Da repubblica.it a cura di tifonet.itNove persone arrestate, tutti ultras romanisti, ieri sera dopo il derby-finale di Coppa Italia nella capitale. Durante i sequestri sono state trovate diverse armi improprie, tra cui rastrelli e dodici lance confezionate artigianalmente. Nei confronti di alcuni tifosi è stato disposto anche il provvedimento del Daspo.
Cinque sono stati arrestati nei pressi del ministero della Marina, durante l'aggressione ad alcuni laziali. Due persone sono state fermate, invece, vicino al Colosseo mentre danneggiavano auto e altre due bloccate dopo aver sottratto bandiere a tifosi laziali. Questo il bilancio sul derby tracciato in Questura dal capo della Digos Lamberto Giannini, dal dirigente del commissariato Prati Bruno Failla, e da Gianbattista Scali, che ha coordinato centrale operativa e volanti.
Gli arresti. Sale a sette il bilancio degli arresti eseguiti dai poliziotti della Questura di Roma dopo i festeggiamenti post derby e due quelli effettuati dagli agenti di Roma Capitale. Due degli arrestati erano già finiti in manette ieri sera quando la polizia, dopo un lancio di oggetti, era riuscita a individuare e fermare due giovani ultrà giallorossi, mentre tentavano di allontanarsi dalla zona del Colosseo. In manette sono finiti U. R. di 22 anni , D. P. di 36 anni, B. M. di 35 anni, P. V. 21enne, tutti con vari precedenti e per ultimo C. M. di 21 anni, appartenenti alla tifoseria
della Roma. Il gruppo avrebbe avvicinato due tifosi laziali iniziandoli a colpire con cinture, catene e mazze del tipo "nunchaku" rubando la bandiera biancoceleste. Gli agenti hanno visto una auto allontanarsi velocemente da via Pasquale Stanislao Mancini con cinque persone a bordo, subito riconosciute dalle vittime come i loro aggressori. All'interno della vettura gli agenti hanno sequestrato, oltre alla bandiera appena rubata, anche delle cinture per pantaloni probabilmente utilizzate durante l'aggressione. Sono circa 300 gli oggetti sequestrati dalla polizia nel corso della giornata di ieri. Tra questi "bomboni", "fumoni", accette, bastoni e lance, realizzate fissando delle lame affilatissime ad alcuni bastoni. La Digos sta proseguendo nelle indagini per riuscire a individuare le persone che nei giorni scorsi avevano acquistato e poi nascosto sotto il ponte della Musica parte degli oggetti sequestrati.
I festeggiamenti dei tifosi laziali sono proseguiti per tutta la notte, tra tuffi nelle fontane e fuochi d'artificio in piazza del Popolo. I calciatori, a bordo del pullman scoperto, a Ponte Milvio sono stati accolti dagli applausi dei loro supporter che, una volta lasciato lo stadio Olimpico, si sono radunati in zona per dare vita alla festa.
'Un giro della citta' in pullman per celebrare la vittoria'': e' stato il difensore della Lazio Michael Ciani, tramite il proprio profilo Twitter, a rendere noto il programma dei festeggiamenti della squadra capitolina dopo la vittoria della Coppa Italia ai danni dei 'cugini' della Roma. Il pullman scoperto con a bordo i calciatori biancocelesti si e' quindi diretto a Ponte Milvio per prendere l'applauso dei supporter. Su Twitter la gioia dei calciatori: il difensore della Lazio Michael Ciani ha postato 'Un giro della città in pullman per celebrare la vittoria''.
"Saggia pianificazione delle risorse da parte del Questore di Roma e un efficace controllo di tutti i punti sensibili e nevralgici della città, grazie all'impegno delle forze dell'ordine, della polizia di Roma Capitale, hanno reso possibile una bella festa di sport in occasione dell'atteso derby della Capitale - ha commentato il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro - Il comportamento dei tifosi e dei giocatori ha aiutato il lavoro delle forze dell'ordine e lascia ben sperare per il futuro". Pecoraro ha espresso, quindi, oltre al suo personale ringraziamento, un sentito e vivo apprezzamento ai protagonisti di questa giornata.
Per Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, "c'è stata troppa attenzione sull'orario della partita. Non si può andare allo stadio con la paura. Su questa partita il confronto è iniziato in salita - ha detto ai microfoni di Radio Anch'io - Nel rispetto delle titolarità decisionali degli organi preposti, c'è stata troppa attenzione sull'orario della partita che ha determinato un vulnus rispetto alla normalità dell'evento: quando se ne parla per mesi si capisce che qualcosa non va. A livello di percezione, da parte dei tifosi e dell'opinione pubblica, diventa subito negativo'', fa notare il numero 1 di via Allegri. ''Si affrontavano due squadre che avevano assoluta necessità di fare risultato, Roma e Lazio sono arrivate affaticate con il sesto e il settimo posto in classifica in campionato. E' stata una partita più intensa che non bella e senza dubbio bisogna fare molto di più: non si può andare allo stadio con la paura e senza un clima sereno''.