(Corsport 18.05.2013)
La Roma può essere tenuta dietro per il terzo anno di fila
(di Fabrizio Patania)
All’epoca di Cragnotti, prima ancora che arrivasse Eriksson e si vincessero sei titoli e uno scudetto nel giro di due anni, la Lazio aveva chiuso per cinque stagioni di fila il campionato davanti alla Roma. Altri tempi. Sensi era costretto a inseguire e soltanto prendendo prima Capello e poi Batistuta riuscì a colmare il gap con la squadra biancoceleste, inizio Duemila. Dal 1992/93 al 1996/97, con Zoff e Zeman in panchina, la Lazio si era attestata stabilmente tra le prime quattro squadre del campionato, piazzandosi sempre davanti alla Roma. Era la Lazio di Beppe Signori capocannoniere, di Casiraghi e Rambaudi, di Boksic e Winter, di Favalli e Chamot. Nell’estate ‘97 sarebbe arrivato Eriksson a cambiare la storia, rendendola ancora più esaltante. Un ciclo avviato con la finale Uefa persa a Parigi nel maggio ‘98 con l’Inter di Ronaldo e un campionato di primo piano, in lotta per lo scudetto, sino all’inizio di aprile e al confronto diretto con la Juventus, perso all’Olimpico, gridando allo scandalo per un rigore non concesso. Quella Lazio, scarica dopo aver a lungo sognato il tricolore e concentrata sulle semifinali Uefa, perse sei partite sulle ultime sette del girone di ritorno e chiuse soltanto al settimo posto, scavalcata anche dalla Roma, con 56 punti.
PARAGONE – Una delusione che preludeva all’inizio di un ciclo fantastico. Chissà che Lotito e Tare, con mezzi economici inferiori e qualche idea in più, non possano almeno in parte ripercorrere quel percorso. Si potrebbe anche fare un paragone con la Lazio di Petkovic, un grande gruppo che può essere migliorato con tre o quattro ritocchi importanti. La base è solida e di alto livello, ora serve l’ultimo sforzo per completare una squadra che già quest’anno ha dimostrato di essere competitiva. Quest’anno ha onorato alla grande l’Europa League e forse sarebbe arrivata in fondo senza lo scandaloso arbitraggio dello scozzese Collum a Istanbul. E’ in finale di Coppa Italia e, vincendo o pareggiando a Trieste con il Cagliari, può chiudere per il terzo campionato di fila davanti alla Roma.
VOLATA - Reja ha centrato il traguardo per due anni di fila, ora può toccare a Petkovic, concentratissimo nel tentativo di ottenere l’ingresso in Europa League. Gli preme chiudere al quinto posto, perché gli darebbe maggiori certezze per il futuro e una spinta emotiva determinante per il derby di Coppa Italia. Ha due punti di vantaggio da conservare negli ultimi novanta minuti di campionato. L’anno scorso Reja finì con sei lunghezze di vantaggio sulla Roma e una doppietta “storica” nel derby. Nel 2010/11, nonostante la doppia sconfitta con i giallorossi, Lazio davanti con tre punti di margine. Vlado cerca il tris.