Autore Topic: Ciao Franca  (Letto 7887 volte)

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Giglic

Ciao Franca
« : Mercoledì 29 Maggio 2013, 11:18:27 »
Come tutti i saltimbanchi veri, una grande persona.

RIP e condoglianze al Premio Nobel Dario Fo

Offline BobLovati

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Re:Ciao Franca
« Risposta #1 : Mercoledì 29 Maggio 2013, 15:27:02 »
R.I.P.      :(
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline benvolio

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Re:Ciao Franca
« Risposta #2 : Mercoledì 29 Maggio 2013, 20:01:37 »
Ciao Franca
ci mancherai e non solo per l'impegno in teatro.

darienzo

R: Ciao Franca
« Risposta #3 : Mercoledì 29 Maggio 2013, 20:17:21 »
Quello che hanno detto oggi al tg2 è allucinante

Inviato dal mio GT-N7000 con Tapatalk 2


Offline DinoRaggio

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Re:Ciao Franca
« Risposta #4 : Mercoledì 29 Maggio 2013, 20:20:29 »
Che hanno detto?

Ciao Franca
ci mancherai e non solo per l'impegno in teatro.

E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)

baol

Re:Ciao Franca
« Risposta #5 : Mercoledì 29 Maggio 2013, 20:46:46 »
Come tutti i saltimbanchi veri, una grande persona.

RIP e condoglianze al Premio Nobel Dario Fo

 :(

ThomasDoll

Re:Ciao Franca
« Risposta #6 : Mercoledì 29 Maggio 2013, 23:15:40 »
Ciao, Franca. Peccato che il TG2 abbia avuto questa caduta di stile...

Giglic

Re:Ciao Franca
« Risposta #7 : Giovedì 30 Maggio 2013, 06:34:52 »
Ciao, Franca. Peccato che il TG2 abbia avuto questa caduta di stile...

Chiamiamola col suo nome. Carognata.

E' stata violentata un'altra volta.

Offline giangoverni

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Re:Ciao Franca
« Risposta #8 : Giovedì 30 Maggio 2013, 11:42:34 »
da GLOBALIST

Addio Franca, bionda platiné e con tanto cervello
Giù il cappello davanti a Franca Rame, la bionda platiné che dimostrò di avere bellissime curve ma soprattutto tanto cervello.
Giancarlo Governi
mercoledì 29 maggio 2013 14:50



di Giancarlo Governi

Quando mi sposai, Maurizio Scaparro che fu mio testimone di nozze, mi regalò una marionetta bellissima e antica. È appartenuta alla famiglia di Franca Rame, mi disse. Con quella marionetta tanti anni fa mi si aprì il file si direbbe oggi "Franca Rame" che io fino ad allora avevo ammirato non soltanto come attrice accanto a Dario ma anche come donna bellissima, una della categoria del "Biondo platiné" cantate da Fred Buscaglione nelle sue ironiche e strampalate canzoni e che la diceria popolare voleva ricche di curve e povere di cervello. Ma Franca faceva eccezione perché capimmo subito che era ricca di curve ma ricca anche di cervello, smentendo così l'assioma donna bella uguale oca.

Dario quando si sposò con Franca oltre a una donna meravigliosa e intelligente ereditò anche una brava attrice che portava in dote  casse piene di copioni frutto del lavoro di generazioni di teatranti, guitti marionettisti e burattinai, che portavano il nome dei Rame. Dario fece tesoro di quei copioni, soprattutto delle farse , che era anticamente considerato il genere minore.

Dopo la rappresentazione pesante, magari di un drammone storico a fosche tinte, gli attori, per ricreare lo spirito degli spettatori e magari anche il loro, rappresentavano una farsa, una breve commedia, di solito un atto unico tutto da ridere. Di quel teatro alla antica italiana non sono rimasti i drammoni ma le farse. E fu subito chiaro che Dario di quelle rappresentazioni popolari si nutrì abbondantemente, rileggendo quella comicità in maniera moderna e spesso surreale. Farse moderne dal titolo sorprendente e strampalato come "Chi ruba un piede è fortunato in amore" o "Gli arcangeli non giocano a flipper" sono figlie delle farse dei Rame.

E Franca sempre accanto al genio di Dario che si andava delineando in un percorso straordinario che lo porterà a ricevere il Nobel per la letteratura. Fu a fianco a Dario, con lo stesso impegno e con la stessa adesione ideale, anche quando l'incidente di Canzonissima dette una svolta alla loro vita artistica. Per i più giovani e anche per chi ha perso la memoria, Dario Fo e Franca Rame erano stati chiamati a condurre Canzonissima, lo spettacolo più popolare della televisione degli anni Sessanta. Lo fecero alla loro maniera proponendo ogni sabato sera sketch basati sulla loro ironia graffiante che tocca temi sociali.

Ogni settimana il loro lavoro suscitava polemiche e indignazione fra i benpensanti, ma la goccia che fece traboccare il vaso fu quando Dario non accettò la censura su una scenetta comica che parlava di muratori che si buttavano giù dalle impalcature, dove lavoravano senza nessuna forma di sicurezza, per fare dispetto al padrone. Per questo Dario e Franca furono cacciati. Da quel momento la loro vita non fu più la stessa: niente più televisione, ma soprattutto niente più teatro Sistina o teatro Manzoni ma soltanto case del popolo, circoli culturali, persino camere del lavoro a contatto con un pubblico alternativo che scopriva il teatro e nello stesso tempo dava a Dario autore linfa vitale.

Qui Franca faceva la sua parte di attrice, di autrice e di compagna di Dario, riuscendo a diventare con discrezione anche lei una protagonista, impegnata anche sul piano culturale e civile nelle lotte per i diritti ma anche per la dignità della donna. La storia è fatta di coincidenze significative: Franca è morta proprio nei giorni in cui si dibatte anche a livello parlamentare il problema del femminicidio, sul quale anche la nostra società civile sta prendendo coscienza soprattutto di fronte a questo dilagare di violenza contro la donna, da parte di maschi che non sono in grado anche culturalmente di accettare la parità.

Franca nel 1973 subì un stupro da parte di un gruppo di neofascisti. Fu uno stupro "politico", uno sfregio alla donna che si batteva contro la violenza. Franca reagì a quella terribile esperienza alla sua maniera: la raccontò in un monologo che recitò per anni negli spazi teatrali di tutta Italia, senza dire mai che quel monologo nasceva da un delitto di cui lei stessa era stata vittima. Molti anni dopo Adriano Celentano la invitò in televisione a Fantastico, l'erede di quella Canzonissima da cui Franca insieme a Dario era stata cacciata molti anni prima, dove raccontò il "suo" stupro e rivelò che non era frutto di finzione.

L'Italia ne fu sconvolta e ora la saluta non soltanto come si saluta una grande attrice ma anche come una bandiera importante delle lotte per la liberazione della donna. Giù il cappello davanti a Franca Rame, la bionda platiné che dimostrò di avere bellissime curve ma anche tanto cervello.

Giglic

Re:Ciao Franca
« Risposta #9 : Venerdì 7 Giugno 2013, 06:47:05 »
Dovrò necessariamente risponderti O.T.
Si tratta di una semplicissima questione di aggressività "culturale": la maggioranza urla di più, si espone di più e, soprattutto, invade e usurpa di più. E la minoranza, il più delle volte per semplice quieto vivere, non urla, non si espone e ad invadere o ad usurpare non ci pensa nemmeno. Se non altro per evitare di essere aggredita.
In Italia il cosiddetto territorio culturale (ripeto: cosiddetto, perché la cultura è un' altracosa) è occupato dalla sinistra; che urla, si espone ed invade aggredendo dialetticamente non dico la destra, ma chiunque osi manifestare un pensiero che non sia conforme ai suoi dettami.
Ti faccio un esempio. E' morta Franca Rame. E' morta esattamente come è morta Rossella Falk, però i tentativi di santificazione che sono stati messi in atto per la prima la seconda se li sogna.
E questo non perché come attrice fosse migliore, anzi, ma "solo" ed esclusivamente perché era una icona della maggioranza che occupa il (cosiddetto) territorio culturale.
Parce sepulto, è vero, ma hai sentito tu qualcuno che ricordasse Franca Rame per come si era impegnata negli anni settanta a favore degli assassini dei fratelli Mattei di Primavalle?
Achille Lollo, Marino Clavo, Manlio Grillo la fecero franca e i tre gradi di giudizio gli fecero una sega, e questo anche grazie ai soldi di "soccorso rosso" oltre che alla connivenza ed agli aiuti di tutti i generi di praticamente tutta la sinistra (extraparlamentere e non ) di allora. Ovviamente con la Famiglia Fo in prima fila (Dario che tuonava da i suoi pulpiti scagionando gli assassini ed addebitando la strage ad una  "faida fra fascisti", Jacopo disegnando la "faida" a fumetti e Franca aiutando gli assassini con "parole ed opere". Spè che ti copioeincollo Wiki:
"Molti gli intellettuali ed i giornali che si schierarono per difendere gli imputati. Tra i più autorevoli quotidiani a prendere queste posizioni ci fu Il Messaggero, il più diffuso quotidiano di Roma, il cui direttore Alessandro Perrone era zio di Diana Perrone, lei stessa militante di Potere Operaio e successivamente coinvolta nelle indagini e deceduta il 9 maggio 2013 a Roma a seguito di una lunga malattia. Questa prima fornì un alibi per Lollo, Clavo e Grillo, per poi, dopo fortissima pressione del padre Ferdinando Maria Perrone (editore dello stesso Messaggero) ritrattare sostenendo che lei era solo in compagnia del Gaeta e non degli indiziati. Non è mai stato chiarito se la Perrone fosse o meno al corrente delle intenzioni di Lollo e degli altri partecipanti al rogo.
Franca Rame, allora esponente dell'Organizzazione Soccorso Rosso Militante, in una lettera datata 28 aprile 1973 scrive al Lollo "Ti ho inserito nel Soccorso rosso militante. Riceverai denaro dai compagni, e lettere, così ti sentirai meno solo".
Al di fuori del tribunale di Roma, durante le udienze ci furono manifestazioni della sinistra che chiedevano il proscioglimento dei tre militanti di Potere Operaio.
Alla campagna innocentista in favore dei tre indagati contribuirono anche alcuni autorevoli personaggi della sinistra quali il senatore comunista Umberto Terracini (già presidente dell'Assemblea Costituente e uno dei tre firmatari della Costituzione italiana), il deputato socialista Riccardo Lombardi (già membro anch'egli Assemblea Costituente e capo storico della corrente "autonomista" del suo partito) e lo scrittore Alberto Moravia...

Morta Franca Rame hai letto da qualche parte un accenno, anche minimo, su quello che è stata e su quello che in quegli anni di odio ha rappresentato? Macché solo beatificazioni.
Onestamente avrei voluto farlo io, ma ho desistito perché non mi andava (di nuovo) di mettermi a litigare con chi magari non sa ma pensa che la Franca Rame sia stata una via di mezzo fra Giovanna d'Arco e Madre Teresa di Calcutta.
Quindi dire che a Roma la Lazio non esiste perché i laziali stanno zitti e non replicano, e non si mettono ad invadere le città coi loro colori o non si espongono col fragore e con l'arroganza dei trigorioti è come dire che, dal momento che non c'è chi si prende la briga di raccontare dei fatti oggettivi relativi determinati personaggi a cui si sta mettendo l'aureola, quei fatti non ci sono e chi potrebbe raccontarli non esiste.
E invece i Laziali esistono e non mettono l'adesivo della Lazio sul cruscotto della macchina solo perché sanno che si potrebbero ritrovare la fiancata fregiata o le gomme a terra.
Si, ci vorrebbe un pò di petto in fuori ed essere pronti a ribattere colpo su colpo, ma siccome gli opliti del bene sono la maggioranza e nessuno che la pensa in modo diverso da loro si espone, o decidi di soprassedere e far finta di niente (come è successo qui a me con Franca Rame) o devi stà sempre a litigà.

Ecco: rispondere su un altro topic (è quello del "ma quanto rosicano", e credo che mai abbinamento fu più involontariamente azzeccato), che potrebbe dare un'idea che tu non fossi sufficientemente coraggioso per esporre le tue idee qui, non è un gesto da te (o forse si). Riporto quindi quello che avevi da dire nel suo giusto alveo. Sul contenuto non mi pronuncio (che è meglio), ma vedo che chi vota Grillo critica aspramente una - defunta - sua grande Fan: quale apertura mentale! Si, è vero, la Rame ne ha fatto di errori... meno male che i metri di paragone sono altri per giudicare una persona, altrimenti saremmo tutti (salve chi piace a te, ovvio) da mettere alla gogna.

Offline Frusta

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Re:Ciao Franca
« Risposta #10 : Venerdì 7 Giugno 2013, 08:26:41 »
Ecco: questa è la dimostrazione di quanto dicevo.
Il mio era un esempio, e qui tu lo hai dimostrato abbondantissimamente, di quello che dicevo, e che ripeto: In Italia il cosiddetto territorio culturale (ripeto: cosiddetto, perché la cultura è un' altra cosa) è occupato dalla sinistra; che urla, si espone ed invade aggredendo dialetticamente non dico la destra, ma chiunque osi manifestare un pensiero che non sia conforme ai suoi dettami.
Una riprova migliore non potevi darmela: la maggioranza cialtrona, arrogante e forte di niente altro che del proprio numero (e quindi vigliacca appunto per questo per questo) pensa che la facoltà di aggredire la minoranza sia sua un diritto divino.
Sporco ebreo da un cristiano l' ho sentito ripetere migliaia di volte, sporco cristiano da un ebreo mai. E non perché chi è ebreo non possa pensarlo, ma semplicemente perché la minoranza è obbligata al quieto vivere
E lo vediamo nel tifo così come lo vediamo in politica.
E la minoranza per non essere aggredita e quindi per semplice quieto vivere, preferisce sorvolare e far finta di niente. In definitiva non esporsi. In alternativa dovrebbe star sempre al itigare.
Ecco il perché della inesistenza e della invisibilità laziale di cui starnazzava Dotto.
Secondo te che rapporto c'è di rischio fiancata-sfregiata o tergicristalli divelto fra una macchina che espone un bruco giallorosso ed una con un autoadesivo biancoceleste?
La stessa che aveva negli anni settanta chi ostentava falce e martello da una parte e QUALSIASI altro simbolo politico dall'altra.
Ti è  più chiaro il concetto ora che te l' ho espresso con un disegnino?
Onestamente non pensavo che tu ne avessi bisogno (o forse si)...

P.s. (ma molto post scriptum)
... e credo che mai abbinamento fu più involontariamente azzeccato), che potrebbe dare un'idea che tu non fossi sufficientemente coraggioso per esporre le tue idee qui, non è un gesto da te (o forse si)...
Sufficientemente coraggioso per far cosa? Per sputtanare i morti che non mi piacciono? Quello è un esercizio che lascio volentieri a te; per me, l'ho detto e lo ripeto, vale la regola del parce sepulto.   
Ergo mio era un esempio che partiva dai fatti, e che quindi non aveva nulla di denigratorio, poi chi lo ha voluto capire lo ha capito e di chi non lo lo ha voluto capire (di te) chissenefrega.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Boks XV

Re:Ciao Franca
« Risposta #11 : Venerdì 7 Giugno 2013, 09:53:12 »
è vero che repetita iuvant, ma il tuo messaggio nell'altro topic era sufficientemente trasparente e di fluidissima intelligibilità.
io però ritengo che una minoranza debba avere il cuore necessario per aprire squarci nella trippa grassa delle maggioranze.
particolarmente quelle stolide che si accodano, trinariciute, al monopensiero spesso mononeuronico.
come nell'esempio della grande artista, che hai citato.

Giglic

Re:Ciao Franca
« Risposta #12 : Venerdì 7 Giugno 2013, 10:08:01 »
Ecco: questa è la dimostrazione di quanto dicevo.
Il mio era un esempio, e qui tu lo hai dimostrato abbondantissimamente, di quello che dicevo, e che ripeto: In Italia il cosiddetto territorio culturale (ripeto: cosiddetto, perché la cultura è un' altra cosa) è occupato dalla sinistra; che urla, si espone ed invade aggredendo dialetticamente non dico la destra, ma chiunque osi manifestare un pensiero che non sia conforme ai suoi dettami.
Una riprova migliore non potevi darmela: la maggioranza cialtrona, arrogante e forte di niente altro che del proprio numero (e quindi vigliacca appunto per questo per questo) pensa che la facoltà di aggredire la minoranza sia sua un diritto divino.
Sporco ebreo da un cristiano l' ho sentito ripetere migliaia di volte, sporco cristiano da un ebreo mai. E non perché chi è ebreo non possa pensarlo, ma semplicemente perché la minoranza è obbligata al quieto vivere
E lo vediamo nel tifo così come lo vediamo in politica.
E la minoranza per non essere aggredita e quindi per semplice quieto vivere, preferisce sorvolare e far finta di niente. In definitiva non esporsi. In alternativa dovrebbe star sempre al itigare.
Ecco il perché della inesistenza e della invisibilità laziale di cui starnazzava Dotto.
Secondo te che rapporto c'è di rischio fiancata-sfregiata o tergicristalli divelto fra una macchina che espone un bruco giallorosso ed una con un autoadesivo biancoceleste?
La stessa che aveva negli anni settanta chi ostentava falce e martello da una parte e QUALSIASI altro simbolo politico dall'altra.
Ti è  più chiaro il concetto ora che te l' ho espresso con un disegnino?
Onestamente non pensavo che tu ne avessi bisogno (o forse si)...

P.s. (ma molto post scriptum)Sufficientemente coraggioso per far cosa? Per sputtanare i morti che non mi piacciono? Quello è un esercizio che lascio volentieri a te; per me, l'ho detto e lo ripeto, vale la regola del parce sepulto.   
Ergo mio era un esempio che partiva dai fatti, e che quindi non aveva nulla di denigratorio, poi chi lo ha voluto capire lo ha capito e di chi non lo lo ha voluto capire (di te) chissenefrega.

Apprendo da te e da un altro utente di essere maggioranza urlante. Se vedi i miei posts (e l'ottimo Giango) forse capiresti invece che io compiango l'artista, e la donna sfregiata, e che non mi sembra che ci sia stata, in questo topic, la folla di prefiche a piangere, ma forse pensare che che chi non la pensa come te è "maggioranza urlante" rinforza ancora di più i propri convincimenti. Del suo impegno politico francamente me ne infischio (cit.). Per quanto riguarda la Falk, nulla ti ha impedito di aprirlo, il topic (io non conoscendo purtroppo, per questioni anche anagrafiche, la Falk non l'ho fatto). Se non l'hai fatto evidentemente non lo ritenevi opportuno. State, voi minoranza vittima della maggioranza urlante, bene così. Quello che penso delle persone, a differenza di quella che io ritengo l'ipocrisia del parce sepulto, non cambia con il loro status di esistenza in vita o meno. Se per te questo è "sputtanare i morti", sei ovviamente padronissimo di pensarlo.

PS Pur adorando Dalì, ti preferisco Antonello da Messina

Offline Frusta

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Re:Ciao Franca
« Risposta #13 : Venerdì 7 Giugno 2013, 14:30:18 »
Apprendo da te e da un altro utente di essere maggioranza urlante. Se vedi i miei posts (e l'ottimo Giango) forse capiresti invece che io compiango l'artista, e la donna sfregiata, e che non mi sembra che ci sia stata, in questo topic, la folla di prefiche a piangere, ma forse pensare che che chi non la pensa come te è "maggioranza urlante" rinforza ancora di più i propri convincimenti. Del suo impegno politico francamente me ne infischio (cit.). Per quanto riguarda la Falk, nulla ti ha impedito di aprirlo, il topic (io non conoscendo purtroppo, per questioni anche anagrafiche, la Falk non l'ho fatto). Se non l'hai fatto evidentemente non lo ritenevi opportuno. State, voi minoranza vittima della maggioranza urlante, bene così. Quello che penso delle persone, a differenza di quella che io ritengo l'ipocrisia del parce sepulto, non cambia con il loro status di esistenza in vita o meno. Se per te questo è "sputtanare i morti", sei ovviamente padronissimo di pensarlo.

PS Pur adorando Dalì, ti preferisco Antonello da Messina

Eppure mi sembrava di essere stato chiaro: qui chi voleva osannare Franca Rame lo ha fatto, mentre chi voleva non dico denigrarla, ma semplicemente dire quello che pensava di lei, e cioè fare né più né meno quello che qui si è fatto per altri morti e non è stato attaccato da nessuno ha taciuto per non essere attaccato.
E tu, col tuo voler trascinare qui quello che voleva essere solo un esempio, sei la prova che sarebbe stato attaccato.
Per me parlarne in quel post era solo voler fare un esempio prendendo spunto dal fatto più recente, e dato che gli esempi, ripeto ancora una volta, servono per semplificare il dialogo e non per complicarlo, per me il discorso che riguarda Franca Rame riguarda finisce qui.
P.s.
Sai, che è, Giglic? E' che io gli anni settanta me li ricordo tutti, me li ricordo con tutto il clima d'odio che si respirava, e tutti i morti ammazzati, e le connivenze con gli assassini, e le complicità e le omertà nei riguardi dei medesimi. E certi personaggi, e ti parlo tanto della famiglia Fo quanto di Terracini o di Lombarti o Moravia per limitarmi a quelli che ti ho citato, me li ricordo uno ad uno; e non sono per niente pochi, se vuoi te ne posso citare decine, con quello che facevano e con quello che scrivevano, e non con le chiacchiere, se vogliamo ricordarli in maniera più circostanziata.
E siccome quei personaggio non avevano la mia stima allora, non vedo per quale miracolo dovrebbero averla adesso.
Perché si trattava di un odio che si "respirava" e che si "toccava con mano" come la malaria di Verga, che traspirava da ogni tg e da ogni pagina di giornale; e c' era chi ci campava con quell'odio, c' era chi ci saliva in cattedra, e ci scriveva articoli e libri e ci metteva in scena spettacoli, c'era chi ci si ingrassava e ci di ventava famoso e ci faceva un pacco di soldi alla faccia dei poveracci che si fottevano la vita recitando la parte degli assassini o degli assassinati.
Sia ben chiaro, Giglic, io non ce l'ho personalmente con te, e non posso fartene una una colpa se quell'odio non lo hai né sentito né respirato: tu frequentavi l'asilo ed io l'università, in quel periodo, non potevamo valutare la realtà allo stesso modo, ma si tratta di una realtà che al massimo può essere taciuta, non cancellata.
Era una realtà d'odio che a me faceva schifo e faceva ribrezzo; schifo e ribrezzo che dopo quaranta anni non si sono assopiti per niente perché quel tipo di odio lo vedo ogni tanto riaffiorare ancora.
Poi c' è chi certi personaggi li amava allora, si sente di amarli ancora adesso e può esprimere la sua opinione liberamente perché nessuno gli va a cagare il cazzo, scusa il lessico oxfordiano, e c'è chi non può perché se si azzarda a ricordarli per quello che hanno fatto quindi per motivi oggettivi e per niente opinabili, diventa una la sagoma da tiro a bersaglio.
Ti pare logico, o giusto, o semplicemente normale?
P.s.
Ho cercato di non usare toni offensivi in questo commento, speriamo di esserci riuscito, perché per ogni rissa da forum vale il principio della lotta nel fango: puoi avere ragione o torto, e dialetticamente "perdere" o "vincere" e non se ne accorgerà nessuno, perché quando uscirai dalla pozzanghera nessuno distinguerà più te dal tuo avversario  ;)
P.p.s
Al posto di Dalì va bene Hieronumus Bosch?
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline benvolio

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Re:Ciao Franca
« Risposta #14 : Sabato 8 Giugno 2013, 02:35:36 »
Frusta gli anni 70 li hanno vissuti alcuni utenti di questo forum, chi andando all'universita', come te, chi stando da una parte e chi dall'altra, e sempre andando all'universita (per inciso). Ebbene l'odio c'era ma non era unidirezionale e non c'era il prima ed il dopo. E l'odio era legato a quello che si chiama conflitto di classe o processo di riproduzione sociale. Non c'era voglio dire un virus a rendere decerebrato un benvolio o un boks, per dirne una. E vittime e carnefici c'erano, certo, ma c'era pure un fracco di gente che voleva cambiare il mondo in un modo o nell'altro e fece l'errore di partecipare a movimenti e fenomeni poi frettolosamente giudicati terroristi, assasini ecc...Sto grande fronte culturale che tu ricordi per dire, io, da sinistra, l'ho preso come un tram in faccia una mattina del febbraio '77 quando Lama e il servizio d'ordine delle tute blu vennero a farci la morale e a dettarci la linea a piazzale della Minerva. Li cacciammo a botte ma non ce ne vantammo, anzi avevamo le lacrime agli occhi e non per i lacrimogeni che quelli arrivarono nel pomeriggio assieme ai reparti della Celere di Castro Pretrorio. Francamente questo alzare il dito criminalizzando un'intera generazione che invece assunse su di se l'onere di sbagliare e anche l'onere di un quanto di violenza endemica a qualsiasi conflitto sociale, ecco francamente a me sembra un po' qualunquista. E te lo dice uno che quando passa a viale libia dove fu brbaramente ucciso Paolo Di Nella prova la stessa commozione di trenta anni fa. Da destra o da sinistra un sacco di gente ci credeve e non tutti (anzi molti meno di quanto si crede e si ha comodo credere) erano violenti o criminali.
E gli errori di Franca Rame nel coprire Lollo, l'innocentismo di Lombardi e Terracini restano come sbagli tutti da criticare certo ma non riconducibili al grande complotto comunista che oscurava l'Italia...

Offline Frusta

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Re:Ciao Franca
« Risposta #15 : Sabato 8 Giugno 2013, 10:05:08 »
Benvò, rischiamo di parlare del nulla perché mi accorgo che i nostri punti di osservazione di quella realtà sono troppo distanti. Da sinistra si è cominciato a prendere alcune distanze a partire da "palombella rossa" in poi, fino ad arrivare alla visione consolidata (al punto da sembrare verosimile) di adesso, cioè dopo svariati e successivi "aggiustamenti".
Ti cito una brevissima recensione di "Quando le brigate rosse erano sedicenti"
Se si leggono le ricostruzioni che storici e giornalisti fanno degli anni di piombo, sembra che i brigatisti rossi e i loro stretti parenti siano sempre stati considerati dei folli, isolati da tutto il resto del Paese. Sembra che il progetto di una società comunista, da realizzare attraverso una rivoluzione, sia stata una pazza idea nelle menti di pochi. Ma non andò così. Per una decina d'anni, diciamo dal 1968 in poi, l'estremismo di sinistra poté godere della benevolenza, del consenso, e a volte della complicità della maggior parte dei giornali e del mondo della cultura ufficiale. Ci volle il cadavere di Moro fatto trovare a metà strada fra le sedi della Dc e del Pci per interrompere una mistificazione che i mass media conducevano dal tempo della scoperta dei primi covi delle Brigate Rosse. Per dieci anni gli italiani furono ingannati dai nove decimi della stampa nazionale, che chiamò "sedicenti" le Brigate Rosse e nascose e negò qualsiasi episodio di violenza e di estrema sinistra. Perché accadde tutto questo? Molti giornalisti agirono per fede politica. Ma molti altri, più semplicemente, si accodarono seguendo il vento, che in quel momento sembrava portare a un immancabile trionfo del marxismo. Così, legioni di cronisti "borghesi" si misero l'eskimo, confermando una vecchia battuta di Leo Longanesi, e cioè che lo stemma al centro della bandiera italiana dovrebbe essere la scritta: "Ho famiglia".
Quello era il clima di allora, e riguardava tutta l'area della sinistra extraparlamentare, ed è un clima che io sto semplicemente considerando, quindi non giudicando né col ditino alzato né in maniera qualunquistica (a proposito, non te la prendere, ma quando mi sento dare del qualunquista mi si accende una spia, indovina quale), ma sto semplicemente rilevando un fatto: mentre i cronisti borghesi di qualsiasi giornate o telegiornale "si mettevano l'eskimo" puntando la diottra dei loro garland (scusa l'allegoria  ;) ) sui misfatti destrorsi (che c'erano eccome, chi lo nega?), la oscuravano con la massima cura quando si trattava di puntarla dalla parte opposta.
Esattamente come si fa adesso, scusami ma il paragone che facevo all'inizio sull'altro topic e che poi è stato trascinato qui ricorre) nessuno (o pochi, ed anche quei pochi, pur dichiarandosi "laziali" "hanno famiglia" ) parla dei buu trigorioti e delle puttanate dei medesimi mentre batte la grancassa col massimo dei decibel quando si tratta dei buu della curva nord, le coltellate trigoriote diventano puncicate e la tifoseria laziale viene tirata in ballo anche quando vengono arrestati due trigorioti che "puncicano" un tifoso del Tottenham.
Il risultato lo vediamo nei giornali stranieri per i quali il sostantivo Lazio è diventato un sinonimo di violenza e di razzismo.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.

Offline benvolio

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Re:Ciao Franca
« Risposta #16 : Sabato 8 Giugno 2013, 10:40:10 »
Lascerei da parte il parallelo fra conformismo pro-roma e conformismo pro marxista della cultura anni '70.
Mi concentrerei su questa tua analisi non proprio dei fenomeni culturali anni '70. Ti citavo l'esempio di Lama all'Universita' per indurti ad una riflessione piu' contestualizzata. Nessuno puo' negare che durante gli anni '70 cresce a sinistra del PCI un'area culturalmente sovversiva che man mano si frastaglia in tante esperienze tutte da indagare attentamente se si vuole capire di cosa si parla. Le due definizioni "terrorismo" e "anni di piombo" sono sommarie e generiche e per esempio sono insufficienti a ricomprendere il movimento di contestazione del '77.
Tale movimento fu avversato, strumentalizzato e ghettizzato sia dal PCI che dalla cultura ufficiale che tu chiami marxista. E bada bene che questo movimento fu tanto onestoo intellettualmente da reistere alla fascinazione delle armi e da rinunciare infine a mo' di Antigone alla propria stessa esistenza politica piuttosto che accedere in blocco alla lotta armata. Perche' caro Frusta se fossimo passati tutti alle armi, altro che sedicenti BR avresti avuto una vera e propria guerra civile. Ed anche i presunti fiancheggiatori erano una percentuale minima di decine di migliaia di ragazzi che, ripeto, alla fine rinunciarono completamente piuttosto che riciclarsi nei partiti e nelle grandi consorterie culturali, nei salotti, come invece fecerono e con ampio successo molte anime nere (moralmente) del 68. Il qualunquismo sta in questo accomunare me (come esempio) a sedicenti terroristi, accomunare cioe' un'area politica che esprimeva una cultura alternativa al cloroformio del compromesso storico al terrorismo.Oggi esiste un'area culturale a sinistra del PD che sta elaborando un modello alternativo al liberismo paneuropeo, un'area che come allora viene accusata di violenza e mistificata dalla vulgata mainstream. Ecco se vuoi fare un parallelo fallo cosi' il '77 sta alla Lazio come il compromesso storico sta alla roma, oppure (piu')propriamente) il '77 sta al PCI come il movimento NoTav (e non solo) sta al PD. Delitti come quelli della famiglia Mattei sono odiosi spregevoli e detestabili, tutti i delitti sono odiosi e detestabili. Ma Giorgiana Masi e' una vittima di Stato. E non era una terrorista. Idem Francesco Lo Russo. Idem alcuni ragazzi di destra che boks puo' raccontarti. L'Italia non era un grande mainstream comunista, era una frastagliata e complicata questione sociale che quei brbari delle BR, assieme a pezzi dello Stato, hanno oggettivamente contribuito a semplificare in modo mortifero.

Offline BobLovati

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Re:Ciao Franca
« Risposta #17 : Sabato 8 Giugno 2013, 12:45:16 »
purtroppo chi ci ha sempre detto " la politica è ... " ( riempire a piacere ), " NON si deve votare " ( poi vota e ci dice che là unico ad aver votato è lui ), nonostante avesse iniziato asserendo di non essere schierato, di essere al di sopra di tutto, alla fine ( accade spesso, purtroppo ) dimostra di avere della politica solamente LA PROPRIA OPINIONE ( l' unica vera, peraltro ).
 
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Boks XV

Re:Ciao Franca
« Risposta #18 : Sabato 8 Giugno 2013, 16:34:37 »
benvolio, è sempre un piacere leggerti.  ;)
ti riconosco un'onestà intellettuale che levate.  :)
capisco quindi e arrivo addirittura a giustificare la tua analisi, redatta dal punto prospettico di uno che fu extraparlamentare di sinistra negli anni '70 e che non è finito a bruciarsi le sinapsi con le abbondanti dosi di zozzerie che vi calavate in quegli anni.  :D
riconosco, quindi, una legittimità al ragionamento per il quale a migliaia e migliaia preferirono la via del buen retiro al doloroso cimento armato.
non puoi negare, però, la stessa legittimità al clima denunciato da Frusta. uccidere un fascista non è reato non si limitava a scolorire sui muri delle città ma era prassi comune a parole e, ahimè, a fatti.
che non fosse reato lo dimostra il fatto che non uno degli assassini degli oltre dieci fascisti morti ammazzati nella sola capitale sia mai stato assicurato alla giustizia. il tutto in un clima -ero ragazzino ma ben me lo ricordo il veleno che usciva dai canini affilati di Paese Sera o del Messaggero, per tacere di Lotta Continua o dell'Unità ma quì eravamo già più nella "norma"- in cui i media si limitavano a dare la conta del morto come si racconta l'investimento di un cane sull'Aurelia.
tornando al parallelo calcistico il clima era quello che oggi si traduce in la Roma è Roma. le vittorie e le sconfitte dell'AS sono vince Roma e perde Roma. la Lazio? un'espressione geografica (ah no, quella era l'Italia. Metternich docet  :) ).
su una cosa hai ragione al 100%, in quegli si è svolta una lotta di classe.
ben mi ricordo le mie sezioni del MSI dove eravamo soprattutto figli del popolo, pure bascio (come la grande maggioranza di quelli del PCI, debbo dire).
io sono figlio di un tassinaro anche'esso figlio di tassinaro -a propo', ho mai raccontato di mio nonno che andò, col suo tassì carico di amici, a Genova per la finale scudetto del '23? prima o poi dovrò farlo  :)- e stavo coi muratori di Montespaccato, col figlio dell'impiegatuccio ministeriale, un meccanico, il cameriere di Alemagna in via del Corso, un tipografo, c'era la famiglia di fruttaroli del mercato Trionfale. pure chi aveva il padre avvocato, certo.
ma i figli dei grandi professionisti, i figli dei professoroni, i figli dei giornalisti, i figli dei magistrati stavano tutti dalla parte di quelli che mi volevano insufflare la giustizia proletaria (sic!) dalle fila di PotOp AutOp AvOp.
Op Op Op! ne avessi mai visto uno de questi col padre operaio.
ho grande rispetto per le lotte compiute dal vecchio PCI e dai suoi militanti, poco o punto, invece, per i giocherelli con cui si sono trastullati per una decina di anni i figli viziati e annoiati di quella borghesia, grassa e predona, al cui caldo e rassicurante abbraccio sono poi ritornati, quando il passatempo era venuto a noia o la paura di bruciarsi il culo ha fatto 90.

Offline Frusta

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Re:Ciao Franca
« Risposta #19 : Sabato 8 Giugno 2013, 17:52:09 »
purtroppo chi ci ha sempre detto " la politica è ... " ( riempire a piacere ), " NON si deve votare " ( poi vota e ci dice che là unico ad aver votato è lui ), nonostante avesse iniziato asserendo di non essere schierato, di essere al di sopra di tutto, alla fine ( accade spesso, purtroppo ) dimostra di avere della politica solamente LA PROPRIA OPINIONE ( l' unica vera, peraltro ).
 
Bob, se ripeti il concetto in maniera intellegibile forse lo capisco anche io.
Lazio, ti amo con tutta la feniletilamina, l’ossitocina, la dopamina e la serotonina che mi circolano nel cervello, che rendono il mio pensiero poco logico e che mi procurano strane sensazioni in tutta l’anatomia e battiti sconclusionati nell’organo principale del mio apparato circolatorio.