Conti Lazio al 31/3/2013: in 9 mesi rosso di 9,5 milioni

[franz_kappa]

Siamo arrivati in fondo, adesso per crescere bisogna vincere, ma per vincere bisogna crescere.
Ci vuole uno shock. Chi ha un cento milioni da investire?

C'è una terza via. Decrescere per tornare a crescere.

Nel 2005-2006 eravamo 'brigantino', dopo la cura d'urgenza che permesso a una barca che nel luglio 2004 era quasi sfondata di tornare a navigare in sicurezza.  E nei pochi anni successivi siamo diventati, tutto sommato abbastanza in fretta, piccolo 'galeone'.

Ma la manovrabilità della nave Lazio è ormai pregiudicata da un carico troppo pesante, da un equipaggio ormai inadeguato. Possiamo, certo, buttare a mare qualcosa ma resta, di fondo, una struttura troppo ingombrante e vecchia vista la nostra natura imprescindibile di outsider.

E allora, dico io, torniamo a fare i pirati: rottamiamo il galeone, vendiamo quello che si può vendere e con i soldi allestiamo un altro brigantino, nuovo di zecca, per muovere alla conquista delle vette del campionato (per noi il terzo posto sono le Colonne d'Ercole).
Da pirati, ovviamente. Col coltello tra i denti. "Folli e affamati", diceva qualcuno.

[ThomasDoll]

Occhio, però, che non siamo l'Udinese, nel bene e nel male. Non abbiamo le loro aspettative e nemmeno la loro competenza.

[franz_kappa]

Occhio, però, che non siamo l'Udinese, nel bene e nel male. Non abbiamo le loro aspettative e nemmeno la loro competenza.

Vero. Ma se sapremo migliorarci potremo diventare bravi come loro mantenendo le nostre legittime aspettative.

Torniamo leggeri, per Dio. Agili. A scimmiottar i grandi il risultato è quello dei primi 9 mesi dell'anno in corso: 10 milioni di perdita e nessuna certezza, ad oggi, di rifare le Coppe europee il prossimo anno.

Intendiamoci: non critico la Società, è stata una scelta che potrà portare frutti importantissimi (leggasi la Coppa Italia). Ma è ora di cambiare prima che i cambiamenti esterni ci travolgano.

[MagoMerlino]

Occhio, però, che non siamo l'Udinese, nel bene e nel male. Non abbiamo le loro aspettative e nemmeno la loro competenza.

Anche per provare a percorrere la via dell'Udinese ci vuole organizzazione.
Come bisogna conoscere il mare in cui si naviga sia se si comanda un galeone, sia se si comanda un brigantino.
La navigazione a vista, con le rotte tracciate a caso, rischia di portare al naufragio, qualsiasi sia il natante.

[ML]

C'è una terza via. Decrescere per tornare a crescere.

Nel 2005-2006 eravamo 'brigantino', dopo la cura d'urgenza che permesso a una barca che nel luglio 2004 era quasi sfondata di tornare a navigare in sicurezza.  E nei pochi anni successivi siamo diventati, tutto sommato abbastanza in fretta, piccolo 'galeone'.

Ma la manovrabilità della nave Lazio è ormai pregiudicata da un carico troppo pesante, da un equipaggio ormai inadeguato. Possiamo, certo, buttare a mare qualcosa ma resta, di fondo, una struttura troppo ingombrante e vecchia vista la nostra natura imprescindibile di outsider.

E allora, dico io, torniamo a fare i pirati: rottamiamo il galeone, vendiamo quello che si può vendere e con i soldi allestiamo un altro brigantino, nuovo di zecca, per muovere alla conquista delle vette del campionato (per noi il terzo posto sono le Colonne d'Ercole).
Da pirati, ovviamente. Col coltello tra i denti. "Folli e affamati", diceva qualcuno.

E' ovviamente l'unica soluzione. Una strada che col senno di poi andava imboccata già l'estate scorsa.
Se il tuo obiettivo non è lo scudetto, la situazione complessiva del calcio italiano favorisce operazioni del genere. Guarda la Fiorentina come ha smontato e rimontato andando pure in attivo...
Certo tocca rassegnarsi a perdere qualche pezzo pregiato. Chi pensa di poter migliorare confermando i migliori e aggiungendo un paio di tasselli all'anno non ha ben chiaro di cosa stiamo parlando.

[Drenai]

secondo me non c'è bisogno invece di tornare al brigantino. c'è troppo rischio e io per natura sono un tipo prudente.
secondo me togliendo un pò di zavorra, mettendo qualche toppa, e rinnovando qualche vela, possiamo tranquillamente mantenere il galeone piu o meno sulla rotta di questi ultimi anni. ovvio che non c'è possibilità di salti in avanti, ma anche il rischio di salti indietro è minimo.

ricominciare da capo vuol dire intanto prepararsi a un paio d'anni da salto nel buio, che con questa tifoseria e lotito presidente te li raccomando, e soprattutto esporsi a rischi enormi se sbagli qualche pedina, non hai piu l'ossatura collaudata che male che va ti tiene a galla.

[kalle]

Comunque per portare giovanotti di belle speranze bisogna spendere.
La Fiorentina ha rivoluzionato una squadra finita spendendo molto poco.
La nostra squadra non è finita, diamoci da fare.

Abbiamo degli ottimi prospetti alla Onazi nelle nostre giovanili..

Bisognerebbe avere una tifoseria paziente ed appassionata disposta ad incitare la squadra che li possa far crescere senza problemi..

Ah parliamo di Lazio..    scusate...

[franz_kappa]

[...]
Chi pensa di poter migliorare confermando i migliori e aggiungendo un paio di tasselli all'anno non ha ben chiaro di cosa stiamo parlando.

Peggio, amico mio. E' molto peggio.

Parafrasando la tua affermazione dico che "chi pensa di poter migliorare confermando i migliori e aggiungendo un paio di tasselli all'anno non ha ben chiaro" come sta tumultuosamente cambiando (in maniera irreversibile. Nulla sarà più come prima) il mondo in cui vive.
E per costoro mi preoccupo non poco. Non in quanto tifosi, sia chiaro. Ma come cittadini. Ma questa riflessione ci porta troppo lontano, irrimediabilmente OT.

[franz_kappa]

secondo me non c'è bisogno invece di tornare al brigantino. c'è troppo rischio e io per natura sono un tipo prudente.

Qua l'unico rischio è mantenere lo status quo, caro Drenai.
Sia chiaro: qui nessuno ipotizza rivoluzioni suicide, downgrade atroci del tipo da Klose a Moscardelli.

Ma provare a perpetuare l'attuale nostra condizione è il miglior viatico per avviarsi a un'atroce - e più lunga - decadenza nell'arco di uno massimo due anni, ovviamente secondo me e dunque dal mio soggettivo e sindacabile punto di vista.

Tradotto in cifre: se le mie stime sono fondate i costi per il personale della Lazio assommano a circa 60 milioni annui. Troppo per un club che ne fattura 80-90, a seconda degli esercizi.
'Ratoppare' il galeone significa mantenersi su quel livello, più o meno. Magari 5 milioni in meno ma lì stiamo. Ma questo manterrebbe una certa compressione sui margini, unico modo per far mercato a meno di non cedere calciatori (bravi e meno bravi. Con i primi, come è notorio, si ottengono più soldi).

Rottamare il galeone e allestire un brigantino nuovo di zecca potrebbe significare scendere da 60 a 50 milioni, financo 45 milioni di costo per il personale (in grandissima parte monte ingaggi). Meno calciatori (max 22 + altri primavera e giovani) ma tutti validi, non soggetti a periodici infortuni e di qualità.

Oggi abbiamo una rosa vecchia e costosa. Che, se mantenuta più o meno in piedi, ci impedirà di far mercato. E con un bilancio in rosso per quasi 10 milioni nei primi nove mesi. Quindi al 30 giugno i conti saranno peggiori, vi anticipo.

[Mazzola]

C'è una terza via. Decrescere per tornare a crescere.

Nel 2005-2006 eravamo 'brigantino', dopo la cura d'urgenza che permesso a una barca che nel luglio 2004 era quasi sfondata di tornare a navigare in sicurezza.  E nei pochi anni successivi siamo diventati, tutto sommato abbastanza in fretta, piccolo 'galeone'.

Ma la manovrabilità della nave Lazio è ormai pregiudicata da un carico troppo pesante, da un equipaggio ormai inadeguato. Possiamo, certo, buttare a mare qualcosa ma resta, di fondo, una struttura troppo ingombrante e vecchia vista la nostra natura imprescindibile di outsider.

E allora, dico io, torniamo a fare i pirati: rottamiamo il galeone, vendiamo quello che si può vendere e con i soldi allestiamo un altro brigantino, nuovo di zecca, per muovere alla conquista delle vette del campionato (per noi il terzo posto sono le Colonne d'Ercole).
Da pirati, ovviamente. Col coltello tra i denti. "Folli e affamati", diceva qualcuno.

OT
Quando non fai lo "spiritoso" i tuoi posts sono sempre molto utili.

Utili per chi come me (ma non sono il solo) ci capisce poco di queste cose.
Si riesce ad avere un quadro più chiaro per interpretare i vari aspetti della Lazio.
Senza "vagheggiamenti" a Champions League (in nove anni l'abbiamo raggiunta una volta sola, in una stagione anomala, al posto della Fiorentina penalizzata e l'Empoli, dico l'Empoli in Europa League), a Nainggolan (investimento che non ti puoi "permettere") o Lotito che si deve cercare un socio (fatemi un esempio simile nella storia del calcio italiano, uno solo).
EOT

[Reflexblue]

Io credo che abbiamo in casa l'allenatore ideale per tentare il colpo grosso: due cessioni pesanti, sappiamo quali, e un rinnovamento complessivo dell'intera rosa. Ringiovanimento, prima di tutto.

Gli allenatori, tranne rare eccezioni, durano due/tre/quattro stagioni. I cicli sono brevissimi ed è fondamentale sincronizzare il ricambio, altrimenti c'è il rischio di tirare la corda come successe ai tempi di Delio Rossi per poi mettere le pezze con Reja e gli investimenti del gennaio 2010.
Petkovic è ancora fresco e gode della stima e del rispetto dell'ambiente; i due pezzi pregiati (sappiamo sempre di chi stiamo parlando) hanno raggiunto la quotazione massima: questa è l'estate giusta.
Se procrastiniamo ancora rischiamo di andare fuori giri, sia in termini economici sia in termini tecnici.

[ThomasDoll]

La strada è il mix: le operazioni-Klose vanno fatte, sono oro colato. Sono quelle-Cisse che lasciano interdetti. In tanti anni ci sta che vengano fatti errori importanti. Ne ricordo solo due in otto anni, Makinwa e Zarate, e con l'argentino ci sono molte attenuanti, perché nel primo anno il ragazzo aveva fatto vedere cose enormi. La ricetta che funziona va riproposta, ma non si può pensare di trovare un Candreva l'anno, perché non tutti i Candreva tornano a essere buoni giocatori, ci sono quelli che non fanno il salto. Quindi un po' si deve programmare, un po' sfruttare le occasioni che si presentano. E sul programmare nascono i problemi, perché i tifosi della Lazio un Cuadrado dopo venti minuti l'hanno bell'è classificato pippa. Una società che porti dei giovani di belle speranze rischia di non trovare sostegno dalla tifoseria. Vabbè, non sarebbe una novità.

[Nascar]

Abbiamo degli ottimi prospetti alla Onazi nelle nostre giovanili..

Bisognerebbe avere una tifoseria paziente ed appassionata disposta ad incitare la squadra che li possa far crescere senza problemi..

Ah parliamo di Lazio..    scusate...

Insomma abbiamo trovato il male, il tifoso laziale è il male.

[Drenai]

Qua l'unico rischio è mantenere lo status quo, caro Drenai.
Sia chiaro: qui nessuno ipotizza rivoluzioni suicide, downgrade atroci del tipo da Klose a Moscardelli.

Ma provare a perpetuare l'attuale nostra condizione è il miglior viatico per avviarsi a un'atroce - e più lunga - decadenza nell'arco di uno massimo due anni, ovviamente secondo me e dunque dal mio soggettivo e sindacabile punto di vista.

ovviamente sono solo opinioni. secondo me la decandenza la eviti semplicemente facendoli ogni anno gli update. la lazio ha un'età media alta ma non drammatica come la si vuol far passare. sono pochi i calciatori che di colpo diventano inutilizzabili. non c'è nessuna necessità di cambiarli tutti quest'estate. basta avvicendarne uno o due l'anno. prima farli uscire dalla formazione titolare (restano comunque ottime riserve) poi a scadenza di contratto fuori dalla rosa.
la situazione economica va tenuta sotto controllo ma non è così drammatica dall'imporre un azzeramento. sportivamente sarebbe un disastro specialmente per noi che con una stagione come quella attuale abbiamo grosse fette di stadio convinte di aver assistito ad un'annata vergognosa.
dobbiamo assolutamente ridurre i costi e evitare gli sprechi. questo è ovvio. ma bastano due o tre pedine pesanti da avvicendare per rimetterci in carreggiata senza ritrovarci a settembre a metà griglia di partenza (oddio c'è gente che ci ha sempre messo a metà griglia pure in questi anni ma questo è un altro discorso).

[Reflexblue]

Io a volte mi domando se ci parlate coi tifosi delle altre squadre o vivete rinchiusi in una gabbia tinteggiata di biancoceleste a piangervi addosso. Ah, i tifosi della Lazio... ah, povera Lazio... ah, che ambiente...

[franz_kappa]

La strada è il mix: le operazioni-Klose vanno fatte, sono oro colato.

Grazie al ca..., caro TD. Ma alla Lazio di Klose (campione come pochi in quasi 100 anni di Lazio) ne arriva, a parametro zero, uno ogni 20 anni. Non ogni tre. beninteso, sono d'accordo con te. Ma l'operazione Klose non è replicabile, secondo me. Almeno a breve.

E sul programmare nascono i problemi, perché i tifosi della Lazio un Cuadrado dopo venti minuti l'hanno bell'è classificato pippa. Una società che porti dei giovani di belle speranze rischia di non trovare sostegno dalla tifoseria. Vabbè, non sarebbe una novità.

Cose note per cose note, permettimi di citare il grande Ettore Bernabei, storico direttore generale della Rai nell'era del monopolio, cui attribuiscono questa risposta, rivolta a chi gli avrebbe chiesto all'epoca dei gusti del pubblico televisivo: "il pubblico sono 20 milioni di teste di cazzo".

Ecco, per quanto mi riguarda lo stesso vale per le tifoserie, la cui intelligenza media collettiva è di infimo livello.

Certo, i laziali avrebbero berciato a vedersi proposti Cuadrado e Borja Valero, a inizio anno. Ma poi quando la squadra inizia a vincere i tifosi, come pecore, accorrono allo stadio. E se non accorrono chi se ne frega, siamo andati in Europa, nel 2005-2006, nel mezzo di un'indegna contestazione, con inviti a disertare lo stadio da parte della Curva (la ricordate Lazio-reggina?).

Il tifoso è semplice: tu Società rivoluzioni la rosa e lui ti viene a Formello con le spranghe? Ci sta, i tifosi questo (ahinoi) sono.
Ma poi, se vinci, passa tutto e a Formello ci tornano - dopo un derby vinto, magari - in numero doppio e con i mazzi di fiori.

Però devi vincere quando adotti cambiamenti radicali. Facile a dirsi, meno a farsi. Per questo mi sono scelto la posizione del tifoso: mi privo, di anno in anno, di un po' di soldi per seguire la squadra ma in definitiva non ho alcuna responsabilità. Una situazione decisamente comoda.
Diò detto, auguro alla Dirigenza di operare al meglio nell'intraprendere una non più differibile strategia di cambiamento.

[pizzeman]

22 giocatori.
marchetti bizzarri konko biava dias radu stankevicius cana ciani pereirinha candreva gonzalez hernanes lulic ederson ledesma onazi mauri klose floccari kozak rozzi
2 portieri sette difensori nove centrocampisti 4 attaccanti.
se riesci a piazzarne sette di questi 22 rifondi la squadra.
ma se vendi marchetti e ti tieni gli altri 21 sei punto, a capo e senza portiere forte.

[ThomasDoll]

Non credo si possa vendere Marchetti per fare cassa. Per questo, i nomi sono Radu, Hernanes, al limite Lulic. Marchetti si potrebbe vendere se arrivasse un'offerta che lui vuole accettare. Tipo il Barcellona. Nel caso, data l'età, non è che ci fai 25 milioni. 10 sarebbe già tanto.

[Reflexblue]

22 giocatori.
marchetti bizzarri konko biava dias radu stankevicius cana ciani pereirinha candreva gonzalez hernanes lulic ederson ledesma onazi mauri klose floccari kozak rozzi
2 portieri sette difensori nove centrocampisti 4 attaccanti.
se riesci a piazzarne sette di questi 22 rifondi la squadra.
ma se vendi marchetti e ti tieni gli altri 21 sei punto, a capo e senza portiere forte.

Quelli in grassetto non valgono niente. Non hanno mercato. E sono tredici.
Con Konko, Gonzalez, Onazi e Kozak ci fai la cifra che devi reinvestire per sostituirli. E siamo a diciassette.
Di Candreva ne abbiamo metà. E siamo a diciassette e mezzo.

Alla fine sono sempre i soliti: Marchetti, Hernanes, Radu, Lulic.
Marchetti + Hernanes forse sono 35milioni, tanta robba. E comunque Hernanes lo vendiamo a prescindere.

[giamma]

Anche per provare a percorrere la via dell'Udinese ci vuole organizzazione.
Come bisogna conoscere il mare in cui si naviga sia se si comanda un galeone, sia se si comanda un brigantino.
La navigazione a vista, con le rotte tracciate a caso, rischia di portare al naufragio, qualsiasi sia il natante.

Ricordo che nei primi 10 anni l'Udinese si fece 3 retrocessioni e 4 anni di B, noi 2 retrocessioni solo sfiorate, 1 Champion, 2 Champion furtate, 3 EL, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa, + la finale di CI ancora da disputare.
Eh si....non abbiamo esperienza.