Prima o poi

[Clazia]

Prima o poi, speriamo presto, più presto possibile, ve ne renderete conto.

La Lazio, la Nostra Lazio – l’uso delle maiuscole non è casuale – è questa.

Questa cosa bellissima che abbiamo, va a sape’ perché, dentro di noi.
Anzi, mi correggo, in realtà, ognuno di noi sa il proprio “perché”.

Io, personalmente, mi sono rotta le palle, perfino quelle che,  per fortuna, non ho, di sentire e leggere lamentele e pippe mentali mostruose, insomma cose insopportabili.

E sono, invece, entusiasta, di una squadra che ha tentato di andare avanti su tre fronti, contemporaneamente, campionato, coppa italia, coppa europea. Coinvolgendoci ad ogni tappa di queste tre cose.
E quando parlo di “coinvolgimento” intendo cose tipo emozioni, allegre e tristi, e sorrisi, e, perché no, perfino incazzature.

Parto dall’ultima cosa, tipo l’incazzatura con l’arbitro della partita contro i turchi del Fenerbace, uno che mi auguro di cuore abbia finito la sua carriera quella sera stessa. Che se sto stronxetto non ci avesse massacrato quella sera, e se, già da prima, la nostra - ma nostra de che? mia no di sicuro – “tifoseria pseudo-ufficiale” si fosse da tempo addietro acciaccate lingua e mani al fine di evitare di usarle a mo’ di “membro di segugio”… (per i meno raffinati, a caxxo di cane) .. beh… stavamo a parlare di ben altra situazione.
Perché, e sfido chiunque a contraddirmi, la goduria di seguirla nelle partite internazionali, in mezzo alla settimana, di sera, che "altri" devono passare la serata in tv con Terence Hill, e tu, Laziale, invece,  manco sai come riuscirci logisticamente parlando, accellerando un appuntamento di lavoro, affidandoti ad un ristorante cinese per cenare, insomma attrezzarti per sfruculiarti quelle cose strane da vedersi e godersi, dove perfino un aggeggio strano come Kozak,  quello lungagnolo e sgangherato, tutto spigoli, va a sape’ come, fa cose straordinarie… beh.. è goduria vera.
Ottavi, ottavi del torneo, se ho memorizzato bene, ed io sono notariamente un pippa a memorizzare: in Europa, calcisticamente parlando, la Lazio sanno che esiste, di “altre” squadre” no.

Emozioni: beh, quante ne vuoi, come dicevo ho una pessima memoria, e così vado a sprazzi, come suol dirsi, però, tanto per citarne una, la prima che mi viene, cose tipo Olympia, bellissima come il sole perfino di notte, fatto il suo giro di svolazzamento intorno allo stadio, con un’eleganza che manco Naomi Campbell quando sfila indossando un capo di Valentino, però sul finire della sua speciale sfilata si rifiuta di tornare “alla base” e preferisce guardarsi un intero tempo di una partita da dove s’è appollaiata… sul bordo di un anello del tetto dello stadio…
E le buffe capriole di Marchetti quando, inevitabilmente lontano, festeggia un goal dei suoi compagni.
E la preoccupazione, tipo oggi, per il sangue dal naso di Radu, e le sue smorfie di dolore toccandosi il viso e la fronte.

Sorrisi: quelli che mi sono venuti per i bimbetti belli di oggi pomeriggio, i figlioletti dei Nostri, i pupazzetti carucci entrati in campo alla fine della partita, quelli di Ledesma, di Klose, e perfino quello piccolinissimo di Hernanes, tenuto in braccio dal papà come uno terrebbe in braccio un orsacchiotto di peluche, uno scriccioletto buffo, nato la sera stessa che al papà gli si era scrocchionata la testa. Cioè, Herny la sera stessa che gli era nata una creatura, anziché andarsi a ninnarsela, era finito in clinica a farsi riassemblare la capoccia. Così, tanto per ricordarcelo.

Ma sorrisi anche a vedersi i bellissimi abbracci tra i Nostri dopo un goal, oggi Klose che s'è abbracciato Floccari, ed i gesti solidali ed i “cinque” quando uno viene sostituito, e, appunto, smanaccia il proprio palmo della mano con gli altri, tutti, uno per uno, in panchina. E le pacche e gli abbracci di Petko, sempre e comunque, ad ognuno dei suoi, dei Nostri.

Infine, occhi lucidi. Quanti ne volete. Tipo quando, per parlare di tempi recenti, un idiota con in testa più tatuaggi che cervello stronca la carriera ad un suo ex compagno. Ma di episodi da occhi lucidi, da sti pizzi nostri, ne troveremmo, anzi, ne troviamo a millanta. Ne sappiamo tanti.

Perché essere Laziali è anche questo. Anzi, soprattutto, questo: emozioni, sorrisi, lacrime.

E’ che devo fermarmi qui. Perchè è solo che, come dicevo, io ho una pessima memoria.

E non molte certezze.

Ma la Lazio è una di queste.

[Pomata]

Parole d'amore per la nostra Lazio, una boccata di aria fresca

[ML]

E sono, invece, entusiasta, di una squadra che ha tentato di andare avanti su tre fronti, contemporaneamente, campionato, coppa italia, coppa europea. Coinvolgendoci ad ogni tappa di queste tre cose.

Tutto bello, tutto giusto. Ma stavolta non è come gli altri anni, stavolta c'è una partita diversa.
Questa stagione e la stessa Lazio di Lotito per me dipendono da quella partita.
Se la vinciamo è tutto fantastico, tutto meraviglioso, tutto perfetto.
Se la perdiamo è un disastro, è il fallimento inappellabile, è la nausea.
Quindi io oggi l'aggettivo entusiasta non me lo spendo a buffo.
E se perdiamo non voglio sentire discorsi tipo però siamo finiti sopra, però abbiamo giocato meglio, però c'erano tre rigori, però noi restiamo della Lazio e loro della roma, però c'erano tre rigori per noi, però c'hanno più culo che anima, però Petkovic, però Hernanes. Però il cazzo. Se perdiamo è un disastro, è il fallimento inappellabile, è la nausea. Se perdiamo non torno allo stadio prima della prossima partita REALMENTE importante.
Il 26 maggio bisogna vincere o vincere e in questi giorni combatterò con tutte le mie forze chi già tenta di parlare di stagione comunque positiva. Quelli ci arriveranno con la disperazione più nera, sapendo che se perdono hanno perso tutto. Se per caso arriviamo quinti nessuno si azzardi a dire che abbiamo meno da perdere rispetto a loro. Se arriviamo sopra che non si provi a dire che comunque una piccola soddisfazione l'abbiamo già avuta. Se abbiamo fatto i quarti di Europa League non si tenti di sostenere che sono sufficienti a farci ricordare con benevolenza quest'annata. Ciò che è stato fatto finora conta meno di zero, e i giocatori devono sapere che solo due sono le possibilità: o alzano la coppa ed entrano per sempre nella storia nonché nella cerchia dei nostri affetti più cari, oppure inizino a cercarsi un'altra squadra già da lunedì 27 maggio.

[mrmoto]

Grazia Clazietta, Claziuccia, bella come le tue parole, come l'amore che provo e che tu esprimi per questo piccolo gioiellino chiamata Lazio.

[Giglic]

Clazia ha meravigliosamente chiarito perché io (ma a quanto vedo parecchi) si stufano nel leggere i soliti lai di dolore anche quanto in 8 giorni si fa 11 a 1 e si vince su un campo dove non lo si faceva da 15 anni.

Vediamo i fatti, altrimenti si parla solo dell'ombelico dei soliti narcisisti da forum (di tutte e due le parti, ovviamente)

 - 61 punti: l'anno scorso chiudemmo a 62
 - Quarti di EL: l'anno scorso ci allenava diepa Reja
 - Finale di CI: vedi quarti di EL

Annata nel complesso migliore (o uguale, fate voi) all'anno scorso, com delle enormi occasioni non sapute sfruttare né dalla dirigenza (la solita propensione zero al rischio del sor Claudio) né dall'allenatore (che sicuramente in alcuni momenti non sapeva che pesci prendere: vedi cambi modulo quasi schizofrenici).

La differenza è in una partita? non ci fosse dellà l'impero del male (cosa che, è bene ricreare, non dipende da nessun Laziale) non lo penseremmo neanche.

La Lazio serve per sognare e divertirsi ai tifosi, non per mostrare la propria dialettica da forum o estrinsecare un pessimismo atavico. LASCIATECI VIVERE LA LAZIO CON GIOIA. Se qui non diventerà possibile (e per almeno un mese è stato così, vedi la tragedia dei luridi tre punti sopra, col lavevodettismo incorporato) rimarrete soltanto voi a litigare tra fideismi societari fuori luogo e pianti e critiche strumentali altrettanto fuori luogo

Grazie Clazia per avermi fatto riscrivere su questa board.

[ThomasDoll]

La stagione è stata bella, indipendentemente da come finirà. Ma ha lasciato spazio al rimpianto. E ci sono stati evidenti errori da parte di molti, società in testa. Al netto dei narcisi da forum, il filotto delle ultime gare avrebbe raccolto meno sipperò se non fosse stato preceduto da una fase assai preoccupante durata molto tempo. Purtroppo siamo soliti sovrapporre alla percezione "diretta" della Lazio di cui parla Clazia i "filtri" dati dal fatto di parlarne, di leggerne e di ascoltarne. Il crocevia del 26 è arduo, ma è un appuntamento sportivo, per quanto possa assomigliare al giorno del giudizio. Chi vincerà il 26 penserà di aver risolto la questione cittadina, ma se la vedrà riproposta para para dopo qualche mese. Perché il calcio è un continuo che si autoalimenta, altrimenti sarebbe finito tutto, a forza di scandali. Il fatto che dopo il 26 si continuerà a esistere e a giocare farà sì che le cose, vadano bene o vadano male, riprendano poi il loro corso normale.
Non s'interrompe un'emozione. Anche se ci fa sentire stupidi, e forse un po' lo siamo.

[sfumatura]

Grazie Clazia, quanto è bello leggerti....scrivi di più....più spesso...sempre

[Eagles71]

daccordo con Clazia
non con ML, il disastro lo abbiamo temuto nel 1986, nel 2004.
La Lazio è oltre una coppa Italia, è oltre a un accrocchio fascista-democristiano-americano, la Lazio è! e vola in alto nel cielo!

[ThomasDoll]

Sì, Eagles, vola, ma se scaja il 26 vomiteremo le budella per un bel po'.
Tocca stacce. Speriamo di farcela.

[Eagles71]

se scagliamo non dormiremo la notte per un pò certo, ma la prima partita della stagione dovremo tutti essere di nuovo lì, non sono daccordo su chi lega il destino della Lazio su questa partita, questo è il mio concetto.

[Boks XV]

e i giocatori devono sapere che solo due sono le possibilità: o alzano la coppa ed entrano per sempre nella storia nonché nella cerchia dei nostri affetti più cari, oppure inizino a cercarsi un'altra squadra già da lunedì 27 maggio.

lo sanno lo sanno...

[pizzeman]

se si perde il derby saranno due o tre settimane di inferno.
ma dopo ci sarebbe una stagione nuova, che partirebbe a luglio se sta cazzo di udinese perde una partita e noi vinciamo a cagliari trieste.
oggi la partita importante è quella di domenica prossima.
il derby è un terno al lotto.
non perdiamo da 4 derby, il quinto è dura.
una stagione non dipende da una partita.
nemmeno se questa partita è la più importante degli ultimi 13 anni.

[Boks XV]

una stagione non dipende da una partita.
nemmeno se questa partita è la più importante degli ultimi 13 anni.

certo, certo...

[cartesio]

Se la vinciamo è tutto fantastico, tutto meraviglioso, tutto perfetto.
Se la perdiamo è un disastro, è il fallimento inappellabile, è la nausea.

No.

Quanto scrivi, senza offesa, potrà essere vero per una personalità bipolare, ma non per una persona ragionevole.
Se perdiamo sarà  una delusione cocente, ma la stagione sarà stata migliore della precedente: stesso rendimento in campionato, finale di Coppa, quarti di EL. Complessivamente la migliore squadra italiana dopo la Juve, e scusate se è poco. Al di là di ciò che si può ragionevolmente chiedere ad una società col sesto bilancio in Italia.

I bilanci si fanno col cervello, non con le trippe.

A mente fredda, non con la strizza del perculamento xxxxico.

[ML]

No.

Va bene va bene. Come ve pare.
Arriviamo a questa PARTITA col sorriso sulle labbra...
Arriviamoci pensando che è stata comunque una bella stagione.
Arriviamoci pensando che - male che vada - saranno due o tre settimane di inferno (povero illuso  )
Arriviamoci pensando che il giudizio su Petkovic e i giocatori non può dipendere da 90'
Arriviamoci così, mentre loro ci arrivano con la Disperazione.
E' il modo migliore per perdere. Il migliore cazzo. Infallibile.

[carpelo]

Mi permetto di interpretare il bel post di Clazia: secondo me, quanto lei scrive, va al di là dell'esito della finale. E il sentimento che si respira non è vincolato a questa emozionante stagione.

Poi, se devo entrare nel merito di una valutazione della stagione, ebbene è la finale a decidere tutto: grandiosa o pessima.
La stagione è stata bella ed emozionante, appassionante a tratti, è stata davvero un'annata da protagonisti. Ma rischiamo, dopo tutte queste belle premesse, di ritrovarci con nulla in mano e di non andare in Europa (perarltro a scapito della peggior associazione criminale riciclata come football team). Pur essendo stati protagonisti, dalla prima all'ultima giornata di questa stagione, rischiamo di vedere altri in Europa l'anno prossimo e quelli là trionfarci in faccia: una tristezza infinita (e non mi addentro in discorsi sulla rivalità cittadina, chè poco mi competono).

[ThomasDoll]

Nessuno può garantirti la vittoria nel derby. Nemmeno il padreterno. Vale per tutti.

[Eagles71]

ma che significa ML, che se arrivi carico col sangue agli occhi vinci per forza.
Ma quando mai!
Il derby lo vinci con freddezza e tecnica, senza mollare di un centimetro ogni zona del campo, ma devi arrivarci senza che le gambe ti tremino per la tensione.
Lo sanno tutti che non è una finale come tutte le altre, giocatori compresi, ma definirla uno spartiacque e nascondersi in caso di sconfitta perderesti 2 volte.

[Ataru]

Va bene va bene. Come ve pare.
Arriviamo a questa PARTITA col sorriso sulle labbra...
Arriviamoci pensando che è stata comunque una bella stagione.
Arriviamoci pensando che - male che vada - saranno due o tre settimane di inferno (povero illuso  )
Arriviamoci pensando che il giudizio su Petkovic e i giocatori non può dipendere da 90'
Arriviamoci così, mentre loro ci arrivano con la Disperazione.
E' il modo migliore per perdere. Il migliore cazzo. Infallibile.

io rimango Laziale.

loro rimangono merde.

questo non potrà mai essere messo in discussione.

indipendentemente dal risultato di una partita, indipendentemente dal risultato di una stagione.

quindi io a quel giorno ci arrivo col sorriso. sorriso che, in qualsiasi caso, mi rimarrà, se non il giorno dopo, quello dopo ancora.

perché la mattina mi sveglio e mi dico:
quanto è bello esse Laziali.

[carpelo]

...
io a quel giorno ci arrivo col sorriso...

Per la tensione sarà più una paresi, alla Kitano.