E' morto Maradona

[ThomasDoll]

Per Karmilla

[Breizh]

Io non dimenticherò mai questo...
Quanto mi aveva fatto rosicare!

R.I.P.

[contevlad]

Per me è come mi fosse morto un parente. Ho la stessa sensazione che mi ha dato la morte di Gigi Proietti.
Ci sono cresciuto con Diego, io adolescente con l'unica grande  passione per il Calcio vedevo in lui un alieno di questo sport. Dieci spanne sopra a tutti ed in quegli anni giocatori forti ce n'erano.
Platinì, Zico, Falcao, Junior e mille altri ancora ma lui era Diego.
Ho invidiato i tifosi delle squadre nelle quali ha giocato.
Ho fatto il militare nel 1989 ed in quegli anni lui giocava a Napoli e si apprestava a vincere il secondo campionato.
I miei commilitoni partenopei erano su un piano emotivo per me, immotivatamente  estasiato. Tutti i problemi ed i drammi della loro città erano stati coperti dalle gesta di Maradona.
Durante la finale del mondiale 1990 a Roma l'ho odiato perchè mi ha dato del "Hijo de puta" mentre fischiavo l'inno della sua amata Argentina.
Mi ricordo una partita contro la mia Lazio in qui segnò una tripletta di cui un gol direttamente da calcio d'angolo ed uno da metà campo.
L'ho visto vincere un mondiale, quello del 1986, da solo.
Era l'anno della guerra delle Malvinas, Argentina e Inghilterra erano in guerra per le isole Falkland. Gli inglesi stavano stravincendo il conflitto bellico e in quel Mondiale nel quarto di finale si affrontarono proprio Argentina Inghilterra.
Non una partita normale quindi, carica di tensioni calcistiche e non solo. In quella partita Diego da solo vinse una battaglia straordinaria contro il popolo che invece lo stava vincendo con le armi. Davide contro Golia.
Davide che al 51° segna con la mano di Dio nella maniera più fraudolenta e antisportiva che si possa fare e che al 55° decide di volere umiliare gli avversari sorpassandololi come birilli per poi segnare un gol da tramandare alle future generazioni.
Non ho mai sentito parlare male di lui a chi lo ha frequentato personalmente. I suoi compagni di squadra lo hanno sempre protetto ed addirittura venerato, mettendo da parte comportamenti forse poco professionali, per quello che lui riusciva a garantire loro in campo e fuori.
Il suo atteggiamento fuori dal campo è stato spesso criticato per la sua incapacità di essere "politically cotrect" ma lui era Diego, era diverso dalla massa.
Provocatorio, irriverente, sempre al centro delle attenzioni ma con una  leadership straripante.
Credo che mai nessuno calciatore abbia  avuto una così spiccata personalità e capacità di aggregazione.
È riuscito a far tifare Napoli contro la nazionale Italiana in quella maledetta semifinale dei mondiali del 1990 proprio contro quella che fu una delle Nazionali più forti che io abbia mai visto.
Ha sbagliato tanto nella vita ma ha anche poi  pagato tutto, sempre mettendoci  la sua faccia , senza mai nascondersi.
Ciao Diego, il Barba (come.lo chiamavi tu), ti sta aspettando per poter  finalmente parlare di calcio con chi lo ha interpretato in maniera sublime.
Come Caravaggio, Michelangelo o Leonardo, rimarrai per sempre nei nostri cuori❤

[MCM]

Maradona è stata Arte, Amore, Bellezza, Allegria e Felicità sulla Terra.
Una manifestazione di Dio, Diciamolo senza paura di offendere nessuno.
Maradona negli anni 80 per Napoli é stato tutto, ha annaffiato di Felicità la terra.

Leggo somari di ogni genere, ma soprattutto somare dire "eh ma cosa sarà mai accaduto, drogato in mutande dietro un pallone".
Tutta gente che negli anni 80 a Napoli si sarebbe messa in fila per farsi ingravidare da Diego Armando Maradona.

Somare patentate, nemiche del Bello e quindi di Dio.

[Jim Bowie]

Lo so questo post sara' molto criticato, ma se devo esprimere la mia opinione la esprimo senza retorica.
Sgombriamo subito il campo degli equivoci, penso che chiunque abbia visto giocare a calcio Pele' non puo pensare che Maradona sia stato il piu grande.
Veniamo a Maradona, io penso che un personaggio che diventa un idolo ha la responsabilita' sopratutto per le nuove generazioni che si immedesimano in lui di essere un esempio positivo.
Maradona e' stato un esempio? magari sara stato la guida Michelin di dove trovare la droga tra i quartieri di Napoli, coca cha a detta sua " lo faceva stare meglio".
Che esempio puo essere un calciatore a cui Dio, la Provvidenza o la Genetica decidete voi secondo il vostro credo, che esulta per un gol di mano in un torneo che se si fosse disputato in Croazia e la partiya fosse stata arbitrata non da un tunisino che sembrava un pulcino bagnato in mezzo a due nazioni che interpretavano quella partita, almeno l'Argentina, come la continuazione o rivincita della Malvinas, ma da un arbitro di polso quel gol sarebbe stato annullato, altro che la Mano di Dio.
Dice Genio e sregolatezza assioma che viene spesso citato per perdonare tutte le "cazzate" nel nome della convenienza.
Se non fosse stato Maradona e non fosse stato a Napoli, sarebbe andato in carcere svariate volte da possesso di cocaina a frequentazioni camorristiche, era stato fagocitato da una famosa famiglia camorrista con i cui componenti si faceva fotografare o partecipava alle loro feste.
Gli atleti che vanno ricordati non sono i Maradona, ma i Klose, i Kobe Bryant che sono e sono stati esempi positivi di cui abbiamo estremammente bisogno.
Ricordo il commento dell'Avvocato, alla notizia di Maradona al Napoli
"grandissimo giocatore me che se lo gestisserfo loro"

[aquilavecchia]

Lo so questo post sara' molto criticato, ma se devo esprimere la mia opinione la esprimo senza retorica.
Sgombriamo subito il campo degli equivoci, penso che chiunque abbia visto giocare a calcio Pele' non puo pensare che Maradona sia stato il piu grande.
Veniamo a Maradona, io penso che un personaggio che diventa un idolo ha la responsabilita' sopratutto per le nuove generazioni che si immedesimano in lui di essere un esempio positivo.
Maradona e' stato un esempio? magari sara stato la guida Michelin di dove trovare la droga tra i quartieri di Napoli, coca cha a detta sua " lo faceva stare meglio".
Che esempio puo essere un calciatore a cui Dio, la Provvidenza o la Genetica decidete voi secondo il vostro credo, che esulta per un gol di mano in un torneo che se si fosse disputato in Croazia e la partiya fosse stata arbitrata non da un tunisino che sembrava un pulcino bagnato in mezzo a due nazioni che interpretavano quella partita, almeno l'Argentina, come la continuazione o rivincita della Malvinas, ma da un arbitro di polso quel gol sarebbe stato annullato, altro che la Mano di Dio.
Dice Genio e sregolatezza assioma che viene spesso citato per perdonare tutte le "cazzate" nel nome della convenienza.
Se non fosse stato Maradona e non fosse stato a Napoli, sarebbe andato in carcere svariate volte da possesso di cocaina a frequentazioni camorristiche, era stato fagocitato da una famosa famiglia camorrista con i cui componenti si faceva fotografare o partecipava alle loro feste.
Gli atleti che vanno ricordati non sono i Maradona, ma i Klose, i Kobe Bryant che sono e sono stati esempi positivi di cui abbiamo estremammente bisogno.
Ricordo il commento dell'Avvocato, alla notizia di Maradona al Napoli
"grandissimo giocatore me che se lo gestisserfo loro"

D'accordo con te: Pelé l'ho visto giocare infinite volte, era la gioia di vivere trapiantata nel calcio; ho visto Maradona, grande giocatore, ma dall'arroganza smisurata. Pelé rispettava l'avversario, Maradona lo irrideva. Pelé per sempre!

[jegue98]

  https://www.facebook.com/100044856290954/posts/214119690093239/?d=n     


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

[Panzabianca]

...Se non fosse stato Maradona ...

Jim, però è stato Maradona.
Il più grande in assoluto, quanto meno dal 1970 (anno in cui sono nato io) in poì.

Per me è come mi fosse morto un parente. ..

Io in queste ore ho pensato a Caravaggio, ai suoi tormenti alle sue debolezze, alle sue ribalderie...
Quella di Maradona era Arte. Sembrerà irriverente ma il tuo paragone ci sta tutto.

Maradona è stata Arte, Amore, Bellezza, Allegria e Felicità sulla Terra.
Una manifestazione di Dio, Diciamolo senza paura di offendere nessuno.
Maradona negli anni 80 per Napoli é stato tutto, ha annaffiato di Felicità la terra.

Leggo somari di ogni genere, ma soprattutto somare dire "eh ma cosa sarà mai accaduto, drogato in mutande dietro un pallone".
Tutta gente che negli anni 80 a Napoli si sarebbe messa in fila per farsi ingravidare da Diego Armando Maradona.

Somare patentate, nemiche del Bello e quindi di Dio.

Bello sto post! Pieno di verità.

[Jim Bowie]

Jim, però è stato Maradona.
Il più grande in assoluto, quanto meno dal 1970 (anno in cui sono nato io) in poì.

Io in queste ore ho pensato a Caravaggio, ai suoi tormenti alle sue debolezze, alle sue ribalderie...
Quella di Maradona era Arte. Sembrerà irriverente ma il tuo paragone ci sta tutto.

Bello sto post! Pieno di verità.

Piu che Maradona era perché stava a Napoli e lasciamo perde questa discussione perché sono sicuro che mi vuoi fare intendere che Napoli è’ specchio di civiltà non inteso in senso storico ma nel senso di educazione civile e rispetto delle leggi e della communita’.


Sent from my iPhone using Tapatalk

[Jim Bowie]

  https://www.facebook.com/100044856290954/posts/214119690093239/?d=n     


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Articolo pieno di retorica. Napoli non lo avrebbe protetto? Balle, Platini non e mai andato in giro con i camorristi.
Adesso perché si è stravaganti, amici di Fidel, come se Fidel fosse un santo, perché si sanno dare due calci al pallone, gli e permesso tutto perfino calpestare le leggi di un paese che lo ha ospitato.
Napoli, come dimenticarci una intera città tifare per l’Argentina contro l’Italia in semifinale, solo perché Maradona giocava li.


Sent from my iPhone using Tapatalk

[Er Matador]

Notizia di apertura su quasi tutti i media planetari: per trovare un’eco così vasta bisogna riandare, almeno dalle nostre parti, alla scomparsa di Luciano Pavarotti.

La cosa potrà sorprendere, ma preferisco non parlare del calciatore per due buoni motivi.
Primo: dovrei spiegare perché l’ho sempre detestato, considerandolo un’icona del talento ma anche dell’antisportività.
Dovrei spiegare che l’affresco in movimento dipinto contro l’Inghilterra rimane il gol più bello di tutti i tempi, ma non cancella l’ignominia della Mano de Dios di pochi minuti prima.
Che, in presenza di controlli antidoping credibili, la sua carriera non sarebbe esistita.
Che le vittorie col Napoli e l’Argentina sarebbero rimaste nelle buone intenzioni senza arbitraggi da quadriennio cragnottiano, ma a favore.
Tutti argomenti tanto ineludibili quanto poco adatti alla circostanza, per cui de hoc satis.
Secondo: il calciatore, nella sua dimensione puramente tecnica, è destinato all’Eternità.
A essersi congedato ieri è l’uomo, quindi a lui ritengo di dedicare qualche riflessione.
Che passa per due chiavi di lettura, probabilmente complementari.

La prima parte dal fotogramma iniziale della vita di Diego Armando: la sua casa natale a Lanús. A dispetto del pomposo nome di Villa Fiorita, poco più di una baracca.
Per i miei coetanei – ma anche per le passate generazioni, che hanno provato ben altre durezze – non è facile immedesimarsi nel contesto di chi non ha veramente nulla, anche sul piano immateriale.
Non è facile capire quali ferite, quali vuoti possa lasciare un simile esordio nella partita della vita.
A maggior ragione se su di essi vengono scaraventati, come un meteorite, fama e soldi con le rispettive insidie.
“Sta succedendo tutto troppo in fretta”, sospira il Diego grossomodo diciottenne interpretato da Marco Leonardi nel film Maradona - La mano de Dios.
E anche quella frase, pare realmente pronunciata dall’interessato, forse spiega qualcosa.

La seconda riguarda un concetto ossessivamente e legittimamente associato al Pibe: il talento.
I Greci – Platone nello Ione, ad esempio – distinguevano fra la techne, vale a dire una competenza che poteva essere appresa e insegnata, e i saperi “ispirati”, che rimanevano confinati al loro detentore senza la possibilità di trasmetterli ad altri.
Uno status per certi versi simile viene assegnato a saperi e poteri che caratterizzano gli sciamani, ma anche figure più terra terra come santoni e guaritori.
Figure venerate e al tempo stesso temute, guardate con un misto di timore e di rigetto per la loro condizione.
Che spesso, derivando da una tradizione familiare, preesiste alla loro nascita e li appiattisce completamente su quel ruolo, schiacciandoli come individui e impedendo loro a priori di costruirsi un’esistenza autonoma.
I “geni dannati”, compresi i vari Caravaggio cui Diego viene comprensibilmente accostato, rientrano a modo loro in questo discorso.
Nel valutare Maradona o chi per esso, si parte quasi sempre dal fatto che possiede un talento.
Forse dovremmo partire dal fatto che Maradona o chi per esso è posseduto da un talento.
Ed ecco che gli errori, le sofferenze, l’apparente inadeguatezza dell’uomo sottostante diventerebbero maggiormente spiegabili, persino con una loro logica.

Che la terra gli sia lieve.

[fish_mark]

Di lui ho odiato il personaggio
Di  lui ho detestato quel tono melodrammatico che ci metteva in campo per festeggiare un goal o per imprecare con la malasorte per una giocata non riuscita.
Di lui non mi andava giù la sua scarsa professionalità visto che spesso e volentieri si allenava poco ma ... la domenica te la metteva sul sette e tutti zitti.
Era figlio delle baracche cosa ti aspettavi? Un artista maledetto, uno Jimi Hendrix del pallone che era così se ti pareva e anche se non ti pareva.
Su di lui si è scatenato il mondo intero perché un avversario quando proprio non sa che fare allora lo stende.
In realtà era buono un ingenuo vittima di tutto e di tutti.

L'ho odiato ma mi sbagliavo io, perché quel gatto che faceva le fusa e poi la faceva carambolare dentro era una delizia che ho avuto la fortuna di godere, anche se non giocava con la mia squadra.

L'unico rammarico è stato di non vederlo mai dal vivo, tanto che ho invidiato chi, come mio fratello, da militare a Napoli se lo andò a vedere a Soccavo agli allenamenti.

In realtà l'ho visto dal vivo qualche anno fa, il 12 ottobre 2016 nella partita della pace all'Olimpico. L'ho visto marcarsi un paio di giocatori poi entrare in area e franare a terra esausto. La scena mi fece tenerezza, sembrava un giocatore di calcetto di quelli che se ne vedono la sera nel dopo lavoro, ma era Diego Armando Maradona!

[Gasco luis veron]

Di lui ho odiato il personaggio
Di  lui ho detestato quel tono melodrammatico che ci metteva in campo per festeggiare un goal o per imprecare con la malasorte per una giocata non riuscita.
Di lui non mi andava giù la sua scarsa professionalità visto che spesso e volentieri si allenava poco ma ... la domenica te la metteva sul sette e tutti zitti.
Era figlio delle baracche cosa ti aspettavi? Un artista maledetto, uno Jimi Hendrix del pallone che era così se ti pareva e anche se non ti pareva.
Su di lui si è scatenato il mondo intero perché un avversario quando proprio non sa che fare allora lo stende.
In realtà era buono un ingenuo vittima di tutto e di tutti.

L'ho odiato ma mi sbagliavo io, perché quel gatto che faceva le fusa e poi la faceva carambolare dentro era una delizia che ho avuto la fortuna di godere, anche se non giocava con la mia squadra.

L'unico rammarico è stato di non vederlo mai dal vivo, tanto che ho invidiato chi, come mio fratello, da militare a Napoli se lo andò a vedere a Soccavo agli allenamenti.

In realtà l'ho visto dal vivo qualche anno fa, il 12 ottobre 2016 nella partita della pace all'Olimpico. L'ho visto marcarsi un paio di giocatori poi entrare in area e franare a terra esausto. La scena mi fece tenerezza, sembrava un giocatore di calcetto di quelli che se ne vedono la sera nel dopo lavoro, ma era Diego Armando Maradona!

In quella scena in cui era stremato a terra (somigliante ad una scena di calcetto), Maradona aveva avuto gia' un infarto!

[Fabio70rm]

Concordo molto con la valutazione di Er Matador sull'uomo.

Ricordo che quando arrivò, fin dalle prime conferenze stampa ci fu chi chiese a Ferlaino se Maradona fosse stato acquistato con i soldi della camorra, suscitando vespai veri e propri e secche smentite.

Di fatto il comportamento di Diego nella Napoli di allora fu quasi assimilabile a quella di un guappo, che armato e arrogante affronta i "problemi" di Napoli contro il Milan di Sacchi e Berlusconi prima e contro l'Italia al mondiale '90 poi.

Nel mezzo quel mondiale in Messico dove fece cose pregevolissime e divine, ma anche mascalzonate come appunto il famoso goal di mano.

Non avendo visto Pelè all'opera, sul piano squisitamente tecnico mi rifaccio a chi, avendoli vistii entrambi, afferma che fatte le dovute proporzioni il brasiliano fosse comunque spanne avanti all'argentino.

Ad ogni modo se ne va un talento iperuranico, tradito da un uomo tra i più fragili in assoluto che abbia calcato un campo di calcio.

RIP.

[ThomasDoll]

Platini non e mai andato in giro con i camorristi.

Michel si è infilato in diversi gineprai, con accuse di corruzione, squalifiche, contenziosi infiniti, come amichetto di Blatter, che di Diego fu carnefice.
Era mejo giocà a pallone, tutti quanti.

Separare l'uomo dal calciatore è impossibile, il calciatore è un uomo.

Una cosa antipatica la voglio dire, senza offesa per nessuno dei presenti, riferita in generale: scomodare il cielo dove si canta, si suona, si gioca a pallone, come fanno vignettisti, titolisti, facitori di meme sui social, non mi pare consolatorio, piuttosto è ripetitivo, è indice di poca fantasia, è stucchevole, è infantile.
In cielo non gioca nessuno, questa è gente che non c'è più.
Scusate il modo amaro e becero.

[fish_mark]

eccellente post di Matador specie nella descrizione dell'uomo, che non poteva che essere così vista la sua provenienza e visto il suo destino di uomo a cui è caduto addosso quel talento.
E dire che un personaggio del genere lo abbiamo avuto anche noi. Ma molto più maledetto di lui come Gascoigne o anche Chinaglia che qualcosa riuscì a portare a termine.

[MCM]

Il gol di mano è poesia vera, é ribellione, é atto di resistenza, é guerriglia di chi non ha niente contro chi ha i caccia bombardieri.

Sportività? Di là c'erano gli inglesi e di qui l'Argentina.

Se la pijassero in culo.

[Jim Bowie]

Michel si è infilato in diversi gineprai, con accuse di corruzione, squalifiche, contenziosi infiniti, come amichetto di Blatter, che di Diego fu carnefice.
Era mejo giocà a pallone, tutti quanti.

Separare l'uomo dal calciatore è impossibile, il calciatore è un uomo.

Una cosa antipatica la voglio dire, senza offesa per nessuno dei presenti, riferita in generale: scomodare il cielo dove si canta, si suona, si gioca a pallone, come fanno vignettisti, titolisti, facitori di meme sui social, non mi pare consolatorio, piuttosto è ripetitivo, è indice di poca fantasia, è stucchevole, è infantile.
In cielo non gioca nessuno, questa è gente che non c'è più.
Scusate il modo amaro e becero.

TD la Mia chiosa su Platini era riferita all’articolo di Mina’, non considero il francese un esempio positivo per le nuove generazioni. Li ho indicati chi si dovrebbe idolatrare e seguirne l’esempio, ma loro sono personaggi scomodi perché puliti e quando segnano un gol farlocco lo dicono e se ne scusano, non come i ladri.
Altro esempio in positivo Pavelino, che oltre a grande calciatore e anche uomo vero nella sua comunità.
La 8 la 11 e la 18 sono le magliette che vorrei vedere addosso ai ragazzini, non quelle di chi usa droghe e ruba.

La seconda parte dell’intervento non la capisco o non riesco a collegarla ai posts su questo argomento.


Sent from my iPhone using Tapatalk

[ThomasDoll]

Diego ha sempre allontanato da sé l'etichetta di esempio.
Anche il discorso del riscatto dei poveri, dei napoletani, degli argentini contro gli inglesi, ci sta come inchiostro retorico, ok, ma stiamo parlando di calcio e di gesti calcistici.
L'equivalente dei gesti bianchi (cit. Clerici) per il tennis. Giustamente rivendicati, perché nel calcio, da che entrò in gioco l'Uruguay, esiste la furbizia, esistono i calci, esistono i trucchi, e chi non è d'accordo si accomodi sul campo di rugby. Il rovescio della medaglia è che non parliamo di esempi, perché parliamo di individui eccezionali, come tali non emulabili: uno si può allenare 24 ore al giorno ma non sarà mai Maradona, e nemmeno un campioncino di cabotaggio infinitamente minore.
Qui è fondamentale la dote naturale. Qui si parla (cit. Carmelo Bene) non di gente che gioca, ma di gente che viene giocata. Sono i canali attraverso i quali lo sport ci parla.
Una cosa è Diego, una cosa è Bolt, una cosa è Jonathan Edwards, una cosa è Pelé, una cosa è McEnroe, altro sono i comuni mortali, per bravi che siano.
Ed essere loro significa vivere con un talento che ti schiaccia e che ti rende patrimonio dell'umanità: ragazzi di vent'anni che appena mettono il naso fuori casa sono cosa pubblica. E mica lo sopportano tutti

[MCM]

Ma infatti, invece è pieno di persone che dicono che picchiava la moglie.

Come se qui noi stessimo piangendo l'uomo e non il Genio, il Profeta, il Talento assoluto e la Bellezza che ci ha donato.

Assurdo che non lo si capisca.

Voi dite che non ci martellano i coglioni con gli omicidi del Caravaggio solo perché non lo sanno? Oppure almeno in quel caso capiscono che non c'entra niente ed è una minchiata colossale parlare dell'uomo e non del "Dio"?