www.corrieredellosport.itIl club manager, dopo il caso Luis Alberto, minaccia l’addio: colloquio con il presidenteROMA - Non è la prima volta, Inzaghi e la Lazio si augurano in senso costruttivo che non sia l’ultima, perché sinora le dimissioni minacciate da Angelo Peruzzi sono sempre rientrate e significherebbe riabbracciarlo. L’ex portiere, dall’estate 2016 rientrato come club manager e fi gura di raccordo tra società e squadra, non ha partecipato alla trasferta di Crotone e negli ultimi due giorni non ha seguito il lavoro dei giocatori al Training Center di Formello. Ieri, per la verità, è stato visto entrare in macchina al centro sportivo intorno alle 14,30 ma stava semplicemente accompagnando il fi glio Mattia agli allenamenti della Primavera e subito dopo è tornato a casa.
Nelle prossime ore, o in questi giorni, si confronterà con Claudio
Lotito, che ieri mattina minimizzava o cercava di nascondere l’episodio: «Sciocchezze». Invece no. Lo strappo c’è stato realmente e risale al weekend, quando la società insisteva per l’esclusione di
Luis Alberto dalla partita di Crotone e il club manager si è schierato dalla parte di Inzaghi, tutelando gruppo e scelte tecniche. Angelo, sottolineando l’errore e l’uscita infelice dello spagnolo, riteneva che in un momento così delicato per la Lazio non fosse opportuno aggiungere altra tensione, gestendo e ricomponendo internamente il caso attraverso scuse e l’inevitabile multa. C’è stata discussione vibrante con Lotito, che venerdì mattina ancora aspettava un segnale da Luis Alberto e aveva preso le distanze (solo in apparenza) dalle scelte di formazione, delegando
Tare come responsabile dell’area tecnica. La diplomazia ha funzionato nel senso che durante il ritiro calabrese lo spagnolo, spinto anche da Inzaghi, ha parlato con il diesse, ha compiuto un altro passo verso la società e ha giocato da titolare a Crotone. [...]
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