Ma quanto rosicano?

[DinoRaggio]

Giancarlo Dotto sul "Corriere dello Sport":

La questione è concettualmente bacata alla radice. Aria fritta. Aquile monche. Il tema non è chi sia la prima squadra di Roma, ma se esista davvero un’altra squadra oltre la Roma. Quesito meno tracotante e villano di quanto sembri. E di facile soluzione, senza star lì a pescare nel torbido di quel bordello assolutamente irrilevante che è la Storia (date, prove, testimonianze), per sancire da pedantoni un prima e un dopo. Ciò che fa della Roma non la prima ma l’unica squadra della capitale è sotto gli occhi di tutti. Un’evidenza talmente commovente che fa di me, giuro, cardioromanista irrecuperabile che dalla curva fissava la Madonnina di Monte Mario per istigarla a miracoli sportivi e miracoli tout court (un gol di Colausig, per dirne una), quasi un laziale da riporto sentimentale.

 Il dramma dei presunti cugini è ontologico, prima ancora che storico. Roba seria. La Lazio non esiste. Per meglio dire, non ce la fa a esistere. Ci prova, poverella, le tenta tutte, ma proprio non ci riesce. Negli ultimi quarant’anni ha messo insieme anche cose ammirevoli. Ha vinto scudetti, coppe, derby, l’ultimo pochi giorni fa. Non puoi dirle niente. Fa tutte le sue cose per bene, con calligrafica compostezza. Vince, esulta, si dichiara, va sotto la Nord, dice “Roma merda” e, insomma, fa tutto quello che deve fare una brava ragazza in certe occasioni. Ma non esiste. Le sue vittorie evaporano rapide, come certe bolle colorate soffiate da pischelli che hanno fretta di passare a giochi più divertenti e duraturi. Le sfiori e svaniscono. Ecco, la Lazio è una bolla. Non consiste. O come certe grida manicomiali. Parti, esulti, ti sbracci, ti metti le corone in testa, ti giri e dietro non c’è nessuno. Vittorie e corone immaginarie.

Diciamo la verità. Sfilare tra due ali di biancocelesti plaudenti per Totti e compagni è stata una gogna (un Mishima romano d’altri tempi si sarebbe dato piuttosto un harakiri esemplare) ma se, alla fine, non è stato poi così terribile è perchè a battere quelle mani c’era, schierato, il nulla. La Lazio è una squadra invisibile. Malattia incurabile. E non date la colpa ai media. I media hanno un olfatto infallibile. Vanno dove le cose esistono. La Roma esiste a prescindere. Esiste persino di questi tempi, che è tutto dire. Si sa più di un mancato allenatore romanista, quel grullo di Allegri, che di un allenatore reale, in carne ed ossa come Vladimir Petkovic.

Tutto questo Lotito lo sa. E rosica. Vive tutti i giorni sulla sua pelle la disperante beffa di essere ma non di esistere. Si agita. Fa sforzi sovrumani. S’è inventato una Lotiteide. Se non sono aquile, sono proclami. Lui e Tare, diciamola tutta, magari averceli. Sanano bilanci, scovano giocatori, acchiappano trofei, non sbagliano un allenatore, ma poi si guardano dietro, cercano intorno, e cosa vedono? Un’aquila spelacchiata e il deserto. E una macchia d’irriducibili tifosi. Per lo più inguaribili romanticoni e intellettuali raffinati, che colgono la bellezza assoluta e nichilista del tifare il nulla. Quel dolore sottile, quello spleen stordente della sottrazione. Non a caso, il tifoso laziale si esalta nella disgrazia. Quasi quasi, se rinasco, rinasco laziale.

[Andre]

va bene il rispetto delle opinioni di tutti

ma che un giornale pubblichi questo neurodelirio é davvero imbarazzante, per l'editore ovviamente

a proposito, ma chi è l'editore di corsport ?

[AlenBoksic]

O come certe grida manicomiali. Parti, esulti, ti sbracci, ti metti le corone in testa, ti giri e dietro non c’è nessuno. Vittorie e corone immaginarie.

Certamente si riferisce a queste
 

[Kebab]

Evidentemente si sono accorti che il corriere dello schifo oltre a non comprarlo i laziali, non lo comprano manco più i romanisti.. si stanno quindi trasformando piano piano in una fanzine a tutto tondo.

Niente di nuovo.. comunque, se rinascesse, fossi in lui mi preoccuperei meno delle questioni calcistiche e auspicherei che madre natura fosse più clemente

[Boks XV]

 Le sue vittorie evaporano rapide, come certe bolle colorate

ha ragione.
dopo dieci giorni, in questa città, pare che non sia accaduto nulla.
ma già il giorno dopo, per altro.
ha perfettamente ragione.

[baol]

Giancarlo Dotto sul "Corriere dello Sport":

...

...
Quasi quasi, se rinasco, rinasco laziale.

Minaccia andata a vuoto.
Se rinascerai sapremo riconoscerti, e non solo dai colori della maglietta:

[Brocchi 63]

Per molti anni è stato l'assistente alla regia di Carmelo Bene, noto attore teatrale e regista italiano, con cui ha scritto appunto Vita di Carmelo Bene. Ha collaborato alla stesura di Chi mi credo di essere di Maurizio Costanzo (Edizioni Mondadori 2005) e di "Una bellissima ragazza" di Ornella Vanoni
Come giornalista ha scritto per La Stampa, "Il Messaggero", "Il Foglio", Gioia, Panorama, "Diva e Donna", Max (rivista) e L'Espresso, per cui ha condotto una particolare inchiesta sulla prostituzione giovanile, soprattutto di extracomunitarie.
Per la televisione (gruppo Mediaset) è stato opinionista delle trasmissioniControcampo, Buona Domenica' e "La fattoria", ha partecipato come giornalista a "'Verissimo", "Matrix", "La versione di Banfi". Attualmente è a "Domenica Live" di Canale 5
Grande esperto del mondo delle televisioni locali durante il cosiddetto Far West televisivo ha scritto, insieme a Sandro Piccinini, anch'egli giornalista sportivo, il libro Il mucchio selvaggio - La strabiliante, epica, inverosimile ma vera storia della televisione locale in Italia, edito da Arnoldo Mondadori Editore.
Collabora anche con il quotidiano Il Corriere dello Sport" e la rivista "Ulisse".
Giancarlo Dotto (Valdagno (VICENZA), 1º giugno 1952)

[Bus 142]

Stanno morendo!!!! Sono morti! 

[CP 4.0]

visto Di', nulla di cui preoccuparsi

...Le sue vittorie evaporano rapide, come certe bolle colorate soffiate da pischelli che hanno fretta di passare a giochi più divertenti e duraturi. Le sfiori e svaniscono. Ecco, la Lazio è una bolla. Non consiste. O come certe grida manicomiali. Parti, esulti, ti sbracci, ti metti le corone in testa, ti giri e dietro non c’è nessuno. Vittorie e corone immaginarie.
...

ha ragione.
dopo dieci giorni, in questa città, pare che non sia accaduto nulla.
ma già il giorno dopo, per altro.
ha perfettamente ragione.

giustamente a mio avviso, la loro 'boraggine' non ci deve appartenere.

non abbiamo bisogno di tappezzare la citta' per 'sapere' che esistiamo. questo un romatriste non potra' mai capirlo.

ecco perche' per loro le nostre vittorie sono effimere. perche' ci giudicano secondo il loro metro.

cio' non toglie che dobbiamo approfittare dell'occasione, come direbbero tanti alla dirigenza, non attraverso 'tappezzamenti', ma non lasciandoci riprendere la mano dalla nostra indole, e ad esempio preoccuparci se non accadra' come accadde nel post-scudetto, o sippero' pure sulla goliardia (che il romatriste ha saputo invece, perche' loro i sippero' non sanno neanche dove stanno di casa, prendere al balzo e nel modo giusto per approfittarne, e tappezzare i media con il suo bel faccione (complimenti a lui).

piuttosto famose manca piu' de qualcosa nei prossimi mesi, altrimenti tutto tornera' come prima e il ventiseimaggio svanira' come neve al sole, perche' a loro fa comodo e noi siamo come quella vecchietta che il giorno dopo le elezioni del '96 tiro' la giacchetta di baffone d'alema per dirgli 'ora possiamo fare vera opposizione'.

del resto basta notare la chiosa

Quasi quasi, se rinasco, rinasco laziale.

OT:

non e' la prima volta che sento nominare

... Mishima ...

qualcuno mi puo' delucidare che non si tratti di un idiotico refuso?

[andujo]

Giancarlo Dotto sul "Corriere dello Sport":

Questo pezzo è offensivo, ed il fatto che rosichino non li giustifica nell'abbassarsi a tanto.
Se invece di raccogliere soldi per le coreografie, cominciassimo a raccoglierli per far causa a certa stampa, no, eh?

[BobLovati]

il trigorriere è in confusione; non hanno capito che lunedì hanno venduto tutto il pesce solo perché questo succede solo quando lo comperiamo noi, in occasione di grandi avvenimenti.

Comunque, viste le sue passate frequentazioni, direi che gli sta benissimo la frase:

" Dio, Dio, perdonalo, perché non sa quello che dice "   

Stanno a schiatta´, se stanno a magna´ er fegato ma ce serveno vivi    

[BobLovati]

Questo pezzo è offensivo, ed il fatto che rosichino non li giustifica nell'abbassarsi a tanto.
Se invece di raccogliere soldi per le coreografie, cominciassimo a raccoglierli per far causa a certa stampa, no, eh?

ovvio e scontato, ma devo raccomandarti de magna´ tranquillo   

[franz_kappa]

ha ragione.
dopo dieci giorni, in questa città, pare che non sia accaduto nulla.
ma già il giorno dopo, per altro.
ha perfettamente ragione.

Il nostro saggio amico ha ben compreso il senso dell'articolo. Altri, accecati dall'antixxxxnismo e dal legittimo veleno che ti fa salire un pezzo del genere (ah Dotto, ma vattenaff...), non hanno colto il senso di questo commento al vetriolo.

Il giornalista sta dicendo, tradotto in brutale sintesi: la Lazio gioca, vince e batte la xxxx. Ma non esiste. "[...] ti giri e dietro non c’è nessuno", chiosa una sua frase. Una posizione retorica e faziosa, certo. Ma del tutto decorrelata dalla realtà? Mmm...

Leggo da giorni che s'è vinto il derby definitivo, che nulla sarà mai come prima. Possibile che nell'autorefenziale mondo dei tifosi questo sia avvenuto, per pochi o per molti che sia.

Ma soffermiamoci sull'insieme e chiediamoci: una persona 'estranea' al nostro mondo arriva a Roma il giorno 27 maggio 2013. Si guarda attorno, passeggia per le strade. Costui o costei avrà notato che c'era qualcosa di particolare nell'aria? Che era appena accaduto qualcosa di storico?
Secondo me no.

E' su questo che dobbiamo lavorare. Non so come ma ci dobbiamo impegnare alla morte per far sì che, nel futuro, vomitevoli scritti come questo che stiamo commentando non abbiano più ragion d'essere.
E per togliere a articoli simili ragion d'essere bisogna dare concreta testimonianza di esistere, semplicemente.

[ML]

Io dico solo che sarebbe bello se una sera di queste, tornando a casa, Giancarlo Dotto incontrasse il nulla.

[Fabio70rm]

http://www.lazionews.eu/2013/06/05/dotto-attacca-la-lazio-non-esiste-e-lotito-lo-sa-ma-lui-e-tare/

 Nell’edizione odierna del quotidiano romano c’è un fondo a cura di Giancarlo DOTTO che mette a confronto Lazio e Roma.Il giornalista non risparmia critiche verso il club biancoceleste, ma elogia i suoi dirigenti. Ecco un estratto dell’articolo: “La Lazio è una squadra invisibile. Malattia incurabile. E non date la colpa ai media. I media hanno un olfatto infallibile. Vanno dove le cose esistono. La Roma esiste a prescindere. Esiste persino di questi tempi, che è tutto dire.  [...]Tutto questo Lotito lo sa. E rosica. Vive tutti i giorni sulla sua pelle la disperante beffa di essere ma non di esistere. [...] Lui e Tare, diciamola tutta, magari averceli. Sanano bilanci, scovano giocatori, acchiappano trofei, non sbagliano un allenatore, ma poi si guardano dietro, cercano intorno, e cosa vedono? Un’aquila spelacchiata e il deserto. E una macchia d’irriducibili tifosi. Per lo più inguaribili romanticoni e intellettuali raffinati, che colgono la bellezza assoluta e nichilista del tifare il nulla. Quel dolore sottile, quello spleen stordente della sottrazione. Non a caso, il tifoso laziale si esalta nella disgrazia. Quasi quasi, se rinasco, rinasco laziale”.

[franz_kappa]

L'obiettivo di questo articolo è creare polemica, sdegnare, suscitare reazioni.

Quanto maggiore sarà il riscontro che daremo a tale monnezza, tanto amplificato sarà l'effetto che il pezzo di Dotto avrà ottenuto. E' appunto quello che sta avvenendo. Questo a me pare.

Io direi che discutere su questa cosa tra noi non ha alcun senso e non porta a nulla se non ad esacerbarci ulteriormente.

L'unica azione sensata è inviare mail di fuoco (senza insulti che portano chi riceve a cestinare immediatamente il messaggio senza leggerlo: usiamo l'intelligenza, ammesso di averne a sufficienza) alla redazione del giornale, promettendo che MAI PIU' ne acquisteremo una copia del CdS a meno che la testata non pubblichi domani un intervento di scuse a firma dello stesso giancarlo dotto per riparare l'oltraggio subito a causa di questo vomitevole scritto. Ottenere meno di questo sarebbe come non ottenere nulla.

[Breizh]

[Drenai]

sarò strano io ma... detto tutto il male possibile di dotto, sotto le rosicate, le invidie e le offese, c'è del vero in quello che dice.
non so se è endemico o creato ad arte (bisognerebbe chiedere a chi c'era 50 anni fa se era lo stesso) ma il profilo percepito è quello che dice lui.

[MagoMerlino]

mldmdlmjmrtccvstrdstgrnfjdnmgnttzccldgncrldttstpzzdmrd!

[Fabio70rm]

sarò strano io ma... detto tutto il male possibile di dotto, sotto le rosicate, le invidie e le offese, c'è del vero in quello che dice.
non so se è endemico o creato ad arte (bisognerebbe chiedere a chi c'era 50 anni fa se era lo stesso) ma il profilo percepito è quello che dice lui.

Ma de che!! La Lazio e i Laziali non esistono? Ma si @#@#@#@#@£$£$%$ (insulto irripetibile a scelta!!)