chissà quanti segreti si porta dietro...
Il mio primo pensiero quando ho saputo della sua scomparsa.
A proposito di battute sull'argomento, ricordo una Smemoranda del mio periodo liceale in cui un test "Sogno e utopia" - firmato dalla Gialappa's Band, se non ricordo male - includeva la seguente domanda:
Ritieni più utopistico:
1) che Andreotti muoia senza diventare Presidente della Repubblica
2) che Andreotti muoia senza essere incarcerato
3) che Andreotti muoia
perché davvero
si pensava fosse immortale...
Passando a considerazioni più serie, ci siamo congedati dal personaggio che, insieme a Mike Bongiorno, rappresenta una vera e propria biografia della Nazione.
Con la differenza che il grande Mike ha incarnato il nostro Paese e la nostra gente come simbolo di tanti passaggi della loro storia recente: nei quali il Divo Giulio ha invece svolto un ruolo, per così dire, più concreto.
Giusto ricordarne la sottilissima intelligenza politica e non, umorismo e doti comunicative di un altro pianeta, una signorilità derivante da origini umili ma autentiche.
Di quest'ultima fornirà un'ultima ma significativa riprova coi funerali in forma privata in una chiesa come tante, secondo canoni estetici con cui si è perso contatto negli ultimi decenni.
Rimane la valutazione su come ha utilizzato simili qualità, e la maggior parte delle risposte mal si accorda alla circostanza.
Riassumendo: il meglio lo ha dato forse in politica estera, dove la sua dottrina di fondo (profilo basso, mediazione distensiva, niente nemici nel Mediterraneo) giganteggia rispetto al servilismo incondizionato e guerrafondaio dei giorni nostri.
Il peggio lo ha dato nei rapporti col Vaticano, sostanzialmente anteposti a quelli con l'Italia.
Dal mio punto di vista, una mancanza più grave anche dei "presunti" contatti con Cosa Nostra.
P.S. Domanda seria: l'illustre dipartita può almeno scalfire l'impunità di un certo ente inutile spacciato per squadra di calcio, o il ruolo del suo celebre tifoso aveva ormai connotati puramente onorari?