www.calciomercato.com Era una telecronaca vera, verissima. Perché, come ha dichiarato lui stesso "Mi arrivava una traduzione dal giapponese, ma dovendo fare una telecronaca non potevo seguire sia il monitor che il leggio.
Facevo il telecronista a tutti gli effetti. Dissi dunque alla Fininvest che non avrei potuto seguire le indicazioni della direzione perché mi facevano perdere troppo tempo". E la sua voce resterà immortale. Sergio
Matteucci, radiocronista calcistico tra il
1982 e il
1983, telecronista di
Holly e Benji, è venuto a mancare oggi all'età di 89 anni. Dai tornei delle elementari alle sfide tra le nazionali giovanili, da San Francis-Niuppi a Giappone-Germania: Mark
Lenders, Philip
Callaghan, Oliver
Hutton, Benji
Price, Julian
Ross e tutti gli sono cresciuti al ritmo della sua voce. E noi pure.
Non solo
Holly e Benji, ma anche
Mila e
Shiro, oppure voce narrante di
Lady Oscar. Anime ma anche cinema, come i racconti dei match in
Rocky II e
Rocky IV. Per lasciare la Rai, dove era una delle voci di
Tutto il calcio minuto per minuto, e andare a doppiare in Fininvest, aveva chiesta un nulla osta: "Quando venni chiamato dalla Fininvest non ero ancora in pensione e con la Rai avevo il vincolo di esclusiva, ma Sergio Zavoli chiuse un occhio, lasciandomi fare.
'Lo fai troppo bene, mi diceva'". E aveva ragione: lo faceva troppo bene.
I campi lunghissimi, i palloni ovali, i muri crepati dalle bombe di
Lenders, le corse infinite,
le catapulte infernali, i tiri combinati, quello della tigre, quello dell'aquila, l'agonia di Julian
Ross, i sensi di colpa di
Holly, le pallonate di
Bruce, i voli (e gli infortuni) di
Benji. Tutto bellissimo. Diventato meraviglioso grazie alla voce di Matteucci, che aveva dato a semplici bambini delle elementari il sogno di venir raccontati dalla voce, vera, di un telecronista. E ora immortale.