Eroe

[pariolo 10]

Trovo comunque di una gravità assoluta quanto fatto da dagospia e poi iun sub ordine da narione.

Pubblicare foto con nome e cognome è lesivo di ogni diritto minimo di privacy.

Il problema è che dagospia continua con un articolo ai limiti della diffamazione. Massima solidarietà

[DinoRaggio]

MITO.

[Sanfatucchio]

GRANDE

[BobLovati]

io ciò pure mangiato quasi nello stesso piatto; per cui gli do del tu.
Grande   

[ML]

Ex consulente. E poi ero ospite della Lazio.
Se avessi lavorato non lo avrei fatto per professionalità. Ma non era quello il caso.

Per me avresti fatto bene in ogni caso. Sei un grande.

[disabitato]

Ah Johan, ma un bel bacio di ringraziamento a Pallotta je lo hai dato? 

Ogni Laziale dovrebbe girare col la foto di Pallotta nel portafogli.

[SAV]

Ah Johan, ma un bel bacio di ringraziamento a Pallotta je lo hai dato? 

Ogni Laziale dovrebbe girare col la foto di Pallotta nel portafogli.

Anche quella dello zio Tom De Benedetto!

[disabitato]

No.. Tom5cessi è stato un bell'antipasto, ma la portata forte è sicuramente James The Savior Pallotta. 

[johanncruyff]

io ciò pure mangiato quasi nello stesso piatto; per cui gli do del tu.
Grande   

Ciao bobbe 

[johanncruyff]

Un mito!
Ma non lavorava per loro?

Visto che si parla di me... così chiarisco

1. Non lavoravo più per la roma
2. Non sono mai stato in prima linea
3. Non ho mai rilasciato una dichiarazione
4. Ero ospite della Lazio in tribuna perché accompagnavo due ospiti importanti
5. Ho passato 4 derby lavorando per la roma, e non mi sono mai permesso nemmeno di muovere mai una palpebra quando ero "di servizio". Nemmeno al gol di Klose al 93', con un noto commentatore giallorosso che mi fece i complimenti in sala stampa chiedendomi come avessi fatto
6. Quando iniziai a lavorare dissi a DiBenedetto e agli altri che ero tifoso della Lazio da generazioni e che questo avrebbe potuto creare dei problemi. Mi fu risposto che finché lavoravo bene non ci sarebbero stati problemi (anche se gli attacchi ci furno comunque, come oggi). E bene ho lavorato in questi anni (mi dicono).
7. Finché ho lavorato per gli americani ho dedicato tutto me stesso, come faccio sempre sul lavoro, sacrificando tante cose, anche perché oggettivamente il loro - dal punto di vista del business - è un progetto che conosco e apprezzo profondamente, portato avanti da alcuni ottimi manager, e che in aprte vorrei vedere anche alla Lazio.
8. Poi ho finito il mio compito e sono tornato alla mia vita dall'ultima di campionato. (Nel mezzo ricordo i miei 100 sul Guerin Sportivo, da dove la lazialità è emersa chiara, come affermato anche dal direttore il mese successivo).
9. E per inciso quando la roma saliva a prendere le medaglie sono stato io ad azzittire e far stare buona la gente sulla balaustra. Proprio per rispetto. Mai avrei voluto una replica per i laziali di quanto accadde a Bergomi quando alzò la Coppa UEFA 1991 e fu insultato e colpito da oggetti provenienti proprio da lì.
10. Cmq alla fine ci ho messo la faccia. Ma sia chiara una cosa. La mia esposizione al pubblico ludibrio - e io non sono un personaggio pubblico - è opera volontaria di un triste personaggio della comunicazione romana (non M.C.), che è andato a riprendere le foto (3 su 150) che ormai Dagospia aveva spedito in seconda pagina per poi distribuirle online e aizzare la canizza personalmente contro di me anche alla radio. Ma ne risponderà nelle sedi adeguate. Perché comprendo i tifosi (finché restano nei limiti, da alcuni abbondantemente superati), ma un giornalistà ha delle responsabilità. Ed è giusto che se le assuma. Specie se pensava di vendicarsi con questo gesto, che alla fine ha fatto più male ai romanisti ed alla Roma che ad altri.

Ultima: forse è vero che non sarei dovuto essere lì in quel modo, ma faccio mio Blaise Pascal: "A volte il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce".

[Eagles71]

bella Joahnn

[fish_mark]

Un saluto al grande Johann
amabile conversatore e grandissimo laziale

[The Loner]

10. Cmq alla fine ci ho messo la faccia. Ma sia chiara una cosa. La mia esposizione al pubblico ludibrio - e io non sono un personaggio pubblico - è opera volontaria di un triste personaggio della comunicazione romana (non M.C.), che è andato a riprendere le foto (3 su 150) che ormai Dagospia aveva spedito in seconda pagina per poi distribuirle online e aizzare la canizza personalmente contro di me anche alla radio. Ma ne risponderà nelle sedi adeguate. Perché comprendo i tifosi (finché restano nei limiti, da alcuni abbondantemente superati), ma un giornalistà ha delle responsabilità. Ed è giusto che se le assuma. Specie se pensava di vendicarsi con questo gesto, che alla fine ha fatto più male ai romanisti ed alla Roma che ad altri.

Ho citato solo questa parte per far notare la differenza di stile.
Tu hai evitato di fare nome e cognome di quella persona. Ti auguro, e spero, di fargli male, chiaramente nelle sedi preposte, non intendo "fisicamente", anche se...
Comunque è un onore avere persone come te.
Un abbraccio


Paolo

PS: vado a farti un applauso.

[quantomanca?]

Visto che si parla di me... così chiarisco

1. Non lavoravo più per la roma
2. Non sono mai stato in prima linea
3. Non ho mai rilasciato una dichiarazione
4. Ero ospite della Lazio in tribuna perché accompagnavo due ospiti importanti
5. Ho passato 4 derby lavorando per la roma, e non mi sono mai permesso nemmeno di muovere mai una palpebra quando ero "di servizio". Nemmeno al gol di Klose al 93', con un noto commentatore giallorosso che mi fece i complimenti in sala stampa chiedendomi come avessi fatto
6. Quando iniziai a lavorare dissi a DiBenedetto e agli altri che ero tifoso della Lazio da generazioni e che questo avrebbe potuto creare dei problemi. Mi fu risposto che finché lavoravo bene non ci sarebbero stati problemi (anche se gli attacchi ci furno comunque, come oggi). E bene ho lavorato in questi anni (mi dicono).
7. Finché ho lavorato per gli americani ho dedicato tutto me stesso, come faccio sempre sul lavoro, sacrificando tante cose, anche perché oggettivamente il loro - dal punto di vista del business - è un progetto che conosco e apprezzo profondamente, portato avanti da alcuni ottimi manager, e che in aprte vorrei vedere anche alla Lazio.
8. Poi ho finito il mio compito e sono tornato alla mia vita dall'ultima di campionato. (Nel mezzo ricordo i miei 100 sul Guerin Sportivo, da dove la lazialità è emersa chiara, come affermato anche dal direttore il mese successivo).
9. E per inciso quando la roma saliva a prendere le medaglie sono stato io ad azzittire e far stare buona la gente sulla balaustra. Proprio per rispetto. Mai avrei voluto una replica per i laziali di quanto accadde a Bergomi quando alzò la Coppa UEFA 1991 e fu insultato e colpito da oggetti provenienti proprio da lì.
10. Cmq alla fine ci ho messo la faccia. Ma sia chiara una cosa. La mia esposizione al pubblico ludibrio - e io non sono un personaggio pubblico - è opera volontaria di un triste personaggio della comunicazione romana (non M.C.), che è andato a riprendere le foto (3 su 150) che ormai Dagospia aveva spedito in seconda pagina per poi distribuirle online e aizzare la canizza personalmente contro di me anche alla radio. Ma ne risponderà nelle sedi adeguate. Perché comprendo i tifosi (finché restano nei limiti, da alcuni abbondantemente superati), ma un giornalistà ha delle responsabilità. Ed è giusto che se le assuma. Specie se pensava di vendicarsi con questo gesto, che alla fine ha fatto più male ai romanisti ed alla Roma che ad altri.

Ultima: forse è vero che non sarei dovuto essere lì in quel modo, ma faccio mio Blaise Pascal: "A volte il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce".

Ma tu sei un grandissimo altroche'. The vorrei abbracciare frate'

[Matita]

Grandissimo !

[MagoMerlino]

Premesso che mi complimento con johanncruyff per la professionalità dimostrata. E' l'ennesima conferma dell'oceanica differenza tra un professionista Laziale e uno trigoriota.
Vorrei far notare un clamoroso refuso tipografico presente nell'articolo di tal francescorepice... uno che a suo modo dimostra inequivocabilmente quanto detto prima.

Nella sua pallotta a lettera, postata da Ataru, si legge: La curva sud ieri sera non tifava, ruggiva come nei giorni più esaltanti. E' evidente l'errore, doveva esserci scritto: La curva sud ieri sera non tifava, fuggiva come nei giorni più esaltanti.
Un refuso può capitare, lo possiamo perdonare.

[MCM]

Spettacolo

[sfumatura]

Comunque su quelle foto sei venuto benissimo, sarà stata la gioia

Una domanda seria vorrei fartela: ma in che consiste il progetto degli americani?
Non sono ironica, è che io davvero non l'ho capito. Tutti parlano del progetto, a me sembra che abbiano pochi soldi e poca voglia di spenderli per la roma, quindi prendono giocatori sconosciuti, sperando che siano bravini e li fanno girare intorno a totti, visto che, ringraziando il cielo, non sono riusciti a farlo fuori.

E' questo il loro progetto, o c'è dell'altro che a me è sfuggito?

[TheDoctorNesta]

Visto che si parla di me... così chiarisco

1. Non lavoravo più per la roma
2. Non sono mai stato in prima linea
3. Non ho mai rilasciato una dichiarazione
4. Ero ospite della Lazio in tribuna perché accompagnavo due ospiti importanti
5. Ho passato 4 derby lavorando per la roma, e non mi sono mai permesso nemmeno di muovere mai una palpebra quando ero "di servizio". Nemmeno al gol di Klose al 93', con un noto commentatore giallorosso che mi fece i complimenti in sala stampa chiedendomi come avessi fatto
6. Quando iniziai a lavorare dissi a DiBenedetto e agli altri che ero tifoso della Lazio da generazioni e che questo avrebbe potuto creare dei problemi. Mi fu risposto che finché lavoravo bene non ci sarebbero stati problemi (anche se gli attacchi ci furno comunque, come oggi). E bene ho lavorato in questi anni (mi dicono).
7. Finché ho lavorato per gli americani ho dedicato tutto me stesso, come faccio sempre sul lavoro, sacrificando tante cose, anche perché oggettivamente il loro - dal punto di vista del business - è un progetto che conosco e apprezzo profondamente, portato avanti da alcuni ottimi manager, e che in aprte vorrei vedere anche alla Lazio.
8. Poi ho finito il mio compito e sono tornato alla mia vita dall'ultima di campionato. (Nel mezzo ricordo i miei 100 sul Guerin Sportivo, da dove la lazialità è emersa chiara, come affermato anche dal direttore il mese successivo).
9. E per inciso quando la roma saliva a prendere le medaglie sono stato io ad azzittire e far stare buona la gente sulla balaustra. Proprio per rispetto. Mai avrei voluto una replica per i laziali di quanto accadde a Bergomi quando alzò la Coppa UEFA 1991 e fu insultato e colpito da oggetti provenienti proprio da lì.
10. Cmq alla fine ci ho messo la faccia. Ma sia chiara una cosa. La mia esposizione al pubblico ludibrio - e io non sono un personaggio pubblico - è opera volontaria di un triste personaggio della comunicazione romana (non M.C.), che è andato a riprendere le foto (3 su 150) che ormai Dagospia aveva spedito in seconda pagina per poi distribuirle online e aizzare la canizza personalmente contro di me anche alla radio. Ma ne risponderà nelle sedi adeguate. Perché comprendo i tifosi (finché restano nei limiti, da alcuni abbondantemente superati), ma un giornalistà ha delle responsabilità. Ed è giusto che se le assuma. Specie se pensava di vendicarsi con questo gesto, che alla fine ha fatto più male ai romanisti ed alla Roma che ad altri.

Ultima: forse è vero che non sarei dovuto essere lì in quel modo, ma faccio mio Blaise Pascal: "A volte il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce".

Ti faccio i complimenti per il bellissimo lavoro fatto sui 100 grandi nella storia della Lazio, l'ho conservato gelosamente e anche per gli articoli che scrivi su un sito, che spesso visito, relativo al calcio americano

[johanncruyff]

Comunque su quelle foto sei venuto benissimo, sarà stata la gioia
Una domanda seria vorrei fartela: ma in che consiste il progetto degli americani?
Non sono ironica, è che io davvero non l'ho capito. Tutti parlano del progetto, a me sembra che abbiano pochi soldi e poca voglia di spenderli per la roma, quindi prendono giocatori sconosciuti, sperando che siano bravini e li fanno girare intorno a totti, visto che, ringraziando il cielo, non sono riusciti a farlo fuori.
E' questo il loro progetto, o c'è dell'altro che a me è sfuggito?

Ciao sfumatura, grazie. Quando parlo di "progetto" mi riferisco solo a quello di business, sviluppo del brand (logo a parte direi, a questo punto, dove più che altro è mancata la consultazione), immagine internazionale (ottima sui media stranieri, basta vedere una rassegna fatta di NY Times, France Football, Kicker, ecc.). L'impostazione è l'ideale. (Sì lo so, qualcuno dirà: la Kappa, la Nike, senza sponsor l'anno prossimo... c'è una ragione per tutto. Altre cose non funzionano lì).

Sul resto non entro altrimenti mi becco altre minacce