno due volte: una prima per una partita di poker, una seconda durante la finale di Coppa Italia Samp-Napoli 4-0.

Chiaro che, se le regole d'ingaggio sono le stesse, bisogna rivederle alla radice. Quanto alle forze dell'ordine, nonostante la Scuola, il corso e via dicendo, qualche testa calda la trovi anche in un microcosmo come quello dove lavoro io. Saranno pochi, ma ci sono. E parlo sempre di esperienza diretta.
...

in grassetto il punto che provavo a fare, senza dover per forza tirar fuori l'armamentario delle mezze stagioni (aka luoghi comuni), e comunque era una personale perplessita', ma forse manco dall'Italia e da Roma da troppo tempo ormai.

per fortuna dico io. a questo punto.

quante alle teste calde del tipo Spaccarotella, credo sia un conto, un colpo alla nuca un altro. cosi come le armi ai bambini della quinta elementare, un po' come in Africa.

a me son cose che sollevano questioni, ma appunto forse manco troppo dall'Italia o da certe realta' sono sempre sto, e riuscito a stare fuori abbastanza da non considerarle la normalita'.

ps; nessun astio, sono sbalordimento.

Giglic

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #23 : Venerdì 14 Giugno 2013, 10:09:21 »
sono loro che hanno rilasciato dichiarazioni sulla vicenda

Credo le abbiano rilasciate in parecchi, Cippi. Puntare il dito su quelle due è "strano" (anche qui senza astio, ripeto: tanto più che io il buon Marino manco l'ho votato)

È troppo aspettarsi che il sindaco e il presidente della regione, o una qualsiesi persona a caso, si ponga il dubbio che non ci sia qualche problema nell'iter che ha permesso a tale 'giustiziere' di ottenere legalmente un'arma e che la cosa possa ripetersi, o possa essersi ripetuta, per cui il 'giustiziere' in questione magari non sarà la regola ma neanche è un eccezione?


Tu, però, non hai commentato le dichiarazioni, ma hai detto "si pongano il dubbio". Delle due l'una: o "si sono posti il dubbio" pubblicamente con una dichiarazione (che io non ho letto, mi scuso per l'ignoranza, ma non sto appresso a tutto quello che cianciano gli uffici stampa di questi signori), o si sono stati zitti (ed allora magari la domanda poteva esser "E il sindaco o il presidente della regione non dicono nulla a riguardo?") o hanno rilasciato una dichiarazione a pene di segugio (cosa questa probabilissima, ma credo siano in ottima compagnia).

La tragedia che c'è stata a San basilio dovrebbe, più che sulle dichiarazioni dei politici di turno, farci riflettere, secondo me, su una cosa: quanto il "farsi giustizia da soli" sia un pensiero se, sia pur minimamente legittimato, porti dritto dritto a tutto questo.
Secondo me il problema non è cosa sta facendo "lo stato", il problema è che "lo stato" (a cominciare dalla scuola e dall'educazione civica) è assente.

CP 4.0

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #24 : Venerdì 14 Giugno 2013, 10:22:48 »
se hai trovato dichiarazioni di altri e le vuoi riportare, libero, mica credo di aver costretto, o che altri abbiano fatto, di leggere solo le loro.

io ho fatto riferimento a quanto riportato sul forum, se vuoi inserire altre persone, appunto sentiti libero e accusiamo tutti senza fare distinzioni.

risolve il problema? a meno che qualcuno si sia fatto venire il dubbio di cui parlo nell'intervento che hai citato, no, non risolve il problema.

al che stiamo da capo a dodici, e per me certo il problema non era il sindaco o il presidente della regione in quanto PD, PC, DC, PDL, PQ, sinistra, destra, sopra, sotto, 68, 77, ecc.ecc., ma in quanto sindaco e presidente di regione e quindi rappresentanti di quelle istituzioni che dovrebbero farsi carico di porsi la domanda.

una guardia giurata che decide di vendicarsi usando la propria pistola d'ordinanza con un colpo alla nuca e' un caso o forse c'e' qualche problema nell'iter che mette armi in mano a certe persone e certe persone in certe cariche? cosi per poliziotti che sparano dall'altro lato dell'autostrada, cosi facciamo contenti altri interventi.

ma come detto gia' diverse volte, saro' io che manco troppo dall'Italia. spero non dispiaccia che me ne vanti a questo punto, se questa e' la difficolta' di porre una questione che ha me sembra relativamente semplice per quanto importante ma si impantana in questioni di parte, se non di lana caprina.

Offline disabitato

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Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #25 : Venerdì 14 Giugno 2013, 10:27:05 »
il problema non è tanto detenere legalmente un arma o meno, semplicemente che per un tamponamento lieve (a quanto pare) ci sia stata una rissa con coltello (leggendo le ricostruzioni, io non c'ero) e sicuramente un morto per arma da fuoco (su questo non ci sono dubbi).

Ma che cazzo di città è diventata Roma?
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Offline aquilafelyx

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Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #26 : Venerdì 14 Giugno 2013, 10:42:45 »
il problema non è tanto detenere legalmente un arma o meno, semplicemente che per un tamponamento lieve (a quanto pare) ci sia stata una rissa con coltello (leggendo le ricostruzioni, io non c'ero) e sicuramente un morto per arma da fuoco (su questo non ci sono dubbi).

Ma che cazzo di città è diventata Roma?

sulle ricostruzioni giornalistiche non ci farei nessun affidamento,
http://dallapartedeltorto.tk/2013/06/13/non-infangate-il-nome-di-maurizio-senza-sapere-un-cazzo/
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


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CP 4.0

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #27 : Venerdì 14 Giugno 2013, 12:18:31 »
i controlli per possedere un coltello sono ben diversi da quelli in atto per possedere un'arma di fuoco.

Brocchi 63

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #28 : Venerdì 14 Giugno 2013, 13:03:12 »
Il reportage - A San Basilio, il quartiere di Roma dove si intrecciano le storie criminali
Nella strada del delitto e dell'assalto all'ambulanza: «Voleva fare una strage»
«Ha sparato ancora, ma la pistola s'è inceppata»

C'è una busta di plastica da supermercato, che non copre per intero la macchia, più scura dell'asfalto. E Manuel si ferma lì, davanti al sangue di Maurizio Alletto, l'amico suo, a pregare, masticando una Marlboro spenta.

Via Tranfo, civico 131, San Basilio, casermoni popolari Ater grigi e pieni di sbarre alle finestre, quasi tutti occupati abusivamente: bordi di periferia assassina nella Roma che rotola addosso al nuovo sindaco Marino. Abbassa il capoccione rasato fino alle tempie, Manuel, nasconde occhi e lucciconi dietro lenti da sole enormi, dalle stanghette gialle. E dice: «Grande laziale!», adagiando con delicatezza un mazzo di rose biancocelesti contro il muro, dove l'altro ieri pomeriggio Maurizio gli è spirato tra le braccia. «Io so' romanista, stavo nell'altra curva, ma lui era 'n fratello. Dovevamo andare a Sharm assieme, in vacanza. Invece è arrivato quello, quel matto».

Quello è l'assassino, Luciano Coppi, 59 anni, vigilante della Città di Roma in malattia per una spalla lussata. Girava con la Glock di servizio pure da malato, ha sparato in testa a Maurizio, spegnendo con un solo proiettile i suoi 31 anni, il lavoro alla concessionaria d'auto qui dietro, quindici anni d'amore e una fresca convivenza con Stefania, il batticuore per l'ultima coppa Italia e i cori con gli Ultrà Lazio, che adesso scrivono per lui sui muri del quartiere « Maurizio presente», aggiungendoci le solite maledette svastiche. « Non scordiamo le tue gesta». Chissà quali.

La storia è semplice e orrenda. Ci sono due padri e due figli, e un'idea fetida dell'onore coltivata in certi avamposti perduti della città che nascondiamo sotto il tappeto finché non riemergono a revolverate e coltellate. Dunque, alle quattro di mercoledì pomeriggio, Moreno Coppi, diciott'anni appena compiuti, un paio di denunce per piccolo spaccio e un po' di riformatorio addosso (ma tutti giurano «gran bravo ragazzo, smarrito dopo la morte della mamma un anno fa») se la prende con Francesco Alletto, il papà di Maurizio, che l'ha sfiorato con la macchina, pare. Sarebbe un niente. Qua i pischelli fanno i coatti al primo taglio di barba, per sentirsi maschi. Invece si mettono in mezzo gli amici, tocca fare i duri più duri, partono insulti («a vecchio, che sei cieco?»), vola un ceffone. Francesco fila via, umiliato, ma ancora potrebbe finire lì. Invece le voci corrono, in questo quadrilatero dell'Ater che è l'assurda periferia orientale della borgata, sessantamila anime e 180 spacciatori agli arresti domiciliari contro appena sedici carabinieri, dove di notte comandano le vedette di quattro bande di trafficanti e le retate cicliche degli uomini in divisa punteggiano una lotta spesso eroica e quasi sempre senza mezzi. «Noi li pigliamo. Ma il paradosso della detenzione domiciliare consiste nel fatto che gli spacciatori vengono costretti a stare esattamente nel posto dove hanno sempre spacciato: a casa loro», sussurra un investigatore esperto ed esasperato.

Insomma, lo sfondo è questo. Per questa lite come per altre cento. Ed ecco dunque che, mercoledì pomeriggio, verso le cinque, sulla scena spunta pure Maurizio, il figlio di Francesco, e fronteggia Moreno, il figlio di Luciano: «Sei tu che hai imbruttito mio padre?». Da qui in poi, è tutto da stabilire, deciderà il pm. Di certo Coppi padre è reo confesso, la borgata lo voleva linciare, in cinquanta hanno assalito carabinieri, poliziotti e barellieri dell'ambulanza («arrivata tardi», accusano; il 118 nega): qui ci si fa giustizia da soli, «' ste cose nun se regolano co' li sbirri».

Manuel è testimone oculare, ovviamente di parte. Mormora: «Quello voleva sparare ancora, dopo Maurizio ha mirato su un altro di noi, strillava "vi ammazzo tutti, non v'avvicinate!", ha premuto il grilletto ma la pistola ha fatto cilecca, poteva fa' 'na strage. Poi se n'è andato a bersi due grappe al bar, come niente fosse». In realtà poliziotti e carabinieri sono andati ad arrestarselo a casa sua e, in tenuta anti-sommossa, hanno dovuto salvarlo dalla furia popolare. Dicono che difendesse il figlio, preso a coltellate da Maurizio. Del coltello non c'è traccia, e Manuel quasi strilla: «Macché coltello e coltello! Maurizio aveva afferrato una bottiglia rotta, sì, ma poi l'ha mollata, gli ha sbattuto la testa contro lo spigolo». Non c'è traccia nemmeno di vetri. Di sicuro Moreno ha uno squarcio in faccia di almeno venti centimetri: «arma da taglio», ha detto il medico legale. Ma quali che siano le motivazioni, le attenuanti o le aggravanti di questa pazzia, la borgata viene riconsegnata al copione Far West, trito e ciclico. Qui quarant'anni fa partivano le paranze dei rapinatori, i coatti avevano codici di ingaggio chiari. « Mo' nun se capisce gniente , non sai di chi devi avere paura», sospira la cassiera del bar Fashion, 25 anni, due figlie e due occupazioni abusive: «Alemanno lo odio, mi ha buttato fuori di casa per metterci due sudamericani... e io ho rioccupato un'altra casa, tiè».

Che dietro le occupazioni ci sia il racket è un non detto abbastanza ovvio. Si sente aria di mafia calabrese, ma certi pusher vanno a Scampia a rifornirsi. Il clima da conflitto permanente altera il metro di giudizio: «Non possiamo dire che Luciano sia cattivo. Certo, stavolta ha... sbagliato», sospirano con un certo understatement al bar abituale dell'assassino. «Occhio, che qua ce rimettono il coprifuoco», è la preoccupazione. La scena si ripete a ogni colpo di coda. Quando un pensionato venne ammazzato per difendere la moglie dagli scippatori. Quando un papà decise di far fuori a coltellate lo stalker della figlia. Quando in un distributore fecero a revolverate per uno schizzo di fango. Arrivano i cronisti. I politici. Si fanno analisi sulle case abusive che trent'anni fa furono lasciate occupare senza controllo, per clientela e malafede. Qualcuno invoca le ronde. «Poi ci si scordano e noi viviamo in galera», fa capolino Sylva, triste e civettuola («Mi chiamo come la grande Koscina!»), dal balconcino che affaccia proprio sopra il sangue di Maurizio Alletto. Pure lei blindata dietro le sbarre: «C'è tanta droga, e io ho tanta paura». Tutti barricati dentro, eccetto i carabinieri. La serratura del loro portoncino è rotta, ci vorrebbero 390 euro per ripararla, una parola.


«Però qui non va così male», giura «Fecoli Giovanni», 80 anni, dal 1966 immigrato a San Basilio dal Quarticciolo («Ho conosciuto pure il Gobbo!»). Guarda i fiori. I bigliettini che s'ammassano contro il muro, « sarai sempre nei nostri cuori ». La maglia della Lazio, unica fede. All'incrocio accanto, tre anni fa, a «Fecoli Giovanni» ammazzarono la moglie. Gliela misero sotto con una macchina e sparirono. Lui s'è rassegnato. «Vado in parrocchia dove c'è una targa per lei, era una benemerita». E insiste: «Non va così male qua... dovrebbe vedere il Quarticciolo, adesso».
Goffredo Buccini

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_giugno_14/20130614NAZ23_23-2221641472259.shtml

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Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #29 : Venerdì 14 Giugno 2013, 13:14:03 »
i controlli per possedere un coltello sono ben diversi da quelli in atto per possedere un'arma di fuoco.

Scusa, Cippi', ma, avendo dovuto fare le visite psichiatriche per il rilascio di porto d'armi, ti dico che è molto difficile prevedere quello che una persona farà in una simile circostanza della vita avendo a disposizione un colloquio e prescrivendo dei test tipo MMPI.

Tra l'altro questo ci lavorava, con l'arma, quindi l'avrà avuta per anni senza conseguenze.

A me sembra in gran parte una questione ambientale e culturale in senso lato.

L'unica possibilità sarebbe rendere queste disumane periferie (anche di alcune di queste ho il polso, visto che per lavoro vedo cose che voi umani... ) dei luoghi vivibili ed in cui crescere diversamente.
"No retreat, baby, no surrender"


CP 4.0

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #30 : Venerdì 14 Giugno 2013, 13:24:26 »
non metto in dubbio il discorso delle periferie, dello sbando, lo stato assente, ecc.ecc.

credo che comunque si possa fare un discorso che a guardi anche ad altri aspetti.

come detto gia' dal primo intervento, il problema non e' il semplice porto d'armi, ma il fatto che il possessore fosse guardia giurata.

non mi aspetto un sistema infallibile, ma a questo punto a che serve il discorso di fare visite psichiatriche, ad esempio, per il porto d'armi se poi non ci si puo' aspettare che in casi del genere, che non il columbine e l'Italia non e' l'USA, almeno un dubbio che forse c'e' qualcosa che non va.

tanto piu' se poi, dalle risposte e dagli articoli, sembra comunque che l'Italia sia in realta' come l'USA dove compri armi come fossero cioccolatini e trovi armi dappertutto e gente del genere, come quello che ha sparato, sembrano la normalita', visto che nessuno trova di che dire a riguardo che fosse guardia giurata e/o fosse in possesso di un arma.

una normalita' da cui avrei dovuto immaginare nascono le dichiarazioni dei politici, visto che in genere dicono cio' che i cittadini vogliono sentirsi dire. o non dire.

Brocchi 63

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #31 : Venerdì 14 Giugno 2013, 13:26:59 »
Insomma, ricapitolando.
Del coltello non v'è traccia; il pischello figlio dell'assassino ha precedenti e riformatorio alle spalle ed è lui il primo ad aver rotto le palle al padre di Maurizio. Il padre, oltre ad aver agito vigliaccamente alle spalle, voleva, sempre tenendo fede ad articolo e testimonianze, colpire ancora.

Ciao Maurì,  La San Basilio che conta tifa Lazio

mrmoto

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #32 : Venerdì 14 Giugno 2013, 14:44:17 »
Non ricordo tutta questa disamina quando una guardia giurata ha ucciso la moglie il mese scorso. A si, era un delitto passionale (?!). Uccidere la donna che si ama (?!) va bene, ma uno sconosciuto nel traffico no.

CP 4.0

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #33 : Venerdì 14 Giugno 2013, 15:13:00 »
personalmente se non si fosse aperto questo topic non credo che avrei saputo neanche di questa tragedia a San Basilio,

ma e' anche vero che e' successo pure a settembre scorso di una guarda giurata che uccide la moglie.

e stamo a 3 in 6 mesi. ma pare che non sia nulla di grave. capita.

anzi, sembra quasi che non ci si faccia caso. o no?

mrmoto

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #34 : Venerdì 14 Giugno 2013, 15:46:37 »
In Irlanda, come in Inghilterra, la polizia normale non porta armi, figuriamoci le guardie giurate. Non so dirti se questo significa meno morti. Temo invece che l'Italia sia uno dei paesi con il tasso di omicidi più basso d'Europa, nonostante le guerre di mafia e i sondaggi del PDL.

Boks XV

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #35 : Venerdì 14 Giugno 2013, 18:48:09 »
In Irlanda, come in Inghilterra, la polizia normale non porta armi, figuriamoci le guardie giurate. 

ecco, 'sta cosa mi ha sempre incuriosito.
allora, c'è una rapina in banca -i rapinatori, immagino, se ne fottono della legislazione anglo/irlandese e quindi sono armati fino ai denti- arriva la police e che succede?

"ragazzo non peggiorare la tua situazione, dammi quella pistola" ?

"bella uncl', visto gli Hammers ieri? mo' però posa 'a baiaffa" ?

"tarapia tapioca per due come fosse antani" ?


CP 4.0

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #36 : Venerdì 14 Giugno 2013, 19:07:15 »
Quelli che non hanno la pistola sono i bobby, cioè la polizia a piedi, quelli che vedi con il caratteristico cappello che fanno tanto folklore. Sono poco più di una polizia municipale.

Nel caso di bisogno chiamano le forze di polizia vere e proprie che invece le pistole le hanno.

PS: parlando di banche, qui è come entrare in un qualsiesi negozio, altro che tutto l'armamentario con metal detector e i locker per la borsa. E manco hanno le guardie giurate.

Boks XV

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #37 : Venerdì 14 Giugno 2013, 19:42:17 »
Nel caso di bisogno chiamano le forze di polizia vere e proprie che invece le pistole le hanno.

ah ecco, quindi il solito luogo comune sull'erba del vicino.

CP 4.0

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #38 : Venerdì 14 Giugno 2013, 20:34:53 »
Dipende che intendi, per esempio i poliziotti allo stadio, che sono anche dentro, non portano armi.

Cosi come quelli che pattugliano le strade. Anche quelli che fanno da cordone altre manifestazioni per la stagrandissima maggioranza non portano armi.

Però mica si scemi, ;) lo sanno pure loro che ci sono caso in cui le armi servono e a decidere sono spesso quelli senza, che si tendono a debita distanza, chiamando via radio.

CP 4.0

Re:Lite nel traffico a San Basilio finita in tragedia
« Risposta #39 : Venerdì 14 Giugno 2013, 20:46:06 »