Zenit - Lazio 1-1 pagelle

[ThomasDoll]

Aggiungo che un campionato è un insieme di 38 partite che si snodano sulle quattro stagioni, ma c'è chi pensa, soprattutto durante le fasi di mercato aperto, che una squadra sia fatta di 25/30 figurine, che dietro hanno scritto lo stato di servizio di un calciatore. I valori cambiano durante una partita, figurarsi nei mesi, negli anni, cambiando ambienti dove si vive e si lavora, compagni, staff, situazioni familiari...
Si può mettere nel mirino solo la prossima partita, e già è un esercizio arditissimo.

[ThomasDoll]

Cambia lo superficial
Cambia también lo profundo
Cambia el modo de pensar
Cambia todo en este mundo
Cambia el clima con los años
Cambia el pastor su rebaño
Y así como todo cambia
Que yo cambie no es extraño
Cambia el mas fino brillante
De mano en mano su brillo
Cambia el nido el pajarillo
Cambia el sentir un amante
Cambia el rumbo el caminante
Aúnque esto le cause daño
Y así como todo cambia
Que yo cambie no es extraño
Cambia todo cambia
Cambia todo cambia
Cambia todo cambia
Cambia todo cambia
Cambia el sol en su carrera
Cuando la noche subsiste
Cambia la planta y se viste
De verde en la primavera
Cambia el pelaje la fiera
Cambia el cabello el anciano
Y así como todo cambia
Que yo cambie no es extraño
Pero no cambia mi amor
Por mas lejo que me encuentre
Ni el recuerdo ni el dolor
De mi pueblo y de mi gente
Lo que cambió ayer
Tendrá que cambiar mañana
Así como cambio yo
En esta tierra lejana
Cambia todo cambia
Cambia todo cambia
Cambia todo cambia
Cambia todo cambia
Pero no cambia mi amor

[Il frigorifero]

Non capisco tutti questi pistolotti su gente che “vede le partite alla play” o sui 6 politici ( che non fanno parte del mio modo di vedere il mondo ).

Il voto che si esprime in questi topic è esclusivamente riferito alla singola partita.

Acerbi ci ha fatto prendere due gol e mezzo tra Toro e Zenit.

Si prenda la sue insufficienze come se le prendono Patric e Hoedt , quando bucano le marcature.

Non mi pare un dramma, e sono certo che lui sopravviverà.

[Panzabianca]

Non capisco tutti questi pistolotti su gente che “vede le partite alla play” o sui 6 politici ( che non fanno parte del mio modo di vedere il mondo ).

Il voto che si esprime in questi topic è esclusivamente riferito alla singola partita.

Acerbi ci ha fatto prendere due gol e mezzo tra Toro e Zenit.

Si prenda la sue insufficienze come se le prendono Patric e Hoedt , quando bucano le marcature.

Non mi pare un dramma, e sono certo che lui sopravviverà.

 

No no, Fri, tu hai ragione. Fosse stato per me, a lui e a patric avrei dato pure un calcio in culo.

Ma no, è un esercizio divertente e che può dare spunti interessanti. Però mi dispiace la tendenza a trattare il calcio come il baseball o l'equitazione. Una partita è un assieme di novanta minuti.

Mah.
Ho qualche perplessità.

Che di calcio possan parlare tutti secondo me è una grande stro...ata.
E molti qui sopra manco parlano, sentenziano (a cazzo) creando solo stupide e noiose contrapposizioni.

Dove sta l'esercizio divertente, nel sapere che Escalante e Akpa almeno non abbiano fatto danni?

Il calcio rimane un gioco giocato da ragazzi, e dove non arriva la competenza dovrebbero almeno pascere il buon umore e la leggerezza di menti serene.

O quella base socratica che ci fa tutti in viaggio verso una meta irraggiungibile.

Non facciamoci illusioni.

[ThomasDoll]

Il bar sport è così: di calcio parlano tutti. Questo in fin dei conti è un bar sport.
Se in una settimana difficile i laziali si convincono che Bastos sarebbe un grande centravanti giusto che lo dicano.
Poi, naturalmente, Inzaghi non lo schiera centravanti, non ci pensa neanche.
E' il discorso dei 60 milioni di commissari tecnici.
Ho avuto la fortuna, per qualche mese, di parlare qualche volta, il lunedì mattina, con l'allenatore della squadra per cui lavoravo.
Così gli facevo delle domande, e la risposta era sempre completamente da un'altra parte rispetto al vocio dei tifosi...
Loro pensano in modo completamente diverso, soprattutto non hanno retropensieri, o perlomeno non li confessano: c'è una quotidianità del lavoro, c'è la gara, e poi riprende la quotidianità, e poi la gara dopo, e poi e poi e poi. Valutazioni assolute non ne fanno, semmai scartano giocatori perché non si sono allenati o perché non sono adatti a fare un certo lavoro. Ma è un mondo a parte, dove regna lo spogliatoio, che è in mano a un equilibrio tra il mister e i giocatori più rappresentativi.
Il bar sport ne sta fuori, e se prova a mettere bocca viene trattato male. Da sprovveduto. Da persona che non sa.
Questo non vale solo per i tifosi, vale anche, talvolta soprattutto, per persone del club esterne allo spogliatoio, presidenti e dirigenti inclusi.
Solo pochissimi sono ammessi là dentro. Al massimo un team manager.

[Panzabianca]

È così.

Ma nel bar sport non c'è nulla di scritto, e pur tra imprecazioni ed ottusi discorsi di principio (come anche qui), poi passa sempre quel refolo di vento che spazza tutto con estrema leggerezza.

Sarà che il nero su bianco "fissa"  e ci paluda un pò ... a volte facendoci sembrare anche più grotteschi di quel che forse non siamo.

[Il frigorifero]

Il bar sport è così: di calcio parlano tutti. Questo in fin dei conti è un bar sport.
Se in una settimana difficile i laziali si convincono che Bastos sarebbe un grande centravanti giusto che lo dicano.
Poi, naturalmente, Inzaghi non lo schiera centravanti, non ci pensa neanche.
E' il discorso dei 60 milioni di commissari tecnici.
Ho avuto la fortuna, per qualche mese, di parlare qualche volta, il lunedì mattina, con l'allenatore della squadra per cui lavoravo.
Così gli facevo delle domande, e la risposta era sempre completamente da un'altra parte rispetto al vocio dei tifosi...
Loro pensano in modo completamente diverso, soprattutto non hanno retropensieri, o perlomeno non li confessano: c'è una quotidianità del lavoro, c'è la gara, e poi riprende la quotidianità, e poi la gara dopo, e poi e poi e poi. Valutazioni assolute non ne fanno, semmai scartano giocatori perché non si sono allenati o perché non sono adatti a fare un certo lavoro. Ma è un mondo a parte, dove regna lo spogliatoio, che è in mano a un equilibrio tra il mister e i giocatori più rappresentativi.
Il bar sport ne sta fuori, e se prova a mettere bocca viene trattato male. Da sprovveduto. Da persona che non sa.
Questo non vale solo per i tifosi, vale anche, talvolta soprattutto, per persone del club esterne allo spogliatoio, presidenti e dirigenti inclusi.
Solo pochissimi sono ammessi là dentro. Al massimo un team manager.

La risposta dell’alleantore era sempre diversa da quella dei tifosi. Secondo me per una ragione semplice : lui è competente, e io no.

Sulla questione spogliatoio, è certamente vero che sia un mondo a parte. Noi non abbiamo modo di conoscerne le dinamiche, e neanche di seguire gli allenamenti.

Eppure mi domando: ci serve proprio starci dentro ?

Il nostro Delio diceva , ad esempio, che non fosse così rilevante perché “ la partita che vedi sul campo è lo specchio della settimana...”.

Ecco, credo che noi possiamo limitarci a osservare il campo ( nella nostra incompetenza ) e buttare lá un’opinione su quello che vediamo.
Oh, tanto stiamo a gioca’ ! Che ce frega 

[ThomasDoll]

Certo che non ci serve, noi commentiamo quello che vediamo e diciamo legittimamente la nostra.
E sennò che divertimento ci sarebbe?

[Panzabianca]

Certo che non ci serve, noi commentiamo quello che vediamo e diciamo legittimamente la nostra.
E sennò che divertimento ci sarebbe?

poi, Ragà, ammettiamolo, nel bar sport non è mica possibile dire tutto. Ho visto contrapposizioni nascere tattiche, magari su questo o quel giocatore... e terminare fisiche con questo o quell'astante gettato a 15 metri dal bancone. In particolare, ricordo un uomo gigantesco ma buono; uno di quelli che potrebbero vivere di prepotenza ma no, è e rimane una creatura pura e mite. Però quel giorno dalla bocca dell'ignaro interlocutore uscirono le uniche due parole capaci di trasformare un gigante buono in un essere demoniaco e dalla forza smisurata.
E bè, io forse (fortunatamente) non vedrò mai più un uomo di una quintalata tanta venire scaraventato a 10 forse più metri dalla posizione di partenza... Un profondo silenzio calò sulla scena e si udì solo quel che a tutti suonò come consiglio: "a mi madre la devi lascià perde"
Non si capisce perché, ma si era partiti da Zeman o Trapattoni e si finì per "celebrare" le doti  più o meno misteriche di madri e sorelle. Ecco, quello era divertente (certo, a condizione che noi non si fosse nei panni dell'uomo cannone proiettile).

[ThomasDoll]

Ma Frigo, te che osservi le bestie, come le fanno loro le pagelle?

[Il frigorifero]

Ma Frigo, te che osservi le bestie, come le fanno loro le pagelle?

Loro hanno solo due voti : o 10 ( quando vincono, con elucubrazioni varie su scudetti e palloni d’oro ) , oppure se perdono 0 ( con insulti di ogni genere, alcuni dei quali riportati nella rubrica che teniamo in coprologia ).

Non esiste, in genere, una riflessione sulla prestazione o sulla partita.
Solo bestemmie se si perde, o assurde illusioni quando si vince.

Adesso , per esempio, stanno sperando che finisca il Covid per fare la festa EL al circo massimo. Non scherzo.

[Frank 73]

Adesso , per esempio, stanno sperando che finisca il Covid per fare la festa EL al circo massimo. Non scherzo.

Anche fessi tra l'altro.
Che non lo sanno che, se si esce dall'EL, sei molto avvantaggiato (salvo pandemie...) per poter vincere lo scudetto anche se hai una squadra con un buon numero di pippe?!?? 
Figurarsi loro che invece so' pieni di fenomeni.
Perché limitano sogni e ambizioni all'EL?!??? So' diventati timidi?

[surg]

Pagelle senza voti

[Orazio Scala]

Che di calcio possan parlare tutti secondo me è una grande stro...ata.
E molti qui sopra manco parlano, sentenziano (a cazzo) creando solo stupide e noiose contrapposizioni.

Dove sta l'esercizio divertente, nel sapere che Escalante e Akpa almeno non abbiano fatto danni?

In statistica, gli estremi si scartano, se non vado errato. Da Terni 1972 in poi, il bidone- vero o figurato - è un richiamo irresistibile. Gli esperti dell'epoca, figurati, dicevano che la formazione che a due minuti dalla fine del campionato era in testa, non fosse bastante per mantenere il posto in A. Sfiorò il titolo in quel torneo, tecnicamente il più valido degli anni Settanta (con due italiane finaliste in Europa), vinse il successivo, arrivò quarta tre anni dopo. E invece, gli esperti, di deporre la penna e dedicarsi alla meditazione a vita in qualche spelonca tibetana, hanno allegramente continuato a cianciare di pallone e vendere cure per la gonorrea (le inserzioni più frequenti nei quotidiani sportivi del tempo). Figurati se un tifoso non può parlare di calcio, quindi. Quello che a me dispiace è che lo si faccia assorbendo i meccanismi dei commentatori TV, che credono di essere bravi perché stanno venti minuti a capire se due piedi si toccano o no. Poi succede che nel calcio in cui si contano "gli assist", l'assist di Acerbi passi inosservato, per dire.