Autore Topic: Ma quanto rosicano?  (Letto 21298 volte)

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neweagle

Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #80 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 17:47:33 »
dotto mette in discussione l'esistenza della Lazio, anzi afferma che la Lazio non esiste.
le bandiere fuori dal balcone non messe non centrano niente.

il concetto di visibilitá = esistenza mette fuori strada.

Offline NoSurrender

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Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #81 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 19:12:36 »
Qui c'è articolo (e si può commentare)

http://www.corrieredellosport.it/calcio/opinioni/2013/06/05-323942/La+Lazio+non+esiste+e+Lotito+lo+sa

Come si fa a commentare?
Non trovo il modo e invece vorrei dirgli due aggraziate ma ferme paroline.
"No retreat, baby, no surrender"


Brocchi 63

Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #82 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 19:44:37 »
te devi registrà, sprè.
Ma io co sto stracciaculo manco ce perderei tempo; uno che lavora con la d'urso- Oh signùr

Offline DinoRaggio

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Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #83 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 19:45:11 »
Come si fa a commentare?
Non trovo il modo e invece vorrei dirgli due aggraziate ma ferme paroline.
Mi sa che hanno disabilitato i commenti, quei furbacchioni.
Oggi pomeriggio quando ho messo il link all'articolo si poteva ancora commentare.

Comunque, qualcosa sono riuscito a salvare, non tutto è andato perduto  ;D







E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

Offline NoSurrender

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Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #84 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 19:49:32 »
Grazie, Dino  :)

In effetti non si può più commentare...

Pazienza.
"No retreat, baby, no surrender"


sfumatura

Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #85 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 19:51:56 »
E' grave che il cdS abbia permesso la pubblicazione di questo pezzo delirante.
Ma tolto questo aspetto, a me l'articolo ha fatto sorridere, perché solo chi stà soffrendo come mai avrebbe immaginato, sapendo inoltre che non esiste cura alcuna a questa sofferenza, poteva partorire uno scempio del genere.

Chi ha la possibilità di commentare l'articolo, a mio parere, dovrebbe scrivere semplicemente "Grazie Dotto, saperla così distrutto, mi rende ancora più gaudente, sempre se esiste situazione di maggiore serenità, rispetto alle 19.57 del 26 maggio. Aspetto con ansia altri suoi articoli."

geddy

Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #86 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 20:07:59 »
Perché è il solito intervento OT che esula dal contesto del ragionamento. Si ragionava dell'articolo di dotto e del comportamento dei laziali e ci siamo dovuti leggere l'ennesima tirata paternalistica sui laziali che non si comportano la laziali perché ce l'hanno con la Società e prendono spunto da chi attacca la Lazio. Tutto ciò non c'entra un bel nulla: in questo topic nessuno aveva evocato la Società e l'attuale Dirigenza (che, infatti, nulla c'entrano).

Non pago dell'OT, hai proseguito con la consueta indicazione prescrittiva su quale comportamento andrebbe tenuto sul forum.
Mi sento di poter rilevare - con gran sollievo - che di certo tu (e chi la pensa come te nello specifico. Ce ne sono parecchi, qui su biancocelesti.org) non determina cosa e come si debba stare su un forum di tifosi della Lazio.

---

Ciò detto, visto che la questione parrebbe essere quella dell'essere tifosi o meno (e i tifosi "scrivono da laziali", abbiamo appreso. Anche se a me pare molto arduo determinare in maniera oggettiva cosa è "da laziali" e cosa non lo è...), nel caso di specie direi che proprio l'essere 'tifosi' - ossia soggetti emotivi, ossessivi e legittimamente permalosi - ci ha indotti a mal interpretare il senso di questo commento.

Mi sono fatto un giro sul CdS per cercare una mail cui indirizzare le mie rimostranze e ho scoperto che il pezzo di dotto è la risposta - lato xxxxnisti - al quesito "Lazio prima squadra di Roma. Lotito ha ragione?".

In sostanza il giornale, per suscitare un dibattito (e attirare attenzione e a cascata aumentare il numero dei contatti sulla versione Web, dove l'articolo cartaceo di stamattina è stato ripubblicato) ha sollevato la questione retorica prendendo spunto dalle parole di Lotito, che "ha fatto sua l'affermazione dei tifosi rivendicando una supremazia assoluta, non solo anagrafica", come scrive il giornale online al link http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/lazio/2013/06/05-323943/Lazio+prima+squadra+di+Roma.+Lotito+ha+ragione%3F.

La questione è ovviamente retorica e irrisolvibile, visto che i laziali approveranno tale affermazione e i xxxxnisti la negheranno. Non è possibile alcuna conciliazione né la proposizione di argomenti razionali. E' solo puro tifo. O noi o loro (da entrambe le parti).

Per suscitare il dibattito il giornale ha dunque assegnato a due aedi dei rispettivi fronti - il laziale Franco Melli (storicamente assai critico, certo. Ma universalmente riconosciuto come simpatizzante della Lazio) e il xxxxnista giancarlo dotto - il compito di sostenere retoricamente le due posizioni.

E così i due sono stati al gioco 'retorico' e hanno commentato, proponendo le rispettive opinioni, l'affermazione di Lotito da un opposto punto di vista. Non si tratta di tifo né di cronaca giornalistica: è sostanzialmente un esercizio retorico.

Se attiverete il link al pezzo di Melli noterete che il suo commento, assai meno caustico, risulta parimenti insoddisfacente (questa la mia opinione) per un laziale. Me è quello di dotto che fa esplodere le reazioni. E non potrebbe essere altrimenti: le argomentazioni adottati da dotto sono enormemente più sensibili, polemiche quando non offensive.
E' forse un caso che alle 16.40 Melli abbia ricevuto 18 commenti e dotto 327? Ovviamente no: è il risultato pianificato dal secondo, che è volutamente andato sopra le righe a differenza di Melli, che si è invece mantenuto in linea con il suo stile tradizionale (abbastanza spigoloso e niente affatto tenero con la Lazio, va detto).

La testata, per giunta, ha dimostrato un po' di rispetto nei confronti della Lazio - vi sdegnerete ma è così - nel titolare il pezzo di dotto. Sull'edizione cartacea leggo infatti: "La Lazio non esiste e Lotito lo sa ma lui e Tare magari averceli...".

Un titolo fedele, che riassume il senso del commento (nel quale dotto nega che ci sia un'altra squadra oltre la xxxx, a Roma. Ma questa non è la classica posizione dei xxxxnisti, che disprezzano la Lazio e le negano diritto di cittadinanza nella città che pretendono sia solo loro?) ma allo stesso tempo evidenzia che anche gli avversari apprezzano i dirigenti della Lazio, tanto che un xxxxnista arriva a rimpiangere che non siano loro a condurre la propria squadra.

Come dire... I contenuti dell'articolo di dotto sono poco accettabili perché eccessivamente irridenti e derisori. Su questo non ci piove.
Ma è anche vero che l'obiettivo del suo commento è attaccare, con l'ironia cattiva, il dileggio e il disprezzo, la parte che ora è più forte in quanto vincente. La reazione di chi è sportivamente ferito, insomma.
Senza dimenticare che per ogni xxxxnista la Lazio che vince e annienta proprio la xxxx è un tragico capovolgimento del proprio universo di riferimento: normale che uno scritto destinato in gran parte a lettori xxxxnisti e concepito da un xxxxnista rifletta una simile Weltanschauung.

In definitiva da stamattina stiamo commentando un articolo decorrelato dal suo contesto. E proprio tale astrazione ci ha probabilmente indotti a non capire le ragioni che hanno portato dotto a scrivere scientemente qualcosa di estremamente sgradevole. E che, puntualmente, ha suscitato le reazioni che doveva suscitare (di approvazione da parte dei xxxxnisti e di sdegno da parte dei laziali), visto che il giornalista aveva ben previsto gli effetti che avrebbero prodotto le sue parole.
Scrivere scientemente qualcosa di estremamente sgradevole per i tifosi è esercizio da tifosi, non da giornalisti. Senza contare che il pezzo non è granchè neanche se visto nell'ottica del tifoso. Però il punto centrale lo hai secondo me colto, la domanda a cui rispondono i due articoli.
E' sempre più la Lazio la prima squadra della Capitale? Contando le vittorie e pesandole, senza neanche essere troppo di parte, parrebbe di si. Peccato Melli non abbia pensato di rispondere in tal senso. HO idea però che sia DOtto che il corriere ne fossero ben consapevoli.
Peccato, molti bambini laziali avrebbero potuto far pesare l'aver vinto un qualcosa in piu.

Offline andujo

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Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #87 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 20:18:10 »
Alla postilla del Direttore,

ho lasciato il seguente commento (che non so se verrà pubblicato): sentitevi liberi di  fare altrettanto scatenando le vostre potenzialità dialettiche.

Gentile Direttore,

il suo intervento avrebbe un senso se domani ad una qualsiasi penna del Giornale da Lei diretto (e sottolineo: non ad un intervistato, ma ad un suo collaboratore) venisse richiesto e/o consentito di rispondere a Dotto e ai suoi colleghi romanisti con ugual (mancanza di) stile.
La cosa, ovviamente, non succederà.
Devo oltresì notare che Dotto è stato intelligente e fortunato: sapeva che il suo scritto sarebbe stato letto dai noi laziali. Se volessimo rispondere per le rime alla gran parte dei romanisti (quelli, per intenderci, che chiamano alle "radio" e piangendo confessano di dover seviziare il gatto per sopportare l'ennesima onta subita dal presunto nulla ontologico per il quale noi laziali tiferemmo: o non siamo invece noi tifosi il nulla ontologico? Perchè, devo esser sincero: a leggere il Dotto la sensazione era questa), dovremmo probabilmente chiedere aiuto a Stefano Disegni (grande disegnatore e tifoso anch'egli del nulla) e trasformare il suo giornale in un magazine dai dubbi gusti: per farci capire dai romanisti, Lei ne converrà, non potremmo purtroppo affidarci alla parola scritta, e dovremmo facilitare loro il compito esprimendoci con illustrazioni piuttosto esplicite.
Ed anche qui, mi passi l'iperbole, non escluda l'ipotesi che il suo Giornale non ne tragga giovamento, anzi: rimarrebbe tuttavia il dubbio se pure questo sforzo sia di per sè sufficiente. Sono ottantasei anni che di figure fecali questi gentiluomini ne collezionano abbondantemente: non mi pare ne abbiano tratto alcun insegnamento.
Cordialità.

Sergio Levi
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Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #88 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 20:27:49 »
Ma De Paola ha commentato o no?
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline andujo

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Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #89 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 20:29:15 »
Dovrò necessariamente risponderti O.T.
Si tratta di una semplicissima questione di aggressività "culturale": la maggioranza urla di più, si espone di più e, soprattutto, invade e usurpa di più. E la minoranza, il più delle volte per semplice quieto vivere, non urla, non si espone e ad invadere o ad usurpare non ci pensa nemmeno. Se non altro per evitare di essere aggredita.
In Italia il cosiddetto territorio culturale (ripeto: cosiddetto, perché la cultura è un' altracosa) è occupato dalla sinistra; che urla, si espone ed invade aggredendo dialetticamente non dico la destra, ma chiunque osi manifestare un pensiero che non sia conforme ai suoi dettami.
Ti faccio un esempio. E' morta Franca Rame. E' morta esattamente come è morta Rossella Falk, però i tentativi di santificazione che sono stati messi in atto per la prima la seconda se li sogna.
E questo non perché come attrice fosse migliore, anzi, ma "solo" ed esclusivamente perché era una icona della maggioranza che occupa il (cosiddetto) territorio culturale.
Parce sepulto, è vero, ma hai sentito tu qualcuno che ricordasse Franca Rame per come si era impegnata negli anni settanta a favore degli assassini dei fratelli Mattei di Primavalle?
Achille Lollo, Marino Clavo, Manlio Grillo la fecero franca e i tre gradi di giudizio gli fecero una sega, e questo anche grazie ai soldi di "soccorso rosso" oltre che alla connivenza ed agli aiuti di tutti i generi di praticamente tutta la sinistra (extraparlamentere e non ) di allora. Ovviamente con la Famiglia Fo in prima fila (Dario che tuonava da i suoi pulpiti scagionando gli assassini ed addebitando la strage ad una  "faida fra fascisti", Jacopo disegnando la "faida" a fumetti e Franca aiutando gli assassini con "parole ed opere". Spè che ti copioeincollo Wiki:
"Molti gli intellettuali ed i giornali che si schierarono per difendere gli imputati. Tra i più autorevoli quotidiani a prendere queste posizioni ci fu Il Messaggero, il più diffuso quotidiano di Roma, il cui direttore Alessandro Perrone era zio di Diana Perrone, lei stessa militante di Potere Operaio e successivamente coinvolta nelle indagini e deceduta il 9 maggio 2013 a Roma a seguito di una lunga malattia. Questa prima fornì un alibi per Lollo, Clavo e Grillo, per poi, dopo fortissima pressione del padre Ferdinando Maria Perrone (editore dello stesso Messaggero) ritrattare sostenendo che lei era solo in compagnia del Gaeta e non degli indiziati. Non è mai stato chiarito se la Perrone fosse o meno al corrente delle intenzioni di Lollo e degli altri partecipanti al rogo.
Franca Rame, allora esponente dell'Organizzazione Soccorso Rosso Militante, in una lettera datata 28 aprile 1973 scrive al Lollo "Ti ho inserito nel Soccorso rosso militante. Riceverai denaro dai compagni, e lettere, così ti sentirai meno solo".
Al di fuori del tribunale di Roma, durante le udienze ci furono manifestazioni della sinistra che chiedevano il proscioglimento dei tre militanti di Potere Operaio.
Alla campagna innocentista in favore dei tre indagati contribuirono anche alcuni autorevoli personaggi della sinistra quali il senatore comunista Umberto Terracini (già presidente dell'Assemblea Costituente e uno dei tre firmatari della Costituzione italiana), il deputato socialista Riccardo Lombardi (già membro anch'egli Assemblea Costituente e capo storico della corrente "autonomista" del suo partito) e lo scrittore Alberto Moravia...

Morta Franca Rame hai letto da qualche parte un accenno, anche minimo, su quello che è stata e su quello che in quegli anni di odio ha rappresentato? Macché solo beatificazioni.
Onestamente avrei voluto farlo io, ma ho desistito perché non mi andava (di nuovo) di mettermi a litigare con chi magari non sa ma pensa che la Franca Rame sia stata una via di mezzo fra Giovanna d'Arco e Madre Teresa di Calcutta.
Quindi dire che a Roma la Lazio non esiste perché i laziali stanno zitti e non replicano, e non si mettono ad invadere le città coi loro colori o non si espongono col fragore e con l'arroganza dei trigorioti è come dire che, dal momento che non c'è chi si prende la briga di raccontare dei fatti oggettivi relativi determinati personaggi a cui si sta mettendo l'aureola, quei fatti non ci sono e chi potrebbe raccontarli non esiste.
E invece i Laziali esistono e non mettono l'adesivo della Lazio sul cruscotto della macchina solo perché sanno che si potrebbero ritrovare la fiancata fregiata o le gomme a terra.
Si, ci vorrebbe un pò di petto in fuori ed essere pronti a ribattere colpo su colpo, ma siccome gli opliti del bene sono la maggioranza e nessuno che la pensa in modo diverso da loro si espone, o decidi di soprassedere e far finta di niente (come è successo qui a me con Franca Rame) o devi stà sempre a litigà.

OT

Ottima argomentazione, caro Frusta. Nello specifico dell'esempio da te riportato, se fossimo in un Paese nel quale ci si potesse fidare della magistratura (ed odio riprendere argomentazioni berlusconiane, ma tant'è), sarei d'accordo con te che Franca Rame, nel suo esprimere solidarietà e supporto a Lollo ed ai suoi complici, avrebbe compiuto un'operazione vergognosa.
Tuttavia, alla luce di un sistema giudiziario che è totalmente in balia delle predisposizioni "politico-intestinali" di questo o quel magistrato, e nella consapevolezza che in Italia è sempre stato più facile trovare un capro espiatorio invece che la verità, temo iche Franca Rame abbia fatto una cosa non dico giusta, ma umanamente comprensibile.
Se di vergogna bisogna parlare, sia nei confronti dello specifico episodio cui ti riferisci o di tutti gli episodi che hanno visto morire giovani e meno giovani da entrambe le parti durante gli anni di piombo senza che giustizia sia mai stata fatta, questa ricade tutta ed ineludibilmente sul sistema giudiziario, incapace di una vera e proprio indipendenza rispetto alla politica.

EOT
Τοις τολμώσιν η τύχη ξύμφορος

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Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #90 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 20:32:32 »
Ma De Paola ha commentato o no?

ha commentato con questo scarabocchio sul blog della monnezza dello sport

Il calcio è cosa serissima, guai a scherzarci su, soprattutto quando si parla di Roma o di Lazio. Certe cose si pensano, ma non si dicono. Al massimo si urlano allo stadio, si trasmettono alla radio, si discutono nei bar, talvolta si tramandano di padre in figlio ma occhio al moralismo militante sempre in agguato nella nostra quotidianità. Viva l’ipocrisia. Per evitarla va spiegata l’evidenza, anche quella. Alla base di una sana rivalità sportiva c’è lo sfottò che diventa gradevole, quando non è volgare, persino arte al culmine di enunciazioni dal crescendo teatrale. Ricorderete tutti la prolungata pernacchia che Totò prescriveva come una medicina da somministrare due volte al giorno contro il nobile di turno. Forse oggi una moltitudine di maestri impettiti avrebbe spiegato che quella gag non sarebbe stata politicamente e forse nemmeno socialmente corretta con buona pace del grande comico napoletano. La voce della gente percorre strade variegate e mutevoli. Si parla tanto e di tutto ma sono le circostanze a determinare il limite. Il famoso opprtunismo che tutto copre come una marmellata. Sulla rete, invece, si interviene a suon di insulti anche solo per rispondere a un “buongiorno”. Una moltitudine in costante assetto di battaglia cerca sempre un responsabile o una responsabilità. Anche questa è comunicazione. Noi proponiamo la nostra che è fatta di notizie, di opinioni e di discussioni. Siamo un giornale aperto che ospita e lascia parlare. Soprattutto su quei temi dove la censura del finto buonsenso vorrebbe limitare il campo. Perché? E’ forse un delitto entrare nella storica divisione fra Roma e Lazio? Argomento così opinabile e rilanciato continuamente sul piatto (l’ultimo è stato il presidente della Lazio, Lotito ospite proprio nella nostra redazione) da non potersi giocare sulla qualità di penne storicamente legate all’una o all’altra squadra? Il paradosso, l’iperbole o l’ellissi, persino la negazione dell’altro contendente fanno parte di una sdrammatizzazione esponenziale nella città che ha dato i natali a Trilussa e che soleva svegliarsi con la tagliente ironia delle Pasquinate. Prendiamoci pure tremendamente sul serio, ma sorridendo.

Offline DinoRaggio

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Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #91 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 20:35:34 »
Sarebbe interessante sapere che cosa ha scritto Melli nella parte Laziale delle "curve".

Sono riuscito a salvare tutti i commenti fin quasi alle ore 15, eccone qualcuno :)

Citazione
Sotto i suoi occhi eravate ad un passo dal centrare un traguardo storico. Chiediti perché non ha fatto abbassare dei centimetri necessari i palloni sparati sopra la traversa da Graziani e Conti nella finale di Coppa dei Campioni del 30 maggio del 1984; chiediti perché si è girata dall’altra parte il 20 aprile del 1986 il giorno di Roma-Lecce; domandati perché ha assistito inerme al trionfo dell’Inter nella finale di Coppa Uefa dell’8 maggio del 1991; prova ad immaginare perché ha accennato un sorriso quando ha visto Tonetto spedire alle stelle il rigore decisivo nella sfida di Champions League contro l’Arsenal; prova a immaginare perché non ti ha ascoltato neanche il 25 aprile del 2010, quando tutto era pronto per la festa dello scudetto; prova a farti una domanda e a darti una risposta del perché ti ha fatto arrivare al derby più atteso della storia per consentire al “nulla” di strapparti dal cuore quella stella d’argento che tanti e in modo incauto si erano già cuciti sul petto. Per il motivo opposto per cui alla Lazio è sempre arrivato, nel momento del bisogno, un aiuto dal cielo. Perché Dio, indossando le vesti della Provvidenza, aiuta chi lo merita e chi è umile, non chi le cose non le chiede ma quasi le pretende perché si sente investito di chissà quale diritto divino.

Citazione
Gentile Giancarlo Dotto,
dal 26 maggio sono passati dieci giorni e ho come l'impressione che Lei faccia fatica a fare i conti con la realtà.
Nel suo articolo Lei descrive la Lazio come il "nulla". Non le sembra una definizione un po' offensiva?

La verità è che noi laziali siamo molto diversi dai romanisti: sappiamo essere migliori di voi nella vittoria e nella sconfitta.
Nessun giornalista tifoso laziale si sarebbe mai permesso di scrivere un articolo del genere.
E' unicamente una questione di stile.
Per questo ho la netta impressione, quasi una certezza, che se lei rinascerà, rinascerà della Roma.

Citazione
Il punto fondamentale non è cosa sia la Lazio. E' pacifico che essa sia una società sportiva, con risultati sportivi altalenanti che ha vissuto negli ultimi venti anni un periodo di assoluto fulgore grazie a risultati sportivi importanti. Il punto fondamentale è chiedersi cosa sia la Roma. Che non si può definire come società sportiva essendo l'unico caso in Italia di un'entità il cui scopo principale è quello di essere strumento di controllo sociale. Una specie di totem verso cui incanalare il disagio che altrimenti potrebbe esprimersi in forme più pericolose per il potere costituito. Non a casa la Roma è una creazione del fascismo. Nel corso degli anni la sua essenza non è cambiata per cui la risposta al quesito è: si la Lazio è l'unica squadra della Capitale poichè la Roma è altra cosa.

Citazione
Vede, egregio sig.Dotto, i romanisti Romani veri (non i Vicentini come lei) sanno cosa è la Lazio e per questo stanno soffrendo tantissimo come avremmo fatto noi Laziali Romani al posto loro. Su internet si può raccogliere un volume da Enciclopedia sugli interventi alle radio di chi si sente ferito dalla sconfitta con il principale nemico. Riassumo tali interventi nella frase disperata con le lacrime agli occhi di un certo conduttore che così testualmente esclamò: "la roma riempie gli spazi interstiziali di una vita di m...." ecco questa frase peraltro credo rispecchi esattamente il suo caso e spieghi perché lei si ostini a credersi romanista nonostante la sua l'origine

Citazione
Premetto che sono tifoso della Lazio ma da una parte questo giornalaio ha ragione: se il succo del suo discorso consiste nel fatto che i tifosi daaaa magggica ingigantiscono a dismisura ogni idiozia che li riguardi (anche e soprattutto con la collaborazione di una stampa tanto ridicola quanto compiacente) è vero. Perchè il tifoso daaaa magggica (anche se "giornalista") è da sempre un patetico pagliaccio senza dignità che considera la sua penosa squadretta non solo meglio della Lazio ma praticamente meglio anche del Bayern Monaco e del Real Madrid messi insieme, solo che se ha la ventura di vincere il Trofeo Birra Moretti a Ferragosto esulta come se avesse vinto i mondiali: ecco, questo credo che renda alla perfezione la differenza con loro, c'è chi esulta il tempo giusto e poi la pianta e chi preferisce essere un eterno giullare ma del resto se i tifosi daaa magggica non fossero così certi pennaioli manco esisterebbero !!!

Citazione
Dotto, lei è un romanista inacidito dai continui fallimenti dei molteplici "progetti" della sua "società" e dalle pessime figure della sua "squadra", che peraltro storicamente non è che il risultato di una fusione realizzata in epoca fascista.Purtroppo non sempre riescono bene le fusioni. La Lazio invece è nata dalla passione di veri atleti romani, mentre la sua "società" è stata fondata da un abruzzese d.o.c. Lei dimostra ancora una volta come purtroppo molti giornalisti romanisti siano più tifosi che professionisti. Dopo la cocente sconfitta nella finale di Coppa Italia lei avrebbe dovuto fare un percorso di elaborazione del "lutto", che evidentemente tarda a metabolizzare. Certo, la botta è dura da digerire, ma, invece di dire cose non vere, cerchi di guardare dentro di sé e di analizzare le sue reazioni, indubbiamente di tipo primitivo, caratterizzate cioè da meccanismi psichici di difesa, quali negazione, rimozione e distorsione della realtà.
Infine mi stupisco come un giornale, che si fregi di essere il quotidiano sportivo della capitale, scenda così in basso, pubblicando un articolo offensivo verso la storia, verso la più grande Polisportiva d'Europa e verso i suoi tifosi.
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

paoletto

Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #92 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 20:52:20 »
Dalla pagina FB di un nostro comune caro amico
Rifacendo il verso a Remo Remotti, dissi prima della partita che giocavamo contro la Roma delle mosciarelle, che c'hai 'na sigaretta, presteme cento lire, quella Roma puttanona, borghese, fascistoide, del volemose bbene e annamo avanti...

L'articolo di Dotto questo è, il grido di dolore di una città panzona, stracciona, elevata a macchietta dalla cultura nordista di Mediaset, coi suoi Bracconeri perfetti esemplari del roscio de borgata. Una città che perde sempre e continua a specchiarsi il pisello con l'Impero e i gladiatori. Una città di cantanti che i concerti li fanno prima delle partite, sapendo di non poterli fare dopo.

Una città "morta già tante volte", come diceva Moravia.

Una città dove, malgrado tutto, esistono "sacche di efficienza". Rappresentate da quei pochi che lavorano realmente, che si occupano realmente di problemi sociali, che invece di chiacchierarsi addosso sistemano strade, fanno funzionare gli asili nido, lottano per l'integrazione degli immigrati.

Dotto, cantore di questa Roma qui, s'è consolato dell'ennesima legnata girandosi e dicendo "ah! ah! non c'è la massa a strepitare!"

Ma, caro Dotto, noi non saremo mai massa. La parte migliore di qualcosa, le sacche di efficienza, non possono essere patrimonio della massa.

quanto scritto è una cosa bellissima e profondissima
l'altra l'ha detta perifrasando De Martino: "Cialtrone"

TheDoctorNesta

Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #93 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 21:04:17 »
La risposta di De Paola mi lascia ancor più basito, allucinante. Se questo sarebbe discutere, pubblicare quello schifo organizzato per offendere la lazio, perché non ci trovo altro. E' un accozzaglia di insulti lungo tutto l'articolo che non fa pensare, riflettere niente, nulla di tutto ciò. Mi immagino se ci fosse stato anche solo un pio di righe contro la roma cosa sarebbe successo, altro che giustificazioni e  baggianate varie.
Per me è sepolto il corriere dello sport, finito. Non esiste continuassero a leccare il culo ai romanisti e a fare la morale ai laziali o fingere di essere politicamente scorretti, quando gli fa comodo però strano... questo sì che è giornalismo, fare informazione, complimenti! Ma per piacere ridicoli.
Mettetevi l'anima in pace i Laziali sono abbastanza numerosi più di quanto pensiate e la Lazio sarà sempre la prima squadra della capitale (il 26 maggio ci è stata l'ennesima conferma) la storia come la palla, non mente.

Offline ML

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Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #94 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 21:13:15 »
Sta giocando la Primavera, spizzateve lo striscione a centrocampo  :D (Sportitalia 1)

Offline Frusta

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Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #95 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 21:19:54 »
OT

Ottima argomentazione, caro Frusta. Nello specifico dell'esempio da te riportato, se fossimo in un Paese nel quale ci si potesse fidare della magistratura (ed odio riprendere argomentazioni berlusconiane, ma tant'è), sarei d'accordo con te che Franca Rame, nel suo esprimere solidarietà e supporto a Lollo ed ai suoi complici, avrebbe compiuto un'operazione vergognosa.
Tuttavia, alla luce di un sistema giudiziario che è totalmente in balia delle predisposizioni "politico-intestinali" di questo o quel magistrato, e nella consapevolezza che in Italia è sempre stato più facile trovare un capro espiatorio invece che la verità, temo iche Franca Rame abbia fatto una cosa non dico giusta, ma umanamente comprensibile.
Se di vergogna bisogna parlare, sia nei confronti dello specifico episodio cui ti riferisci o di tutti gli episodi che hanno visto morire giovani e meno giovani da entrambe le parti durante gli anni di piombo senza che giustizia sia mai stata fatta, questa ricade tutta ed ineludibilmente sul sistema giudiziario, incapace di una vera e proprio indipendenza rispetto alla politica.

EOT
Certo, se volessimo parlare del nostro sistema giudiziario faremmo notte  :D

Il mio era solo un esempio per dire che chi fa parte di una minoranza spesso preferisce non esporsi per evitare di vivere litigando, e quando lo fa qualche rischio, piccolo o grande che sia, finisce col correrlo.
Sere fa mio figlio ha trovato la macchina coi tergicristalli divelti; che dici, c' entra il fatto con lo stemma della Lazio incollato sul cruscotto e con la bandiera biancoceleste annodata sul poggiatesta del sedile di guida?

Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline JeanLouisRossini

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Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #96 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 21:29:56 »
Citazione
I media hanno un olfatto infallibile

anche noi, e come dire, l'olfatto che cogliamo da te e il tuo articolo è piuttosto sgradevole, modello bagno della stazione Termini.

bandiere o no, i primi secondi o i mai esistiti, l'unica incontrovertibile e immutabile verità è che NON PASSERA' MAI.

26/05/2013: riom-Lazio 0-1 (71' Lulic)
 :timcup  :band1: :asrm:
- insomma come si spiega questa faccenda?
- eh nun se po spiegà, nun se po spiegà...ma che nelle corse dei cavalli c'è sta qualcosa che se po spiegà...e vabbè allora spiegaglielo un po' te...uno se crede de potè spiegà, ma nun se spiega...vajelo un po' a spiegà

Offline andujo

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Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #97 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 21:36:15 »
Certo, se volessimo parlare del nostro sistema giudiziario faremmo notte  :D

Sarebbe una notte comunque infinitamente più luminosa del buco nero nel quale s'è infilata la giustizia in Italia  ;D
Ci riflettevo proprio qualche giorno fa con un vecchio collega anche lui allegramente in pensione: in Italia ci si incazza con la politica (e giustamente), ma anche questa (di qualunque colore) farebbe la sua porca figura rispetto ad un sistema giudiziario che è, purtroppo, diventato una fogna.
Tutti noi rimpiangiamo i vari Falcone e Borsellino: ma tendiamo a dimenticarci di come questi martiri civili siano stati, in ultima istanza, le vittime di infiniti complotti alle loro spalle da parte di altri elementi della magistratura.
Se mai esista un giudizio divino, ringrazio il cielo di dover rendere conto dei miei peccati da matematico o anche fosse da soldato. Ma non vorrei trovarmi nei panni di chi si è assunto la responsabilità di gestire la giustizia, ed ha poi dovuto navigare tra mille compromessi, nel migliore dei casi, o cedere alle lusinghe della corruzione e del potere, nel peggiore.

Citazione
Il mio era solo un esempio per dire che chi fa parte di una minoranza spesso preferisce non esporsi per evitare di vivere litigando, e quando lo fa qualche rischio, piccolo o grande che sia, finisce col correrlo.
Sere fa mio figlio ha trovato la macchina coi tergicristalli divelti; che dici, c' entra il fatto con lo stemma della Lazio incollato sul cruscotto e con la bandiera biancoceleste annodata sul poggiatesta del sedile di guida?

E su questo, non ci piove. Digli di farsene una ragione: lui potrà cambiare dei tergicristalli nuovi. Ma a quelli, la loro vita di merda (spazi interstiziali compresi) chi gliela cambia?  ;D
Τοις τολμώσιν η τύχη ξύμφορος

Brocchi 63

Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #98 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 21:36:32 »
Sta giocando la Primavera, spizzateve lo striscione a centrocampo  :D (Sportitalia 1)

Grande Sodalizio  ;D

geddy

Re:Ma quanto rosicano?
« Risposta #99 : Mercoledì 5 Giugno 2013, 22:12:21 »
Sarebbe interessante sapere che cosa ha scritto Melli nella parte Laziale delle "curve".

Sono riuscito a salvare tutti i commenti fin quasi alle ore 15, eccone qualcuno :)
Niente di ironico e pungente nei loro confronti. Ha scritto un pezzo più o meno equilibrato riconoscendo qualche merito a Lotito e Tare e criticandone alcuni aspetti della gestione. Niente di cui non abbiamo gia discusso. Alla domanda sembra rispondere sostanzialmente di no. Non credo però avesse idea di quello che gli avrebbero pubblicato a fianco, altrimenti avrebbe calibrato il pezzo in maniera diversa. ALmeno lo spero.